Hope

Capitolo 3

"...così come non v'è cosa alcuna che,per quanto benefica,se venga distratta dal suo retto impiego,non si rivolti avverso la sua nascita genuina,scontrandosi ne la colpa. La stessa virtù diviene un vizio,ove sia volta a un cattivo uso,ed all'incontro al vizio può esser resa dignità da una qualche nobile azione."

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La sfida tra Kail e Akira -ancor più di quella tra Inamoto e Kail- aveva suscitato un comprensibile entusiasmo,erano cose che accadevano di rado al liceo Hirai...
Yuri si allontanò dalla palestra,diretta verso l'edificio scolastico:le restava solo una assemblea tra i presidenti dei vari club per mettere appunto gli ultimi dettagli del tradizionale festival scolastico,prima di proclamare ufficialmente terminata la sua giornata e settimana.
Mentre attraversava il cortile,una piacevole brezza si alzò,portando con sè l'inebriante fragranza dei fiori di cigliegio che le danzavano tutt'intorno.
"Sempai Himemiya!"una vocetta squillante attirò la sua attenzione"Oh,sempai,volevo congratularmi per la selezione,non avevo dubbi che saresti stata scelta!"
Yuri seguì le parole della ragazza del primo anno piuttosto perplessa:
"Come...sai della selezione?"
"Eheheh,è l'inconveniente di essere famosi..."sorrise l'altra stringendosi le mani dietro la schiena.
Con un sospiro di rassegnazione,la capitana sciolse un dolce sorriso,seguito da un "Ti ringrazio"di rito.
Si voltò,tornando a dirigersi verso l'aula dove si radunavano i rappresentanti dei club mentre,soddisfatta,la giovane studentessa proseguiva per la sua strada con un largo sorriso stampato in volto...

*E' sempre così...io cerco di stare nell'ombra,di passare inosservata...eppure i riflettori,non so come,finiscono sempre con l'essere ben fissi su di me.E se pur può avere i suoi lati positivi o,come dicono i miei compagni,è 'elettrizzante',io guardo oltre...perchè tanto più intensa e accecante è la luce,quanto più cupe e impenetrabili sono le ombre attorno.Le ombre...le mie ombre sono sempre troppo cupe...*

******

Domenica...
Dopo una lunga settimana di impegni,finalmente un giorno di meritato riposo...
Jeans,canotta,felpa,comode scarpe da ginnastica,uno zainetto,un paio di panini,un libro e via,al parco,per un sano pomeriggio di relax senza scocciatori,senza problemi,senza elogi,lontana per un giorno dalle compagne di squadra e di classe che le ronzavano continuamente intorno! Non che fossero cattive,e neppure antipatiche,solo che a tutto c'è un limite,e Yuri davvero non sopportava di essere lusingata e ricoperta di complimenti in continuazione per ogni cosa futile o sciocca che la riguardasse.
Ricordava un episodio avvenuto l'anno precedente,quando ebbe un'influenza piuttosto massiccia e alcune sue compagne -una vera e propria spedizione per l'esattezza,addirittura in sette!- andarono a casa sua a portarle i compiti.
Quel giorno indossava pantaloni della tuta ed un vecchio maglione di ciniglia piuttosto largo,una tenuta casereccia insomma,decisamente poco alla moda.
Eppure quelle ragazze,per il solo fatto che li indossava lei,ebbero il coraggio di andare in giro per la città così abbigliate...praticamente in pigiama!
Da quel giorno,l'idea di fare tre fori ad un sacco per la spazzatura,infilarselo ed invitarle a prendere un thè a casa sua,si fece sempre più allettante...
A quel pensiero si lasciò sfuggire un sorriso divertito.

"Bene,ora ridi anche da sola?"alzò gli occhi,fino ad incrociare quelli di Akira,in piedi davanti a lei con borsone in spalla.
"A meno che tu riesca a trovare divertente... -le prese il libro di mano- ...'Romeo & Giulietta'.Ancora questa roba? Yuri,non è che sei un po' fissata?"e le si sedette accanto.
"Perchè mai dovrei essere fissata?"gli domandò guardandolo di sbieco.
"Non ti basta doverlo leggere in classe,pure per...hobby??"
"Forse è perchè mi piace..."ribattè lei tranquilla.
"Ma...è una tragedia!Alla fine muoiono!!"
"Ahahah,beh,non vederla in modo così pessimistico,pensa che le due famiglie fanno pace..."
"Oh,grazie al cavolo!"
"Interessante espressione..."sorrise Yuri divertita.
"Yuri...quei due...muo-io-no!"
"Akira,lo so!"
"Mmmh..."mugugnò il ragazzo,sfogliando il libro"...e poi è smielato...ad esempio...ecco!Una frase a caso..."
Si schiarì la voce e cominciò:
"Fugge ella l'assedio d'amorose parole,e l'assalto schiva degli occhi che fan prova di colpirla,e non aprirebbe il grembo suo pur...di...fronte...oh."
E Yuri scoppiò in una risata divertita,alimentata ancora di più dal visibile imbarazzo di Akira.
Ci provava sempre a dissuaderla dalla sua passione per le tragedie e ancor di più dalla sua esaltazione per questo genere...

*Che cosa c'è di strano nel trovare affascinanti le tragedie? Io penso...che rappresentino l'assoluto! Romeo e Giulietta che sfidano le loro famiglie e per la loro felicità arrivano al gesto estremo,lasciando le famiglie lì,con il loro dolore,i loro rimorsi...oppure Otello,che uccide l'amata Desdemona perchè non vuole che sia di nessun altro...ai miei occhi,sono dei vincenti.Piuttosto che abbassare il capo...scelgono la soluzione estrema...tutto o niente.*

Passato il momento di ilarità e riposto il libro,fu Yuri a riprendere il dialogo...
"E così anche tu ti sei messo contro di me..."
Akira sobbalzò:
"Cosa? Hey,no,aspetta,mi ci hanno tirato dentro di forza,c'eri anche tu,sai che io non..."
Non lo lasciò finire che si alzò in piedi,davanti all'amico e,con tono basso,quasi seducente,disse "Mi hai tradita..."
Un istante di silenzio scivolò tra i due,mentre l'espressione di Akira si faceva corrucciata:quando faceva così...ogni volta che Yuri faceva così...l'avrebbe tirata a sè e baciata fino a restare senza fiato.

"Oh,ma tu dove stavi andando? Vedo che hai il borsone..."lo riportò alla realtà Yuri.
"Che? Oh...OH CAVOLO!!!!" si alzò di scatto in piedi "Inamoto mi ammazza!!!"
"Sì sì,io lo farei se fossi il tuo capitano..."aggiunse sarcastica,fissandolo a braccia conserte.
"Ah,maledizione!"
"Dai,ti accompagno,così...potrai scaricare la colpa su di me...e potrò sfottere Inamoto..."disse ammiccando.
"Ma certo,peggiora ancora la situazione!Stupida secchiona!"sbraitava Akira,imbronciato.
"Stupida secchiona...un termine è il contrario dell'altro,dunque si elidono a vicenda..."
Akira la guardò perplesso,odiava quando si esibiva in giri di parole!
"E quindi?"chiese con sufficienza.
"Quindi...non sono nè l'una,nè l'altra!"e gli rivolse un sorriso soddisfatto.

Per l'intero tragitto i due discussero sulla pertinenza del ragionamento di Yuri,basato sul fatto che due 'concetti' opposti si elidono.
"Aaah,non capisci niente Yuri!"barbottava Akira quasi sulla soglia della palestra.
"La verità è che ti frego come e quando voglio...fattene una ragione."rispose lei fermandosi qualche passo oltre.
"Allora...ci vediamo" mormorò il ragazzo alla sua accompagnatrice, per poi chiudersi la porta della costruzione alle spalle, con aria quasi sognante...
"Yumeeeeee!!!!! Ti sembra questa l'oraaaa!!!!?"
Ci pensò il capitano a risvegliarlo e a riportarlo sulla terra! Inamoto, non ammetteva ritardi da nessun giocatore, nemmeno dai suoi campioni!
Akira si schiarì la voce e fece qualche passo avanti,con molta prudenza:
"Ehm...lo so.Il fatto...è...che...ho fatto tardi."alla fine non ce la fece ad accollare la colpa a Yuri.
Aspettava la sentenza,impotente.
"Hmpf... ce ne siamo accorti che hai ritardato...per stavolta sei salvo! Fatti 10 giri di campo assieme a Kail va, che è arrivato in ritardo anche lui! Sembrate legati dal destino voi due! Ahahah"
Già non aveva voglia di doversi fare i giri di campo per punizione...; ma non bastava!! Addirittura assieme allo yankee! Questo era troppo! Altro che destino, la sua era una persecuzione!
Tuttavia gli occhi infuocati di Inamoto non lasciavano scampo... avrebbe corso assieme a Kail, senza però rivolgergli la minima parola.
anzi cercando di stargli sempre qualche passo avanti!
Kail dal canto suo per i primi giri non tentò di raggiungerlo, ma mantenne il suo ritmo di corsa abituale...dopo un pò però non riuscì a trattenersi...
"Hey '4 su 5', perchè corri tanto?"
Akira non gli rispose,continuando a correre per i fatti suoi.
"Perchè sei arrivato in ritardo? Dove stavi?" continuò il biondo con tono allegro.
"In paradiso..."disse tra i denti con il suo solito tono scocciato.
"Bah... sai perchè io sono in ritardo? Lo vuoi sapere vero? Eh? Eh?"continuava Kail, cercando di rompergli le scatole il più possibile.
"E secondo te...perchè vorrei saperlo?"gli rispose acido Akira.
"Beh sai, ero con Himemiya..." provò a stuzzicarlo.
"Noooo -la sua espressione quasi sconvolta-eri con Himemiya?"
Kail lo guardò perplesso...
"Non sei un bravo attore -.-"
"Neppure tu...è___é"
"LA VOLETE FINIRE DI CHIACCHIERARE VOI DUEEEEE????????"
L'urlo del capitano fece tremare i vetri.
"Sì...capitano."barbottò Yume continuando a correre.
"Gomen Nasaaaai!!!" si scusò il ceco, è completò gli ultimi due giri di corsa in silenzio, per poi aggregarsi al gruppo degli altri giocatori, come fece Akira.
Pochi istanti dopo,la porta della palestra si aprì lentamente mentre una figura femminile scivolava all'interno della palestra.
"Scusate..."vedere Yuri senza la solita divisa scolastica era quanto meno insolito"...Inamoto non dire nulla,consegno e me ne vado!"
Andò decisa verso Akira e gli porse la maglia:
"Tieni,l'avevi dimenticata sul prato..."
"Ah, sì... ritardo giustificabile capitano!"aggiunse Kail con la solita ironia, coprendo i brusii dei compagni.
"Non come te che dormivi sutto una quercia Kail..." aggiunse il capitano freddamente.
"Ma come?Non eri con Himemiya?" gli chiese Akira.
"Bella ragazza,a farti questi pezzi davanti la squadra...Forza forza!! Alleniamoci!!" Cercò di sviare così via da quel discorso Kail.
"Beh..." intervenne Yuri alle parole dello studente straniero "se trovi 'compromettente' che io riporti una felpa ad un ragazzo...devi avere una mentalità parecchio ristretta...per arrivare dalla grande Europa,intendo..."
"Brava, hai fatto il tuo show da secchiona, ora torna a giocare a pallavolo" ribattè lui sorridendo.
"D'accordo tesoro..."e gli assestò un pacca sul sedere"Ah!La prossima volta avvertimi se tardi per colpa mia..."
E lasciò la palestra,con numerose facce sorprese dei presenti.
"Ogni scusa è buona per toccarmi il sedere" fece Kail al ragazzo che gli era vicino, ed entrambi si fecero una risata, prima che Inamoto, che per i suoi gusti aveva già perso troppo tempo, li richiamò all'ordine e proseguirono gli allenamenti.
Intanto nessuno notò l'espressione di Yume...meglio così.

Intanto,appena Yuri mise piede fuori dalla palestra,un gruppo di ragazzi e ragazze lì vicino le proposero due tiri a pallavolo nel campetto all'aperto.
"Certo!"rispose lei entusiasta.

*****

Gli allenamenti erano finalmente terminati, e per tutta la loro durata, Kail e Akira non si erano più scambiati una parola, evitando addirittura di incrociare l'uno lo sguardo dell'altro.
Nella partitella amichevole vennero schierati in squadre diverse, ma non marcandosi a vicenda.
Avrebbero continuato così sino alla fine della giornata, se i loro armadietti, nello spogliatoio, non si fossero trovati vicini...
Kail, dopo essersi fatto la doccia, coperto dal suo accappatoio si diresse verso il proprio guardaroba, tirando fuori il borsone da allenamento, per cambiarsi. Accanto a lui Akira, già pronto per uscire,stava prendendo dallo scaffale dell'armadietto alcuni oggetti di valore ke si era tolto prima degli allenamenti.
Il biondo non ci stava facendo più di tanto caso, intento com'era a cambiarsi, finchè uno di quegli oggetti non cadde in terra, con un rumore, un tintinnìo metallico.
"Merda! E adesso dov'è finito!?"esclamò Akira.
Il ragazzo si gettò immediatamente in terra, alla ricerca del prezioso oggetto, ma con tutta la confusione che c'era nello spogliatoio non era così facile; Kail lo guardava piuttosto perplesso, sembrava ke Akira ci tenesse davvero molto, era talmente agitato...
"boh..." sospirò il ceco.
"E' ora di andare" pensò e si tirò su la borsa in spalla. In quel momento però, un intenso luccichìo colpì i suoi occhi...
sotto la borsa che aveva appena alzato, c'era l'oggetto tanto prezioso che il compagno stava cercando... un anello.
Si chinò per raccoglierlo mentre Akira stava guardando da tutt'altra parte, e senza dirgli niente lo prese e lo osservò con attenzione, facendolo girare più volte tra il pollice e l'indice, mentre l'altra mano lo copriva.
"Ah, forse...!" fece uno dei più giovani della squadra, accorgendosi che potrebbe essere l'oggetto che il suo sempai stava cercando, ma Kail lo bloccò con un cenno della mano, chiedendogli di stare zitto.
Stette ancora a guardare l'anello, poi il suo sguardo, serio e profondo come non mai, si spostò sul suo compagno, ancora in terra.
"Allora...sono forse venuto per te?" pensò tra sé e sé Kail, e un brivido gelato gli percorse la schiena.
Subito dopo Akira si fermò, per voltarsi verso il ceco... evidentemente si sentiva osservato...
Studiò per un attimo la figura del compagno e non gli ci volle molto a far cadere l'occhio sulla sua mano...
Si alzò di scatto e lo prese per il polso,tirando verso di se la mano che stringeva il prezioso monile:
"Questo è mio!" esclamò secco.
Glielo strappò di mano ed aggiunse "Non osare toccarlo."
"Idiota, te l'ho pure ritrovato... dimmi, perchè tieni tanto a quest'anello?" sul suo volto non c'era sorriso, e nonostante fingesse una certa calma si vedeva che era agitato.
Con uno scatto improvviso,Akira prese Il compagno per il collo della maglia,sbattendolo con forza contro l'armadietto alle sue spalle:lo spogliatoio si zittì.
"Devi imparare a farti gli affari tuoi!" il suo tono era quasi inquietante...
E allontanandosi da Kail afferrò il suo borsone e si diresse verso la porta.
"Che cosa gli è preso a quello???" tuonò Inamoto alzandosi come un fulmine e cercando di seguirlo, ma Kail lo fermò con un braccio.
"Io lo dicevo che avere quei due in squadra ci avrebbe portato guai.."borbottò dubbioso un altro dei ragazzi presenti.
"Lascialo stare capitano... avevi detto che parevamo legati dal destino vero?" sorrise, e si rimise a posto la maglia, dopodichè si voltò verso gli altri ragazzi:
"Tranquilli, non è successo niente"

"VAI YURI,E' TUA!"la chiamò il palleggiatore,ed un astuto pallonetto mise al sicuro l'ennesimo punto.
"Grande Yuri!"si congratulò il compagno di squadra battendole un cinque"Ottimo pallonetto!"
"Ottima alzata!"ricambiò lei con un sorriso.
"Ed ecco che se ne viene il tuo fan numero uno.."aggiunse una ragazza che giocava nella squadra avversaria indicandole un punto preciso del cortile.
Yuri si avvicinò alla recinzione del campetto all'aperto e gli fece cenno di avvicinarsi;in tutta risposta Akira continuò per la sua strada,facendo finta di niente.
Allora la ragazza,stizzita,lo chiamò in modo più esplicito...
"HEY!!!DICO A TE,SIGNORINO..."
Solo dopo le sue urla il ragazzo si voltò verso di lei,riservandole per altro uno sguardo poco amichevole.
Le si avvicinò,il suo passo scocciato quanto la sua espressione...
"Quale onore..." iniziò lei "ebbene? Com'è andato l'allenamento domenicale?"
Rimase zitto.
Solo la fissò dritta negli occhi per quelache istante.
"Beh? Inamoto ti ha strappato la lingua per la troppa chiacchera?"
Ancora non rispose,spostando lo sguardo altrove...
"Potresti anche rispondermi...ti ho fatto qualcosa?"insistette Yuri,che non ci stava a subire passiva quel comportamento dell'amico.
"Vuoi che ti parli?"si decise a rispondere Akira.
La ragazza si limitò a guardarlo.
"Bene...potevi anche evitartela quella tua bella entrata in palestra! Sempre ad attirare l'attenzione su di te,sempre tu!"
Yuri corrucciò la fronte in un'espressione dubbiosa:
"Scusa,quindi il problema è che mi sono sbattuta per riportarti la felpa? Pensavo di farti un favore,certo non mi entusiasma essere presa di mira dalle battutine dell' 'adorabile' Kail..."
"SE TU NON FOSSI ENTRATA NON TI AVREBBE DETTO NULLA!"
Quel tono di voce infastidì all'inverosimile Yuri,a maggior ragione perchè non riusciva davvero a sentirsi in qualche modo colpevole!
"Io non so cosa ti sia preso ma..." non la lasciò finire che Akira si allontanò dicendo tra i denti "Già,figurati,tu non sai mai..."
Kail, che aveva assistito a parte della scena, senza però aver sentito granchè di ciò che i due si dicevano, si avvicinò a Yuri con passo dondolante,poggiò la borsa quasi davanti ai piedi della ragazza e, corrucciando la fronte, le chiese:
"Ma... che gli è preso a quello? E' sempre così?"
Himemiya gli rivolse un'occhiata furente,ancora infastidita dal comportamento dell'amico:
"Non lo so..." sospirò Yuri "tu non ne sai nulla?" la sua suonava come un trabocchetto.
Kail guardò un pò il cielo stando in silenzio.
"Si è scagliato contro di me perchè gli avevo preso un cavolo di anello.."
"non volevo mica rubarglielo!" aggiunse.
"Capisco..."rispose Yuri appoggiandosi con le mani alla rete metallica"...è molto geloso di quell'anello... tuttavia mi pare strano che sia solo per quello..."
"Quell'anello...rappresenta qualcosa di particolare?" chiese Kail cercando di non mostrarsi troppo interessato, o almeno non quanto lo fosse veramente...
"Ma guarda...Kail,ti preoccupi per Akira...è carino da parte tua..."gli sorrise lei.
"Sì sì..." annuì Kail come se fingesse di assecondarla... "voglio solo sapere..." cercò di pescare nella sua mente una scusa che fosse piuttosto accettabile e sparò... "...sapere dove l'avesse comprato, mi piace.."
Yuri lo guardò poco convinta,non gli pareva tipo da gingilli vari,ma dopotutto non lo conosceva abbastanza per sapere quali erano realmente i suoi 'gusti'...
"In una bancarella,ad una minuscola festa di paese...il vecchio che glielo ha venduto era decisamente inquietante..."si limitò a spiegare all'inizio.
Ma poco dopo aggiunse "Quell'anello è per Akira uno di quegli oggetti...come dire...che rievocano ricordi importanti...da non dimenticare. E che allo stesso tempo ti danno la forza vitale necessaria per affrontare le difficoltà,le paure...vuoi chiamarla superstizione? Fa pure,ma è qualcosa...di ancora diverso,ad un livello più alto..."
"a una bancarella...non sa niente dell'anello...meglio così" pensò kail...
"Lo chiamo stupido, non superstizione..." disse il biondo tirandosi dietro la schiena il borsone "frequentare un tipo così capitano, ti fa perdere punti di popolarità!" sussurrò all'orecchio della ragazza sorridendo.
"Già...sono quelli come te che la fanno aumentare?" ricambiò il sorriso tornando ai suoi compagni che la reclamavano in campo.
"Può darsi..." mormorò Kail, e fischiettando un motivetto giapponese, mentre il sole rosseggiava grande all'orizzonte, se ne tornò a casa.

"Dai Yuri,stiamo aspettando te!" la rimpoverò una delle ragazze in campo.
"Arrivo,arrivo!"ed estrasse da sotto il collo della canotta quello che sembrava un ciondolo;lo prese tra le dita,lo portò alle labbra e lo baciò "Tanto hanno già perso!"aggiunse rinascondendo il monile dentro la maglietta.
"Ancora con quell'anello,Yuri? Non ti facevo così superstiziosa..."la canzonò la compagna.
"Beh,forse non sono superstiziosa...ma solo stupida..."


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