"...così
come non v'è cosa alcuna che,per quanto benefica,se venga distratta dal
suo retto impiego,non si rivolti avverso la sua nascita genuina,scontrandosi ne
la colpa. La stessa virtù diviene un vizio,ove sia volta a un cattivo uso,ed
all'incontro al vizio può esser resa dignità da una qualche nobile
azione."
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La
sfida tra Kail e Akira -ancor più di quella tra Inamoto e Kail- aveva suscitato
un comprensibile entusiasmo,erano cose che accadevano di rado al liceo Hirai...
Yuri
si allontanò dalla palestra,diretta verso l'edificio scolastico:le restava
solo una assemblea tra i presidenti dei vari club per mettere appunto gli ultimi
dettagli del tradizionale festival scolastico,prima di proclamare ufficialmente
terminata la sua giornata e settimana.
Mentre attraversava il cortile,una piacevole
brezza si alzò,portando con sè l'inebriante fragranza dei fiori
di cigliegio che le danzavano tutt'intorno.
"Sempai Himemiya!"una
vocetta squillante attirò la sua attenzione"Oh,sempai,volevo congratularmi
per la selezione,non avevo dubbi che saresti stata scelta!"
Yuri seguì
le parole della ragazza del primo anno piuttosto perplessa:
"Come...sai
della selezione?"
"Eheheh,è l'inconveniente di essere famosi..."sorrise
l'altra stringendosi le mani dietro la schiena.
Con un sospiro di rassegnazione,la
capitana sciolse un dolce sorriso,seguito da un "Ti ringrazio"di rito.
Si
voltò,tornando a dirigersi verso l'aula dove si radunavano i rappresentanti
dei club mentre,soddisfatta,la giovane studentessa proseguiva per la sua strada
con un largo sorriso stampato in volto...
*E'
sempre così...io cerco di stare nell'ombra,di passare inosservata...eppure
i riflettori,non so come,finiscono sempre con l'essere ben fissi su di me.E se
pur può avere i suoi lati positivi o,come dicono i miei compagni,è
'elettrizzante',io guardo oltre...perchè tanto più intensa e accecante
è la luce,quanto più cupe e impenetrabili sono le ombre attorno.Le
ombre...le mie ombre sono sempre troppo cupe...*
******
Domenica...
Dopo
una lunga settimana di impegni,finalmente un giorno di meritato riposo...
Jeans,canotta,felpa,comode
scarpe da ginnastica,uno zainetto,un paio di panini,un libro e via,al parco,per
un sano pomeriggio di relax senza scocciatori,senza problemi,senza elogi,lontana
per un giorno dalle compagne di squadra e di classe che le ronzavano continuamente
intorno! Non che fossero cattive,e neppure antipatiche,solo che a tutto c'è
un limite,e Yuri davvero non sopportava di essere lusingata e ricoperta di complimenti
in continuazione per ogni cosa futile o sciocca che la riguardasse.
Ricordava
un episodio avvenuto l'anno precedente,quando ebbe un'influenza piuttosto massiccia
e alcune sue compagne -una vera e propria spedizione per l'esattezza,addirittura
in sette!- andarono a casa sua a portarle i compiti.
Quel giorno indossava
pantaloni della tuta ed un vecchio maglione di ciniglia piuttosto largo,una tenuta
casereccia insomma,decisamente poco alla moda.
Eppure quelle ragazze,per il
solo fatto che li indossava lei,ebbero il coraggio di andare in giro per la città
così abbigliate...praticamente in pigiama!
Da quel giorno,l'idea di
fare tre fori ad un sacco per la spazzatura,infilarselo ed invitarle a prendere
un thè a casa sua,si fece sempre più allettante...
A quel pensiero
si lasciò sfuggire un sorriso divertito.
"Bene,ora
ridi anche da sola?"alzò gli occhi,fino ad incrociare quelli di Akira,in
piedi davanti a lei con borsone in spalla.
"A meno che tu riesca a trovare
divertente... -le prese il libro di mano- ...'Romeo & Giulietta'.Ancora questa
roba? Yuri,non è che sei un po' fissata?"e le si sedette accanto.
"Perchè
mai dovrei essere fissata?"gli domandò guardandolo di sbieco.
"Non
ti basta doverlo leggere in classe,pure per...hobby??"
"Forse è
perchè mi piace..."ribattè lei tranquilla.
"Ma...è
una tragedia!Alla fine muoiono!!"
"Ahahah,beh,non vederla in modo
così pessimistico,pensa che le due famiglie fanno pace..."
"Oh,grazie
al cavolo!"
"Interessante espressione..."sorrise Yuri divertita.
"Yuri...quei
due...muo-io-no!"
"Akira,lo so!"
"Mmmh..."mugugnò
il ragazzo,sfogliando il libro"...e poi è smielato...ad esempio...ecco!Una
frase a caso..."
Si schiarì la voce e cominciò:
"Fugge
ella l'assedio d'amorose parole,e l'assalto schiva degli occhi che fan prova di
colpirla,e non aprirebbe il grembo suo pur...di...fronte...oh."
E Yuri
scoppiò in una risata divertita,alimentata ancora di più dal visibile
imbarazzo di Akira.
Ci provava sempre a dissuaderla dalla sua passione per
le tragedie e ancor di più dalla sua esaltazione per questo genere...
*Che
cosa c'è di strano nel trovare affascinanti le tragedie? Io penso...che
rappresentino l'assoluto! Romeo e Giulietta che sfidano le loro famiglie e per
la loro felicità arrivano al gesto estremo,lasciando le famiglie lì,con
il loro dolore,i loro rimorsi...oppure Otello,che uccide l'amata Desdemona perchè
non vuole che sia di nessun altro...ai miei occhi,sono dei vincenti.Piuttosto
che abbassare il capo...scelgono la soluzione estrema...tutto o niente.*
Passato
il momento di ilarità e riposto il libro,fu Yuri a riprendere il dialogo...
"E
così anche tu ti sei messo contro di me..."
Akira sobbalzò:
"Cosa?
Hey,no,aspetta,mi ci hanno tirato dentro di forza,c'eri anche tu,sai che io non..."
Non
lo lasciò finire che si alzò in piedi,davanti all'amico e,con tono
basso,quasi seducente,disse "Mi hai tradita..."
Un istante di silenzio
scivolò tra i due,mentre l'espressione di Akira si faceva corrucciata:quando
faceva così...ogni volta che Yuri faceva così...l'avrebbe tirata
a sè e baciata fino a restare senza fiato.
"Oh,ma
tu dove stavi andando? Vedo che hai il borsone..."lo riportò alla
realtà Yuri.
"Che? Oh...OH CAVOLO!!!!" si alzò di scatto
in piedi "Inamoto mi ammazza!!!"
"Sì sì,io lo
farei se fossi il tuo capitano..."aggiunse sarcastica,fissandolo a braccia
conserte.
"Ah,maledizione!"
"Dai,ti accompagno,così...potrai
scaricare la colpa su di me...e potrò sfottere Inamoto..."disse ammiccando.
"Ma
certo,peggiora ancora la situazione!Stupida secchiona!"sbraitava Akira,imbronciato.
"Stupida
secchiona...un termine è il contrario dell'altro,dunque si elidono a vicenda..."
Akira
la guardò perplesso,odiava quando si esibiva in giri di parole!
"E
quindi?"chiese con sufficienza.
"Quindi...non sono nè l'una,nè
l'altra!"e gli rivolse un sorriso soddisfatto.
Per
l'intero tragitto i due discussero sulla pertinenza del ragionamento di Yuri,basato
sul fatto che due 'concetti' opposti si elidono.
"Aaah,non capisci niente
Yuri!"barbottava Akira quasi sulla soglia della palestra.
"La verità
è che ti frego come e quando voglio...fattene una ragione."rispose
lei fermandosi qualche passo oltre.
"Allora...ci vediamo" mormorò
il ragazzo alla sua accompagnatrice, per poi chiudersi la porta della costruzione
alle spalle, con aria quasi sognante...
"Yumeeeeee!!!!! Ti sembra questa
l'oraaaa!!!!?"
Ci pensò il capitano a risvegliarlo e a riportarlo
sulla terra! Inamoto, non ammetteva ritardi da nessun giocatore, nemmeno dai suoi
campioni!
Akira si schiarì la voce e fece qualche passo avanti,con molta
prudenza:
"Ehm...lo so.Il fatto...è...che...ho fatto tardi."alla
fine non ce la fece ad accollare la colpa a Yuri.
Aspettava la sentenza,impotente.
"Hmpf...
ce ne siamo accorti che hai ritardato...per stavolta sei salvo! Fatti 10 giri
di campo assieme a Kail va, che è arrivato in ritardo anche lui! Sembrate
legati dal destino voi due! Ahahah"
Già non aveva voglia di doversi
fare i giri di campo per punizione...; ma non bastava!! Addirittura assieme allo
yankee! Questo era troppo! Altro che destino, la sua era una persecuzione!
Tuttavia
gli occhi infuocati di Inamoto non lasciavano scampo... avrebbe corso assieme
a Kail, senza però rivolgergli la minima parola.
anzi cercando di stargli
sempre qualche passo avanti!
Kail dal canto suo per i primi giri non tentò
di raggiungerlo, ma mantenne il suo ritmo di corsa abituale...dopo un pò
però non riuscì a trattenersi...
"Hey '4 su 5', perchè
corri tanto?"
Akira non gli rispose,continuando a correre per i fatti
suoi.
"Perchè sei arrivato in ritardo? Dove stavi?" continuò
il biondo con tono allegro.
"In paradiso..."disse tra i denti con
il suo solito tono scocciato.
"Bah... sai perchè io sono in ritardo?
Lo vuoi sapere vero? Eh? Eh?"continuava Kail, cercando di rompergli le scatole
il più possibile.
"E secondo te...perchè vorrei saperlo?"gli
rispose acido Akira.
"Beh sai, ero con Himemiya..." provò
a stuzzicarlo.
"Noooo -la sua espressione quasi sconvolta-eri con Himemiya?"
Kail
lo guardò perplesso...
"Non sei un bravo attore -.-"
"Neppure
tu...è___é"
"LA VOLETE FINIRE DI CHIACCHIERARE VOI
DUEEEEE????????"
L'urlo del capitano fece tremare i vetri.
"Sì...capitano."barbottò
Yume continuando a correre.
"Gomen Nasaaaai!!!" si scusò il
ceco, è completò gli ultimi due giri di corsa in silenzio, per poi
aggregarsi al gruppo degli altri giocatori, come fece Akira.
Pochi istanti
dopo,la porta della palestra si aprì lentamente mentre una figura femminile
scivolava all'interno della palestra.
"Scusate..."vedere Yuri senza
la solita divisa scolastica era quanto meno insolito"...Inamoto non dire
nulla,consegno e me ne vado!"
Andò decisa verso Akira e gli porse
la maglia:
"Tieni,l'avevi dimenticata sul prato..."
"Ah,
sì... ritardo giustificabile capitano!"aggiunse Kail con la solita
ironia, coprendo i brusii dei compagni.
"Non come te che dormivi sutto
una quercia Kail..." aggiunse il capitano freddamente.
"Ma come?Non
eri con Himemiya?" gli chiese Akira.
"Bella ragazza,a farti questi
pezzi davanti la squadra...Forza forza!! Alleniamoci!!" Cercò di sviare
così via da quel discorso Kail.
"Beh..." intervenne Yuri alle
parole dello studente straniero "se trovi 'compromettente' che io riporti
una felpa ad un ragazzo...devi avere una mentalità parecchio ristretta...per
arrivare dalla grande Europa,intendo..."
"Brava, hai fatto il tuo
show da secchiona, ora torna a giocare a pallavolo" ribattè lui sorridendo.
"D'accordo
tesoro..."e gli assestò un pacca sul sedere"Ah!La prossima volta
avvertimi se tardi per colpa mia..."
E lasciò la palestra,con numerose
facce sorprese dei presenti.
"Ogni scusa è buona per toccarmi il
sedere" fece Kail al ragazzo che gli era vicino, ed entrambi si fecero una
risata, prima che Inamoto, che per i suoi gusti aveva già perso troppo
tempo, li richiamò all'ordine e proseguirono gli allenamenti.
Intanto
nessuno notò l'espressione di Yume...meglio così.
Intanto,appena
Yuri mise piede fuori dalla palestra,un gruppo di ragazzi e ragazze lì
vicino le proposero due tiri a pallavolo nel campetto all'aperto.
"Certo!"rispose
lei entusiasta.
*****
Gli
allenamenti erano finalmente terminati, e per tutta la loro durata, Kail e Akira
non si erano più scambiati una parola, evitando addirittura di incrociare
l'uno lo sguardo dell'altro.
Nella partitella amichevole vennero schierati
in squadre diverse, ma non marcandosi a vicenda.
Avrebbero continuato così
sino alla fine della giornata, se i loro armadietti, nello spogliatoio, non si
fossero trovati vicini...
Kail, dopo essersi fatto la doccia, coperto dal suo
accappatoio si diresse verso il proprio guardaroba, tirando fuori il borsone da
allenamento, per cambiarsi. Accanto a lui Akira, già pronto per uscire,stava
prendendo dallo scaffale dell'armadietto alcuni oggetti di valore ke si era tolto
prima degli allenamenti.
Il biondo non ci stava facendo più di tanto
caso, intento com'era a cambiarsi, finchè uno di quegli oggetti non cadde
in terra, con un rumore, un tintinnìo metallico.
"Merda! E adesso
dov'è finito!?"esclamò Akira.
Il ragazzo si gettò
immediatamente in terra, alla ricerca del prezioso oggetto, ma con tutta la confusione
che c'era nello spogliatoio non era così facile; Kail lo guardava piuttosto
perplesso, sembrava ke Akira ci tenesse davvero molto, era talmente agitato...
"boh..."
sospirò il ceco.
"E' ora di andare" pensò e si tirò
su la borsa in spalla. In quel momento però, un intenso luccichìo
colpì i suoi occhi...
sotto la borsa che aveva appena alzato, c'era
l'oggetto tanto prezioso che il compagno stava cercando... un anello.
Si chinò
per raccoglierlo mentre Akira stava guardando da tutt'altra parte, e senza dirgli
niente lo prese e lo osservò con attenzione, facendolo girare più
volte tra il pollice e l'indice, mentre l'altra mano lo copriva.
"Ah,
forse...!" fece uno dei più giovani della squadra, accorgendosi che
potrebbe essere l'oggetto che il suo sempai stava cercando, ma Kail lo bloccò
con un cenno della mano, chiedendogli di stare zitto.
Stette ancora a guardare
l'anello, poi il suo sguardo, serio e profondo come non mai, si spostò
sul suo compagno, ancora in terra.
"Allora...sono forse venuto per te?"
pensò tra sé e sé Kail, e un brivido gelato gli percorse
la schiena.
Subito dopo Akira si fermò, per voltarsi verso il ceco...
evidentemente si sentiva osservato...
Studiò per un attimo la figura
del compagno e non gli ci volle molto a far cadere l'occhio sulla sua mano...
Si
alzò di scatto e lo prese per il polso,tirando verso di se la mano che
stringeva il prezioso monile:
"Questo è mio!" esclamò
secco.
Glielo strappò di mano ed aggiunse "Non osare toccarlo."
"Idiota,
te l'ho pure ritrovato... dimmi, perchè tieni tanto a quest'anello?"
sul suo volto non c'era sorriso, e nonostante fingesse una certa calma si vedeva
che era agitato.
Con uno scatto improvviso,Akira prese Il compagno per il collo
della maglia,sbattendolo con forza contro l'armadietto alle sue spalle:lo spogliatoio
si zittì.
"Devi imparare a farti gli affari tuoi!" il suo
tono era quasi inquietante...
E allontanandosi da Kail afferrò il suo
borsone e si diresse verso la porta.
"Che cosa gli è preso a quello???"
tuonò Inamoto alzandosi come un fulmine e cercando di seguirlo, ma Kail
lo fermò con un braccio.
"Io lo dicevo che avere quei due in squadra
ci avrebbe portato guai.."borbottò dubbioso un altro dei ragazzi presenti.
"Lascialo
stare capitano... avevi detto che parevamo legati dal destino vero?" sorrise,
e si rimise a posto la maglia, dopodichè si voltò verso gli altri
ragazzi:
"Tranquilli, non è successo niente"
"VAI
YURI,E' TUA!"la chiamò il palleggiatore,ed un astuto pallonetto mise
al sicuro l'ennesimo punto.
"Grande Yuri!"si congratulò il
compagno di squadra battendole un cinque"Ottimo pallonetto!"
"Ottima
alzata!"ricambiò lei con un sorriso.
"Ed ecco che se ne viene
il tuo fan numero uno.."aggiunse una ragazza che giocava nella squadra avversaria
indicandole un punto preciso del cortile.
Yuri si avvicinò alla recinzione
del campetto all'aperto e gli fece cenno di avvicinarsi;in tutta risposta Akira
continuò per la sua strada,facendo finta di niente.
Allora la ragazza,stizzita,lo
chiamò in modo più esplicito...
"HEY!!!DICO A TE,SIGNORINO..."
Solo
dopo le sue urla il ragazzo si voltò verso di lei,riservandole per altro
uno sguardo poco amichevole.
Le si avvicinò,il suo passo scocciato quanto
la sua espressione...
"Quale onore..." iniziò lei "ebbene?
Com'è andato l'allenamento domenicale?"
Rimase zitto.
Solo la
fissò dritta negli occhi per quelache istante.
"Beh? Inamoto ti
ha strappato la lingua per la troppa chiacchera?"
Ancora non rispose,spostando
lo sguardo altrove...
"Potresti anche rispondermi...ti ho fatto qualcosa?"insistette
Yuri,che non ci stava a subire passiva quel comportamento dell'amico.
"Vuoi
che ti parli?"si decise a rispondere Akira.
La ragazza si limitò
a guardarlo.
"Bene...potevi anche evitartela quella tua bella entrata
in palestra! Sempre ad attirare l'attenzione su di te,sempre tu!"
Yuri
corrucciò la fronte in un'espressione dubbiosa:
"Scusa,quindi il
problema è che mi sono sbattuta per riportarti la felpa? Pensavo di farti
un favore,certo non mi entusiasma essere presa di mira dalle battutine dell' 'adorabile'
Kail..."
"SE TU NON FOSSI ENTRATA NON TI AVREBBE DETTO NULLA!"
Quel
tono di voce infastidì all'inverosimile Yuri,a maggior ragione perchè
non riusciva davvero a sentirsi in qualche modo colpevole!
"Io non so
cosa ti sia preso ma..." non la lasciò finire che Akira si allontanò
dicendo tra i denti "Già,figurati,tu non sai mai..."
Kail,
che aveva assistito a parte della scena, senza però aver sentito granchè
di ciò che i due si dicevano, si avvicinò a Yuri con passo dondolante,poggiò
la borsa quasi davanti ai piedi della ragazza e, corrucciando la fronte, le chiese:
"Ma...
che gli è preso a quello? E' sempre così?"
Himemiya gli
rivolse un'occhiata furente,ancora infastidita dal comportamento dell'amico:
"Non
lo so..." sospirò Yuri "tu non ne sai nulla?" la sua suonava
come un trabocchetto.
Kail guardò un pò il cielo stando in silenzio.
"Si
è scagliato contro di me perchè gli avevo preso un cavolo di anello.."
"non
volevo mica rubarglielo!" aggiunse.
"Capisco..."rispose Yuri
appoggiandosi con le mani alla rete metallica"...è molto geloso di
quell'anello... tuttavia mi pare strano che sia solo per quello..."
"Quell'anello...rappresenta
qualcosa di particolare?" chiese Kail cercando di non mostrarsi troppo interessato,
o almeno non quanto lo fosse veramente...
"Ma guarda...Kail,ti preoccupi
per Akira...è carino da parte tua..."gli sorrise lei.
"Sì
sì..." annuì Kail come se fingesse di assecondarla... "voglio
solo sapere..." cercò di pescare nella sua mente una scusa che fosse
piuttosto accettabile e sparò... "...sapere dove l'avesse comprato,
mi piace.."
Yuri lo guardò poco convinta,non gli pareva tipo da
gingilli vari,ma dopotutto non lo conosceva abbastanza per sapere quali erano
realmente i suoi 'gusti'...
"In una bancarella,ad una minuscola festa
di paese...il vecchio che glielo ha venduto era decisamente inquietante..."si
limitò a spiegare all'inizio.
Ma poco dopo aggiunse "Quell'anello
è per Akira uno di quegli oggetti...come dire...che rievocano ricordi importanti...da
non dimenticare. E che allo stesso tempo ti danno la forza vitale necessaria per
affrontare le difficoltà,le paure...vuoi chiamarla superstizione? Fa pure,ma
è qualcosa...di ancora diverso,ad un livello più alto..."
"a
una bancarella...non sa niente dell'anello...meglio così" pensò
kail...
"Lo chiamo stupido, non superstizione..." disse il biondo
tirandosi dietro la schiena il borsone "frequentare un tipo così capitano,
ti fa perdere punti di popolarità!" sussurrò all'orecchio della
ragazza sorridendo.
"Già...sono quelli come te che la fanno aumentare?"
ricambiò il sorriso tornando ai suoi compagni che la reclamavano in campo.
"Può
darsi..." mormorò Kail, e fischiettando un motivetto giapponese, mentre
il sole rosseggiava grande all'orizzonte, se ne tornò a casa.
"Dai
Yuri,stiamo aspettando te!" la rimpoverò una delle ragazze in campo.
"Arrivo,arrivo!"ed
estrasse da sotto il collo della canotta quello che sembrava un ciondolo;lo prese
tra le dita,lo portò alle labbra e lo baciò "Tanto hanno già
perso!"aggiunse rinascondendo il monile dentro la maglietta.
"Ancora
con quell'anello,Yuri? Non ti facevo così superstiziosa..."la canzonò
la compagna.
"Beh,forse non sono superstiziosa...ma solo stupida..."