Hope

Capitolo 6

"La luce si fa più chiara e più scuri,all'incontro,i nostri affanni!"
============

-Eeeeh...DENTRO!!!- l'urlo del ragazzo fu accompagnato da un pugno lanciato in cielo, un uso decisamente più innocente di quello di una manciata di ore prima.
-A questo punto abbiamo pareggiato i conti, almeno per quanto riguarda le sfide al tiro...-specificazione d'obbligo da parte di Akira, che si avvicinò alla panchina che si affacciava sul campetto, accanto alla quale avevano lasciato le borse.
Si sedette, prendendo poi dalla sua borsa una bottiglietta di Gatorade per dissetarsi, mentre Kail seccato dalla sconfitta si andò a sedere sull'asfalto ruvido, in una zona all'ombra, poco distante da Akira.
-Sei stato fortunato...tutta colpa del vento!- provò a giustificarsi il biondo.
-Già...dev'essere una vera scocciatura...soprattutto visto che non c'è.- lo punzecchiò il compagno, provando appena una punta di soddisfazione nel vederlo sconfitto -Bah,che vuoi che sia...allora neppure tu sai perdere...- aggiunse in una frecciatina esplicita.
-Ahah! - rise sinceramente Kail - Beh vedi moretto con gli occhi a mandorla, per saper perdere bisogna perdere spesso, e A ME non capita quasi mai, ecco perchè faccio fatica ad imparare!- e concludendo lanciò il pallone che teneva tra le mani verso Akira.
Prontamente afferrò la sfera, lasciandola scivolare tra le mani per qualche istante, mentre rispondeva con tono disteso:
-Ah, non credere di essere l'unico a non perdere mai, signorino europeo! E' solo...che ultimamente mi capita spesso il contrario...-e ripassò la palla al ceco.
-E allora vediamo di non perdere al campionato di prefettura che inizia tra poco... gioca sul serio e mettiti d'impegno, non vorrei essere costretto a salvare ogni volta il culo alla squadra per colpa tua - rispose Kail in quell'atmosfera distesa e giocosa che aveva circondato il playground in quella mattina fresca e solare, continuando a passargli il pallone di cuoio.
-Ma certo, quando si parla di basket non faccio mai cazzate! Almeno in quello...-in particolare l'ultima frase, Akira, la pronunciò con un filo di voce, quasi come se si vergognasse.- Non ti pare di essere un po' presuntuoso, Mesher?- continuò,facendo roteare il pallone su un dito.
-Sì, me lo dicono tutti!- sì alzò e andò a prendere anche lui una bibita in borsa, poi si sedette sulla panchina. - Cos'è, pentito per ieri? Non la conosco molto bene, ma deve esserci abituata a quanto pare, domani le sarà già passata...-
-Ma che abituata! Guarda che non sono mica così di mio, eh! - fermò di botto il pallone - E poi...tu non la conosci...non le sarà passata affatto...pessima cosa....-
Conosceva ormai da un po' Yuri, e sapeva quanto "particolare" fosse: sapeva essere estremamente sottile, a volte anche in modo quasi inquietante.
-Abbiamo esagerato...lo ammetto.- aggiunse Akira, come se il suo fosse un pensiero ad alta voce.
Kail evitò di puntualizzare su quell' "abbiamo" che forse sarebbe stato più corretto trasformare in "HO"... il compagno oggi era stranamente ciarliero, "sarà l'aria mattutina" pensò il biondo, che decise così di osare un po' di più...
-Senti...mi pare evidente che lei ti piaccia...; lei fa la finta tonta, dice di no, ma si sa come sono le donne, negherebbero l'evidenza! Però perchè non glielo dici chiaramente? Sarebbe un bene per te, per lei, e per la mia faccia, visto che ti diverti a massacrarla ogni volta che parlo di Yuri!
-Tsk! Non è vero che ti massacro ogni volta che parli di lei...l'ho fatto solo ieri. Ma solo perchè non mi piaceva quel vostro...-gesticolò vagamente-...fare complice, ecco. E poi lei non mi piace!-con lo sguardo fuggì da quello dell'altro, senza cercare nulla in particolare-...Ne sono solo…completamente ed irrimediabilmente cotto. Che è molto peggio, ti assicuro...-
-E di certo non potrei mai dirle una cosa del genere!- continuò dopo qualche istante di imbarazzo -Lei risponderebbe con un sorriso cortese...e le cose cambierebbero.-
-Beh, e non dovrebbero cambiare le cose? Guarda che se restano così prima o poi arriverà qualcuno a portartela via. Senza contare l'ipertensione di cui soffrirai da adulto...-
Akira rispose alle parole del ragazzo con un sorrisetto, consapevole che quelle parole erano tra le più vere in assoluto.
-Beh, non dovrebbero cambiare, se cambiano in peggio...e sarebbe così...-
-Vabbè, fai come ti pare... - disse Kail rompendo qualche secondo di fastidioso silenzio - ...comunque...ti sei riposato abbastanza? Ce la fai a reggere un uno contro uno? Altrimenti non so, possiamo parlare di...mmmh...del tempo! Pensi che farà bel tempo domani? - concluse prendendolo in giro.

-Domani??? Starai scherzando!!!!!- esclamò Akira raccogliendo la palla da terra - Domani sarà una giornata letteralmente orrenda, te lo dico io... se conosco Yuri e Nakashi...ah, non farmici pensare! Chissà che diavolo si inventeranno...-
Ci penseremo domani - rispose Mesher rabbrividendo... - adesso giochiamo va, preferisco non pensarci!

Tornarono al campo, disponendosi uno di fronte all'altro.
Piegati sulle ginocchia, occhi negli occhi in attessa della prima mossa dell'avversario, erano quasi sospesi in uno spazio immateriale, dove non c'era altro che loro 2, un pallone a spicchi, ed un canestro malmesso.
In quel momento erano due persone orgogliose che si affrontavano, due caratteri forti che cercavano di spuntarla sull'altro, per egoismo, o peggio per paura che l'altro si rivelasse effettivamente superiore. C'era davvero in ballo solo un canestro?
"Guarda che se restano così prima o poi arriverà qualcuno a portartela via."
Così gli aveva detto Mesher, pochi minuti prima.
Akira, così forte da picchiare un suo coetaneo, così debole da non riuscire ad esternare il suo amore... pensandoci se ne vergognò. Sembravano andare proprio d'accordo Mesher e Yuri...che lei fosse già nelle sue mani? Che fosse saldamente sua, come ora quel pallone arancione che deve riconquistare a tutti i costi, se vuole vincere la partita, la sua partita?
Arrivò ad affidarsi completamente al destino.
Se riesco a strappargli la palla, ad impedirgli il canestro, lui non mi porterà via Yuri. - pensò per gioco, quasi dandosi un'incentivo inconscio.
Erano fermi in quella posizione soltanto da pochi secondi, ma la tensione era salita vertiginosamente... i nervi di entrambi i ragazzi erano tesi, così come i sensi, pronti a cogliere il minimo movimento dell'avversario, quand'ecco Kail, che fino ad un istante prima fissava l'avversario negli occhi, spostare velocemente lo sguardo a sinistra, scegliendo in questo modo il lato che avrebbe attaccato!
Yume se ne accorse immediatamente e quasi fu più lesto lui che il suo avversario, il quale si ritrovò a sorpresa la strada sbarrata, e fu così costretto a girare su se stesso per cambiare direzione. Un giro in palleggio veloce, perfetto... ma Akira pareva essersi trasformato in una pantera. Riuscì a cogliere quel breve momento del movimento di Mesher, in cui il pallone era scoperto da ogni difesa, e come un fulmine allungò il braccio per farlo proprio... quando improvvisamente una voce tuonò alle loro spalle
- Hey, v-voi d-due!! Che cosa state f-facendo??-
Yume, che aveva abbandonato il suo stato di tensione, guardò prima il pallone rotolare lontano, poi si voltò verso la fonte della voce, e con fare scocciato borbottò un "non vedi? Un balletto di danza classica...", che immediatamente camuffò con una schiarita di voce, visto che dinnanzi a loro c'era niente meno che un poliziotto (anche se definirlo "poliziotto" poteva sembrare un azzardo,a giudicare dall'aspetto ridicolo...).
Avanzava a passi lenti verso i due giocatori, gli occhi che sembravano chiusi tanto erano stretti e coperti dalle folte sopracciglia nere... si fermò a pochi passi da loro, e cercando di fare impressione ai due si rassettò la cintura, alla quale era appesa la pistola d'ordinanza
-Bene bene... c-cosa ci f-fanno due ragazzi della v-vostra età a quest'ora in qu-questo posto? Dovreste essere a s-scuola!-

-Ehm...noi...-Akira lanciò un'occhiata prima a Kail, poi al poliziotto, ed ancora a Kail:era urgente trovare una scusa veramente efficace, ma efficace con la E maiuscola, o avrebbero passato dei bei guai!
-Dunque...io e lui...come dire...può sembrare strano in effetti eh, ma vede, noi...-temporeggiava il ragazzo.

Il poliziotto, sicuro che i ragazzi avessero saltato la scuola di proposito, stava per metter mano ai fogli del verbale, quando d'improvviso Kail, muto e un po' impaurito fino a quel momento, iniziò a blaterare non si sa che cosa in una lingua che pareva inventata sul momento, incomprensibile, ma che probabilmente doveva essere il cecoslovacco!

Dal canto suo, Akira, rimase letteralmente scioccato da quella specie di "possessione" che aveva colpito il suo compagno straniero. Ma non era certo quello il momento di stare lì a bocca aperta:
-Ecco, per l'appunto! - iniziò serio il giapponese, voltandosi con aria di disappunto verso l'omuncolo dinnanzi a loro- Il qui presente è il figlio dell'ambasciatore Ceco! Ha pochi giorni da passare in Giappone,e si sta dedicando alla visita dei...vari paesi. E proprio perchè il tempo è poco non possiamo perdere tempo, lei capisce, vero?-
Ammiccò,lasciando l'uomo ad analizzare a fondo le parole del giovane.
-In quanto suo traduttore e guida personale- riprese dopo pochi istanti il ragazzo -eviterò di riportarle il disappunto che ha appena manifestato, per una questione più che altro "umana"...non è stato molto comprensivo...- gli sussurrò l'ultima frase, come alla disperata ricerca di far quadrare i vari tasselli di quello che stava accadendo.
Poi si esibì in un cordiale e composto sorriso,pregando ardentemente...che se la fosse bevuta!
Entrambi chiusero gli occhi per alcuni secondi...poi li riaprirono lentamente, lentamente...e di fronte a loro apparve la prova inconfutabile che il poliziotto, effettivamente, se l'era proprio bevuta!
Rosso in volto, non faceva che profondersi in numerosi inchini e scuse, mentre piano piano indietreggiava verso la macchina!

Un ultimo inchino e poi salì rapidamente sull'autovettura, che schizzò via buttando a terra u paio di cestini della spazzatura.I due ragazzi guardarono la scena ammutoliti e increduli... finchè, quasi simultaneamente non esplosero letteralmente a ridere!!!
- Ma...è vero quello che ho visto??? Ci ha creduto...ci ha creduto veramente??- riuscì a dire Kail sfuggendo per qualche istante alla morsa delle risa
-Ahahahahahah, mio dio...non ci credo!!! Siamo davvero dei grandi! Sai...penso proprio che dovremmo fare gli attori!- ribattè l'altro, asciugandosi le lacrime dagli occhi.
Appena l'ilarità diminuì un pochino, decisero che era meglio smetterla di giocare, perchè la prossima volta non sarebbero stati così fortunati da incontrare un altro poliziotto come quello; inoltre ormai era quasi vicino il termine delle lezioni quotidiane, così infilarono il pallone nelle borse, si asciugarono un po' e abbandonarono il campetto per dirigersi verso casa.
-Una curiosità-chiese Yume al compagno di squadra durante il breve tratto di strada che fecero insieme -ma che diavolo gli hai detto? Eri così serio…-
L'altro gli rivolse un sorrisetto complice prima di rispondergli:
-Beh…quello che ho mangiato a colazione!-

-----

[*in classe*]
-Quindi gli assenti di oggi sono (guarda caso!)Yume e Mesher…-il professore si lasciò sfuggire un sospiro di rassegnazione: se lo aspettava, soprattutto da due tipi come loro.
Rivolse lo sguardo verso Yuri, ed immediatamente capì dalla sua espressione corrucciata che la giornata di studio con i due tifoni umani non era andata come previsto.
Finita la lezione la chiamò nel suo ufficio, per tastare un po' la situazione: e la ragazza non si fece pregare troppo per sfogarsi!
-Capisce!- esclamò Yuri praticamente furiosa -Tutto avrei tollerato, anche il litigio più feroce, ma addirittura arrivare alle mani!! E come se non bastasse ho dovuto spiegare a mia madre il livido e il vaso rotto… Spero almeno abbia creduto alla storia che le ho rifilato….-
-Himemiya, capisco perfettamente come devi sentirti, e mi dispiace: l'idea della giornata di studio per riappacificarli è stata mia…- si scusò sospirando il docente.
Lui stesso non poteva sminuire l'accaduto: conosceva bene Yume, un po' meno Mesher, ma per entrambi non si aspettava una reazione del genere. Era indubbiamente un episodio grave…
Dopo aver riflettuto per qualche istante, il professore si alzò dalla sedia, per dirigersi verso lo scaffale alle sue spalle:
-D'accordo, a mali estremi…- lasciò scorrere l'indice sui profili dei volumi riposti ordinatamente, fino ad estrane due- Non resta che una soluzione…- e porse i volumi alla studentessa, incuriosita da quello che Nakashi stava macchinando:
-"Gridalo per le strade a sua vergogna! Infiammagli l'intero parentado, infestagli di mosche fastidiose il dolce clima ch'egli ora respira!"…e , soprattutto… "Mettigli addosso tanti grattacapi da fargli perdere un po' di colore."…- si limitò ad aggiungere.
-Uh…Jago…Si fa molto interessante…- ribattè lei compiaciuta.

Uscita dallo studio del professore Yuri si sentiva molto meglio: sapeva che qualcosa di terribile stava per investire quei due, e lei…sarebbe stata lì, ad osservarli, e solo allora si sarebbe sentita ripagata di tutto quello che aveva passato il giorno prima!
Attraversò il corridoio salutando un paio di sue compagne di classe che si erano fermate a chiacchierare tra loro, e fu allora, poco prima delle scale, che qualcuno la urtò: un attimo.
Il tempo di un batter di ciglia,e tra l'esatto istante di apertura e chiusura delle palpebre, per quell'istante impercettibile le parve di perdere il contatto con la realtà; davanti ai suoi occhi non ebbe più né bianchi muri, né finestre o compagne: polvere…
Lì per lì lei stessa non dette peso a quello che sembrava essere stato un annebbiamento della vista,se non fosse che la stessa aria pareva essere mutata in quel momento.
-Ti chiedo scusa.- fu una voce femminile e fredda a scuoterla: si voltò e davanti a lei c'era una ragazza che non aveva mai visto prima, estremamente affascinante, dai lunghi capelli corvini e con occhi nocciola screziati d'oro.
-Non importa, stai tranquilla…-rispose Yuri quasi ipnotizzata dalla ragazza davanti a lei.
Una strana sensazione la pervase, mentre si allontanava dall'istituto, una sensazione di famigliarità ma allo stesso tempo di inquietudine.
E quando, poco prima di attraversare la strada, voltò per un'ultima volta lo sguardo verso l'edificio scolastico, quasi non si stupì di vedere la sagoma della giovane in piedi dinnanzi ad una finestra, intenta a fissarla…

*E così…saresti tu… Sembri una ragazza come tante,non capisco cosa ci trovino in te. Non importa:sei il problema da eliminare, l'unico ostacolo alla riappacificazione dei due principi…* e con un sorriso enigmatico la nuova arrivata si allontanò lungo il corridoio.

Siparietto

Kail: Mmm...e quindi questa tizia qui vuole eliminarti... già mi piace!
Yuri: Sempre che ne sia capace... e poi non so nemmeno che cosa le ho fatto!!
Kail: Mah... magari sarà una tizia che hai battuto alle finali nazionali di volley... è un pò risentita e vuole spaventarti...
Yuri: No, non credo... una ragazza così...così...bella... me la ricorderei.
Akira (desperado): Come??!! La trovi...la trovi bella?? Più bella di me?
Kail (coprendosi la bocca): Hihihihi!
Akira: CHE ACCIDENTI HAI DA RIDERE TU????!! - e lo stende.
Yuri: Piantatela idioti!!! E' che ha un fascino particolare...magnetico quasi. Cambiando discorso... c'è una bella sorpresina per voi domani...
Akira: Sì, ho letto... parlavi di un certo Joga...Jogurt....
Yuri: Jago. -__-
Akira: Già, Jago... ma chi sarebbe?
Kail: Avevo un cane... che si chiamava così...
Yuri: ...pensavo di essere stata troppo diabolica... ma ve la meritate proprio!
Kail: Himemiya, che cosa hai combinato? Se continui con questi misteri ci credo che poi i lettori preferiscano me come personaggio della storia!
Akira e Yuri (con voci mostruose): CHI PREFERIREBBERO??
Kail: Pensavo fosse tutti d'accordo no? Il protagonista di Hope sono io! Mi pare chiaro!
Akira: Ma ti sei fumato il cervello? Forse non sei capace a leggere, ma la storia gira attorno alla storia d'amore tra me e Yuri [storia d'amore? _ ndYuri], e tu non sei altri che il terzo incomodo arrivato dall'Europa! Tu quindi sei visto come il personaggio negativo, quello che rovina le storie!!
Yuri: Secondo me sbagliate entrambi... la protagonista sono io! Brava a scuola, fenomeno a pallavolo, con due leccapiedi che sbavano per me come voi due [Leccapiedi??! Sbavano????! è__é ndKail] [Leccapiedi??! è_é ndAkira], ed i lettori sono ansiosi di sapere in che modo riuscirò a liberarmi di voi due e sposare il ragazzo che in realtà amo...
Akira sviene.
Yuri ridendo: Sapevo che avrebbe funzionato! Ed ora passiamo a te... [avvicinadosi minacciosa a Kail, con lo sguardo da pazza furiosa], tu finirai per accorgerti che ami Akira, e lui troverà conforto tra le tue braccia, e farete contente tutte le fan dello yaoi!
Kail indietreggiando spaventato: Per fortuna che è arrivata quella che vuole farti secca... é_è
Yuri esce di scena, accompagnandosi ad una risata malvagia e sguaiata.

Kail, solo sul palco: A...aspettiamo i vostri commenti! Diteci che ve ne pare della storia e, anche se non ce n'è ovviamente bisogno, chi è il vostro personaggio preferito! Fatevi sentire e gridate insieme a me: Forza Kail!!


Torna all'Indice capitoli