Hope

Capitolo 7

" […] I cieli vi guardano d'un fiero cipiglio per qualche vostro peccato. Non provocateli di soverchio, ribellandovi al loro alto volere."

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I due rimasero qualche istante immobili davanti all'atrio della scuola:qualcosa di terribile e oscuro sembrava attenderli all'interno…
Ma il suono della campanella non lasciava scampo,dovevano entrare.
Percorsero il lungo corridoio,l'uno accanto all'altro,salirono le scale,ed infine eccoli lì:dinnanzi alla loro porta.
-E' il momento…-sussurrò Akira, afferrando la maniglia della porta scorrevole.
-Secondo me adesso esageri!- ribattè Kail entrando in aula.
Ma proprio in quel momento capì che forse…Akira non aveva così torto.

I tavoli erano stati spostati contro i lati dell'aula e le sedie disposte a semicerchio attorno alla zona dove doveva esserci la cattedra;sopra alla lavagna era stata appesa una grossa tenda rossa,chiesta in prestito al club teatrale,mentre tutti gli studenti se ne stavano seduti in silenzio al loro posto e il professore dava loro le spalle.

L'esclamazione di Akira (irripetibile) si accompagnava alla perfezione con l'espressione dell'altro,che con passo incerto varcò la soglia trascinandosi dietro l'amico.
E fu allora che il professore si voltò,e con tono teatrale deciso si rivolse ai due ragazzi:
-Sudditi ribelli,nemici della pace,profanatori di questo acciaio macchiato dal sangue dei vostri vicini…[getta ai loro piedi delle spade spuntate] Che forse nessuno mi ascolta? Ebbene,dico a voi,uomini (e dovrei dir piuttosto bestie!) che spegnete il fuoco della vostra collera perniciosa nelle rosse fontane che scaturiscono dalle vostre stesse vene! Pena la tortura,gettate a terra con le vostre mani insanguinate la armi temprate a fine malvagio,e udite la sentenza pronunziata dal vostro principe sdegnato…-

L'espressione,a metà tra lo sconvolto e perplesso,non poteva in nessun modo essere descritta a parole: nessuno dei due sapeva che rispondere,e se ne stavano lì in piedi davanti a tutti,zitti.

-Ehm…prego?-domandò confuso Kail,provocando risolini soffocati negli "spettatori".

Il professore si lasciò sfuggire un sorriso,posò su una sedia dove vi erano alcune copie di dialoghi teatrali il suo volume,e fece qualche passo verso i due:
-Mi sembrava…di avervi chiesto una relazione su Shakespeare,relazione che tutt'ora non ho ricevuto; quindi i casi sono due:o fate in modo di entrare nel profondo dello scrittore e delle sue opere,oppure…vi schiaffo un "non classificabile".- lasciò loro un istante per gustare a pieno il significato delle due opzioni- Cosa scegliete?-

Kail e Akira si scambiarono uno sguardo eloquente,e a capo chino si diressero verso il "palco",mentre Yuri,che non nascondeva affatto il suo compiacimento,porgeva loro le due spade:
-A voi messere!- disse tra i denti la ragazza al compagno europeo.
-Ooh,quale gentilezza!-esclamò con un sorriso tirato Kail;poi,anche lui tra i denti,aggiunse -..e,ovviamente,tu non c'entri niente in tutto questo,vero?-
-Ma ti pare?-ma l'espressione della ragazza era sufficiente.
Kail la squadrò per un secondo,prima di liquidarla,sempre sorriso tirato in volto,con un -sei una vipera!-.

Akira,dal canto suo,sapeva che quando ci si metteva Yuri sapeva essere davvero diabolica,quindi era talmente rassegnato alla magra figura che lo attendeva da lasciare passare in secondo piano qualunque altro commento…

-Ebbene,iniziamo!-esclamò il professore dando in mano ai due dei fogli con le rispettive parti,con un tono di voce che lasciava trasparire un entusiasmo quasi infantile -Kail,tu sarai Tebaldo,il terribile cugino di Giulietta,uomo di spicco dei Capuleti. E tu,Yume…tu sarai Mercuzio! Non penso che avrai problemi ad interpretarlo,in quanto a sbruffonaggine vi somigliate parecchio… Quindi…su il sipario!-

Il professore si fece da parte,dando il via alla rappresentazione con la prima battuta,quella di Benvolio:
- Per la mia testa,ecco i Capuleti!-

Akira prese una sedia,l'avvicinò alla cattedra messa in un angolo e,lasciando cadere pesantemente i piedi sul piano di essa ribattè:
-Per i miei tacchi,non me ne curo.-

-Seguitemi da vicino,perché voglio parlar loro…-entrò Kail,mano all'elsa della spada,passo che ricordava vagamente quei vecchi film western americani e sguardo da duro -…signori,buongiorno. Vorrei scambiare una parola con qualcuno di voi…-

Una risatina soffocata salì dalla platea improvvisata…

Akira si girò verso l'antagonista,lo squadrò per un attimo dalla testa ai piedi e si alzò:
-Soltanto una parola con uno di noi? Accoppiatela con qualche altra cosa. Diciamo pure…una parola e un colpo di spada!- e l'arma impugnata da Akira venne rapidamente snudata,raggiungendo in un battito di ciglia il collo del compagno di classe.

Quel gesto così improvviso lasciò tutti di stucco per un istante impercettibile:sembrava così serio…

-Mi troveresti pronto a questo,se vorrai darmene l'occasione.- era altrettanto cupo e pericolosamente credibile Kail,che con un semplice cenno dell'indice allontanò dal suo collo la lama dell' arma dell'altro.

Silenzio. Tra i due,tra gli spettatori…solo lo sguardo dell'uno in quello dell'altro,quasi feroci,come infiammati realmente da antichi rancori…

-E non potresti prendertela da te,un'occasione,senza aspettare che ti sia data?-gli domandò Akira, accennando ad un sorriso affatto rassicurante.

-Mercuzio,tu sei in perfetto accordo con Romeo…- ribatté il ceco,con un tono di voce più placido,disteso:ma la provocazione si leggeva nel suo sguardo,quello che riservò al compagno prima di fare qualche passo indietro e di appoggiarsi al muro di schiena,attendendo la sua reazione.

-Accordo? E che? Ci avresti forse scambiati per dei musicanti?-fu un crescendo di rabbia-Se davvero credi che noi facciamo della musica,sta' bene attento che non debba ricever da noi altro che stonature! Questo è l'archetto del mio violino. - questa volta la spada puntata al petto dell'antagonista - E con questo saprò ben io farti ballare. Per la piaghe del Signore,sentirai che accordi!-

Sulle labbra dei due era comparso un sorriso compiaciuto,mentre gli sguardi non accennavano ad abbandonarsi a vicenda,l'uno fermamente fisso in quello dell'altro.
E dal pubblico,Yuri,osservava incuriosita l'evolversi degli avvenimenti…
-Wow…-sospirò una sua compagna di classe seduta accanto a lei in prima fila - …sono…terribilmente… sexy!-
- Ahahahah - rise Himemiya all'affermazione della ragazza.
- Ma è vero! Guardali! Sono così…così…così maledettamente pericolosi! E' questo il fascino dei veri "belli e dannati"…-sospirò ancora prima di esibirsi in una specie di ruggito sottovoce,manifestazione del suo..ehm,gradimento.
A quel punto Yuri non poté davvero trattenersi dallo scoppiare a ridere,distogliendo pubblico e attori dalla recitazione.
-Ehm…domando scusa.-disse soffocando la risata e cercando di tornare seria.

Il professore spostò allora nuovamente lo sguardo sui due:toccava alla sua battuta.
-Siamo in un luogo pubblico:sarà meglio che ci ritiriamo a parlare in privato,per ragionare con calma di quel che lamentate,ovvero che ci separiamo.Qui gli occhi di tutti ci stanno addosso.-disse mettendo una mano sulla spalla di Akira,il quale con uno scatto nervoso si liberò dalla presa,puntando per un istante la spada verso il professore ed esclamando deciso e a voce alta:
-Gli occhi della gente son fatti per guardare,e quindi lascia pure che guardino. Io non mi muovo davvero per i comodi di nessuno,io!- e tornò a guardare il suo avversario.
-Ebbene…-la voce di Kail quasi un sibilo,prima di sbattere contro la lavagna il compagno puntandogli la lama della sua arma alla gola - …la pace sia con te,amico.-

- Ok,ok,può bastare così…-li fermò il docente,piuttosto turbato da quanto sembrasse reale il tutto.
I due si ricomposero,come nulla fosse,ma sotto sotto compiaciuti dalla performance,che in qualche modo li aveva fatti sfogare.
-Ehm…datemi le spade.-chiese Nakashi,quasi a disagio dopo ciò che aveva visto.
-Certo prof! - esclamò Mesher esibendo un ampio sorriso innocente - Come siamo andati?-
-Bene…direi… Avete colto a fondo (fin troppo) lo stato d'animo dei due…-
-Ah,bene bene! Visto Yume? Siamo stati realistici!- commentò il biondino con l'amico che,in tutta risposta, gli rimandò un sorriso complice.

-Allora,se abbiamo finito…-iniziò Akira- noi la aiuteremmo a risistemare i banchi,così da poter riprendere al più presto la lezione!-

Illuso…

-Finito??? Spero tu stia scherzando! Il bello…deve ancora venire!- esclamò pericolosamente euforico il professore,distribuendo una pacca a testa ai due poveri sfortunati.
-Ora tocca ad un'altra opera,di estrema bellezza,a mio parere, del nostro Shakespeare: l' "Otello".- continuò -Protagonista delle vicende narrate è la gelosia,che come una bestia che ti divora dall'interno,annienta ogni più minuscola e remota capacità di ragionare e razionalizzare…-disse,lanciando uno sguardo esplicito ad Akira che,alla risatina di Kail in proposito,rispose con un calcio ben assestato ad uno stinco.
-Ngh!- incassò Kail.
-Bene! La storia dovreste conoscerla a grandi linee,visto che ne abbiamo parlato: Otello,pazzo di gelosia, uccide la bella Desdemona,sua amata,convinto di essere stato tradito da lei con il suo migliore amico. -D'accordo allora,Otello lo farà…-guardò i due studenti negli occhi,prima uno e poi l'altro… -…Akira.-
-Vai "moro",facci sognare!-esclamò Kail divertito,assestando una sonora pacca sulla schiena al compagno di classe.

L'intero pubblico sembrava entusiasta della scelta della commedia e già parlottava divertito della particolare "lezione" organizzata quel giorno…

-Silenzio ragazzi,per favore! Per il brano scelto ci serve,però,una Desdemona… e a tale proposito inviterei a salire sul nostro improvvisato palco…Yuri!-

L'interessata si fece immediatamente seria:
-Io???-
-Sì,Himemiya…tu!-
-Ma..ma…ma io che…-cercò di domandargli mentre veniva letteralmente trascinata sulla scena da un Kail assolutamente divertito.
-Io posso accomodarmi tra il pubblico?-chiese l'europeo al docente,con un sorriso da orecchio ad orecchio.
Nakashi annuì,e il ragazzo,pienamente soddisfatto,andò a prendere il posto della compagna di classe incastrata nei loschi piani del professore.
E,mentre quest'ultimo l'accompagnava a prendere posizione,lei cercò un'ultima ancora di salvezza:
-Ma…io non conosco neppure i testi,le battute…-
-Oh,per quello non importa,tanto dovrai limitarti a stare ferma immobile e a dire due battute corte corte!-

Calò il silenzio.
Yuri riflettè un istante: "ferma immobile","solo due battute"…
Spalancò gli occhi:
-Professore! Sapevo che era sadico…ma fino a questo punto…- disse mentre sconsolata andava a sdraiarsi sulla cattedra.

Al contrario,Akira,era rimasto nel suo tiepido limbo di ignoranza:la gran parte dei ragazzi sorrideva maliziosa,le ragazze parlottavano tra loro eccitate…
*maledizione!* pensò guardandosi attorno *ecco cosa succede a non ascoltare durante le lezioni!*

-Silenzio! Cominciamo… eccoti il testo da recitare. Desdemona dorme,e Otello,convinto ormai del tradimento della sua amata,è deciso a porre fine alla sua vita…-spiegò il professore,prima di mettersi in un angolo come un qualunque silenzioso spettatore.

Akira si avvicinò alla cattedra sulla quale era sdraiata Yuri,che ora pareva assopita,e nel mentre diede un'occhiata al testo tra le sue mani…fino a quando,raggiungendo un certo punto della parte a lui affidata,si bloccò,spalancando gli occhi.
Alzò lo sguardo dal foglio,mentre Kail lo incitava ad affrontare con decisione la situazione,guardandolo a pollici alzati:
-Vai socio!!!-

Akira sospirò imbronciato,afferrò una piccola lanterna (che avrebbe dovuto rappresentare il lume tenuto in mano da Otello),trasse un profondo respiro ed iniziò (incrociando le dita)…
-È la causa, la causa, anima mia;- iniziò con tono morbido - ch'io non la nomini a voi, caste stelle! È la causa. Ma non verserò sangue,nemmeno sfregerò quella sua pelle più bianca della neve e levigata come il bianco alabastro dei sepolcri. - appoggio su un lato della cattedra la lanterna,prima di continuare - Ma morir deve, o ingannerà altri uomini. Spegni la luce, e poi spegni la luce.-si rivolse alla lanterna.
-S'io spengo te, dispensiera di luce posso ridarti la fiamma di prima,se poi mi pento;-continuò. Poi si rivolse a Desdemona:
-ma la luce tua,di te che sei il modello più sagace della raffinatissima natura,non so, una volta che sia stata estinta dove sia mai quel prometeico fuoco che possa riaccenderla.-e con un gesto teatrale voltò lo sguardo a lato. Ma chi avesse guardato meglio avrebbe colto la smorfia di imbarazzo che cercò di nascondere con quella pausa…
-Alla tua rosa, quando l'avrò colta,ridar non potrò più vital rigoglio. Appassirà. Voglio odorarti ancora sul tuo stelo.-
Come da copione si chinò sulla ragazza,per darle il bacio che Otello riservò alla sua amata…ma lì,ad un paio di centimetri dalle sue labbra si fermò:immobile rimase ad osservarla per qualche istante,mentre tutt'intorno i compagni bisbigliavano tra loro,interrogandosi su cosa stesse succedendo…

-Avanti Akira…-ripeteva a denti stretti Kail,confidando che quel blocco fosse puramente teatrale.
Ma non fu così.
Yuri aprì un occhio,per capire cosa stesse accadendo:ma lì incontrò l'espressione seria del ragazzo,che lentamente si sciolse in un sorriso per poi alzarsi:
-Non ci riesco.-disse al professore,restituendogli il copione.
-Non vuoi neppure tentare un'ultima volta?-gli chiese per sicurezza Nakashi.
-Mfh…-accennò ad un sorriso (amaro) -…no.-
-D'accordo…-non insistette -Allora vieni Kail:occupatene tu.-

Davanti al copione Kail esitò un momento:mai come in quella situazione pensò che Akira fosse un emerito babbeo! Poteva essere la sua grande occasione,e lui? La sprecava per cosa? Orgoglio? Imbarazzo? Pudore?
Se di primo impatto voleva rifiutare di recitare quella parte al posto di Akira,dall'altra voleva ribadirgli quel concetto che sembrava non voler farsi entrare in testa:se non si dava una mossa,qualcuno avrebbe dimostrato più fegato di lui,e si sarebbe fatto avanti…
Afferrò il foglio e si avvicinò alla cattedra,nel silenzio più assoluto.
-Riprendi da qui…-gli mostrò il professore,per poi zittire per l'ennesima volta i gridolini soffocati dei componenti femminili della classe.

Un lungo respiro,uno sguardo al copione e via.
Iniziò chinandosi su di lei,il braccio sinistro appoggiato alla cattedra,accanto a quello di Yuri;quello destro, anch'esso sulla cattedra,le circondava il capo,mentre la mano le accarezzava i capelli:
-Alla tua rosa, quando l'avrò colta,ridar non potrò più vital rigoglio. Appassirà . Voglio odorarti ancora sul tuo stelo.-
Chinò il capo e lasciò che il naso accarezzasse la guancia di lei,gli occhi socchiusi ed un'espressione di sofferenza… La guancia,lo zigomo,il naso e poi giù,senza indugio verso la bocca della ragazza,baciata da labbra delicate.

Le ragazze presenti erano rimaste letteralmente in apnea per tutta la durata dell'azione,mentre i ragazzi erano più interessati alle reazioni di quest'ultime:qualcuno prese anche appunti…
Akira rimase impassibile.

-O alito balsamico,tu quasi persuadi la Giustizia a spezzar la sua spada... Un bacio ancora... - tornò a sfiorarle le labbra - …e un altro...- ancora una volta.
Certo,tutto sembra così estremamente semplice… ma i due protagonisti?
Yuri doveva limitarsi a stare immobile,con gli occhi chiusi. E per nulla al mondo avrebbe voluto aprirli! Era terrorizzata…terrorizzata di aprire gli occhi e scoprirlo bellissimo,mentre la baciava con tanta dolcezza.
*E' solo finzione,finzione! E' teatro!*continuava a ripetersi…
E Kail? Beh,lui non aveva mai avuto grossi problemi con le ragazze,neppure quando viveva a Praga. Ma con lei,in quella situazione…sentiva quasi la necessità di proteggerla (anche se a conoscerla,era un tipetto che di tutto poteva avere bisogno,ma di protezione proprio no .), di trattarla con la massima dolcezza,come se fosse aria,che da un momento all'altro gli sarebbe potuta sfuggire dalle mani.
L'Otello inspirò ancora una volta profondamente,per poi riprendere:
-Sii così quando sei morta,e io t'uccido, e seguito ad amarti.Un altro, e questo è l'ultimo:mai sì fatale fu tanta dolcezza.-un altro bacio,stavolta più lungo,ma sempre tenero,non violento,mentre le accarezzava una guancia,come a tranquillizzarla.-Io piango, ma son lacrime crudeli,e celestiale è questo mio dolore:
colpisce proprio là dove più ama.-
La classe era piombata nel più mistico e commosso silenzio:Akira guardava altrove ormai,e il professore fu scosso solo dalla tirata di giacca di un'allieva.
-Ah,sì!- riprese il filo del discorso-Ella si sveglia...-
Lentamente Yuri aprì gli occhi,accennando ad uno stiracchiamento con le braccia;si voltò verso Kail e,riservandogli un sorriso,disse:
-Ah, sei tu, Otello?-
Lui sembrò studiare con attenzione i lineamenti della ragazza,prima di riprendere:
- Sì, sono…-si bloccò.
Tra il pubblico gli studenti iniziarono a guardarsi tra loro:un altro blocco???
-Kail…-disse tra i denti Yuri,cercando di sbloccarlo- devi dire "sono io,Desdemona!"-
Niente.
-Kail!-esclamò allora sottovoce- Sveglia!-
***
Ma ancora prima di poter aggiungere una qualsiasi altra cosa il ragazzo tornò a chinarsi su di lei e,con grande stupore di tutti i presenti,la baciò nuovamente,ma stavolta tutt'altro che teatralmente.
E mentre le ragazze sembravano letteralmente svenire,i ragazzi incitavano Kail con fischi e battiti di mani:era nella loro scuola davvero da poco tempo,ma dopo quella performance era diventato a tutti gli effetti il loro mito!
Non la prese con altrettanta euforia Akira:per un attimo fu attraversato dal desiderio di prendere la testa di Kail e spiaccicarla da qualche parte della classe! Poi…no. Che quello gli fosse servito da lezione,santo cielo! Ci aveva parlato solo il giorno prima con il suo compagno e si era sentito un perfetto imbecille! Si passò una mano tra i capelli,sospirò e si lasciò cadere pesantemente con la schiena sullo schienale della seggiola:non gli rimaneva che attendere…
Dal canto suo,Yuri,si ritrovava in qualche modo incastrata in quella situazione ormai del tutto imbarazzante! Ok…in effetti…doveva ammetterlo:era una sensazione davvero stupenda… ma,allo stesso tempo strana,surreale quasi…guerra e pace…
Gettandosi alle spalle tutti i pensieri allontanò da sé il compagno che,guardandola dritta negli occhi ed accarezzandole per l'ultima volta i capelli,le disse una frase apparentemente senza senso:
-Io…non potrei mai ucciderti…-
Allo stesso modo,Yuri ribattè con una frase altrettanto enigmatica,che non riuscì a spiegarsi neppure in seguito il motivo per cui l'aveva pronunciata:
-Non ti credo.-
Tra i due il silenzio,mentre Kail si era fatto serio in volto dopo la risposta della ragazza.
E mentre il professore controllava sul copione per capire se quella battuta esistesse o meno (e non esisteva),Kail,come nulla fosse,riprese la "sua" parte:
-Sarebbe uno spreco Desdemona!!! Accoppiamoci,proliferiamo e viviamo felici dandoci alle vere gioie della vita!!!!-esclamò abbracciandosela:ormai della tragedia aveva sempre meno… -Io…TI PERDONOOOO!!!-
-MESHER!!!!!-esclamò il professore,mentre il resto della classe era scoppiata a ridere divertita.
-Ma professore! E' uno spreco!!!-insisteva il Ceco,cercando di persuadere il docente delle sue convinzioni,scoppiando poi in una risata liberatoria. E mentre rideva divertito,in un gesto spontaneo gettò un'occhiata alla compagna che,ormai seduta sulla cattedra accanto a lui,seguitava a guardarlo perplessa:le sembrava tutto così strano…per un attimo le era parso di trovarsi davanti ad un'altra persona,non certo al ragazzo che ora se la rideva di gusto accanto a lei!
Ma l'atmosfera che si respirava in quel momento era troppo spensierata per essere rovinata da altre domande e dubbi:Yuri scosse la testa rassegnata,mentre non potè fare a meno di sorridere divertita.
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!- la campanella decretò la fine delle lezioni per quel giorno…
-Ok ragazzi,potete andare…e voi due!-li fermò Nakashi,riferendosi a Kail e Akira -Consideratevi fortunati:con la recitazione ve la cavate…-
-Sì,proprio fortunati…-barbottò Akira spostando due sedie.
-Grazie prof!-esclamò il biondo scendendo giù dalla cattedra con un salto.
Poi si voltò verso la sua compagna di classe,porgendole una mano per aiutarla a scendere:
-Posso osare?-le domandò sarcastico.
In tutta risposta lei scese con un salto altrettanto atletico,si sistemò i capelli e,rivolgendosi al ragazzo,ribattè:
-Direi che per oggi…hai osato abbastanza.- e senza aggiungere altro si avviò verso il gruppo di sue compagne che stavano risistemando i banchi dell'aula.
Kail si passò una mano dietro il capo,incassando il colpo:
*Sì,mi sa che questa volta ha ragione…*

Finalmente la giornata era finita,e tutto sommato era andata meglio di quello che si aspettavano!
Kail uscì dopo Akira dall'aula e per il corridoio iniziò a cercarlo con lo sguardo:sapeva che quel suo fare "più del dovuto" doveva avere toccato sul vivo il compagno di classe e,anche se non se la sentiva di chiedere scusa per una cosa del genere,voleva quanto meno accertarsi che fosse tutto a posto e che non se la fosse presa troppo.
Si avviò verso le scale,quando lo vide chiacchierare con un altro paio di suoi compagni,mentre si dirigeva verso l'uscita;il Ceco si fece strada tra gli altri studenti fino a raggiungerlo:
-Ehilà!-gli disse dandogli una pacca sulla spalla -Certo che ne hai fretta eh!-
Akira accennò ad una risposta,tentativo interrotto da uno dei ragazzi con lui:
-Ehy,Mesher,grande performance!-gli disse facendogli l'occhiolino.
-Ehm…g…già…-ribattè un po' imbarazzato dal contesto:proprio davanti ad Akira!!!
-Cavolo! Ne hai avuto di coraggio!!- intervenì un altro compagno lì vicino - Io non ci sarei mai riuscito!-
-Beh…andiamo ragazzi,non mi pare il caso di esagerare per una cosa del genere,eheheh…- minimizzò ancora il biondino,guardando con la coda dell'occhio le eventuali reazioni dell'amico. Avrebbe dato qualunque cosa per togliersi da quella situazione…
-Scherzi???-insistette il ragazzo - Stiamo parlando di Himemiya! La ragazza più intoccabile dell'intero istituto! No no,questa caro mio è stata proprio un'impresa a tutti gli effetti…-
-Eheheh…mah,a me non pare nulla di eccezionale…infondo era solo un compito!-si giustificò l'altro.
-Sì sì…averne compiti così!!! Ahahahahahahahah! Beh,ci vediamo domani ragazzi!- e finalmente si liberarono di loro.
Erano ormai davanti agli armadietti dell'atrio quando i due ragazzi poterono stare un po' soli:
-Hai riscosso un vero e proprio successo eh,con la tua esibizione…-iniziò Akira aprendo il suo armadietto ed estraendo le scarpe.
-Ma quale successo! Per una cosa del genere poi…tsk! Vi entusiasmate per poco in Giappone…- ribattè tentando di ridimensionare l'accaduto al minimo - Domani non se ne ricorderà più nessuno!- ma ebbe appena il tempo di finire la frase che,quando il suo sguardo cadde sullo sportello del suo armadietto, vide un foglio appiccicato velocemente con del nastro adesivo,ed una scritta in rosso a grandi lettere che riportava la parola "HERO":il ragazzo si affrettò a staccarlo e ad appallottolarlo,nascondendoselo dietro la schiena.
-Ehm…ecco…eheheh,che simpaticoni! ^___^°- sembrava una congiura! Il volto dell'amico era nascosto dallo sportello dell'armadietto,si poteva solo vedere il suo corpo scosso da una specie di fremito…
*Oddio…questo esplode…* Kail non aveva dubbi…
Ma all'improvviso l'amico scoppio in una risata divertita:il Ceco rimase per un momento ad osservarlo incerto,non riuscendo a capire se fosse una risata vera o isterica;solo quando il compagno riprese fiato,Mesher potè tirare un sospiro di sollievo:
-Dio,Kail…non hai nemmeno idea in che cosa ti sei andato a cacciare! …Ma ti sta bene,è una giusta punizione!- almeno Akira si era preso una piccola rivincita…
-Tsk! Scemo… e io che pensavo tu fossi furioso e pronto a gonfiarmi di botte appena ne avessi avuto l'occasione…- lo rimproverò l'altro,in ogni caso sollevato che non ce l'avesse con lui. Si tolse quelle odiose scarpettine di gomma che era costretto a portare a scuola ed aprì l'armadietto per prendere le sue più comode scarpe da ginnastica.
-Beh,ma mica penserai che te la faccio passare liscia eh! No no,mio caro! Mi devi come minimo un hamburger,patatine ed una bella bibita maxi!-il tono di Yume a metà tra il serio e il sarcastico.
-Certo che se il tuo amore vale un pasto al fast food…ma…e questa cos'è?- dentro l'armadietto di Kail c'era una busta,graziosa,di colore lilla e dal gradevole odore di lavanda.
-Fa vedere!- si avvicinò incuriosito Akira -Oooh…Mesher,congratulazioni! E' la tua prima lettera d'amore!-
-Una che?-
-Una lettera d'amore! Hai presente? Frasine dolci,poesie romantiche,immagini struggenti…-
-Mh…- l'espressione del biondino era piuttosto perplessa;tuttavia,non restava che vedere cosa c'era scritto (anche se l'amico sembrava quasi più interessato di lui!)
-Allora? Che dice?-lo incalzò Akira.
-Dunque…"Bellezza,forza e carattere,ai miei occhi,fanno di te un principe…il mio principe. Ed per questo che il mio cuore,la mia mente ed il mio corpo ti appartengono. Con la speranza di incontrare presto ancora una volta il tuo sguardo… T."-
-Oh….WOW!!!-esclamò il giapponese dando un paio di gomitate complici all'amico - Passionale la ragazza…-
-Direi di sì! Si firma "T"…boh?-
-Io ho una grande idea! Cerchiamo l'autrice della lettera!-
-Che grande ideaaaaaaa!-gli rispose sarcastico il corteggiato -E sai anche come fare per caso?-
-Andremo per tentativi! In qualche modo faremo,no?-
-Mh…-ma non gli permise neppure di acconsentire o meno che Akira decise anche per lui:
-Allora è deciso! Prossima missione:trovare la misteriosa ammiratrice tutta fuoco!-




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