" [
] I cieli vi guardano d'un fiero cipiglio
per qualche vostro peccato. Non provocateli di soverchio, ribellandovi
al loro alto volere."
===============
I due rimasero qualche istante immobili davanti all'atrio
della scuola:qualcosa di terribile e oscuro sembrava attenderli all'interno
Ma il suono della campanella non lasciava scampo,dovevano entrare.
Percorsero il lungo corridoio,l'uno accanto all'altro,salirono le
scale,ed infine eccoli lì:dinnanzi alla loro porta.
-E' il momento
-sussurrò Akira, afferrando la maniglia
della porta scorrevole.
-Secondo me adesso esageri!- ribattè Kail entrando in aula.
Ma proprio in quel momento capì che forse
Akira non aveva
così torto.
I tavoli erano stati spostati contro i lati dell'aula
e le sedie disposte a semicerchio attorno alla zona dove doveva esserci
la cattedra;sopra alla lavagna era stata appesa una grossa tenda rossa,chiesta
in prestito al club teatrale,mentre tutti gli studenti se ne stavano
seduti in silenzio al loro posto e il professore dava loro le spalle.
L'esclamazione di Akira (irripetibile) si accompagnava
alla perfezione con l'espressione dell'altro,che con passo incerto
varcò la soglia trascinandosi dietro l'amico.
E fu allora che il professore si voltò,e con tono teatrale
deciso si rivolse ai due ragazzi:
-Sudditi ribelli,nemici della pace,profanatori di questo acciaio macchiato
dal sangue dei vostri vicini
[getta ai loro piedi delle spade
spuntate] Che forse nessuno mi ascolta? Ebbene,dico a voi,uomini (e
dovrei dir piuttosto bestie!) che spegnete il fuoco della vostra collera
perniciosa nelle rosse fontane che scaturiscono dalle vostre stesse
vene! Pena la tortura,gettate a terra con le vostre mani insanguinate
la armi temprate a fine malvagio,e udite la sentenza pronunziata dal
vostro principe sdegnato
-
L'espressione,a metà tra lo sconvolto e perplesso,non
poteva in nessun modo essere descritta a parole: nessuno dei due sapeva
che rispondere,e se ne stavano lì in piedi davanti a tutti,zitti.
-Ehm
prego?-domandò confuso Kail,provocando
risolini soffocati negli "spettatori".
Il professore si lasciò sfuggire un sorriso,posò
su una sedia dove vi erano alcune copie di dialoghi teatrali il suo
volume,e fece qualche passo verso i due:
-Mi sembrava
di avervi chiesto una relazione su Shakespeare,relazione
che tutt'ora non ho ricevuto; quindi i casi sono due:o fate in modo
di entrare nel profondo dello scrittore e delle sue opere,oppure
vi
schiaffo un "non classificabile".- lasciò loro un
istante per gustare a pieno il significato delle due opzioni- Cosa
scegliete?-
Kail e Akira si scambiarono uno sguardo eloquente,e
a capo chino si diressero verso il "palco",mentre Yuri,che
non nascondeva affatto il suo compiacimento,porgeva loro le due spade:
-A voi messere!- disse tra i denti la ragazza al compagno europeo.
-Ooh,quale gentilezza!-esclamò con un sorriso tirato Kail;poi,anche
lui tra i denti,aggiunse -..e,ovviamente,tu non c'entri niente in
tutto questo,vero?-
-Ma ti pare?-ma l'espressione della ragazza era sufficiente.
Kail la squadrò per un secondo,prima di liquidarla,sempre sorriso
tirato in volto,con un -sei una vipera!-.
Akira,dal canto suo,sapeva che quando ci si metteva
Yuri sapeva essere davvero diabolica,quindi era talmente rassegnato
alla magra figura che lo attendeva da lasciare passare in secondo
piano qualunque altro commento
-Ebbene,iniziamo!-esclamò il professore dando
in mano ai due dei fogli con le rispettive parti,con un tono di voce
che lasciava trasparire un entusiasmo quasi infantile -Kail,tu sarai
Tebaldo,il terribile cugino di Giulietta,uomo di spicco dei Capuleti.
E tu,Yume
tu sarai Mercuzio! Non penso che avrai problemi ad
interpretarlo,in quanto a sbruffonaggine vi somigliate parecchio
Quindi
su il sipario!-
Il professore si fece da parte,dando il via alla rappresentazione
con la prima battuta,quella di Benvolio:
- Per la mia testa,ecco i Capuleti!-
Akira prese una sedia,l'avvicinò alla cattedra
messa in un angolo e,lasciando cadere pesantemente i piedi sul piano
di essa ribattè:
-Per i miei tacchi,non me ne curo.-
-Seguitemi da vicino,perché voglio parlar loro
-entrò
Kail,mano all'elsa della spada,passo che ricordava vagamente quei
vecchi film western americani e sguardo da duro -
signori,buongiorno.
Vorrei scambiare una parola con qualcuno di voi
-
Una risatina soffocata salì dalla platea improvvisata
Akira si girò verso l'antagonista,lo squadrò
per un attimo dalla testa ai piedi e si alzò:
-Soltanto una parola con uno di noi? Accoppiatela con qualche altra
cosa. Diciamo pure
una parola e un colpo di spada!- e l'arma
impugnata da Akira venne rapidamente snudata,raggiungendo in un battito
di ciglia il collo del compagno di classe.
Quel gesto così improvviso lasciò tutti
di stucco per un istante impercettibile:sembrava così serio
-Mi troveresti pronto a questo,se vorrai darmene l'occasione.-
era altrettanto cupo e pericolosamente credibile Kail,che con un semplice
cenno dell'indice allontanò dal suo collo la lama dell' arma
dell'altro.
Silenzio. Tra i due,tra gli spettatori
solo lo
sguardo dell'uno in quello dell'altro,quasi feroci,come infiammati
realmente da antichi rancori
-E non potresti prendertela da te,un'occasione,senza
aspettare che ti sia data?-gli domandò Akira, accennando ad
un sorriso affatto rassicurante.
-Mercuzio,tu sei in perfetto accordo con Romeo
-
ribatté il ceco,con un tono di voce più placido,disteso:ma
la provocazione si leggeva nel suo sguardo,quello che riservò
al compagno prima di fare qualche passo indietro e di appoggiarsi
al muro di schiena,attendendo la sua reazione.
-Accordo? E che? Ci avresti forse scambiati per dei
musicanti?-fu un crescendo di rabbia-Se davvero credi che noi facciamo
della musica,sta' bene attento che non debba ricever da noi altro
che stonature! Questo è l'archetto del mio violino. - questa
volta la spada puntata al petto dell'antagonista - E con questo saprò
ben io farti ballare. Per la piaghe del Signore,sentirai che accordi!-
Sulle labbra dei due era comparso un sorriso compiaciuto,mentre
gli sguardi non accennavano ad abbandonarsi a vicenda,l'uno fermamente
fisso in quello dell'altro.
E dal pubblico,Yuri,osservava incuriosita l'evolversi degli avvenimenti
-Wow
-sospirò una sua compagna di classe seduta accanto
a lei in prima fila -
sono
terribilmente
sexy!-
- Ahahahah - rise Himemiya all'affermazione della ragazza.
- Ma è vero! Guardali! Sono così
così
così
maledettamente pericolosi! E' questo il fascino dei veri "belli
e dannati"
-sospirò ancora prima di esibirsi in una
specie di ruggito sottovoce,manifestazione del suo..ehm,gradimento.
A quel punto Yuri non poté davvero trattenersi dallo scoppiare
a ridere,distogliendo pubblico e attori dalla recitazione.
-Ehm
domando scusa.-disse soffocando la risata e cercando di
tornare seria.
Il professore spostò allora nuovamente lo sguardo
sui due:toccava alla sua battuta.
-Siamo in un luogo pubblico:sarà meglio che ci ritiriamo a
parlare in privato,per ragionare con calma di quel che lamentate,ovvero
che ci separiamo.Qui gli occhi di tutti ci stanno addosso.-disse mettendo
una mano sulla spalla di Akira,il quale con uno scatto nervoso si
liberò dalla presa,puntando per un istante la spada verso il
professore ed esclamando deciso e a voce alta:
-Gli occhi della gente son fatti per guardare,e quindi lascia pure
che guardino. Io non mi muovo davvero per i comodi di nessuno,io!-
e tornò a guardare il suo avversario.
-Ebbene
-la voce di Kail quasi un sibilo,prima di sbattere contro
la lavagna il compagno puntandogli la lama della sua arma alla gola
-
la pace sia con te,amico.-
- Ok,ok,può bastare così
-li fermò
il docente,piuttosto turbato da quanto sembrasse reale il tutto.
I due si ricomposero,come nulla fosse,ma sotto sotto compiaciuti dalla
performance,che in qualche modo li aveva fatti sfogare.
-Ehm
datemi le spade.-chiese Nakashi,quasi a disagio dopo ciò
che aveva visto.
-Certo prof! - esclamò Mesher esibendo un ampio sorriso innocente
- Come siamo andati?-
-Bene
direi
Avete colto a fondo (fin troppo) lo stato d'animo
dei due
-
-Ah,bene bene! Visto Yume? Siamo stati realistici!- commentò
il biondino con l'amico che,in tutta risposta, gli rimandò
un sorriso complice.
-Allora,se abbiamo finito
-iniziò Akira-
noi la aiuteremmo a risistemare i banchi,così da poter riprendere
al più presto la lezione!-
Illuso
-Finito??? Spero tu stia scherzando! Il bello
deve
ancora venire!- esclamò pericolosamente euforico il professore,distribuendo
una pacca a testa ai due poveri sfortunati.
-Ora tocca ad un'altra opera,di estrema bellezza,a mio parere, del
nostro Shakespeare: l' "Otello".- continuò -Protagonista
delle vicende narrate è la gelosia,che come una bestia che
ti divora dall'interno,annienta ogni più minuscola e remota
capacità di ragionare e razionalizzare
-disse,lanciando
uno sguardo esplicito ad Akira che,alla risatina di Kail in proposito,rispose
con un calcio ben assestato ad uno stinco.
-Ngh!- incassò Kail.
-Bene! La storia dovreste conoscerla a grandi linee,visto che ne abbiamo
parlato: Otello,pazzo di gelosia, uccide la bella Desdemona,sua amata,convinto
di essere stato tradito da lei con il suo migliore amico. -D'accordo
allora,Otello lo farà
-guardò i due studenti negli
occhi,prima uno e poi l'altro
-
Akira.-
-Vai "moro",facci sognare!-esclamò Kail divertito,assestando
una sonora pacca sulla schiena al compagno di classe.
L'intero pubblico sembrava entusiasta della scelta della
commedia e già parlottava divertito della particolare "lezione"
organizzata quel giorno
-Silenzio ragazzi,per favore! Per il brano scelto ci
serve,però,una Desdemona
e a tale proposito inviterei
a salire sul nostro improvvisato palco
Yuri!-
L'interessata si fece immediatamente seria:
-Io???-
-Sì,Himemiya
tu!-
-Ma..ma
ma io che
-cercò di domandargli mentre veniva
letteralmente trascinata sulla scena da un Kail assolutamente divertito.
-Io posso accomodarmi tra il pubblico?-chiese l'europeo al docente,con
un sorriso da orecchio ad orecchio.
Nakashi annuì,e il ragazzo,pienamente soddisfatto,andò
a prendere il posto della compagna di classe incastrata nei loschi
piani del professore.
E,mentre quest'ultimo l'accompagnava a prendere posizione,lei cercò
un'ultima ancora di salvezza:
-Ma
io non conosco neppure i testi,le battute
-
-Oh,per quello non importa,tanto dovrai limitarti a stare ferma immobile
e a dire due battute corte corte!-
Calò il silenzio.
Yuri riflettè un istante: "ferma immobile","solo
due battute"
Spalancò gli occhi:
-Professore! Sapevo che era sadico
ma fino a questo punto
-
disse mentre sconsolata andava a sdraiarsi sulla cattedra.
Al contrario,Akira,era rimasto nel suo tiepido limbo
di ignoranza:la gran parte dei ragazzi sorrideva maliziosa,le ragazze
parlottavano tra loro eccitate
*maledizione!* pensò guardandosi attorno *ecco cosa succede
a non ascoltare durante le lezioni!*
-Silenzio! Cominciamo
eccoti il testo da recitare.
Desdemona dorme,e Otello,convinto ormai del tradimento della sua amata,è
deciso a porre fine alla sua vita
-spiegò il professore,prima
di mettersi in un angolo come un qualunque silenzioso spettatore.
Akira si avvicinò alla cattedra sulla quale era
sdraiata Yuri,che ora pareva assopita,e nel mentre diede un'occhiata
al testo tra le sue mani
fino a quando,raggiungendo un certo
punto della parte a lui affidata,si bloccò,spalancando gli
occhi.
Alzò lo sguardo dal foglio,mentre Kail lo incitava ad affrontare
con decisione la situazione,guardandolo a pollici alzati:
-Vai socio!!!-
Akira sospirò imbronciato,afferrò una
piccola lanterna (che avrebbe dovuto rappresentare il lume tenuto
in mano da Otello),trasse un profondo respiro ed iniziò (incrociando
le dita)
-È la causa, la causa, anima mia;- iniziò con tono morbido
- ch'io non la nomini a voi, caste stelle! È la causa. Ma non
verserò sangue,nemmeno sfregerò quella sua pelle più
bianca della neve e levigata come il bianco alabastro dei sepolcri.
- appoggio su un lato della cattedra la lanterna,prima di continuare
- Ma morir deve, o ingannerà altri uomini. Spegni la luce,
e poi spegni la luce.-si rivolse alla lanterna.
-S'io spengo te, dispensiera di luce posso ridarti la fiamma di prima,se
poi mi pento;-continuò. Poi si rivolse a Desdemona:
-ma la luce tua,di te che sei il modello più sagace della raffinatissima
natura,non so, una volta che sia stata estinta dove sia mai quel prometeico
fuoco che possa riaccenderla.-e con un gesto teatrale voltò
lo sguardo a lato. Ma chi avesse guardato meglio avrebbe colto la
smorfia di imbarazzo che cercò di nascondere con quella pausa
-Alla tua rosa, quando l'avrò colta,ridar non potrò
più vital rigoglio. Appassirà. Voglio odorarti ancora
sul tuo stelo.-
Come da copione si chinò sulla ragazza,per darle il bacio che
Otello riservò alla sua amata
ma lì,ad un paio
di centimetri dalle sue labbra si fermò:immobile rimase ad
osservarla per qualche istante,mentre tutt'intorno i compagni bisbigliavano
tra loro,interrogandosi su cosa stesse succedendo
-Avanti Akira
-ripeteva a denti stretti Kail,confidando
che quel blocco fosse puramente teatrale.
Ma non fu così.
Yuri aprì un occhio,per capire cosa stesse accadendo:ma lì
incontrò l'espressione seria del ragazzo,che lentamente si
sciolse in un sorriso per poi alzarsi:
-Non ci riesco.-disse al professore,restituendogli il copione.
-Non vuoi neppure tentare un'ultima volta?-gli chiese per sicurezza
Nakashi.
-Mfh
-accennò ad un sorriso (amaro) -
no.-
-D'accordo
-non insistette -Allora vieni Kail:occupatene tu.-
Davanti al copione Kail esitò un momento:mai
come in quella situazione pensò che Akira fosse un emerito
babbeo! Poteva essere la sua grande occasione,e lui? La sprecava per
cosa? Orgoglio? Imbarazzo? Pudore?
Se di primo impatto voleva rifiutare di recitare quella parte al posto
di Akira,dall'altra voleva ribadirgli quel concetto che sembrava non
voler farsi entrare in testa:se non si dava una mossa,qualcuno avrebbe
dimostrato più fegato di lui,e si sarebbe fatto avanti
Afferrò il foglio e si avvicinò alla cattedra,nel silenzio
più assoluto.
-Riprendi da qui
-gli mostrò il professore,per poi zittire
per l'ennesima volta i gridolini soffocati dei componenti femminili
della classe.
Un lungo respiro,uno sguardo al copione e via.
Iniziò chinandosi su di lei,il braccio sinistro appoggiato
alla cattedra,accanto a quello di Yuri;quello destro, anch'esso sulla
cattedra,le circondava il capo,mentre la mano le accarezzava i capelli:
-Alla tua rosa, quando l'avrò colta,ridar non potrò
più vital rigoglio. Appassirà . Voglio odorarti ancora
sul tuo stelo.-
Chinò il capo e lasciò che il naso accarezzasse la guancia
di lei,gli occhi socchiusi ed un'espressione di sofferenza
La
guancia,lo zigomo,il naso e poi giù,senza indugio verso la
bocca della ragazza,baciata da labbra delicate.
Le ragazze presenti erano rimaste letteralmente in apnea
per tutta la durata dell'azione,mentre i ragazzi erano più
interessati alle reazioni di quest'ultime:qualcuno prese anche appunti
Akira rimase impassibile.
-O alito balsamico,tu quasi persuadi la Giustizia a
spezzar la sua spada... Un bacio ancora... - tornò a sfiorarle
le labbra -
e un altro...- ancora una volta.
Certo,tutto sembra così estremamente semplice
ma i due
protagonisti?
Yuri doveva limitarsi a stare immobile,con gli occhi chiusi. E per
nulla al mondo avrebbe voluto aprirli! Era terrorizzata
terrorizzata
di aprire gli occhi e scoprirlo bellissimo,mentre la baciava con tanta
dolcezza.
*E' solo finzione,finzione! E' teatro!*continuava a ripetersi
E Kail? Beh,lui non aveva mai avuto grossi problemi con le ragazze,neppure
quando viveva a Praga. Ma con lei,in quella situazione
sentiva
quasi la necessità di proteggerla (anche se a conoscerla,era
un tipetto che di tutto poteva avere bisogno,ma di protezione proprio
no .), di trattarla con la massima dolcezza,come se fosse aria,che
da un momento all'altro gli sarebbe potuta sfuggire dalle mani.
L'Otello inspirò ancora una volta profondamente,per poi riprendere:
-Sii così quando sei morta,e io t'uccido, e seguito ad amarti.Un
altro, e questo è l'ultimo:mai sì fatale fu tanta dolcezza.-un
altro bacio,stavolta più lungo,ma sempre tenero,non violento,mentre
le accarezzava una guancia,come a tranquillizzarla.-Io piango, ma
son lacrime crudeli,e celestiale è questo mio dolore:
colpisce proprio là dove più ama.-
La classe era piombata nel più mistico e commosso silenzio:Akira
guardava altrove ormai,e il professore fu scosso solo dalla tirata
di giacca di un'allieva.
-Ah,sì!- riprese il filo del discorso-Ella si sveglia...-
Lentamente Yuri aprì gli occhi,accennando ad uno stiracchiamento
con le braccia;si voltò verso Kail e,riservandogli un sorriso,disse:
-Ah, sei tu, Otello?-
Lui sembrò studiare con attenzione i lineamenti della ragazza,prima
di riprendere:
- Sì, sono
-si bloccò.
Tra il pubblico gli studenti iniziarono a guardarsi tra loro:un altro
blocco???
-Kail
-disse tra i denti Yuri,cercando di sbloccarlo- devi dire
"sono io,Desdemona!"-
Niente.
-Kail!-esclamò allora sottovoce- Sveglia!-
***
Ma ancora prima di poter aggiungere una qualsiasi altra cosa il ragazzo
tornò a chinarsi su di lei e,con grande stupore di tutti i
presenti,la baciò nuovamente,ma stavolta tutt'altro che teatralmente.
E mentre le ragazze sembravano letteralmente svenire,i ragazzi incitavano
Kail con fischi e battiti di mani:era nella loro scuola davvero da
poco tempo,ma dopo quella performance era diventato a tutti gli effetti
il loro mito!
Non la prese con altrettanta euforia Akira:per un attimo fu attraversato
dal desiderio di prendere la testa di Kail e spiaccicarla da qualche
parte della classe! Poi
no. Che quello gli fosse servito da lezione,santo
cielo! Ci aveva parlato solo il giorno prima con il suo compagno e
si era sentito un perfetto imbecille! Si passò una mano tra
i capelli,sospirò e si lasciò cadere pesantemente con
la schiena sullo schienale della seggiola:non gli rimaneva che attendere
Dal canto suo,Yuri,si ritrovava in qualche modo incastrata in quella
situazione ormai del tutto imbarazzante! Ok
in effetti
doveva
ammetterlo:era una sensazione davvero stupenda
ma,allo stesso
tempo strana,surreale quasi
guerra e pace
Gettandosi alle spalle tutti i pensieri allontanò da sé
il compagno che,guardandola dritta negli occhi ed accarezzandole per
l'ultima volta i capelli,le disse una frase apparentemente senza senso:
-Io
non potrei mai ucciderti
-
Allo stesso modo,Yuri ribattè con una frase altrettanto enigmatica,che
non riuscì a spiegarsi neppure in seguito il motivo per cui
l'aveva pronunciata:
-Non ti credo.-
Tra i due il silenzio,mentre Kail si era fatto serio in volto dopo
la risposta della ragazza.
E mentre il professore controllava sul copione per capire se quella
battuta esistesse o meno (e non esisteva),Kail,come nulla fosse,riprese
la "sua" parte:
-Sarebbe uno spreco Desdemona!!! Accoppiamoci,proliferiamo e viviamo
felici dandoci alle vere gioie della vita!!!!-esclamò abbracciandosela:ormai
della tragedia aveva sempre meno
-Io
TI PERDONOOOO!!!-
-MESHER!!!!!-esclamò il professore,mentre il resto della classe
era scoppiata a ridere divertita.
-Ma professore! E' uno spreco!!!-insisteva il Ceco,cercando di persuadere
il docente delle sue convinzioni,scoppiando poi in una risata liberatoria.
E mentre rideva divertito,in un gesto spontaneo gettò un'occhiata
alla compagna che,ormai seduta sulla cattedra accanto a lui,seguitava
a guardarlo perplessa:le sembrava tutto così strano
per
un attimo le era parso di trovarsi davanti ad un'altra persona,non
certo al ragazzo che ora se la rideva di gusto accanto a lei!
Ma l'atmosfera che si respirava in quel momento era troppo spensierata
per essere rovinata da altre domande e dubbi:Yuri scosse la testa
rassegnata,mentre non potè fare a meno di sorridere divertita.
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
la campanella decretò la fine delle lezioni per quel giorno
-Ok ragazzi,potete andare
e voi due!-li fermò Nakashi,riferendosi
a Kail e Akira -Consideratevi fortunati:con la recitazione ve la cavate
-
-Sì,proprio fortunati
-barbottò Akira spostando
due sedie.
-Grazie prof!-esclamò il biondo scendendo giù dalla
cattedra con un salto.
Poi si voltò verso la sua compagna di classe,porgendole una
mano per aiutarla a scendere:
-Posso osare?-le domandò sarcastico.
In tutta risposta lei scese con un salto altrettanto atletico,si sistemò
i capelli e,rivolgendosi al ragazzo,ribattè:
-Direi che per oggi
hai osato abbastanza.- e senza aggiungere
altro si avviò verso il gruppo di sue compagne che stavano
risistemando i banchi dell'aula.
Kail si passò una mano dietro il capo,incassando il colpo:
*Sì,mi sa che questa volta ha ragione
*
Finalmente la giornata era finita,e tutto sommato era
andata meglio di quello che si aspettavano!
Kail uscì dopo Akira dall'aula e per il corridoio iniziò
a cercarlo con lo sguardo:sapeva che quel suo fare "più
del dovuto" doveva avere toccato sul vivo il compagno di classe
e,anche se non se la sentiva di chiedere scusa per una cosa del genere,voleva
quanto meno accertarsi che fosse tutto a posto e che non se la fosse
presa troppo.
Si avviò verso le scale,quando lo vide chiacchierare con un
altro paio di suoi compagni,mentre si dirigeva verso l'uscita;il Ceco
si fece strada tra gli altri studenti fino a raggiungerlo:
-Ehilà!-gli disse dandogli una pacca sulla spalla -Certo che
ne hai fretta eh!-
Akira accennò ad una risposta,tentativo interrotto da uno dei
ragazzi con lui:
-Ehy,Mesher,grande performance!-gli disse facendogli l'occhiolino.
-Ehm
g
già
-ribattè un po' imbarazzato
dal contesto:proprio davanti ad Akira!!!
-Cavolo! Ne hai avuto di coraggio!!- intervenì un altro compagno
lì vicino - Io non ci sarei mai riuscito!-
-Beh
andiamo ragazzi,non mi pare il caso di esagerare per una
cosa del genere,eheheh
- minimizzò ancora il biondino,guardando
con la coda dell'occhio le eventuali reazioni dell'amico. Avrebbe
dato qualunque cosa per togliersi da quella situazione
-Scherzi???-insistette il ragazzo - Stiamo parlando di Himemiya! La
ragazza più intoccabile dell'intero istituto! No no,questa
caro mio è stata proprio un'impresa a tutti gli effetti
-
-Eheheh
mah,a me non pare nulla di eccezionale
infondo era
solo un compito!-si giustificò l'altro.
-Sì sì
averne compiti così!!! Ahahahahahahahah!
Beh,ci vediamo domani ragazzi!- e finalmente si liberarono di loro.
Erano ormai davanti agli armadietti dell'atrio quando i due ragazzi
poterono stare un po' soli:
-Hai riscosso un vero e proprio successo eh,con la tua esibizione
-iniziò
Akira aprendo il suo armadietto ed estraendo le scarpe.
-Ma quale successo! Per una cosa del genere poi
tsk! Vi entusiasmate
per poco in Giappone
- ribattè tentando di ridimensionare
l'accaduto al minimo - Domani non se ne ricorderà più
nessuno!- ma ebbe appena il tempo di finire la frase che,quando il
suo sguardo cadde sullo sportello del suo armadietto, vide un foglio
appiccicato velocemente con del nastro adesivo,ed una scritta in rosso
a grandi lettere che riportava la parola "HERO":il ragazzo
si affrettò a staccarlo e ad appallottolarlo,nascondendoselo
dietro la schiena.
-Ehm
ecco
eheheh,che simpaticoni! ^___^°- sembrava una
congiura! Il volto dell'amico era nascosto dallo sportello dell'armadietto,si
poteva solo vedere il suo corpo scosso da una specie di fremito
*Oddio
questo esplode
* Kail non aveva dubbi
Ma all'improvviso l'amico scoppio in una risata divertita:il Ceco
rimase per un momento ad osservarlo incerto,non riuscendo a capire
se fosse una risata vera o isterica;solo quando il compagno riprese
fiato,Mesher potè tirare un sospiro di sollievo:
-Dio,Kail
non hai nemmeno idea in che cosa ti sei andato a cacciare!
Ma ti sta bene,è una giusta punizione!- almeno Akira
si era preso una piccola rivincita
-Tsk! Scemo
e io che pensavo tu fossi furioso e pronto a gonfiarmi
di botte appena ne avessi avuto l'occasione
- lo rimproverò
l'altro,in ogni caso sollevato che non ce l'avesse con lui. Si tolse
quelle odiose scarpettine di gomma che era costretto a portare a scuola
ed aprì l'armadietto per prendere le sue più comode
scarpe da ginnastica.
-Beh,ma mica penserai che te la faccio passare liscia eh! No no,mio
caro! Mi devi come minimo un hamburger,patatine ed una bella bibita
maxi!-il tono di Yume a metà tra il serio e il sarcastico.
-Certo che se il tuo amore vale un pasto al fast food
ma
e
questa cos'è?- dentro l'armadietto di Kail c'era una busta,graziosa,di
colore lilla e dal gradevole odore di lavanda.
-Fa vedere!- si avvicinò incuriosito Akira -Oooh
Mesher,congratulazioni!
E' la tua prima lettera d'amore!-
-Una che?-
-Una lettera d'amore! Hai presente? Frasine dolci,poesie romantiche,immagini
struggenti
-
-Mh
- l'espressione del biondino era piuttosto perplessa;tuttavia,non
restava che vedere cosa c'era scritto (anche se l'amico sembrava quasi
più interessato di lui!)
-Allora? Che dice?-lo incalzò Akira.
-Dunque
"Bellezza,forza e carattere,ai miei occhi,fanno
di te un principe
il mio principe. Ed per questo che il mio cuore,la
mia mente ed il mio corpo ti appartengono. Con la speranza di incontrare
presto ancora una volta il tuo sguardo
T."-
-Oh
.WOW!!!-esclamò il giapponese dando un paio di gomitate
complici all'amico - Passionale la ragazza
-
-Direi di sì! Si firma "T"
boh?-
-Io ho una grande idea! Cerchiamo l'autrice della lettera!-
-Che grande ideaaaaaaa!-gli rispose sarcastico il corteggiato -E sai
anche come fare per caso?-
-Andremo per tentativi! In qualche modo faremo,no?-
-Mh
-ma non gli permise neppure di acconsentire o meno che Akira
decise anche per lui:
-Allora è deciso! Prossima missione:trovare la misteriosa ammiratrice
tutta fuoco!-