Hope

Capitolo 8

“La pazienza forzata,scontrandosi con la collera più sfrenata,scuotono tutto il mio corpo,per la diversa natura del loro offrirsi. Mi trarrò in disparte,ma questa intromissione che pur ora è causa di tanta dolcezza,si convertirà in amaro fiele.”

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Così com’era iniziata la lite tra Akira e Kail finì. Gli uomini…e poi dicono che non sono strani!
Fino al giorno prima non si rivolgevano parola e quel giorno invece eccoli lì,attraversare il cortile come se marciassero verso un’impresa colossale,come in quelle scene cinematografiche in cui una colonna sonora studiata a puntino sottolinea l’importanza della scena.

-Tu che pensi?- chiese Michiko,la vicina di banco, a Yuri,che come molti nel cortile osservavano la scena a metà tra il divertito e il perplesso.
-Penso che siano due perfetti imbecilli…- fu la sua risposta,prima di entrare nell’atrio ed aprire il suo armadietto.
-Hai sentito della nuova studentessa?- riprese l’amica tirando fuori dall’ armadietto il suo paio di scarpe bianche.
-Quale?- ribattè Yuri facendo altrettanto.
-Quella della sezione H,la ragazza stupenda con gli occhi viola! Ah,ha fatto già perdere la testa a metà degli studenti della scuola…e - continuò abbassando ad un sussurro la voce “ pare anche a qualche prof!-
-Addirittura?- nel suo tono il disinteresse più totale.
-Sì sì! Beh,dopo tutto con quella pelle di porcellana ed i suoi capelli corvini…-
-Devo iniziare a preoccuparmi?!-
-Che? Perché? …Oh,quanto sei sciocca!!- ribattè stizzita l’amica. Poi riprese,cambiando discorso -Dimmi,sei ancora in lite con loro?-
Yuri aspettò un po’ prima di rispondere:
-Direi di sì:pretendo almeno le loro scuse…Dannazione! Si sono picchiati,IN CASA MIA!! Stiamo scherzando? Direi che uno ‘scusa’ mi sembra il minimo…-
-Sì,in effetti…- e si diressero in classe.

-Allora,pronto per la caccia grossa?- Akira era particolarmente su di giri per la grande impresa alla quale si era preparato con tanta cura.
-Senti,è la settima volta che te lo dico:smettila di chiamarla così!!Suona da schifo…- lo rimproverò Kail,coinvolto suo malgrado in quella “missione”.
-Sei una palla! Uff…Vabbè,passo ad illustrati le mie idee- continuò l’altro,sedendosi al banco ed estraendo un grande foglio che pareva una specie di piano strategico -Dunque,sicuramente abbiamo pochi indizi,insomma,solo una “T” è davvero poco… Ma analizzando a fondo la tua lettera,possiamo dedurre alcune cose,ad esempio una notevole sensibilità e proprietà di linguaggio,per non parlare del profumo di violetta,indice di eleganza…e pulizia personale.-
Kail osservava sconcertato la scena:si domandava se si accorgesse di quanto apparisse pazzo!
-Beh,che c’è? Mi ascolti?- lo bacchettò l’amico.
-Certo…devi trovarti una ragazza…-
-Già,peccato che a quella che mi interessa ci ronzi attorno tu.-
Silenzio imbarazzante.
-Eheheh,dicevi delle tue deduzioni…?- ed una risata smorzò la tensione.

-SILENZIO!- la voce della professoressa squarciò il vociare della classe:la temibile signorina Kiyoto Takemori,single (per scelta,dice),con due matrimoni alle spalle nei quali i mariti sono scomparsi misteriosamente entrambi;molti pensano sia successo per il suo carattere spaventosamente autoritario,altri per il suo aspetto minaccioso e terribile (quei capelli tirati indietro che parevano costantemente unti,il naso aquilino,gli occhi piccoli nascosti dagli occhiali ovali;e poi quei denti,terribilmente grandi per la sua bocca…il tutto “montato” su di un corpo troppo magro per l’altezza);altri ancora azzardavano ipotesi più fantasiose e macabre.
-Oggi ritirerò le ricerche che vi avevo chiesto e mi auguro non ci sia nessuno smemorato né proprietario di animali domestici onnivori o famelici…- disse posando sulla cattedra la sua borsa e passando subito tra i banchi a ritirare i compiti:
-Oh,Mesher,immagino il tuo sia perfetto,come sempre…-
-Beh,me lo auguro…- ribatté il ragazzo con un moto d’orgoglio.
Lei sorrise compiaciuta e passò oltre.
Akira fissò impietrito la scena,per poi scuotere con forza l’amico:
-Mio Dio! Mio Dio! Mio Dio!! E’ lei!!!-
-“Lei” cosa?- lo fermò Kail.
- Lei - è – “T”!!!-
-Ma che cavolo dici??-
-Sì! Non capisci? Le piaciiii…-
-Finiscila…-
-Andiamo:è colta,e vedendovi solo a lezione i vostri sguardi possono giusto incrociarsi!Sei il suo bel principe!!! Il terzo!!!!- nel tono del giapponese un fastidioso compiacimento.
Kail all’idea era disgustato,tanto che per l’intera lezione evitò accuratamente il suo sguardo e,quando lo chiamò alla lavagna per risolvere uno dei suoi problemi di chimica,era tanto pietrificato all’idea di darle le spalle che iniziò a scrivere alla lavagna letteralmente alla cieca,con la schiena quasi appoggiata alla lavagna stessa. Il tutto condito da risatine divertite.
-Mesher,si può sapere che diavolo combini?- tuonò la professoressa indispettita.
-Ahm…Ehm…Io...eheheh...credo di avere i pantaloni strappati!- si inventò:era più forte di lui,non riusciva proprio ad immaginare il suo fondoschiena osservato con bramosia da quella donna così…così…disgustosamente insopportabile!

E finalmente la mattinata passò.

Yuri si preparava negli spogliatoi,per i consueti allenamenti pomeridiani,quando la manager arrivò porgendole un foglio:
-E’ una nuova arrivata,chiede di far parte della squadra e questa è la sua richiesta!-
Himemiya esaminò con attenzione la domanda:certo era inconsueta una richiesta del genere così avanti rispetto al campionato e alla scuola,ma dopotutto perché impedire l’entrata in squadra di una ragazza magari anche dotata di talento?
-Kyo… non la conosco…- sentenziò a fine lettura.
-Sì,pare sia nuova… Cosa le dico? E’ qui fuori…-
-Ah,bene,allora le parlo di persona.-
Uscirono entrambe dall’edificio e lì,in un angolo, c’era ad attenderle la candidata:l’esile figura,delicata ed elegante si stagliava davanti a loro. A dire il vero non sembrava esattamente il classico tipo di pallavolista; avrebbero detto che fosse una ballerina o qualcosa di simile.
-Kyo?- le domandò Yuri senza troppi indugi.
-Sì,piacere di conoscerti,Himemiya,giusto?- rispose lei sfoggiando quello che sembrava essere il suo sorriso migliore.
-Sì,sono il capitano della squadra di pallavolo. Mi dicono che vorresti entrare a farne parte…-
-E’ vero,so che non è consueto ma… ci terrei molto!-
-Beh,tutto è possibile,per carità! Direi che puoi venire domani per fare una prova,che ne dici?-
-Oh…-
-Qualche problema?-
-In effetti domani devo incontrarmi con i docenti per vedere cosa fare per pareggiarmi agli altri…-
-Ah…ovviamente. Ti va di fare ora?-
Il suo volto si illuminò:
-Sarebbe fantastico!-
E così fu:il tempo di cambiarsi e la prova cominciò…
Aveva un’ottima tecnica,non c’erano davvero dubbi.
E,piano piano,si formò un piccolo gruppetto di studenti sulla porta della palestra:era un’occasione assistere all’esibizione della bella nuova arrivata,che già aveva trafitto i cuori dei maschietti.

-Tu pensala come vuoi,ma io sulla Takenori non ci metterei una croce sopra…- continuava Akira attraversando il cortile,sempre con “piano strategico” in pugno.
Dal canto suo Kail non lo ascoltava nemmeno: vedere l’amico completamente assorbito nella faccenda dell’ammiratrice lo divertiva più che infastidirlo; sicuramente preferiva quell’atmosfera a quella tesa degli ultimi giorni.
-E,alla fine, ho preso il bue,mago Merlino, quattro adorabili Puffi,li ho chiusi dentro la casetta dei sette nani e gli ho dato fuoco!-
Kail si fermò:
-Ma che cavolo dici??- chiese all’amico,ora seriamente perplesso sulla sanità mentale del compagno.
-Ah,ma ci sei??? Ehy,io sto facendo tutto questo per te,cosa credi!!-
-Sì per me… E il fatto che se mi sistemi con una ragazza ti sbarazzi di un potenziale…rivale?- rispose il biondino facendogli l’occhiolino.
E lo sguardo incendiato di rimando che gli lanciò Akira fu più che sufficiente per zittirlo.
Fu allora che il vociare attorno alla palestra attirò la loro attenzione; facendosi strada tra gli altri arrivarono sull’uscio:una delle componenti della squadra lanciava la palla alla palleggiatrice,che la alzava ad una ragazza nuova,intenta a fare un provino pareva.
E fin qui nulla di strano…
Se non fosse che al primo attacco la sua potenza fu tale da sbattere a terra la giocatrice a muro per fermarla.
-Però!- esclamò Akira -E dove la nasconde tutta quella forza? Secondo me è doping…-
Yuri,che era in un angolo ad osservare,rimase colpita come il resto dell’improvvisato pubblico,ed anche a lei non poterono non venire dubbi: aveva un fisico così esile,e delle braccia magre ed apparentemente prive di muscolatura.
Dal canto suo,la nuova arrivata,sembrava molto soddisfatta del risultato.
-Molto bene…fin troppo…- si fece avanti Yuri -Visto che una sola giocatrice per la nostra Kyo è troppo poco,ne mettiamo due a murare stavolta.- e,con un cenno, due giocatrici si posizionarono a rete.
Kyo alzò le spalle e pochi si accorsero del sorriso beffardo che lanciò alle ragazze a muro. Infatti sembrava sapere perfettamente che niente e nessuno avrebbe potuto fermarla.
Ed ecco il nuovo attacco,e nuovamente il pallone spostò con violenza le mani avversarie,tanto che le due giocatrici a muro dovettero soffocare un urlo.

-Sì,è doping.- aggiunse Akira davanti a quella scena.
-Davvero una bomba quella ragazza nuova…- alle spalle dei due ragazzi era arrivato Ken Takumi,studente universitario e allenatore della squadra di basket della scuola,alle prese con un grosso scatolone.
-Sommissimo allenatore!- esclamò Kail con tono seriamente prostrato.
-Oh,nostra magnificenza del cesto!- si accodò immediatamente Akira.
-Ciao a voi,mia immensa scocciatura…- ribattè l’altro scontroso -..sempre a perdere tempo vedo…-
-Hanno cominciato loro!- intervenne il biondino indicando il resto della folla -Tutti ad accalcarsi attorno alla palestra: e noi,tuoi fidati mastini,siamo venuti a vedere che tutto…-
-Certo Mesher,è sufficiente così.-
-Meschino! Intanto ti sei piazzato qui anche tu!-
-Io ci devo entrare in palestra…- sibilò l’allenatore. Poi la sua attenzione parve essere catturata da altro:
-Mh,scontro tra titani?- disse accennando al campo.

-Ok Kyo,ultima palla e sei libera,ti va?- le chiese Himemiya posizionandosi lei stessa a rete -Su,facile facile,a rete ci sto solo io…-
-D’accordo…” rispose la ragazza.
L’atmosfera era davvero carica,neanche si assistesse ad uno di quei duelli storici per onore.
Ecco la palla,salta,colpisce anche stavolta la sfera con una forza spaventosa e,mentre Kail e Akira sembravano allungarsi in avanti pronti a scattare in campo in vista di chissà quali conseguenze… le mani di Yuri non lasciarono spazi,chiudendo il rimbalzo del bolide sulla faccia dell’altra,sbattendola a terra in malo modo.
-Oh cavolo!- Himemiya corse ad assicurarsi che tutto andasse bene - E’ tutto ok? Vieni,mettiamo del ghiaccio…-
Ma di risposta la ragazza a terra la scansò: si asciugò un rigolo di sangue dal labbro e si rialzò.
-Può succedere,tranquilla…- rispose Kyo sfoggiando un sorriso comprensivo.
-D’accordo…allora meglio che tu vada a cambiarti ora…- e la accompagnò per qualche passo verso gli spogliatoi.

-IL CAPITANO NON SI BATTE!!!- un urlo dall’entrata segnò l’ingresso dei due e del loro allenatore.
Yuri lanciò loro appena un’occhiata e se ne andò verso il magazzino degli attrezzi senza proferire parola.
-Ma… ce l’ha ancora con noi mi sa…- sospirò Akira affranto.
-E immagino abbia tutte le ragioni,conoscendovi…Toh!- e Takumi gli mollò in braccio lo scatolone che portava con sé -Renditi utile.-
L’altro,a capo chino,lo seguì.
Kail invece rimase fisso su Yuri:già,ancora non avevano chiarito l’accaduto,come darle torto?
La seguì fino al magazzino e dapprima non la vide;poi,entrando di qualche passo,la scorse nell’angolo delle ceste dei palloni.
-Tutto ok?- le chiese il ragazzo -Vuoi una mano?-
Yuri sobbalzò:
-No,tutto a posto.- rispose secca.
-Ah,bene…- aggiunse il ragazzo passandosi una mano dietro alla nuca: che cosa poteva dirle?
-Bel muro- *che cretinata!!!*
Ed infatti non gli rispose nemmeno,chiuse il cesto dei palloni e fece per allontanarsi;ma Kail colse il momento e le bloccò la strada.
-Togliti,devo cambiarmi.-
-Hai ragione a non parlarci e…scusa.- Le parole del ragazzo furono come gettate fuori d’un fiato
per rendere tutto il più indolore possibile.
Ma Himemiya si fermò,perciò doveva aver funzionato!
Kail Continuò:
-Io ed Akira ci siamo chiariti…in un modo strano,lo ammetto,ma lo abbiamo fatto. Ora manchi tu…- si schiarì la voce - Mi dispiace che si sia creata questa situazione,davvero;lo so che ci conosciamo da poco ma…sì,beh,tengo alla nostra amicizia,ecco,l’ho detto.- di nuovo sputò fuori tutto d’un fiato,palesemente imbarazzato.
Lei ascoltò in silenzio. Poi…
-Siete stati orribili.- disse calma.
-E’ vero…- si affrettò ad annuire lui.
-Il vostro è stato un comportamento inqualificabile.-
-Assolutamente.-
-E detesto che abbiate fatto pace tra voi allegramente ignorandomi del tutto…-
-…Già. Saresti dovuta essere la prima…-
-Ma non è stato così.-
Cadde un attimo di silenzio.
-La responsabilità di quello che è successo da te è solo mia:ho punzecchiato Akira fino allo sfinimento,solo per il gusto di farlo arrabbiare…e alla fine le cose mi sono sfuggite di mano e…beh,sai com’è finita. Devi credermi,non avevo intenzione di offenderti,te lo giuro…-
Kail sembrava seriamente dispiaciuto,anche se tradiva un po’ di imbarazzo.
La ragazza rimase a studiarlo ancora per un po’…poi sospirò pesantemente:
-Che cosa devo fare con voi due?-
-AMAAAACIIIIIIII!!- esclamò il ragazzo buttando le braccia al collo dell’amica.
-KAIL,SCHIODATI SUBITO!! Sono tutta sudata!!!!!-
-Dopo quello che ti ho fatto merito di inalare il tuo puzzo di sudore,COME MINIMO!-
-Ma…come ti permetti!!!!!?? Ti sembrano cose da dire ad una ragazza??- e lo allontanò con uno spintone.
-Oh…scusa…Ora ce l’hai di nuovo con me????- le chiese sfoderando uno sguardo da cucciolo abbandonato.
-No… solo ho capito che è impossibile parlare seriamente con voi…-
-Quindi…eri seria quando dicevi di non sapere cosa fare con noi?- tornò serio Kail.
-Direi di sì…-
-Beh,possiamo parlarne..- riprese avvicinandosi a lei con fare sottomesso mentre si avviavano fuori dal magazzino -..per esempio,non è salutare che Akira voglia passare così tanto tempo con me,insomma,è evidente che riversi la sua frustrazione per questa situazione con te sulla nostra amicizia,e…-
-Sei già stufo?- lo interruppe candidamente Yuri.
-Sì,tu devi salvarmi!!!-
-Addirittura??-
-Credi che stia esagerando? E’ un pazzo,mi trascina per la scuola alla ricerca di solo lui sa cosa!-
-Mh,interessante…-
-Interessante???-
-Beh,certo…vuol dire che qualcuno lassù esiste,vede e punisce chi se lo merita…-
-Sei un mostro!-
Intanto ecco correre come un pazzo verso di loro Akira:
-KAIL!!! HO CAPITO,HO CAPITO!!!-
Stava sventolando un qualcosa che lì per lì sembrava incomprensibile.
-Calmati! Che…che diavolo dici?- gli domandò sull’orlo di una crisi di nervi l’amico.
-Toh!- esclamò Yume buttandogli letteralmente in faccia quello che aveva sventolato fino a poco prima “Che cosa senti?-
Kail si tolse dalla faccia quell’affare:
-Sento…che sto per farti qualcosa di doloroso…-
-Ma non in quel senso! Annusa: di cosa sa?-
Il ragazzo lo assecondò:
-Violetta?-
-ESATTO!!!!-
Silenzio.
-E quindi?- lo spronò Kail spazientito.
-Ma non hai visto cos’è?- gli prese dalle mani il pezzo di stoffa e glielo mostrò -E’ la casacca di allenamento,la tua!!!-
-E QUINDI??-
-Era nello scatolone che ha portato Ken…da casa! Le ha lavate!-
-Oh,che peccato,e tu che eri in vena di puzzo di sudore…- intervenne Yuri.
-Già…insomma,pensi di riuscire ad arrivare al punto o dobbiamo procuraci sedie e popcorn??-riprese il ceco.
-Mmmh,sei un idiota! “Takumi”,”profumo di violette”, e il fatto che ti veda come il suo migliore giocatore…-
-E…?- lo esortò nuovamente l’amico.
-Ma non capisci? “Violette”,”T”, ”principe”! ”Violette”,”T”,”pupillo”! ”VIOLETTE”,”T”,”PRINCIPE”! ”VIOLETTE”,”T”,”PUPILLO” !! “
Kail si voltò lentamente verso Yuri,che appariva chiaramente confusa e perplessa davanti a quella scena:
-Tu…mi devi decisamente aiutare.- le disse il ragazzo con aria supplice.
-EHY,YUME!!- tuonò alle spalle del ragazzo il loro allenatore -Ridammi la casacca,è pulita e stirata!-
-Certo certo,ecco!- gli porse frettolosamente l’indumento;poi bisbigliando aggiunse :-Tranquillo,il tuo segreto è al sicuro con me!”
-Yume,si può sapere di che cavolo stai parlando??-
-Niente niente,vieni con me…-
-Vengo anch’io…-si unì Yuri” A dopo Kail…-
E mentre Yuri rincuorava il povero Takumi confuso ed infastidito,Kail si lasciò sfuggire un sorriso:era davvero molto tempo che non si sentiva più a casa…

-Oh,ti chiedo scusa!- qualcuno urtò il biondino da dietro.
-Figurati…- Kail si trovò davanti quella ragazza,quella Kyo:da vicino era davvero molto carina.
-Allora…-riprese lei mentre si allontanava-…Io ti aspetto…-
-Come?-domandò stupito da quella frase della ragazza.
-Sì,stasera,alle cinque,sul terrazzo della scuola…”e se ne andò.
Poco dopo i due suoi amici lo raggiunsero:
-Tutto ok?-gli domandò Yuri.
-Sarà ancora sconvolto dalla cruda realtà…-aggiunse subito Akira con fare compassionevole.
-Uff,sta’ zitto!- fu l’immediata risposta del ragazzo. Poi si rivolse ad Himemiya:
-Quella nuova,sai come si chiama?-
-Kyo…e di nome…aspetta che guardo sul modulo che ha compilato…mh…Thiara Kyo.-
-Thiara…allora è lei…-
-Lei chi?- lo incalzò l’amico.
-Lei è “T”…-
-E’ lei??? Figurati…-
-Ti dico che è lei…e te lo confermerò stasera,dopo l’appuntamento.-
-E ci andrai?- Yuri lo fermò.
-Non dovrei?- rispose con un filo di ironia il ragazzo.
-E’ un po’ strana…-
-E’ solo una ragazza! Tranquilla…- continuò poi allontanandosi -…nel mio cuore resti sempre la numero uno!-
-Già, “è solo una ragazza”…- ripetè Yuri,mentre si guardava le mani doloranti e dai palmi quasi completamente viola.
  

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