Atto
decisivo Odaiba Iori
osservò Daisuke camminare avanti e indietro per la stanza, era distrutto
non dormiva da più di due giorni e a malapena si nutriva. "Dai
"
incominciò cercando di trovare una scusa plausibile per quell'interruzione
di preghiera "
Lo sai benissimo che noi non possiamo aiutarla
Non
qui
" si morse il labbro inferiore: aveva detto troppo ed ora si preparava
a una sfuriata dell'amico. "Si, lo so
ma non riesco a staccarmi da
lei
" deglutì, "Mi ha chiesto di non lasciarla, ha bisogno
di me
" mandò un'occhiata al corpo dormiente della ragazza, "Jun
è forte, ma per quanto tempo potrà resistere a DigiWorld?"
Iori proprio non capiva cosa aspettasse Daisuke a decidersi di andare nel mondo
digitale, "Lo sai, che io ti seguirò" concluse alzando gli occhi
verso all'amico. Dai si lasciò cadere su una sedia, le mani che si intrufolavano
sulla lunga frangetta sperando di sistemarla sulla nuca, mentre gli occhi non
si staccavano dal ragazzo seduto a malo modo sulla sedia che poco prima era stata
occupata da suo padre. "Il punto è se a DigiWorld ci vogliono"
disse infine mostrando un sorriso amaro, "Stanno uccidendo tua sorella, Dai,
non puoi pensare a loro
" il ragazzo dai lunghi capelli scosse la testa,
"No. Tu mi nascondi qualcosa" "Cosa?" domandò a sua
volta Iori, sapeva che l'unico modo per calmarlo era parlare
parlare di DigiWorld
e tutto ciò che era legato a quel mondo. "Non so
" borbottò
spostando lo sguardo sulle linee rette delle piastrelle, "Mi ha telefonato"
Daisuke grugnì senza staccare gli occhi dal pavimento, "Vuole tornare
a DigiWorld e vuole anche te
" "No!" "Ascoltami. È
verro non si è fatta sentire per molto tempo ma sta radunando tutti! Non
mi ha detto il perché, so soltanto che è importante per noi e per
i nostri digimon..." si fermò per un attimo, "Pensaci, potrebbe
essere l'occasione per salvare Jun." Daisuke s'alzò dalla sedia
per dirigersi davanti alla finestra, le braccia incrociate sul petto, gli occhi
chiusi, 'Cosa dovrei fare? Andare e salvare Jun da lì? Oppure lascio che
sia la medicina di questi tempi a salvarla?' alzò il mento "Tu ci
andrai?" Iori socchiuse le labbra per respirare ma non rispose
non voleva
prima
Daisuke doveva dargli una risposta. "Si" disse infine il ragazzo
mandando un'occhiata sconsolata alla sorella, "Bene!" esultò
l'altro prendendo la giacca di Jeans, "Allora preparati ci aspettano ad Odaiba
per le quattro!" uscì dalla porta e alzò una mano in segno
di saluto. Daisuke sbuffò. "Visto cosa mi fai fare?" chiese
a un'inconsapevole ragazza.
Il cellulare suonò un paio di volte,
"Pronto?" "Ciao! Sono io Iori! Volevo solo vedere se eri ancora
vivo!" Daisuke alzò nervosamente il sopraciglio, "Cosa vuoi che
mi capiti qui?" chiese spostandosi per l'ennesima volta la frangetta, "Su
non fare così, era solo per ricordarti che abbiamo un treno fra un'ora"
dall'altra parte dell'apparecchio sentì una risata alquanto divertita di
una ragazza, "Ti ho detto che ci sarò
" "OK! Ma guarda
che se non arrivi puntuale ti stacco ciò a cui tieni!" Iori ridacchiò
un nome prima di riagganciare. Daisuke respirò profondamente, 'Ma che
ho fatto di male?' si domandò asciugandosi una lacrima che involontariamente
gli uscì dall'occhio. "Dai?" il ragazzo alzò il viso
verso il letto dell'ospedale, "Dai!" "Jun? JUN!" corse per
i pochi metri che lo dividevano dalla sorella; abbassò il viso sfiorando
con i morbidi capelli la fronte della ragazza, "Perché piangi
?"
"Nulla, Jun, nulla." Sorrise mentre accarezzava la pallida guancia
della sorella, "Mi hai spaventato sai?" bisbigliò, "Ti sei
preoccupato per me Dai?" il ragazzo annuì cercando di trattenere le
lacrime che gli bruciavano gli occhi ormai rossi. "Ho visto un mondo
"
respirò prima di proseguire "era bello
c'erano strane creature
dichiaravano di conoscerti
" respirò di nuovo "Stanno piangendo
hanno
paura di qualcuno
" Daisuke abbassò lo sguardo ormai trafitto
"Ti prego Jun non farti ingannare da loro
non farti trascinare da quelle
creature
" la ragazza alzò una mano per accarezzare il fratello
ma riuscì solo sfiorare un ciuffo color prugna "Il suo nome è
" La
mano cascò sul letto, gli occhi marroni della ragazza si sbarrarono e lei
ripiombò nel sonno, ormai Daisuke non riusciva più a trattenere
i singhiozzi
gliela avevano portata via ancora una volta! "JUN!"
urlò colpendola dolcemente al volto, "Ti prego Jun!" urlò
di nuovo abbassando il capo sul torace della ragazza, "Io ho bisogno di te
"
bisbigliò per poi piangere senza sosta. +++++ Miyako era svenuta
davanti a lui solo la notte prima ed ora era lì, accanto a lui, per tornare
ad Odaiba
per ricominciare
da capo! La ragazza si girò e sorrise,
"Ken qualcosa non va?" chiese senza però cancellare l'aria allegra
che la circondava dal momento del risveglio, "No
pensavo" "Tu
pensi sempre troppo!" prese con l'indice e il medio la guancia del ragazzo,
"Dai Miya! Così mi fai male!" Miyako ritornò composta
sulla sua poltrona, soddisfatta di aver provocato un po' di rossore sul quella
pelle di cadavere, allargò un sorriso sospirando, "Oggi è una
bella giornata
Credo che mi divertirò!" chiuse gli occhi rilassandosi
sul morbido guanciale, "Vorrei solo rivederli
" sospirò. Ken
lanciò uno sguardo preoccupato alla ragazza, sapeva benissimo cosa intendeva,
il fatto era che lui non voleva. "Rilassati, non farei nulla per rovinarci
la gita
Nulla" lo assicurò Miyako spostando la mano sulla catenella
che Ichijouji le aveva regalato quella mattina "Ti amo", il ragazzo
osservò smarrito nell'emozioni la fanciulla che gli stava davanti, "Anch'io
"
disse per poi respirare profondamente, "
Per questo andremo dove vorrai
tu" concluse baciando delicatamente la ragazza sulla fronte. L'ennesimo
sorriso si dipinse sul volto di Miyako, "Per ora
" accarezzò
il viso di Ken scacciando i lunghi capelli dalla parte sinistra del viso, "
Per
ora mi basta stare con te
" bisbigliò accarezzando una delle
cicatrici, "
Per sempre" disse poi baciando il taglio. Scesa
dal treno Miyako respirò più aria possibile per poi urlare "Questo
è il paradiso!", Ken da canto suo cercava di trattenere le risate,
"Miya, ti prego
" disse con il tono più professionale che
poteva "Ci stanno guardando tutti!", la ragazza si guardò in
torno, "Ah!" disse solo prima di afferrarlo e trascinarlo via dalla
stazione. "Ehi! Così mi fai cadere!" "Non dire cavolate!
Che uomo sei se hai paura di sfracellarti sull'asfalto!" urlò lei
di rimando mentre girava l'angolo, "Guarda! C'è ancora!" "Cosa?"
chiese il ragazzo "La mia vecchia scuola!" Ken seguì l'indice
di Miyako che puntava un angolo marrone che sbucava dai rami ricolmi di neve e
case, "Forse mi sbaglio, o, quello è Izzy?" Inoue abbassò
lo sguardo incrociò lo sguardo di Ken, "Non vorrà mica
?"
la ragazza non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Ichijouji si stava
già dirigendo verso l'edificio. "KOUSHIRO!" Yolei aveva
praticamente attaccato le mani intorno alla bocca per attirare l'attenzione del
digiprescelto, "NON FARE LO STUPIDO!" urlò vedendo gli occhi
del ragazzo spostarsi su di lei. "Miyako?" bisbigliò, "VATTENE!"
urlò a sua volta, "COSA CREDI DI FARE? ORA KEN TI AIUTERÀ A
SCENDERE!" "Non ho bisogno d'aiuto basta spostare un piede e io finisco
per terra
' mormorò alzando gli occhi al cielo, allargò le
braccia e si lascio cadere. "Preso!" esclamò Ichijouji trattenendo
il ragazzo per la vita, mentre Izzy osservava con occhi offuscati dalle lacrime
il giardino in neve, "Ehi! Cosa volevi fare? Ammazzarti davanti a Miyako"
l'amico scosse la testa, "No volevo solo vivere." +++++ "Se
vuoi ti accompagno!" Yuzo guardava speranzoso la ragazza, "NO!"
la ragazza si accorse di aver alzato la voce e cercò di correggere, "Cioè
volevo dire, che non né ho bisogno, Odaiba non è tanto distante
e poi vado da amici
" "Potresti presentarmeli
" "Yuzo!
Mi hanno invitata a una festa fra vecchie conoscenze e hanno precisato di non
portare nessuno
nemmeno il mio fidanzato!" La ragazza si mise il
casco e salì sulla moto, "Va bene, ma telefonami quando torni
ti
vengo a prendere!" "OK!" urlò Hikari mentre partiva. 'Finalmente
sono riuscita a liberarmi di quella sanguisuga! Come faccio a sopportarlo tutti
i giorni proprio non lo so!' Fermò la moto sotto la casa di TK, alzò
lo sguardo, 'Probabilmente sono andati a fare compere
Con tutto ciò
che non esiste a DigiWorld!' scese e si tirò su la lunga frangetta, 'Ma
tanto io so dove la tengono la chiave!' Hikari prese il piccolo oggetto metallico
da sotto una mattonella e la inserì nella serratura, posò il casco
e la giacca sul tavolo della cucina, "Che disastro!" mormorò
portandosi un mano sul viso, "Ti prego Signore fai venire qualcuno o io qui
muoio!" "Vedi? Precisi come un orologio svizzero!" Iori bussò
energicamente rischiando di sfondare la piccola porta, "Arrivo!" fu
la risposta che giunse da dietro l'asse di legno. "Finalmente siete
"
Hikari osservò i due ragazzi, uno lo riconosceva perfettamente dai capelli
color prugna, ma l'altro non gli ricordava nulla, lanciò un occhiata furtiva
a Daisuke sperando che gli desse qualche indizio, "Ciao!" disse la ragazza
e li fece accomodare.
|