Atto
decisivo
La morte è
libertà
Izzy chiuse gli occhi attendendo la propria morte, non sapeva chi era
quell'essere che lo stava attaccando, non sapeva nulla
ma non si
mosse, voleva solo finirla e andare per sempre con Yuki.
Vede l'enorme angelo nero alzare un strano bastone d'oro che scintillava
alla luce, e improvvisamente vari ricordi presero vita davanti a lui
.:
Si ricordò di un strano insetto che sembrava di metallo, di altri
fanciulli
Taichi, Sora, Mimi, Yamato, Joe, Hikari e Takero, i loro
digimon
poi loro cresciuti seduti ad un tavolo a festeggiare una
nuova battaglia con altri quattro digiprescelti, Miyako, Iori, Ken,
Daisuke
Una battaglia dove le urla si confondevano con il sangue,
DigiWolrd visto dall'alto, il dolore ad un braccio
e
quella
e lenta desolazione che cresceva dentro di lui fino a portarlo alla
pazzia.
I suoi genitori, la madre morta fra le braccia del marito che la implorava
di svegliarsi
i suo nome urlato da entrambi prima di essere colpiti
e la sua fuga
Il desiderio di tornare a vivere e di volare per
un'ultima volta, il suo ritorno nei posti che lo avevano accolto da
fanciullo e il ritorno lì, a Digiword
L'angelo che lo aveva
sollevato per punirlo
ed infine la sua Yuki che gli regalava un
dolce sorriso prima di chiudere gli occhi per sempre.
Aprì gli occhi all'urlo disumano di Angemon, il suo corpo che
lentamente s'accasciava verso il suolo, "Perdonami TK!" urlò
mentre intorno a lui si creava un alone di luce.
Il color nero piano, piano sbiadiva lasciando posto ad un bianco accecante,
i biondi capelli e dolci occhi azzurri.
"Koushiro
" sussurrò il digimon alzando il viso
verso di lui, "
Koushiro
hai fatto bene
io non potevo
non
ne avevo la forza" alzò stancamente il braccio sinistro
verso il ragazzo sfiorando il digimedaglione "Perdonami
"
e tutto il suo corpo si trasformò diventando sempre più
piccolo fino a diventare una sola piuma.
"Sarà il regalo per Takero
", Joe s'abbassò
per prendere la piccola e candida piuma. I suoi occhi blu osservarono
l'ultimo ricordo del digimon della speranza, e nel suo cuore si aprì
di nuovo la ferita che provò anni prima mentre il suo Gomamon
moriva.
"Perché lo hai fatto?" "Sei un amico
",
Izzy abbassò lo sguardo disegnando con i piedi dei cerchi per
terra "Volevo restare con Yuki
", già Yuki
perché
non ci aveva pensato? "Mi dispiace."
Silenzio.
Izzy prese in mano la tracolla di Kido, era uguale all'ultima volta
solo
più pesante. Sfiorò con le dita la scritta che gli aveva
scritto prima d'iniziare la battaglia, CARPE DIEM, sorrise, era bello
poter tornare in dietro nel tempo.
"Me lo ricordo bene quel giorno
" iniziò, "Mimi
quant'era
diversa a quel tempo, sempre così solare e sincera, ora invece
è obbligata a mentire ad essere qualcun altro
non ha più
la sua identità!" e con l'ambrata mano accarezzò
l'elastico viola, "Non credevo che la conservassi
" "Sono
ricordi che mi avete lasciato, l'ho sempre portata con me anche a Londra
Non
l'ho mai lasciata
non volevo dimenticarmi di voi."
Kido sfiorò il disegno che ritraeva tutti loro con i loro digimon,
era un bel disegno e si domandava se Takero avesse proseguito con gli
studi. Il suo sguardo si spostò verso i foulard, uno rosso e
l'altro blu Miyako e Hikari avevano fatto di tutto per abbellire la
parte destra della tracolla, ancora si ricordava i loro capelli sciogliersi
mentre le loro candide mani slegavano quei leggeri nastri.
Sorrise quando vide le firme dei compagni e la fascetta di Sora.
Era stato bello, e la separazione non gli era pesata più di tanto,
almeno fino quel giorno...
"Izzy
" sospirò, ma sapeva che accanto a lui non
c'era più nessuno ad ascoltarlo, Koushiro, il suo grande amico
non c'era più o forse non c'era più lui?
Vedeva sul viso magro del ragazzo la desolazione, la frustrazione e
il dolore, sapeva che in qualche modo centrava lui
lui e gli altri,
ma infondo tutti provavano quei sentimenti
Tutti
.
"Vorrei tanto tornare indietro e perdermi nelle vallate di DigiWorld
oppure
tornare bambino, quando non conoscevo il dolore ed ero spensierato
quando
quando
non conoscevo nessuno. Ma poi capisco che è impossibile e i ricordi
svaniscono per far spazio alla cruda realtà."
Izumi osservò il volto di Kido, capiva come si sentiva, lo aveva
provato anche lui
solo che si era lasciato andare
non aveva
fatto nulla per impedirselo ed ora era un assassino!
"Perdonami
Joe
" sussurrò mentre calde lacrime
scendevano lungo il suo viso, "Perdonami
Se non avessi mandato
Herculeskabuterimon ad aiutare Mimi e Sora, tu
tu
" "Non
lo dire neanche per scherzo!" le sottili mani del medico strinsero
le spalle dell'amico, "Era la decisione più giusta, e lo
sai benissimo anche tu!" il rosso chiuse gli occhi per non incontrare
quelli del dottore, aveva paura di leggervi la sincerità di quelle
parole e in quel momento sentiva che sarebbe crollato letteralmente.
Koushiro si sentì avvolgere da magre e deboli braccia, "Mi
sei mancato Izzy" e le mura che aveva costruito intorno a se per
dimenticare si distrussero, la pazzia che lo aveva cullato in tutto
quel tempo se ne era andata. Si strinse con forza alle spalle dell'amico
e dalla sua bocca uscirono finalmente le urla, che quel mondo in cui
si era rifugiato bloccava, e riempirono lo spazio che li circondava,
vi erano le urla per sua madre, quelle per suo padre, per Ishika e quelle
per se stesso.
Come un bambino si lasciò cullare e continuò a nuotare
in quel lago di dolore, mentre anche dal viso di Joe scendevano calme
ma amare lacrime.
+++++
Il digimon osservò il campo in lontananza, sedute su due massi
separati due figure stavano osservando il tramonto.
I capelli color prugna di uno di loro lo fece sorridere, "Daisuke
"
chiamò avvicinandosi al ragazzo che prontamente si girò
verso il digimon, "Ikkakumon?" anche l'altra figura si era
girata e osservava sbalordita il solitario animale, "Cosa ci fai
qui?" nemmeno il tempo di finire la frase che l'essere barcollò
facendo scivolare dalla sua schiena un corpo umano.
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