Digimon

 

Atto decisivo

Strade


I corti capelli si muovevano al contatto con l'aria. La ragazza osservava stupita il monte che le stava di fronte; si stava movendo!
"Sembri ancora triste, Jun" l'interpellata scosse la testa mentre altre lacrime iniziarono a rigarle il volto, "Perché tu non lo sei?" la risata cristallina della alta figura fece ruotare sorpresa Motomiya, "Perché non lo capisci? Questo mondo deve essere distrutto, così come il nostro…" "Che razza di mostro sei?!" ora piangeva senza ritegno mentre la ragazza vicino a lei osservava la sua piccola figura, "DigiWorld e la Terra non possono…non DEVONO essere distrutti! Tutta la vita che popola questi due mondi...non conta per te?! Dici di amare, ma in realtà sei un mostro…Un mostro senza cuore! Dici di avere padre e madre, una patria…ma in realtà, Anna, tu non sei nulla e non hai nulla!"
Ora anche dai suoi chiari occhi uscivano delle lacrime, "Io non sono come te, Jun! Non vedo bontà nelle persone e credo che questo sia l'unico modo per far pagare il loro male!" "Non tutte le persone sono così…" "Se mio padre è crudele perché le altre non lo possono essere?" "IO NON LO SONO!" "Io, si…"
Birkaviak si girò facendo ruotare i suoi lunghi capelli biondi, "Ho conosciuto un ragazzo, qualche giorno fa…anche lui era alla ricerca della pace, solo che, all'incontrario di te, sapeva che mai l'avrebbe trovata."
Prese dalla tasca del giubbotto una sigaretta e con lentezza l'accese, "Sai…un tempo era pieno della speranza, ora invece…" dalla bocca uscì un alito di fumo bianco, "Quello che ti voglio dire è che dobbiamo lasciare che il male ci acchiappi…" "Tu sei una digiprescelta! Come fai parlare in questo modo?" Anna sorrise, "Conosco il male e ti posso assicurare che è meglio conviverci sapendo che anche il resto dell'universo è dominato da esso. Tu, invece…credi che il sapere che c'è la Luce e la Speranza, l'Amore…e tutto resto, ti distolga dal dolore?! Ti sbagli!"
"Jenny, tu non dici niente?" la ragazza rossa osservò per qualche secondo la bruna, filmon le stava accovacciata tra le braccia, "È morto un digimon potente" disse osservando un fascio di luce dorata proveniente dall'isola di fronte.
"Sicura?" chiese Jun morsicandosi nervosa il pollice, "Era un Angemon!" proclamò la russa, "Non uno qualsiasi…Colui che ha salvato questo mondo parecchie volte…" "Il digimon della Speranza è stato distrutto!"
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Ikkakumon osservò per qualche secondo i digiprescelti, "L'affido a voi…riportatela a casa" disse girandosi per ritornare da ove era venuto, "Aspetta!" la voce di Gatomon giunse come un sussurro dall'alto dei rami, "Chi è?" chiese poi atterrando davanti all'enorme digimon, "Tu lo sai" "Vuoi dire…" Veemon mandò un occhiata alla ragazza, "Ikkakumon…perché?" "Izzy" e il silenzio invase ancora il piccolo spazio.
Hikari osservava intimorita la scena tra i digimon, non capiva il perché Veemon avesse tanta paura di un essere fragile come lei, e cosa centrasse Izumi con tutta quella storia.
Dal canto suo Daisuke cercava di svegliare la ragazza, "Questa è svenuta…ci vorrebbe Joe!" "O Mimi" "Vado a chiamarla…tu credi di farcela?" la digiprescelta rassicurò l'amico con un splendido sorriso, "Bene, lascerò qui Veemon…Vero piccolo?" l'essere digitale di tutta risposta si mise a saltellare canticchiando "Io sto con Hikari! Io sto con Hikari!"
La giovane rise nel vedere l'allegria che circondava il piccolo essere blu, "Cerca di fare il bravo, io torno subito!" e con questo parole Daisuke s'inoltrò nel fitto del bosco.
"Kamiya…io resterei, ma non posso, devo andare. Mi raccomando…" Ikkakumon non finì la frase ma lanciò uno sguardo triste a entrambe le fanciulle, così con passo lento s'avviò una volta per tutte dal suo digiprescelto.
Hikari osservò il digimon scomparire dietro a grandi massi, "Joe è qui" bisbigliò spostandosi la frangetta dagli occhi.
"Il vento è cambiato…" i suoi occhi marroni si spostarono verso il monte che pian piano si stava tingendo di strani colori, "…Ho un brutto presentimento…Gatomon!" urlò prima d'essere sollevata dal suolo, dal suo digivices una rosea luce squarciò l'energia che la circondava andando contro la piccola figura del digimon felino.
"Freccia Sacra!", il colpo perforò la strana energia squarciandola per qualche secondo per poi tornare compatta, Angewomon alzò di nuovo il braccio sinistro con l'intento di colpire ancora una volta l'energia.
Veemon si mise a correre doveva trovare Daisuke prima che fosse troppo tardi!
"Resisti Hikari!" ora il digimon angelico si precipitò all'interno della strana forza, sentì il bruciore colpirle l'intero corpo, i movimenti erano più lenti come se qualcosa la fermasse, "Angewomon, vattene!" "No! Io non ti lascio!" e le mani di entrambe si afferrarono, "Ho paura!" "Non ti preoccupare ci sono io…."

Daisuke si fermò di colpo qualcuno lo stava inseguendo, si girò portando il piccolo taglierino davanti a se, "Dai!" la voce era quella di Veemon, ma non l'aveva lasciato con Gatomon? "Dai!" il piccolo digimon uscì da un cespuglio, il fiato corto dalla corsa.
Non ci furono parole, ne sguardi, era più che ovvio che era successo qualcosa a Hikari, e come un pazzo ritornò sui propri passi, non avrebbe permesso a nessuno di farle del male.
"NON MI LASCIARE!" era un urlo carico di terrore e implorante che si sentì in quello squarcio di foresta, "HIKARI!" ma lo sapeva era troppo tardi.
Il corpo di Angewomon cascò per terra senza un suono, nemmeno un lamento…eppure qualcosa in lei era cambiato.
Veemon osservò la cascata di biondi capelli che copriva dolcemente il viso del angelico digimon come in un misero tentativo di coprire quello che una volta era un volto perfetto. Il corpo ben formoso non era cambiato se non per la delicata pelle, che se prima era perfettamente liscia e vellutata, ora era pallida come il marmo con varie ferite che con velocità si cicatrizzavano.
Lo sguardo del piccolo digimon blu si riempì di tristezza perché sapeva che in quel straziato corpo nulla era rimasto in vita, la dolce Angewomon non ce l'aveva fatta né a salvare se stessa né la sua digiprescelta.
Intanto il volto di Daiske si bagnò per la seconda volta in quel giorno, un altro digiprescelto era morto solo…solo che questa volta era il suo primo amore, la sua migliore amica …era Hikari…
Cascò per terra cercando di trattenere i singhiozzi…non era giusto! Perché a lei e non lui? Lei che stava per sposarsi, lei che sognava, lei che aveva un futuro…Non era affatto giusto!
Lo scalpicciò dietro di lui si era fermato, nessuno fiatava solo i respiri riecheggiavano tra loro.

"Hikari…?" Taichi stava cercando in ogni angolo e ad ogni rumore chiamava la sorella, "Tai…Lei non…" "Invece è viva! Io lo so! Si sta solo prendendo gioco di noi! Si è nascosta!" Matt l'abbracciò con forza sperando di donargli un po' d'affetto, sapeva che nemmeno lui, il suo adorato Taichi, credeva alle proprie parole.
Il castano strinse con l'unica mano la bianca camicia di Yamato, amare lacrime scendevano lungo le sue ambrate guance e le parole uscirono sottoforma di strazianti urli, "HIKARI! LA MIA HIKARI!"
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Joe s'alzò dal masso e socchiudendo gli occhi respirò la calda aria.
"È successo qualcosa agli altri" disse riprendendo fra le mani la tracolla, "Si…lo sento, anche Angewomon sta perdendo la sua vigoria" il rosso osservò il monte che pian piano iniziava a muoversi, "Non è stata colpita…" e come se quella frase gli aprisse gli occhi Izumi s'alzò da terra "…la sta succhiando!"
I due amici rimasero immobili per qualche secondo, "La Luce non è più nel suo corpo…" "Questo vuol dire solo una cosa…Credi che dovremmo riunirci con gli altri?" Izzy non si mosse, l'aria da calda era diventata fredda come una risata beffarda arrivata da molto lontano.
"Credo che se rimaniamo divisi potremmo trovare e sconfiggere il nemico" "Lo credo anch'io" e i due giovani ritornarono a fissare ancora una volta il monte, poi come se niente fosse iniziarono il cammino.
"Forza Gomamon! Lo sai che non posso prenderti in braccio!" il digimon guardò con tristezza il proprio digiprescelto che teneva saldamente il bastone mentre la gamba inflessibile si spostava verso il davanti, "Lo prendo io" la voce di Koushiro giunse alle orecchie del digimon dopo che due affusolate mani lo presero per portarlo verso il torace "Izzy…" "Davvero, Joe, non mi dispiace!"
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"Li stanno distruggendo…" la voce di Jenny svegliò il piccolissimo digimon che le stava accovacciata tra le braccia, "Oh, Filmon! Vorrei tanto essere morta…non ce la faccio più a combattere contro questi mostri!" "Non temere." La voce fredda di Anna la destò dai suoi pensieri, "Presto lo sarai" e la rossa diede ragione alla russa.
"Dov'è Jun?" chiese mentre Filmon balzava contro il digimon a livello baby della bionda, "È andata via, vero?" una lacrima scese lungo la guancia sinistra della ragazza, "Ha scelto la sua strada, Jenny…e ha scelto quella giusta" "Dovremmo imboccarla anche noi, ma so che sarebbe inutile…" "Abbiamo il nostro destino da seguire!" e il silenzio calò tra le due digiprescelte.

La piccola imbarcazione si fermò in mezzo all'oceano.
Jun alzò di poco la testa, poteva vedere ancora l'alta sagoma di Anna, che in piedi osservava il monte.
Deglutì, ora sarebbe stato tutto più difficile, ma il ricordo di Daisuke…di quel giorno… la rivelazione che lui conosceva quel mondo e il sapere di trovarlo lì…da qualche parte, le dava fiducia! Una fiducia che l'avrebbe guidata verso la Speranza e la Luce!
Qualcosa di grosso con forza inaudita colpi l'imbarcazione, Jun osservò il legno frantumarsi sotto la nera coda del digimon, dalla sua bocca non uscì nemmeno un gemito, solo sentiva il bisogno di piangere perché ora sapeva qual'era il suo vero destino.
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"È giunta l'ora…" bisbigliò il giovane biondo, sorseggiando un bicchiere di vino. "Manca poco e presto…" si girò verso una donna dai capelli corvini "Presto tornerà a vivere!"
Un sorriso si dipinse sul volto di lei, "Bene" disse stringendo un piccolo orsacchiotto tra le mani.

 

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