Atto
decisivo Gocce
di sale - part 1 Yamato accarezzò il volto arrossato
dell'amico, aveva sentito lo sparo e quando aveva scoperto che lo sfortunato era
lui si era spaventato da morire. 'Stupido! Anche questo mi fai? Vuoi vedermi
morire?' si strofino una mano sotto il naso toccando così anche qualcosa
di bagnato
lacrime
'Non piangere Matt! Fatti forza
Fatti forza!'
[Kamiya] Buio.
Intorno a lui vi era solo buio, rimase fermo ad pensare
ad escogitare una
via di fuga
"Allora Izzy? Perché ci hai chiamato?" una
voce femminile attirò la sua attenzione, dietro di lui una luce rifletteva
l'immagine di una ragazza dai lunghi capelli Rosa e dal completo aderente, 'Quella
è Mimi
Ma dove sono finito?' Taichi si avvicinò velocemente
alla rosea ragazza. "Gennai mi ha contattato, c'è un nuovo pericolo
a DigiWorld
" "Non problem! Ci disferemo anche di lui in un batter
d'occhio!" un ragazzino dai capelli color prugna si alzò facendo segno
di vittoria, "No, Daisuke. Questo non è un digimon qualunque
è
mille volte più potente degli altri che abbiamo sconfitto
Mille volte
più distruttivo..." Mimi emise uno squittio portandosi una mano alla
bocca, gli occhi marroni si riempirono di terrore, mentre il viso impallidì
ancora di più di quanto lo era, "Non può essere vero
"
borbottò "Un digimon del genere non dovrebbe esistere
" Sora
si avvicinò lentamente all'amica, anche lei spaventata da ciò che
poteva accadere, l'abbracciò mostrandole tutto l'affetto che provava, mentre
foglie rigide di svariati colori autunnali danzavano intorno a loro, "Hai
ragione. Certe creature non dovrebbe nascere, ma è così da per tutto
e noi possiamo solo accettare le leggi della natura
una natura crudele e
spietata che potrebbe essere la nostra rovina, ma anche
anche la nostra gioia
più profonda." Erano state solo parole sussurrate al vento cadute
su tutti i ragazzi, troppo pesanti per esso. 'Povera ragazza, è troppo
dolce per poter combattere contro certe creature
I sensi di colpa e il dolore,
la stanno divorando lentamente e presto lei non sarà più la stessa
' Gli occhi neri del ragazzo si spostarono da Mimi a Sora, due splendide ragazze
costrette a diventare una macchina da guerra come loro del resto. "Potremo
organizzarci
" "Gli attacchi non vengono quando noi vogliamo, Tai!
Questa volta è una battaglia vera e propria!" Yamato aveva alzato
la voce evidentemente preoccupato per la sorte di DigiWorld, si girò verso
il fratello "Forse è meglio che tu e Hikari restiate a casa
"
"Non se ne parla proprio! Dimentichi forse che abbiamo noi le digipietre
più forti? Che noi siamo digiprescelti proprio come te e gli altri? Non
credere di poter decidere la mia vita solo perché sei mio fratello, io
vengo a salvare il mondo di Patamon!" "Calmati TK
" senti
una delicata carezza sulla nuca scivolare sul collo per poi fermarsi sulla spalla
sinistra, "Ascoltami, anch'io verrò con te a DigiWorld, ma non è
con la rabbia che potremo sconfiggere il nostro nemico. Cerca di calmarti e non
permettere all'odio che provi verso l'oscurità di invadere il tuo animo
di luce." Si girò con il capo, lì alla sua sinistra Hikari
lo guardava teneramente e gli sorrideva, i lunghi capelli erano legati da un nastro
rosso, lo stesso colore del vestito che indossava che leggero si faceva trasportare
dal vento, mentre il capello di paglia si allontanava. Le guance leggermente rosee,
le labbra luccicavano grazie al lucidalabbra all'arancia, il collo coperto da
un foulard rosso trasparente che scioltosi dal nodo se ne stava andando anche
lui, le maniche del vestito erano fatte ad uncinetto e risaltavano la candida
pelle della ragazza. Abbassò lo sguardo percorrendo le linee del bacino
e delle gambe nude, fino ad arrivare ai piedi decorati da scarpette che osservavano
lo stesso colore degli indumenti. Mai l'aveva vista così bella. Sorrise,
"Va bene Hikari." "È inutile Matt, anch'io non vorrei
che mia sorella venisse, ma è una digiprescelta e non sarebbe giusto escluderla
dalla battaglia
" "OK! Non aggiungere altro, ho capito
"
'Spero solo che TK usi il cervello
' scostò gli occhi azzurri sul
ragazzo in questione, '
Sono sicuro che Hikari sia nata per stargli accanto
È
la sua ancora di salvezza, ma nello stesso tempo anche per lei TK è messo
sopra un piedistallo
' ritornò con lo sguardo sull'amico, "
Lascerò
a lui decidere la sua vita." [Fine] Yamato accarezzò la mano
di Taichi, gli sembrava ancora di sentire quella fraterna pacca sulla spalla che
gli diede cinque anni fa. [Ishida] Takero si era finalmente staccato
da Hikari e si dirigeva verso la ragazza che correva verso di loro, "Ehi,
Miyako! Hai perso l'inizio!" urlò alzando un braccio in segno di saluto,
"Lo so, ma ho delle grandissime novità
" si fermò
riprendendo fiato, "Gennai mi ha annunciato che c'è un nuovo pericolo
" "Lo
sapevamo già!" come sempre Daisuke aveva un tatto da elefante, "
Ah
si? Bene allora sapete anche che può creare altri digimon leggermente meno
forti di lui?" da sotto l'enormi occhiali la ragazza scrutò quello
che prima l'aveva fermata. Hikari subito si strinse alla persona più
vicina che teneramente gli accarezzò i capelli, ora anche il foulard era
sparito dalla sua gola e si librava davanti ai suoi occhi coprendo al resto della
compagnia i suoi grandi occhi scuri che lentamente si riempivano di lacrime. Da
canto suo Joe non sapeva proprio come fare per dare un po' di pace agli amici,
aveva praticamente passato la vita a studiare diventando così una vera
macchina e sui libri non aveva trovato scritto come si poteva calmare l'animo
travagliato di un amico e tanto meno di splendide e innocenti creature come Hikari
e le altre ragazze. Smise di accarezzare i morbidi capelli della ragazzina,
per prendere il pezzo di stoffa che s'alzava verso il cielo, afferrato lo diede
alla proprietaria, "Mai nessuno potrà consolarci dal dolore che ci
incombe già nel cuore, ma una cosa è certa
Noi siamo uomini
e possiamo anche dimostrarci deboli e lasciare che le lacrime solchino le nostre
guance." Il silenzio si era formato tra i giovani digiprescelti, quelle
strane parole erano riuscite e colpirli ancora più forte di quelle pronunciate
da Sora. Ora non erano macigni che schiacciavano il loro gracile corpo, ma bensì
montagne. Il sorriso radioso di Hikari fece splendere ancora una volta nella
nera giornata dei digiprescelti, quel gesto era per Joe che inconsapevole le aveva
dato una via di scampo...le aveva detto che poteva piangere e odiare senza vergognarsi,
aveva affermato che nessuno poteva consolarla se lei per prima non si umiliava
si
liberava
Ora sapeva che qualcosa poteva fare, non si sarebbe nascosta dietro
una maschera di silenzio, bensì si sarebbe lasciata affogare dalle lacrime
lacrime
che l'avrebbero salvata! D'istinto abbracciò il giovane che l'avvolse
tra le grandi braccia ricominciando a tormentarle i capelli un gesto che le dava
fiducia. [fine] Matt chiuse gli occhi, era stato all'ora che aveva capito
quanto l'amava e che avrebbe voluto passare ogni istante con lui
Il suo Taichi. [Ishida] "Ehi!
Non prenderti tanta confidenza con mia sorella!" Tai si era voltato verso
l'amico che subito abbandonò le braccia lungo i fianchi allo sguardo fulminante
del ragazzo, "Cosa stai dicendo? Non vedi che la stava solo consolando?"
"Consolando un corno! Lui è solo un pianta grane, non hai sentito
ciò che ci ha detto? Dice di mostrarci vigliacchi e stupidi davanti a tutti!"
la grossa chioma del ragazzo si muoveva su e in giù ad ogni parola, la
mano chiusa in un pugno mentre la giacca scolastica gli cadeva dal braccio spargendosi
sull'umida terra. "Tai! Cosa stai dicendo
?" Joe non ebbe nemmeno
il tempo di finire la frese che si ritrovò per terra con la guancia dolorante,
non aveva mai ricevuto un pugno prima e non aveva mai creduto che facesse così
male, ma infondo l'aveva ricevuto da uno che faceva a botte ogni giorno era normale
che avesse usato più forza di qualsiasi altro. "SMETTILA!"
Hikari si era messa fra i due ragazzi, le braccia spalancate gli occhi ricolmi
di lacrime, "Spostati!" scrollò con forza il capo "No! Se
vuoi colpirlo ancora devi prima colpire me!", ora stava piangendo ed osservava
la figura annebbiata del fratello dietro a quelle gocce salate. Gli occhi di
Taichi si dilatarono, insieme a sua sorella si era unito anche Takero seguito
da Daisuke e Iori, i loro corpi facevano da scudo a quello che doveva essere un
universitario, 'Stupido
Si fa proteggere da dei ragazzini!' "Non
fate così ragazzi" la voce calma di Joe sovrastò il muro dei
digiprescelti, alzandosi finalmente da terra ergendo la sua maestosa figura perfetta,
i lunghi capelli che si muovevano alla sua destra e un piccolo ciuffo di frangetta
blu gli svolazzava davanti agli occhi. In mano teneva gli occhiali da vista dalla
leggera montatura -completamente diversi da quelli che teneva quando l'avevano
conosciuto-, la camicetta bianca era leggermente sporca di sangue sulla spalla
destra e lo stesso liquido gli scendeva sul mento colorando le meravigliose labbra
di rosso. "Se vuoi colpirmi Taichi fallo, ma ricordati che ora non è
il tempo, un'altra dura battaglia stiamo per compiere e forse sarà l'ultima"
allargò le braccia avanzando tra i ragazzini arrivando davanti a Tai, "Ricordati
che dopo che mi avrai attaccato le regole saranno diverse
per tutti." Kamiya
abbassò la mano chiusa in pugno, 'Ha ragione, dannatamente ragione! Non
lo sopporto quando è così, infondo sono sempre stato io il capo
del gruppo non lui
Non un essere matematico come lui!' sbuffò voltandosi,
"Vieni Hikari!" ordinò avviandosi giù dalla collina. "S-Si"
si voltò imbarazzata verso l'amico, "Scusalo è solo uno sciocco
"
Joe le sorrise teneramente spettinandole i capelli, "Ora vado
Ciao!" Si
mise con calma gli occhiali sul sottile naso, la lente sinistra era ammaccata
e non vedeva molto bene, calmo raccolse la giacca leggera che gli era caduta per
la sorpresa del pugno, mai avrebbe creduto che Taichi si potesse accanire così
contro di lui, la domanda però era: Perché? [Fine] S'alzò
per andare a prendersi una tazza di caffè, non voleva lasciarlo da solo
per quella notte, prima di abbandonare la stanza si girò e lo vide pallido,
nudo nelle calde coperte del suo letto. [Kamiya] Hikari camminava
dietro di lui, gli occhi bassi le mani che stringevano il foulard, "Non stai
pensando a lui, vero?" "Non sono affari tuoi! Cercare una volta nella
tua vita di non mettermi in imbarazzo è troppo per te?" si era fermata
e lo guardava con determinazione mista a rabbia. 'No Hikari, io non ho mai
voluto metterti in imbarazzo, solo che
' "
Lui è troppo
grande per te" "Non dire scemenze! Io non centro nulla, di piuttosto
che ti senti minacciato da lui! Non cercare di darmi di nuovo la colpa, lo so
benissimo che tu vuoi rimanere il capo del gruppo, ma Joe è più
maturo e sveglio
Sora ha più attenzioni per lui come Mimi del resto!
Non riesci ad accettare che noi seguiamo i suoi discorsi invece delle tue battute,
solo Matt e Dai ti ascoltano!" "Non è vero
" "Perché
non capisci Tai? Noi vediamo Joe come un amico a cui riporre la nostra fragile
personalità, la nostra vita
Non come un leder
Non abbiamo bisogno
di un capo, ma di organizzazione, comprensione
Lui riesce a capirci e insieme
al tuo carattere fuori dal comune saremo guidati dal vero leder
Qualcosa
che in una sola persona non si trova." Cos'erano quelle? Lacrime? Aveva
il coraggio di piange adesso che gli aveva perfino rivelato che preferivano Joe
al suo posto? "Bene volete Kido? Che sia, ma dopo non venite a chiedere
a me se lui non sa come combattere
" "Sei uno stupido Tai!"
Hikari si era messa correre nella direzione del parco piangendo tutte le lacrime
che aveva. Era arrivato sulla collina, c'erano ancora tutti perfino Joe,
ansimava "Avete
Visto
Hikari
?" si appoggiò con
una mano sull'albero più vicino, i capelli appiccicati alle tempie la maglia
completamente bagnata, fecero capire agli altri che era da molto che la cercava. "Tieni"
il giovane dai lunghi capelli blu gli porse la propria giacca, "Non puoi
rimanere così, ti potresti ammalar
" "Mia sorella è
scomparsa e tu mi dai uno straccio?" l'aveva afferrato per il colletto abbassandolo
fino al suo viso, "Non credere solo perché sei più vecchio
di me
" "Adesso basta!" Taichi si voltò verso l'interlocutrice,
indossava una corta gonna blu come la giacca superiore che aperta faceva intravedere
una splendida camicia bianca con un drappeggio all'altezza dello scollo che scendeva
a V chiudendosi all'inizio del seno. Portava dei corti calzini bianchi e delle
scarpe che ad ogni passo facevano uno strano rumore come di tacco, e fu proprio
quel suono che destò Tai dalla rabbia, "Sora." "Devi
smetterla! Non siamo qui per litigare bensì per studiare un piano! Vuoi
cercare tua sorella? Bene ti daremo una mano, ma non ti azzardare più a
trattare Joe in quel modo!" "Già! Lui voleva solo esserti d'aiuto
e tu invece lo insulti!" Anche Mimi si era unita a Sora e anche se indossava
un cortissima gonna e una mogliettina che le arrivava fin sotto il seno bianche,
un pullover rosa tenuto su un braccio mentre con entrambe le mani stringeva una
mini borsetta, e delle scarpe decisamente troppo alte per correre; sembrava davvero
una tipa determinata con il preciso intento di bastonarti se non l'ubbidivi. 'Stupide
ragazze
Sempre a rompere
' "Va bene, avente vinto voi
Ora
andiamo a cercare Hikari." [Fine] Matt rientrò nella sua
camera con in mano una caraffa di caffè e una tazza piena della stessa
bevanda, ricordava ancora quando Taichi aveva rischiato di prendere a pugni per
la terza volta nello stesso giorno, Joe. [Ishida] Yamato aveva alzato
lo sguardo verso il cielo al contatto gelido di una goccia sul naso, 'Dannazione!
Sta per piovere
Accidenti Hikari! Ti credevo una ragazza intelligente invece
'
smise di pensare vedendo una figura snella avanzare con sulle spalle qualcuno. Sgranò
gli occhi alla vista di Joe con Hikari addormentata sulla sua schiena, "Si
è addormentata. Dimmi dove abita che la riporto a casa
" "Non
credo che sia una buona idea, se Tai ti vede così
Beh nulla gli impedirà
di spaccarti la facciaaaaah!" l'urlo di Matt svegliò l'amica che sbadigliò
senza scendere da Joe, che osservava la figura di Taichi correre verso di lui
sbraitando parolacce a non finire. "Ti posso spiegare
" balbettò
il giovane dai capelli blu, "Non c'è nulla da spiegare, pedofilo!"
Hikari intanto era scesa ed osservava la scena, "Guarda che io le voglio
bene come ne voglio a una sorella
" "Taci! So io cosa vuoi farle
" Taichi
atterrò sul duro asfalto, massaggiandosi la guancia sinistra, Joe era davanti
a lui con un braccio ancora teso e il pugno saldo, l'aveva colpito. "Non
dirlo più! Non so cos'hai contro di me, ma non ti permetto di darmi dell'approfittatore
e del pedofilo, perché io non sono così
" diede le spalle
a tutto il gruppo di digiprescelti, per avviarsi verso casa "
Non so
proprio chi hai conosciuto in questi anni." [Fine] Bevette un sorso
che inghiottì a forza, non perché era amara la bevanda ma al ricordo
di cinque anni fa
Osservò le stelle che già brillavano nel
cielo
La notte era lunga e c'era ancora molto da ricordare
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