Digimon

 

Atto decisivo

Gocce di sale - part 2


[Ishida]
"Apriti Digivarco! Pronti digiprescelti? Attivarsi!" come sempre Miyako aveva tirato fuori il suo digivices urlando la sua frase che dava carica a chiunque le stava attorno.
I ragazzi si trovarono catapultati in una dimensione parallela su un'isola di ghiaccio, là, tra mille spuntoni vi era Gomamon che gli attendeva.
"Come mai ti fai vedere, eh? Sono mesi e mesi che ti aspetto e tu vieni solo per combattere…" la voce infantile del digimon aveva formato la solita frase di saluto per il suo digiprescelto che si abbassò e prendendolo in braccio lo salutò con un splendido sorriso.
Erano anni che non si vedevano ma già ogni dissapore era sparito, tutti i digimon si chiedevano come Joe fosse riuscito a domare l'animo ribelle e aspro di Gomamon, l'unico digimon che riusciva ad allontanarsi anche dal proprio branco.
Coperto da una copertina di lana e tenuto saldamente nelle braccia di Kido, il digimon guidava i digiprescelti verso la meta più sicura per quella notte, sperando solo di non trovare nemici.
"Stop!" urlò sbucando con la testa fuori dal caldo riparo, "Siamo arrivati" disse orgoglioso di aver portato in salvo il suo amico Joe.
Gli sguardi curiosi e storditi dei ragazzi osservavano la vasta valle desolata, solo qualche albero spoglio qua e là fungeva da recinzione insieme a massi congelati e coperti da un sottile strato di neve.
"Ben fatto Gomamon!" Joe sorrise mostrandosi davvero entusiasta del luogo messo a loro disposizione.
"Ma dico siamo impazziti? Qui si gela!" Mimi si massaggiava furiosamente le nude braccia cercando di darsi una sensazione di caldo, ma ad ogni suo movimento si sentiva gelare ancora di più, alzò lo sguardo verso l'amico che teneva stretto il digimon, "Non potremmo trovare qualcos'altro?"
"Cercatelo pure, ma questo è l'unico posto sicuro per questo vi ho portasti qui…Dico bene Joe?" il ragazzo scrutò prima il digimon e poi il gruppo dei digiprescelti, "Beh, io credo in Gomamon."
Ci furono attimi di silenzio che furono infranti dalla voce infantile dell'unico digimon presente, "Alzate i vostri digimedaglioni e unite tutte le vostre energie ai vostri simboli!" 'Questo è scemo…Va beh, facciamo come vuole lui ' con una coordinazione impeccabile i ragazzi alzarono le piccole collanine che tenevano da sempre al collo mentre gli altri digiprescelti restavano in disparte ad osservare le otto luci che si spargevano nel cielo.
Una luminosa scritta apparve sotto i loro piedi coprendo la grande vallata di numerosi segni arcani, gli sguardi stupiti dei ragazzi si posavano su ogni centimetro che potevano vedere.
Una luce più accecante del solito accompagnata dalla splendida voce di mille violini li trascinò nelle viscere della terra, facendoli atterrare su enormi e morbidi cuscini di velluto rosso.
"Benvenuti, oh, digiprescelti. Vi prego accomodatevi nella mia umile dimora" una voce nasale fece cessare la musica, "Qui dormirete per stanotte e se avrete bisogno di riparo la mia casa, per voi, sarà sempre aperta."
[Fine]

Ancora non capiva come potesse Gomamon conoscere un digimon tanto dolce, si, aveva raccontato che dopo l'incontro con Joe volle farsi degli amici e che l'unico che aveva accettato la sua richiesta d'amicizia era stato lui…Monmon un digimon repellente, ma dall'animo gentile e disponibile.

[Hikari]
"È…è meraviglioso!" Miyako osservava stupita la stanza che le era stata affidata insieme alla sua migliore amica.
Si sdraiò senza tante cerimonie su un letto, i lunghi capelli si sparsero sulla rossa coperta, "Caspita! Anche i letti sono un paradiso!" continuò chiudendo gli occhi, "Tu che ne dici?"
Hikari si sedette davanti a uno specchio, riflettendo una ragazzina triste e desolata, "Non so…" "Non ci pensare" la ragazza sgranò gli occhi girandosi verso l'amica "Tuo fratello non ha ancora digerito che ami TK, figurati se si tratta della sua posizione!" sorrise riprendendo poi il discorso "Insomma è come Daisuke, quando gli abbiamo spiegato che non volevamo che lui decidesse per noi ha tenuto il muso per più di un anno, perfino con te."
"Credi che gli passerà?" "Sicuramente, ma ci metterà un bel po'" Hikari si era spostata sul letto che affiancava quello dell'amica, "Odia anche Takero" "Probabilmente per via di Matt" "Credi…" l'amica le aveva messo un dito sulle labbra per azzittirla, "No…Ma presto dovrà fare i conti con se stesso."
Il silenzio calò nella stanza, finché un'allegra risata invase l'aria che le circondavano, "Ti rendi conto, Hikari? Fino a qualche anno fa parlavamo dei giocatoli ed ora invece…" "Già" rise anche lei mostrando entusiasmo per la prima volta dopo la sfuriata di Tai su Joe.
[Fine]

'Sei uno stupido Taichi!' Hikari osservava la via che portava al teatro dell'opera, mancavano solo pochi minuti e suo fratello non si faceva vedere.
"Entriamo, probabilmente ha deciso di restare a casa. Infondo non è neanche tipo da opera." L'uomo prese sottobraccio la ragazza e la trasportò all'interno dell'edificio.

[Kamiya]
Birdramon si era alzata in volo insieme ad Aquillamon, i digiprescelti avevano sentito una potenza oscura dirigersi verso di loro e i due digimon si erano incaricati di osservare la situazione dall'alto.
"È meglio andare al riparo…La battaglia sta per iniziare!" Joe si era alzato sulla testa di Ikkakumon e esortava i suoi amici a far digievolvere i loro digimon.
Lui stesso fece diventare Ikkakumon Marineagemon, un digimon piccolino e dolcissimo che però aveva una grande forza interiore.
Birdramon lanciò un urlo agognante mentre cadeva al suolo alzando uno strato di neve e spargendo piume.
"Oddio! Si è fatta male!" Sora corse verso l'animale digitale che cercava d'alzarsi riuscendo solo ad impantanarsi di più nella morsa gelata.
Un ombra si mosse dietro al digimon volante prendendo la giovane ragazza, "Sora!" Birdramon riuscì solo a bisbigliare il nome della sua digiprescelta prima di circondarsi di luce; diventando così Phoenixmon il digimon dalle ali infuocate.
Con un urlo animalesco si mise all'inseguimento del misterioso digimon, "È pazzesco! Raramente siamo giunti a questo livello!" Koushiro guardava sbalordito l'uccello metallico che si schiantava contro la schiena corazzata del rapitore.
"Non è ora di pensare a certe cose Izzy!" Taichi l'afferrò per un braccio trascinandolo verso una nicchia in tempo per non essere schiacciati da un'ondata di fuoco.
"Che aspetti Agumon? Digievolvi in War Greymon!" il ragazzo alzò il digivices inondando la piccola cavità di luce, trovandosi poco tempo dopo davanti il suo digimon, "Vai! E salva Sora!"
In meno che non si dica sia Phoenixmon che War Greymon si ritrovarono a terra con pochissima forza per alzarsi in piedi.
[Fine]

Taichi iniziò ad agitarsi nel sonno, incurvando la schiena e schiacciando il capo verso il cuscino cercava di respirare normalmente, trovando invece sempre più difficoltà e travolgendo Yamato in un vortice di paura.
"Calmati Tai! Sei al sicuro qui…Tai!"

[Kido]
Si era ritrovato davanti il digimon di Kamiya ansimante, quasi morente, diventare a livello baby.
Guardò oltre il ruscello che lo separava da Koushiro e Taichi, là sulla sponda vi era Phoenixmon che non dava cenni di vita, anzi lentamente anche lei stava diventando Nyokimon.
Improvvisamente sentì una morsa stringergli il cuore, aveva paura per il suo digimon anche se era Mega-digievoluto.
"Joe…" sussurrò quasi per non disturbarlo, "Perché non mi mandi a combattere?" il ragazzo osservò il digimon che svolazzava davanti a lui, "Perché è impossibile…Quel digimon è…Distruttivo!"
Silenzio.
"Vuoi davvero rinunciare?"
Silenzio.
"Si"
Silenzio.
"Vigliacco!" una voce maschile lo destò dai suoi pensieri, Taichi era giunto per salvare il suo digimon, "Non vuoi combattere?! Bene! Tanto il tuo digimon non può fare nulla! È un imbranato proprio come te!" Koushiro lo trattenne con tutte le sue forze, "Calmati! Non ragioni più!" "Lascialo Izzy…" bisbigliò il giovane universitario.
Gli occhi blu che disegnavano cerchi invisibili sulla ghiacciata terra, le mani che fremevano chiudendosi in pugni e una lacrima scese lungo la sua guancia, "Ha ragione lui: sono un vigliacco! Non posso mandare Marineagemon a morire…Io…" "Ma che stai dicendo? A morire? Se uniamo le forze potremmo vincere!" Taichi era sicuro, non potevano perdere con un digimon malvagio.
"Usa il cervello! Ha ragione…Joe…" "Mi dai del bugiardo Izzy? Credi forse che un uomo senza spina come lui abbia ragione? Lui lo fa solo per paura!" Kamiya aveva alzato la voce sempre più deciso a continuare la battaglia, "Ed ora fai ritornare il tuo digimon Ikkakumon, almeno farà da barriera protettiva finché il mio digimon non si riprenderà!"
"No!"
Silenzio.
"Se non lo fai ti uccido..." "No!" "Sora è in pericolo…possibile che non lo capisci?"
Silenzio.
[Fine]

Joe s'alzò dalla scrivania, aveva concluso la lettera di "buon natale" per i suoi genitori, non aveva intenzione di tornare in Giappone.
Sorrise prendendo il piccolo pacco inviatogli dal fratello, 'Chissà cosa mi manda? Mah, eppure non da idea di un regalo…'

[Takenouchi]
Un'improvvisa ventata d'aria fredda la fece rabbrividire, tutti i suoi vestiti erano imbevuti d'acqua mentre le mani e i piedi erano gelidi.
Tentò di alzarsi in piedi riuscendo solo per metà, lì inginocchiata su una rupe vedeva la battaglia che era in corso nella pianura sottostante.
Ikkakumon si era parato davanti a tutti lanciando arpioni esplosivi al nemico 'Cosa sta facendo? Così morirà di sicuro?' osservò il digimon lì accanto a lui vi era Joe che allo scoperto incoraggiava il suo amico a resistere ancora qualche minuto…una supplica alla quale nemmeno lui credeva, le lacrime agli occhi che si congelavano creando cristalli sul suo volto né erano la prova.
'Joe che fai? Ti prego toglilo da lì…Morirà…Lo sai, no?' fu un attimo di smarrimento, Ikkakumon urlò di dolore barcollando su se stesso rischiando di schiacciare il digiprescelti.
"JOE!!!" l'urlo di Sora giunse a fondo valle, ma non alle orecchie del digiprescelto che si precipitava dall'amico sanguinante.
"Eccola! Rosemon vai a prenderla!" Mimi aveva alzato l'indice verso una montagna abbastanza alta dalla quale aveva visto scorgere una figura famigliare, sapeva che se Sora era ancora lassù le era successo qualcosa "Forse è ferita!" ma la ragazza si costrinse a non pensare al peggio.
'Perché l'hai fatto Joe? Sapevi…' i suoi occhi si spostarono su un ragazzo, l'unico che non gliene importava nulla, '…Non tu…Taichi…'
Poi si ritrovò un splendido digimon davanti agli occhi, la prese tra le braccia affusolate saltando da un masso all'altro per raggiungere il suolo.
Si trovò appoggiata sulla neve, mentre Rosemon si ergeva davanti a lei per proteggerla, la vide piegarsi con una mano stringersi l'addome e poi cadere a terra, "NO!" Mimi ormai era giunta dall'amica e vedendo il suo digimon cadere nella nube bianca deviò il percorso della sua corsa.
"Biyomon!" chiamò Sora vedendo l'amica in difficoltà.
[Fine]

Mimi stava camminando davanti a loro, erano riusciti ad arrivare in Giappone sani salvi ed ora dovevano solo arrivare a casa di Matt.
"Yukari…Qualcosa non va?" chiese voltandosi verso l'amica che scosse la testa in segno di negazione, "Bene!" e sul suo volto si disegnò un splendido sorriso.

[Izumi]
"Joe…" Koushiro era rimasto ad osservare l'amico distruggersi davanti al corpo ansimante di Ikkakumon, "Sta morendo…È troppo grave…" le lacrime copiose scesero sul suo viso, aveva diciannove anni eppure piangeva come un bambino, "Mi dispiace…" si sedette accanto a lui, incurante della guerra che si stava procreando dietro di loro.
"Izzy…" "Si?" "Mi sbaglio, o, hai anche tu un digimon?" il ragazzo sorrise leggermente "Non sbagli…" "Allora va da lui, ha bisogno di te…del tuo incoraggiamento…"
Silenzio, forse aveva ragione lui, doveva andare ad aiutare Herculeskabuterimon.
Senza aggiungere una sola parola si diresse verso il campo di battaglia, dall'alto di una montagna Hikari e Takero stavano combattendo una guerra contro un altro digimon potente quasi come quello che lui, Taichi e Yamato stavano affrontando, ma con qualcosa di diverso… 'I loro digimon! Sono di un livello in più!!!'
Il ragazzo alzò lo sguardo verso le due piccole palle di pelo, erano davvero piccoli,ma stavano mettendo in difficoltà il nemico.
Spostò lo sguardo sulle ragazze concentrate a combattere a mani nude visto che i loro digimon erano a terra ferite, d'istinto richiamò l'attenzione di Herculeskabuterimon "Aiutale!", l'amico come sempre gli aveva ubbidito lasciando Daymon nelle mani di Metalgarurumon e War Greymon.
"Cosa fai Izzy?" l'urlo di Matt gli giunse come un bisbiglio tra quel fracasso.
[Fine]
[Hikari]
Ancora non riusciva a spiegarsi come il suo digimon e quello di TK fossero digievoluti più del livello Mega ed avessero le stesse sembianze, solo i colori erano diversi e stranamente seguivano i loro simboli.
Scrutò la pallina verde correre contro lo stomaco di Setomon perforandolo, mentre quella gialla provocava un profondo taglio sul lungo collo verdognolo che la creatura aveva.
"Abbiamo vinto TK!" urlò vedendo l'animale crollare a terra, l'amico però non esultò "Guarda Hikari! Rinasce dalle sue viscere" urlò indicando la testa di un drago uscire dal buco che Remon gli aveva provocato.
"Non possiamo ucciderlo…" bisbigliò prima di piangere, "NON POSSIAMO UCCIDERLO!" urlò cadendo a terra singhiozzante, stringendosi le mani al petto.
"Hikari! Aspetta sto arrivando!" la ragazzina guardò il fratello salire la montagna, essere colpito dalla lingua serpentina, cadere…
[Fine]
[Kamiya]
Tutti quei digimon davanti a lui…feriti…mutilati…Tutti gli amici che si era fatto durante quegli anni…Morivano davanti a lui…Per lui…
Si guardò in giro, poco più in là Mimi reggeva Sora che non riusciva ad muovere i piedi, mentre lei si piegava a metà sotto il peso dell'amica e il dolore della ferita al petto; alla sua destra Joe fasciava il braccio a Koushiro, incurante della propria gamba bruciata dall'esplosione e il sangue che scorreva da tre profondi grafi ricevuti probabilmente da un agonizzante Gomamon; Yamato tratteneva con un solo braccio il corpo svenuto di Daisuke, mentre l'altro gli ricadeva lungo il fianco come morto; Hikari che cercava di tamponare la ferita di Miyako ed urlava il nome di Joe; Takero che aiutava sia Ken sia Iori anche loro feriti.
Tutto in torno a lui parve rallentare e perdere tono, le urla e i pianti dei suoi compagni erano come voci di sottofondo, mentre corpi di digimon di varie specie Virus o Dati erano sparsi per tutto il campo.
Taichi osservò Joe lasciare Izzy che tratteneva a stento le lacrime per correre dai Miyako, trasportare il suo corpo d'urgenza verso il Digivarco affidare la vita della ragazza a Hikari, per correre da Mimi.
"Joe…Non sento i piedi…" il ragazzo tolse le scarpe a Sora, ma già sapeva la diagnosi, si tolse i suoi calzini e li mise sopra ai nudi piedi della ragazza chiedendo anche quelli di Mimi, dopo di ché fasciò il petto a quest'ultima.
Poi fu tutto buio.
[Fine]

Quel giorno Taichi aveva visto un dio al posto di Joe…Non sapeva che fine avesse fato, ma sperava d'incontrarlo un giorno e di farsi perdonare...



 

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