Atto
decisivo Il
regalo di Joe Gli occhi blu scrutavano il piccolo pacco
incartato di rosso e con fiocchetto d'orato. Vicino a lui vi era un bicchiere
di vino rosso, la bottiglia mezza piena era posata invece sul tavolo della cucina
che intravedeva da li. Aveva iniziato a bere dopo la perdita dell'uso della gamba
destra, affogando il dolore nell'alcool, poi aveva smesso limitandosi a bere un
bicchiere ogni tanto. Mandò un'occhiata alla donna, che teneva in braccio
un bambino, seduta vicino a lui; era la sua vicina d'appartamento, una trentenne
sola abbandonata a se stessa, lo dichiarava il suo eroe eppure lui aveva solo
fatto nascere il suo bambino e le aveva dato un lavoro come inserviente all'ospedale,
niente di più. "Su aprilo!" il sorriso della donna si allargò
mostrando i meravigliosi denti bianchi, "Non è una bomba non ti preoccupare!"
insistette già eccitata per la sorpresa. Con un rapido gesto Joe sfilò
il nastro dall'involucro aprendo senza tanti complimenti il regalo. Osservò
la strana pietra che faceva da ciondolo su una collanina d'orata, "Ti piace?
È un'antica pietra indiana, l'incisioni su di essa è di una lingua
sconosciuta!" la donna osservò il giovane dottore che ammirava il
piccolo oggetto, "È bellissima
Ti sarà costata un patrimonio
Linda
io volevo portartelo dalla Cina dopo natale
" imbarazzato si attorcigliò
la collanina al polso evitando lo sguardo dell'amica, "Dalla Cina! Fantastico
e quando parti?" "Domani
Ti prometto che porterò un regalo
sia per te che per il piccolo Joe!" disse allungando un dito verso il viso
paffuto del bimbo che subito prese tra le sue piccole mani. " Anch'io
parto, sai? Vado in Italia da mia madre
era entusiasta di essere nonna che
ha voluto invitarci per questa vacanza da lei! Beh è stata meno felice
del nome
Vorrebbe conoscerti un giorno, forse per pasqua
?" Kido
alzò gli occhi verso il calendario dove di solito metteva ogni appuntamento
e viaggio "Si
Sono libero per un paio di giorni
potrei farli diventare
tre al massimo quattro
si può fare, e poi voglio assaggiare i piatti
italiani!" "Bene e meglio che vada, ho l'aereo fra un'ora ed è
sempre meglio andare in anticipo
sai com'è!" "Si
è
un inferno New York
a volte mi domando se ci siamo davvero
" disse
dando un'occhiata a tutti i bagagli della donna "Non credo proprio, io devo
ancora vedere un omino tutto rosso con le corna e la coda, ma credo che ci siamo
vicini!" rise mentre usciva dall'appartamento bloccandosi d'improvviso, "Ah!
Stamattina è arrivata una lettere per lei da parte di un certo Iori
con
tutte queste chiacchiere me ne sono dimenticata" tirò fuori dalla
tasca dei larghissimi pantaloni sportivi, "Ecco. È un po' stropicciata
ma
" "Grazie Linda! Sei davvero gentile! Sarei andato io a prenderla
oggi pomeriggio
" "Scherzi?! Va beh, ora scappo, ma non ti azzardare
più a dire certe cose! È il mio lavoro
" "All'ospedale
non per le case!" "Si, si
Faccia buon viaggio domani
"
urlò ormai già al secondo piano, "Anche a lei!" fu la
risposta del giovane dottore. Chiuse la porta sospirando, "È il
natale delle ricomparse
Allora Iori cosa vuoi ?" aprì velocemente
la busta stando attento a non strappare il contenuto, sedendosi sul divano prese
il candido foglio.
<<Carissimo Joe, so che detesti andare per le
lunghe perciò andrò subito al sodo. Abbiamo bisogno di un medico
fidato che conosca DigiWorld! Jun la sorella di Daisuke è ricoverata nell'ospedale
dove lavoro come centralinista
Sono sicuro che centra qualche digimon! La
sua malattia è sconosciuta e la paziente a parlato di un digimon
Zudomon
Jun
però non è cosciente e crediamo che sia in qualche modo giunta a
DigiWorld
Ecco perché chiedo il tuo intervento, sei un ottimo
medico e un grandissimo amico, so che non mi deluderai. Iori Hida>> Gli
occhi blu seguirono per varie volte le poche righe prima di capacitarsi del problema
che aveva di fronte. 'No! Perché tutte a me?' sbuffò portandosi
una mano sulla fronte, non aveva la minima intenzione di rimettere piede in Giappone
e poi il giorno seguente sarebbe dovuto partire per la Cina con Will Cooper detto
Lardo in ricordo del suo corpo prima di una ferrea dieta. Senza contare che quest'ultimo
era il suo migliore amico e aveva organizzato quella gita turistica solo per passare
un po' di tempo con lui, essendo entrambi molto occupati per vedersi di frequente. Lanciò
un'occhiata alla collanina malamente attorcigliata sul polso, intravedendo l'ora,
presto sarebbe arrivato Lardo per andare a comprare qualcosa da mettere sotto
i denti durante il viaggio. Non poteva dirgli che tutto era annullato per colpa
di Iori Hida probabilmente si sarebbe messo a ridere come un pazzo ricordandosi
che quel ragazzo era un giocatore di scacchi! Joe si maledì un paio
di volte, come aveva potuto inventarsi una scusa tanto banale? Giocatori di scacchi
pronti ad massacrarlo di botte se tornava in Giappone
Si come no, poteva
inventarsi che in realtà erano dei Serial Killer! "Al diavolo Daisuke
e Jun! Io ho qualcos'altro di meglio da fare, non ho tempo per certe sciocchezze!"
strinse le mani intorno al foglio facendolo diventare una pallina che buttò
sul pavimento dietro di lui. Prese il bicchiere di vino bevendolo tutt'un fiato,
"Si ora va meglio
" si disse stiracchiandosi sul divano. "Muoviti
Joe! Non ho tutto il tempo!" Will colpì con violenza la porta, lo
stava chiamando da cinque minuti buoni e nonostante l'amico avesse una gamba fuori
uso sapeva essere molto veloce. Il giovane dottore mugolò per qualche
secondo, "Arrivò, arrivo!" sbottò alzandosi sull'unica
gamba sana mentre con una mano stringeva un bastone decorato da semplici figure
femminili che tendevano le mani verso l'alto. Aprì la porta vedendo
il viso arrossato dell'amico, "Ma dico! Sarò al coperto ma questi
corridoi sono peggio di una cella frigorifera!" "Se lo dici tu mi fido!"
Will infatti lavorava in una ditta di macelleria
lavorava per modo di dire,
lui era il figlio del proprietario e per notare l'efficienza dei lavoratori si
travestiva e si presentava come nuovo addetto. "Va beh, ora prendi qualche
spicciolo che andiamo al supermercato!" "Aspettami giù che prendo
il capotto!" Will alzò una mano come in segno di diniego, "Io
aspetto qui, voglio scendere in ascensore!" "OK! Come vuoi tu! Cerca
però di non lamentarti della sporcizia!" disse superandolo "E
quando mai mi sono lamentato?" "Sempre
" "Non è
vero
una volta al massimo due
" "Lardo sei entrato in questo
lurido ascensore solo tre volte se contiamo anche questa" scrutò l'amico
mentre cercava di non sfiorare le pareti di acciaio, "Allora? Ciò
non significa che non posso usarlo anch'io questo trabiccolo" rispose sistemando
il cappello sui corti capelli neri per poi lisciarsi l'impermeabile grigio, "Hai
ragione
Sai che Linda è partita?" buttò per cercare di
deviare il discorso, "Partita? Dove di grazia?" "Italia! La sua
patria
potremo andarci a pasqua
" "Italia eh? Però
a Firenze ci dobbiamo andare!" uscì dall'ascensore mandando un'occhiata
al giovane dottore che annuiva, probabilmente già progettando l'itinerario. "Senti
Dov'è
questo supermercato?" "Vuoi scherzare? È qui dietro l'angolo!"
Joe sbuffò per l'ennesima volta, sapeva benissimo che lì non c'era
un supermercato, ma bensì un tabaccaio, ma decise comunque di non disturbare
l'amico che stava fissando attentamente una donna che passeggiava dall'altra parte
della strada. "Uhm
" mugolò assottigliando gli occhi
"Io quella la conosco
" si incurvò leggermente come se quel
gesto gli desse più visuale, "Capelli biondi, slanciata, seno prosperoso
"
da canto suo Kido osservava un'altra figura decisamente più vicina a lui
solo che restava immobile, appiccicata su un foglio di carta. "Oddio!
È Klara!" il dottore si girò verso la donna conosciuta come
L'incantatrice, Klara Weenter, colei che rubava i cuori a tutti e dopo gli restituiva
a pezzi. Will aveva avuto una sorta di storia con lei, ma entrambi erano dei cacciatori
e per nessuno dei due quella relazione era una vittoria, ma lui sapeva che entrambi
si amavano ancora, anche se avevano deciso di non vedersi più e di non
pensarsi più. Ritornò con gli occhi sulla fotografia attaccata
al palo, 'Così sei scappata di casa
Chissà perché, con
tutti quei soldi e un futuro certo ' tirò su con il naso, massaggiandosi
rumorosamente le mani, "Non era in Canada?" chiese all'amico immobile
come un manichino che annuì. "È inutile che stai qui ad
osservarla, non ti eri giurato che non l'avresti degnata di uno sguardo? Allora
cosa stai facendo lì impalato?!" Kido si avviò lungo il marciapiede
che portava a uno dei più piccoli supermercati del mondo. "A-Aspettami
Joe!" urlò correndo verso l'amico, che camminava con fatica sul ghiacciato
marciapiede. In silenzio camminarono per alcuni metri trovandosi davanti alla
porta semicoperta dai cartelloni, "Dobbiamo entrare qui dentro?" Will
osservò la piccola stanza da un spiraglio di vetro, "Non possiamo
"
"Su! Non essere così superficiale, qui ci sono un casino di cose buone!" L'interno
del locale era caldo e accogliente, mentre un profumo dolciastro ma non sgradevole
si insinuava nelle sue narici si precipitò al banco della carne. "Quattro
fettine di tacchino, ti va il tacchino oggi
?" Joe si voltò per
vedere l'amico in faccia, ma per suo gran stupore non era vicino a lui, ma a rimediare
qualche tisana rilassante, un porta fortuna per i loro viaggi 'Credevo che odiasse
questi posti
' "Poi?" il macellaio lo stava fissando, aspettando
altre ordinazioni, "Del macinato
Ecco, così va bene." "Non
lo trovo giusto! Insomma io devo portare tutte queste borse e tu invece solo quella!"
Cooper come sempre faceva la sua lagna, un rito che, secondo lui, avrebbe portato
molta più fortuna delle tisane e che a malavoglia Joe doveva subire, anche
se le più delle volta rideva divertito alle piccole gaff commesse dall'amico. Entrarono
a fatica nell'appartamento, ognuno con l'idea di sedersi e rilassarsi mentre l'altro
cucinava, "Non ci penso nemmeno! Questa è casa tua e ai fornelli ci
stai tu!" "Scherzi? Tu mi hai fatto sprecare un patrimonio perciò
ora
" prese il grembiule a fiorellini gialli e lo porse all'amico, "
ci
pensi tu!" concluse. La discussione durò per un paio di minuti,
dopo la quale entrambi si erano messi a preparare il pranzo all'italiana, almeno
così lo definiva Cooper. "A tavola! Che è pronto!"
urlò un entusiasta Will superando il balcone con un fazzoletto in testa,
il grembiulino floreale e, ovviamente, una pentola piena di pasta alla matricina. Dietro
di lui, Joe, che a fatica teneva in mano il vassoio ricolmo di patatine fritte
e carne, i capelli legati in un grazioso codino, che non gli stava nemmeno male,
e indosso una maglia larghissima grigia come i pantaloni ormai sporchi di vernice
da anni. "Buon appetito!" urlarono all'usignolo, fondandosi nell'abbondante
piatto pasta. "Mi passi la maionese
Uhm
Non è che hai
una ragazza?" chiese Will avvicinandosi all'amico, "Lardo che dici?
Sono solo come un cane
Tu credi che con questa gamba qualcuna mi noti?"
allungò la mano porgendo un barattolino "OK! Capito l'antifona
Solo
che hai una collanina sul polso
" "Ah! Linda mi ha fatto un regalo
Siamo
a natale
Non fare quella faccia e mangia!" ordinò inghiottendo
un paio di patatine. "Anche tuo fratello ti ha mandato un regalo, vero?"
Joe guardò stupito l'amico, avvolte si chiedeva se era un veggente da quante
cose sapesse in anticipo, "Credo che non sia per la futura festa
"
si bloccò per mangiare un boccone di cotoletta. "Sai" continuò
con la bocca ancora piena, "È arrivato un tizio ieri
mi ha detto
di chiamarsi Shin e che dovevo assicurarmi che tu aprissi il più presto
possibile
" un altro boccone "
il regalo di tuo fratello
"
un sorso d'acqua "
ha detto che è importantissimo!" allargò
le braccia per far inglobare tutto ciò che lo circondava. Il pacco
era sul tavolino di vetro davanti a loro, Joe lo osservava dubbioso con un misto
di paura mentre Will cercava di stare serio. 'Oddio e se è in pericolo?
Se invece ha scoperto qualcosa sui digimon che io non so
se per caso
No!
È impossibile, mio fratello non si metterebbe in un mare di guai
oppure
si..?' "Allora? Lo apri quel coso?" chiese impaziente dando una gomitata
nel fianco dell'amico che risvegliato rispose con un "Ahia!" "Aprilo!"
aveva insistito Cooper saltellandogli accanto, "Si, si, ma smettila di fare
l'idiota!" si piego con il busto e con l'aiuto di un paio di forbici taglio
lo scotch che sigillava il pacco. Aperto ne strase fuori una busta ripiena
di fotografie sui digimon e una lettera, "Fuori! Non mi avevi detto che tuo
fratello lavorava nel cinema, che sono per un film sui mostri?" Will entusiasta
si mise ad ammirare le foto dei animali digitali. <<Caro Joe, tutto
è cambiato da quando te ne sei andato dal Giappone, mamma piange tutto
il giorno e papà non sa più cosa fare
Io non posso stare
con loro, le mie ricerche me lo impediscono! Soprattutto ora devo distaccarmi,
ora che ho scoperto
M4 e Ld/B60
Sono due mondi legati con DigiWorld
e la Terra. Non so come spiegartelo ma M4 è la vera Terra, il nostro
mondo e lo spazio fuori da esso sono solo una prigione, ma non solo per il nostro
corpo ma anche per il nostro intelletto e la fantasia! Ci hanno imprigionati,
ma ora voi avete creato un collegamento con l'altra prigione Ladron che corrisponde
con DigiWorld e tu, con tutti i digiprescelti del mondo rischiate la morte
Come
me del resto
Si, Joe io probabilmente verrò ucciso, ma tu devi
giurarmi che cercherai di salvare il nostro mondo, anzi, metti la parola FINE
a questa prigionia! Devi trovare HAAL una pietra particolare suddivisa in due
parti, su una di esse vi è una scritta sconosciuta mentre sull'altra è
inciso un disegno circolare con all'interno una goccia, trovata questa usa il
WYRD un dischetto che contiene ogni informazioni sul passato, presente e futuro
di ognuno di noi! Ora viene la parte più difficile perciò stai
bene attento oppure porta sempre con te questo pezzo di foglio .: Per poter
leggere il WYRD devi prendere prima la pietra, più precisamente la metà
con il disegno e inserirla sull'apposito disegno che ti comparirà davanti,
scrivi poi: odnom ied irotanrevog i omais oin Cambiata poi la schermata ti
comparirà un altro disegno su di esso dovrai appoggiare l'unica metà
della pietra che ti è rimasta, lo schermo cambierà di nuovo e dovrai
digitare un'altra frase, purtroppo io ne ho solo la metà, il foglio in
cui vi era scritta era bruciato per metà: Bruciano le streghe e i folletti... Attento
però ai numeri in alto a sinistra essi sono il tempo, possono farti invecchiare
in giro di pochi secondi se aumentano di velocità
Ah! C'è
un'altra cosa che devi sapere su WYRD esso non è come un nostro file, è
una specie di labirinto dove il protagonista sei tu e in gioco è la tua
vita, anche lì dovrai avere i progetti di Ipno
Ti saranno utili! Credo
di averti detto tutto
Devi riunirti con i digiprescelti è far crepare
quei bastardi!!! Con affetto Tuo fratello Shin>>
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