Giunti a casa,
Joe portò Fransuase nella camera della ragazza e la distese sul letto.
"
Aspettami qui: vado a prendere il necessario per medicare le tue ferite. La sala
operatoria è occupata: il Dottor Gilmor sta operando Colette per tentare
di restituirle l'uso delle gambe. Mi occuperò io di te!"
009 tornò
dopo pochi minuti con una valigetta.
" Joe
come hai fatto a trovarmi
prima?"
" è stato Ivan ad avvertirmi." Immerse del cotone
nell'alcol: " Brucerà un pochino
"
Joe sentiva sotto
la sua mano la soffice pelle di Fransuase. C'erano molti segni sul suo corpicino:
ferite provocate dall'incidente, lividi
c'erano anche i segni dei lacci
con cui era stata legata alla sedia. Ogni tanto sentiva la mano della ragazza
stringere forte la sua accompagnata da una smorfia di dolore. Ma come avevano
potuto fare del male a una ragazza indifesa e delicata come Fransuase? Joe non
riusciva a giustificare questo atteggiamento neanche in esseri crudeli come i
membri dei fantasmi neri. Ad ogni sussulto dolorante della fanciulla, Joe sentiva
una fitta al cuore, come se sentisse il dolore che 003 stava provando, direttamente
sulla sua pelle.
"joe
dopo resterai con lei?"
Lui la guardò
perplesso.
"Insomma intendo dire
dopo quello che è successo
tu
rimarrai al fianco di Colette? Abbandonerai la squadra per dedicarti
a lei?"
"Ma cosa
non capisco. Cosa stai dicendo?"
Gli
occhi le si gonfiarono di lacrime e un nodo in gola le impedì di parlare
fluidamente: "Se
se l'operazione non andasse bene
io spero di
si, ma se
se non andasse bene
starai con lei
io
io non
voglio che tu
" Scoppiò in lacrime senza finire la frase.
Joe
la osservava con tenerezza: "No Fransuase. Non voglio restare con lei. Non
andrò via
"
Lei si alzò di scatto e si diresse verso
la finestra: la notte era già profonda. Lei era in piedi e con le braccia
si cingeva la vita, osservava fuori, mentre sul suo volto continuavano a scendere
calde lacrime. Joe le si avvicinò piano e con movimenti lenti le cinse
la vita stringendola forte a sé.
" Ma cosa devo fare per farti
capire quanto sei importante per me?" Le sussurrò in un orecchio.
Fransuase
si voltò singhiozzando e incontrò subito il suo sguardo profondo
e così dolce
Lui le stava cingendo la vita con un braccio, i loro
corpi si trovavano stretti l'uno di fronte all'altro. Joe le accarezzava lievemente
il viso con le dita asciugandole le lacrime, finche queste si posarono sulle sue
labbra socchiuse. I loro sguardi erano immersi l'uno nell'altro. Timidamente Fransuase
avvicinò il viso a quello di Joe, che accarezzandole la nuca la avvicinò
ancora di più al suo finche le loro labbra si sfiorarono. Si staccarono.
I Loro occhi continuavano a guardarsi. I loro corpi erano molto vicini. Si baciarono
di nuovo, con la stessa tenerezza, ma con una passione sempre crescente. Senza
dividersi, Joe avvicinò delicatamente Fransuase al letto, dove si sdraiarono.
Fransuase sentiva sulla sua pelle le carezze di Joe e tutta la loro dolcezza.
Ad un tratto Joe staccò le labbra da quelle di Fransuase: la osservò
negli occhi per qualche secondo, senza dire niente, ma le parole erano inutili.
In quello sguardo Fransuase vide tutto il suo amore per lei. Poi riprese a baciarla
e a coccolarla teneramente. La ragazza incominciò a tremare e lui coprì
entrambi con la coperta. Fransuase era finalmente fra le braccia del ragazzo che
amava, coccolata dolcemente e riscaldata dal calore del suo amore. Joe sentiva
il cuore della fanciulla battere forte contro il suo: in quel momento poteva stringerla
forte a sé, al sicuro fra le sue braccia. Fu una notte piena d'amore.