Questo è un capitolo di apertura,e potrebbe sembrarvi
un po' "lento", ma abbiate fiducia: presto le cose si movimenteranno!
Promesso!!
Patty era in piedi davanti al campo. Stava ritirando gli
asciugamani sotto gli ultimi raggi di sole di quel giorno
un giorno
come tanti, in cui dopo la scuola, fino a tarda sera, si svolgevano gli
allenamenti della NewTeam, appena uscita vincitrice dall'ultimo campionato
nazionale.
Guardò divertita Bruce, schernito dai suoi compagni per essersi
preso l'ennesima pallonata in pieno viso
"Ehi, Harper, devo ammettere che sei un difensore davvero eccezionale!Si
vede che in campo usi la testa."
Bruce si rialzò arrabbiato: "Grrrrrr!Piantala Ted!Se scopro
chi è stato
!Qualcuno lo ha fatto apposta!!!"
Da dietro il gruppetto spuntò una voce divertita: "Scusa tanto,
Bruce
!Volevo solo vedere se eri attento!"
"Oliver Hutton
!Lo Sapevo!Mmmmm!Giuro che se ti prendo
!"
Holly iniziò a correre, seguito dal compagno che lo minacciava
e dalle risate degli altri.
La ragazza sorrise, ma diventò subito pensierosa
"Ora che le partite importanti sono finite e lui è più
rilassato
Forse potrei dirglielo
Ma no, non credo
Devo
rassegnarmi
Per lui sono e sarò sempre la ragazzina un po'
maschiaccio che sbraitava a capo dei tifosi sette anni fa
"
Il giorno seguente la NewTeam stava disputando una partita
amichevole contro una scuola della loro stessa città.
Patty, come al solito, era andata ad assistervi, anche se da sola, poiché
le altre supporters erano assenti. Ad un tratto, quasi alla fine del primo
tempo, si girò verso una voce che la aveva chiamata, e che riconobbe
immediatamente.
Era una ragazza della sua stessa età, dai capelli rossi che le
arrivavano alle spalle, seguita da un bel ragazzo moro dalla corporatura
forte.
"Amy!!!E ci sei anche tu, Julian!!"
Si alzò e andò verso gli amici.
"Come sono contenta di rivedervi
E' dalla fine del campionato
che non ho più vostre notizie!... ma
"
I ragazzi si tenevano per mano. "Non è che voi due, per caso
Vi siete messi insieme???"
I due si guardarono complici, sorridendo. Poi lei si voltò verso
l'amica, arrossendo leggermente.
"Eh si
!"
"Sono proprio contenta per voi due
Siete fatti l'uno per l'altra
"
Divenne triste, ma subito ritornò alla normalità. "Siete
venuti per vedere Holly?Adesso sta giocando, ma tra poco sarà finito
il primo tempo, e potrete andarlo a salutare. Sono sicura che sarà
una bella sorpresa per lui!"
"Si, in effetti avevo deciso di venire a trovare il vecchio Hutton,
e Amy ha deciso di seguirmi. Beh, la squadra è sempre forte, vedo!
Non è ancora finito il primo tempo e sono già 4-0!"
"Hai ragione, Julian, sono dei ragazzi proprio eccezionali! Ma venite,
andiamo a sederci!"
I tre si sedettero sugli spalti.
"Hei Patty, e a te come va con il nostro campione?" (NdA: Il
solito sensibile! Eh, tu si che le capisci le donne,Julian! @_@)
Improvvisamente lei abbassò lo sguardo. "Beh, ecco
"
In quel momento si sentirono i fischi dell'arbitro: il primo tempo era
terminato.
I giocatori ritornarono ai bordi del campo.
"Julian, Amy! Siete voi!" Oliver corse verso di loro. "Quanto
tempo!"
I quattro amici chiacchierarono per tutti i quindici minuti,
ma furono interrotti dall'inizio della ripresa. "Ops! Scusate, ma
ora devo proprio andare
Ci vediamo dopo!"
"Ok, e mi raccomando, non avvilire troppo quei poveretti dell'altra
squadra!"
"Va bene, Amy! Sarò buono!" Ritornò dal resto
dei suoi compagni, agitando una mano verso Bruce che lo chiamava a gran
voce.
I ragazzi lo osservarono andarsene.
"Tu non hai ancora risposto alla mia domanda"
"Di che domanda parli, scusa, Julian?"
"Dai, non fare la finta tonta! Lo sai benissimo!"
"Ah
Beh, come volete che vada?! Come al solito!"
Il suo sguardo si rattristò.
"Si, ma tu mi sembri un po' giù, o sbaglio? E il motivo lo
sappiamo!"
"Già, hai ragione, Amy
So perfettamente com'è
fatto Holly, e quindi non dovrei sentirmi così, ma non ce la faccio
ad andare avanti in questo modo
Lui non mi degna di uno sguardo,
Certo, è sempre carino e gentile, ma... questo non mi basta
più! Non sono neanche sicura che provi qualcosa per me
"
Chiuse gli occhi, e una lacrima le rigò il volto.
"Patty
" L'amica la abbracciò per consolarla.
"Scusatemi, sono proprio una sciocca
" Si sforzò
di sorridere.
"Voi venite a trovarci e io sto ad annoiarvi con le mie lagne
"
"Non dirlo neanche per scherzo! Siamo amici, e queste cose, se non
le racconti agli amici
!"
"Grazie!"
"Io non so più cosa dire!" intervenne Julian "Possibile
che non se ne renda conto? E' giunta l'ora di fargli un bel discorsetto,
da uomo a uomo
"
"Ma
"
"Niente ma! Julian ha ragione! Non potete continuare così!
Mal che vada, sarà comunque costretto a rifletterci! Fidati!"
"Si, forse avete ragione, però
"
"TUTTO OK, allora, gli parlerò appena sarà finita la
partita"
Il cameriere posò di fronte ai quattro ragazzi i
bicchieri, interrompendoli nelle loro risate.
Appena se ne andò, Julian diventò improvvisamente serio,
mentre gli altri iniziarono a bere.
"Sai, Holly?!" Lui si girò, imitato dalle ragazze. "Io
e Amy ci siamo messi insieme!"
"Veramente?! Che bella notizia, sono contento per voi!"
L' atmosfera si raggelò. Oliver guardò l'amico, che aveva
uno sguardo sorridente, ma quasi di sfida.
Amy sorrise, mentre Patty arrossì, alzandosi violentemente in piedi,
quasi facendo cadere il tavolo.
"Ehm, scusate, ma si è fatto veramente tardi
" Si
voltò verso l'amica. "Che ne dici, andiamo a casa?"
"Si, va bene! Ci vediamo! Ciao ciao!" Uscirono velocemente.
Holly le seguì con lo sguardo, sbigottito.
"Ma che gli è preso?Valle a capire, le donne
" Riprese
in mano la sua bibita.
"Già. Credo che sia giunto il momento di farti un discorsetto."
"Eh? Ma mi sono perso qualcosa, per caso? Non ci capisco più
niente!"
"Si, direi che ti sei proprio perso delle cosette
"
"Bene, mi vorresti spiegare?! Grazieee!" Sbuffò.
L'amico gli sorrise maliziosamente. "Su, dillo che sei invidioso
di me e Amy!"
"Eh?! E perché dovrei, scusa?" Sfoderò la sua
ormai nota espressione da pesce lesso (
che gioca bene a calcio,
però
!!! ^_^;;;; Battutone.)
L' altro sbatté la testa sul tavolo. "Io non so più
cosa fare con te!"
"Come, scusa?"
"Ma sì, dai, mi riferivo al fatto che io e lei stiamo insieme
"
E qui si fece ancora più malizioso, se possibile, mentre Holly
lo guardava semi- terrorizzato: "Ma questo è la copia di Bruce
"
"
E tu non sei ancora riuscito a combinare nulla con Patty!"
"Ma che cosa stai dicendo?! Lei è una mia carissima amica,
e
"
"E cosa???" Lo guardò, sperando in un miracolo.
"E
beh, non lo so!"
"Ouff! Sempre il solito, eh?! Ma perché non ti fai avanti?
Sono sicuro che
"
"Beh, io no. Mettiamola così: non sono certo che
capito,
no?"
"Secondo me
non posso dirti di più, ma
"
"Mi sembri Bruce. Tutti quanti fissi su questa storia. Non capisco
come sia venuta fuori
"
Sconsolato, Julian sbatté di nuovo la testa sul tavolo. "Chiamami
quando ti sarai dato una svegliata e potremo parlare da uomo a uomo, OK???
Ciao." Si alzò e uscì.
Intanto Patty (tornata ad una colorazione normale ^-^) ed
Amy stavano camminando per strada.
"Ehi, Amy!"
"Si?"
"Me la diresti una cosa? Com' è che
beh
tu e Julian
Come avete fatto a mettervi insieme?"
L' amica sorrise.
"Beh
diciamo che è stato tutta "colpa", anzi,
merito di Hiroshi
"
"Eh? Aspetta, l'ho già sentito questo nome!"
"Si, te ne ho parlato, è mio cugino, quello che ha 24 anni
e vive a Hokkaido"
"Ah, si, è vero! E dunque? Cosa centra lui?"
"Beh, quel giorno era ospite da me, a Tokio, e l'ho portato a vedere
il centro commerciale più grande di Shibuya, così, sai,
per passare il pomeriggio
"
"Sii?"
"Stavamo scherzando come al nostro solito,
"
"Cosa intendi per "scherzare"?!?"
"Eh, eravamo abbracciati, anzi, avvinghiati sarebbe il termine esatto
"
"Argh!"
"E già. Peccato che non sapevo che vicino a noi ci fosse Julian,
a vederci ridere e scherzare
" Arrossì. Ad un tratto
ci giriamo e lo vedo che ci stava fissando. Allora mi giro verso Hiroshi
e gli dico -La mia vita è semplicemente rovinata. Sai chi è
quello che ci sta fissando?- -No, perché?- -Bene. Lui è
Julian Ross- -QUEL Julian Ross?" -Si. QUELLO.-
-Uhm
bene bene. Tu dammi corda. Vieni.- -EH? Ma che vuoi fare?"
In pratica mi trascinò, sempre abbracciandomi, vicino a lui, e
ovviamente, ci dovette salutare
-Ciao Amy
- -Ciao capitano!- I due erano bordeaux. Ci pensò
Hiroshi
-Ehi, Amy, non mi presenti il tuo amico?!- -Oh, si, giusto,
lui è Hiroshi, è
- -Piacere! E tu sei
?- -Lui
è Julian Ross, il capitano della Mambo, sono la sua manager e
-
-Ohhh! Wow! Il principe del calcio! Scusa, non ti avevo riconosciuto,
sai che sono un tuo grande fan! UH non ci posso credere!!- -Ehm
piacere
-
-Comunque, Julian dicevo che lui è
- -Cavoli, Amy, perché
non me lo hai presentato prima?- -Eh?!- Avevo capito. Non voleva fargli
sapere che era mio cugino
-I due erano ancora abbracciati, e Julian
si girò, dicendo che doveva andare. Lo vidi andarsene, perché
Hiroshi mi stava trattenendo. Appena sparì dalla nostra visuale,
il caro cuginetto mi disse di rincorrerlo e dirgli tutto. Non aspettai
un secondo di più. Sentì le sue parole mentre correvo: -Dagli
una svegliata!!!- Lo ritrovai su una panchina di un reparto poco lontano,
con aria triste. Che avesse funzionato? -Julian!- -Eh?! Amy?- -Ciao.-
-Devi scusare Hiroshi, lui è fatto così
- -E'
è
il tuo ragazzo?- Si girò dall' altra parte. Io sorrisi. -E' mio
cugino.- -Cosa??!-Si girò di scatto, io intanto mi ero seduta dietro
di lui. I nostri volti erano terribilmente vicini
ci guardammo a
lungo
-Si
- -Amy
io
- Mi decisi. Non poteva continuare
così. Gli sorrisi. --- -Anch'io!- Gli diedi un veloce bacio sulle
labbra e lo guardai, bordeaux. Lui mi sorrise e mi baciò, un bacio
tenero e passionale allo stesso tempo
il mio primo bacio
"Ah, che bello
" Sospirò Patty con
un'aria sognante identica a quella dell'amica "
Come vorrei
che Holly fosse romantico anche solo la metà di Julian
"
Altro sospiro.
"Dai, me lo sento: presto tutto si sistemerà!"
"Almeno
Ma non credo!"
"Perché dici così?!"
"Non so
Sto perdendo le speranze
Sai, forse è
meglio che lo lasci perdere
E' l'unica soluzione, credo
"
I suoi occhi diventarono lucidi. "Vorrà dire che sceglierò
fra i miei tanti corteggiatori!!!" Si sforzò di ridere.
"Patty
" Amy era senza parole. La sua amica non aveva mai
detto una cosa simile
Giorno successivo. La campana stava suonando, ormai. Tutti
gli studenti nel cortile della scuola si stavano avviando all'interno
dell'edificio.
La ragazza esitò un momento, prima di entrare in classe -Coraggio
Patty, ce la devi fare. Ignoralo. O meglio, trattalo come tutti gli altri,
come un comune essere umano.- Emise un profondo respiro.
"Ciao a tutti!" Si diresse verso il proprio banco, quasi in
fondo alla classe, passando oltre quello del capitano, ma non gli regalò
il solito sorriso, anzi, non lo guardò nemmeno, camminando a testa
alta. Sistemò la cartella e si sedette. "Cavoli
E siamo
solo all'inizio
"
Bruce guardò esterrefatto la manager "Ehi, Holly!" Si
voltò verso l'amico, seduto al posto di fianco al suo. Lui si voltò,
dopo aver seguito Patty con lo sguardo "Hi hi hi!!!" Continuò
l'altro "Ma cosa è successo??? Oggi non ti ha fatto il suo
sorriso accalappia- calciatori- innamorati- solo- del- pallone?!"
"Bruuce! Anche tu ti ci metti?! Piantala!!!"Gli lanciò
un'occhiataccia omicida.
Entrò il professore ( ^_^;;; Per la fortuna di Harper...)
Ma il numero 10 della NewTeam aveva la testa fra le nuvole, quella mattina.
In fondo, Bruce aveva ragione
Da quando la conosceva, lei lo aveva
sempre salutato con un sorriso
un sorriso così dolce
"Ma a cosa sto pensando? E
perché l'ho notata subito,
quella mancanza? Non è che
No! Non è possibile! Ma
forse
Stava provando qualcosa di diverso per la sua onnipresente amica? Forse
si, ammise tra se il capitano, anche se si domandò che cosa
La mattina era volata in un soffio, tra mille pensieri, ed ora era la
pausa pranzo. Patty era in piedi, vicino al suo banco, chiacchierando
apparentemente spensierata con un gruppetto di amiche. Lui si era ritrovato
a fissarla. Non si era mai accorto di come l'uniforme le stesse bene
Si, era proprio carina
Si era reso conto di averlo finalmente ammesso,
e arrossì.
"Ehi, Holly! Holly? Pianeta terra chiama Hutton! Ma ci sei?"
"Eh? Come
?"
"Oh! Oliver Hutton è tornato sulla terra! Si può sapere
perché sei rosso come un peperone? Tanto ho visto come guardavi
Patty!!!"
"Io
? Ma no! Cos'hai capito! Ero solo assorto nei miei pensieri
"
"Su questo non c'è dubbio! Ma non erano di sicuro rivolti
al calcio
Eh eh eh!"
"Ma Tom
!"
Agli allenamenti, la stessa identica situazione. Lei gli
parlava, certo, ma non era come una volta
C'era qualcosa di diverso
Ad un certo punto, un ragazzo, della classe accanto alla loro (se non
si fosse ancora capito, Patty e gran parte della NewTeam frequentano la
stessa classe^_^) le si presentò, chiedendole di poterle parlare
un momento.
"Capitano, mi assento solo per un attimo, torno subito!" Fece
un cenno a lui, che era al centro del campo a palleggiare, dopodiché
seguì l'altro.
Holly li guardò, e la cosa gli diede stranamente fastidio. Non
resistette. Doveva seguirli. Lo fece.
I due si recarono dietro l'edificio scolastico, mentre lui
si nascose dietro un muro, che per sua fortuna era vicino quel tanto da
poter sentire i loro discorsi.
"Beh, Patty, io
" Iniziò subito il ragazzo "Non
ce la facevo più ad aspettare: devo dirtelo
Tu mi piaci!"
Entrambi arrossirono. Lei restò qualche tempo in silenzio. "Mi
dispiace." Abbassò lo sguardo "Sono già innamorata
di un altro ragazzo.."
"Già. Lo sapevo sin dall'inizio, ma volevo solo che lo sapessi.
Tutto qui, non preoccuparti
"
"Ma come facevi a saperlo, scusa?" Arrossì più
di quanto già non lo era
"Credo che chiunque lo abbia capito, ormai
" Sorrise "
Tranne
l'interessato, giusto? Scusa se ti ho fatto perdere tempo, fa come se
non ti avessi detto niente! Ciao!" Se ne andò di corsa.
La ragazza rimase immobile per un po', lo sguardo fisso
a terra. Non sapeva di essere guardata da uno scioccato Oliver, fermo
nel suo nascondiglio.
Tanti pensieri gli affollavano la mente. Si era reso conto che Patty non
era più la bimba-maschiaccio di un tempo, era diventata una ragazza,
ormai,
una bella ragazza
Era forse l'unico a non essersene
accorto?
E se si fosse innamorata? O meglio, se si fosse messa con qualcuno? Prima
o poi era inevitabile che accadesse
Sarebbe rimasta la stessa?
E ciò che aveva detto
Allora era già innamorata!?
E davvero tutti lo sapevano? Tutti
tranne lui
Chi poteva essere?
Una mano sulla sua spalla lo distolse da quei pensieri che lo facevano
stare male. Sussultò.
"Benji! Che ci fai tu qui?" Nel frattempo notò che la
ragazza se ne era andata.
"Colto in fragrante, eh?!" Sguardo malizioso. "TU cosa
ci fai qui, piuttosto!!! Io ti ho visto andar via di corsa dal campo,
e visto che non è da te, ho pensato bene di seguirti!"
"Ah. E
hai sentito tutto?"
"Ho sentito tutto." Silenzio.
"Vuoi parlarne, Holly?Dì tutto a zio Benji!"
"Si, ma
Io non ho capito!"
"Lo sospettavo."
"Ah, si?!"
"Il solito idiota."
"Grazie!!!"
"Di niente."
"Parlando di cose serie
"
"Ma questa è una cosa seria. Sei davvero un idiota, in amore!"
"Mmmmm
Dicevo: hai notato che oggi non era la stessa, con me?
E secondo te di chi è innamorata? E perché sono l'unico
a non sapere nient
"
"MA ALLORA SEI SCEMO!!!"
"Eh?"
Benji finì a gambe all'aria, con un mega - gocciolone sulla fronte
"Tutti lo hanno notato
Non dovrei essere io a sbatterti in
faccia la verità così, ma sei un caso disperato
"
Disse fra lo stremato e il furioso "Dunque: se fai ragionare quel
pallone da calcio che ti fa da cervello, non è che per caso potresti
pensare che se tutti sanno chi è quello che le piace tranne l'interessato,
tutti tranne te, NON E' CHE MAGARI SEI TU L'INTERESSATO???!!! Un consiglio:
svegliati prima che qualcuno te la porti via
Sono anni che ti aspetta!
Potrebbe anche scocciarsi, non credi??!!"
Il capitano restò ammutolito.
Il portiere sospirò. "Ma che ci faccio io qui a parlare con
te?! Sto peggiorando
" Se ne andò, sistemandosi il cappello.
Holly, dopo essere rimasto immobile a lungo, ritornò agli allenamenti,
ma quel giorno non ce la faceva a rimanere lì
Aveva bisogno
di pensare. Salutò tutti velocemente, fingendo un mal di testa
(Troppe emozioni in un giorno, eh, mio caro Oliver?!?!?! Hi hi hi ^_^),
e corse via.
L'intera squadra, allenatore compreso, rimase di stucco
Ma come?
Hutton, che aveva giocato partite con gambe e spalle doloranti, fino allo
svenimento
, non resisteva ad una banale emicrania??? No, era impossibile
Ci doveva essere sotto qualcosa! Ma la più allibita era la loro
prima manager
-Cosa ti è successo? Non è da te! Possibile
che tu mi debba sempre far preoccupare in questo modo? Eppure volevo riuscire
a dimenticarti
-
Il ragazzo era nel suo letto, guardando un vecchio album
La NewTeam al completo
Dovevano avere circa 11 anni
Bei tempi,
quelli
Il loro unico pensiero era quello di giocare al pallone
La foto con la coppa della loro prima vittoria al campionato nazionale
Vicino a loro, anzi, a lui, ecco Patty
con la sua bandiera fatta
a mano, più alta di lei, e la fascetta rossa che portava sulla
fronte
E poi, una con soltanto loro due: lei che lo teneva sottobraccio
e faceva il segno della vittoria
Un'altra ancora, al primo giorno
delle medie
Lei gli era sempre accanto, con quel sorriso e quella
luce dolce negli occhi
Non ne era certo, però
Si
Forse Benji aveva ragione: come aveva fatto a non accorgersene? Da quando
era arrivato a Fujisawa, lei ogni momento era lì: a fare il tifo
per lui, a medicargli le ferite, ad accompagnarlo dal dottore, ad aiutarlo
con i compiti,
E quelle parole
-Svegliati prima che qualcuno
te la porti via
Sono anni che ti aspetta! Potrebbe anche scocciarsi,
non credi?- Price aveva ragione, come al solito
Ma se fosse veramente
così
Ciò significava che lui, senza saperlo, la aveva
fatta soffrire
No! Non era giusto! Non riusciva a darsi pace
Avrebbe
dovuto capire
Perché solo nel calcio tutto era facile
Doveva rimediare assolutamente!
Prese fra le mani una foto che li ritraeva insieme
-Patty
Scusami! Sono un cretino! Potrai mai perdonarmi? Ti ho assillato per tutto
questo tempo con le mie fisse per il calcio e tu
tu eri sempre lì
ad ascoltarmi
Ormai lo so
Io
Io ti amo, e non oso pensare
come potrebbe essere la mia vita senza di te!
Basta! Ora non ti farò più aspettare
Devo solo trovare
il modo per fartelo capire,o meglio
il coraggio di fartelo capire
-
Domenica mattina. Quartiere residenziale di Fujisawa. Un
ragazzo suonò il campanello di una delle case in fila. Era tutto
silenzioso, a parte alcune voci di bambini in fondo alla strada.
La ragazza andò ad aprire "Tom?!!!"
"Ciao, manager! Come stai bene con quel grembiule!" Sorrise.
Arrossì"Oh, beh
Mia madre è fuori e mi tocca
preparare il pranzo
"
"Capisco." Si fece serio. "Avrei bisogno di parlarti un
attimo. Ti va di venire a fare un giro?"
"Non capisco, ma
Ok!"
Arrivarono fino al fiume, e lì si sedettero sull'erba.
Lui si alzò, prese un sasso qualche passo davanti a loro e lo lanciò
nell' acqua. "Sono venuto per chiederti una cosa..."
"Ah
" Era sicura di aver capito cosa
Ma perché?
Lei non aveva voglia di parlarne, in quel momento!
"Vengo subito al sodo: cosa sta succedendo a te e a Holly? E' un
periodo che vi vedo strani tutti e due
Ieri sembrava quasi che non
fossi più tu
Non lo trattavi come al solito
se ne sono
accorti subito tutti! Lui è diventato sognante
e poi se ne
va senza un motivo dal campo
Mai successo! Te lo domando perché
siete entrambi miei amici, e non vi riconosco più
"
"Io non so se
"
"Guarda che non tradirei mai la tua fiducia
Non dirò
niente a nessuno, soprattutto a lui! Capito?!"
"Grazie
Finalmente mi posso sfogare!"
Lui torna a sedersi vicino a lei. "Forza, racconta!"
"Beh
Non c'è niente da raccontare
" Divenne
triste "
E' che mi sono resa conto che da quando avevo 11 anni
la mia vita è incentrata unicamente su di lui
Ad aspettarlo
e ad aiutarlo
E lui non si è mai reso conto di quanto lo
ami
" Iniziò a piangere. "Non ricordo nemmeno cosa
facevo prima di quel giorno
Tutti i miei sogni, i miei interessi
Sono svaniti nel nulla
" Il ragazzo la fissava sbigottito, incapace
di dire qualsiasi cosa
Ogni parola era inutile, in quel momento.
La abbracciò, e lei pianse fra le sue braccia. Non aveva mai visto
la loro manager in quello stato. "
Però, Tom
"
Si staccò e lo guardò, gli occhi ricolmi di lacrime "
Io non ce la faccio! Non riesco a dimenticarlo
" Lo abbracciò
di nuovo "Cosa devo fare? Dimmelo, ti prego
Aiutami
"
Lui le accarezzò i capelli. "Non devi preoccuparti, Patty!
Secondo me, il nostro capitano sta iniziando a capire
"
"Eh?!" Si calmò, fissando il ragazzo.
"Si
hai presente quando ieri te ne sei andata con quello della
sezione A
Lui subito dopo è corso via
e Benji, che
lo ha seguito, mi ha detto che vi ha seguito
Poi è rientrato
sconvolto ed è andato a casa
Oltretutto Price ha cercato
di aprirgli gli occhi, anche se con i suoi modi
"
"CHE COSA????"
"
E poi lo ho beccato a guardarti imbambolato durante la pausa
pranzo!!!"
"Oddio
allora ha sentito la dichiarazione d'amore che mi ha
fatto
" Diventò rosso-peperone "
e io che
rifiutavo dicendo di essere innamorata di un altro
E lui che ammetteva
che tutti lo sapevano, tranne l'interessato
E poi se Benji
Io devo andarmene!!! DEVO CAMBIARE CITTA', NAZIONE, MONDO!!!"
Il numero 11 della NewTeam rise "Ah, ora si spiegano molte cose
Meglio così, no?"
Lei lo fulminò con un'occhiataccia.
Oliver era a spasso con il suo amico pallone, durante la
sua solita corsa mattutina.
Ad un tratto, rimase immobile. Il pallone gli rotolò via. -Ma
ma quelli sono
Tom e Patty??? E sono
abbracciati! Ma come
com'è possibile?- Recuperò la palla e corse via. I suoi
due migliori amici gli avevano tenuto nascosto un fatto così importante?
Domenica pomeriggio. Tom era con suo padre, in cima a una
piccola collina. Era dietro di lui, e, coricato sul prato, fissava le
nuvole, pensando alle parole dell'amica. -
Dopotutto non le si può
dare torto
Ma tutti sappiamo come è fatto Hutton
- Fu
interrotto da un'ombra che gli copriva gli occhi. Si mise a sedere. "Holly!"
Era sconvolto. Sembrava che ce l'avesse con il mondo intero. Non lo aveva
mai visto così. Oltretutto era senza palla al seguito!
"Ti devo parlare. Adesso!"
"Ok. Ma cosa ti è successo?"
"Vieni con me!"
Erano scesi dalla collina. Vi era uno strano clima di tensione
fra i due, mai riscontrato tra la "coppia d'oro".
Ma Becker non ne capiva il motivo "Ce l'ha per caso con me? Ma cosa
gli ho fatto? Aspetta
a meno che oggi
Dopotutto lui abita
lì
Vuoi vedere che
" Sorrise fra sé.
Si sedettero sotto un albero, ai piedi della collina. Oliver non attese
troppo a parlare. "Mi hai deluso, Tom."
"Come?" Era ancora convinto di aver capito a cosa si riferisse,
ma decise di vedere come se la cavava l'amico
Doveva essere molto
imbarazzante, per lui. (N.d.A. SADICOOO!!! HI HI HI!!! ^-^;;;)
"Ma abbiamo anche vinto, nell'ultima partita
"
"E' possibile che tutti crediate che io pensi esclusivamente al calcio???
No, non è per la partita!" Si voltò di scatto. La sua
pazienza era quasi al limite.
"Ah
E per cosa, allora?"
"Credevo che tu fossi mio amico
" Lo fissò negli
occhi. Uno sguardo arrabbiato, ma soprattutto deluso, triste.
"Chissà cosa deve aver passato, avrà creduto che io
e la manager
"
"Infatti lo sono!"
"Credevo che gli amici si dicessero tutto
Ma evidentemente
qui le cose le devo scoprire da me
"
"Cosa stai farneticando? Io non ti nascondo proprio niente!"
"Ah no? Vi ho visto stamattina
Tu e Patty, a fare i piccioncini
"
Si voltò e rimase di stucco, vedendo l'altro che rideva sguaiatamente
"E hai anche il coraggio di ridere?" Se ne andò,
offeso. (^-^)
"Aspetta, Holly!" Non riusciva a contenersi. "
COLPITO
E AFFONDATO!!!"
"Cosa?" Non riusciva a capire. Si fermò per un attimo,
ma poi riprese a camminare. "Questo non dovevi farmelo
",
sussurrò.
"Fermati." Era serio, ora.
Lui si fermò, dando comunque le spalle all'amico.
"Tu non hai capito. Lei stava piangendo, e io la stavo consolando."
"Non potevi almeno trovare una scusa più credibile? E poi
noi due ci conosciamo da tanto, avrebbe potuto benissimo confidarsi con
me!
"Tu saresti al centro del suo mondo, quindi, secondo te?!"
"Ma cosa stai dicendo? No,
dicevo solo che
"
"E allora perché sei geloso?"
"Non ho detto di essere geloso, solo
poteva dirmi che
Mmmmm! Smettila, Tom!" Era imbarazzato.
"Smettila tu, Holly! A te non poteva dire nulla, in quel caso."
"Perché no, scusa? Credevo di essere un amico anche per lei!"
"Ma allora non capisci! Non ti rendi conto che è per te che
stava piangendo???"
Silenzio.
"Hai capito, ora?"
"No,
Non è possibile! Tu mi stai mentendo!"
"Oliver, tu sei il mio migliore amico, non potrei mai rubarti la
ragazza a cui vuoi bene
Perché è così, vero?
A me puoi dirlo!"
Il capitano pensò alle parole di Price.
"Hai ragione. Perdonami." Finalmente si girò. "Ti
chiedo scusa per aver dubitato di te, ma oggi, ecco, io
io non ci
ho visto più! E poi, si, lei è molto importante per me!
Mi è sempre stata vicina, e io le voglio troppo bene!"
"Non ti preoccupare! Piuttosto, se è così perché
ti fai tutti questi problemi?" Non rispose.
"Senti, Tom
"
"Si?"
"Perché Patty piangeva? Perché proprio a causa mia?"
Era preoccupato.
"Beh, ecco, io
"
"Devi dirmelo, ti prego!" Gli mise entrambe le mani sulle spalle,
implorandolo.
"Non posso. Facendolo tradirei la sua fiducia."
"Ma io ho il diritto di sapere cosa le è successo,
cosa
le ho fatto!"
"Lo so
infatti vedrai che presto lo scoprirai
Devi avere
pazienza! Intanto prova a pensarci. Ci potresti arrivare! Adesso devo
proprio andare! A domani! Ciao ciao!" Se ne andò correndo,
con un sorrisetto ironico stampato in faccia
Si era fatto buio, oramai. Holly ritornava a casa, immerso
nei suoi pensieri.
"Allora è vero? Sarà come penso? La mia migliore amica
ha sofferto per anni a causa mia! Come posso essere stato così
stupido
Mi odio!!! Ma ti giuro, manager, che da domani le cose cambieranno!
Non sapeva quanto fosse vicino alla verità
Mattina. Le prime luci di un nuovo giorno filtravano attraverso
le tende azzurrine fermate da due catenine di brillantini colorati. Il
silenzio regnava ancora sovrano quando una musica iniziò a diffondersi
allegra nella stanza.
"Mmmmm
" La ragazza si rigirò tra le coperte. "
Possibile
che sia già ora di alzarsi
Ancora un minuto
" Ma
la radiosveglia continuava a svolgere imperterrita il suo compito.
La cercò invano con la mano, ma dovette per forza girarsi per spegnerla.
"Hmpf! A quest ora dovrebbero mettere musica più soft!"
Si mise a sedere sul letto con aria assonnata. "Uffa
ancora
un nuovo giorno! In cui sarò obbligata di nuovo a vederlo
ma io non voglio! Non so quanto ancora potrò resistere alla sua
vicinanza
Però devo farcela
per forza!" Si alzò
e iniziò a vestirsi, triste.
"Patty, scendi! E' pronta la colazione!"
"Arrivo!"
-Possibile che debba sempre essere in ritardo?- Pensò,
chiudendo il piccolo cancello. Si voltò di scatto, pronta a iniziare
la corsa verso la scuola. Ma si bloccò impietrita, per ciò
che era davanti a lei
per CHI era davanti a lei
"Holly???!"
"Ciao Patty!" Le stava sorridendo
un sorriso
speciale
- No, sicuramente mi sbaglio, eppure non sto sognando
non mi era
mai venuto a prendere a casa
-
"Ehi, cos'è quella faccia? Sono così brutto?"
(NdA Bbbbbeeello luiii!")
Lei arrossì di colpo. "N-no, è che
non sei mai
venuto e
"
"Già, lo so." Divenne pensieroso.
"Ah, bene! Ora non posso neanche farti una sorpresa, eh?!" Fece
finta di offendersi, incrociando le braccia sul petto.
Lo osservò per un momento, poi gli sorrise, un sorriso dolcissimo.
"Dai, stupido, mi ha fatto piacere!" Si avvicinò e, ridendo,
lo prese sottobraccio.
Lui la guardò un attimo stupito, ma poi le sorrise dolcemente.
Lei vide il sorriso e lo ricambiò, ma appena si accorse di ciò
che aveva fatto arrossì e si staccò.
Proseguirono in silenzio. Il primo a romperlo fu la manager.
"Hai già pensato agli schemi di allenamento di oggi?"
"Stop! Bloccati! Almeno per oggi io e te non dobbiamo parlare di
calcio!"
"Come-come??? Cosa ha detto il grande Oliver Hutton?Come mai questa
improvvisa decisione?" Prese a trotterellargli intorno, prendendolo
in giro.
"Sono sette anni che ne discutiamo, mi sembra abbastanza! Ma dimmi
di te, piuttosto! Come va la vita?"
"Come al solito
" Divenne pensierosa.
Lui la fissò intensamente "Non è che hai qualche problema?
A me puoi dire tutto, sono sempre pronto ad ascoltarti!"
Lei non fece in tempo a rispondere che una voce li interruppe.
"Ecco i due piccioncini!!!"
"Bruce! Sempre il solito, eh?!"
"Per la fortuna di tutti voi, cara! Ma lo sapete che formate proprio
una bella coppietta?"
"Tu parli tanto, eh?! Ma poi basta guardarti di fronte a Evelyne,
non fai altro che balbettare, CASANOVA!"
"Senti chi parla!"
"Grrrrr! Io ti
"
"Già di prima mattina, dovete iniziare a litigare, voi due?
Forza, è ora di entrare in classe!" Fece Holly, sconsolato.
Patty era intenta a seguire la lezione, quando la compagna
seduta nel banco davanti a lei le passò di nascosto un piccolo
biglietto, indicandole con un gesto il capitano. Lei lo guardò.
Aveva le mani giunte, come se la stesse pregando di aiutarlo. Lesse il
biglietto:
"Ti va di mangiare insieme, oggi? Ho un favore da chiederti. Ti preeegooo!
Ci vediamo sul tetto, ok? Holly"
Gli fece cenno di sì, e lui sorrise
Pausa pranzo. Quando la manager arrivò, lui era già
lì ad attenderla.
"Grazie per essere venuta!"
"Figurati. Ma dimmi, qual è il favore? Sono curiosa!"
"Beh, domani è il compleanno di mia madre. Di solito era mio
padre che se ne occupava, ma ora è in viaggio, quindi il regalo
lo devo comprare io
e non so nemmeno da che parte cominciare
Please, help me!!!"
"Troppo inglese ti fa male! Comunque va benissimo! Andiamo a fare
un giro dopo gli allenamenti, ok?"
"Avevo deciso di dimenticarti, però
se mi guardi con
quegli occhi
"
Allenamento. Due manager stendono gli asciugamani a bordo
campo.
"
E questo è l'ultimo, Eve!"
"Già. Hei, senpai, tu su quale scommetti?"
"Come?"
"Quale sarà la salvietta che colpirà in pieno Bruce,
oggi?"
Stavano ancora ridendo quando videro una pallonata dirigersi proprio verso
di loro
"Ecco, ci risiamo!" disse Eve con le lacrime agli occhi per
il troppo ridere.
Ma il pallone fu deviato da una scivolata provvidenziale
era Oliver!
"Wow! Che riflessi! Grazie capitano!"
"Di niente, Patty! Ti tocca sempre del lavoro extra per quella frana
"
Si voltò verso Bruce
"OH, MIO EROE!" Scherzò questo.
"Piantala, tu, possibile che la tua mira infallibile ti tradisca
così? 10 giri di campo!"
"Ma capitano
"
"Corri, o vuoi che diventino 20?"
"Vado, vado
nessuno mi capisce
"
"Oh povero Bruce!"
"Eve, anche tu?!"
Se ne andò, lasciando i tre a ridere.
Tutti i giocatori se ne erano andati ormai, tranne Patty,
che stava ancora raccogliendo i palloni.
Holly corse ad aiutarla.
"Ma no, Holly,
sarai stanco, hai appena finito di giocare
"
"Ti aiuto volentieri, davvero, d'altronde tu lo fai sempre, con me
"
Si fissarono negli occhi, prima di continuare.
Poi si recarono in città, dove comprarono un profumo per la madre
di lui, e si divertirono come non avevano mai fatto, forse, chiacchierando
di tante cose, per esempio del povero Bruce.
"
Certo che anche lui potrebbe stare più attento
Fra noi manager ormai facciamo le scommesse su quale fra gli asciugamani
colpirà
"
"Ma dai? Veramente? Cavoli, dobbiamo organizzarci anche noi della
squadra, allora!!!"
Stavano ancora ridendo quando Oliver si sentì strattonare dalla
ragazza, che fissava una vetrina con aria divertita. Si voltò anche
lui.
"Guarda come ti assomiglia!" Stava indicando un piccolo orsacchiotto
di peluche con una magliettina bianca e azzurra, che teneva tra le zampe
un pallone da calcio.
"Che cosa dici? Io sono più bello!"
"Ma non vedi com'è tenero? E poi con quella palla
e
la maglia ha gli stessi colori di quella vecchia della NewTeam
si,
sei proprio tu! Che carino!"
"Se lo dici tu
però effettivamente ha una faccia simpatica,
te lo concedo!"
"A-ah! Beccato! Sei un essere sensibile anche tu, allora!"
"
Già. Prima non lo ero, ma ora sto tentando di diventarlo,
ci puoi scommettere" La fissò.
Lei lo imitò, con sguardo interrogativo. Diede un' ultima occhiata
al pupazzo (che il ragazzo notò) e dopodiché si rimisero
in cammino.
Dopo qualche minuto, lui si fermò all'improvviso. "Devo ritornare
un attimo indietro! Ti dispiacerebbe aspettarmi qui? Torno subito!"
E corse via.
"Ma cosa
"
"Fidati di me!"
Patty stava iniziando ad innervosirsi, quando vide Holly
correre verso di lei.
"Dunque?"
"Dunque cosa?"
"Beh, cosa dovevi fare di così importante da far aspettare
una ragazza in mezzo alla strada?" Si finse offesa.
Le mostrò un pacchetto che teneva nascosto dietro la schiena.
"Mi perdoni se ti dico che questo è un pensiero per te?"
"Cosa? E perché?Non dovevi
" Arrossì. Quante
cose piacevolmente strane, in un solo giorno
Ma che cosa stava succedendo?
"Forza, aprilo!"
Lo prese e lo scartò. "Ma è il peluche di prima! Che
bello! Grazie, Holly! Ma si può sapere perché?"
"Mah
Per avermi aiutato con il regalo per mia madre
ma
soprattutto, visto che mi somiglia, ogni volta che lo guarderai ti ricorderai
di me
" Abbassò il capo, tentando di non far notare il
rossore sulle guance.
Lei sorrise. "Oliver!"Lo chiamò.
Lui alzò lo sguardo, e lei gli diede un veloce bacio sulla guancia.
"Grazie!" E ripresero il cammino.
Giunsero davanti a casa di Patricia quando ormai era sera.
Entrambi erano dispiaciuti che quella favolosa giornata fosse già
finita.
"Beh, io vado! A domani, Patty!"
"Aspetta! Perché non entri a bere una tazza di tè?"
"Non vorrei disturbare
"
"Oh, non preoccuparti, i miei non ci sono, tornano tardi!"
"I
i suoi non ci sono?! Glom
Cosa devo fare? Entro o no?
Mio dio
Beh, che c'è di male, in fondo
"
"Oddio! Non vorrei che pensasse male
io non volevo certo
"
"Va bene! Solo un minuto, però!"
"Fiuuu! Menomale! Dopotutto non ci avrà neppure pensato, conoscendo
il tipo
Eh Eh!"
"E
e se glielo dicessi ora, quello che provo per lei? Ma si,
è il momento giusto! Nessuno che ci disturbi, e poi dopo un giorno
così bello
Ok! Fatti forza, vecchio mio, andrà tutto
bene!" (;_; Povero Ollyno
Sapendo ciò che ti aspetta
piango! Sigh! Snif!)
La ragazza aprì la porta ed entrarono. "Accomodati pure!"
Gli indicò uno dei due divani del salotto. "Io vado a prendere
qualcosa da bere
ah! Ti va di fare da cavia ai biscotti che ho preparato
ieri sera?"
"Cucini anche i dolci, allora? Non solo i tuoi fantastici panini
!
Certo, non vedo l'ora di assaggiarli!"
"Non mi prendere in giro! Arrivo subito!" Entrò in cucina
e lui si sedette.
"Sai, Patty
"
"Si?"
"E' da tanto che ci conosciamo, eppure non sono mai venuto a casa
tua
"
"Già, e io invece
sempre da te a rompere! Strano che
tua madre non mi abbia ancora cacciato fuori a calci"
"Ma dai, lo sai che non è vero, sei sempre la benvenuta, da
me! Anzi, mia madre mi dice sempre che tu sei la figlia che non ha mai
avuto! Ti adora!" -E non è l'unica della famiglia
-
"Adesso non mi far arrossire!"
Lui sorrise. "Posso andare a lavarmi le mani, intanto?"
"Certo, fa pure! Il bagno è di sopra, l'ultima porta a destra!"
Ripose l'asciugamano e uscì dal bagno. Percorrendo
il corridoio, notò una porta semi-aperta. Passando, vide una piccola
poltrona su cui sedeva una scimmia di peluche. "Dev'essere la sua
camera! Forse non dovrei, ma
ehm
sono troppo curioso!!!"
(^^;;;)
Entrò. La prima cosa che notò fu il gran numero di pupazzi.
-se lo dicessi a Bruce non smetterebbe di prenderla in giro per i prossimi
20 anni
!!-
Ma quello che vide subito dopo, guardandosi intorno, lo lasciò
di stucco. Alle pareti, una marea di foto della NewTeam, sin dal suo primo
Campionato Nazionale, e una che la ritraeva con Arthur a gli altri mentre
faceva il tifo con la divisa e la bandiera, quando avevano 11 anni. Sulla
scrivania c'erano tre cornici, e tutte ritraevano solamente lui. Arrossì.
Sul comodino, poi, ancora una sua foto e una con loro due, lei che gli
stringeva il braccio felice e lui con la coppa di una vittoria al campionato
delle scuole medie. Subito lo stupore si trasformò in una strana
sensazione piacevole, nata dal fatto che lui contava qualcosa per lei,
evidentemente
Sollevò la cornice, ma una piccola foto scivolò
sul pavimento dal retro di questa. Un bambino. Chi poteva essere? Non
fece tempo a chiederselo, che dalle scale si levò la voce della
ragazza
"Ehi, Holly! Sei ancora vivo?" Rimise immediatamente tutto al
proprio posto, e uscì socchiudendo la porta.
-Meglio che non lo venga a sapere
- "Arrivo!"
"Buonissimi!"
"Davvero?! Sono contenta che ti piacciano! E non sei ancora morto
avvelenato!" Rise.
-Da quanto che non ti vedevo ridere così
Sono contento! Sei
così carina quando ridi
Farei qualunque cosa per te
adesso l'ho capito, e voglio rimediare a tutto il male che ti ho fatto
passare
Io
devo dirtelo
dirti che ti voglio bene, che
non voglio lasciarti andare, che vorrei sempre vederti ridere così
Ora o mai più! Ce la devo fare
-
"Ehi! Ma
c'è qualcosa che non va?"
-Ecco, per l'ennesima volta sei preoccupata per me
Ma ora basta!-
"Allora???"
"Eh? No, no, niente!"
"Se lo dici tu
"
"Io
io ti devo dire una cosa"
"Come?... Certo
" -Ma che gli succede? Perché è
così serio
ma anche così affascinante
?-
Si fissarono entrambi, a lungo. Non riuscivano a staccare lo sguardo uno
dall'altra. Restarono così, in silenzio, finché lui non
iniziò.
"Ecco, io
" Arrossì. Patty lo imitò. Se lo
sentiva, quello che stava per dirle era ciò che per sette lunghissimi
anni aveva sognato. Lo aveva capito prima, lo aveva letto nei suoi occhi.
-Oliver, lo so quanto è difficile per te solo pensare a queste
cose, ma ti prego, non farmi aspettare ancora
non so se lo sopporterei
-
"Si?..." sussurrò. Il ragazzo si era voltato evitando
il suo sguardo
"Non so come dirtelo
sono una frana in queste cose
"
-Ora mi giro, le prendo le mani e le dico quanto la amo
già,
facile a dirsi
" Si girò di scatto. Lei sorrise.
DLIN- DLON!!!! Il campanello. Entrambi impiegarono qualche secondo a connettere
il primo a mostrare qualche segno di vita fu Holly, che si voltò,
per nascondere la rabbia di un'occasione persa. La ragazza invece chiuse
gli occhi con violenza, e questi diventarono lucidi
"E' tutta
la vita che aspetto questo momento
e uno stupidissimo campanello
rovina tutto
non è possibile, non ci credo
e non posso
nemmeno permettermi di restare qui imbambolata e rifiutarmi di aprire
chissà lui cosa penserebbe
"
"Scusami
vado ad aprire
non so chi possa essere, magari
sono i miei
" mormorò prima di correre verso l'ingresso
con serie intenzioni omicide nei confronti del guastafeste
Lui la seguì con lo sguardo fino a quando aprì la porta.
Non vide chi era, ma solamente lei impallidire portando una mano davanti
alla bocca. Si alzò preoccupato per raggiungerla, ma si bloccò
quando sentì una voce maschile che doveva appartenere a una persona
della loro età
"Pat!!!"
Lei gli saltò subito al collo
"Patrick!!!!!!" Lui
ricambiò l'abbraccio.
Oliver si era alzato, ed aveva assistito alla scena sbigottito. La Patty
che conosceva era troppo timida per simili atteggiamenti
e che espressione
felice aveva
chi era poi quel ragazzo dai tratti occidentali? Di
certo non era un suo parente
purtroppo. Ma
ne era quasi certo:
era il bambino della foto di Patty!
Il giovane si staccò leggermente da lei "Ehi tu, cosa fai?
Piangi? Vabbè che sono troppo bello, però
"
"Stupido!" Disse la ragazza asciugandosi le lacrime "No,
è che sono 8 anni che non ci vediamo
Che bello rivederti
"
"Ehi, dove è finito il mio piccolo maschiaccio? Sei ancora
più carina!"
"Beh
grazie! Tu non sei cambiato molto, ma devo ammetterlo,
ti trovo molto bene! Senti, ma che cosa ci fai in Giappone?"
"Mio padre è qui per affari e l'ho seguito
sono in albergo
e ho pensato di venire a trovarti, mi avevi dato il tuo indirizzo
"
"Bene! Ops, sono la solita maleducata
entra, dai!"
"Ah, era ora!"
"Scemo!"
"Ora ti riconosco!"
Gli indicò il salotto, dove trovarono Holly.
"Vedo che sei in compagnia
ho per caso disturbato qualcosa?
Non mi presenti il tuo ragazzo?"
"Ma cosa stai dicendo? No, lui è un mio amico
Patrick
lui è Holly
Holly
Patrick!"
"Ciao! Piacere di conoscerti!"
"Uhm! Holly
aspetta! Tu devi essere il famoso Oliver Hutton!
Pat mi ha scritto spesso di te! Piacere mio!"
Gli strinse la mano con entusiasmo, che si tramutò poi in una stretta
che a Oliver sembrò significare una sfida
ormai era in grado
di riconoscerla dopo tutti quegli anni di competizioni calcistiche
Patty intanto era arrossita, quella strana atmosfera creatasi la metteva
stranamente a disagio
"Sai, Holly, lui è un mio caro
amico di quando vivevo a Londra, prima di venire a Fujisawa
lo conosce
anche Amy
Poi, quando sono partita, ci siamo scritti fino a qualche
anno fa
"
"Dì pure che eravamo praticamente fidanzati, cara
"
"Il solito presuntuoso! Non è affatto vero!"
"Ah si?! Eh eh!" Oliver cercava di non dare a vedere la gelosia
che provava in quel momento
ma sapeva che non avrebbe resistito
a lungo
"Beh, ora è meglio che vada
è tardi,
e poi avrete un mucchio di cose da raccontarvi
Patty, ci vediamo
domani!"
"Aspetta! Ti accompagno all'uscita!"
Aperta la porta, lui stava per uscire quando la ragazza gli prese una
mano. "Holly!"
Lui si girò. "Si?"
Lei gli scoccò un bacio sulla guancia, arrossendo. "Grazie
di tutto, per oggi!"
Le sorrise e le strinse la mano. "Grazie a te. A domani!" Se
ne andò.
"A domani
" lo fissò finché non scomparve
dalla sua vista, prima di rientrare. Ritrovò l'amico che la aspettava
ancora seduto in salotto
"Ancora cotta di lui, vero?"
"Si, ma
"
"Dai, nelle tue lettere non parlavi d'altro
Ma non ti sei ancora
stancata?"
trovate?!? ^_^
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