Did you ever love somebody?

Capitolo 2

 


Il giovane capitano della NewTeam, nonostante stesse cominciando a fare buio, camminava per la città, non riuscendo a smettere di pensare a ciò che era successo in quella lunga giornata… era tutto perfetto… ma poi è arrivato quel… come si chiamava?... Patrick… a rovinare tutto… Non riusciva a non provare invidia, ma soprattutto gelosia, per il misterioso ragazzo venuto da Londra… Ma chi era? E cosa c'è stato tra lui e Patty? E ora cosa sarebbe successo…
Improvvisamente gli venne un'idea… forse non avrebbe dovuto, ma… era più forte di lui…
Si mise a correre "A quest ora ci dovrebbe essere…"

Il ragazzo e la ragazza camminavano mano nella mano, e stavano per entrare nell'albergo quando una voce li fece voltare "Amy! Amyyyy!"
Videro una figura che correva verso di loro "Ehi, ma quello non è Holly?!"
"Amy, ti devo parlare… Ti prego, è importante! Oh, ciao Julian, ci sei anche tu!"
"Ma cos'è successo? Sembri sconvolto… Sarà mica per Patty…eh eh!"
"Si…(NdA: a questa affermazione i due rimasero un pochetto sconvolti…^.^) Tu dovresti conoscere un certo Patrick… E' arrivato qui oggi… dall'Inghilterra…"
"P-Patrick è qui???" La ragazza strinse con forza la mano del fidanzato, che la guardò preoccupato: era letteralmente sbiancata… "Stai bene?!"
"S-si… Andiamo dentro, dai… non vorrete stare qui tutta la sera!" Entrarono, tutti e tre pensierosi per i propri motivi (cioè Holly per Patty, Amy per Patrick e Julian per Amy. NdA). Si sedettero nella hall, ad uno dei tanti divanetti, e lei iniziò a raccontare con una luce triste negli occhi, dopo che Oliver ebbe raccontato di quel giorno e di come il nuovo venuto li avesse disturbati.
"Beh, cosa posso dirti, Oliver… Quando io e Patty eravamo a Londra, era uno dei bambini del nostro quartiere, che conoscevamo dalla culla… ma noi tre eravamo inseparabili…" I due notarono sempre di più la malinconica espressione della ragazza, anche se lei cercava di nasconderla "… poi siamo cresciuti e lui…" stava quasi piangendo… esitò qualche attimo"…lui si è innamorato di Patty, e lei sembrava che lo ricambiasse, fino a quando scoprì che… ecco… io ero innamorata di lui,… anche se non ricambiata…" arrossì "…così, per colpa mia, non successe niente né fra loro né fra noi, anche perché qualche mese dopo lei partì, e io feci lo stesso dopo poco…"
"Capisco…" disse Holly.
Julian era stupito dalla reazione della ragazza… quel ragazzo doveva essere molto importante per lei…
"Secondo me vuole provarci ancora… dovevi vedere come la guardava…"
Lei restò in silenzio per un po', prima di dire tutto d'un fiato: "Ti dico solo una cosa… Stai attento! Lui non è un tipo che molla facilmente… Rivelale i tuoi sentimenti, prima che sia troppo tardi… Scusate, ragazzi, io sono molto stanca, vi dispiace se vado di sopra? Ci vediamo…" Corse via, i due però notarono una lacrima scenderle velocemente sulla guancia…
"Amy, ma che ti succede?- Pensò Julian "Dai, ti accompagno fuori…" Uscirono.
"Ma ho detto qualcosa di male?" (^^;;;)
"No, no… Comunque era ora che ti svegliassi, amico!"
"Umpf! Comunque io… non avevo mai provato niente di simile per nessuna ragazza… e oggi a vederla con quello… non so se resisterò alla tentazione di lanciargli un Drive Shot sul suo bel faccino!"
"Ti posso capire, da come si è comportata Amy penso proprio che la cotta per lui in fondo non gli sia mai passata… e ora ho paura di perderla"
"Ah, allora è per questo che era così strana!"
"Già. In ogni modo non possiamo permettere a lui di portarci via le ragazze che amiamo, dobbiamo tirare fuori le unghie, proprio come in campo!"
"Si, hai ragione. Ma fosse facile!"
"Lo so, ma vuoi farti portare via Patty così, senza muovere un dito?"
"No, però…"
"Devi confessarle tutto il prima possibile!"
Stette in silenzio qualche attimo "Non lo farò, per ora. Lei ha aspettato tanto, e ora ha il diritto di scegliere liberamente, e se si mettesse con quello, non potrei oppormi!"
"Ma che cavolo di ragionamenti sono? Ti stai sbagliando! Lei deve sapere che anche tu la ami!"
"Basta, ormai ho deciso! Io vado! Ci sentiamo!" Corse via.
"Aspetta, Holly!"

Giorno seguente. A scuola Patty sembra felice, e per questo Holly si convinse sempre di più della decisione presa la sera prima, anche se questo dovesse farlo soffrire.
Allenamenti. Patty non è presente, e lo stesso è per Holly, che pur essendo con gli altri, ha la testa fra le nuvole. Tutta la squadra ovviamente non ci mette molto a fare i debiti collegamenti.
Pausa durante l'allenamento. "Ehi, Hutton, ma che ti succede oggi? Giochi quasi al livello di Bruce!"
"Ehi, cosa vorresti dire, Benji?!" Bruce si stava ancora massaggiando la fronte, colpita da un'ennesima pallonata.
"Niente, niente, solo che è preoccupante vederlo giocare così!"
"E io cosa centro, scusa??? Però è vero che oggi il capitano è fuori forma, e io penso di sapere il perché!"
"Ah si?" Ebbe tutti gli occhi della NewTeam puntati addosso.
"Già già già. Non notate l'assenza di una certa persona? Una manager, per esempio…"
"Ah, ora tutto si fa chiaro!" Tutti ridacchiarono, tranne Oliver. "Bruce, taci. Non sono fatti tuoi. E poi non è vero! Non mi ero nemmeno accorto che mancass…" Non poté finire la frase che vide tutti i suoi compagni guardare dietro di lui con aria terrorizzata. Si voltò. Quello che vide lo fece sussultare. Patty era dietro di lui, e lo stava guardando con un'aria delusa che lo fece pentire amaramente della colossale bugia che aveva detto. E con lei c'era Patrick. Peggio di così non gli poteva andare. Lei lo continuava a fissare, mentre lui gli fece un sorrisetto quasi impercettibile di sfida.
Ci pensò Bruce a rompere quella pesante atmosfera. "Ehi, ben arrivata! Non ti sembra un po' tardi per venire? Abbiamo quasi finito!"
"Si, ma sono solo passata a farvi un saluto! Ah, lui è Patrick! Oggi gli ho fatto fare un giro per la città! Patrick, la NewTeam al completo. Oliver lo hai già visto, mentre questo stupido è Bruce"
"Grazie, manager, gentile come al solito, vedo! Ciao Patrick, lieto di conoscerti!"
"Lui è un mio vecchio amico di quando vivevo a Londra, ed è venuto a trovare me ed Amy!" Lo presentò a tutta la squadra, che capì lo strano comportamento di Holly, anche se trovarono il nuovo venuto molto simpatico, tutti tranne Benji, che aveva notato il sorrisetto di prima…
I ragazzi ripresero l'allenamento, e Patrick notò con disappunto la bravura di Oliver, anche perché fattagli continuamente notare dalla ragazza.
Quando terminarono, Patty e Patrick si diressero verso casa, imitati da tutti i giocatori, tranne Price, che fermò Holly. "Ti devo parlare."
"?!? Ah, si? Ok!" (NdA Mica si può svegliare COMPLETAMENTE tutto d'un botto, cosa pretendete??? ^^;)
Si sedettero sulla panchina di fronte al campo. Benji si calò il berretto sugli occhi. "Simpatico l'amico della manager, eh? Ha fatto a tutti una buona impressione!"
Il capitano si voltò, nessuno lo poteva capire, solo con lui non era "simpatico" "Già…" disse sconsolato
Sentì il portiere ridacchiare "???" "Allora, cosa c'è da ridere?"
"Ci sei cascato! Hi hi hi! "???"
"Ma si, dai, si vede lontano un miglio che è un belloccio doppiogiochista…"
"Oh, ma come hai fatto a capirlo?"
"Semplice: ho visto come tutti il sorrisetto ironico che ti ha fatto di nascosto! Dev'essere proprio un bastardo! Non li sopporto i tipi come lui!"
"…"
Divenne serio. "Hai paura che te la porti via, vero?"
"Si…" E gli spiegò ciò che era avvenuto il giorno prima, quello che aveva sentito da Amy e della decisione presa di non dire niente a Patty.
"Bel casino! Ma sbagli a non dichiararti! Così facendo rischi di grosso, e poi se lei sapesse cosa provi non avrebbe dubbi e rimanderebbe a casa l'inglesino!"
"No, credimi, non sarebbe giusto!"
"Che testa di c…o!"
"Io vado, ciao!" (NdA Riuscirà qualcuno dei nostri eroi a finire un discorso senza darsela a gambe???)
"Hmpf! Tu hai solo paura! Te la stai facendo sotto, confessa, quindi preferisci restare a vedere come andrà a finire senza muovere un dito!" Anche se l'altro se ne andò col suo amico pallone, Price sapeva perfettamente che le sue parole lo avevano colto nel segno…

Quella sera, Patty era appena uscita dalla doccia, e dopo essersi cambiata, stava rimuginando su quanto le avesse fatto male sentire quelle parole dette da Holly, che pur non accorgendosi di lei, era stato sempre gentile e premuroso, quando fu interrotta dal suono del campanello. "Chi può essere a quest ora?"
Scese rapidamente le scale e vide sua madre che stava parlando con Patrick. Questo, appena la vide, la fissò intensamente, e con voce seria, forse fin troppo per come se lo ricordava lei, le disse: "Ciao Pat. Scusa se ti disturbo, ma ho bisogno di parlarti. Potresti uscire un attimo?"

Bruce era in ritardo come al solito. "Dannata sveglia! Stamattina il prof mi sbatterà fuori tutta l'ora! Ne sono certo!"
Stava correndo come una furia quando davanti al cancello della scuola vide Eveline che pareva stesse aspettando qualcuno. "Ehi, manager!"
"Ciao! Certo che sei proprio un dormiglione! Ma sai che ore sono?!"
"Ehm… colpa della sveglia!"
"Si, si… ti stavo aspettando perché devo assolutamente parlarti…"
"Veramente?!"
"Si, ma ora è tardi, ci vediamo dopo al campo nella pausa pranzo, mi raccomando, ci conto, ho bisogno di dirti una cosa…"
"Ci sarò, tranquilla!"
La ragazza arrossì. Lui le stava sorridendo dolcemente, non lo aveva mai visto sorridere… lui scherzava e basta! Si avviarono rapidamente verso le rispettive classi.

Quando il ragazzo arrivò, la trovò seduta sulla panchina davanti al campo di calcio, con le gambe strette al petto, che circondava con le braccia. Sembrava preoccupata per qualcosa. Prima di avvicinarsi, restò un attimo a guardarla. Le ispirava la voglia di proteggerla… ed era la prima volta che provava una sensazione simile, di solito era ciò che tutti chiamavano "marpione", non si era mai… innamorato, e forse questo era proprio ciò che gli stava succedendo con Evelyne…
"Sono qui!"
Lei si alzò di scatto. "Ah, ciao! Non ti avevo sentito!"
"Ho il passo felpato, io…tipo leopardo… vedi?!"
La manager rise vedendo le smorfie dell'amico. "Ok,ok!" Ma subito si rabbuiò. "Senti… sei davvero sicuro di aver tempo di ascoltarmi…?" "Certo! Ho guardato la mia agendina e ho trovato un buco fra i miei mille appuntamenti, sai, quando le ragazze ti adorano…"
"Bruce!" "Scherzavo! Racconta, forza! Però volevo chiederti se sapevi perché Patty è assente, oggi, sai, Holly era preoccupato…"
"Sta a sentire e capirai tutto.."Iniziò a parlare, e quello che disse lasciò sconvolto il difensore della NewTeam
"Cavolo che scoop! E ora?"
"Promettimi che per ora non ne farai parola con nessuno, soprattutto con il capitano… ti prego!"
"Si, ma… Va bene, come vuoi. Però dobbiamo fare qualcosa!" "Già, è una situazione assurda…"
Lei iniziò ad avviarsi verso l'edificio scolastico quando sentì una mano sulla spalla. Si voltò. Il ragazzo le stava sorridendo, ed era arrossito… "Eve!" "Si?" "Beh… grazie per aver voluto confidarti con me…"
Gli sorrise "Grazie a te per avermi ascoltata!" Si girò di nuovo. Di nuovo venne richiamata.
"Eve!" "Dimmi!" "Se… se in futuro dovessi avere ancora bisogno di parlare con qualcuno… io…io sono qui!"
Lei arrossì. "G-grazie Bruce!" Se ne andò.

"Bruce!"
"Eh?! Holly??! Che ci fai tu qui?"
"Allora? Hai scoperto qualcosa?"
"Come, scusa?"
"Ma si, ho visto che stavi parlando con la manager, così ti ho seguito, lei sa sicuramente qualcosa su Patty, dai, dimmelo, io non sono riuscito a sentire niente!" (NdA Ehi ma questo doveva fare il detective, altro che calciatore! Comunque stavolta ti è andata male, eh? Non sei riuscito a sentire niente! Pappappero!!! ^__________^)
Harper divenne furioso: ma come si permetteva di seguirlo così???
"Grrrr! La prossima volta che deciderai di spiarmi, fammelo sapere,grazie! In ogni modo no, non ho scoperto niente! Perché non le telefoni, invece di violare la mia privacy?"
"Ok, ok… Però hai ragione! Oggi la chiamo!"
Corse via dando una pacca sulle spalle al poveretto che, con le braccia incrociate sul petto, sembrava offeso.

Casa Gatsby. Patty si rigirava nel suo letto, gli occhi tuttora lucidi che non avevano ancora smesso di riversare lacrime dalla sera prima. Aveva dovuto fingere di essere malata con la sua famiglia, anche se non era stato difficile, con la faccia che aveva… Stava per l'ennesima volta ripercorrendo i fatti della sera prima, da quando Patrick aveva suonato alla sua porta…
"Ciao Pat. Scusa se ti disturbo, ma ho bisogno di parlarti. Potresti uscire un attimo?"
Pat. Solo lui la chiamava in quel modo. Sorrise al ricordo di un'infanzia felice trascorsa a giocare con lui ed Amy,fino a quando… Ma cosa stava succedendo? Aveva un'espressione strana dipinta sul volto… "Certo…"
Arrivarono nel parco e si sedettero su una panchina.
"Allora, cosa avevi di così importante da dirmi a quest'ora?"
"Si, lo so, scusami, ma non ce la facevo ad aspettare domattina… cerca di capirmi!"
"…Allora?"
"Promettimi che penserai seriamente a quello che ti sto per dire, lo faccio anche per il tuo bene!"
"Ma ti diverti a tenermi sulle spine?! Tu che sei sempre così diretto…" Ridacchiò.
"E' una cosa seria. Uno: non mi devi interrompere Due:lasciami finire prima di esprimerti. Promesso?"
"Promesso!"
"Tu mi hai scritto spesso di quel tuo amico, Hutton, e dalle tue lettere ho capito benissimo che te ne sei innamorata fin dall'inizio…me ne hai parlato così tanto che mi sembrava quasi di conoscerlo,e ora l'ho conosciuto. Ma ti devo dire una cosa: non capisco come tu possa amarlo, devo dire che non mi va giù, si dà troppe arie, e poi vedendo come ti tratta… come si permette, scusa, dopo che tu hai perso i migliori anni della tua vita per dedicarli esclusivamente a lui, e poi secondo me ti sta solo sfruttando… come è possibile che non si sia accorto di te in sette lunghi anni?..."
La ragazza lo stava guardando piena di rabbia "C-Come osi…? Tu…tu non sai proprio niente… lui è la persona migliore che conosco, e anche se mi ha fatto soffrire, non è colpa sua! E' fatto così, e gli voglio bene anche per questo…" Stava piangendo "Non voglio mai più sentire una cosa del genere, capito?"
Corse via, ma lui la bloccò trattenendola per un polso.
"Avevi promesso di lasciarmi finire…"
Lei si fermò, dandogli pur sempre le spalle. "Và avanti…"
"Vedi, lui non mi piace anche perché… io ti amo! Ti ho sempre amata, da quando ci siamo conosciuti a Londra"
Patty si girò sorpresa fissandolo negli occhi "Oddio, Patrick, io…"
"Vuoi diventare la mia ragazza?" "Cosa???"
"Ti prego! Io non ti trascurerei come ha fatto Oliver per tutto questo tempo! Ci sono io con te adesso…se vorrai…" Strinse forte a se la ragazza che rimase immobile.
Lei non riuscì a respingerlo. In un attimo vide scorrere nella sua mente tutti i momenti passati con Holly, attimi in cui l'unico argomento di discussione fra loro era il calcio, tutte le volte in cui lei stava per confessargli tutto ma era interrotta da qualcuno o da lui stesso, che le commentava i risultati dell'ultima partita, per arrivare a quella mattina, con quelle parole che l'avevano ferita come una lama al cuore… Le venne quasi spontaneo alzare gli occhi e mormorare piano un "Si…" per poi farsi abbracciare di nuovo…

E ora? Cosa avrebbe fatto, adesso? Si era legata a Patrick, ma… era quello che voleva davvero? E anche se per quel giorno le aveva potute sfuggire, sarebbero state inevitabili le domande, le occhiate di tutti, le battutine di Bruce, ma soprattutto Holly, come l'avrebbe presa? Però in fondo cosa ne poteva importare a lui… non c'è stato e mai ci sarà qualcosa tra loro… Ma è possibile che fosse tutto così strano?! Solo qualche giorno prima avevano passato un pomeriggio bellissimo insieme, e se il campanello non li avesse interrotti, sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa… e poi invece ieri non si accorge nemmeno della sua assenza agli allenamenti… "Basta pensare, o diventerò pazza! Cavolo, Amy, perché ieri non hai risposto al telefono? Dovevo confidarmi assolutamente con qualcuno… per fortuna che ho trovato almeno Eve…"

"Ehi, Harper, ma la vedi la palla???"
"Eh?! Ah, si, si, ora vado!" Stava per correre a provare un tiro quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Si voltò. "E voi cosa volete?" Tom e Benji lo stavano guardando in un modo che non gli piaceva affatto. Il portiere iniziò: "Tu sai qualcosa. Sputa il rospo!" "Eh? Ma cosa stai farneticando?"
"Beh, vedi, Bruce, è tutto il pomeriggio che sei più imbambolato del solito! E poi ogni tanto guardi di sottecchi Holly con aria preoccupata… quindi abbiamo pensato che tu potessi sapere qualcosa sulla storia di lui e Patty!"
"No, Tom, ma cosa vai a pensare… eh eh!" Il ragazzo divenne rosso fin sopra le orecchie e si mise una mano dietro il capo iniziando a ridere nervosamente…
"Oltre non saper giocare a calcio non sai nemmeno raccontare una piccola bugia, eh, Harper?!"
"Ma Benji!"
"Vabbè, dai Benji, andiamo, evidentemente non sa nulla o non ce lo può dire…" Si girarono per andarsene.
"A-aspettate!"
"Lo sapevo, Becker, che quello non resiste di fronte all'opportunità di spettegolare! E' peggio di una portinaia!" Da sotto la visiera del berretto spuntò un sorrisetto divertito
"Umpf! Se la metti così allora non ti dico più niente!"
"Su, smettetela di fare i bambini! Forza, Bruce, andiamo a parlare in un altro posto, il capitano non deve sospettare niente! Facciamo presto!"
I tre si avviarono verso gli spogliatoi vuoti, e il difensore iniziò a riferire di quello che la manager gli aveva confidato qualche ora prima
"Che cosa???"
"Shhhh! Non urlare! Eve mi ha fatto promettere di non raccontarlo a nessuno, e voi siete gli unici a saperlo! Vi prego, ditemi che non ne farete parola con nessuno!"
I due annuirono. "Certo che è proprio incredibile…"
"Già, hai ragione Benji, chi l'avrebbe detto che Patty fosse in grado di dimenticare Holly così in fretta!"
"Uhm… secondo me c'è sotto qualcosa… Patty è molto giù in questo periodo perché lui non si è ancora accorto di lei e sicuramente lo ha fatto per ripicca o una cosa del genere…"disse Tom
"Si, sicuramente è così" fece Benji
"Ragazzi…" Harper assunse un'aria preoccupata "Adesso abbiamo un problemino: lo diciamo o no a Oliver? Io non saprei…"
I tre restarono in silenzio per un po'.
"Secondo me è giusto che sappia!" Disse Benji deciso "Se non siete d'accordo possiamo sempre fare sasso-carta-forbice…"(NdA: Benji! Io ti licenzio! Zitto, per favore! Mi rovini l'atmosfera!)
"Si, però… Sarebbe un duro colpo per il capitano… Non so se…"

"Ehi, Ted!"
"Cosa c'è Holly?"
"Dove diavolo sono finiti Bruce, Benji e Tom? Vabbè che Bruce è uno sfaticato, ma gli altri due…"
"Non lo so…" Si guardò attorno "… ma prova negli spogliatoi, Bruce quando scappa va lì!"
"Ok, grazie, proverò lì"
Corse nella direzione indicatogli dall'amico, quando sentì… "…Sarebbe un duro colpo per il capitano… Non so se…" Aprì di scatto la porta. "Allora? Parlavate di me, per caso? Cosa sarebbe un duro colpo?"
"Holly… cosa ci fai tu qui?"
"Sono venuto a cercarvi… forza, cosa mi dovete dire?" Li fissò con sguardo indagatore.
I tre si guardarono negli occhi. Bruce era terrorizzato. Il primo a parlare fu il saggio Tom: "No, niente di importante, Oliver, non preoccuparti!"
"Si vede lontano un miglio che mi state nascondendo qualcosa!! E io voglio sapere tutto!"
"No, ma…"
"Tom, diglielo!" A quelle parole tutti si voltarono verso Price. Fu Hutton a spezzare l'imbarazzante silenzio: "E' per Patty, non è vero?"
Becker abbassò lo sguardo a terra, imitato dagli altri "…Si."
Il capitano strinse i pugni, quasi a volersi fare del male.
I tre si scambiarono rapide occhiate fugaci.
"Bruce, diglielo tu." Il poveretto fulminò il portiere con un'occhiataccia.
"Ehm, ecco…sai quando oggi io e Evelyne stavamo parlando sul tetto…ti ho mentito dicendo che non sapeva nulla riguardo a Patty…in realtà ieri sera le ha telefonato per confidarle che…" Esitò.
"Che…???" Il numero dieci cominciava a dare segni di impazienza.
"Beh… che Patrick le aveva chiesto di diventare la sua ragazza e…"
Il capitano lo afferrò per la maglietta e lo strattonò "Avanti, sbrigati, dimmi cosa è successo!"
"Stai calmo!" Il portiere lo bloccò staccandolo da Bruce, che guardava a terra. Fu Becker a concludere. "Lei ha accettato, Holly, ora stanno insieme." Disse con voce ferma.
Oliver si liberò dalla presa di Price e corse via, subito rincorso dai tre, che si bloccarono al suo "Lasciatemi in pace!"
"Non lo avevo mai visto perdere la calma così. Avremo fatto bene a dirglielo?"
"Si, è giusto così."
"Già, sarebbe stato peggio se l'avesse saputo per caso, no?!"
Stavano ritornando agli allenamenti quando Bruce, che camminava davanti a loro, si fermò all'improvviso, portandosi una mano alla fronte. I due gli finirono rovinosamente addosso. "Harper, cosa diavolo ti salta in mente???" Per tutta risposta lui si girò con aria sconsolata e due enormi lacrimoni agli occhi: "Ragazzi, e ora cosa dico a Eve?" Gli altri non ebbero il tempo di rispondere che si videro piombare la sopradetta manager con un'aria infuriata che non era certo da lei… Si avvicinò al difensore e gli mollò un sonoro ceffone. Tutti restarono allibiti.
"Ho visto il capitano correre via sconvolto… e per questo c'è una sola spiegazione, vero?E adesso a cosa penserà Patty di me, nessuno ci ha pensato giusto?"
I ragazzi distolsero lo sguardo. "Bruce, io… io mi fidavo di te!!!" Corse via fra le lacrime.
"Aspetta, Eve!" Per tutta risposta ebbe solo uno: "Stronzo!!!"
Sulle teste dei giocatori comparvero tre bei goccioloni… "Bruce, perdonaci, è stata anche colpa nostra, vedrai ora ti aiuteremo a rimettere tutto a posto!" "Grazie, Tom"
"Però, bel tipetto, eh?!" "Benji!!!"
Per quel giorno, gli allenamenti della NewTeam terminarono. Tutti chiedevano spiegazioni per l'abbandono del capitano, della manager e della guancia arrossata di Harper, e i tre, non potendo dare spiegazioni, congedarono la squadra al giorno successivo.

"Uffa, possibile che il campanello suoni sempre al momento sbagliato… arrivo!!!!" Aprì la porta e vide la manager che la guardava in modo strano… "Oh, ciao Eve! Scusa ma stavo preparando la cena e sono conciata male… ho tutto il grembiule sporco!"
Sembrava che l'amica non la stesse ascoltando. Ad un tratto scoppiò in lacrime chiedendole di uscire perché doveva assolutamente dirle una cosa. Arrivarono al solito parco e si sedettero su di una panchina.
"Allora, si può sapere cosa ti è successo?"
"Oh, Patty, ti devo confessare una cosa… ti devo chiedere perdono, e se non mi vorrai mai più parlare non avrai nessun torto!"
"Adesso mi stai mettendo paura!" Rise "Avanti, spara!"
"Dopo quello che mi hai detto ieri, sono rimasta sconvolta, perché sai che io tifo per te e Holly dalle scuole medie… era un peso troppo grande da portare da sola… dovevo confidarmi per forza con qualcuno… anche perché volevo aiutare il capitano, lo sai, secondo me voi siete destinati a essere una coppia… non potevo certo dirlo a Susy, lei ne avrebbe approfittato… quindi…ho deciso di dirlo a Bruce" Arrossì, e venne presa in giro dall'amica, che però la lasciò continuare vedendo il suo sguardo triste "Io… avevo deciso di fidarmi di lui, così gli raccontai tutto… sai, è stato così dolce, e mi ha promesso di non parlarne a nessuno. Mi… mi ha persino detto che se avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, di andare da lui…"
"Wow! Ma questo è bellissimo, Eve! E' cotto di te!"
"Era ciò che speravo…fino a quando…"
"Fino a quando?"
"Fino a quando oggi all'allenamento ho visto scappare via il capitano come una furia…"
Patty rimase immobile. "Dimmi… dimmi che non è successo quello che penso!"
Eve strinse la gonna con le mani "E invece si… sono andata negli spogliatoi e li ho trovati lì, Bruce, Tom e Benji, che hanno confessato… ho mollato uno schiaffo a Bruce e sono corsa via…"
La ragazza non disse niente.
"Beh, Patty, ora hai tutto il diritto di odiarmi… E… ti chiedo scusa anche se so che non serve a molto…"
Lei si alzò. "Non ce l'ho con te. Scusa ma ora vorrei stare un po' da sola." Se ne andò.

Patricia camminava per le stradine del parco senza una meta ormai da mezz'ora.
"E ora? Solo questo. Non mi sembra una domanda così complicata,no?Come mi devo comportare con Holly, con Patrick, con tutti? Domanda facile risposta difficile diceva qualcuno…I-io… Possibile che debba sempre pensare a Oliver, eccheccavolo… adesso sto con Patrick! Basta! Lui è sempre stato molto importante per me, prima di conoscere… Oh no, ancoooraaaa! Dicevo:non è neanche un giorno che stiamo assieme e sto qua a farmi venire tutti questi dubbi amletici… E domani dovrò per forza tornare a scuola, e vedere tutti e raccontare a loro ciò che è successo… Uffa… Ehi, ma… Quello… quello non è Oliver?! Oddio, si, è lui… Spero che non si accorga di me! Non girarti! No…ecco, bravo… OPS!!!"
"Ehm… ciao Holly!"

"Ormai è quasi un'ora che cammino per il parco… Lo so, è da stupidi, ma quello che mi hanno detto i ragazzi mi ha scosso parecchio… Cavolo, se penso che fino a una settimana fa avrei fatto le congratulazioni a Patty come uno stupido… Già, ma idiota lo sono proprio… Ho avuto sette anni per accorgermi di lei e ora che finalmente è successo il suo caro amico me la porta via… Beh, ma è normale… E' tutta colpa mia…
...E ora sono qui a soffrire come un cane! Ben ti sta, mio caro… E ora? Anche se non ne ho il diritto, io voglio riconquistarla… Non so se ce la farò mai, senza di lei… Ma come devo fare? Forse potrei chiedere consiglio a Julian, lui di certo ne sa più di me……Ma… oh,no, quella è Patty! E io di regola dovrei essere all'allenamento a quest'ora… Mi ha visto… Troppo tardi per scappare…"
"Oh, ciao, Patty!"
"Perlomeno non sa che io so!"
"Beh, lui non sa che io so che lui sa!"
(NdA:Ehi! Che cos'è quella barella???Noo! Aspettate! Non portatemi viaaaaaa!Non siete curiosi di sapere come va a finire????!)
"Ma tu non dovresti essere al campo a quest'ora?!Non starai mica diventando Bruce 2 la vendetta?"
"Eh, si, ma oggi ho finito prima… dovevo fare una commissione per mia madre!"
"Capisco."
Seguì un silenzio imbarazzante per entrambi.
"Si sta facendo buio, è meglio che vada."
"Ah… v-vuoi che ti accompagni?"
"No, grazie, non è necessario, abito proprio qui dietro…"
"E' vero, che stupido…Eh eh!"
"Allora…vado!"
"Si. A domani!"
"Ciao."

Quella stessa sera…

Telefonata 1
"Pronto?"
"Ciao! Indovina chi sono!"
"Lo so chi sei. Perché mi hai telefonato?"
"Non essere così dura con me…"
"E perché non dovrei? Dopo quello che hai fatto oggi!"
"… Senti… Io… volevo chiederti scusa. Tom e Benji tengono molto ad Holly, e avevano capito che c'era qualcosa che non andava e mi hanno chiesto spiegazioni, anche loro erano preoccupati e così… ma come facevo a sapere che Holly sarebbe venuto a cercarci? E poi…"
"Io sto perdendo la mia migliore amica per causa tua. Non mi servono le tue scuse."
"TU TU TU" "Eve…"

Telefonata 2
"Pronto?"
"Ciao."
"Oh, ciao Oliver. Stavo per chiamarti."
"Bella voce anche tu, sento. Cosa volevi dirmi?"
"Brutte notizie per Amy. E tu lo stesso per Patty, giusto?"
"Già. Inizia tu."
"Ok. E' due giorni che la chiamo a casa, ma lei o non risponde o si fa coprire. Ora tocca a te."
Dall'altra parte della cornetta però c'era silenzio. "Ehi, Holly, ci sei?"
Si sentì un singhiozzo soffocato "Patty… lei… lei si è messa con Patrick, Julian! Sono disperato!"
Sospirò. "Senti, domani vediamoci, così potremo parlare con calma, ok?"
"Va bene."

Telefonata 3
"Pronto?"
"Ciao."
"Ah… ciao!"
"Ho saputo… ho saputo che Patrick è tornato."
"Si. Ma come…?"
"Me lo ha detto Oliver." "Eh?!" "Si, l'ho incontrato…" "Ah."
"Potevate anche dirmelo…"
"Si, hai ragione, scusami."
"Ci sono novità?"
"Si… ci siamo messi insieme."
"Come?"
"Si. Senti, domani ti va di vederci? Noi dobbiamo parlare."
"Hai ragione, penso anch'io."

Giorno successivo. Cortile della scuola. Gli studenti stanno per entrare in classe. Tom sta arrivando con il suo amico pallone al piede, come ogni mattina, quando vede una figura a lui fin troppo familiare camminare lentamente a testa bassa, con uno scuro alone di depressione acuta che lo contornava. Strano vederlo così, pensò. E pensò anche di conoscerne il motivo.
"Ehi, Bruuuce!"
"Mh?! Ah, ciao Tom."
"Come mai questa aria triste e sconsolata?E' per la manager vero?"
"Hai indovinato. Ieri sera le ho telefonato per chiederle scusa e tentare di spiegarmi, ma mi ha sbattuto il telefono in faccia dicendo che sta perdendo la sua migliore amica a causa mia e che delle mie scuse non se ne fa niente… Ssssighhh!!!"
"Oh cavolo, mi dispiace, veramente… dobbiamo fare assolutamente qualcosa! Io e Benji ti aiuteremo, dopotutto è stata anche colpa nostra!...Siiii!!!" Urlò alzando un pugno in segno di sfida, prima che Harper lo trascinasse via sotto lo sguardo attonito di tutti gli studenti presenti, sul cui capo comparve un enorme gocciolone. ^^;;;

La mattinata scorse tranquilla, tra i fugaci sguardi di Holly e Patty, le folli idee di Tom per aiutare un Bruce sempre più disperato e i tentativi di questo di parlare con Evelyne, che a sua volta si sentiva in colpa nei confronti dell'amica. A suo malgrado anche il portiere era stato coinvolto in quel "casino".
"Dai, Benji!!!!"
"No."
"Ti prego ti prego ti prego!!!"
"Ma sei sordo??? Ti ho detto di no! Mai e poi mai!"
"Non ti senti in colpa! Bruce è nei guai anche a causa nostra…"
"Si, ma chi sono io? (Babbo Natale???!!!) Ti sembro il tipo da fare il cupido della situazione?! No grazie!"
"Ok, ok, però… Mark Lenders al tuo posto l'avrebbe aiutato! In fondo lui è di animo buono, si vede come vuole bene ai suoi fratellini!"
"Eh??? Come osi dire che LUI è più buono di ME!?Quel #!!!(Ehm…questa ff può essere letta anche dai bambini…non si sa mai!!!^^;;) Ti faccio vedere io un vero gentiluomo! Forza, andiamo da quel buffone di Harper!"
Un sorrisetto compiaciuto si dipinse sul volto del numero undici. Altro che calciatore…lo psicologo devo fare!

Pausa pranzo.
"Passami quel polipetto ripieno,Harper."
"E perché dovrei???"
"Semplicemente perché è uno spreco che venga mangiato proprio da te."
"Benji, ma la pianti di prendermi per i fondelli?!"
"Chi, io??? E' la pura verità!"
"Alt, alt, ragazzi! Ho una cosa importante da dirvi, e visto che tutta la squadra è qui…"
"Parla pure, Patty!" L'unico a parlare fu Paul, visto che il capitano e i tre attorno a lui si zittirono di colpo, e il resto della squadra li fissava interrogativamente.
"Grazie, Paul. Beh, mi vergogno un po'…"
"Avanti, non tenerci sulle spine!"
"Ok, ok. Voi avete conosciuto Patrick, l'altro giorno… Ecco, ora è diventato il mio ragazzo!" Disse tutto d'un fiato, arrossendo vistosamente.
Ne seguì un lungo silenzio, in cui tutti si guardarono perplessi e stupiti, e fissavano il loro capitano che non sembrava troppo sorpreso, anche se senz'altro dispiaciuto.
"Oh, beh, allora congratulazioni…" Disse qualcuno di loro con aria non troppo convincente.
"Beh, potevate almeno metterci un po' più d'entusiasmo!"
"No, è che…"
"E' suonata la campanella, andiamo!" Fece Patty con aria un po' offesa.
Tutti, soprattutto le manager, la riempivano di domande, e lei rispose con sincerità a tutti, anche se notò che Eve, Tom, Bruce, Benji(anche se sapeva che quest'ultimo era menefreghista di suo…^_-) e naturalmente Oliver, non le parlavano e la fissavano interrogativamente(tutti tranne Price): sembrava quasi che volessero farla sentire in colpa.

Fine degli allenamenti del pomeriggio. La solita distribuzione degli asciugamani da parte delle tre manager quel giorno fu alquanto strana per alcuni. Restavano ancora Bruce, a cui prima Eve e poi Patty passarono davanti senza degnarlo di uno sguardo, poi Tom e Benji, a cui Patty chiese a Eve di darli, dopodiché le due se ne andarono, e Susy si avventò felice su Oliver, vedendo che la sua "rivale" glielo aveva "lasciato", almeno per quel giorno. Tutti restarono di stucco, e quando anche Susy se ne andò, ai quattro malcapitati (fra cui Bruce che si era dovuto prendere la salvietta da solo ;_;) toccò raccontare tutta l'intricata storia, e per fortuna Oliver e Bruce ebbero la promessa di aiuto da parte dei loro amici.
Intanto, nello spogliatoio delle manager, Eve cercò di parlare con Patty, ma ci rinunciò, sia per la presenza di Susy che per la fretta che l'amica sembrava avere.
Nel frattempo, anche Oliver se ne era andato velocemente.

Bar "SAKURA". La ragazza entrò ansimando. "Oufff! Ciao Amy! Scusa, sono in ritardo?"
"No, non preoccuparti. Scusami tu se ti ho fatto venire fin qui, solo che non volevo venire al campo, avevo paura di incontrare Julian!"
Si sedette al tavolo occupato dall'amica. "Cosa??? E perché???"
"E' difficile da spiegare… non lo so bene nemmeno io…"
"Se vuoi, io ti ascolto. E poi ti racconterò di Holly… e Patrick."
"Si…"

Bar "TOMODACHI". "Ehi, Holly, sono qui!"
"Ah, ciao Julian!"
"Allora? Come va con Patty?"
"Oh, bel punto che hai toccato… Inizia prima tu, è meglio!"
"Ok"

Bar Sakura.
"E' che sono tre giorni che Julian mi chiama a casa e io non mi faccio trovare…"
"Ma ti ha fatto qualcosa?"
"No, lui non centra…"
"Ah…immagino che sia per Patrick allora…" Diventò triste.
"Si. Da quando Oliver mi ha detto che è qui…Non so perché, ma mi sento strana, confusa…non ho voglia di vedere Julian, anche se so che lo sto facendo soffrire e che lui forse addirittura mi starebbe vicino, anche se sa tutto grazie ad Holly…"
"Beh, è normale che tu ti senta così… ne sei sempre stata innamorata…"
"Come lui è sempre stato innamorato di te." A quelle parole entrambe abbassarono gli occhi.

Bar Tomodachi.
"Amy ti ha detto perché l'altra sera era così strana?"
"No. Non l'ho più sentita da quella sera. Sono tre giorni che la chiamo e lei non si è mai fatta trovare. Sua madre continua a dirmi che è uscita, ma si capisce che mentiva…"
"Oh."
"Se non vuole vedermi un motivo ci dev'essere, no? E non credo sia una buona cosa…"
"Beh, magari era solo un po' impegnata in questi giorni"
Capocciata sul tavolo. "Eh eh… beata ingenuità Huttoniana…" Gocciolone.

Bar Sakura.
"Ma tu sei ancora innamorata di lui?"
"E tu ne sei innamorata?"
"Beh, adesso stiamo insieme."
"Questo non vuol dire…"
"…"

Bar Tomodachi.
"Ma dimmi di te, ora! Con Patty?"
"Oh, niente di speciale… a parte il fatto che ora quei due stanno insieme!"
"Cosaaa???? Ma è impossibile!!! Lei è…"
"Oh, ma non è stata neanche lei a dirmelo in faccia! Me lo hanno detto Bruce, Tom e Benji, che l'hanno scoperto da Evelyne, a cui lei lo aveva confidato!"
"Cavolo…"
"E il povero Bruce è disperato perché la manager non lo ha perdonato per aver detto in giro la cosa…" Sogghignò. "Hmf! Le ha anche mollato una cinquina…"
"Poverino!" Ridacchiò anche lui al pensiero di Harper schiaffeggiato da una ragazza… ^^

Bar Sakura.
"Patty guarda che non devi e non puoi mentire con me…"
"Non…non è che tu sei gelosa?"
"N-no…"
"Sarà…"
"Io ho Julian."
"E allora perché lo eviti?"
"Te l'ho detto, non lo so nemmeno io…"
"Si, ok, scusa."
"Posso farti ancora una domanda? Non è che ti sei messa con Patrick per ripicca contro Oliver?"
"Non credo proprio, e poi lo volevo dimenticare già prima che arrivasse lui!"
"Sarà…"

"Grazie e arrivederci!"
I due ragazzi uscirono, iniziando a camminare per le affollate vie del centro.
"Comunque, Julian, credo che non avrai troppi problemi per quanto riguarda Amy, è sempre stata innamorata di te…"
"Veramente prima era innamorata di te!"
"Nooo! Ma dai??"
"Ma come fai ad avere tutte 'ste spasimanti ottuso come sei?"
"Eh?" ^__^

"Grazie e arrivederci!"
Le due amiche uscirono, ancora immerse nei propri pensieri.
"Ehi! Ragazzeee!!!"
A quella voce entrambe si voltarono di scatto. "Patrick!" Questo corse subito da Patty, abbracciandola.
"E-Ehi, hai visto chi c'è?!"
"Ma certo, ciao Amy! Quanto tempo! Come stai?" E, senza lasciare la presa su Patty, strinse a se anche l'altra ragazza.
"Dai, stupido, non riesco a respirare…"
Ma appena alzarono la testa le due si immobilizzarono prima e sbiancarono poi.
"Oh, ciao! Anche tu qui, Holly! Che strana coincidenza! Ehi, perché non andiamo a fare tutti un bel giro, visto che ci siamo incontrati… E, Holly, non ci presenti il tuo amico? O lo conoscete già, voi ragazze?"
Patrick non si accorse di parlare ad un muro, nessuno lo stava ascoltando…
Julian non lo aveva mai visto, ma dalla faccia di Oliver capì immediatamente chi era, e si ritrovò a fissare gli occhi di quella che, in teoria, doveva essere la sua ragazza…
Il capitano della NewTeam, invece, dopo aver visto la scena che i due avrebbero voluto vedere di meno al mondo, volse lo sguardo a terra, imitato da Patty.
"Ehi, voi, ma qualcuno mi sta ascoltando, per caso???"
Fu Amy la prima a parlare. "Ah, si, scusa, lui è Julian…"
"…il ragazzo di Amy…" disse lui porgendo la mano.
"Oh, davvero?! Non sapevo che tu fossi fidanzata" Le diede un colpeto sulla fronte. Lei si girò. "Beh, non ho ancora avuto il piacere di incontrarti, fino ad oggi, per caso…" Disse con triste ironia.
Ne seguì un momento di silenzio. La tensione era alle stelle.

"Ragazzi, oggi ci siamo qui riuniti per portare a termine un importante missione…"
"Tom, guarda che non siamo al Pentagono…"
"Si, lo so Bruce, perché? Ehi Benji, la pianti di abbuffarti??? E tu, Bruce, smettila di leggere Playboy!!!"
"Eh?"(Bruce) "Hai detto qualcosa, Becker?" (Benji)
"AAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Gli altri due si guardarono.
"Complimenti per i dolcetti di tuo padre, buonissimi!" (Price)
"Già."Harper ne prese uno, ma fu bloccato dal portiere. "E poi, Tom, questa è casa tua, quindi Playboy è tuo!" Il preso in causa arrossì fino alle orecchie. "Cosa cosa??? L'angioletto della NewTeam legge 'ste riviste?????? Noooooo!!! Se lo sapesse Holly!! Hi Hi Hi!!!"
Il poveretto gliele strappò di mano, rosso-fumante, tossicchiando.
"Ehm,ehm, dicevo…" Gli altri due stavano ancora ridendo a crepapelle.
"AVETEEEE FINITOOOOO????Bruce, è per te che siamo qua, oggi, e Benji, ormai hai accettato, quindi IN RIGA!... AVANTI….MARSCH!!" Il poveretto stava ansimando. I due erano terrorizzati.
"Anf…Anf…Ok, ok, mi sono fatto prendere un po' la mano… Capita, no?! Bene. Ora possiamo iniziare. Benji. Proponi la tua soluzione al caso."
"Chi, io?"
"No, sono io l'SGGK."
"Come oooosiiiii???"
"Benji. Era una presa per i fondelli…" °_°;;;;; ;_;
"Ah.(;_;) Beh, si appunto. Come osi???"
"Vi avverto. Non mi avete ancora visto veramente inca##ato, voi due."
"…Io non ho soluzioni. Boh!"
"E tu Bruce?"
"Niente!"
"Io si, forse ne ho una…"
"Ma dai, Tom?! E qual è?"
"Un attimo. Ora ci penso."
"???"
"Zitti, mi devo concentrare."
"General…ehm, Becker… E se facessimo in modo che la manager faccia qualche pecca a Bruce? Così sarebbero pari!" (Benji)
"Boh, non lo so… Voi che ne pensate?" (Tom)
"No, no… ma dai, è una bastardata… mi sembra di avergliene già combinate abbastanza, non credete?"
"Oh, come sei saggio, Bruce!"
"Grazie Tom. Tu si che sei intelligente."
"Scusate, ma io avrei anche una casa in cui tornare, un letto dove dormire, domani ci sono gli allenamenti…"
"Si, questo lo sapevamo, Benji."
"Calmo, Benjamin, sta calmo…"… "QUESTO LO AVEVO CAPITO, IDIOTI!!!!!!! ERA UN MODO GENTILE PER DIRE CHE VORREI FINIRE PRIMA DI SERA!!!!!!!!!!!!!"
Gli altri due si guardarono storditi. Il primo a parlare fu Tom. "Ok, ok, abbiamo capito. Forza, impegniamo i nostri neuroni!!!"
"Siiii generaleeee!!!!" (gli altri due in coro)
Dopo una mezz'ora a guardarsi in faccia, e vari tentativi di Price di arraffare un Playboy, Bruce si alzò solennemente dal pavimento della casa di Tom, dove era seduto. Due paia di occhi si posarono immediatamente su di lui.
"Che c'è, Bruce? Hai un'idea?"
"Si, Tom, più o meno." Era serio. "Domani andrò a parlare con Patty per chiederle se è offesa con Eve, prima di fare qualsiasi mossa." Si guardò intorno "Non credete sia meglio?"
"Wow, Harper! Bella mossa!"
"Grazie Benji!" I tre stavano per andarsene.
"Ah, un'ultima cosa…" "Si, Bruce?"
"Tom, mi presteresti Playboy???" "Si, anche a me!!!"
*_* "FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"


Intanto, nelle vie del centro…
"Beh, allora gente?! Che si fa, andiamo a fare un giro? O volete stare qui fermi ancora per molto?"
"Eh? Ah, si… ok… voi che ne dite ragazzi?" Patty fu la prima a parlare. Tutti annuirono, anche se sapevano bene che quello sarebbe stato il "giro" più spiacevole della loro vita…
"Beh, Amy, e dunque? Da quanto state insieme tu e Julian?" E fece un sorriso che spiazzò la poveretta. "Da poco… però lo conosco da molto tempo, è il capitano della squadra di cui sono la manager"
"Ah, ma allora è una mania quella di fare la manager…"
"Eh eh… Non è facile fare la manager,soprattutto se non si ama il calcio…!"
"Oppure i giocatori… Hi hi hi! Vero, ragazze?"
Ne seguì un altro momento parecchio imbarazzante per i poveri quattro, dopodiché Amy tirò un "pugno" a Patrick: "Stupido!", mentre Patty gli mollò un calcio: "Idiota!"
Questo, perlomeno servì ad ammorbidire la situazione, anche se non le ossa del malcapitato.
"Allora, me li fate vedere questi famosi parchi cittadini giapponesi?"
"Si, si andiamo."
I cinque si incamminarono, con Patrick che abbracciava Patty, ricambiato timidamente, Amy accanto a Patrick e Julian dall'altro lato, senza però che si tenessero per mano, sembravano due normali amici, e Holly a fianco, con tipica espressione da cane bastonato.
Chiacchierando del più e del meno, arrivarono al parco, dove le ragazze rivissero i momenti della loro infanzia a Londra. Giunta sera, Patrick accompagnò a casa Patty, lasciando soli Amy, Julian e Holly.
Subito lei si sentì a disagio… "Beh, si sta facendo buio, è meglio che vada…"
"Ti accompagno"
"Eh? N- no, ti ringrazio ma veramente, non è necessario! Io vado! Ciao ragazzi!" Iniziò a correre verso l'uscita del parco, quando fu fermata dalla voce di Holly.
"Aspetta, Amy, ti prego…"
Lei si voltò preoccupata "Si? Che c'è, Oliver?"
"Ecco…hai tempo qualche minuto? Vorrei parlarti… resta anche tu, Julian!"
I tre si sedettero su una panchina, e dopo qualche esitazione, Holly iniziò a parlare.
"Prima che vi incontrassimo, voi due…tu e Patty, intendo…eravate uscite con Patrick?" A questo punto, anche l'altro ragazzo attese la risposta. Consapevole di ciò, Amy si affrettò a rispondere.
"No,no, veramente siamo uscite solo io e Patty, poi solo un attimo prima di incontrarvi, Patrick ci ha visto ed è venuto a salutarci, direi che ci è letteralmente saltato addosso, lui è sempre stato, fin da piccolo, un pochetto irruento!Eh eh…" Sorrise al pensiero della loro infanzia
"Ah, capisco…e…senti…" Arrossì fino alle orecchie "…non è che mentre parlavate…si insomma…ti ha detto qualcosa su…su di me…"
"Beh…no, direi di no, perché?..."
"No,niente…" Divenne ancora più triste, se possibile.
"Ne sei sicura, Amy?" Julian si intromise, vedendo l'amico in quello stato.
"S-si…" ma vide lo sguardo dell'amico e non ce la fece a stare zitta "Oh…d'accordo!Diciamo che più che parlarmi di te, Holly, abbiamo parlato di Patrick… sai, ho avuto la netta sensazione che lei non fosse affatto sicura di voler stare con lui, anzi, credo che non lo ami affatto!" Appena si voltò, incrociò lo sguardo di Julian, e si fissarono, fino a quando non intervenne Oliver, che sembrava essersi svegliato dal coma depressivo… "Davvero?Non è innamorata?Sei sicura di quello che dici?"
"Cosa? Ehm…" distolse lo sguardo da Julian "Si, sicurissima. Anzi, fidati… lei è ancora innamorata cotta di te, lo è sempre stata!" Il poverino divenne un peperone "Come te del resto, no?" Arrossì ancora di più, se possibile, e i tre scoppiarono a ridere. "Beh, ecco, io… non so se…ehm"
"Ma dai amico, non fare il finto tonto…" Gli diede una pacca sulla spalla e lui agitato com'era per poco non cadde dalla panchina.

QUELLA NOTTE… I PENSIERI DI TUTTI…
Patrick
Non conosco bene Oliver Hutton, certo. Patty, però, nelle sue lettere, me lo ha sempre descritto come una persona allegra e solare, che riesce a tenere sempre uniti i suoi amici con una parola giusta. Non l'avrei mai detto osservandolo oggi, era triste e non ha spiccicato parola. Quindi c'è una sola spiegazione per questo: è evidente che la MIA ragazza gli piace e lui non accetta il fatto che stia con me. Mi dispiace per lui, dev'essere un bravo ragazzo, ma io ci tengo troppo a Patty. Sono sempre stato innamorato di lei, fin da quando eravamo bambini, a Londra. Anche lei doveva essere innamorata di me, credo, ma poi a causa dei sentimenti che Amy provava per me, non è successo nulla. Voglio bene ad Amy, ma niente di più. Questo Patty lo deve capire.
Comunque, Holly Hutton, non ti permetterò facilmente di prenderti la MIA ragazza…dopotutto è stata anche colpa tua…è stupido farsi sfuggire una ragazza così…

Patty
Cavoli che giornata! Speriamo almeno di aver sistemato le cose con Amy… Per il resto…beh, che sorpresa trovarci davanti sia Julian che Holly…e poi proprio in QUEL momento, mentre ci stava abbracciando entrambe…ma cos'ho fatto di male?!Povero Julian, chissà come dev'essersi sentito…si è appena messo con Amy e già hanno dei problemi!Ma si risolverà tutto, loro sono fatti per stare insieme! E per quanto mi riguarda…beh…nessun problema, giusto?!Ho passato un pomeriggio con il mio ragazzo e i miei migliori amici. Già. Ma allora qualcuno mi potrebbe spiegare perché sono stata per tutto il tempo a disagio? Come… come se mi sentissi in colpa. Però…in colpa di che? Forse…NO!Holly non centra! Uffa…

Holly
Menomale che è finita questa giornata! Al confronto, sono meglio i falli di Mark! Non pensavo, fino a qualche tempo fa, che ci fosse qualcos'altro, oltre alle sconfitte calcistiche, capace di farmi stare così male…Che bambino che ero! Beh, è una sconfitta anche questa, in fondo…ora Patty è con Patrick, e devo accettarlo…Forse dovrei buttarmi a capofitto nel calcio per cercare di dimenticarla…però è stato questo a farla allontanare da me! E allora cosa devo fare? Forse cercare di riconquistarla…non sarebbe molto sportiv…ehm corretto, però…in guerra e in amore tutto è lecito,no?!

Amy
E' stato bruttissimo per me trovarmi Julian davanti, proprio mentre stavo abbracciando Patrick… Si è mostrato anche geloso…questo non può che farmi piacere,però…ho una tale confusione in testa!!
Di certo Julian ci sarà rimasto male…domani mi scuserò con lui…Seee "Scusa Julian se ti ho fatto ingelosire, è che non so se sono ancora innamorata di lui!" Oddio! Cosa posso fare???

Julian
Bene! Quello che temevo si è avverato! Vedere Amy fra le braccia del famigerato Patrick! Proprio una bella scenetta oggi! Certo, si capiva che era una cosa scherzosa, però… è stato brutto comunque! Non si può andare avanti così… la soluzione è una sola, e credo di sapere quale…

Bruce
Oh, mia cara Eve, perché continui ad evitarmi? Non ho già pagato abbastanza? Ma vedrai, tra poco potrai tornare a godere della mia dolce compagnia!(NdA: il solito modesto) Parlerò a Patty, domani.

Evelyne
Ma perché mi sono dovuta innamorare proprio di uno stupido del genere? Avrei dovuto sapere che è altamente inaffidabile, e invece…sono subito corsa a raccontargli tutto di Patty! Stupido essere! E dire che prendevo in giro Patty per essersi innamorata della persona sbagliata…

Tom
Povero Bruce! Ma anche poveri Holly, Patty, Julian, Amy, Evelyne… Ma il caro vecchio Tom anche stavolta accorrerà in vostro soccorso! Tutto si sistemerà! Fidatevi! AH AH AH (NdA: P-P-PAUUURAAAA)(Urlo che fece drizzare i capelli a suo padre, che stava finendo di ritoccare un dipinto…all'urlo tirò una rigaccia nera su tutto il paesaggio, il pennello gli era scappato...........ecco a voi uno dei pochi momenti in cui un componente della famiglia Becker perde il loro famoso "self-control"… "TTTTTTTTTTTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMM!!!!!!". Quella notte Tom dovette fare moolta strada per tornare a casa, dal monte Fuji su cui era finito volando per misteriosi motivi…)

Benji
Ronf…….Ronfff……..Ronnf…..Rooooonnffffff…………………..RRRROOONNNFFF………… (NdA: Ma insomma! Un po' di partecipazione! Un po' di rispetto per una povera scrittrice di ff che ci ha messo tutta la sua animuccia per creare te e gli altri personaggi… NdBenji: Eh? Sento uno strano ronzio nelle orecchie…Chi osa disturbare il sonno del grande SGGK???? Brutta mosca, adesso ti schiaccio!!!!! NdA: SONO IO, IDIOTA! NdB: Tu, come osi chiamarmi in codesto modo? NdA:non fare tanto il pagliaccio, e pensa a qualcosa! NdB: No, devo dormire! NdA: qui il capo sono IOOOOO!!!! NdB:ROOONFFFFFFF……….NdA:SIGGGGHH!!)

Ok, come vi è sembrato il secondo capitolo? Un po' incasinato, direi… comunque aspetto tutte ma proprio tutte le vostre opinioni!
Grazie per aver letto la ff fino a qui! ^__^
Fedechan




 

 

Torna all'indice Fanfiction