Did you ever love somebody?

Capitolo 4

 


La ragazza guardava fuori dalla vetrata del bar, mescolando distrattamente la sua bibita con la cannuccia che teneva in mano. "Come faccio a dirglielo?"
"Eh?! Come, scusa?" La giovane alzò di scatto la testa, scossa dal suo torpore.
"Patty, ma mi vuoi stare a sentire? Ti ho chiesto se c'è qualcosa che non va! Hai visto un fantasma?"
"No, no, stavo solo pensando"
"Ah! A cosa, se non sono indiscreto?"
Riprese a sorseggiare la bibita "Niente di particolare, ci sono dei problemi al club, non ci regolarizzano un permesso per giocare una partita a Kyoto…"
Il ragazzo posò il bicchiere sul tavolo, fissando la manager occhi negli occhi, e sorrise ironico.
"Che c'è, Patrick?"
"Mpf! Non riesci a non pensare a quella squadra per più di un minuto…"
Patty appoggiò la bevanda finita sul tavolino, e lo guardò crucciata "E' ciò di cui mi occupo tutti i giorni! Mi sembra abbastanza normale, non trovi?"
"Se lo dici tu!"
"Eh?!"
"Personalmente non trovo molto emozionante stare a lavare magliette e palloni tutti i pomeriggi…"
"Guarda che non è solo questo! Ma tu non lo puoi di certo sapere, e poi io tengo molto ai miei ragazzi, lì ho trovato la vera amicizia!"
"Diciamo che tieni a un ragazzo"
"Ecco, ci risiamo! Ma come ti permetti? Che ne sai tu di quello che c'è tra me e Holly?"
"Chi ti ha detto che parlavo di Hutton?"
Patty arrossì "Piantala, per favore!"
I due rimasero in silenzio, cercando di mantenere la calma. Fu Patrick il primo a spezzarlo.
"Senti, che ne dici se ora pensiamo solo a noi e ci passiamo un bel pomeriggio insieme?" Lo disse con un sorriso, quel sorriso che da sempre era capace di spiazzarla. Sorrise a sua volta. "Andiamo alla fiera?" Si alzarono, e per mano uscirono dal locale, iniziando ad addentrarsi nelle luci delle bancarelle lungo tutta la strada, e delle musiche tradizionali che li avvolgevano, insieme ai profumi degli okonomyiaki che venivano venduti ad ogni angolo tra il vociare dei bambini che correvano.
"Che bella atmosfera! Mi sento a mio agio oggi, stranamente! Si, anche se Patrick mi prende per mano, anche se non è Holly. Mi sembra di tornare indietro di 10 anni, a Londra. Ho deciso, mi godrò questa giornata, cercando di non pensare a niente. Non voglio rovinare tutto, gli dirò che lo lascio un altro giorno, e speriamo che vada tutto bene!"

"BRAZIL…NAAA NAAA NAAA NAAA NNAAA NAAA NAAA NAAA!!!"
"Bruce, ti prego! Non so tu, ma noi abbiamo ancora una dignità, qui a Fujisawa…"
"Lo sapete! Queste feste mi mettono di buonumore!" Si girò verso Paul, Holly, Benji, Tom, Ted, Johnny, Susy ed Evelyne che restavano indietro, a una distanza di sicurezza, con enormi goccioloni sul capo. "EEEEHHHIIIIII!!!!!" Benji aveva dato un morso al suo enorme zucchero filato azzurro. "Senti, Bruce, io non posso girare con un cibo per bambocci, quindi lo devo per forza mangiare da te!"
"Ah!E…" Stava cominciando la solita lite… Tutti circondarono i due, cercando di separarli. Susy però vide attraverso un viottolo qualcosa, o meglio qualcuno, che attirò la sua attenzione… "Capitano!"
"Si, Susy, cosa c'è?"
La ragazza lo fissò un istante. "No, niente, mi sono dimenticata quello che volevo dire! Eh eh eh!"
Holly la guardò un po' stranito, ma lasciò perdere "Ah, capisco!"
"Senti, capitano, io torno a casa, mi è venuto il mal di testa, ci vediamo domani! Ciao a tutti!"
Senza lasciare il tempo di ribattere corse via, verso ciò che l'aveva incuriosita. Oltrepassando la vietta scura, giunse nella via parallela, anch'essa illuminata e coperta da bancarelle di ogni genere. Proseguì ancora qualche passo, quando finalmente li vide: ecco, ora ne era sicura, erano proprio loro…non sembrava possibile…e pensare che lei aveva detto che sarebbe stata a casa…
Stette a fissarli un breve istante, poi si avviò verso casa. "Spero solo che il capitano non li veda"

Intanto, "l'allegra combriccola"… "BASTA!QUEL PESCE SARA' MIO!" La famosa "calma-zen" di Tom era andata a farsi un giretto. "Ma è la retina che è fragile, giusto, Bruce?!" (NdA: stanno facendo quel tipico gioco giapponese in cui bisogna pescare il pesciolino con una retina senza che questa si rompa) Guardò con occhi imploranti il compagno…"Si, Tom, però è in questo che sta il gioco!" "Ah." "E vedi di non spenderci un patrimonio!" L'altro per tutta risposta ricominciò a giocare. Tutti facevano il tifo intorno a lui "Ehi, fate vedere anche a me!" Holly stava cercando un passaggio fra i compagni "Spostatevi, voglio ved…" Ma il suo sguardo si posò su ben altre cose. Anche Benji notò quella cosa, poiché non sentiva più divincolarsi l'amico sulla schiena. "OH CAZZO!" (NdA: Certo che sei sempre il solito fine! NdBenji: Guarda che sei tu che scrivi le battute. NdA: Davvero?! Ormai mi ero abituata al vostro comando assoluto…)
Qualche bancarella più avanti, stavano camminando due ragazzi dall'espressione felice che si tenevano per mano…peccato che questi ragazzi fossero Patrick e…Patty…
"Com'è bella stasera, con quel kimono…Non avevo mai visto Patty indossarlo, o perlomeno non la avevo mai notata, come al mio solito… E ora lei è con un altro… è dall'inizio della storia che me lo ripeto:me lo sono meritato! E nonostante mi avesse detto che lo voleva lasciare, si vede che è felice ora…le mie speranze di conquistarla sono affievolite. E' inutile, devo arrendermi..."
"Oh-oh! Povero Oliver, non si meritava di vedere una scena così…è impietrito! Ma cosa combina la manager? Possibile che abbia perso la testa per quel damerino? Se è così spacco la faccia a tutti e due, parola di SGGK! Ma guardali, peggio che nei manga, lui ha vinto al tiro a segno e le regala il cane di peluche…MA DAIII!!!"
"A-ehm, capitano, tutto ok?!" Tutti si erano accorti della scena.
"Eh? Si che va tutto bene, perché?" Tutti lo guardarono straniti "Ouff! E non guardatemi così! Lo sapevamo tutti, no?! Dai, prendi quel pesce, Tom!" E tutti tornarono alla vasca…

Mattina successiva, istituto Nankatsu.
Patty sta canticchiando allegramente dirigendosi verso l'ingresso principale della scuola, per iniziare un'altra giornata di scuola, quando vede davanti Susy, che, come lei. si dirige verso l'edificio. "Ehi, Susy!", corre di fianco a lei per raggiungerla.
La ragazza si volta, le tira un'occhiataccia e le borbotta un "Ti devo assolutamente parlare, senpai, ci vediamo sul tetto alla pausa pranzo.", per poi scappare via.

In classe."Eve!"
Nel sentirsi chiamare la ragazza sussultò "Oh! Ciao Patty!" Arrossì.
"Ehi, ti ho spaventato?!"
"No, no!"
"Senti, vorrei chiederti una cosa. Sai cosa è successo a Susy? Stamattina aveva una faccia, e ha detto che deve assolutamente parlarmi."
Eve ci pensò un attimo, non riuscendo a capire cosa potesse avere, poi… "Aspetta un attimo:ieri sera se n'è andata all'improvviso…e proprio pochissimo prima che vedessimo…Si, deve essere sicuramente questo, dopotutto è sempre stata innamorata del capitano…" Si mise a frugare nervosamente nella cartella. "No, non so di cosa tu stia parlando! Scusa, devo ripassare storia!" Sorrise e aprì il libro. L'altra ci rimase un po' male, la sua amica le era sembrata…strana!
"Oh, Patty, ma cosa cavolo hai combinato ieri? Hai dato quella che sembra essere una prova tangibile che ti piace Patrick! Non ci posso credere! Ma sarà davvero così? E perché non mi hai detto niente? Credevo di essere tua amica… Prima o poi dovremo parlare! Devo assolutamente chiarire questa situazione!"
La prima manager intanto si stava dirigendo al proprio banco, letteralmente frastornata dal comportamento degli altri nei suoi confronti: Benji e Bruce le tirarono un'occhiataccia omicida, dopo aver mormorato " Eccola!", Tom la guardava con uno sguardo indecifrabile, sembrava un po' dispiaciuto e un po' incuriosito, mentre Oliver…beh, Oliver… non la vide nemmeno arrivare, intento a studiare la lezione. Gli occhi di Patty divennero lucidi "Ma cos'hanno tutti? Holly…"
"Patty, scusa se ho finto di non accorgermi di te, ma non ci riesco ancora…non riesco ancora a guardarti dopo ciò che ho visto ieri!"
Le ore di lezione passarono lunghe un po' per tutti i nostri eroi (NdBenji: si, si! me grande eroe!!! NdA:SBONK!), ma soprattutto per la povera Patricia, che non riusciva a spiegarsi lo strano comportamento dei suoi amici. Arrivò finalmente l'ora di pranzo, e la ragazza si recò immersa nei suoi pensieri sul tetto, dove avrebbe dovuto aspettarla Susy. Anche all'intervallo aveva provato una strana sensazione di disagio, come se tutti la evitassero. Non aveva neppure ricevuto una delle solite battute di Bruce! Tutti se ne stavano in gruppo, e appena tentava di avvicinarsi il silenzio calava…cosa stava succedendo?
Giunta al luogo d'appuntamento, trovò la kohai appoggiata alla ringhiera del grande balcone, intenta a guardare giù. Non si accorse del suo arrivo, ma si girò quando era a pochi passi da lei. "Ah, senpai, sei qui!"
"Senti, tu sai per caso cosa è preso a tutti, oggi? Sembra che mi evitino!"
"Cosa?!" "Oddio, allora…allora hanno visto tutto! Oh, capitano…"
"Si…sono…STRANI!"
La ragazzina fece un sorrisetto malizioso, poi si voltò a guardare giù, il cortile della scuola. "Hmf! Ti sei divertita, ieri sera?"
Patty arretrò, spalancando gli occhi e posando una mano sulla bocca "Eh?!?"
"Ecco, vedo che hai capito. Ieri io vi ho visto, tu e Patrick, sembravate due innamoratini, felici come non mai! Ci sono rimasta male e sono corsa a casa, senza dirlo al capitano!" Solo che la fiera non è poi così grande, anche gli altri ti avranno visto! Eravamo usciti tutti insieme!"
"No, io…"
"Mi hai delusa, non ti credevo una persona simile, capace di fare questo!" Se ne andò di corsa.
"No, Susy, aspetta!" Scivolò lentamente sino a sedersi per terra, appoggiata alla ringhiera. "Ora capisco…Non è possibile! Certo che ci vuole tutta la sfortuna di questo mondo!(NdA: No…basta un'autrice un po' cattivella…) Cavoli…e ora? Come faccio a guardarli in faccia?A spiegare tutto?E' assurdo!In teoria non sarei tenuta a dare spiegazioni, però…però loro…loro sono i miei amici! Anche Eve,cosa avrà pensato di me? E poi c'è Holly…sarà questo il motivo per cui oggi non mi ha mai guardato in faccia? Se fosse così, significherebbe che…AAAAARRRRRGGGGHHHHH!!!!! Certo che sono strana:ho un ragazzo, esco con lui e succede un casino spaventoso, inoltre devo dare spiegazioni a tutti!Mah!... Vabbè, tanto ormai è chiaro, no?! Patrick è solo un caro amico per me,io…io amo Holly!Bene. Però… COSA DEVO FARE ADESSO???"
Le ultime ore di lezione scorsero veloci, forse anche troppo per la povera Patty, che stava cercando la maniera in cui comportarsi agli allenamenti. L'unica certezza fu la necessità di confidarsi con Evelyne.
Andando al campo assieme a tutti gli altri ragazzi (tranne Oliver, ovviamente, che era al campo già da un pezzo), nessuno le rivolgeva la parola, tranne Eve, che, ad un certo punto le si avvicinò chiedendole come andava con il suo fidanzato. In quel momento ci fu silenzio totale, tutti erano curiosi di sentire le novità della manager, dopo la scena della sera prima. La ragazza arrossì violentemente, riuscendo solamente a bofonchiare un "Bene, grazie". Tutti i presenti si girarono verso di lei e continuarono a camminare, ancora in silenzio. Si sentì solo la voce di Benji: "Ah, bene, è?!?", subito zittito da una doppia gomitata di Tom e Bruce. Patty non poté far altro che abbassare il capo. Finalmente arrivarono al campo, e tutti andarono a cambiarsi. Giunte nello spogliatoio delle managers, Patricia chiese alle amiche di poter parlare, e queste, dopo qualche esitazione, accettarono. Si vestirono in silenzio e andarono nel casotto, dove iniziarono ad affettare i limoni.
"Vi devo spiegare cosa è successo ieri sera!"
"Mi sembra abbastanza chiaro, no?!"
"Susy, per favore! Dai, inizia pure!"
"Va bene. Senti, Eve…Holly….ha visto tutto, vero?" La ragazza annuì. "Bene…comunque, Patrick mi ha invitato fuori, e sono andata all'appuntamento. Ad un certo punto abbiamo iniziato a litigare per il motivo che sapete, e per non finire come al solito, lui mi ha chiesto di passare un pomeriggio come ai vecchi tempi, a Londra, totalmente senza pensieri. E io ho semplicemente accettato, capite ora?" Evelyne le si avvicinò e la abbracciò. "Menomale, credevo che ti fossi innamorata sul serio di quello là!" "Ah, bella opinione che avete di lui!" "Senpai, guarda che sei l'unica che non si è accorta delle occhiatacce di sfida che lancia sempre al capitano!" Eve ridacchiò nervosa quando Patty le chiese spiegazioni. "Ah brave, e perché io sono sempre l'ultima a sapere le cose?" E tutte e tre scoppiarono a ridere. "Comunque…" "Si?" "Come mi comporto con Holly?" "Devi assolutamente dirgli ciò che hai detto a noi, poverino, sapessi la faccia che ha fatto quando vi ha visto!" "Già, sembravate due fidanzatini, lui che ti regala il cane di peluche…" "Ah, in quel momento ci ha visto?" "Si!" "Ma come faccio a dirglielo, in teoria è normale che esca col mio ragazzo, no?!" "Però so che gli hai detto che volevi lasciare Patrick, quindi potrebbe pensare che gli hai mentito!" "Oddio, è vero!" Susy gli si avvicinò e la guardò dritta negli occhi (immaginatela modello Tsubasa di Karekano) "Io ti chiedo solo una cosa:non farlo soffrire!" Patty la abbracciò. "Va bene!" Alla fine glielo aveva "lasciato", nonostante tenesse così tanto a lui! "Grazie, Susy!"
"Però non so come fare a dirglielo!" Goccioloni sulle teste delle altre due. "Beh, lo aspettiamo alla fine degli allenamenti, io e Susy introduciamo l'argomento, poi ce ne andiamo e vi lasciamo soli soletti!" "Si! Sei una mita, Eve!"
Arrivò il momento pausa- distribuzione panini. Naturalmente fu Eve a porgerlo a Bruce, impegnato in uno scambio di sberle con Benji (NdA: si, lo so che è da bambini, ma i miei compagni lo fanno ancora, vero, ragazzi?!^_- E' un omaggio a loro!^_^;). Tutti rimasero sbigottiti invece nel vedere che Susy non cercò nemmeno di fiondarsi su Oliver, lasciando così il posto a Patty. "Tieni, capitano!", gli diede l'asciugamano e il panino, sorridendo. Lui fece altrettanto, come sempre. "Grazie, Patty!" "Tanto ormai mi devo rassegnare. Anche se mi sembra impossibile che l'altro giorno, in infermeria, mi abbia mentito!Non so più cosa pensare!Forse sarà meglio non pensarci del tutto. Si, come se fosse facile!Ma ci dovrò riuscire per forza!"

Fine dell'allenamento. Spogliatoi maschili.
"Ehi, Bruce!"
"Si, Paul?"
"Mi sa che qui, oltre ad Holly, c'è da sistemare anche a te!"
Oliver arrossì (NdA:ah, ma allora ha capito!): "Cosa intendi?" Tutti ridacchiarono.
"Lo sai benissimo!"
"E io cosa centro, adesso!"
"Bruce, tu centri sempre."
"Ah - ah - ah."
Paul continuò."Comunque…avete visto tutti le occhiate che si lanciavano Bruce e una certa manager di nome Evelyne, no?!" I compagni annuirono ridendo. (NdHolly:io non ho notato proprio niente! NdA: che strano, è?!...Muto, rospo!)
I commenti si sprecarono… "Povera Eve, chissà che strana pozione ha bevuto!" "Il nostro sciupafemmine!" "Ma sarà vero?"
"Bravi, bravi, continuate a prendermi in giro! Umpf!"

Spogliatoi femminili. La prima manager era UN Po' nervosa.
"Tutto ok, Patty?"
Aveva già fatto cadere per terra di tutto, quel pomeriggio: maglie pulite, palloni, bicchieri, cibo… Per la gioia del mister e delle altre manager a cui toccava rifare il lavoro. "Insomma…"
"Eh! Si vede!" Goccioloni su tutte e tre.
"E se Holly non mi volesse più parlare?"
"Ma dai! Lo sai che è impossibile!"
Continuarono a cambiarsi in silenzio, fino a quando Patricia si avvicinò alle altre due. "Ci ho pensato bene." "Eh?" "Si, voglio dirgli tutto, ma non adesso, in questo modo. Sembra tutto organizzato…Devo riuscire a dirglielo io da sola, stasera troverò un pretesto per parlargli!"
Le altre applaudirono. "Brava! Finalmente! Però se domani non glielo hai ancora detto ti uccido!!"
"Forza, usciamo! Gli altri ci staranno aspettando!"
Difatti appena aprirono la porta trovarono tutti lì davanti. "Lentine, oggi! Qui c'è gente che ha fame!" Iniziarono ad avviarsi verso casa, e Bruce trascinò dietro con sé Tom e Benji, mormorandogli nell'orecchio "Stasera tutti a casa mia, riunione speciale!"

Quella sera.
"Come faccio a dirglielo?" "A-hem, ragazzi…dunque, vi ho fatto venire perché devo dirvi…"
"Mh?!" "Eh?!" Gli altri due continuarono imperterriti a guardare la tv.
Bruce cercò il telecomando. Inutile. Ce lo aveva Benji. "Ehi…" Niente. Cercò di spegnere con il pulsante, ma appena gli si parò davanti Benji lo spinse non proprio gentilmente da una parte. Così, a mali estremi, estremi rimedi. CLACK. Staccò la spina. "NOOOOOOOO!!!!" "Harper, come osi?!?" "Umpf! Se volevate vedere la tv, potevate stare a casa!" "GRRRRR!!!!" "Su, Benji, calmati, ha ragione, in fondo. Allora, Bruce, ci vuoi dire perché siamo qui?"

"Come faccio a dirglielo?" Era ormai da più di mezz'ora davanti al telefono, e aveva alzato la cornetta una cinquantina di volte, rimettendola giù all'istante. "Dunque. Ragioni per farlo: 1) Eve mi ha minacciato di morte, 2) Cosa c'è di male, in fondo? Forza, ora o mai più. O la va o la spacca." TU… TU….. TU………
"Pronto, qui casa Hutton!"
"Ciao, Maggie, sono Patricia!"
"Oh, ciao, cara, tutto bene?"
"Si, grazie! Mi potresti passare Oliver, per favore?"
"Certo! Aspetta solo un momento!"
"Va bene, ciao!" Sentì dall'altra parte un rumore di passi che si allontanavano. "Glom Cosa ho fatto?! Oddio. Una scusa. Devo ASSOLUTAMENTE inventare una scusa…"
"Pronto?"
"STUMP! Ahia"
"Ehi, manager, tutto ok?"
"Eh?! Si, si, scusami capitano, è che stavo giocherellando con l'elenco telefonico e mi è caduto su un piede"
"Hmf!(risata) Menomale che non abiti a Tokio, sennò chissà che male!" (NdA:Battutaccia,lo so.V_V)
(Risata)
"Mi volevi dire qualcosa?"
"Eh?! Ah, si, hai ragione! Eh eh eh! Scusa se ti disturbo a quest'ora, ma… Potresti uscire un attimo?"
"Cosa?"
"Si, ti dovrei parlare…" "Ti prego ti prego ti prego!!!"
"Va bene! Vengo a casa tua, poi facciamo un giro, ok?"
"Ok! A dopo!" Mise giù la cornetta. "SIIIIII!!!!! OH, YEAH!!!!" Iniziò a ballare scatenata, quando il telefono squillò. "Pronto, qui casa Gatsby!" "Ciao Patty!" "Ciao Patrick! Dimmi!" "Niente, volevo solo parlare un po'…" "Oh, beh, ecco, adesso è qui Evelyne, dobbiamo studiare!"
"Ah, capisco!" "Senti…" "Si?" "Dopodomani possiamo vederci? Ti devo parlare." "Va bene…"
"Buonanotte, allora!" "Buonanotte!"

"Eddai, Bruce, non tenerci sulle spine!"
Bruce si stava gongolando tutto, ed era più rosso di un peperone… "Ecco…"
Tom lo guardava sbalordito, trattenendosi a stento dal ridere. Benji evidentemente non aveva la resistenza dell'amico…era già da un pezzo per terra a spanciarsi. "Bwa-aaahhh-ahhhhh! Ma Becker, non lo hai ancora capito?!" "Capito cosa?" "Che vuole parlarci della manager! E secondo me, più precisamente, di come fare per confessarle il suo amore!" "Davvero???" "Ehm…" Annuì. "Ah, ora capisco! Dai, non fare il timido con noi!" Gli diede una pacca sulla schiena "COFF… COFF… COFF!!!" "Benji, tu cosa dici?" "Che?! Io?!" "Esatto! Non eri tu il grande esperto di donzelle?!" "Certo!" "E dunque?" "Ehm…E adesso come mi salvo?! Ah, si, ecco, che genio! COME CAVOLO FACCIO A TROVARE QUALCOSA PER QUESTO QUA? CI VORREBBE UN MIRACOLO!" Goccioloni sulle teste degli altri due. A cui seguì un lungo silenzio, tutti stavano pensando intensamente a una soluzione…o almeno così sembrava…
"TROVATOOO!!!!!!" "Eh?! Davvero, Tom? Grazie!" RONF….RONF…RONF… "Ma cos'è questo rumore?" "Mah!" "Uhm…aspetta!" Tom si avvicinò cautamente a Benji. "BEEEEEEENJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
"Eh?! Come?! Cosa?! Che?!"
"Tu. DORMIVI!"
"No, cosa hai capito, pensavo profondamente!"
"Si, perché uno quando pensa ronfa della grossa!"
"Su, su, ora dicci tutto, Tom!"
"Ok! Io farei una cosa très romantique!Ohhhh! Madame!..." E si mise a volteggiare candidamente per tutta la stanza fingendo di ballare un valzer. Bruce perdette ogni speranza. Era impazzito, lui, l'unico che forse poteva aiutarlo. Ma ci pensò Benji, con il suo solito "savoir faire", a trasportare entrambi alla realtà. SBONK! "Ahia!" "Scusa, Tom, ma era necessario." "Umpf!"
Bruce non sapeva se ridere o piangere. "Comunque…stavi dicendo, Tom?"
"Non so, preparale una cenetta romantica, bella musica, luci soffuse, ti vesti come un pinguino e il gioco è fatto…"
Harper rimase pensieroso per un po', poi si rivolse agli altri due, e con il fuocherello negli occhi, disse: "Ho capito. Lasciate fare a me! Ecco il piano! Domani si comincia l'operazione X!"
Ora erano Tom e Benji, che non sapevano se ridere o piangere. "Dunque…"

"Oddio! Cosa ho fatto? E adesso? Dove lo trovo il coraggio di parlargli? In fondo, dai, devo solamente chiarire che non gli stavo mentendo, l'altra volta...Forza!"
DLIN DLON! "Oh-oh!" Corse verso la porta. La aprì.
"Ciao capitano!"
"Ciao Patty!" Le sorrise, il che fece assumere alla ragazza il colorito di un pomodoro maturo…
"Ehm… arrivo! Prendo la giacca!"
Uscirono nella tranquillità di una sera di fine primavera. Gli uccellini che tardavano a ritornare al loro nido, li attorniavano silenziosi nel cercare qualche briciola, mentre si sentiva il frinire delle cicale, che faceva assaporare loro l'inizio di una nuova estate, ricca di speranze…
Arrivarono fino al parco vuoto vicino a casa Gatsby, e lì si sedettero illuminati solo dal chiarore della luna, che riflessa nel laghetto, dava l'impressione di un'altra dimensione, che non ci è dato raggiungere…
"Wow, che bella atmosfera…quanto ho desiderato di essere in una situazione di questo genere con il mio adorato capitano, e ora ci sono…però…"
"Ehi, manager, tutto ok?" La stava osservando con quel suo sguardo ingenuo, che l'aveva fatta innamorare…
"Come?! Si, scusa, stavo guardando il laghetto…è bellissimo qui, vero?"
Holly si guardò intorno, come se non si fosse ancora accorto di niente, e sorrise. "Già!"
Restarono in silenzio, a godere di quella magica atmosfera.
Ad un tratto, Patty, dopo aver raccolto tutto il suo coraggio, disse timidamente: "Io…"
Lui le sorrise ancora, spiazzandola di nuovo. "Si? Di cosa volevi parlarmi?"
"Ecco…ehm…io…l'altro giorno…in infermeria…"
"Si?!" Si voltò verso di lei.
"Non ti ho affatto mentito!" Disse tutto d'un fiato, fissandolo negli occhi.
"C-come?"
"So che… alla festa…beh…avete visto me e Patrick…"
"Oh." Distolse lo sguardo dai suoi occhi.
"Quindi…quindi ho pensato che tu potessi credermi una bugiarda, ecco!" Continuò a fissarlo, aspettando con ansia una risposta, che non arrivò.
"Posso spiegarti tutto…"
Si voltò verso di lei, sorridendole dolcemente "Non è necessario, davvero!"
Lei lo guardò spiazzata, non si sarebbe aspettata una reazione di quel genere. Si sentiva…delusa…
Ma doveva dirglielo, a tutti i costi!
"Invece lo è. Devi sapere che quel giorno, appena ci siamo visti, abbiamo subito iniziato a litigare. Dopo un po', eravamo stanchi tutti e due, così lui mi ha proposto di passare un giornata con lo spirito che avevamo a Londra, quando eravamo amici! E io ho accettato, capisci? Non ho assolutamente abbandonato l'idea di lasciarlo, l'ho solo rimandata, lo farò, gli ho già detto che devo parlargli!"
"Non so che dirti, Patty, ma guarda che non hai fatto niente di male, davvero!"
"No, ma io…" Ancora quella spiacevole sensazione di amarezza. Ne seguì un imbarazzato silenzio…come fino ad allora, entrambi credevano di aver superato quella insensata fase da impacciati, ma evidentemente non era così.
Dei passi dietro di loro. "Patrick!" "Ciao Pat, Holly."
"Ti posso spiegare, io…"
"Non importa, ero uscito per fare quattro passi e magari venire a trovarti, ma vedo che sei in ottima compagnia."
Holly si sentì in dovere di intervenire "No, non pensare male!"
"Hmf!"
"Senti, domani ti spiegherò tutto, te lo prometto!"
"Si, Patty, tranquilla, immagino!" "No…!"
"Hutton, posso parlarti un attimo?"
"Patrick! NO!"
"Tranquilla, tranquilla, non farò niente al tuo capitano!"
"Ok, andiamo, non ci sono problemi!" Sorrise a Patricia "Ti dispiacerebbe andare a casa da sola? Ci vediamo domani!"
Arrossì "Certo, capitano, a domani! Ciao Patrick!" Se ne andò lentamente, aveva quasi paura a lasciarli da soli…
I due la osservarono voltare l'angolo in silenzio, poi iniziarono a camminare, inoltrandosi nella città deserta. "Ormai è chiaro."
"Eh?!" (NdA: Oliveruccio,ti prego, non fare brutta figura pure con gli stranieri.;_;)
Gocciolone sullo "straniero" (;P). "Non so se sia già successo qualcosa tra di voi, ma…"
"No, cosa stai dicendo???"
"….ma è chiaro che tu e Patty vi piacete, e tanto! Lei vuole stare con te!"
Holly diventò rosso "M-ma cosa dici?"
"Non fare il finto (?!?) tonto…"
"Eh?!"
"Ma dimmelo sinceramente. E' successo qualcosa tra di voi?"
"Patty non farebbe una cosa del genere!" (NdA: Oh! Hai capito?! Ma dai?!^^)
Si fermarono sopra un piccolo ponte, guardando l'acqua scorrere scura sotto i loro piedi.
"Non ne sarei sicuro da come mi ha trattato! Non è stata sincera con me neppure per un minuto da quando sono arrivato…umpf! Stare qui le ha fatto male, a Londra era una brava ragazz… OUCH!"
Oliver gli aveva tirato un forte pugno in faccia (NdA:…URKA!), e ora lo stava fissando dritto negli occhi "Non ti permetto di parlare così di Patty!!!"
L'altro non ci pensò due minuti, in fondo era anche un modo di vendicarsi… gli tirò un sinistro potente, e iniziarono ad azzuffarsi, fino a che entrambi non si ritrovarono per terra, ansando…
"Ora mi sento meglio, sai, Hutton?"
"Si. Anche io." Si rialzarono entrambi, aiutandosi a vicenda. "Forse abbiamo esagerato!"
"Già! E adesso chi lo racconta a Pat?" Risero entrambi, poi calò di nuovo il silenzio.
"In fondo sei un bravo ragazzo, Holly"
"Ti ringrazio."
"Ti chiedo solo una cosa."
"Eh?"
"Non farla soffrire troppo, te ne prego!" Se ne andò, lasciando il capitano ammutolito.

Holly decise di tornarsene a casa, ne erano successe troppe quella sera. Aprì la porta.
"Holly!"
"Ciao mamma!"
"L'occhio!"
"Eh?!" (NdA: oh, ma è un abitudine!)
"Ma non eri uscito con Patty?"
"Si!"
"Oh, povera ragazza, in fondo la capisco, l'hai fatta aspettare così tanto!"
"MAMMA!"

Giorno seguente. Allenamenti mattutini della NewTeam. Quando, ancora presto, Holly uscì dagli spogliatoi, trovò Patty davanti a lui intenta a spostare la solita cesta di palloni. Appena questa sentì la porta aprirsi, si girò sorridente, sapendo benissimo di chi si trattasse…Ma appena lo vide, lasciò cadere la cesta, correndo ad avvicinarsi un po' di più verso di lui e portandosi una mano alla bocca
"Oh, mio dio, capitano, cos'è successo?"
"Come? Ah, ehm, l'occhio, dici? Beh, ecco…"
Lo guardò arrabbiata e allo stesso tempo preoccupata "E' stato Patrick, non è vero?Io…io…" Strinse i pugni con forza "Oggi lo faccio secco!!!"
A quella visione ad Oliver venne quasi da ridere, gli sembrava di rivedere la piccola Anego!
"No, no, non ti preoccupare, è stato solo un malinteso, anzi, abbiamo quasi fatto amicizia!" Sorrise divertito.
"Ah, perché adesso si fa amicizia prendendosi a pugni, certo!"
"Su, dai, non pensarci! Al lavoro, forza!" Indicò tutti i palloni sparsi per terra dopo la caduta della cesta. Patty divenne viola "Occavolo!" E si accucciò iniziando a raccoglierli e a metterli nella cesta, sbuffando per la sua sbadataggine. "Si, si, questa è proprio Anego!" Sorrise divertito di nuovo il capitano, iniziando ad aiutarla "Grazie!"
Nel frattempo arrivarono gli altri. Bruce fu il primo a notare l'occhio malconcio di Holly.
"Ehi, ma cosa ti è successo? Patty, sei stata tu? Confessa!"
Naturalmente la chiamata in causa si alzò e iniziò a rincorrerlo, tra le risate degli altri.

Fine degli allenamenti serali. Tutti i giocatori sono seduti per terra, esausti, a finire di bere le bibite che le managers avevano distribuito. Tutti tranne Bruce, Benji e Tom, che erano corsi via qualche minuto prima, senza dare spiegazioni. "Chissà cosa combineranno quei tre!" "Già, io mi sto preoccupando"
"A chi lo dici!" La squadra intera scoppiò a ridere, ma fu interrotta da Susy, che si avvicinò a Patty e le indicò due figure ferme oltre il campo. La ragazza le riconobbe all'istante "Amy! Julian!" Corse verso i due, seguita dalle altre managers e dai ragazzi. "Ciao! Siamo venuti qualche giorno a trovarvi! Ci mancavate!"

Intanto, in un ex-casotto delle managers, ormai in disuso, dietro il campo…
"Con tutto quello che ci hai fatto sgobbare, se stasera non va tutto liscio ti spenno, vecchia gallinaccia! Umpf!"
"E-E-E----HHHH???" Il povero Bruce si aggirava per la stanza, tremando come una foglia
"Benji, lascialo stare, poveretto, non vedi com'è agitato? Se lo tocchi esplode!", disse Tom, in bilico su una sedia con un pezzo di scotch in bocca "Non sarà come alle mostre di mio padre, però rende, no?!"

Al campo tutti si erano divisi: era ora di cambiarsi, quindi Julian accompagnò i maschi nel loro spogliatoio, ed Amy fece altrettanto con le ragazze.
"Allora, ditemi ragazzi, come se la sta cavando il vecchio marpione con la nostra Patty?" disse dando una pacca sulla schiena ad Oliver, che iniziò a tossicchiare e ad arrossire.
"Ma la pianti?!?" Il poveretto fu zittito dai numerosi commenti degli altri…ma essendoci il capitano, non si poteva parlare troppo, quindi si misero in cerchio e iniziarono a complottare di un possibile appuntamento, dopo essersi messi d'accordo anche con le due managers e Amy, per trovare un modo per sbloccare quelle due teste di rapa…

"Patty, come va con Holly?"
"Beh, ci sono stati un po' di casini, ma adesso spero vada tutto bene" Amy, Susy ed Eve si sedettero vicino a lei, e iniziò a raccontare tutto… "…e stamattina è venuto con un occhio nero, e mi viene pure a dire che lui e Patrick sono diventati amici…bah!"
"Ma comunque appena avrai lasciato Patrick ti dichiarerai, no?!"
"Beh, forse…" iniziò a diventare tutta rossa, e a balbettare parole incomprensibili… Le altre tre si guardarono sconsolate, e decisero di ritrovarsi, insieme ai ragazzi, per svegliare quei due "senza speranza"…

"Forza! Finalmente abbiamo finito! Guarda che bel lavoro! Vai, Bruce, ora tocca a te!"
"EH?!?"
"Si, demente, non vorrai tirarti indietro proprio adesso?!"
"Veramente…ehm…" Lo sguardo omicida di Benji lo convinse a trovare il coraggio di scrollare il capo
"Bene! Vedo che ci siamo capiti! Ora vai dentro e preparati, andiamo a prendere la manager!"
I due iniziarono a correre, ma ad un tratto si voltarono e fecero il segno della vittoria, urlando "Buona fortuna!"
Bruce sorrise, e rientrò nel casotto, pregando che tutto andasse per il meglio.

Ragazzi e ragazze stavano confabulando in gruppo davanti agli spogliatoi, mentre Bob Denver teneva occupati Holly e Patty, raccontando al capitano di una partita vista in tv, e cercando di tenere a bada la manager che si divincolava per raggiungere gli altri(NdA: curiosa!!! NdPatty: DAIII, dimmi cosa dicono! Ti preeeeegggooooooo!!! NdA: manco morta!)
"Allora d'accordo? Finito l'allenamento, domani li seminiamo e ci ritroviamo tutti qua, per pensare a un piano! Ditelo anche a Bob, e mi raccomando, TOP SECRET!!!" Tutti misero le mani una sopra all'altra, e le alzarono urlando "SIII!!!" (NdA: tipo film americano)
A quell'urlo persino Holly si svegliò: "Cos'è successo?" Mentre sulla testa di Patty compariva un mega-gocciolone, arrivarono Benji e Tom di corsa. Questo si fermò davanti ad Eve, e sorridendole (NdEve: mi fai diventare tutta rossa! NdTom: autrice, dì a questa qua che non è me che deve guardare! NdEve: Fedechan, tu mi capisci, vero? Al sorriso di Tom non si resiste!" NdA: Eh già! -Sospiri di Eve e Fedechan- -Gocciolone sulla testa di Tom-), gentilmente le disse: "Scusa, Eve, potresti venire un momento con noi?" Lei, ancora rossa, accettò (NdBenji: Gnè gnè gnè! Guardalo, come fa il gentile! NdA: qualcosa da ridire? NdBenji: Mi fa venire i nervi! NdA: Groar!!!!)
Camminando camminando arrivarono al casotto, la guardarono allusivi, la spinsero dentro, chiusero la porta e se ne andarono… "EHI!!!!!!"
"E' tutto buio, qui, dov'è la luce?!" Sentì un clack. Una musica partì "Cosa…?" Un altro clack. La luce si accese, le pareti attorno a lei erano ricoperte di fotografie e disegni di tramonti, lune piene e mari. Quella musica… "When you say nothing at all" di Ronan Keating, una delle più dolci canzoni che avesse mai sentito…si guardò intorno sbigottita "C'è…c'è qualcuno?"
Bruce era nascosto in un angolo…ma non trovava la forza di uscire…"Oddio! Cosa sto facendo? E se poi mi desse dello stupido? Non lo reggerei…" "C'è qualcuno?" "Esco?" "Beh, io me ne vado!" Si girò, e aprì la porta di scatto. Come salami caddero ai suoi piedi Tom e Benji, che iniziarono a ridacchiare nervosamente. "Oh, ormai quel che è fatto è fatto!" "Aspetta, Eve!" Lei si girò, e chiuse la porta alle sue spalle, noncurante delle urla dei due che si erano presi una porta in faccia. Sorrise. "Bruce!" Lui era tutto rosso, e aveva in mano un mazzo di fiori di campo e cioccolatini, che tremavano come lui. "C-ciao Eve!" Lei sorrise, e arrossì. Lui le si avvicinò piano.
"Bruce, volevi dirmi qualcosa?" Sorrise incoraggiante "Fa che sia quello che spero!"
Dopo alcuni momenti di esitazione… "O la va o la spacca!"
Le diede i fiori e i cioccolatini, e tutto d'un fiato, disse: "Tu…tu mi piaci, Eve!"
"Cosa?!"
"Eh?!" Lei continuava a guardarlo "Ho detto…ho detto che mi sono innamorato di te, e ti ho preparato questa sorpresa! Spero che ti sia piaciuta…"
A Eve vennero gli occhi lucidi…nessuno aveva mai fatto niente di simile per lei! Bruce le piaceva ogni giorno di più! "…Oh, Bruce! Ti voglio bene!" Gli si gettò tra le braccia, sorridendo felice, calmando così anche lui, che l'abbracciò finalmente soddisfatto…

Ed eccoci alla fine del capitolo 4, ovvero il penultimo! Se sono arrivata fino a qui, lo devo a delle persone che mi hanno aiutato, anche se in diversi modi, a scrivere. Ma i ringraziamenti li vorrei fare,completi, nell'ultimo capitolo! Per ora ringrazio Gemini, e tutti voi che leggendo la ff mi avete spinto a continuare. E sempre da voi mi aspetto commenti e critiche, positive e negative!Alla prossima, allora, per leggere finalmente la conclusione!!
Fedechan

 


 

 

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