Le 8 di mattina.Oggi Asuka aveva fatto tardi.Troppo
tardi per una ragazza così precisa da non permettersi nemmeno un
giorno di festa a scuola, quante volte aveva nascosto ai suoi genitori
di avere la febbre pur di recarsi a scuola,lontano da casa, o forse è
meglio dire lontano da quel luogo che non sarebbe mai stato la "sua
casa".
Corse giù per le scale,si era vestita di corsa,un biscotto nella
mano sinistra,la cartella nella mano destra.
Lui la osservava ogni mattina,solo lui poteva cogliere ogni suo piccolo
movimento,ogni sospiro,ogni pensiero.E' il compito di un angelo seguire
la persona affidatagli,aiutarla,ma senza che lei possa mai saperlo .Van
era un angelo e notò che quel piccolo evento avrebbe sconvolto
interamente la giornata e l'intera esistenza di Asuka.
Asuka arrivò a scuola che i cancelli stavano x chiudersi,entrò
per un pelo, senza quasi + fiato salì le scale,stava per crollare
a sedersi sui gradini,ma raccolse le sue ultime energie e salì
gli ultimi gradini.
Percorse quel corridoio,che le sembrò interminabile .Guardò
l'orologio,erano le 8e20!!Diavolo!!!Oggi alla prima ora c'era la prof
di biologia,una donna davvero intransigente:"Come farò?"pensò
fra se Asuka.
Bussò alla porta,2 colpi dati in modo titubante una voce roca e
severa disse:"Avanti".Asuka aprì la porta e dinanzi ai
suoi occhi comparve la figura della tanto temuta professoressa Jena Loris
Taiwan.Veniva dall'Inghilterra.Era alta circa 1,75,capelli castano-bianco
,denti gialli, così ridotti dall'uso smodato di tabacco allo stato
puro,questa passione traspariva anche dalle sue mani,fra le sue dita era
possibile incontrare il suo sguardo ostile,presuntoso,e freddo ,come il
ghiaccio o forse + del ghiaccio,nessuno osava mai guardarla negli occhi,
già...la sua voce e la sua stazza facevano temere un confronto
diretto, faccia a faccia, occhi negli occhi.
La sig.ra Taiwan guardò verso Asuka,sicura che avesse abbassato
lo sguardo,invece Asuka la guardò negli occhi, per la prima volta
e capì che tutte quelle parole dette contro Taiwan erano solo idiozie,
perché era semplice come non mai guardarla negli occhi e non provare
alcun terrore.
La sig.ra Taiwan capì che Asuka la guardava non solo negli occhi
come non aveva fatto mai nessuno,ma aveva anche uno sguardo quasi beffardo
e arrogante.
La Taiwan non resistette a questa sfida e disse:"Visto che è
arrivata così tardi,signorina Asuka,può anche accomodarsi
qui alla cattedra e conferire su tutto il corpo umano".
A suka non si scompose + di tanto e stava quasi per incominciare il suo
discorso,ma ad un tratto si accorse di non ricordare assolutamente nulla.
Come poteva essere?Lei una degli studenti + bravi se non la prima dell'intero
istituto, non ricordava nulla.
Incominciò a provare una sensazione strana, vedeva gli occhi di
tutti puntati su di lei, pronti a cogliere ogni suo piccolo gesto, ogni
suo sospiro e incontrò lo sguardo di Claudia Lain,la sua migliore
amica che la guardava sorpresa e sussurrava:"Asuka, dì qualcosa!!!"Asuka
si girò verso la prof che disse:"Bene signorina è arrivata
tardi,non ha studiato,cos'altro?2 errori imperdonabili in pochi minuti.Da
lei non me lo sarei mai aspettato,perciò penso che una punizione
la rimetterà in riga.Dopo l'orario di lezione,oggi rimarrà
per sistemare la biblioteca".
Asuka non controbatté,andò,con gli occhi rivolti verso il
basso e pensando al motivo del suo vuoto mentale,verso il suo banco,si
sedette pensierosa,Claudia la guardava esterrefatta e le disse:"Asuka,ma
ti senti bene?!"ed Asuka:"N..cioè si.O forse..."non
so..non lo so"Claudia la guardò ancor + preoccupata. Asuka
sentì scorrere le ore di lezione come se fossero pochi secondi.Finite
le lezioni Claudia disse:"Se vuoi resto con te e ti aiuto nel riordinare
la biblioteca.Domani non c'è scuola,c'è il fine settimana
che si prospetta da sballo.
Lo sai che danno una festa(...)"
Asuka la interruppe dicendo:"Frena Claudia.1 non ti preoccupare metto
a posto da sola la biblioteca.2 per il fine settimana ancore devo decidere,casomai
ci sentiamo"
Claudia rispose:"D'accordo ti chiamo stasera tanto credo che per
le 8 sarai a casa""certo,lo spero anch'io!ciao" ciao Asuka"
Purtroppo non fu così.Persa nei meandri della lettura...l'orologio
segnò le 23:40!
Cavolo!Uscì dalla biblioteca e da lontano scorse il custode che
aveva un appartamento al pian terreno della scuola:"E tu che ci fai
ancora qui?!!!"Asuka disse:"la biblioteca..."
Si interruppe di botto,salutò il custode .Non poteva perder tempo
a spiegare tutto l'antefatto.Doveva correre a casa a mezzanotte se non
prima doveva essere a casa. Guardò l'orologio,erano le 23:45.
Anche se era un posto solitario e disabitato doveva passare sul ponte
del vecchio mercato,per poter diminuire la distanza che la separava da
casa.
Incominciò il suo cammino verso casa che le avrebbe cambiato la
vita.
Stava per attraversare il ponte,era sola. Van era stato
chiamato dal supremo per avere il resoconto sul possibile ritrovamento
dell'angelo nero.
Van negò di averlo trovato,ancora una volta,fu incaricato di ritornare
sulla terra per poter meglio indagare.
Asuka non resistette alla tentazione di sporgersi dal ponte per controllare
la zone sottostante ad esso.
Fu allora che vide 2 fuochi agitarsi ,scontrarsi fra loro sulle sponde
del fiume.
Non poteva credere ai suoi occhi man mano si avvicinarono a lei e lei
poté distinguere 2 uomini che combattevano fra loro.
Uno dall'aspetto mostruoso,l'altro,almeno di spalle,era umano,bassino,con
capelli neri a spazzola,impugnava una spada,colpì il mostro e lo
divise in 16 parti esatte in meno di un secondo.
Asuka riuscì a vedere tutti i 16 colpi.
Il sangue verde le schizzò sulla divisa e sul volto,si ripulì
con la mano.Il ragazzo si girò era umano almeno nell'aspetto.Aveva
occhi rossi(non molto umani..),era alto un 1,55circa,indossava un tipico
vestito di combattente,nero con una cintura rossa stretta in vita.
Guardò la ragazza negli occhi,con sguardo truce,ma anche sorpreso
come poteva un umano vedere un demone?Sorrise beffardo ripose la spada,Asuka
la guardava senza paura negli occhi,e stava quasi per rivolgergli parola,quando
ad un tratto,il demone sparì in un attimo,con una velocità
impercepibile. Asuka rimase li ferma e pensò fra se e se:"E
un demone?
Cosa ci fa qui?E' forse finita la mia pace?!"
E alzò lo sguardo verso il cielo.
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