Scoprire
la verità Meiko era di nuovo in un posto alquanto
strano,questa volta sembrava avvolto dalle fiamme,non c'era spazio che non fosse
ricoperto di fiamme,cenere e, fumo che non permetteva di vedere al di la di esso.
Meiko era davvero intimorita e oltretutto non vedeva il ragazzo della notte precedente,non
capiva il perché,ma le dispiaceva non poterlo rivedere. Ad un tratto
una mano si posò sulla sua spalla,si spaventò e si girò di
colpo.si ritrovò dinanzi finalmente la persona che tanto desiderava vedere:Cornelio. Cornelio
le sorrise e le disse:"Bentornata Meiko!Ti stavo aspettando questo e il nostro
secondo viaggio,il penultimo devi solo renderti conto di questo mondo e da ciò
potrai capire tante cose" Ancora una volta il ragazzo l'aveva lasciata
senza parole,ma sapeva di non dover chiedere, doveva soltanto aspettare che lui
le dicesse tutto ciò che c'era,ed era possibile, da conoscere. Cornelio
la portò in giro fra le fiamme,fra persone sempre più strane impegnate
in attività alquanto strane e sempre con totale indifferenza verso loro
che erano lì a pochi passi di distanza. "Ascoltami...vedi queste
persone,sono anime che hanno commesso errori in vita,ora stanno scontando le loro
colpe. Meiko devi sapere che purtroppo la maggior parte delle persone viventi
diventerà così,sono troppe le persone che non ascoltano la voce
della giustizia,che cercano in tutti i modi di raggiungere i massimi livelli nella
vita senza badare alle conseguenze,senza badare a calpestare gli altri.questi
uomini diventeranno sempre di più e tu....dovresti..." Cornelio la
guardò e non capì perché,ma quegli occhi verdi che lo fissavano
con attenzione,gli tolsero le parole dalla mente,il solo pensiero che lo tormentava
era:"Meiko,se tu sapessi la verità...se tu lo sapessi,chissà...". Meiko
lo fissava ancora senza parole,quel che aveva detto era strano e poi se stava
sognando i suoi sogni erano alquanto strani e di così forti emozioni,da
metterla in crisi,perché Cornelio le stava dicendo quelle cose,perché
proprio lei doveva sentire quelle cose? Sentì di nuovo le sue coperte,era
nuovamente nel suo letto,nuovamente senza nemmeno un perché era ritornata
a casa, all'improvviso, senza che potesse salutare Cornelio,già...quel
ragazzo se pure faceva parte dei suoi sogni era davvero capace di suscitare grandi
emozioni. Era tardi doveva andare a scuola. La scuola era piena di ragazzi
che correvano da un'aula all'altra c'era una grande agitazione,Meiko era davvero
sorpresa di tutto quel movimento che decise di chiedere cosa fosse accaduto e
le fu risposto che era in atto un sciopero in bianco perché la scuola non
aveva ricevuto il materiale per il laboratorio informatico in tempo per le prove
del primo quadrimestre. La causa non era falsa,ma a Meiko sembrò la
solita scusa per poter unire i giorni ante festività natalizie con i veri
e propri giorni festivi. Ormai ogni anno si trova una scusa per potersi godere
interamente il mese di dicembre,era normale e dopotutto a Meiko non dispiaceva,preferiva
stare a casa,o uscire da sola piuttosto che stare a scuola con persone che non
le rivolgevano neppure una parola,era davvero triste stare a scuola in quei giorni
di sciopero in particolare, quando c'erano molte occasioni di parlare.Quando c'erano
le lezioni le occasioni di dialogo erano davvero misere,infatti c'era solo l'ora
di spacco,lei era felice che ci fosse solo questa misera possibilità di
relazionarsi. Con la perdita delle lezioni si riduceva la sofferenza di dovere
star da sola,pranzare da sola,vedere gli altri parlare,scherzare fra loro,raccontarsi
fra loro. La solitudine faceva parte di lei.Da piccola stava sempre da sola,il
contatto con gli altri la spaventava,non era capace di raccontarsi agli altri,
di aprire il suo cuore agli altri,era incapace di relazionarsi e senza un motivo. Si
sedeva sempre all'ultimo banco,parlava solo se interrogata,tornava a casa da sola,l'unica
sua passione era leggere e scrivere storie fantastiche. Entrò in classe,si
sedette al suo banco. Erano tutti presi dai loro discorsi che non si accorsero
della presenza di Meiko. Dopo diverse ore,che Meiko era seduta nel suo solito
banco,persa nella lettura,fu l'ora di recarsi a casa. Tornando a casa,Meiko
guardò le vetrine dei tanti negozi che popolavano la strada del corso principale. Appena
fu a casa,salutò la madre che le rispose con un sorriso e salì in
camera. Si gettò sul letto,poteva essere felice i ragazzi avevano occupato
la scuola,quindi avrebbe avuto l'intero mese libero.si avvicinava natale,che strana
festa,lei non aveva mai fatto un regalo a qualcuno,quante persone si scambiavano
regali in quei giorni,accompagnati da dolci bigliettini e lei invece era sempre
lì con la sua famiglia,ad una noiosa festa di famiglia,una situazione davvero
terrificante;dover sopportare persone che non si vedono durante tutto l'anno,persone
cosa stupide,perse nei loro pensieri e nelle loro discussioni per lo più
auto-celebrative dei loro grandi progressi in campo scolastico per i loro figli,lavorativo
per le loro vite,era davvero snervante per Meiko. Era stanca di quelle riunioni
familiari,quest'anno avrebbe inventato una scusa colossale per sfuggire a quella
tortura,si doveva fare così,non c'era altra scelta. Pensando ciò
si addormentò. Cornelio la vide e le venne incontro: "Questa
è la mia ultima possibilità per farti capire la verità..."erano
di nuovo in un posto caldo,pieno di fiamme,persi fra una moltitudine di persone. Meiko
lo guardò,non riusciva ancora a capire quelle parole. Cornelio le disse:"Ho
poco tempo,ascoltami bene...io sono venuto nei tuoi sogni per una ragione precisa...vorrei
che tu mi permettessi di venire da te..." Meiko non capiva quelle parole,che
voleva dire? "Devi dirmi solo se sei disposta a parlare con me...ti prego
rispondi se mai mi incontrassi nella tua quotidianità mi parleresti o mi
negheresti l'unica opportunità che ho di starti accanto?" Meiko
rimase senza rispondere per alcuni minuti,guardava nel vuoto,ma poi senza controllare
le sue parole,disse:"Si...".Cornelio sorrise e Meiko ancora una volta
si ritrovò sul suo letto,udì una voce: "Meiko vieni!E' in
tavola!"era la madre,era pronta la cena. Commento dell'autrice:ke
dire questa storia diventerà sempre più avvincente(si spera nd cornelio)se
vi piace,non vi piace,la schifate,volete che smetta di ossessionarvi con i miei
racconti scrivete a:kagomeworld@virgilio.it
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