Vita nel campus: storie d’amore
e di amicizia

 

Capitolo 11

By Kiki

 

Trallalà….trallalà….Stranamente non ho niente da dire, lascio ai nostri cari e amati personaggi il compito di raccontarvi qualcosa, non prima però che io abbia ringraziato le persone che ci hanno scritto al ns. fermo- posta, dicendoci tante belle cose!!^^ Un grazie speciale a tutti!!^^ Baci -baci


Natale arrivò dunque, anche per quell’anno, e passò in fretta, lasciando un senso di profondo ma anche di mancanza, come ogni volta.
Maria partì il giorno seguente e non fece ritorno a Tokyo se non il pomeriggio prima dell’inizio dei corsi.
Ayako fino all’ultimo momento, prima che lei partisse, avrebbe voluto dirle di lei e Ru; ma non riuscì a dire nulla, la torturava il pensiero della meschinità che aveva nei confronti dell’amica; sentendosi addirittura in colpa per l’immensa felicità che provava; ma non le riusciva di far uscire una sola parola dalla sua bocca, ogni volta.
La relazione tra Aya e Ru continuava a restare nascosta; l’unico che sapeva e magari qualche volta forniva pure “l’alibi” per qualche incontro, era il Nonno, e Maki era un modello di virtù: nessuno avrebbe mai saputo niente da lui.
Parallelamente, anche il rapporto tra Mitchi e Miaka, e tra Aki e Ayumi, andava a gonfie vele; ma si sa che a volte il destino è capriccioso e beffardo, altre volte invece è più che benevolo, e si stava muovendo perché altre coppie si potessero formare.
Era sul finire degli ultimi giorni di vacanza, che qualcosa accadde e diede l’avvio per l’inizio di un’altra storia.
( Ehi! Ma non hai fatto vedere l’ultimo dell’anno! E io che speravo…..ndMitchi Cosa? Cos’è che speravi, razza di maniaco?!ndKiki Io non c’entro! È stato Aki a suggerirmelo!ndMitchi faccia di bronzo Ma figurati se ti credo! Aki, tesoro!!ç_ç NdKiki ^_^ndAki Ma almeno qualche flash-back! No, eh?ndMitchi Hisa! Piantala!ndTutti Ma uffa! Chissà cosa ha combinato il Nonno con le veline e le letterine!ndMitchi BRRR!! Lasciamo ai lettori il beneficio del dubbio!ndKiki Cosa vorresti dire?ndNonno Ah, Nonno! Sei qui!^^ndKiki E sai! Capita ogni tanto! Molto ogni tanto!ndMaki Allora: Akagi il figo, ha trovato la ragazza?ndGori Ah, Madonna! Ma chi li regge più questi!ndKiki)
Miya stava aiutando Nana con il trasloco delle ultime cose nel nuovo appartamento; dato che si era trasferita quando ormai l’anno accademico era sul finire, non aveva potuto far domanda per un alloggio nel campus.
Aveva trovato un grazioso appartamentino appena fuori dalla città universitaria.
Fattosi prestare la macchina da Mitchi - quella di Aki l’aveva presa Maria - stava portando su per le scale l’ultimo grosso scatolone, solo che, sul più bello, perse l’equilibrio e cadde, procurandosi una brutta storta alla caviglia.
- Oddio! Ryo, ti sei fatto male?!- urlò Nana, correndo giù per le scale a piedi nudi. ( Tesoro bello, è gennaio! Dove vai a piedi nudi?! Guarda che poi ti ammali!ndKiki Ma così poi Ryo-chan mi cura!^^ndNana
- ___________-ndKiki/Dante/Willy/Omero
Hai capito la santarellina! E poi saremmo noi i maniaci!ndMitchi&Aki)
Il povero Miya, oltre alla caviglia che già lo torturava, era pure sotterrato dall’enorme scatolone.
o___________O <------------- faccia del ns. amato playmaker
Nana lo aiutò ad alzarsi.
- Appoggiati…- gli mormorò lei.
Miya ricambiò lo sguardo e rimasero per un attimo, in silenzio, a guardarsi.
“ Com’è dolce!” pensò lui, appoggiandole la mano sulla spalla.
Finalmente riuscirono ad entrare in casa e Miya saltellò fino al divano, appoggiando il piede sul tavolino di fronte.
Nana gli si inginocchiò accanto, togliendogli la scarpa e la calza per controllare la situazione.
- Cavoli! Si è già gonfiata un sacco! Mi dispiace! È tutta colpa mia!- mormorò Nana, sentendosi tremendamente in colpa.
- Non ti preoccupare Nana!- le disse lui tranquillo.
Lei lo guardò dubbiosa.
- Ho la cassettina del pronto soccorso chissà dove….però intanto posso metterti del ghiaccio.- e andò in cucina.
( Oh, adesso non so se sulla slogatura vada bene metterci del ghiaccio - io di solito uso il mitico olio 31^^- ma mi serviva questo espediente per la scena che viene adesso!ndKiki Ahhhhh……..ndTutti che fingono di aver capito E un “ chi se ne frega”?ndTutti again BASTARDI!!!!!un po’ di serietà! Questo è il mio momento!ndMiya AKAGI IL FIGO HA TROVATO LA RAGAZZA^^!! NdGori Ma che stai a dì??!ndKiki)
Ryota la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì in cucina, tuttavia si sorprese a “spiarla” attraverso il riflesso del vetro della finestra : i capelli raccolti in due codini laterali, il maglione larghissimo dell’adorato fratello, i pantaloni della tuta che le ricoprivano i piedi nudi; eppure anche vestita in quel modo, trapelava tutta la sua grazie e la sua eleganza.
Miya sorrise, ripensando a quando tutti la chiamavano “ la contessa”, per quel suo fare quasi nobile, e a chi non la conoscesse, l’avrebbe scambiata per una persona superba e altezzosa.
- Contessa…- mormorò a se stesso, nel momento in cui Nana stava ritornando da lui.
- Ancora con quello stupido soprannome!- disse lei fingendosi arrabbiata, ma poi scoppiarono a ridere entrambi.
- Ho trovato anche la garza, così riesco a farti una fasciatura.- continuò, mettendogli il ghiaccio sulla caviglia.
Miya protestò, gli faceva un male boia; Nana rimase affascinata a guardare le sue labbra che si contraevano in una smorfia di dolore; poi distolse lo sguardo sospirando.
Ryo udì comunque quel sospiro e la guardò di nuovo : il suo profilo aristocratico; le spostò con dolcezza una ciocca di capelli che le ricadeva davanti agli occhi.
Lei si stupì di quel gesto improvviso e del silenzio che l’aveva accompagnato; ma restò ancora più stupita nel vedere gli occhi di lui. ( Ma allora sono un figo???!!ç_ç ndMiya)
“ Ok, Nana; non ti fare strane idee o costruirti castelli in aria, come al tuo solito” pensò lei e sorrise all’amico, come aveva sempre fatto.
Passò poi a fargli la fasciatura, sotto le proteste e lamentele di Miya, mentre Nana rideva. ( Ma come “ rideva”???!!ndTutti)
Ryo, una volta che lei ebbe finito, cercò di infilarsi la scarpa per far ritorno a casa, ma non appena cercò di infilarsi la calza, sentì un dolore lancinante.
- Non credo che tu sia in grado di camminare o di guidare.- gli disse Nana.
- Cavoli! E adesso?!- si preoccupò Miya risedendosi sul divano.
- Beh….puoi sempre passare la notte qui; di là c’è un altro letto. Sono sicura che domani mattina la tua caviglia starà meglio.-
( Ahhh! Ho capito quali sono le tue intenzioni!^_- E ci sei arrivato adesso??!!ndKiki
Bastarda!ndMiya Akagi il figo, ha trovato la ragazza! NdGori canterellando BASTA!!! Fatelo smettere! Sparategli su una gamba!!ndKiki E cosa sono? Un animale??!!ndGori HI HI HI!!ndHana -sting-)
Miya la guardò, non era una proposta strana, un sacco di volte avevano dormito insieme; solo che adesso - dopo tanto tempo che non la vedeva - cominciava a sentire qualcosa di strano agitarsi dentro.

- Ehi! Ma dov’è il Nano?- avrebbe chiesto Hanamichi quella sera a cena, servendosi l’ennesima porzione di cibo.
- Passa la notte a casa di Nana!- gli rispose Ayumi.
- Che??!!- urlò Hana, spuntando il cibo che aveva in bocca addosso ad Aki e Ruka.
- Si è fatto male e non poteva guidare e dormirà a casa sua.- spiegò pazientemente Ayumi.
- Hai capito il Bonsai! Che volpe! - rise Hana. ( Qualcuno mi ha chiamato?ndRu Oh no! Ru! Pure tu adesso!ndKiki)
“ Cavoli! E dire che stasera volevo dire a Mia e a Ryo di Harumi; ma non c’è né l’uno né l’altra. Vabbè, sarà per un altro giorno.” pensò il genio sublime; anche quella sera doveva uscire con lei, ma per ora continuavano ad essere solo buoni amici.

Prima di cena, la telefonata di Miya che chiamava per avvisare che non sarebbe rientrato, l’aveva presa Ayumi.
Una volta che aveva messo giù il telefono, Aki si accorse che c’era qualcosa che non andava.
La seguì in camera sua.
- Cosa c’è?- le mormorò su un orecchio, dopo che l’aveva abbracciata di spalle.
Ayumi appoggiò le mani sulle braccia di lui che le stavano stringendo per la vita.
- Ho paura che lei me lo porti via.- disse piano.
Aki la fece voltare verso di sé.
- Miya è il mio migliore amico...morirei se lo perdessi.- confidò apertamente.
- E non pensi che lui potrebbe pensare lo stesso di me?- le chiese con la sua stupenda voce.
- E’ diverso Aki! Non viviamo tutti insieme e poi Miya ti conosce…- rispose, scuotendo la testa.
Aki le accarezzò dolcemente una guancia.
- Nana è una bella persona : è dolce, gentile, sensibile, ma….- e si interruppe.
- Ryota ti vuole bene ed è speciale il rapporto che c’è tra voi due, reggerebbe anche a chilometri di distanza e nessuno dei due permetterebbe il contrario.
Stiamo crescendo e i rapporti anche con i nostri amici si fanno diversi, più profondi; sono queste le amicizie che durano per tutta la vita, nonostante tutto.- concluse Aki, sorridendole.
Ayumi lo guardò, dapprima dubbiosa, poi ricambiò il sorriso.
Aki l’abbracciò, baciandole i capelli.

Quella sera nell’appartamento 23A ci sarebbero stati solo Aya, Ayumi e Aki; dato che Ryota e Maria non c’erano e Mitchi e Miaka erano andati a passare due giorni romantici in montagna. ( Ah Sì? Wow! Ma sei una grande!ndMitchi Calmati! Ha detto: romantici!ndMiaka ç_ç!!ndMitchi)
Hana era uscito con Harumi, i gemelli Kiyota erano ritornati a Kanagawa e il Nonno e il Gorilla erano andati a caccia di donne. ( AHAHAHAHAH!!ndKiki&Yuka Sì, ma è il Nonno che le adesca; perché se fosse per il Gorilla potresti proprio farti fresco, caro Maki!ndKiki MALEDETTA!!ndGori). Ah, vi state chiedendo dov’è Kaede Rukawa?! Beh….ve lo lascio immaginare, visto che Ayumi e Aki erano andati a vedere il balletto, che durava la bellezza di quattro ore. ( Ah sì….°_°ndAki Cooosa??!! Sentimi bene autrice da quattro soldi! Non puoi far fare “roba” all’addormentato e a me, il super-figo, sexy Hisashi Mitsui no!ndMitchi Datti una calmata!! Chi ha mai detto che Aya e Ru stanno facendo chissà cosa!ndKiki Ah no??!!ndAya&Ru Ma diventate tutti sempre più maniaci! Maestro dica qualcosa……Maestro??ndKiki Ah, Kiki! Mi sono dimenticato di avvisarti che Dante, Willy e Omero sono usciti con le letterine….ndMaki o______OndYuka&Kiki)

INTANTO A CASA DI NANA…..
Per Nana era sempre stata una grande gioia cucinare per il suo amato Ryota, ma mai come quella sera si era sentita così felice.
Dato che il riscaldamento non funzionava ancora, avevano mangiato coprendosi con una coperta di fortuna, tirata fuori dallo scatolone che per poco non aveva ucciso Miya.
La cosa che più aveva scaldato Nana comunque, era stato il corpo di Ryo-chan così vicino al suo; qualcosa da farle girare la testa e non riuscire più a mangiare. ( E ti pareva!ndKiki)
Ora erano seduti sul divano a giocare a Trivial, con Miya che imbrogliava spudoratamente, mentre Nana aveva le lacrime agli occhi dal tanto ridere.
Si alzò per andare a preparare un po’ di the caldo, ma si erano avvolti così tanto nella coperta che inciampò e finì sopra Miya che era disteso.
- Scusami…- mormorò Nana, che a malincuore, fece per rialzarsi; ma Miya che la prese per un braccio, attirandola a sé, la costrinse a distendersi di nuovo sopra di lui. ( Ma perché a me ‘ste cose non capitano mai!!ç_çndKiki)
Nana appoggiò la testa sulla spalla di lui, mentre Ryo cominciò ad accarezzarle i capelli.
“ Ma questa è realtà reale!!!!o_________O” pensò lei.


DI NUOVO NELL’APPARTAMENTO DEI NS. EROI…..
ORE 01.52

Aki e Ayumi entrarono in casa di corsa e ridendo come matti.
- Shhh!- lo rimproverò lei, mettendogli una mano davanti alla bocca. - Così sveglieremo Aya!-
Per tutta risposta Aki la baciò, e sempre baciandola, la condusse verso il divano.
- Ti va un po’ di the?- chiese lei all’improvviso, ( Ragazzi! Basta bere the! Diventerete anche nevrotici! Fatevi una sana camomilla, e che non vi calmi anche i bollenti spiriti, che sarebbe anche bene!ndKiki), e, senza neanche aspettare risposta, andò verso la cucina, canticchiando le arie principali del balletto e facendo variazioni dei passi.
Aki sorrise a vederla così, prima - a teatro- era rimasto incantato a guardarla, l’espressione che aveva negli occhi, l’avidità con cui seguiva ogni passo.
Ad un certo punto sentì qualcuno che, dalla cucina, stava tirando giù un po’ di santi dal paradiso.
- Cosa stai facendo?!- le chiese, non appena fu entrato nella stanza, vedendola in ginocchio sul ripiano della cucina, mentre cercava di prendere qualcosa dalla mensola più alta.
- Sto cercando di prendere una nuova confezione di the, l’altra è finita!- rispose scocciata lei, cercando a tastoni ciò che le serviva.
- Potevi anche chiamarmi!- la rimproverò Aki.
- Ce la faccio!- rispose seccata lei. - Ecco!- disse sedendosi là dove era stata in ginocchio fino ad allora.
Aki le mollò un’occhiataccia, a lei che- tutta trionfante- gli mostrava la scatola nuova.
La prese per le gambe e la fece scivolare lungo il ripiano, in maniera tale che ora i loro corpi si sfioravano, o meglio sarebbe dire che erano praticamente incollati.
Ayumi incrociò le gambe sulla schiena di Aki, lui le sorrise beffardo.

In quello stesso momento, in un’altra stanza della casa, Aya era seduta a cavalcioni su Ruka, che era disteso sul letto.
-Ti dico che è così!- ripeté lei.
- Ma va! Non ti credo!- la provocò lui.
- E’ cosììììì!- si impuntò ancora lei.
Kae le lanciò un’occhiata ironica ( Miracolo!!ndTutti) che la fece sciogliere; Ru le tirò su la spallina della canotta, che continuava a scivolarle, e le accarezzò la spalla nuda.
Per un attimo lei fece vagare la sua mente altrove.
- A cosa pensi?- le chiese piano, una volta che si fu messo a sedere anche lui.
Lei gli sorrise, scuotendo la testa e mettendosi a sedere meglio, sopra di lui.
Ru la pervase con il suo sguardo, le baciò ancora una volta la spalla e l’abbracciò

Intanto, in cucina, Aki e Ayumi si erano spostati a far le loro porcate ( Ma guarda te!ndKiki) sulla mensola di marmo che divideva la cucina dalla sala da pranzo.
- Aspetta un minuto! Aspetta un minuto, fermati!- disse ad un tratto Ayumi, con l’ultimo barlume di lucidità che le rimaneva; come darle torto??!! Non si poteva resistere ad uno come Aki!!. ( Ma “ fermati”, cosa?? BASTARDA INSIDE!! NdAyumi Tu quoque, Ayumi?!ç_ç ndKiki).
Aki alzò il suo bel viso verso quello di lei, con i capelli tutti spettinati. ( ARGHH!!!! Volete farmi morire! E’ questo il vostro intento, eh?? Non posso guardare!ndKiki)
Nei suoi bellissimi occhi color del mare più profondo, si potevano leggere tante cose, ma quello che Ayumi preferì leggervi, fu lo sguardo interrogativo per quell’ interruzione.
- Cosa c’è?- le sussurrò all’orecchio, dimostrando che le sue intenzioni erano ben altre, deciso a non spostarsi di un mm da dove si trovava : cioè sopra alla sua bella.
Lei, spingendogli il petto con entrambe le mani, lo costrinse ad alzarsi.
- Dai, e se entra qualcuno?!- disse lei terribilmente seria, Aki le lanciò un’occhiataccia fingendosi offeso, ma poi - come al suo solito- scoppiò a ridere.
Ayumi aveva appena fatto in tempo a sistemare alla bene e meglio i capelli di lui, che sentirono qualcuno entrare in salotto sbadigliando.
Si guardarono come a dire: “ appena in tempo” e si diressero anche loro verso il salotto, pensando di vedere Aya.
Rimasero a bocca aperta invece, perché si videro Ayako, ma non prima di aver visto emergere dalla camera della soave fanciulla, anche Kae e niente po-po di meno che con i soli pantaloni della tuta addosso. ( Uhm...interessante! Fatemi guardare!ndKiki Maniaca!!ndtutti IO??!!ndKiki)
I quattro ragazzi si guardarono con le facce sconvolte.
- Aya?! Ru?!- disse Aki, letteralmente schokato, credendo di essere stato catapultato in una “ dimensione parallela”.
Kae avrebbe voluto che un fulmine lo colpisse in pieno, ma non prima di essere investito da una mandria di buoi in corsa.
- Chi vuole un po’ di the, eh?- disse Aki, alzando la mano, cercando di sviare l’imbarazzo che li aveva colti, non riuscendo a staccare gli occhi di dosso ai “ due amanti clandestini”.
Aya e Ru alzarono la mano contemporaneamente, ad Ayako veniva anche da ridere, perché - vista dal di fuori- la situazione era davvero comica.
( Ma cosa avete fatto voi due in stanza da soli??!! Eh? Eh? NdMiya Ryo! Ma a te che ti frega! E poi, non sei tu quello che sta passando la notte a casa di Nana??!!ndAya)
Seduti in cucina, davanti alle tazze del liquido caldo e fumante, i quattro cercavano di incanalare la conversazione in un qualsiasi argomento di discussione, o meglio: era quello che cercavano di fare Aki e Ayumi che si sentivano più in imbarazzo degli altri due, per aver scoperto il loro segreto.
Tuttavia, ogni tanto Ayumi lanciava qualche occhiata di complicità ad Aya, che lei ricambiava; non osava far altrettanto Aki con Ru, per paura di restare congelato dallo sguardo di Kae.
Poi il sonno li colse e decisero che era ora di andare a letto; Aya stava dando una mano ad Aki a lavare le tazze.
Aki era, stranamente silenzioso, ad Aya sembrava pensieroso.
- Ho cercato un sacco di volte, di dirglielo, a Maria…- cominciò lei
- Cosa?- mormorò lui, guardandola : non era a quello che stava pensando.
- Ma mi è sempre mancato il coraggio.- e lo guardò.
Aki le sorrise dolce, capendo quali sentimenti e pensieri la torturassero.
- Non ti devi giustificare. - le disse teneramente.
Aya gli sorrise - Grazie!- gli disse in un soffio, finendo di asciugare i cucchiaini.

QUALCHE GIORNO PIU’ TARDI…..
Anche Ayumi ed Aki furono un modello di virtù e da loro, nessuno seppe niente.
Maria ritornò dalle sue “ vacanze meditative” con una rinnovata energia, pronta ad affrontare i nuovi corsi.
Anche Mitchi e Miaka ritornarono dai loro due giorni di vacanza sempre più innamorati.
Miya, per un po’ di giorni, fu oggetto delle battutine di Hanamichi, per aver dormito a casa di Nana.
Solo ad Ayumi aveva raccontato quello che era successo, soprattutto lo sconvolgimento che era accaduto nel suo cuore.
- Io l’avevo sempre considerata un’amica, ma l’altra sera ho sentito qualcosa di diverso, o forse è quello che ho sempre provato…- le aveva confidato, mentre erano seduti sul letto, uno di fronte all’altra.
Ayumi sorrise all’amico e lo fece continuare nella sua narrazione, poi, ad un certo punto, gli chiese a bruciapelo : - Non è che adesso, tra noi due, le cose cambieranno, vero?-
Miya la guardò stupito.
- No, Ayumi! Scherzi! Una come te si trova ogni cento anni, e chi è che ti lascia scappare!- le rispose abbracciandola.

E fu così che ricominciarono i corsi….
Miaka era in una panchina del prato della facoltà di architettura, seduta sulle gambe di Mitchi.
I due se ne stavano in silenzio, abbracciati, lasciandosi accarezzare i volti da un vento - insolitamente- caldo.
Hisa la guardava incantato, mentre lei teneva gli occhi chiusi, appoggiata alla sua spalla.
Le sfiorò la guancia con le labbra.
Lei aprì gli occhi, colta di sorpresa e gli sorrise.
Ad avere gli occhi di Mitchi così vicini, le procurava sempre un certo batticuore.
- Ma che ore sono? Le 10.20??!! Oddio! Ma io sono in un ritardo no folle, pazzesco!!- cominciò Mia, tutta agitata, liberandosi dalla stretta calda ed invitante di Hisa.
- Ehi! Dove credi di andare? - le disse strafottente, tenendola per i fianchi e costringendola a rimanere seduta sulle sue ginocchia.
- Dai, Hisa! Mi comincia il corso di “ Storia delle comunicazioni di massa”!- piagnucolò lei, cercando di divincolarsi dalla presa.
A Mitchi piaceva un sacco quando lei lo considerava insopportabile, perché faceva un’espressione imbronciata che lui, semplicemente, adorava.
- Non puoi andartene senza prima avermi salutato per bene!- le sussurrò all’orecchio.
Miaka continuò a fingersi indispettita e girò la faccia quando lui si avvicinò per baciarla.
Mitchi scoppiò a ridere.
- Che graziosa ribelle!- disse ridendo e a questo punto anche Miaka scoppiò a ridere.
Mitchi la baciò con il suo solito ardore.
Poi corse come una pazza verso gli stabili della sua facoltà.
Arrivò sulle scale dell’aula O e sentì che il professore aveva già cominciato a parlare.
Miaka ebbe un motto di stizza.
- Anche tu sei in ritardo, eh?- sentì dire e allora Miaka si accorse di non essere sola, abbassò lo sguardo : una ragazza era seduta sugli scalini, e la stava guardando con aria sorridente.
- Spero almeno che il tuo motivo sia migliore del mio!- le disse, indicandole un grosso buco sulle belle calze a fiori.
- Sono caduta con la bicicletta!- le disse, intuendo dallo sguardo interrogativo di Mia, la domanda che le balenava per la testa.
Le due ragazze scoppiarono a ridere.
- Piacere! Io mi chiamo Harumi Sato!- ( La tipa di Hana, ma Miaka non sa ancora niente!ndK)
- Io sono Miaka Yazawa, piacere mio!-
A Mia quella ragazza piacque subito, era troppo divertente.
Finita la lezione, Harumi scappò via come il vento, prima che Miaka riuscisse ad invitarla a pranzare con lei.
“ Pazienza! Sarà per domani!” pensò uscendo dall’aula.
Trovò Hanamichi che la stava aspettando.
Da Natale, Miaka aveva notato che il rossino era più che euforico e più esaltato del solito, ma non capiva proprio cosa potesse essere successo.
Arrivati davanti alla mensa, con Hana che non aveva fatto altro che fare esilaranti imitazioni del Gorilla; trovarono Miya che era al telefono con Nana e la stava invitando a cenare da loro quella sera.
Aspettarono che l’amico chiudesse la telefonata, e poi si misero in coda, aspettando gli altri.
“ Ok, devo dirglielo adesso! Non ci sarebbe occasione migliore : due piccioni con una fava!”
- Ehm…ragazzi…- disse Hana, ma con un filo di voce che gli altri non sentirono nulla e continuarono a parlare e a ridere tra loro, ora era il turno di Miya di fare il mattatore.
- Ragazzi….- ripeté Hana, ma con ancora meno voce di prima.
- Insomma, io lo guardo e gli faccio…- stava raccontando Ryota.
- Chiudi quella ciabatta, Tappo! Devo dirvi un cosa!- urlò infine Hanamichi, con tutto il fiato che aveva in gola, ma così forte che tutti si voltarono a guardarlo.
Mia e Ryo lo guardarono allibiti.
- Sì….- fece interrogativa lei.
- Beh…ecco...- farfugliò Hana imbranatissimo e imbarazzato. - Ho conosciuto una ragazza, beh…mi piace un sacco e siamo già usciti un sacco di volte insieme, come amici, per ora…..- e qui il nostro cominciò a ridere come uno scemo.
- Ma è solo questione di tempo! Come non potrebbe cadere tra le braccia dell’unico, il sublime, il genio Hanamichi Sakuragi!!AHAHAH!!!-
Sguardo truce da parte di Mia e Ryo. ( AH AH AH!!!! Sguardo truce!! Era da tanto!ndYuka&Kiki Uhm……A ridaje!!!ndTasuki)
- Cos’hai tanto da ridere, razza di imbecille?- disse Nobu, dandogli un calcio nel di dietro.
Insieme a Nobu era arrivato anche il Nonno.
- Hana ci stava dicendo che questa sera porterà a cena una sua amica!- disse Miaka.
- Ah sì?!- le fece eco Hana, sorpreso con faccia super-derormed - Ah già! È vero! Bella idea! AH AH!!!-
- Il solito idiota!- questa volta il complimento arrivò da Ru, che stava arrivando insieme al Gorilla.
Da lontano, gli altri poterono udire l’inconfondibile risata di Akira Sendoh, ed eccolo apparire poco dopo infatti, a mano con Ayumi.
- Ecco i due piccioncini!- li prese, bonariamente, in giro Miya.
- :P- fu la risposta. Tutti scoppiarono a ridere e Aki abbracciò Ayumi, baciandole i capelli.
Mitchi arrivò di corsa, salutò tutti e poi andò dalla sua bella a darle un rapido bacio.
- Oh-oh!- fecero coro gli altri.
- E piantatela!- li rimbeccò lui seccato.
Per la gioia di tutti - si fa per dire- arrivarono anche Ruriko e Tamaki.
Ora mancavano solo Aya e Maria.

Maria trovò Aya che l’aspettava fuori dall’aula.
- Aya! Che bella sorpresa! Ciao!- disse Maria, tutta contenta.
La ragazza ricambiò il saluto.
- Wow! Tutto è ritornato come ai vecchi tempi!- continuò ancora la prima : si sentiva un po’ in colpa perché prima del Natale e prima di partire, aveva trascurato un po’ Ayako e l’aveva vista imbronciata quasi, forse perché si era accorta della distanza di Maria. ( Ragazzi! Ma è possibile che riusciate a tirarvi su di quelle paranoie che non stanno né in cielo, né in terra??!!ndKiki)
- Maria, devo parlarti di una cosa!- esordì Aya, guardando di traverso l’amica.
“Ecco! È fatta! Vorrà dirmi che ultimamente mi sono comportata come una merda, trascurando la nostra amicizia!” pensò Maria, che solitamente era una persona molto razionale, ma ultimamente era un po’ sotto pressione.
- E…anzi, devo scusarmi con te per non avertelo detto prima...- mormorò Aya, camminando a testa bassa.
- Aya, cos’è successo?!- chiese l’altra preoccupata.
Ayako si fermò, subito imitata da Maria che le si mise di fronte.
Trasse un profondo respiro e la guardò negli occhi; “ Molto probabilmente la nostra amicizia si romperà, ma non posso continuare a mentirle. “ pensò Aya.
- Io e Ru ci siamo messi insieme.- spiattellò tutto di un fiato.
“ Ecco! Dirlo è stato molto più semplice di quello che pensassi!”
- Perché non me l’hai detto prima?- chiese Maria con tono dispiaciuto.
- Scusami…- mormorò Aya, non riuscendo più a guardarla negli occhi.
- Perché non me l’hai detto prima, che avremmo festeggiato insieme?!- concluse allegra.
Aya alzò di botto gli occhi neri e li piantò in quelli grigi di Maria, sbalordita.
- Non sei arrabbiata??!!- chiese incredula, pensando che l’amica la stesse prendendo in giro.
- E perché dovrei?- fu la risposta stupita dell’altra.
- Ma a te, Ru piaceva…- mormorò Aya.
Maria scoppiò a ridere.
- Ma a chi è che, almeno una volta nella vita, non è mai piaciuto Kaede Rukawa?- poi ritornò seria. - Aya! Non mi hai mai detto niente perché avevi paura che io ne potessi soffrire? E magari non ti sarai neanche goduta appieno i momenti che voi due passavate insieme?-
- Mi dispiace di non avertelo detto prima…- mormorò di nuovo l’altra.
- Aya! Ma non ti devi scusare! Tu hai solo pensato di proteggermi così facendo. - disse dolce - Certo, sono arrabbiata perché non mi hai raccontato tutto per filo e per segno, e tu sai che sono una curiosa di natura! Adesso dovrai raccontarmi ogni minimo particolare!- concluse fingendosi seria.
Aya l’abbracciò.
- Veramente non sei arrabbiata con me?- chiese ancora, incredula.
- Ma no, Aya! Anzi: sono felice per te, sul serio! E poi non vorrei proprio essere al tuo posto quando le fans di Kae verranno a sapere la notizia! - e rise di nuovo, questa volta seguita anche da Ayako.
- Non sai quante volte avrei voluto dirtelo!- cominciò Aya, una volta che si erano incamminate di nuovo lungo il viale alberato. - Te l’avrei detto fin da subito, ma ti vedevo strana, distaccata, ti vedevo stare male e, per paura, non ti ho mai detto niente.-
Maria guardò l’amica di sottecchi e poi la prese a braccetto.
- Stavo male, è vero; ma per via di Mitchi.- confessò sorridendo ad Aya che la guardava.
- E ora come stai?-
Maria scosse la testa.
- Non lo so, davvero! Stargli lontana, non vederlo, mi ha fatto bene…però, non lo so. Non riesco a capire se sono ancora innamorata di lui, o se è solo la forza della disperazione.-
Aya guardò ancora una volta, dubbiosa, quel sorriso.
- Ti ci vorrebbe qualcosa di nuovo…- cominciò pensierosa.
- Tipo cambiare taglio o colore dei capelli?!- chiese dubbiosa Maria.
- Sì…qualcosa del genere!- assentì Ayako.
Maria parve pensarci un po’ su, non era mai stata tipa dalle scelte avventate.
- Fino a che ora hai corsi questo pomeriggio?-
- Alle quattro finisco!- rispose Aya.
- Perfetto! Anch’io! Ti va di accompagnarmi dal parrucchiere?-
- Certo!- fu la risposta, entusiastica, di Ayako.
- Bene bene…..Ma adesso mi devi raccontare tutto!- concluse Maria ammiccando.
Le due scoppiarono a ridere e proseguirono a camminare lungo la strada.

QUASI ORA DI CENA….
APPARTAMENTO 23/A

Quella sera a casa dei nostri eroi c’era di nuovo il pienone, e si erano messi a cucinare addirittura in quattro: il Nonno, il Gorilla ( Ah, Madonna! Poveri noi!ndTutti), Ru e Nana.
Hanamichi era andato a prendere la sua bella; dopo essere stato oggetto delle frecciatine di Miya che - giustamente- si vendicava.

- Ehm…Ru! Forse ci andava prima la carne delle verdure. - disse il Nonno, che guardava, con evidente apprensione, il contenuto minaccioso della pentola.
- Sì, figuriamoci! Sta dormendo, come al solito!- constatò il Gori, che stava tagliando il pesce insieme a Nana.
- Oh, poverino! È così stanco?- chiese questa preoccupata, girandosi a guardare la Volpe che sonnecchiava seduto sulla sedia.
Maki e Akagi si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere. - AH AH AH!!!! Stanco? Ma figurati! Mi stupisco che non si sia addormentato in piedi!- disse il Gori.
- Sì! Hai proprio ragione Gori…ehm, volevo dire: Take! Mi chiedo come faccia a seguire le lezioni, forse lo mettono come i pipistrelli : a testa in giù…AH AH AH!!!- e giù a ridere di nuovo, mentre Nana continuava a guardarli dubbiosa.
- Che avete tanto da ridere?!- chiesero Mitchi e Miya, facendo capolino, con la testa, in cucina.
- Ru si è addormentato e Nana pensa che “ poverino, sia tanto stanco”…..AH AH AH!- spiegò il Gori.
- Stanco?!- chiesero all’unisono Hisa e Ryo e, dopo essersi guardati allibiti, scoppiarono a ridere anche loro.
- Ma che ho detto?!- chiese Nana, non capendo cosa ci trovassero tanto da ridere.
- Ehi! Sveglia!- disse Mitchi, tirando una tonfa giù per la testa di Ru, che si svegliò.
- Nana, guarda che questo al liceo, dormiva sempre anche in classe.- spiegò Hisa.
- Sì, e Mitchi era una teppista!- disse di rimando Ru, che non gradiva mai molto di essere svegliato.
Hisa rimase allibito.
- E tu sei un addormentato!- ribatté.
- Uhm…sì, peccato però che quest’addormentato te ne abbia suonate tante!- replicò Ru, che era in vena di discussioni quella sera.
- Sì! Sogna!- gli rispose Mitchi sarcastico.
- Comunque, in quell’occasione quello che le ha prese più di tutti è stato Miya!- concluse il Gorilla ridendo, e tutti di seguito a imitarlo, tranne Ryota, ovviamente.
- E ti pareva! Dopo che ho cercato di difendervi da ‘sto teppista!- rispose offeso.
E gli altri giù a ridere di nuovo.
- Ma perché? Vi siete picchiati voi due?- chiese Nana, che non stava più capendo nulla, a Mitchi e Miya.
- “ Ci siamo picchiati?!” Mi ha mandato in ospedale!!- risposero all’unisono i due diretti interessati, puntandosi il dito contro e guardandosi in cagnesco.
Nuovo scoppio di risate.
- Oddio, Nonno! Cos’è quella cosa che sta prendendo vita alle tue spalle?!- chiese Miya terrorizzato, indicando i fornelli.
Gli altri poterono udire uno scoppio dalla cucina, ma nessuno si preoccupò più di tanto; era normale che accadesse quando la triade micidiale - formata dal Nonno, il Gorilla e la Volpe - si riuniva davanti ai fornelli.

Dio solo sa come, la cena riuscì comunque ad arrivare in tavola, proprio mentre Hana faceva il suo ingresso insieme alla sua bella.
Miaka arrivò di corsa, non appena sentì la voce del grande genio, perché moriva dalla voglia di conoscere questa ragazza; ma la sorpresa fu doppia.
- Harumi?!- - Miaka?!- dissero le due, scoppiando a ridere.
- Ehi! Ma vi conoscete già?!- chiese Hana stupito.
- Ci siamo conosciute stamattina al corso di “ Storia delle comunicazioni di massa”.- spiegò Harumi. - Ma allora sei tu la sua grande amica, di cui Hana mi parla sempre!- continuò guardando Miaka, che sorrise imbarazzata.
Poi Harumi fece il giro di conoscenze.
- Ma tu sei Kaede Rukawa!!- esclamò quasi urlando, arrivata di fronte al nostro. - Ma io ti conosco! Ho giocato anch’io a basket e mi è sempre piaciuto un sacco il tuo modo di giocare! Sei troppo bravo!- disse, diretta come al suo solito.
Ad Hana arrivò, diretto dal cielo, un masso di cento chili sulla testa.
Tutti i presenti in sala dovette mordersi un labbro per non scoppiare a ridere.
- Sì, ma anche il nostro Hanamichi è un grande campione di basket!- poté udire alle sue spalle Harumi, che si girò a vedere chi avesse parlato.
- Oh MIO DIO!!!! Non ci posso credere!!! Shin’ichi Maki!!! È un grande onore per me poterle stringere la mano!- disse tutta emozionata. ( Perché mi sta dando del “lei”?ndNonno)
Altro masso dal cielo, sulla povera testa di Hana.
- Ehm….Harumi, ma tu stai nel campus?- chiese Miaka, che capì che era meglio sviare il discorso, indicandole il suo posto a tavola.
Finiti gli antipasti, Yumiko si alzò in piedi : doveva dare un annuncio.
- Allora : vi ricordate quando vi ho detto che ero qui a Tokyo perché dovevo raccogliere materiale per un articolo?-
Coro di “no” da parte dei presenti che Yumiko fece finta di non sentire.
- Bene! Ora posso annunciarvi che l’articolo che scriverò riguarderà la vostra squadra di basket!-
Tutti la guardarono allibiti e, improvvisamente, calò il silenzio.
Silenzio che fu interrotto dalla scampanellare alla porta.
- E questa chi è? La troupe che è già arrivata?- chiese ironico Aki e tutti scoppiarono a ridere.
Andò Maria ad aprire.
- Akane!- esclamò stupita, riconoscendo la persona sulla porta.
- Maria!!- esclamò l’altra ridendo, abbracciando Maria e prendendola in braccio. - Non ti avevo neanche riconosciuta! Che hai fatto ai capelli?-
Maria sorrise mettendosi una mano sulla nuca, ora incredibilmente vuota : aveva dato proprio un bel taglio netto ai suoi capelli biondi, lasciandoli lunghi davanti e sfilati, scalati dietro.
- La prossima volta devi venire dal mio parrucchiere!- disse Akane, fingendosi seria.
- Uhm….no, grazie! Mi piace il mio biondo!- E scoppiò a ridere, guardando i capelli rosa dell’altra.
- Dov’è il cuginastro?!- chiese la nuova arrivata entrando in casa. - Oh, caspita! Che bella combriccola!- esclamò, vedendoli tutti riuniti in sala.
- Akane?!- - Hisa!!- e corse dal “cuginastro”, abbracciandolo e ridendo.
Gli scompigliò i capelli, quando si furono staccati e si accorsero che gli altri li guardavano incuriositi.
- Questa è mia cugina Akane Hoda, l’artista della famiglia!- disse lui orgoglioso, abbracciandola.
Akane fece un gesto con la mano, come per rimproverarlo di quello che aveva detto
- Vedo nuovi piercing!- disse Mitchi, notando l’anellino che aveva sul labbro inferiore, mentre lei passava a salutare la gente.
- Oh, dovessi vedere quello che avevo sulla lingua!- gli rispose, mentre stava spappolando la mano a Ruriko. - Ma l’ho dovuto togliere! Mi aveva fatto infezione! Me l’aveva fatto quello scemo di Yuichi! ( Un altro loro cugino. ndk)- e rise.
Poi arrivò davanti ad Aki e sgranò gli occhi viola dalla sorpresa.
- Akira Sendoh!!- esclamò abbracciandolo.
- Ti ricordi ancora?!- chiese il ragazzo stupito.
- Ma certo! Uno come te come si fa a dimenticarlo?- disse spontaneamente, abbracciandolo di nuovo.
- Ah!- disse, ironica, Ayumi, che sedeva vicino ad Aki; Akane si accorse di questa cosa.
- Oddio! Ho detto qualcosa che non andava?- chiese preoccupata, guardando prima Mitchi e poi Ayumi, che comunque se la stava ridendo.
- Sei la sua ragazza, vero?- chiese lei. - Scusami! Io sono un’affettuosa di natura, non pensare male!-
Ayumi rimase affascinata dalla sincerità disarmante dell’altra e scoppiò a ridere.
- Ma figurati!- le rispose.
Mitchi e Maria si guardarono e scoppiarono a ridere, Maria aveva conosciuto Akane quando stava insieme ad Hisa, e una volta tutti e tre, erano andati a vedere una partita di Aki.
- Akane, ma spiegami: qual buon vento?- chiese Mitchi.
- Mia madre! Mi ha buttato fuori di casa! Letteralmente!-
- Ma come sarebbe a dire?- chiese Hisa, dopo il momento di sbigottimento iniziale.
- Oggi, finalmente, mi sono presa un giorno di ferie, e direi che, essendo andata a lavorare anche il giorno dopo essermi laureata, me lo meritavo proprio!- cominciò a spiegare ironica.
- E apriti oh cielo, quando la mamy ha fatto rientro a casa e mi ha trovata seduta sul divano a leggere! Hisa, non ti dico! Ha cominciato a sotterrarmi di parole! “ Tu non fai niente! È gia da due mesi che ti sei laureata e sei ancora in questa casa!”- ma rendendo così melodrammatica la cosa, che gli altri non poterono trattenere una risata.
- Come se non ti ammazzassi di lavoro all’atelier, stando lì dalla mattina alla sera e per di più dove ti pagano una miseria!- rispose schokato Mitchi.
- E’ proprio su questo che lei batte! Lei pensa che sei io continuo a rimanere lì, non avrò mai uno sbocco, mai un futuro.- disse Akane, fattasi - per la prima volta- seria.
- Ma devi fare gavetta e pratica! È normale! Soprattutto con un lavoro come il tuo!-
- E’ quello che ho cercato di spiegarle anch’io! Cosa vuoi che ti insegnino all’Università! PIUF! Per imparare a scolpire devi avere un maestro che ti insegni, e devi stare lì giorno e notte. - spiegò e nei suoi occhi trapelava tutta la passione e l’amore che Akane aveva per la scultura. Era questo il suo più grande desiderio : fare la scultrice, e per questo, dopo essersi laureata, aveva cominciato a lavorare presso un maestro d’arte, per apprendere da lui tutti i trucchi.
- Ma vallo a spiegare a mia madre!! Sai qual è la sua brillante idea?- chiese, nuovamente ironica, avvicinandosi al cugino.
- Farmi fare il concorso per segretaria comunale!- disse, volutamente lugubre.
- Segretaria comunale?! - ripeté Mitchi allibito. - Ah, ti ci vedo proprio! - scoppiò a ridere.
- Sì! Tra l’altro!- e si unì alla risata.
- “ Fin che sei a casa mia, fai quello che ti dico io! Farai il concorso!”- imitò il tono autoritario della madre, facendo scoppiare a ridere tutti.
- Menopausa?- le mormorò Mitchi su un orecchio, strizzandole l’occhio.
- Hum, dovrebbe esserle già passata!- fu la risposta senza speranza dell’altra.
- Ma hai chiamato lo zio?-
- Sì, mio padre! Tzé! Figurarsi! L’unica cosa che è stato capace di dire è stata : “ io nelle vostre discussioni non ci voglio entrare! Arrangiatevi!"- e rise, ma si vedeva che era sconsolata.
Anche Mitchi non sapeva più cosa dirle.
- Scusa se ti sono piombata così all’improvviso, ma sei la persona che conosco che abita più vicino a casa mia!- Akane infatti viveva e lavorava a Tokyo.
- Ma di che? Figurati! Fino a quando non avrai trovato un’altra sistemazione, beh…- stava per dirle “ puoi stare qui”, ma già non c’era quasi posto a sufficienza per loro.
- Puoi venire da me! - lo anticipò Nana, stupendo tutti.
Mitchi e Akane si guardarono sorpresi.
- Se ti va…. C’è un’altra stanza libera e a me farebbe piacere avere una compagna.-
Miya la guardò sorridendo dolcemente : era tipica di Nana un’uscita del genere, era sempre stata così.
- Sei sicura che non ti secchi?- le chiese Mitchi.
- Ma no, figurati. Anzi: mi farebbe molto piacere, io ho il terrore a dormire da sola alla notte!- e sorrise.
- Sei….un tesoro!!.- Esclamò Akane, correndo ad abbracciarla. - Ti prometto che appena trovo una sistemazione, levo le tende!-
- E tu come farai ora Miya?- lo canzonò Hana.
- Crepa Hanamichi! E lanciati giù dalla scarpata qui dietro!- rispose l’altro seccato ed imbarazzato.
Ormai era deciso: da quella sera la dolce e raffinata Nana avrebbe diviso l’appartamento con il “ciclone” Akane.

Fine undicesimo capitolo
continua…

Kiki: Molto bene! Adesso vorrei un po’ di silenzio per favore!
Tutti: Ma che succede?? E poi, perché siete dietro una cattedra? Ma soprattutto: cosa ci facciamo in un'aula??!!
Yuka: Come c’era scritto nel cap.9, voi avete sostenuto degli esami….Bene! Siamo qui riuniti oggi per darvi gli esiti!!
Tutti: Che??!!
Miya: Noooo! Hisa! Picchiala!
Mitchi: Non posso! Ho promesso che non avrei più fatto a botte!
Kiki: Silenzio!! Facciamo entrare la commissione speciale!!
Dante/Willy/Omero - alias: la commissione speciale: Buongiorno a tutti!!!^^
Nobu: Ma cosa ridete??!!
Hana: Noo! Vi preghiamo: faremo i buoni! Per le prox puntate lavoreremo gratis!!
Ru: Ma parla per te, idiota!! Io tanto gli esami so di averli passati!!
Gori: Ma non eri tu che facevi parte del team degli insufficienti?!!
Mitchi/Miya/Hana: AH AH AH!!
Aya: Ma cosa ridete idioti!! C’eravate anche voi a tenergli compagnia!!!
Yuka: Silenzio!! Ci siete tutti?
( i Nostri si guardano con circospezione)
Kiki: Dove sono Aki e Ayumi??!!Nonno???!!
Nonno - che finge di dormire: ZZZZZZzzzzzzz
Nana - a Miaka: Glielo dici tu?
Miaka - a Nana: Ma vuoi che mi uccidano??!!
Kiki&Yuka: ALLORA??!!
Ruriko: Sono in bagno!!!
Kiki: Ahhhh, adesso ritorneranno. Possiamo aspettare!
Ruriko. Sì, ma insieme! Deficiente!!!
Kiki: COOOSA????!! Razza di maniaci!! ( E corre fuori come una furia, trascinandosi dietro la povera Yuka, Dante, Willy e Omero)
Miya: Fiuuu! L’abbiamo scampata!!
Mitchi: Aki, Ayumi! Potete venire fuori! C’è cascata!!
SILENZIO
Mitchi: Aki? Ayumi?
DI NUOVO SILENZIO
Mitchi: Bene! Io direi che forse è il caso di andare in bagno a salvare i nostri amici…..
Nonno: Beh, cari lettori! Nella speranza che, la prox volta, il cast ci sia tutto al completo^^; il vostro MVP preferito vi saluta e vi augura buona giornata!!!^^


 

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