Vita nel campus: storie d’amore
e di amicizia

 

Capitolo 13

By kiki

 

E finalmente il gran giorno arrivò!
Quella sera Ayumi avrebbe fatto il suo ritorno alle scene.
Era mattina presto, ma tutti erano già alzati, a partire proprio da lei.
Aki bussò alla porta della camera di Ayumi, che era aperta.
Lei stava ripiegando accuratamente i vestiti dopo aver controllato che ci fossero tutti, insieme agli accessori coordinati, che facevano bella mostra di sé sul letto.
Si voltò a vedere chi fosse e il viso le si illuminò con un sorriso, quando vide di chi si trattava.
Aki entrò.
- Nervosa?- chiese, avvicinandosi al letto.
- Un po’!- rispose lei, finendo di riporre l’ultimo vestito, poi si girò verso di lui.
- Beh…- cominciò, in evidente imbarazzo, lui. - Non so come, o quanto siate superstiziosi a teatro...cosa possiate indossare, o cosa no…- continuò, mentre Ayumi lo fissava serissima, quando invece sarebbe stata una scena davvero comica a vedere Aki in imbarazzo di fronte a lei.
- Comunque, spero che questa…ti porti fortuna…- e le porse ciò che aveva tenuto nascosto dietro alla schiena, fino a quel momento.
Ayumi lo prese, sorpresa, più che incuriosita, non capendo cosa potesse essere.
Rimase senza fiato quando vide ciò che era.
- Aki!- cominciò, guardandolo negli occhi incredula. - Ma questa è la tua giacca della tuta di quando giocavi nel Ryonan!-
Aki le sorrise, annuendo con la testa.
Ayumi continuava a guardare la maglia, ancora sbigottita. Il mitico numero “7”.
- Grazie!- disse infine abbracciandolo, tutta sorridente; non se l’era proprio aspettata!
- Spero ti porti fortuna!- le ripeté lui.
- Sicuramente! È come se tu fossi lì con me!.- disse lei sicura, accarezzandogli una guancia.
Poi Aki si fece serio.
- Non vedo l’ora di vederti questa sera!- le mormorò, appoggiandole le mani sui fianchi.
- Danzerò per te!- gli sussurrò lei.
- Ti amo.- le disse Aki, era la prima volta che glielo diceva. ( Se è per questo è anche la prima volta che Mr Smile è serio!ndHana Ma Hana! Svola che mi rovini questo momento di romanticismo!ndKiki)
- Anch’io ti amo.- gli sussurrò lei, prima di baciarlo.

Ayumi uscì di casa, dopo aver ricevuto gli “in bocca al lupo” da parte di tutti ( Ma fateli morire di vecchiaia ‘sti poveri lupi!ndKiki), ed energiche manate da parte di Hana, più esaltato del solito.
La giornata in teatro volò in un attimo e si ritrovò in camerino a prepararsi, senza nemmeno essersi accorta che il sole era già tramontato.
Dopo aver sistemato i capelli ed essersi truccata davanti allo specchio, guardò i due mazzi di fiori che le erano arrivati quel pomeriggio: uno era da parte dei ragazzi, l’altro - quello con le rose rosse- era da parte di Aki.
Poté sentire la campanella di inizio spettacolo suonare e poco dopo, Yusuke passò a prenderla.
Si tolse la maglia che Aki le aveva regalato quella stessa mattina, e l’appoggiò sulla sedia.
Sorrise a Yusuke, ed insieme scesero giù, verso le quinte, e lì si separarono : sarebbero entrati uno da destra e uno da sinistra.
Ayumi si sforzò di non guardare in platea, il pubblico; non aveva neanche voluto sapere dove i ragazzi avevano prenotato i posti: sapeva che erano tutti là…
“ Non ci pensare!” si ordinò, mentre cominciava a contare i tempi, guardando Yusuke che le sorrideva dall’altra quinta.
E, finalmente, toccò a lei; un grosso respiro e via….
I ragazzi, in platea, rimasero senza parole ( dopo aver pestato Hanamichi che aveva manifestato l’intenzione di fare casino): non sembrava loro neanche la stessa persona che conoscevano; Mitchi e Maria si voltarono a guardare Aki: era estasiato.
Nessuno dei due ricordò di avergli mai visto un’espressione così, prima d’ora.

Fuori dal teatro, i ragazzi stavano aspettando Ayumi.
Capirono che stava arrivando perché Hana e Miya cominciarono a fare il loro solito casino indiavolato.
Tutti le corsero incontro a farle i complimenti, lei sorrideva felice a tutti e ringraziava, ma si vedeva che era in un altro mondo.
Finalmente vide Aki, che le stava sorridendo con uno dei suoi soliti sorrisi, e gli corse incontro ad abbracciarlo; ora, la sua felicità era veramente completa.

- Allora, si va a far baldoria?- disse Ayumi, che stava scaricando adrenalina.
Mitchi le si avvicinò e, messale una mano sulla spalla, le disse serio: - Hai sforzato la caviglia per un’ora e mezza, non è il caso che tu continui a stancarla ancora, camminando o ballando. Adesso devi stare a riposo: a letto, distesa!-
- Mitchi…razza di maniaco!- gli rispose lei.
- Ma no, Ayumi! Io mi sto preoccupando per te!- si affrettò a giustificarsi Hisa, fingendosi in buona fede. - Sul serio! Aki? Diglielo anche tu che deve stare distesa a letto!-
- Cosa?- chiese Aki, che non stava ascoltando la conservazione. - Distesa? A letto? Vuoi andare a casa?- le chiese avvicinandosi, fingendo anche lui di essere in buona fede; quando invece aveva capito benissimo il gioco che stava facendo Mitchi.
Ayumi lo guardò torvo.
- Sì, dai! Andiamo a casa!- lo provocò lei, non sapendo che era meglio evitare certe provocazioni quando si aveva a che fare con Akira Sendoh.
- Ok! Ciao a tutti!- fu la risposta seria di Aki, che la prese per mano; per fermarsi poco dopo e scoppiare a ridere, seguito da lei.
- Se volete, queste sono le chiavi del mio appartamento.- questa volta era stata Nana a parlare, ma era stata terribilmente seria e tutti la fissarono a bocca aperta.
- Beh… immagino vorrete stare un po’ da soli, e nel vostro è praticamente impossibile…- disse Nana imbarazzata, giustificandosi.
Silenzio e gelo da parte di tutti gli altri.
- Dov’è che andiamo allora, eh?- Chiese Akane, per sbloccare la situazione.
- Dai, andiamo allo “ Stinger”.- propose il Gori, e la mozione fu approvata.
Lo “ Stinger” era un locale su due piani, dove al primo si ballava, mentre al secondo c’erano i giochi: biliardo, bowling, freccette.
Il groppo di divise : Akane, Mitchi e Ayumi ( ancora non stanca) si fermarono al primo piano a ballare; Hana, Mia, Harumi, Ru e il Gori si intripparono alle freccette; Aya, il Nonno, Nana e Yumiko andarono a giocare a bowling; le due vipere ( Miracolo! Siamo nel cerchio di luce dell’apparire!nd2vipere) se ne stavano sedute su un divanetto a bere, a criticare chi avesse avuto la sfortuna di passarli davanti, cercando pure di essere seduttive e accalappiare qualche uomo con il gusto dell’orrido! ( crepa!nd2vipere)
Infine, Aki, Maria, Nobu e Miya si intortarono in un improbabile torneo di stecca; le formazioni - per la prima partita- erano le seguenti : Maria/Miya VS. Nobu/Aki.
Maria, che non aveva mai giocato prima di allora a biliardo, dava comunque un contributo importante, poiché i ragazzi erano troppo impegnati a guardarle il fondoschiena, fasciato da dei pantaloni di pelle nera.
Ovviamente, i tre ragazzi lo facevano apposta, per irritarla. ( Sì, sì! Figuriamoci! Qua ci siamo imbarcati in una zattera della perdizione! Cos’è ‘sto casino?ndKiki che si allontana -FUORI SCENA- ARGHHHHH!!!! Dante! Willy! Omero! Che ci fate in discoteca anche voi a sgalettare?! E sul cubo pure! Dovreste dare il buon esempio!! BASTA!!!!! Non posso continuare a scrivere in questo stato! Io me ne vado!ndKiki Sìììììì!! Così possiamo fare tutte le porcate che vogliamo!!ndTutti Dunque, cominciamo a scrivere : “ Aki e Ayumi si trovavano in camera da let….”ndAki Molla l’osso porcospino! Scriviamo : “ Akagi il figo, proprio quella sera di fidanzò”!ndGori Gori, dammi quella penna! SILENZIO!! E buoni tutti adesso!ndKiki Sì, scusaci!ndTutti Wow! Funziona!^_^ndKiki).
- Miya, aiuto! Dimmi se vado bene così!- piagnucolò al suo compagno di squadra, girandosi a guardalo con fare minaccioso.
Grande contributo - a modo loro- lo davano anche Miya e Aki; infatti - da una parte- Aki con non-chalance, quando gli altri non guardavo, faceva rotolare - con la mano- le proprie palle in buca; dall’altra parte Miya - ignaro di ciò che faceva Aki - con altrettanta non-chalance, tirava fuori dalle buche le palle degli avversari.
La prima partita fu in favore di Miya e Maria, poiché Nobu buttò in buca la numero 1 quando sul tappeto verde c’erano ancora palle.
- Ok! Cambiamo le squadre! - propose Aki.
- Sì, Aki! Io e te insieme!!- cinguettò Maria, zompettando verso il cugino, tutta felice.
- Oh no! I cugini Sendoh insieme! Ma chi li regge?- finsero di protestare Nobu e Miya.
Per tutta risposta, gli altri due, avvicinate le teste l’una all’altra, fecero uno dei loro smaglianti sorriso, facendosi il verso.
Scoppiarono a ridere tutti e quattro.
- Maria, vieni qui con me, dai!- disse infine Nobu.
E si diede inizio ad una nuova partita.
- Maria, scusa; posso fare una cosa? Magari a te non te ne fregherà niente, ma se prendi posizioni scorrette all’inizio, poi non te le togli più.- disse Nobu, mettendosi dietro a lei, cercando di sistemarle la pozione di busto, braccia e mani. ( Hai capito che volpe pure ‘sto qua!ndKiki qualcuno mi ha chiamato? NdRu Ru! Piantala!ndKiki)
Maria, docilmente, si lasciò guidare; mentre Aki e Miya guardavano la scena, lanciandosi delle occhiate di sottecchi.
Maria sentiva un ciuffo di capelli di Nobu che era sceso a sfiorarle la guancia, mentre il petto di lui appoggiava sulla schiena di lei, e questa poteva sentire l’addome di lui sollevarsi e abbassarsi.
“ Maria? A cosa diavolo stai pensando? Ascoltalo che ti sta parlando! Ma soprattutto: ti sembra questo il momento di pensare a certe cose?!” pensò lei.
( Ragazze! Qua mi state diventando peggio degli uomini!ndKiki)
Lentamente spostò lo sguardo sugli occhi di lui: era incredibilmente concentrato, ed aveva l’ennesimo ciuffo ribelle, davanti agli occhi.
Maria, delicatamente, glielo scostò e Nobu, sorpreso, si voltò a guardarla.
“ Com’è bella!” pensò; poi- vedendo le occhiate degli altri due- si rialzò e disse : - Ok! Ora ci siamo!- ma Maria, confusa ed turbata, cannò il tiro di brutto!

Dopo che tutti ebbero finito di giocare si spostarono al piano inferiore, a raggiungere gli altri tre famigerati.
Aki sorprese Ayumi da dietro, stampandole un bacio sul collo.
Lei si girò di colpo, arrabbiata a vedere chi avesse osato tanto.
Si trovò invece i meravigliosi occhi blu canzonatori del suo ragazzo, e - sorridendo- gli diede un rapido bacio sulle labbra, bacio che Aki si affrettò a far diventare molto più intenso e provocante.
Ayumi vide una strana luce negli occhi di lui, ma era la stessa che Aki poteva leggere negli occhi di lei.
Da poco lontano, seduta su un divanetto, a bere l’ennesimo bicchiere di Havana-Cola, Yumiko osservava la scena.
Anche lei, a teatro, aveva visto l’espressione che aveva Aki mentre la guardava danzare.
“ Io sono venuta qui a Tokyo anche per te! Non posso andarmene senza aver prima provato a far qualcosa!” e dato che “ il Super- Io è quella parte solubile nell’alcol”, l’orgoglio e la moralità di Yumiko erano andate a farsi benedire già da un bel pezzo.

Finalmente, verso le tre, i ns. eroi decisero che era arrivata l’ora di ritornare a casa, dato che il giorno dopo tutti avevano lezione. ( Ecco! Bravi!! Lasciate la pista ai nuovi Tony Manero!ndDante/Willy/Omero >_______________<ndTutti)
- Maria, ma tu dove hai messo la macchina?- chiese Aya all’amica.
- Uhm, in tanta malora! C’era uno stupidissimo parcheggio ad “ esse” che non riuscivo a fare e ho cercato altrove.- concluse sbuffando. - Dai, Nobu; accompagnami! Fa un favore va!-
La Scimmia finse di protestare, ma era più che contento a poter stare da solo con Maria, e si incamminarono giù per la stradina.
- Aki….non è che potresti accompagnarmi a casa?! Ho veramente esagerato questa volta, non mi sento granché bene! - disse Yumiko, in effetti era vero.
Aki corrugò la fronte, l’appartamento di Yumiko era dall’altra parte della città rispetto al campus, e se lui l’avesse accompagnata a casa con la sua macchina, non ci sarebbero stati posti a sufficienza nelle altre auto per tutti.
- Io vado a piedi! Non ci sono problemi! È una nottata così bella!- disse Akane.
- Oh, Akane! Io non ce la faccio proprio a camminare! Ho i piedi che mi torturano! Mi dispiace!- si scusò Nana.
- Non ti preoccupare! Vado da sola!- disse l’altra ridendo.
- Ma no, dai! Ti accompagno io!- propose il Nonno. - Dopo essermi rintronato là dentro ( E sai! L’età!ndHana Crepa!ndMaki) in quel casino, faccio volentieri quattro passi all’aria fresca!-
( Oh, ragazzi! Ma com’è che all’improvviso vi siete svegliati tutti? Sentite già i ciliegi in fiore? NdKiki)
Prima che Aki se ne andasse con Yumiko; Ayumi lo fermò per un braccio.
- Akira, io aspetto che ritorni.-
Aki fu lì per dire qualcosa, ma tacque.
- Ti aspetto in salotto, ok?- gli sussurrò ancora.
Lui avrebbe voluto andarsene con Ayumi, ma non poteva, a malincuore si limitò a darle un bacio in fronte.
- Farò prestissimo!- le mormorò in un soffio su un orecchio.
- Se per caso mi sarò addormentata, svegliami!-
Aki - dolce- annuì con la testa e fece per andarsene, ma Ayumi lo richiamò di nuovo a sé.
- Svegliami se sto dormendo! Ti prego! Voglio stare un po’ da sola con te.-
Lui rimase, dapprima sorpreso a quelle parole, poi le sorrise complice e se ne andò.

Intanto, Nobu e Maria, dopo lunga e faticosa scarpinata, arrivarono alla macchina.
Nobu aveva avuto la “ brillante” idea di cominciare a suonare ai campanelli. ( Sì, insomma: il solito psicotico!UFFA!ndNobu Nobu/Carletto Nobu/Carletto!! AHAHAHAH!!!ndYuka&Kiki Oh, cos’è questo nuovo soprannome adesso?ndNobu Nobu, non ti arrabbiare; ma hai presente la pubblicità dei sofficini Findus? Sì! Dove c’è il camaleonte che si chiama Carletto? Hn! E che scappa dal controllore? Sì! Ecco! Ci ricorda troppo te!ndYuka&Kiki Chee?? Ma voi siete due ç@#*§?%$£$ ç$&£?°§!éé e anche °^??éçé*°@#[]]++!!!!!!!ndNobu)
Arrivarono quindi all’auto, correndo e ridendo come matti.
Maria si appoggiò di spalle, alla portiera della sua fuoristrada, chiudendo gli occhi per riprendere fiato.
Nobu, invece, si appoggiò all’albero di fronte, guardandola , mentre rideva ancora.
E si sa che, con il favore dell’oscurità, si ha il coraggio di fare cose che mai di giorno ci sfiorerebbe anche il solo pensiero.
Fu così che Maria, nel momento in cui riaprì gli occhi, si trovò Nobu di fronte.
Rimase un attimo spiazzata, ma non si turbò minimamente nell’istante in cui la prese per la vita, attirandola a sé e cominciò a baciarla, con un’ insospettata bramosia.

Miya, dopo aver scaricato a casa Mitchi e Miaka, accompagnò Nana al suo appartamento.
Parcheggiò la macchina e spense il motore.
“ Perché è così nervoso?” pensò Nana, guardando l’amico tamburellare le dita sul volante.
“ Cavoli! E adesso da dove comincio?! Io, dopo Hana, sono quello con il maggior numero di scaricamenti!ç_ç ( ancora con questa storia!?ndHana)” erano questi i pensieri che attanagliavano la mente di Miya, rendendolo così irrequieto : voleva infatti confessare a Nana che si era reso conto che quello che provava per lei era più che amicizia.
Cercò di ripassare a mente le strategie che gli aveva suggerito quel “ gran genio” di Mitchi, e i consigli che gli aveva dato Ayumi; ma fece solo un gran casino!
Intanto Nana aspettava…..( Non vi è mai capitato?ndk)
Si girò verso di lei sorridendole, ma aveva la gola secca e non riusciva a spiaccicare parola!
“ Sì, ma d’altra parte neanche Ruka deve aver fatto ‘sti grandi discorsi con Ayakuccia! Hum….mumble, mumble! Chissà cos’ha fatto! Altro che Mitchi! Da Kae dovevo andare!” continuava a tormentarsi il ns palymaker.
Nana, dalle espressioni che lui assumeva, poteva seguire tutte le sue elucubrazioni mentali.
- Ryo….- cominciò lei.
- Sì?- rispose lui, assumendo un sorriso a mo’ di paralisi.
- Ti andrebbe di salire a bere qualcosa? Fa anche freddo qui in macchina!- propose.
( Come al solito sono le donne a mostrarsi quelle con più iniziativa! ndKiki Hum-Hum!ndYuka)
Nana fece per scendere, ma Miya - ferito nell’orgoglio e deciso a riscattarsi- la prese per un braccio e la voltò verso di sé.
Successe tutto talmente in fretta che Nana non ebbe neanche il tempo di capire e si trovò le labbra di Miya fuse con le sue.
“ Non ci posso credere!” pensò lei al colmo della felicità, ricambiando quel bacio e perdendosi completamente tra le braccia di Miya.
- Hai ancora freddo?- le mormorò sornione, dopo che - diciamo un bel po’- si furono staccati.
Nana cercò nella sua mente una degna risposta ad una domanda del genere, così provocatoria, ma Miya non le lasciò il tempo di pensare.

Intanto, ignara di ciò che succedeva sotto casa sua, Akane passeggiava con il Nonno ( basta co’ ‘sta storia!ndNonno <--------ancora?!) e parlava allegramente con lui, scoprendo le sue doti più nascoste.
Non dimentichiamoci che aveva a che fare con l’ex temutissimo capitano del Kainan, leader carismatico.
E proseguirono nella loro camminata notturna, allungando apposta il giro per non perdere la compagnia l’uno dell’ altra.

Mentre Nobu e Maria si erano persi in chissà in quali meandri ( Ragazzi! Per favore! Tornate a casa!ndKiki), Ayumi aveva dato campo libero a Mitchi, avvisandolo che lei avrebbe aspettato Aki in salotto e che quindi Miaka si sarebbe trovata in camera da sola per un bel po’.
Sorrisetto satanico da parte del ns tiratore da tre punti preferito, che le stampò un bacio sulla guancia. ( Ah! Ma adesso vi mettete pure a fare le coalizioni e le alleanze tra di voi?ndKiki)
Miaka sentì la porta chiudersi alle sue spalle.
- Ah, Aki è già tornato?- chiese, continuando a dare le spalle alla porta.
- No!- sentì rispondere dalla voce incredibilmente sexy e roca di Mitchi.
- Hisa!- disse lei, girandosi di colpo.
Lui sorrise a vedere l’espressione infastidita e imbronciata che l’aveva colta, adorava quell’espressione.
Si avvicinò lentamente verso di lei.
- Ti dispiace?- chiese con il suo solito modo strafottente, sapendo bene che era vero il contrario.
Miaka rise, ma continuò a fingersi arrabbiata.
- Guarda che tra un po’ arriva Ayumi!- disse stoica.
- Non credo che la tua amichetta ti verrà a salvare, visto che è stata proprio lei a gettarti tra le braccia del nemico!- le rispose mordace ed irritante come solo lui sapeva esserlo in certi momenti.
Le prese una ciocca di capelli in mano e avvicinò il suo bel viso a quello di lei.
Miaka rise e non poté che lasciarlo fare….

APPARTAMENTO DI YUMIKO

- Aki, scusami un sacco! Mi dispiace!- ripeté per la centesima volta Yumiko, mentre stava salendo le scale della sua casa immersa nell’oscurità, aggrappata alla presa forte e sicura di Aki.
- Non ti preoccupare!- rispose lui, che in quell’occasione- per la prima volta in vita sua- non riusciva a far buon viso a cattiva sorte; anzi: era veramente irritato! Avrebbe voluto essere con Ayumi in quel momento, e che fosse lei quella che teneva tra le braccia.
Ma conosceva anche molto bene certe sbornie : o finivano con l’immediata immersione nel mondo dei sogni della persona, non appena questa appoggiava la testa sul cuscino, oppure poteva incanalarsi in un monologo senza fine.
- Dov’è la luce?- chiese lui.
- Qui!- rispose lei, cercando a tastoni nel muro, finalmente una luce si accese.
- E la camera?- incalzò Aki, sempre meno paziente.
- Oh, Aki! Scusami!- piagnucolò di nuovo lei, sinceramente dispiaciuta, sedendosi per terra.
- Don’t worry! La camera?-
- A destra!-
Aki la sollevò da terra, Yumiko respirò a fondo, aspirando il profumo della pelle di Aki, che aveva conosciuto tanto bene.
- Ok! Siamo arrivati!- concluse Aki, più raddolcito; mentre cercava di farla distendere, dato che le membra di lei si rifiutavano di collaborare; tanto che, nel barcollamento, finì per cadere anche lui.
- Scusami!- mormorò e fece per alzarsi, ma lei lo trattenne per un braccio.
Aki la fulminò con lo sguardo ( Stile Kaede Rukawa, tanto per intenderci!ndKiki), ma Yumiko non si fece scoraggiare dallo sguardo di ghiaccio che mai aveva visto in lui, anzi!
Poi scoppiò a ridere, mollando la presa e Aki si rilassò un attimo; mossa che gli fu fatale, perché Yumiko gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
Aki la staccò immediatamente.
- Ma sei impazzita?! Cosa diavolo credi di fare?!- le urlò, strattonandola per le braccia.
Penso che possiamo tranquillamente dire che questa era la seconda, o massimo la terza volta che Akira Sendoh si arrabbiava sul serio, o meglio: era proprio furioso!
Se per un attimo si era addolcito, ora i suoi occhi mandavano lampi.
Dalla smorfia che le contrasse le labbra, capì che le stava facendo male; mollò la presa e Yumiko ricadde sul letto, pietrificata.
Le lanciò un’occhiata che le esprimeva tutto il suo disprezzo e fece per andarsene.
- No, Aki! Aspetta un attimo! Akira, ti prego!- lo richiamò indietro, tra le lacrime.
Lui non capì come mai, ma si fermò sulla soglia della camera e si voltò di nuovo a guardarla.
- Io…..io ti ho amato, tanto!-
- Non mi venire a raccontare balle!- le disse lui aspro e tagliente, strinse gli occhi fino a farli diventare due fessure, i suoi begli occhi solitamente ironici, in quel momento facevano paura, fecero paura a Yumiko.
- Non te n’è mai fregato niente! Ero solo una bella statuina da esibire!-
Yumiko lo guardò sbalordita, si spostò i riccioli rossi dal viso.
- Pensi veramente questo? Lo hai…pensato veramente?!- lo guardò ancora incredula. - Aki! Queste tue parole mi feriscono mortalmente!- disse, sedendosi a fatica sul bordo del letto.
Lui si sedette accanto, sospirando.
- Io ti ho amato sul serio!- ripeté lei, voltandosi a guardare il suo profilo.
Aki non fece altrettanto, continuando a fissare un punto sul pavimento.
Aveva le labbra che fremevano e Yumiko non poté non notare che era più bello e stuzzicante del solito, ma soprattutto: era riuscita a tirargli fuori il suo lato oscuro.
Rimasero in silenzio così per un po’, fintanto che Aki non si sentì più calmo.
- Io sono innamorato di un’altra persona, adesso! Anzi: è l’unica persona che posso dire di aver amato e amare ancora veramente. Ma non so se questo tu lo possa capire.- concluse voltandosi a guardarla.
- Lo leggo chiaramente nei tuoi occhi, invece!- mormorò lei come risposta. - Ma non posso permetterti di andartene via così, da me!- sibilò lei decisa.
Aki si voltò a guardarla sbalordito.
- L’hai già fatto una volta!- concluse in un mormorio, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
- Non sono più quello che puoi adeguare a tuo piacimento!- le disse alzandosi dal letto e mettendosi davanti a lei.
- Non l’ho mai pensato….e non ho mai cercato di farlo.- gli rispose, come in trance, non guardandolo.
Poi, lentamente, alzò lo sguardo verso i suoi occhi che la scrutavano freddamente.
Rimasero così, a fissarsi e a studiarsi.
Le aveva sicuramente voluto bene, di questo Aki ne era certo, così come si erano divertiti insieme, ma nulla delle sensazioni e delle emozioni che lo travolgevano quando poteva tenere Ayumi tra le sue braccia.
- Grazie per avermi riaccompagnata a casa!- disse infine Yumiko fredda, fissandolo negli occhi.
Sguardo che fu altrettanto glaciale da parte di Aki, che se andò.

Per fortuna, guidare era una cosa che gli calmava i nervi, ma arrivò a casa che era ancora irato. ( Che termine forbito! I poeti sono tornati in azione!ndTutti)
Ayumi, che era distesa sul divano a guardare uno speciale sui Red Hot Chili Peppers, sentì la porta di casa aprirsi; si alzò a guardare chi fosse, poiché anche Miya e Maria dovevano ancora rientrare.
Sorrise vedendo che si trattava di Aki, ma subito si rabbuiò vedendo l’espressione truce( AHAHAH!!ndYuka&Kiki) di lui, non l’aveva mai visto così.
Aki si avvicinò al divano, dove lei, nel frattempo, si era messa a sedere.
- E’ stata più dura del previsto?- cercò di ironizzare lei.
- Diciamo che ho un po’ chiarito le idee a Yumiko!- rispose lui, continuando ad essere furente.
Ma Ayumi rimase affascinata da quella espressione e sentì uno strano senso di eccitamento pervaderla.
Aki si volto a guadarla.
- Io….io ti amo! E non permettere a nessuno di farti credere il contrario!-
- Aki…- mormorò lei stupita, stupita e sorpresa dal suo sguardo.
La baciò con un’irruenza che mai aveva avuto prima.
La “ costrinse” a distendersi e si sdraiò sopra di lei.
Ayumi chiuse gli occhi e affondò una mano tra i suoi capelli, nel momento in cui lui cominciò ad accarezzarle il collo con le labbra.
- Ma Aki! E se qualcuno uscisse dalla sua stanza?- chiese, obbligandolo ad alzare la testa a guardarla.
- Non me ne frega proprio niente!- fu la risposta secca dell’altro, e Ayumi capì che quella volta sarebbe stato del tutto inutile discutere; Aki non aveva il suo solito sguardo ironico, anzi: aveva parlato con una serietà allarmante.
Si sollevò da lei per liberarsi dalla maglia, e Ayumi rimase senza fiato di fronte al suo addome scolpito.
Sospirò, chiudendo gli occhi; doveva calmarsi, altrimenti il suo povero cuore impazzito sarebbe esploso.
Riaprì gli occhi nel momento in cui sentì le mani di Aki insinuarsi sotto alla sua canotta.
In quel momento capì che, anche se avesse voluto, non sarebbe stato in grado di opporsi ad uno sguardo del genere, che celava a malapena il suo desiderio.
Si lasciò spogliare e nel momento in cui Aki si distese di nuovo sopra di lei, ebbe uno sconvolgimento a sentire il corpo caldo di lui a contatto con il suo.
Cominciò ad accarezzargli la schiena perfetta, lasciandosi vincere dalle sensazioni che stava provando in quel momento.
Ad un certo punto sentirono una porta aprirsi : era quella di Miaka ed Ayumi, era Mitchi che stava ritornando nella sua camera.
- Ok, ragazzi! Io non sto sentendo e vedendo niente! Continuate pure!-
( Scusatemi! Ma ci voleva qualcosa da ridere! L’atmosfera si era fatta un po’ troppo bollente, no? Oh, non riesco a restar seria per più di cinque minuti! Sorry!^^ ndKiki)
Aki e Ayumi scoppiarono a ridere.
Lui le puntò il dito contro.
- Non dire “ te l’avevo detto!”- le intimò, scherzosamente minaccioso.
Ayumi si assicurò che Mitchi fosse rientrato nella stanza, seguendolo con lo sguardo ( Ma di che hai paura? Che stia là a guardare?!ndMitchi >_____________<ndKiki&Ayumi), Aki voltò delicatamente il viso di lei verso di sé; i suoi occhi, in quel momento, ostentavano tutta la sicurezza che lui aveva di sé, come quando scendeva in campo; cosa che - a tratti- avrebbe anche potuto risultare irritante; ma per Ayumi in quel momento era praticamente perfetto.
Era questo quello che pensava, mentre lui aveva preso a mordicchiarle il labbro inferiore.
“ Io adesso ci resto secca!” pensò Ayumi, credendo veramente che il suo cuore non avrebbe retto! Non avrebbe retto all’ incredibile, meraviglioso corpo di lui; non avrebbe retto alle sue labbra se avessero continuato ad accarezzarle tutta la pelle in quel modo sublime.
Riusciva solo ad assaporare quelle sensazioni sconcertanti, abbandonandosi completamente a lui; sentendo i respiri di entrambi farsi sempre più ansimanti e eccitati.
Aki sapeva usare tutto il suo stupendo corpo in maniera superba.
Ad un certo punto, dovette fermarsi per calmarsi un attimo; sentiva che lei non lo stava di certo respingendo, ma voleva essere sicuro che quella fosse l’intenzione di entrambi.
Sollevò il viso verso quello di lei e Ayumi vide che stava facendo una fatica boia a trattenersi.
- Ayumi….- riuscì a sussurrare appena. - Io…ho un’incredibile voglia di fare l’amore con te.- le disse infine, accarezzandole i fianchi e sentendo il suo cuore battere all’impazzata.
Lei si sciolse completamente; mentre Aki le sfiorò, leggero, le labbra con un dito, aspettando una risposta.
- Anch’io voglio fare l’amore con te…- mormorò infine lei.
- Dillo di nuovo.- le sussurrò dolce lui, ma maledettamente serio.
Ayumi guardò quei meravigliosi occhi blu, spostò le sue labbra verso quelle di lui ancora per una volta; e si fu risucchiata dentro un vortice di vertigini e estasi….

Aki, sfinito e stremato, si abbandonò sopra di lei, cercando di calmare il proprio respiro.
Era ancora stravolto dalle forti emozioni che aveva provato.
Ayumi, esausta ma appagata, stava accarezzando quelle forti braccia che l’avevano stretta fino ad un attimo prima.
- Aki è stato straordinario! Come mi aspettavo che sarebbe stato!- gli mormorò in un orecchio.
Lui sorrise e si sollevò sui gomiti a guardarla; ed ecco di nuovo il suo sorriso graffiante e canzonatorio.
Il povero cuore di Ayumi accelerò il suo battito, di fronte a quel sorriso, seppur così ben conosciuto.
Aki sorrise a vedere quel turbamento nello sguardo della sua amata.
- Ehi! Grande campione! Com’è che la tua proverbiale capigliatura non ha retto?- lo canzonò lei, spostandogli un ciuffo di capelli che gli ricadeva davanti agli occhi.
- Eh sai…- rispose lui ironico.
Lei scoppiò a ridere e lo baciò.
Poi si spostarono in maniera che ora era Ayumi a trovarsi sopra Aki; appoggiò la testa sul suo petto e cominciò ad accarezzargli gli addominali impeccabili; mentre lui faceva scivolare un dito lungo il profilo della spalla di lei.
Si stavano rilassando e calmando un po’ alla volta tutti e due.
- Aki?- cominciò lei.
- Hn?-
- Quand’è che potremo addormentarci tutte le sere così, abbracciati, dopo aver fatto l’amore?-
- Dopo ore?- chiese fingendosi serio, e la sentì scoppiare a ridere. Rise a sua volta, stringendola di più a sé.
( Ehi, Kiki! Com’è che è da tanto che non intervieni?ndTutti E’ svenuta! È in vaneggio!ndYuka *ç* Aki…………………….ndKiki)


Aki incrociò Miya sulla soglia della loro camera.
- Sei appena tornato?- chiese Aki sorpreso.
- Beh, anche tu sei ancora vestito…..sì, più o meno!- rispose Ryota serio, lanciandogli un’occhiata laconica alla cerniera dei pantaloni abbassata.
I due si lanciarono uno sguardo di complicità e si scambiarono “ il cinque”.


Alla mattina dopo, cioè praticamente solo qualche ora più tardi!, Aki con sguardo assonnato e assente, si stava zuccherando il caffè, guardando la sua bella che gli sedeva di fronte e sorrideva sornione al ricordo del corpo di lei stretto al suo, in maniera che anche un cieco si sarebbe accorto di quello che quei due avevano fatto.
Solo che la notte prima tutti erano andati a letto ad orari proibitivi e tutti per fare i loro porci comodi! ( Oh, Kiki! Sei tornata??!! Era meglio quando eri in vaneggio perché avevi visto Aki nudo! NdTutti Ahhhhhhhhhh( sguardo alla Homer Simpson)Aki!*ç*ndKiki), quindi gli sguardi che si incrociavano erano solo quelli delle coppie.
Maria e Nobu erano quelli che erano rientrati più tardi di tutti, e dal sorriso che cercavano di mascherare entrambi, anche a loro le cose dovevano essere andate più che ottimamente.
Si erano dunque formate due nuove coppie: Nobu e Maria e Miya e Nana; mentre quelle già formate da più tempo, si può proprio dire che andassero a gonfie vele.

Solo il Gorilla quella mattina fu graziato, avendo lezione alle undici e andò a far colazione in tutta tranquillità al locale di Noriji.
Non appena fu entrato si sentì chiamare.
- Akagi?- era Yumiko.
Il ns. Gorillone nazionale si diresse verso il tavolino dov’era seduta.
- Ciao! Stai già bene?- le chiese.
- Beh, sì! Delle pesanti ore di sonno e una buona aspirina questa mattina!- e rise.
- Senti Akagi, visto che ti ho trovato avrei bisogno di alcuni suggerimenti, consigli per l’articolo che devo fare sulla vostra squadra. Ti dispiace?-
- Ma no! Figurati! Tanto non ho lezione prima delle undici.-
E si immersero nella discussione.

FINE TREDICESIMO CAPITOLO
CONTINUA…..

Tutti: Ma spiega una cosa! Com’è che qui tutte le storie vanno a buon fine?
Kiki: Perché visto che nella realtà è una valle di lacrime ( co’ ‘sti uomini!) almeno qui lasciate che le cose vadano come devono andare, seguendo il loro corso!
Miya: Ma cosa sta dicendo?!
Hana: E’ perché nessuno uomo se la tira su!
Kiki: Hanamichi, vuoi morire nella prox puntata?
Nobu: Veramente quella che vuole morire sei tu! Mi hai paragonato ad un camaleonte sgallettato!
Tutti: AHAHAHAHAH!! Nobu, ma è così carino!!
Nobu: E oltretutto non si è neanche visto che ho fatto maialate! Per quanto ne so, potresti anche esserti inventata tutto! Sei solo chiacchiere e distintivo!! ( Famosissima battuta di Bob De Niro nel meraviglioso film “ Gli intoccabili” Bravo Nobu! 100 punti!ndKiki)
Maria: Nobu vieni qui, che ti rinfresco la memoria!!^^
Nobu: ^_^
Yuka&Kiki: >_______________________<
Aki: Ah, ma perché hai fatto “roba” Maria?!
Kiki: Ma sono loro che si inventano tutto! Aki, tesoro!! Sei stato meraviglioso in questo capitolo! Hai superato te stesso!!ç_ç
Aki: ^_^
Ayumi: Questo lo dovrei dire io, veramente!! Aki, tesoro : sei stato stupendo!^_*
Aki: ^__________^
Kiki: >_________________< Yuka, mi sa che forse li abbiamo dato troppa libertà! Dal prox capitolo : austerità!
Ru: Ma siete fuori di testa? Ma lo sapete perché io dormo sempre di giorno? Perché alla nottemvppvmm ( Kae imbavagliato dalle due autrici).
Aya: ^______________^ Confermo!!
Gori: Fate fare qualcosa anche a me!! Vi prego!
Nobu: Levati di mezzo Gorilla! Ci sono prima io, che c’ho pure la ragazza!! Guardate che me ne vado! ( E fa per andarsene veramente!)
Yuka&Kiki: No, Nobu! Aspetta!!
Nobu: Che c’è?
Yuka&Kiki: Tu non hai fame???!!AHAHAHAH
Nobu: Ma andate a cagare!
Dante/Willy/Omero: Visto che qui tutti si stanno scompisciando dalle risate!! ( Ma voi lo sapete cosa sono ‘sti sofficini Findus?!! Shhh! Maestro! Non faccia pubblicità occulta) e noi tre abbiamo fretta di andarci a lanciare in danze scatenate; vi salutiamo! Alla prossima!
Dante er mejo, Willy er fighetto, Omero er coatto!!
Yuka&Kiki: Ma si può lavorar così!!!???

 


 

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