Non era certo la prima volta che vedevamo la forte Miyu piangere.
Tre mesi fa, il suo fidanzato è morto.
Stavano insieme da quattro anni e io ero fermamente convinta che si
sarebbero sposati, così come lo erano tutti gli altri che li
vedevano insieme.
Morì per un eccesso di alchool in corpo, alla sua festa di
compleanno.
Penso, che quando il destino vuole proprio farti soffrire, ci mette
poco a farlo per bene.
Non aveva mai mostrato a nessun' altro la sua disperazione e a volte,
quando proprio non ce la faceva più, chiamava me e lui affinché
spartissimo un po' con lei il suo dolore incolmabile.
Non so quanto potevamo esserle d' aiuto le nostre parole di conforto;
lei non ci aveva mai detto nulla.
Restammo in quell'abbraccio finché non iniziò di nuovo
a nevicare.
Le sussurrai di andarcene e lei, col sorriso, si asciugò le
lacrime e ci abbracciò forte, senza dire nulla, ma quel grazie
era più eloquente di qualsiasi parola.
Hisa mi guardò e mi strizzò l'occhio.
Tornai a casa e trovai Nana addormentata sul divano.
La televisione accesa, i popcorn e la coca cola sul tavolo.
Raccolsi le sue scartoffie e non mi presi nemmeno la briga di coprirla
per bene.
Salii in camera mia e mi misi a letto a contemplare il soffitto.
Mia madre?
Che si prenda lei la briga per le sue azioni.
Io non volevo averci niente a che fare; non volevo dover dare spiegazione
dei suoi comportamenti alla mia sorellastra.
No.
Io non mi sarei presa questo peso.
Se la mia vita non aveva problemi, perché dovevo arrecarmene
di altrui?
Mi sveglio alle sette, come mia consuetudine.
Vado in bagno, mi vesto e vado in cucina a raccattare qualcosa per
la colazione.
Da come stanno le cose, Nana ancora sul divano e la casa ancora sottosopra,
nostra madre non ha rincasato.
Ne approfitto per accendermi la prima sigaretta.
Fumando, prendo una lattina di coca cola dal frigorifero, un panino
dolce dal sacchetto di ieri che ficco in cartella, ed esco di casa.
Mi ricordo di Nana e torno indietro, la sveglio senza troppa gentilezza,
urlando il suo nome dolce, facendola sobbalzare.
La informo sull'ora e lei inizia a correre per la casa ancora in stato
confusionale.
Esco senza assecondare la sua richiesta di fare la strada con me.
Non ci penso proprio.
Fumo e raggiungo la scuola a passo lento e ritmato, con la borsa pesante
in spalla.
Incontro Hisa nell'atrio che mi guarda divertito:
- Che hai stamattina? Ti sei svegliata col piede sbagliato? Due attacchi
dei nemici di prima mattina? -
Sbatto con veemenza lo sportello del mio armadietto e lo guardo scocciatissima.
Lui non dice nulla, è abituato ai miei sbalzi d'umore repentini.
- Oggi andiamo al Ryonan? - mi chiede
- No, viene Miyu qui, aspettiamo che tu finisca gli allenamenti e
poi torniamo a casa insieme -
- Dove mi aspettate? -
- Al bar qui davanti, come al solito, magari ci saranno anche Ayumi
e Kano, così non sei da solo -
- Perfetto, ci vediamo alla pausa pranzo - mi liquida astutamente,
sa bene che quando sono di pessimo umore è meglio starmi alla
larga.
***
- Glielo diciamo? - chiede Ayumi a Miyu con fare tentennante mentre
io la guardo curiosa
- Cosa? A chi? -
- Eh? Almeno saprà cosa l'aspetta
- prosegue lei senza
considerarmi
- Sendoh si è ufficialmente fidanzato! - mi spara lì
senza mezzi termini Kano, mentre a me va di traverso il fumo della
sigaretta e Miyu e Ayumi scoppiano a ridere.
- COSA!? - chiedo perplessa alzandomi in piedi e sbattendo le mani
sul tavolo, guadagnandomi gli sguardi scocciati degli altri ragazzi
seduti lì al bar. Miyu mi fa cenno con il dito di essere una
pazza squilibrata mentre Ayumi mi prende per le spalle e mi obbliga
a sedermi e a calmarmi
- Se ci fai finire di parlare prima di dare spettacolo
- mi riprende
Kano
- SU! PARLATE! - le incito contrariata, piantando giù il muso
e incrociando gambe e braccia
- Sei proprio una bambina! - mi dice ridendo Miyu, bevendo il suo
frappè alla vaniglia
- E perché, scusa? Mi dai una notizia del genere dopo che ti
ho obbligata a tenerlo d'occhio e allontanare ogni essere femminile
da lui! Bella merda! - le dico spegnendo la sigaretta e cercandone
subito un'altra per non scoppiare dal nervoso che mi è salito.
Come è possibile che si sia "ufficialmente fidanzato"
?
Ciò significa che c'era già una combutta di mezzo!
Allora perché faceva il carino con me? PERCHé?!
E' stato davvero uno stronzo! Sul serio!
Fanculo!
Che non osi più nemmeno rivolgermi la parola!
Io non ci vado più di certo al Ryonan!
Per nessuna ragione al mondo!
- La famiglia di Sendoh è una famiglia vecchio stile! - precisa
Ayumi
- Pensa che il suo bisnonno era samurai! - si intromette Kano
- E la sua nonna ha la più bella collezione di bambole della
regione! Le ho viste io! Sono stupende! - aggiunge sempre Ayumi con
gli occhi brillanti e la cosa non mi stupisce dato che lei stessa
sembra una bambolina di porcellana, la cosa che mi stupisce però
è: COME E QUANDO LEI AVREBBE VISTO LA COLLEZIONE?!?
- E tu quando l'avresti vista?! - le chiedo scocciata facendo ridere
ulteriormente Miyu
- Smettila di fare la gelosa! In fondo, non sei certo la sua ragazza!
- mi conforta quella serpe della mia migliore amica
- Si lo so
ma
- cerco di giustificarmi facendomi piccola-piccola
- Dai, scherzavo scema! Lo sarei anche io! - mi dice affettuosa, cambiando
radicalmente il tono della voce
- E allora perché fai la sbruffona!? -
- Perché altrimenti non sarei io, no!? -
- tsé! - mi volto impassibile verso Ayumi e la incito a proseguire
- Quando c'è stato il concorso due anni fa, lui me le ha prestate
affinché vincessi. E' stato molto gentile! - mi dice con tono
sospetto
- Non è che ti piace Sendoh, vero? - le chiedo allarmata ma
lei si affretta a difendersi, scuotendo mani e testa per tranquillizzarmi
- Assolutamente! Avevo una cotta per lui al tempo, ma adesso mi è
passata! -
- Sicura? -
- Dai Shion, non fare troppo la poliziotta e mettiti il cuore in pace.
D'altronde, anche se fosse, non puoi certo biasimarla, Sendoh è
uno che piace, lo sai meglio di chiunque altro. E' bello, simpatico
e di talento. Si farebbe in quattro per aiutare un amico e ha quel
sorriso disarmate che farebbe sciogliere chiunque
- mi dice neutra
Kano beccandosi gli sguardi increduli di noi altre
- KANO!??!?! - la richiamiamo all'unisono - NON è CHE TI PIACE
SENDOH!? -
- Certo che mi piace
-
ho capito!
Oggi era meglio che me ne restavo a letto.
Pessima giornata!
Voglio cancellarla dal mio database!
Prendo un'altra sigaretta e l'accendo.
Di questo passo il pacchetto non durerà mai fino a domenica.
Dannato Sendoh!
Appena lo becco glielo faccio presente che con il suo agire mi ha
costretta ad aumentare la dose di nicotina nel mio giovane corpo.
-
così come mi piacciono Hisashi, Maki,Jin, Asaba e Idetoshi!
- prosegue lei scoppiando a ridere beccandosi una sberla da parte
dell'impassibile Miyu che continua a bere il suo frappé come
se nulla fosse.
-
ehm,ehm
dicevo
- prosegue la povera Ayumi - E già
da piccolo gli avevano trovato una fidanzata di buona famiglia, figlia
di amici di vecchia generazione
- mi dice lei sorniona facendo
ridere Miyu, che a me sembra del tutto rincretinita quest'oggi.
- SUL SERIO!? - urlo con nuove speranze - Ciò SIGNIFICA CHE
SENDOH POTREBBE ANCORA INNAMORARSI DI ME?! -
- Esattamente - mi da corda Ayumi mentre Kano mi fa cenno di calmarmi
così come il cameriere che mi guarda malissimo
- E voi come fate a sapere certi dettagli della sua vita? - chiedo
con fare sospetto, a questo punto non posso fidarmi nemmeno di loro.
Maledette arpie! Zitte, zitte, quatte, quatte e vengo a scoprire che
il mio Aki piace pure a loro!
GORGONI!
- Ce l'ha detto lui prima! Gli abbiamo chiesto se voleva venire con
noi ma con un'espressione tutt'altro che allegra ci ha detto che non
poteva perché doveva tornare a casa perché veniva Yuki
da lui; gli abbiamo chiesto chi fosse e lui ci ha spiegato la storia.
- Comunque non credo sia una storia seria...- commenta Kano
- Magari non durerà nemmeno qualche mese...- aggiunge Ayumi
- Comunque puoi sempre scopartelo...- noi la guardiamo esterrefatte
ma lei non demorde - SUVVIA! Cosa ci vuole a dire " Forza! Scopiamo
e viviamo la nostra gioventù così come fecero quegli
hippies dei nostri genitori!" ?! Niente impegno, tanto divertimento,
fantastico, no?! -
Tutte e tre arrossiamo e le tappiamo la bocca e le proibiamo di parlare
per tutto il tempo che staremo lì
circa 20 minuti ancora
- Dubito che i suoi genitori fossero hippies! - interviene Kano dubbiosa
facendo sorridere Ayumi
- No che non lo sono stati - ci da conferma Ayumi, ragazza dalla quale
non esistono probabilità.
Il mondo per lei ha solo due vie.
Punto e basta. Non so se invidiarla o compatirla.
A volte fa dei ragionamenti intelligenti, altre volte, nonostante
i suoi modi di alta classe, la prenderei a calci per le cazzate che
dice.
Appena ci raggiunge Hisa, immediatamente arpionato da Miyu che fa
di lui il suo cavallino, decidiamo sia ora di tornare a casa.
Uscendo, sull'altro marciapiede che attraversa lo Shohoku vedo Nana
appoggiata al muro con la cartella in mano che appena mi vede guarda
da un lato e si gratta il naso.
Capisco che devo andare da lei.
Dico a Kano e Ayumi di informare Hisa del delirio di Miyu e di assicurarsi
che lei torni a casa senza finire da qualche parte losca come le capita
sempre quando è fumata.
L'ultima volta mi è toccato andarla a prendere in una stalla
fuori città!
Diceva che aveva bisogno di " calore naturale"
che
lei evidentemente ha trovato nel fieno
Raggiungo Nana e le chiedo cosa vuole:
- Stamattina ti sei portata via le chiavi
- mi informa lei con
tono neutro mentre ci incamminiamo
- E quindi? -
- Io non ho le chiavi e la mamma avrà sicuramente chiuso -
Sbuffo e decido che sarebbe inutile darle le chiavi e tornare con
gli altri.
Faccio un piccolo sacrificio e accetto di tornare a casa con lei.
Apro la cartella e mi sfilo una sigaretta dal pacchetto, la penultima.
Guardo Nana che sembra strana, magari triste, non saprei definirlo,
dato che non ho buona dimestichezza.
Mi tornano in mente le parole di Maki, alzo gli occhi al cielo chiedendomi
perché continuo a dargli retta e le porgo il pacchetto:
- La vuoi? E' l'ultima, l'ultima sigaretta non l'ho mai data a nessuno
-
le dico restando distaccata.
Lei accenna un sorriso e accetta con gli occhi che le cambiano totalmente
espressione.
Le accendo la sigaretta e a passo lento, lasciando la scia di cenere
sulla neve sporca e ormai indurita, ci avviamo nella stessa direzione,
insieme.
Se fosse vero che le chiavi non le aveva non lo saprei dire.
Non mi interessava.
Per niente.
***
Kanagawa Shion 3
Continua