KANAGAWA SHION

 

Capitolo 8:La fine dei giochi

 

 

Torno dentro e mi ritrovo completamente sola.
Ayumi, Kano e Miyu sono alle prese con tre ragazzi diversi che io conosco poco: Kenji Fujima, Shin'ici Maki, il mio amico e fratello di Ayumi, che stava amabilmente parlando con Kano e Hanamichi Sakuragi, quest'ultimo frequentante la mia scuola, ex teppista, ora promettente giocatore di basket, re dei due di picche che ci sta provando ( e pare anche con successo ) con la Bambolina…
Mi dirigo in cucina, sedendomi al tavolo a guardare la televisione.
Mi accendo una sigaretta sconvolta dal tutto in generale, cercando un cartone animato alla televisione.
Ne ho davvero abbastanza di tutto questo casino intorno a me.
Ho bisogno di un po' di tranquillità.

- Non credevo ti piacessero i cartoons…- mi dice una voce gradevole alle mie spalle.

Mi volto e trovo Akira venire avanti con una tazza di tè nelle mani.
Inizia a scendermi un po' di sangue dal naso, ma blocco l'emorragia sul nascere.
Mi guarda divertito e scuote la testa.
Si siede accanto a me e mi porge la sua bevanda.

- Se non ti piace al limone, te ne faccio un altro… - mi dice sorridente.
- Grazie, il limone va bene…- gli dico continuando a tenere il fazzoletto attaccato alla mia faccia
- Possibile che ogni volta che ti vedo, perdi sangue dal naso? - mi chiede sorridendo amorevole, facendomi rischiare un collasso immediato
- Non ti preoccupare…- gli dico tra le risate - Poi mi passa…quando mi abituo! -
- Abitui a cosa? - mi chiede confuso, non riuscendo a cogliere il semplice collegamento logico
- Nulla, fai come se non avessi detto nulla! - gli dico ponendo termine al mio dissanguamento.

Ci mettiamo a guardare Dragon Ball insieme, dividendo quella tazza calda che mi rimette in sesto, nonostante la sua presenza.

- Ma è una bevanda energetica? - gli chiedo stupita ad un certo punto e lui mi sorride tenero.
- E chi lo sa? - mi dice con fare misterioso - Come mai te ne stai qui tutta sola? Non ti senti bene o le tue amiche sono andate perdute? -
- La seconda! Ultimamente finisco in ospedale meno del solito -
- Sei cagionevole! - mi dice ridendo
- Guarda che non è divertente! Passo metà delle mie giornate là! Ormai ne so di più io di medicina che un laureando! - lui si mette a ridere, socchiudendo gli occhi riportandomi alla mente un'immagine conosciuta, che in quel momento non riuscivo a reperire nella mia memoria.
- Non avrai l'HIV? - mi chiede tornando serio
- No, sono cagionevole di mio. I dottori dicono che esiste un caso come il mio uno ogni mille anni. Ergo, sono un fenomeno da baracconi! - piagnucolo
- …Ergo, sei speciale…- mi dice lui con voce suadente, guardandomi fissa negli occhi, facendomi arrossire e andare di traverso il fumo.

Inizio a tossire e lui si rimette a ridere divertito come un bambino.
- Sei davvero una ragazza interessante, Shion! -
- Se ne sei convinto…-
- E dove le hai perse le tre arpie? - mi chiede cambiando argomento
- Gorgoni…- specifico fingendo pignoleria, alzando l'indice e diventando seria, facendolo ridere di nuovo
- Vero! Lo sembrano veramente, quando ci si mettono! - continua ridendo a crepapelle, sconvolgendomi.
- Stai bene? - gli chiedo preoccupata
- Certo! A volte esagero! - mi dice ricomponendosi - Allora, dove le hai lasciate? -
- Le ho viste parlare con dei ragazzi. E tu? Dove l'hai lasciata la tua amica? -
- Yuki? - puntualizza
- Aha…-
- Yuki si è fermata a parlare con una sua vecchia amica, per fortuna, non la sopporto più. E' talmente appiccicosa che soffocare sarebbe più piacevole! - mi dice con un lieve sorriso, che si trasforma in un'espressione mortificata quando la scorge sulla porta della cucina con gli occhi lucidi.

Si alza immediatamente dalla sedia e appena lei scappa via, lui la rincorrere lasciandomi da sola.
Mi accendo un'altra sigaretta, mando un messaggio di saluto alle tre gorgoni e lascio la festa.
Ormai io non ho più nulla da fare qui.
E sarebbe anche la volta buona che mi levi dalla testa Akira.
Il concetto ormai è chiaro.

Mi siedo sulla spiaggia e osservo le onde salire e scendere, aspettando che le lacrime si fermino.

- Protettrice Shion? - mi volto di scatto e mi ritrovo faccia a faccia con il vecchietto di prima che viene avanti a passo lento
- Chi sei? - gli chiedo alzandomi in piedi, asciugandomi le lacrime.
- Sono uno dei guardiani…- mi informa senza nemmeno guardarmi in faccia - …so che hai incontrato il protettore dei ghiacci e Sevhothaa...vedi che avevo ragione? -
- Non mi interessa! Io non voglio più collaborare con nessuno di voi. Proteggerò il Talismano da sola. Non voglio più che voi vi intromettiate nella mia missione, dandomi ordini. Io non ho la certezza che voi siete dalla mia parte e quindi mi rifiuto di dare fiducia a chiunque mettendo in pericolo la sua vita. -

Il vecchio si mette a ridere e mi guarda.

- Hai preso molto seriamente questa missione…-
- Non l'avrei fatto se fosse stata un'altra persona…-
- E dire che fin dalla sua nascita l'hai detesta…-
- E tu come fai a sapere che è Nana il mio talismano?! - gli chiedo preoccupata
- Sono uno dei tuoi guardiani. Il mio compito è vegliare sul tuo operato e indirizzarlo. Se tu ora decidi che vuoi restare da sola, potresti pentirtene. E' naturale che tu non ti fidi di nessuno; fai bene ma devi anche mettere in conto che alcuni di loro sono qui per aiutarti. A breve gli altri protettori si uniranno a te. Avrai assolutamente bisogno di tutti loro per sconfiggere Marduk. Metti in conto però che per la battaglia finale verrai posta davanti a delle scelte difficili, perché non sarai preparata a difenderti da elementi specifici. Chi ami ti tradirà e nemmeno te ne renderai conto. La distinzione tra buoni e cattivi non è così chiara come l'ha idealizzata tu. Chi ti è amico, per salvare se stesso sacrificherà anche i suoi amici e il bene dell'umanità, mettilo in conto. -
- E quindi? - gli chiedo tentennante, capendo ben poco del suo discorso.
- Quindi dovresti andare a recuperare il tuo talismano e chiedere ai tuoi amici di non fare più troppo affidamento su di te. Loro seguono ogni tua mossa e manca pochissimo che qualcuno di loro capisca che tua sorella è quello che cercano. Devi tornare ad allenarti e prepararti alla battaglia imminente.-
- Ma anche se fosse, io non riuscirei a difenderla come si deve. Oggi mi è bastato un calcio da parte del Protettore dei ghiacci per andare al tappeto. Anche se mi alleno strenuamente, non riuscirò a diventare talmente forte da riuscire ad affrontare Marduk. Non mi resta che difendermi e basta. Non mi è consigliabile portare avanti un attacco, sarebbe un suicidio. Quando loro si materializzano, io mi difendo, ma non mi metterò mai a cercarli, rischierei troppo. -

Si rimette a ridere e io lo guardo contrariata, stringendo i pugni.
Non sono certo qui per farmi prendere in giro dal primo che capita.

- Ti aiuteremo noi. Il tuo Loki, il tuo Tutore e io. Domani partiamo per il centro d'addestramento. Ti senti all'altezza? - mi chiede serio
- Sì. Credo. Spero, più che altro…- gli rispondo tentennante
- Porta Nana con te. Mentre ti allenerai con Hisashi, io le farò seguire un corso che l'aiuterà. Ora, ti consiglio di tornare a casa, se il mio sesto senso non mi inganna, c'è una persona che ti sta aspettando…- mi dice svanendo.

Guardo il nulla che prima lui occupava e poi mi volto indietro.
Vedo Nana che mi aspetta silenziosa e composta sulla via di casa, così come le è stato insegnato.
La raggiungo e le sorrido.

Da quel momento in poi, sapevo che l'unica persona della quale potevo fidarmi, era lei.
Non l'avrei delusa.
Non l'avrei abbandonata.
Avrei sacrificato la mia vita per difenderla.

Il giorno dopo, diciamo a nostra madre che andiamo in gita all'estero, per uno scambio culturale.
Costruiamo così bene la menzogna che ci crediamo quasi pure noi.
Tre settimane, accordiamo.
Facciamo le valige e usciamo di casa.
Troviamo Hisashi in macchina ad attenderci, che ci porterà all'aereo privato della sua famiglia.
A portarci nel luogo del nostro allenamento sarà suo nonno.

Nana veste la sua bella divisa nera con i bottoni sul petto e gli stivaletti.
Io un cappotto nero sopra la mia tuta da combattimento.

Mando un messaggio a Miyu promettendole spiegazioni, ma non mi risponde.
Nonostante ne sia amareggiata, non ci posso fare nulla.
E' giunto il momento per me, di portare avanti la mia missione in maniera continua, per chiudere questa faccenda al più presto e tornare alla mia vita normale.

***
Kanagawa Shion 8
Fine Capitolo
Continua…

 

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