Lemon Cake

 

Capitolo 3:


“ Spesso, chi commette un errore si giustifica dicendo che non aveva altra scelta.
Spesso, chi commette un errore si ripete che ormai è cosa fatta e che non si può tornare indietro.
E mentre pronuncia queste parole, a sua insaputa, un ombra buia si insinua nella sua psiche e genera il rimorso. E quando lentamente il rimorso riaffiora in superficie è troppo tardi per fermare la catastrofe.
Eppure, chi sbaglia non sa che basterebbe voltarsi per vedere la luce. “
( Trigun )”


Mammaaaaa??? Si può sapere perché questo cane della malora non mi può odiare come tutti gli animali del mondo e lasciarmi in pace??? – urlo a mia madre mentre il cane, che lei e papà avevano deciso di prendersi dopo che ci eravamo trasferiti tempo a dietro e che in teoria doveva essere un cane da appartamento ma che invece si è dimostrato parente stretto di un cervo, mi salta intorno scodinzolando e abbaiando e nelle fauci il suo orribile guinzaglio.
Ma che vuole da me?
Su, Shizuki, non rompere e portalo fuori mentre io preparo la cena, vedi di non usare l’ascensore e mettigli la museruola che se si mette ad abbaiare all’interno del palazzo poi l’amministratore ce lo fa portar via! – mi urla mia madre dalla cucina mentre io guardo la bestia in faccia e la vedo guardarmi con quegli occhi che sanno di minaccia.
“Magari lo facesse!” penso tra me e me mentre mi segue nel ripostiglio.
Onde evitare la rabbia o una qualsiasi malattia trasmissibile da cane a donna, prendo il guinzaglio di riserva che lui non ha tenuto tra i denti, gli appioppo la museruola e lo porto fuori a fare il suo giro quotidiano.
Mi trascina lungo tutto il quartiere e ogni tanto sosta a fare i suoi bisogni.
Mentre aspetto i suoi comodi inizio a guardarmi intorno e in un campetto da basket delimitato da una recinzione scorgo la celestiale figura di Akira Sendoh…

Sudato…
Concentrato…
Serio…
Aggraziato…

Qualcuno mi sostenga!
Guardo il cane che mi fissa con occhi da idiota che crede di aver capito e che invece non ha capito niente, abbaiai e il diretto sfidante del David di Michelangelo si accorge della nostra presenza, mi vede, mi saluta e viene verso di me asciugandosi il sudore con la maglietta, facendomi intravedere degli addominali da urlo e una pelle ambrata…

Lo so, lo so, lo so…sono fidanzata, ma gli ormoni sono gli ormoni e io non riesco proprio a farci niente!

Che ci fai qui? – mi chiede con quella voce che farebbe sciogliere anche miss. ice queen avvicinandosi alla rete e stringendola tra le mani.
Oddio, oddio, oddioooooo!
Portavo in giro lui…- gli dico indicando schifata il cane che lo guarda scodinzolando.
Sendoh gli sorride e mi chiede di entrare e fargli compagnia.
Accetto più che volentieri e gli sorrido forzatamente:
Ma tu ti alleni sempre? –
Più o meno, è più per scaricare la tensione che altro ma come mai fuori? Non avevi detto che non ti piacevano le uscite quotidiane? –
Colpa dei miei genitori che hanno voluto il cane e ora tocca a me prendermene cura, nonostante abbia un odio viscerale per gli animali in generale e i cani in particolare…-
Lui mi guarda vagamente stupito, si abbassa e si mette ad accarezzare il cane demoniaco e quello lì pare addirittura felice!

Anche io voiooooo! ç_ç
Me tapina infelice…
Perché questo cane oltre ad avere il privilegio di essere mio coinquilino, ha anche la fortuna di farsi accarezzare dalle dolci mani di Aki???

Ehm…Sendoh? – gli chiedo tentando di porre fine alla goduria di questo soggetto qui in mio favore

Si alza e mi guarda negli occhi provocando un afflusso ingente di sangue verso il cuore facendolo battere all’impazzata.
Tento di ricompormi e colgo l’occasione di rendergli noto una cosa che mi ha alquanto infastidita:

Dimmi! –
Ho saputo della tua nuova fiamma…-
Lui mi guarda sorpreso e poi si ricompone:
E tu come fai a saperlo? – mi chiede divertito
Se non te lo ricordi sono insieme ad un tuo amico…-
Ah già…- mi dice sorridendo tra i baffi – ma non è nulla di serio…-
Io sapevo ben altro…- gli dico sorridente e lui mi passa il pallone sfidandomi apertamente
Che vuoi che sia. Nella maggior parte dei casi, questo tipo di relazioni non sono destinate a durare a lungo…-
Tu credi? –
Perché? Tu ti illudi che avrai una tenera ed eterna storia d’amore con Rukawa? – mi chiede freddo
No, no…però…-
Non credere troppo alle promesse degli uomini, sono false come tutte le promesse che si fanno…-
Non voglio che Kaede soffra…-
E allora digli che due mesi fa siamo stati insieme e poi vedrai la vera natura del suo tanto professato amore…che ne dici? –
Sai anche tu che quel bacio è stato uno sbaglio…-
Non ho fatto nulla da solo, se tu ti senti sempre in colpa con lui è perché è il rimorso che ti guida ma se vuoi dire la verità, devi assumerti tutte le tue responsabilità…-
Io abbasso il capo palleggiando con la palla.
Mi chiedevo se l’amore che Kaede diceva di provare per me fosse talmente forte da lasciar correre il mio tradimento e mi rispondevo che alla fine, l’amore in cui io non ho mai creduto, era la cosa più fragile che io avessi mai avuto fra le mani e nella mia incapacità di prendermi cura delle cose, averlo tra le mani mi portava solo a stringere forte il pugno e piangere…

Come si chiama? –
Chi? – mi chiede stupito afferrando la palla che gli avevo passato – Ah, lei…si chiama Usagi Mitakonashi…sei gelosa? –
Pfui…- gli dico incrociando le braccia mentre la palla lanciata da lui rotea prima sull’anello per poi entrare nel canestro e rimbalzare fragorosamente a terra…
Decidi tu Shii, comunque vadano le cose, puoi sempre contare su di me, ok? Io ti starò sempre vicino… – mi dice con quel suo dolce sorriso che lo rendeva ancor più irresistibile…
Grazie…-
E’ a questo che servono gli amici, no? –
Anche…domani pranzi con me? –
Non vai da Kaede? – mi chiede stupito sapendo bene che lui non ci vuole vedere insieme per nessuna ragione al mondo…
No, è andato con suo padre ad Akita per vedere un po’ come funziona l’azienda…boh…-
Ah, è vero che mi aveva detto che andava a lavorare quest’estate, e bravo Rukawa…-
Già, io non ho trovato nulla, niente di niente…-
Beh, non puoi voler lavorare e andare in vacanza, no? –
Già, il successo che ottieni è direttamente proporzionale alla fatica e al sacrificio che hai fatto per ottenerlo, no? –
Vero! – gli dico smarcandomi e facendo canestro mentre Nimrod inizia ad abbaiare allarmato.
Vado a vedere cosa vuole quel cagnaccio demoniaco…- lui ride e aspetta il mio ritorno.
Il mio cellulare suonava.
20 chiamate senza risposta di “Madre”...allarmata da pochi minuti di ritardo, o molto più semplicemente, affamata e quindi vuole mangiare ma non può perché ci tiene che ci siamo tutti a tavola durante “ l’unico momento della giornata in cui possiamo stare insieme” …
- E’ mia mamma. Risolvo in un attimo…-
Rispondo tranquilla:

De quelle chose tu as besoin, madame ? – le chiedo conscia che il francese lo capisce benissimo
Tu dois etre a la maison entre 10 minutes. Vite ! – mi risponde lei in tono spazientito mentre io sbuffo e informo Akira che ci saremmo visti domani alla pausa pranzo.
Mi saluta con un bacio sulla fronte e io me ne vado allegra, quasi amando il mio cane.

***
Al suono della campanella scendo al piano di sotto verso la classe di Sendoh, mi apposto davanti alla finestra e incrocio gambe e braccia aspettandolo.
Dopo qualche minuto, eccolo sopraggiungere attorniato da una decina di ragazze cinguettanti che appena mi vedono mi fulminano.
Lui mi sorride e le congeda con affabili parole venendo da me a passo sostenuto.

Mi chiedevo cosa avesse da guardare quella bella ragazza ma solo poi ho realizzato che eri tu e quindi…-
Cosa vorresti dire? – gli chiedo dandogli un pizzicotto sul braccio nudo e lui ride massaggiandosi la parte dolente
Scherzavo! Piuttosto, cosa hai di buono da mangiare? – mi chiede avvinghiandosi al braccio che non lo affiancava mentre io tento di essere più veloce di lui e nasconderlo dietro la schiena ma in un modo a me estraneo, inciampiamo l’uno nell’altra e cadiamo a terra e me lo trovo sopra di me. Entrambi diventiamo bordeaux mentre i ragazzi che passano si mettono a ridere:
Ehi, Miyawashi, sbaglio o sei ancora insieme a Rukawa? – mi chiede una voce a me ben conosciuta
Tomoko! Ti odio! – dico alla mia amica mentre guardo negli occhi Akira che mi sorride e si alza elegante per poi porgermi la mano aiutandomi a rialzarmi
Via, via! – urla Tomoko alla piccola folla che si era creata per vedere cosa fosse successo e che scoap beccare me, fidanzata leggendaria di Kaede, visto che sono la sua “storia” più lunga e l’unica ragazza che è riuscita a fargli accantonare per un po’ il basket e il suo caro amico nonché capitano e ragazzo più desiderato della scuola uno sopra l’altra – Non c’è niente da vedere!Incidente di percorso! Sciò!Sciò! -
Domani sarà il pettegolezzo del giorno…
L_L e ciò significa che io domani non vengo a scuola…
Non osare nemmeno pensarlo! – mi dice lui con sguardo torvo mentre io mi guardavo intorno meditabonda…
^_^ Cosa? – gli chiedo finta tonta con Tomoko che mi dà una pacca sul sedere per poi andarsene con un salutino che la dice lunga…dopo la becco io!
Lo sai cosa! Ti conosco piccola Shii…- mi dice mentre butta nel cestino la sua cicca e si prende dal mio bento le verdure fritte miste…T_T sono mieeeee!! Io devo mangiare che poi svengo agli allenamenti!
Non chiamarmi piccola! – gli dico arrabbiata e lui mi mette una mano sulla testa e ride da cretino
Che permalosa…buone però! – mi dice addentando l’ennesima verdurina fritta – Le hai fatte tu? –
Sì! Però gradirei che me ne lasciassi un po’! –
Ma tanto qui hai anche degli spaghetti e…e…e…- dice tentennando scoprendo la scatola a poco a poco – uuuuuuuh!^O^ tortaaaa! – dice allegro come un bambino e io sorrido e scuoto la testa esasperata dalla sua capacità di essere adulto e bambino allo stesso tempo
Non osare nemmeno! – gli dico tentando di prenderla mentre scendiamo le ultime scale prima di uscire in cortile ma lui è più veloce e ne fa subito un boccone, gustandola come se fosse la prima volta che mangia una torta…T_T la mia tortaaaaa!!!
Mmmm! Che buonaaaa! Ma è al limoneeee! Adoro il limone! Per il mio mesicompleanno voglio che tu mi faccia una torta enormissima! Prometti piccola Shii! – mi dice allegro e felice mentre si siede sulla panchina piantata in mezzo al parco e al sole! Ma questo è scemo!
Tu ti scordi la torta e questo posto al sole cuocente! Tu sei un pazzo squilibrato!Mi squaglio al sole! –
Mmmm! Secondo me tu sei abituata troppo bene! – mi dice mentre si mette comodo sulla panchina del sole e finisce l’ultimo boccone della torta
Io ti detesto! –
Non ci credo nemmeno se me lo giuri! Comunque tieni, grazie, era squisito! – mi dice ridandomi la scatoletta del bento con dentro solo la razione di spaghetti.
Ma non ti puoi portare da mangiare? –
Mi guarda, sorride e si mette una mano sul petto come se stesse per dire una cosa intelligente:
Mia cara, se mi portassi il cibo da casa, lei si mangerebbe tutto e poi ingrasserebbe e Taoka poi non la fa più giocare! –
Piantala! Il coach sa che non si vince senza la splendida Shizuki! –
Intanto hai visto che preferisce noi ragazzi! –
Per forza è gay! E secondo me è anche segretamente innamorato di te…- gli dico ammiccante mentre gli roteo vicino alla guancia il dito indice – ammettilo! Tu e zio Taoka avete una relazione segreta! –
Devo ammetterlo! – mi dice serissimo girandosi verso di me – Ma ti prego, non ne devi fare parola con nessuno! –
Scoppiamo a ridere entrambi e poi mi torna in mente la storia del bento:
Bene mio caro figlio di paparino privo di doti culinarie da domani te lo porto io il pranzo, ok? –
Veramente? – mi chiede con gli occhi luccicanti prendendomi le mani tra le sue come se stessi in preghiera
Sì, tanto non mi cambia niente fare per uno o per due e almeno mangiamo entrambi come si deve…-
Lui diventa serio e pensieroso e guarda l’orizzonte:
L’ho sempre sostenuto che sei più intelligente che bella e notare che tutti ti conoscono per la bellezza…-
Oh! Sul serio? –
I ragazzi, le ragazze dicono ben altro! ^_- - mi dice divertito mentre io faccio una smorfia di disappunto e bevo un sorso di tè freddo:
A proposito! Ma la tua fidanzata? - gli va di traverso l’acqua che stava bevendo e strabuzza gli occhi e quando il suo cervello rielabora due volte la faccenda,esordisce con un “Porca Troia!” .
Mi metto a ridere e continuo tranquillamente a mangiare mentre lui si alza e mi dice che le aveva promesso che avrebbero mangiato insieme!
Che ragazzo senza speranze!
Lo saluto e mi fa promettere che domani gli avrei portato la torta.
E torta sia…

Continua…

 

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