Lemon Cake

 

Capitolo 9:

“…spesso le buone intenzioni vengono mal interpretate.
Spesso, impariamo delle cose da coloro che noi abbiamo sempre reputato incapaci di insegnare qualcosa.
Quando raggiungiamo tutto c' è sempre qualcuno pronto a riportarti da capo dandoti minor tempo per fare tutto e minor protezione dai rischi.
Spesso, mi chiedevo perché non gli avevo ancora detto che lo amavo? ”


Era la settimana degli esami e io ero inavvicinabile.
Tutti mi stavano alla larga e io ero soddisfatta di questo dato che li avrei solo trattati malissimo.
Erano tre giorni in cui tutte le materie di studio di tre mesi erano concentrate e a me uscivano fuori dalla testa.
Avevo paura che se parlavo, avrei dimenticato tutto e per fortuna quelli che mi conoscevano lo sapevano e mi stavano alla larga.

Tomoko mi alzò il pollice appena mi vide entrare.
Lei era tranquilla e serena…ç_ç beata lei.
- Tranquilla, se non ti ricordi qualcosa, chiedimi pure…-
Io annuisco e il professore inizia a distribuirci le prime schede.
La prima materia è letteratura.
Almeno qualcosa che mi andrà bene per forza dato che mi è sempre piaciuta.
Le domande non sono particolarmente difficili, ma sfrutto bene tutte le 6 ore a disposizione.

Il lato positivo degli esami è sicuramente il fatto che usciamo alle 2 invece che alle 3.
Un'ora guadagnata per studiare per le altre tre prove e poi potrò dedicarmi interamente al campionato delle best five.
Inizia sabato per entrambe le categorie e si svolgerà a Kobe, dopo estenuanti partite amichevoli usate per farci prendere "confidenza" con quelle che sarebbero state le nostre compagne di squadra per un mese intero, che io non ho trovato per niente utili, anzi.

D' altro canto, mi preoccupavo per mia madre.
Per non pensare a mio padre e dare a me una vita agiata che io non le avevo chiesto, né volevo, faceva un enorme quantità di straordinari e tornava a casa solo per stare con me. Lontana da casa per un mese, avevo il sospetto che non sarebbe nemmeno tornata a casa e avrebbe lasciato Nimrod dai vicini. In un caso o nell' altro, avrei detto a Nimrod di tenerle compagnia e di non farla mai sentire da sola.

Alla fine la cosa non mi dispiaceva e non vedevo l'ora che passassero i restanti due giorni…

- Allora, come è andata? - mi chiede Tomoko ad esame finito, accompagnandomi per un pezzo
- Bene, non mi sembrava troppo difficile, spero solo non mi tiri la sfiga addosso e finisca con l'avere il minimo voto! -
- No, no! Erano facili sul serio, naturalmente se avevi studiato, se no…- mi dice lei con fare da professoressa severa facendomi ridere.
- Oggi vai da Kaede? -
- No, è strano in questo periodo, peggio di te questa mattina, quindi è meglio stargli alla larga fino alla partita di domenica…-
- Contro chi giocano? - chiedo interessata sapendo bene che Kaede non si faceva certo impressionare da una partita di basket
- Contro la prefettura di Akita! - mi dice guardandomi scoraggiata
- Ah, allora tutto mi è chiaro…-
- Cosa ti è chiaro? - mi chiede lei capendoci poco e allora intuisco che le devo spiegare tutto dato che lei e il basket sono due mondi a parte e mi chiedo come resista con quel fissato di Kaede…evidentemente…come dice sempre Mika…gli opposti si attraggono.
- Vedi, lo scorso anno lo Shohoku ha giocato contro il Sannoh Goyo, la miglior squadra maschile del paese e Kaede è stato letteralmente neutralizzato da Eiji Sawakita e da allora Kaede freme dalla voglia di prendersi la sua rivincita se non fosse che è in squadra con un'altra ala piccola con maggiore esperienze, Akira, che potrebbe tenerlo fuori dalla partita…-
- Quindi lui è intrattabile a causa di Akira? -
- In un certo senso, perché si troverebbe nella situazione tale che gli impedirebbe di dimostrare al suo avversario che lui non è il tipo che si fa mettere i piedi in testa…-
- L_L sei intelligente Shii, brava! - mi dice evidentemente più energica.

Torno a casa verso le 3 e mi metto subito a studiare accorgendomi solo il quel momento che Akira non si è visto a scuola, nonostante ieri mi avesse detto che era prontissimo.
Che strano.
Lo chiamo solo per vedere se va tutto bene e lui mi dice che ha avuto un malore ma che domani ci sarà di certo, nulla di preoccupante.
Aveva la voce strana ma mi convinsi fosse solo dovuto al suo malumore e tornai sui libri, con occhiali e tuta che se qualcuno mi avesse vista addio alla mia reputazione di ragazza sempre splendida.

***
E' finita! E' finita! Gli esami sono finiti!
Corro in classe di Akira tutta allegra festeggiando la fine dello stress e lui con me.
Sorride e allegro e io gli do in mano una scatoletta:
- Cos'è ? - mi chiede confuso ma col sorriso sulle labbra
- Aprilo! - lo incito entusiasta e fremente - Dai! Dai! -
Lui lo apre e gli occhi gli diventano stelle brillanti:
- TORTAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!! - urla mentre i suoi compagni di classe lo guardano male e lui ride grattandosi la nuca - Adoro la torta al limone! - si giustifica spingendomi fuori dalla classe e portandomi in palestra
- Ma è finito il periodo stressante! Non dobbiamo più organizzare tutto! ç_ç - piagnucolo
- Smettila di piagnucolare e prendi! - mi dice lanciandomi la palla
- E che me ne faccio? - gli chiedo contrariata, dato che abbiamo gli allenamenti tra un'ora
- Fai una schiacciata! - mi ordina serio e io lo guardo confusa
- E perché? -
- Tu falla e basta! - mi dice sorridendo sornione
- Mah…- dico guardando nella sua direzione.
Mi metto in posizione, prendo la rincorsa ed eseguo la schiacciata e lui pare soddisfatto ma con una strana espressione cupa.
- Cos' hai? - gli chiedo preoccupata
- No, niente! - mi dice ridendo, mettendosi a mangiare la torta dicendo che è buonissima
- Mika? - mi chiede sapendo bene che siamo in periodo di "crisi" e quindi non ci parliamo
- Non mi rivolge la parola, tutto sommato io non mi sento in colpa. Volevano vincere e io le ho aiutate a farlo, nessuno ha specificato le modalità con il quale farlo…-
- Però è stata una mossa meschina, ammettilo! ^^ - mi dice finto innocentino quando lo scorso anno mi ricordo bene lui ha obbligato Miyagi a fare fallo sfruttando la sua altezza! Idiota!

Gli pesto il piede e gli vengono i lacrimoni agli occhi.
Prendiamo le nostre borse e ci avviamo in palestra, lui a vedere i nostri allenamenti, dato che ha dovuto ammettere che giochiamo molto meglio di loro e quindi vuole vedere come tradurre la cosa " al maschile" .

Durante la corsa di riscaldamento, vado da Mika, tentando di ristabilire almeno un dialogo con lei:
- Scusami Mika per la partita di sabato…-
- Sei stata davvero una codarda! - mi risponde lei a tono
- Dovevamo vincere e abbiamo vinto, la maniera non è importante! -
- Tu non capisci proprio! - mi dice lei fermandosi e bloccando tutta la fila di ragazze che ci correvano dietro e Taoka ci guarda confuso, non capendo bene cosa stesse accadendo
- Che cosa non capisco? -
- Che non è il fatto che abbiamo vinto o no, ma tu hai dimostrato di non avere fiducia in noi! - mi dice lei rammaricata ed alterata.
- Non è vero! - mi difendo non capendo il perché delle sue parole
- Come non è vero? Se tu ti fossi fidata di noi, avresti continuato a giocare senza obbligarci alla difesa! La nostra squadra attacca e basta! -
- Non è vero! Il gioco è fatto di attacco e difesa! - prende le mie difese Yumi, evidentemente contrariata dalle parole di Mika.
- Che cosa ne sai tu! Prendi le sue parti solo perché è il tuo idolo e perché pensi che lei come capitano faccia sempre le cose giuste, ma non è così! Miyawashi ha sbagliato e bisogna che lo capisca! - le risponde sempre più alterata Mika riprendendo a correre, finché non è lo stesso Taoka a richiamarla, obbligando anche noi ad andare da lui.
Akira segue il tutto con il suo amico Koshino, sicuro che questo lui non l'avrebbe insegnato ai suoi.
- Che cosa sta succedendo? - chiede Taoka contrariato
- E' a riguardo della vittoria di sabato! - interviene Mako
- In che senso? Non siete contente di aver vinto per il terzo anno consecutivo? - chiede Taoka perplesso
- Ci ha per caso viste esultare? - chiede provocatoria Mika beccandosi una fulminata da parte del coach
- Non dovevamo vincere a quel modo! - interviene Owada guardandomi con disappunto
- E perché non ne avete parlato subito! -
- Perché con gli esami gli allenamenti sono stati sospesi e solo oggi ci rivediamo dopo sabato che eravamo tutte molto alterate…-
- Cosa ne pensi tu, Miyawashi? - mi chiede il coach
- Io dico che per vincere ogni mezzo è lecito e che io mi fido ciecamente di loro! - dico chiara e concisa cercando l'approvazione del mister che non mi da né una conferma né una disconferma, restando impassibile tornando a guardare le altre ragazze
- Perché dite che non si fida di voi? -
- Perché se si fosse fidata di noi avrebbe continuato ad attaccare e non avrebbe tenuto palla contando sul tempo! - interviene Shinobu, una matricola che non centra niente e io la guardo male.
Se qui qualcuno ha da parlare sul mio comportamento sono solo quelle che hanno giocato con me e basta.
Taoka sospira e ci guarda tutte con occhi fermi e decisi:
- Miyawashi è stata nominata capitano dopo 2 anni di gioco perfetto. E' la giocatrice migliore che io abbia mai avuto e ha sempre sputato sangue per far vincere la sua squadra. Se indossa la fatidica maglia numero 4 è perché io ho fiducia in lei. Avrebbe potuto giocare individualmente, ma dalla relazione della partita è emerso che solo 8 punti su 65 sono stati effettuati da lei…-
- E questo non la fa insospettire? - interviene ancora quella del primo anno…
Ma non ha capito proprio niente!
Già quelle di prima non mi vanno a genio, figuriamoci se poi si mettono anche in palese disaccordo con me e il mio agire senza capire niente delle ragioni di nessuno!
- MA DOVE LA TIENI LA TESTA? CI RAGIONI? - sbraita Taoka e lei ammutolisce subito mortificata
- In ogni azione, ogni, lei era in area pronta a dirigere la strategia, a ricevere il passaggio, ad andare a canestro e darvi sostegno, ad assumersi la colpa dei vostri numerosi errori, pensando prima a voi e poi a se stessa…questo voi lo chiamate egoismo o mancanza di fiducia? - chiede lui guardandole una per una mentre sia Yumi che Kaname sorridono e mi guardano.
Resto seria ma dentro di me, provo un grande appagamento.
Era bello sapere che qualcuno era dalla mia parte.
Guardo Akira che sorride malizioso e io capisco cosa vuole dirmi: " …non sono io l'unico che se la fa con Taoka…hahahaha!" . Idiota!
- No…- dicono mortificate le altre girandosi verso di me
Mika mi guarda ancora imbronciata con le braccia conserte, non ancora convinta delle mie ragioni.
Ma non importa. Con lei risolverò in privato.
Mi chiedono scusa e l'allenamento prosegue con Aki che continua a fare lo scemo e io gli faccio le boccacce venendo ripresa più e più volte da Taoka, facendo ridere tutte le altre, divertendomi a mia volta.

Uscendo dallo spogliatoio cerco di avvicinare Mika ma lei continua ad ignorarmi e allora io decido che farò altrettanto.
Se lei insiste a stare sulle sue posizioni la cosa allora è fuori dal mio controllo.
Non importa e spero che capisca un giorno che io mi sono sempre fidata di lei, sapevo che potevo contare su di lei quanto su tutte le altre, non mi fidavo delle avversarie e questo è quanto.
- Capitano! Capitano! - urla Yumi inseguendomi con il braccio alzato
- Che c'è? -
- Volevo chiederti un favore…-
- Dimmi! - la incito allegra
- Io non sono molto brava nei tiri ravvicinati e quindi volevo chiederti se quando avessi avuto tempo dopo il campionato, avresti potuto allenarmi…-
- Sì, certo! Se vuoi, posso chiedere ad Akira se può iniziare a farlo lui, dato che oggi devo andare a fare una visita agli occhi, ti cambia qualcosa?
- N…n…no! - mi risponde tentennante ed imbarazzata.
Non ci credo! Anche lei innamorata di Akira! Qui la cosa si fa interessante…
Giunti a questo punto mi chiedo quale mia compagna di squadra non sia innamorata di lui…
- Ti piace Akira? - le chiedo con fare da sorella maggiore
- Bè…un po'…-
- L'hai già conosciuto? -
- No, non ne ho avuto modo anche perché era insieme ad una mia compagna di classe…-
- Usagi? -
- Sì, ma come fai a conoscerla? Non ti stavano tutte antipatiche quelle del primo anno? -
- A parte te, sì, ma Akira me ne aveva parlato…-
- Quindi tu e lui non state più insieme…-
Io la guardo strabuzzando gli occhi:
- Io e Akira non siamo mai stati insieme! - mi difendo allarmata e lei resta sconvolta dalla mia reazione palesemente eccessiva.
- Ma io pensavo…-
Mi ricompongo e ritrovo la mia solita freddezza:
- No, siamo molto amici, ma niente di più…-
- Allora ho combinato un casino…- mi dice mangiucchiandosi l'unghia del dito indice
- Che cosa hai fatto? - le chiedo sconvolta fermandomi nell'atrio, guardandola sconcertata e lei si fa piccola piccola e fa una smorfia di mea culpa.
- Ecco…un giorno eravamo nello spogliatoio e stavamo parlando dei ragazzi che ci piacciono e Owada ha obbligato Mika a sputare il rospo e lei ha ammesso che Sendoh non era male…-
- Ah…- dico tranquilla di nuovo seguendo il discorso di Yumi mentre mi cambio le scarpe
- E allora io le ho detto che stava con te e che non aveva speranze nemmeno a volerlo dato che si vedeva lontano un miglio che lui è innamorato di te…-
Magari lo fosse, mi risparmierei un bel po' di fatiche e grattacapi!
- -/////- Akira non è innamorato di me…- le dico e lei mi guarda seria
- Come fai a dire di no? Gliel' hai chiesto? - mi dice lei con una grinta e un tono che mi inquieta.
Sembra tanto una ragazzina buona e tranquilla ma se s'arrabbia…
E ora tutto mi è chiaro perché Mika non la può vedere e la tratta sempre male!
- Beh, no…ma lo so, lo conosco! -
- Allora se io gli chiedo di uscire tu non ti arrabbi? - mi dice lei speranzosa stringendomi le mani tra le sue.
- No…no di certo…- le dico sicura che tanto sarebbe andata male.
Non era il tipo di ragazza che potesse piacere ad Akira.
Piuttosto, se fosse stata Mika a dirmi una cosa del genere, allora sì che mi sarei preoccupata…
- Ad ogni modo, capitano, io spero di diventare come te un giorno e anche se so che molto probabilmente Sendoh mi dirà di no, almeno ci ho provato e non vivrò con il rimpianto di non aver mai saputo come sarebbe andata! Arrivederci! - mi dice allegra salutandomi lasciandomi imbambolata.

…e io che credevo che le premine fossero tutte stupide, mi trovavo a dover ringraziare una del primo anno che mi aveva appena dato la risposta alla fine di tutti i miei tormenti.
Feci un grande sospiro e tornai indietro verso la palestra, ad aspettare che finissero gli allenamenti dei ragazzi.

Continua…


 

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