Tornai alla pensione da sola, non avevo voglia
di vedere nessuno.
Andai in cucina a prendere dei biscotti e mi sdraiai sul futon a chiedermi
se Mika avesse ragione o no.
La mia parte buona diceva che aveva ragione lei e che dovevo ritirarmi
da tutto;
la mia parte cattiva, invece, diceva che solo io avevo il merito dei miei
traguardi.
Non sapevo a chi credere e pensavo solo a scacciare via tutti i fantasmi.
Volevo non dover più pensare a niente.
Volevo essere priva di pensieri, priva di preoccupazioni, priva di gioia
e di dolore.
Priva di tutto.
Ma non ci riuscivo.
- Io non ci credo! - mi dice Aoi entrando in camera, buttando in terra
la sua borsa e io mi giro dall'altra parte per non doverla guardare in
faccia - Non ci credo che tu abbia creduto a quello che lei ti ha detto!
-
- Perché tu non lo pensi? - le chiedo alzandomi
- Certo che no! Se tu sei qui e sei quello che sei non lo devi certo a
lei! - mi dice lei sicura e io le sorrido poco convinta
- Esatto capitano! - si intromette urlando Yukari, sbucando da dietro
le sue spalle e correndo verso di me spaventandomi
- Ma
-
- Andiamo! Tutte abbiamo capito che si stava solo arrampicando sugli specchi!
Non sapeva cosa dire e ha tirato fuori scuse assurde! - continua Yukari
- Yukari ha ragione, capitano! - mi dice Yumi sorridente, facendosi spazio
accanto a Yukari
- Un'amicizia non è qualcosa che si da per avere qualcosa in cambio!
Lo si fa perché quella persona per noi significa qualcosa, perché
ci fa vedere le cose in modo migliore e lei non è mai stata tua
amica, ha fatto quello che ha fatto solo per tornaconto personale. Secondo
te perché ti ha detto di lasciare Kaede? -
- Boh
- le rispondo sempre più convinta delle loro ragioni
- Il nome Akira non ti dice nulla? - interviene Aoi e io capisco al volo,
era già una cosa che pensavo anche io ma che non volevo accettare
perché Mika per me è stata una buona amica, anche se fingeva.
- Sì, lo so, ma alle medie
-
- Sono passati più di 5 anni e le persone cambiano. Alle medie
lei era tua amica ma nel momento in cui tu sei diventata palesemente migliore
di lei, si è sentita tradita e sola e allora ha voluto toglierti
tutto quello che ti ha allontanato da lei e da quella che eri un tempo
-
mi dice Yumi annuendo sempre più convinta mentre io la guardo esterrefatta.
Questa volta ero io a dover esclamare il suo divertente: "*___* Fantastica!"
Io guardo tutte e tre le ragazze che in questo momento mi stanno dimostrando
grande amicizia, commuovendomi quasi, nonostante io non abbia mai fatto
nulla di particolare per loro.
- E se io le chiedessi scusa? - chiedo in generale e loro mi guardano
tutte malissimo e Yukari mi mette una mano sulla spalla esasperata:
- A volte sembri davvero tarata! - mi dice facendo ridere Aoi e Yumi mentre
io la guardo con occhi dolci da bambina
- Ma
-
- Con Mika non tornerai mai amica, ficcatelo bene in testa. Ormai i vostri
destini hanno preso strade diverse e tutto quello che cercherai di fare
peggiorerà solo la situazione. Più ti fai vedere "buona"
più lei ti odierà. Lasciala perdere e adesso pensa a giocare
e a portarci alla vittoria! - mi dice lei strizzando l'occhio e io sorrido
con gli occhi lucidi abbracciandola.
Dico un grazie chiaro e udibile, che non fece male al mio orgoglio, a
tutte e tre che si sono dimostrate in grado di capirmi e darmi nuova forza
e nuovo coraggio.
Se nemmeno un'ora fa ero distrutta e volevo chiudere con tutto e tutti,
ora volevo combattere per tenermi tutto ciò che amavo e niente
e nessuno me lo avrebbe portato via.
Andai alla terme con loro tre e giocammo insieme, ridemmo e scherzammo
come delle bambine e io pensavo sempre di più che il basket mi
aveva dato davvero tutto e il merito era solo mio.
Uscendo dalle terme incontrai Akira e le ragazze mi lasciarono sola con
lui.
Era tutto il giorno che non parlavo con lui.
Gli sorrisi felicissima e lo abbracciai di impeto e lo baciai su tutto
il viso:
- Ehi!Ehi! Cos' è tutta questa passione? - mi chiede lasciandomi
fare mettendomi le mani sui fianchi, accarezzandomi e io lo guardo poi
con gli occhi lucidi
- Sono felicissima! -
- Non ti pare eccessivo per una partita facile come quella? -
Scuoto la testa e continuo a sorridere come se avessi visto Budda:
- Non è per quello ma perché ho capito che
- gli dico
staccandomi e alzando la testa per guardarlo bene in viso -
che
il basket mi ha salvato la vita e ha fatto di me una persona migliore
e io non smetterò mai di giocare! Con tutte le cose che mi sono
successe il basket è sempre stato la risposta e se per questo devo
ringraziare Mika, lo farò ma non la ringrazierò mai dei
meriti che questo sport ha su di me! -
- Si può sapere cosa stai blaterando? Ammettilo che hai fatto abuso
di caffè! -
- Aaaah! Adesso non ho voglia di spiegarti! Comunque, sii felice per me!
- gli dico radiosa salutandolo, sapendo bene che non fa bene ad un uomo
fare certe cose la sera prima di una partita
hihihihi!
Forse, quelle ragazze mi aveva insegnato una cosa importante: non si
può essere amici di tutti.
Tutta la vita ho pensato che risultare ottima agli occhi di tutti fosse
la cosa più importante senza rendermi conto che così facendo
mentivo solo a me stessa e mi rendevo sempre più sola.
Nel momento in cui ho capito che ne avevo abbastanza di tutto, loro hanno
avuto la tempestività di insegnarmi la cosa più giusta,
nonostante io abbia sempre pensato che le premine fossero delle stupide.
Forse sarei stata più sola in mezzo alla gente ma dentro di me
avevo la certezza che se avessi avuto bisogno di qualcuno avrei potuto
fidarmi di loro.
Nella loro originalità e nella loro spensieratezza ho ritrovato
quella saggezza che io non ho mai avuto modo di conoscere e per questo
gli ero grata.
La loro allegria e la loro semplicità hanno scacciato i miei mostri
ed ora non avevo più dubbi su di me, sul mio futuro e sui miei
desideri.
Non avrei sacrificato nulla per qualcuno che mi ha solo fatto del male.
Non avrei sacrificato l'amicizia vera, l'amore e il basket per il mio
passato.
I ragazzi vinsero la prima partita delle semifinali maschili contro la
prefettura di Osaka, io, Yumi, Aoi e Yukari avevamo avuto il permesso
di Taoka di andare a vederli e vidi Akira giocare divertito contro di
loro.
Aoi mi disse che era bello vederli giocare perché erano una squadra
equilibrata e posata, facevano gioco di squadra, a contrario di noi che
avevamo sbavature ovunque.
Sapevamo bene tutte che se la situazione non fosse cambiata non avremmo
vinto e saremmo tornate a casa con la coda tra le gambe. A me poteva non
fregar niente, la nazionale mi aveva già convocata e l'università
di Tokyo insisteva ancora che io mi iscrivessi ma a contrario di quanto
avessi potuto pensare, quella situazione mi irritava. Odiavo perdere e
odiavo dover perdere per causa di una squadra che non sa perché
è lì.
Non avrei mandato in fumo le aspettative di chi crede veramente in questo
sport, non avrei mandato in fumo il futuro di giovanissime e promettenti
giocatrici.
- C'è il capitano della prefettura di Tokyo
- mi dice Yumi
indicandomi con gli occhi due ragazze sedute più in là.
Una di loro era piuttosto bassa e seguiva la partita assorta mentre l'altra
era evidentemente scocciata di stare lì.
- Sai come si chiamano? - le chiedo tornando a guardare la partita per
non scocciarle
Yukari estrasse fuori dallo zaino il block notes del mio amico Aida e
sorridente iniziò a cercare le informazioni che volevo mentre ridevamo,
immaginandoci Hicoichi in panico per la grave perdita.
- La più piccola è il capitano, si chiama Nami Kurosawa
-
- COME NAMI KUROSAWA!? - le chiedo allarmata interrompendola e facendola
spaventare
- Meno male che la conosci, stavo per rivalutare la tua intelligenza -
mi dice pacata Aoi e io annuisco
- E' la ex di Akira e lui mi ha detto che è fortissima! - le rispondo
rabbrividendo e loro tre mi guarda con la seguente espressione: -___________________________-;;;;;
- Sono sempre più sconvolta
- commenta Aoi e io fatico a seguirla
- Come la ex di Akira? - mi chiede perplessa Yumi - Quel ragazzo dovrebbe
mettere la testa a posto!Ha ex ovunque! Solo nella nostra squadra ne ha
già due! - mi dice riferendosi a Mika e Kaname e io le sorrido
beffarda, sperando di non essere la terza.
- Sì, ma grazie a lui posso raccogliere informazioni sul suo gioco
-
le dico convinta e sicura
- Ma sul serio non l'hai mai sentita nominare oltre che da Akira? - mi
chiede Yukari perplessa e io annuisco
- Perché? Avrei dovuto? -
- -___- sarebbe il minimo dato che i giornali la considerano la tua diretta
rivale
-
- L_L Ma in nazionale lo scorso anno non c'era! - le dico difendendo la
mia ignoranza ma lei non mi perdona e mi chiede e si chiede se io sia
realmente intelligente o meno
- Era infortunata. Ha subito fallo da tua cugina durante i campionati
nazionali ed è stata ferma per diversi mesi
- integra Aoi
e io annuisco registrando le informazioni varie. Per rimediare alle mie
varie lacune iniziai a leggermi tutti gli appunti di Hicoichi, venendo
a sapere che lei ricopre il ruolo di playmaker ergo per cui non toccherà
me marcarla ma a Yumi e io mi sento sollevata
- Sei un'infame capitano, lasci a me il lavoro sporco! -
- L_L io non posso rischiare di venir oscurata dalla sua marcatura
-
le dico e lei mi da un pizzicotto sul braccio
- Alla faccia che sei altruista! Pensi solo a metterti in mostra! Megalomane
che non sei altro! - mi dice lei finta offesa facendomi ridere
- Tranquilla, se vedo che non ti fa respirare ci penso io a levartela
di torno! - le dice Aoi e io la guardo scettica
- Esaltata! Poi tu sei una guardia, non hai il fisico per reggere una
playmaker
-
- Cosa vorresti dire!? - mi chiede lei alterando il tono, sempre rimanendo
con un atmosfera scherzosa e divertita
- Che non corri, semplice! L'unica a riuscirci sarei io
- le dico
alitando sulle unghie per poi strofinarle sulla felpa con scritto "queen"
- Ma se tu fai una cosa per me potrei anche lasciarti fare
-
- L_L che genere di cosa? -
- ^___^ che tu faccia entrare in campo qualche barretta di cioccolato!
Sai che Taoka non vuole che mangiamo dolci ma io non ci riesco! E durante
la pausa io mi nasconderò dietro la panchina e tu mi passerai le
barrette all'oscuro di tutti! - le dico serissima e lei salta su allibita
prendendomi per il collo dicendomi che sono una delinquente e che la sto
sfruttando per mantenere la mia immagine di soggetto modello.
Ridiamo tutte e tre fino a quando la partita non finisce col risultato
di 87-69 per Kanagawa.
Akira guarda nella nostra direzione e io lo saluto divertita e lui scuote
la testa.
Mi volto verso Kurosawa e la vedo fulminarmi con lo sguardo.
Oddio ç_ç
adesso quella lì mi darà addosso,
mi ucciderà, non mi darà respiro
e chi la ferma?
L_L "Yumi, naturalmente" mi venne naturale come risposta e
io le avrei detto le giuste parole per farle credere che poteva batterla.
Era il minimo che potessi fare per lei.
Continua
|