" Non ero e non sono
quel genere di persona che può credere di avere torto.
A volte, questo lato del mio carattere mi ha fatto bene, altre volte mi
ha fatto male.
Agisco sempre pensando che non bisogna mai stare troppo attaccati alle
persone senza rendermi conto che questa mia apparente freddezza mi portava
ad essere fraintesa, coinvolgendomi in discussioni che io non volevo affrontare.
Forse con lei avevo agito bene, forse lasciando lui su due piedi ho agito
bene, forse arrabbiandomi ho agito bene, forse risultare arrogante mi
ha fatto del bene, ma non posso averne la certezza e tornare indietro
e fare esattamente il contrario, non si può.
A volte, mi chiedo cosa sarebbe successo se io fossi rimasta con lui,
se io fossi stata meno orgogliosa e meno fissata col basket
"
" [
] Miyawashi non si ferma; se si ferma è perché
decide di farlo da sola. Speriamo di avere dalla nostra un po' di fortuna
altrimenti non so se riusciremo a fermarla. Non bisogna farla ragionare
ed elaborare schemi, altrimenti verremo travolte. Miyawashi è così,
ora c'è, ora non c'è più. Vale da sola il prezzo
del biglietto". (*)
Queste erano le parole che io stavo leggendo interessata comodamente sdraiata
dall' allenatore della squadra delle best five di Tokyo durante una specie
di conferenza stampa avutasi ieri dopo la partita contro Osaka.
Personalmente come la penso?
CHE HA PERFETTAMENTE RAGIONE!
Un uomo che ha capito tutto e niente!
- Bell'articolo, vero? - mi chiede Aoi asciugandosi i capelli appena
lavati
- Già, più che altro mi piacciono le parole dell'allenatore
anche se non mi fido tanto di lui, ha una faccia sospetta
-
- Tu sospetti di tutti, capitano! - mi rimprovera lei sedendosi sul suo
futon guardandomi rassegnata
- Fidarsi è bene non fidarsi è meglio, non credi? -
- Se tutti ragionassimo così faremmo prima a ritirarci e proclamare
la falsità degli ideali di amicizia, amore e rispetto! - aggiunge
non convincendomi
- Non è che non mi fido, diciamo che il tasso di fiducia che ho
nelle persone cambia per tutti, per esempio, di Yumi mi fido al 99% di
Aiko al 2%, dipende da persona a persona
-
- Sarà felice Aiko di sapere che il suo capitano ripone tanta fiducia
in lei! - mi dice ridendo - Yukari? -
- Sarà da Yazawa
- le rispondo pensierosa
- Non dovresti preoccuparti per lei, è abbastanza intelligente
per sapere quello che fa
-
- Ma questo lo credo anche io, è di Yazawa che non mi fido, è
una sorta di Akira Sendoh Junior e ho paura che sia solo interessato a
divertirsi per questo periodo di campionato e basta
-
- Al massimo, ci penserò io a parlarci, siamo della stessa scuola
e lo conosco
-
- Aoi Watanabe che diventa sensibile! Wow! Questo campionato sta facendo
da terapeuta un po' a tutti! - le faccio notare e lei mi ignora accendendo
il phon e io sorrido.
Per quanto faccia la dura, ha un cuore d'oro quella ragazza.
***
Siamo nel salotto della pensione a seguire i video delle partite precedenti
della squadra di Tokyo che Taoka ci tiene a farci vedere per informarci
sul gioco avversario; per lo meno, una cosa istruttiva anche perché
sette delle titolari mi sono nuove. Non ho mai giocato contro di loro
e a quanto ho capito sono loro quelle che fanno la differenza.
Splendido!
Ci dà alcune informazioni tecniche su tutte e 12 le nostre avversarie
e poi fa partire le varie registrazioni.
Dà indicazioni a tutte su ognuna ma sono tre quelle sulle quali
si ferma principalmente:
1. Il capitano Nami Kurosawa, playmaker con un gioco pulitissimo e fine
solo a segnare più punti possibile, senza scrupoli e con quella
capacità di far fallo senza essere vista.
Punti deboli: al momento nessuno.
Guardo Yumi e lei mi fa un sorriso di circostanza che tradisce la sua
paura.
Sapeva bene che aveva una grande responsabilità per domani senza
contare che l'esperienza di Kurosawa è ben superiore a quella di
Yumi, anche se gioca a basket fin dal momento in cui ha imparato a camminare
a causa della passione del padre.
2. La seconda è Nami Yamaguchi, ala piccola, preferisce lo scontro
diretto e quindi dovrò aspettarmi un one-on-one che io so già
come neutralizzare.
Punti deboli: individualismo e incostanza.
3. La terza è Man-shou Kawata, cinese da parte di madre, centro,
ha un corpo perfetto e almeno 30 cm in più rispetto a Tsume, Hakari
o Mikako, quelle della nostra squadra che ricoprono il suo stesso ruolo.
A dispetto di quando pensassi, Taoka ci dice di non farci fregare dal
fisico, a contrario di tutti gli altri centri del campionato lei è
anche agile e con un ottima visione di gioco.
Punti deboli: tiri a distanza.
Tsume deglutisce evidentemente intimorita.
Sarebbe stata una partita difficile e sfiancante e molto probabilmente
quelle bambine si rendevano conto solo ora cos'è veramente una
partita di pallacanestro.
Mi alzo e le ginocchia mi scrocchiano:
- Dove stai andando? - mi chiede contrariato Taoka
- Vado a mangiare, la mia avversaria l'ho già individuata e mentalmente
neutralizzata
- gli rispondo scocciata facendo per uscirmene ma le
sue parole mi fanno ritardare l' uscita
- La tua sicurezza un giorno te la faranno ingoiare
- mi dice e Mika
e Aiko sorridono compiaciute mentre io esco senza rispondergli.
E' forse una colpa avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità?
Mi hanno insegnato questo e ora me lo rimproverano.
Ho di nuovo fatto un lavoro troppo buono.
Quando Tsume venne da me, io ero presa a mangiare il secondo piatto di
riso con salsa di soia e quando la intravidi sull'uscio lei mi parve tentennante:
- Cosa vuoi? - le chiedo decisamente in tono poco amichevole
- Mika ci ha sempre detto che sei una pessima persona, che pensi solo
a te stessa e a come diventare sempre più famosa usando le ragazze
della tua squadra. Dice che tu ti assumi i meriti di un lavoro di gruppo
e per questo non dobbiamo mai assecondare le tue richieste perché
noi non siamo lì per te ma per la squadra
-
- E voi le avete creduto, naturalmente
- le rispondo sempre con lo
stesso tono continuando a mangiare senza nemmeno degnarla di uno sguardo
ma lei si siede davanti a me e continua a parlare facendomi desiderare
di essere sorda.
-
volevo solo chiederti scusa
- sbotta ad un certo punto e
io alzo lo sguardo e accenno un mezzo sorriso vittorioso
- Come scusa? - le chiedo di ripetere per umiliarla ulteriormente
-
penso di averti trattata ingiustamente senza pensare che il tuo
presunto egoismo era solo la volontà di portare in rilievo l'intera
squadra
-
- Meglio tardi che mai
- commento tornando seria - Ma da dove questa
obiezione di coscienza? Ora che anche Taoka mi accusa di individualismo
e protagonismo dovresti essere ancor più convinta delle parole
di Mika, no? - le chiedo riprendendo a mangiare
- Guarda che Taoka non è in collera con te - mi informa lei con
tono piuttosto sicuro
- Tu non lo conosci
-
- Secondo te cosa mi ha portato a venire a parlare con te? Certo non sei
una di quelle persone che vorrei avere come migliore amica ma vorrei avere
un rapporto pacifico con te
-
- Che ha detto Taoka? - le chiedo deviando la sua richiesta. Certo non
sarei diventata pappa e ciccia con lei solo perché mi chiede scusa,
poteva solo essere una tattica per fregarmi domani alla partita quando
io avrei fatto affidamento su di lei in campo.
Non l'avrei scusata finché non avessi chiara l'intera situazione
ma Maki entra in cucina, prende del latte dal frigorifero e sorridente
mi informa che Taoka è in salotto e vuole parlare con me.
Mi alzo scocciata sparecchiando in fretta e dicendo a Tsume che ne avremmo
parlato quando tornavo.
Taoka era in piedi davanti alla finestra del salotto e sul televisore
scorrevano ancora le immagini delle partite di Tokyo e sul tavolo c'erano
fogli con disegnati i vari schemi di gioco e vidi che c'era anche il mio
numero tra le nostre fila e la cosa mi fece tradire un sorriso felice
che subito scacciai quando lui si voltò verso di me, schiarendosi
la voce.
- Secondo te perché non ti ho fatta giocare contro Osaka? -
- Perché anche lei la pensa come tutti gli altri - gli rispondo
concisa.
Ammetto che la risposta me la sono preparata perché ero certa che
me l'avrebbe chiesto.
-
e allora non hai proprio capito niente! - mi dice alzando la voce
e io lo guardo più decisa
- E allora perché? Lei non è che mi ha dato delle spiegazioni
che mi aiutassero a capire le sue reali intenzioni! -
- Lo sai che c'era Tokyo a seguire la partita, vero? - mi chiede e io
annuisco - Avresti forse voluto mostrare loro il tuo punto debole? - mi
chiede mortificandomi
- No, la prego di scusarmi
- gli rispondo tra i denti.
- Lo so come ti senti, altri miei giocatori hanno vissuto quello che ora
sta accadendo a te, non è una novità e so anche degli attriti
con alcune tue compagne di squadra che domani ci costeranno cari
-
- Su questo punto io ho fatto il massimo. Con due ragazze sono riuscita
a chiarirmi ma le altre tre non mi vogliono nemmeno parlare e io non ho
alcuna intenzione di insistere
-
- Potrebbe rivelarsi grave la cosa, lo sai, vero? -
- Una è del terzo anno e come lei ha già deciso non giocano
due senior nello stesso tempo
-
- Domani è la finale, non ho intenzione di risultare prevedibile
con una squadra come quella
-
- Quindi
-
- Esatto, non ci sono schemi prestabiliti e regole da seguire, domani
il vostro compito sarà vincere a qualsiasi costo, vi siete allenate
con fatica per raggiungere dei risultatati come questi e io non ammetto
una sconfitta e spetterà a te dirigere il gioco
-
- Conti pure su di me! - gli dico avvertendo una certa eccitazione mista
a paura per la partita di domani. Di nuovo avevo sulle spalle la vittoria
o la sconfitta della mia squadra e non mi erano permessi errori, come
al solito.
Andai verso la mia stanza e ad attendermi sull'uscio trovai Tsume.
La guardai e lei mi sorrise tentennante.
Si inchinò davanti a me e di nuovo ripeté che le dispiaceva
per come si è comportata nei miei confronti senza capire la grande
pressione che avevo e senza capire quanto fosse difficile per me tentare
di tenere unita la squadra, divertirmi, impostare gli schemi di gioco
senza sapere se ce l'avrei fatta.
Pensai fosse sincera e la scusai.
Le dissi che domani avrebbe dovuto dare il 200% delle sue possibilità
e se non ce la faceva, doveva dirmelo che io avrei provveduto ad aiutarla.
Buona samaritana?
Se è per la vittoria, sarei scesa anche così in basso.
- Quando fai uno sport ciò che tutti si aspettano da te è
che tu vinca tutto ciò che si può vincere, a nessuno importa
di te se perdi
- mi dice Mitchi mentre siamo seduti tutti insieme
in salotto a guardare un film drammatico che non ho preso nemmeno la briga
di seguire
- Bè, per quanto mi riguarda, da entrambe le squadre si aspetta
il trionfo e io non deluderò i miei fans! - aggiunge Yazawa estasiato
stringendo il pugno in segno di vittoria e Akira gli lancia dietro un
cuscino che lui gli rilanciala, mancandolo
- Vedi di non farci strafare domani tu con le tue geniali trovate! - lo
riprende Maki con fare paterno
- Cosa vorresti dire? - gli chiede lui scocciato
- Che anche se sei stato nominato miglior matricola e fuoriclasse a soli
15 anni la tua inesperienza sul campo da gioco di serie crea problemi
alla squadra! - gli risponde Maki a tono e io guardo Yukari che mi sorride
e fa spallucce .
Yazawa sta per rispondergli ma veniamo tutti catturati dalle grida della
protagonista del film finchè, alzandosi scocciato, di punto in
bianco, Kaede esordisce con un:
- Idioti! - e se ne va. Lo guardiamo straniti tutti quanti e poi scoppiamo
a ridere beccandoci uno sguardo truce dal volpino nazionale.
- Piuttosto! Nella squadra di Akita ci sono alcuni dei fuoriclasse del
Sannoh, giusto? - chiede pensierosa Yumi e Jin annuisce sorridente - E
non avete soggezione? -
- AFFATTO! - sbotta Kyota saltando sul divano da brava scimmia che si
rispetti - GRAZIE ALLA PRESENZA IN SQUADRA DELL'EX ROOKIE NUMERO UNO,
LA VITTORIA è ASSICURATA! FATE PURE AFFIDAMENTO SU DI ME! - conclude
con un calando del tono della voce e Kaede, che già di per sé
non sopporta Kyota, prende e se ne va del tutto.
- Che idiota! - lo riprende Mitchi e quello gli salta addosso a mò
di scoiattolo volante, Mitchi lo evita e quello si schianta a terra con
un frontale niente male
- Tutto bene? - gli chiede decisamente poco interessata Aoi, guardandolo
impassibile mantenendo sempre sia le braccia che le gambe incrociate.
Lui si alza grugnendo e se ne va piagnucolando che nessuno lo comprende.
- Ma quello è tutto deficiente! - esordisce Morimura pensieroso
senza togliere lo sguardo dallo schermo
- Dici che la uccide? - sbotta Maki mangiando dei popocorn e decisamente
immerso nella trama. Morimura tenta di dargli una risposta plausibile,
conoscendo bene la pignoleria del Capitan ma è Akira a salvarlo
in corner kick:
- In genere il protagonista non muore mai, poi non si sa
- gli dice
col sorriso e Maki apprezza e gli dice che ha ragione e che secondo lui,
farà molta strada, io e Yumi ci guadiamo in faccia e facciamo una
smorfia di incomprensibilità: il Capitan è andato.
Restiamo ancora un po' insieme e verso le 11 andiamo tutti nelle nostre
stanze.
Io faccio la mia seduta quotidiana di joga, Yukari se ne va da Yazawa
e Aoi mi dice che va alle terme a rilassarsi perché non riesce
ad allentare il nervosismo.
Mentre esce la sento parlottare con qualcuno, ma devo liberarmi del mondo
circostante se voglio essere al top domani.
Sarebbe stata la partita decisiva. Si decideva di ogni singola giocatrice
e delle squadre, delle strategie e per molte il futuro in nazionale.
Dovevo stare calma ma mentre tentavo di raggiungere la pace mi arriva
addosso il mio giubbotto, mi giro e mi trovo ad essere scrutata dallo
sguardo gelido del volpino:
- Che ci fai tu qui? Ti ricordo che sono fidanzata! - gli dico fiera alzando
la testa soddisfatta
- Ah sì? - mi chiede sorpreso e io lo guardo
- Yes! Ho finalmente fatto colpo sul tuo eterno rivale! Sei felice? -
gli chiedo cinguettante mettendomi il giubbotto senza nemmeno sapere il
perché.
- Era ora
- mi risponde lui con tono esasperato e io lo guardo scettica
- L_L geloso, per caso? Se vuoi posso combinarti un qualche appuntamento
con una delle ragazze, ho scoperto che come Cupido sono molto brava! Giuro
che Tomoko non verrà mai a saperlo! -
- No. Vieni! - mi dice trascinandomi fuori dalla camera, fino a portarmi
nella lavanderia che c'è vicino alla nostra pensione
- E che ci facciamo qui? -
- Guarda! - mi dice indicandomi due ragazze in atteggiamenti sospetti
- Ti metti a spiare le ragazze? Sei diventato un maniaco, adesso? -
- Idiota. Guarda bene. - mi dice e solo nel momento in cui lui mi fa spazio
per vedere meglio da dietro alla siepe dove ci stiamo nascondendo, riconosco
Mika e Nami Kurosawa e sbianco all'istante.
- Devo sapere che cosa si stanno dicendo! - gli dico partendo in quarta
verso l'entrata ma lui mi prende per un braccio e mi catapulta alla vecchia
postazione
- Segui me! - mi dice sgattaiolando a passo felpato lungo tutto il perimetro
anteriore del negozio, fermandosi in posizione strategica sotto alla finestra
aperta permettendomi di captare le seguenti parole:
" Sì" (Mika )
" Allora non sarà difficile, sarà veloce ed indolore"
( Nami Kurosawa )
- Dici che stiano parlando di un parto? - gli chiedo e lui mi da una sberla
sulla testa e mi dice di continuare ad ascoltare
" Perfetto "
" Sei sicura che riuscirai a farlo? "
" Sicurissima, non sospetteranno nemmeno, sarà tutto perfetto,
ho già mandato una delle mie ragazze per agevolarmi la cosa
"
" Quindi effettuiamo una marcatura stretta per poi lasciarle andare
affidandoci alla ragazza che mi hai detto. Ma sei sicura che lei riuscirà
a giocare al meglio e ad eludere i sospetti di Miyawashi? "
" Sicuro. Se è riuscita ad ottenere il suo perdono, il gioco
è fatto, non penserà di essere tradita così. Una
volta che lei ti la fiducia non la perde facilmente, dai retta a me
"
E brava Mika
E così stai vendendo la partita, non è vero?
E io intanto sarei passata per una pessima giocatrice e avrei potuto dire
addio alla coppa e alla nazionale, complimenti.
Ha detto a Tetsu di chiedermi scusa così io mi sarei fidata di
lei favorendo il suo gioco che lei poi avrebbe messo a disposizione delle
avversarie per obbligare Taoka a sostituirmi
Un'ottimo piano, devo dire.
Fortuna che Kaede è degno del sopranome che porta altrimenti ce
la saremmo vista bruttissima domani, io, non sarei stata in grado di accorgermi
del tradimento. Un tradimento proveniente dal cuore della squadra che
ci avrebbe fatte colare a picco in un attimo.
Non volli nemmeno pensarci.
Kaede mi guardò e spense il registratore:
- Ci sarà utile
- mi dice con un mezzo sorriso e io lo guardo
compiaciuta e grata, se domani vinceremo, sarà anche merito suo,
questo è poco ma sicuro.
Restiamo nascosti fino a quando le due non se ne vanno e seduti l'uno
vicino all'altra, mi ricordo che domani è il giorno che tanto l'ha
reso nervoso quando si era appena messo con Tomoko, provocando un attacco
di ansia generalizzata alla mia amica che credeva fosse lei la causa:
- Vedrai che Sawakita non sarà più forte dello scorso anno
-
- Lo è, ho visto le cassette. Ora non ha più punti deboli
e sarà difficile. -
- Giocherai fin dall'inizio? - gli chiedo e lui mi dice che non lo sa
- Se Sendoh non riesce a fermarlo non penso di avere maggiori possibilità
-
- E Yazawa? -
- E' un'idiota. Lui è solo d'attacco, non è utile in difesa
-
- Vedrai che con il tifo di Tomoko domani escogiterai qualcosa! - gli
dico mentre ci alziamo, tornando dentro
- Hn
-
- Sei o non sei il numero uno del Giappone? ^_- - gli dico dandogli un
pugno leggero sulla spalla e lui mi sorride scuotendo la testa.
Dopo queste parole, è obbligato a fermarlo!
Continua
( * ) Frase che pronuncia Cannavaro a proposito di Zidane prima della
finale mondiale.
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