Capitolo
22:
" Fu la prima volta che
mi sentii davvero in ansia per qualcuno.
Fu la prima volta che riuscii a prendere una decisione chiara e decisa
in tutta la mia vita.
Fu la prima volta che lui alzò la voce con me per farmi ragionare,
per farmi capire, per dimostrarmi che mi amava e che voleva solo il
mio bene.
Tornai in campo pensando al canestro e alla palla e a null'altro.
Ne alle mie divergenze con alcune ragazza, ne alla stima che le persone
avevano per me, ne ai giornalisti, ne a nessun altro.
Vedevo solo quello, pensavo solo a quello, esisteva solo quello."
Se avessi avuto Mika davanti agli occhi le avrei detto: " Adesso
me ne sbatto della squadra e del basket" ma ero talmente spaventata
per lui che non riuscivo nemmeno a vedere davanti a me nessuno al di fuori
del suo volto.
Lo stavano portando via in barella e con lui c'era Takato e tutta la squadra
sotto permesso dei direttori di gioco.
Davanti all'ambulanza, i medici gli dissero che non sarebbe cambiato nulla
con loro lì e che li conveniva tornare dentro e finire la partita.
Io guardai il medico che caricava il corpo privo di sensi di Akira e lo
scongiurai di farmi venire con loro.
Lui accettò.
Restai in un angolo ad osservare i test che gli stavano facendo finché
non smisero di stagli intorno e si sedettero comodamente e l'allarme dell'ambulanza
si spense.
- Che succede? - chiesi non capendo nulla
- Il nostro intervento è inutile. Si riprenderà quando i
mototrasmettitori secondari capteranno lo stimolo del cervello, fino a
quel momento resterà privo di sensi
-
- Comunque, per tranquillizzarti di diciamo che è un bene che perda
i sensi, altrimenti potrebbe rischiare la paralisi dato che il corpo umano
a volte non reagisce nella maniera all'essere umano più congeniale
-
mi dice l'infermiera con un aria tranquilla e dolce - E' il tuo ragazzo?
-
- Sì
-
- Lo sai vero che per questa malattia non esistono cure? -
- Si, lo so. - e a queste mie parole lei mi sorride ammirevole e io torno
a guardare Akira in attesa che si svegli.
Arrivati in ospedale, lo sistemano in una camera e gli dico che sarei
rimasta io con lui, se si fosse svegliato, avrei chiamato qualcuno.
Mi siedo accanto a lui e osservo il suo corpo respirare con fatica.
Avevo letto che questa malattia interessa anche le vie respiratorie e
mi trovavo sempre più a chiedermi come facesse lui a sopportare
tutto quel dolore e non trovavo mai risposte e le sue non mi convincevano.
Non era possibile che lui non sentisse nulla, non era vera come cosa.
Doveva per forza sentire qualcosa. Un dolore, una frustata, qualcosa,
niente no.
Mi arrivò un messaggio di Yumi che mi diceva che la squadra maschile
aveva vinto con tre punti di distacco e che ora toccava loro scendere
in campo. Mi chiedeva di raggiungerle appena avessi potuto perché
loro senza di me non sanno giocare. Stronzate, perché Yumi è
fortissimo, Aoi pure, Hakari anche e Yukari altrettanto così come
le altre quattro. Ce l'avrebbero fatta anche senza di me e anche se non
ce la facevano, io non avrei mai lasciato Akira da sola. Per nulla al
mondo.
- Hei! - mi dice lui restano immobile e col sorriso sulle labbra.
D'istinto lo abbraccio forte e scoppio a piangere.
- Mi hai fatta preoccupare! - gli dico mentre lui non reagisce.
- Come è andata la partita? Avete vinto? - mi chiede col sorriso
e io deglutisco pronta a sentirmene dire dietro di ogni dopo tutte le
menate che gli ho fatto perché volevo giocare la finale ad ogni
costo
- Non lo so, è iniziata da qualche minuto
- gli dico tentando
di essere il meno catastrofica possibile
- Non stai giocando la finale?! - mi chiede leggermente alterato e io
annuisco mortificata
- Non ce la facevo a giocare con te in questo stato - confesso sulla difensiva
- Allora non hai capito niente di basket! - mi dice serissimo e io lo
guardo male
- Cosa centra il basket? -
- Quando giochi a basket devi esistere solo tu, la palla e il canestro,
nessun altro! Hai fatto una cazzata enorme! Torna allo stadio e vai a
giocare! -
- Neanche morta! - gli dico tornando a sedermi con le braccia incrociate
- Così la dai vinta a tutti quelli che ti hanno bollata come un'ipocrita!
-
- Non mi interessa! Tu sei più importante e io ho poco tempo per
passare con te e ne voglio approfittare! -
- Non fare la bambina,Shii! - mi dice lui sempre più allibito dalle
mie parole
- Non sto facendo la bambina! I dottori prima stavano parlando e ti hanno
dato da un anno a due massimo e scusami, ma se devo scegliere tra te e
il basket io scelgo te! -
- Stupida! - commenta lui seccato - E una volta che io non ci sarò
più, cosa farai? Niente! Perché hai buttato via tutte le
opportunità che la vita ti ha dato per stare con me, complimenti!
Ottima scelta! - mi dice ironico e io ci resto male.
- Smettila di dire così! - gli dico alterata quasi quanto lui
- Perché? Non è forse vero? Io non ho intenzione di stravolgere
la tua vita! Sono malato da almeno tre anni e lo so e non volevo dirtelo
proprio per questo! Avrei fatto meglio a non dirtelo nemmeno! -
- Non dire cavolate! - gli dico quasi urlando
- E allora torna a giocare! -
- Giusto! Torna a giocare, Miyawashi! - mi dice Yazawa entrando come un
bisonte nella camera insieme a tutti i ragazzi e Takato
- Ma
- riesco solo a dire guardando quella massa di gente entrare
e mettersi intorno ad Akira.
Maki prende un grande respiro e sorride al compagno di squadra:
- E' con piacere che ti informiamo che abbiamo vinto il campionato! -
gli dice e Akira spranga gli occhi incredulo per poi scoppiare a ridere
mentre gli altri si mettono a fare casino e io li guardo male. Anormali.
- Tutto merito mio, naturalmente! - si pavoneggia Yazawa beccandosi una
fulminata da parte di Kaede, sapendo bene che il merito è sicuramente
più suo che di chiunque altro.
- E' stato merito della squadra! - dice diplomaticamente Jin facendo annuire
l'amico Aida
- Ne sono più che convinto! -
- Anche perché una partita si gioca in cinque non in uno! - dice
Mitsui guardando verso Yazawa che inizia a lamentarsi con Kyota che lo
prende in giro
- Perché sei qui, Miyawashi? - mi chiede Takato - La tua squadra
sta giocando! -
- Lo so, ma
- tentenno guardando un Akira serissimo che pare dirmi
che sono una stupida e che devo andarmene
- Che razza di capitano è uno che abbandona la propria squadra?
- insiste l'allenatore e io mi sento sempre più abbattuta
- Sì ma intanto la squadra è forte! - tento di difendermi.
Non ho alcuna intenzione di giocare con Akira sempre più in pericolo.
Non l'avrei mai lasciato da solo.
- Sì è forte ma senza un supporto psicologico come il tuo
la squadra verrà sconfitta al primo tempo! - interviene l'amico
Aida
- Ma che vuoi, nano? -
- Aida ha ragione, Shii! - interviene Akira - Ti prego
- mi dice
scongiurante
- Resteremo noi qui con lui, se succede qualcosa veniamo a chiamarti
-
mi dice col sorriso Morimura.
Guardo di nuovo Akira che mi sorride e annuisce.
Faccio un grande sospiro e raccolgo tutte le mie forze.
- Porteremo a Kanagawa due coppe da primo posto! - gi dico stringendo
il pugno e correndo fuori.
Prendo un taxi e torno in palestra in lacrime ma con la ferma intenzione
di riscattarmi.
Entro in palestra pronta a giocare e vado da Taoka che è serissimo.
Siamo al primo tempo e mancano due minuti alla fine e siamo in svantaggio
di 18 punti.
Maledizione.
- Mi dispiace, coach! - riesco solo a dire inchinandomi in segno di scusa
- Ma vede, Sendoh è molto imp
-
- NON MI INTERESSA! - mi risponde seccato lui - AD UNA GIOCATRICE DEL
TUO LIVELLO NON è CONCESSA UNA SIMILE AZIONE! TU NON PUOI AGIRE
D' IMPULSO NEL MOMENTO IN CUI LA TUA SQUADRA HA BISOGNO DI TE! -
- Mi dispiace
- riesco solo a dire tenendo sempre gli occhi bassi
- Al secondo tempo giocherai ma con te non ho finito
- mi dice mentre
io vado a sedermi in panchina accanto ad Hakari
- Io ti capisco capitano, avrei fatto lo stesso pure io
-
Non le rispondo, perché io capisco che ho sbagliato, per quanto
le mie azioni fossero state capite e imitate dalla stragrande maggioranza
della gente.
Avevano ragione Akira, Takato e Taoka.
Io come capitano devo prima pensare al bene della squadra e poi a me stessa.
Io sono il capitano di questa squadra.
Ho già deluso la mia squadra del liceo e stavo rischiando di fare
altrettanto con questa.
Guardo in campo e Yumi è concentratissima.
Mika è in campo ma non si sta impegnando, dandomi la palese dimostrazione
dell'accordo con il loro capitano.
Guardo mia madre che mi guarda con aria di rimprovero così come
Kaname.
Ho sbagliato di nuovo e di nuovo avrei dovuto sudare per riscattarmi.
Il primo tempo finisce con uno svantaggio di 20 punti e le ragazze sono
stremate.
- Non riusciamo a fermarle
- si lamenta Tsume rientrando
- Sono troppo veloci, prima ancora che ce ne accorgiamo, sono già
tornate in difesa -
- Capitano! - mi dice Yumi guardandomi - Giocherai? -
- Sì
- le rispondo pensierosa mentre Taoka è serissimo
- Che razza di gioco era quello? - chiede alle ragazze - Avete mille buchi
e loro ne approfittano! Arrivano ovunque perché voi non sapete
coprire gli spazi! Svegliatevi! -
- Non abbiamo il tempo per coprire tutto! - gli risponde seccata Mika
e lui la fulmina
- Katsuragi sei fuori, entra Miyawashi! - le dice lui di risposta - E
con te sono fuori Migumi e Hibiki, entrano Nomura e Ishibuki, seguite
il gioco di Miyawashi e appoggiate le sue azioni, non voglio vedere spazi
vuoti, non voglio vederle più entrare in area con tale facilità!
Miyawashi! - mi chiama e io mi alzo decisa
- Sì, coach?! -
- Marcherai Yamaguchi in attacco e Kawata in difesa, non voglio che queste
due si avvicinino all'area di tiro, hai capito? -
- Sì
- e Taoka ora si vendica della mia negligenza facendomi
giocare oltre le mie possibilità e io avrei dovuto eseguire alla
perfezione per dimostrargli il mio pentimento.
- Ora tornate in campo e vincete quella maledetta partita! - sbraita e
rientriamo tutte e ci mettiamo in posizione
- Come sta Sendoh? - mi chiede Yumi col sorriso
- Meglio
scusami se vi ho abbandonate
-
- Tranquilla capitano, aiutaci a vincere la partita e sarà tutto
dimenticato! - mi dice lei serrando la marcatura su Kurosawa.
La palla è al centro.
Hakari e Kawata saltano ed è quest'ultima ad avere la meglio.
Partono subito in attacco e io inseguo Yamaguchi, bloccando un passaggio
diretto verso di lei.
Vado in contropiede affiancata da Nomura e Aoi ma Kurosawa e la loro guardia
sono già in difesa.
Ma come diavolo fanno?
Passo la palla ad Aoi che riesce a penetrare in area ma Kurosawa non si
fa ingannare dalla sua finta e blocca il suo tiro, la palla è nelle
mani di Kawata e il gioco riparte.
- Cosa facciamo, capitano? - mi chiede Nomura
- Non lo so
non lo so
- le rispondo correndo indietro sperando
che Hakari riesca a fermarle finché non rientriamo anche noi
Siamo in tre fuori area e non so se Yumi riuscirà a fermarle dato
che è costantemente presa dalla marcatura su Kurosawa.
Inizio a chiedermi quale strategia di gioco sia la migliore ma non mi
viene mente nemmeno uno schema che riesca a neutralizzare tre giocatrici
del calibro di Kurosawa, Kawata e Yamaguchi.
Yumi ferma l'attacco di Kurosawa ma la palla finisce nelle mani della
loro ala grande che va a canestro.
22 punti sotto.
E' uno svantaggio incolmabile.
- Se non troviamo una strategia decente non ce la faremo mai a vincere!
- mi dice Aoi mentre attacchiamo
- Il loro fulcro non è una sola giocatrice ma sono ben tre, è
questo ciò che ci spiazza! - aggiunge Yumi che mi affianca
- Passami la palla Yumi quando entro in area di tiro! - le dico io.
Mi è venuta un'idea.
Lei accetta convinta e Aoi mi guarda confusa.
Entro in area e ricevo la palla vedendo le nostre avversarie perplesse;
sapevo che avevano dato per scontata una cosa non da nulla.
Mi sposto fuori per evitare Kurosawa e tiro.
Canestro.
20 punti sotto.
Torniamo in difesa tra le urla di sollievo dei nostri tifosi e vedo Aoi
guardarmi con la solita aria spaesata.
- Loro hanno visto le cassette e io non ho mai fatto un canestro sotto
passaggio. La mia media punti è bassissima e loro pensavano che
raddoppiando la marcatura su Yumi e te avrebbero risolto il problema
-
- Astuta! - commenta lei interessata.
Blocca l'avanzata di Kawata che aveva tentato una penetrazione e passa
la palla a Nomura.
Non è una giocatrice perfetta ma è velocissima ed è
ottima sotto canestro, forse anche meglio di Yukari.
Torniamo in attacco e questa volta a marcarmi è proprio Kurosawa
e ciò significa che Yumi è libera e quella ragazzina è
bravissima a sfuggire ad una sola marcatura.
Io ricevo il passaggio e Kurosawa tenta di fermarmi.
- Sei furba, Miyawashi, che fine hai fatto al primo tempo? -
- Volevo darvi un esiguo vantaggio per poi schiacciarvi come si deve!
- le rispondo con un mezzo sorriso saltando fingendo un lancio e lei si
fa fregare come una principiante, passo la palla a Yumi che è smarcata,
le vanno addosso e lei passa fuori area dove si trova Aoi che esegue un
tiro da tre punti.
17 punti sotto.
Aoi stringe il pungo in segno di vittoria e corre subito in difesa e le
vedo già più fiduciose.
Se riusciamo a mantenere questo ritmo le riprendiamo subito.
Dobbiamo vincere.
Guardo Taoka che è impassibile e Mika è serissima.
Forse, è stato un bene che sia andata con Akira perché in
questo modo il suo piano è andato in fumo e lei non mi ha potuto
mettere i bastoni tra le ruote mentre giocavo, l'importante è che
Taoka non la faccia rientrare altrimenti la situazione peggiorerà.
A metà campo Hakari riesce a fermare l'attacco della loro ala di
sfondamento e torniamo in ritardo in attacco.
La velocità di Nomura diventa fondamentale e Aoi l'affianca.
Kawata e Yamaguchi sono già in copertura e io non riesco a credere
ai miei occhi.
Se continuano con questo ritmo in 5 minuti saremo senza fiato e avremo
bisogno di sostituzioni.
Riusciamo a fare punto e alla loro felicità io contrappongo una
seria preoccupazione che non sfugge a Yumi.
- Dobbiamo rallentare il gioco, vero? - mi chiede Yumi mentre siamo in
difesa.
- Già, perché se entra Mika siamo fregate
-
- Ma Nomura e Aoi giocando di velocità e per ora è un bene
-
- Finché resistono questo schema è perfetto, abbiamo un
buon affiatamento ma si stancheranno e allora saremo in crisi
-
- Allora diventiamo ancora più veloci e mettiamoci al sicuro, poi
anche se si stancano ci pensiamo io e te a mantenere fisso il risultato
-
- Basta che non ci fermino! - le dico strizzandole l'occhio e lei mi sorride
La partita prende una piega favorevole per noi, recuperiamo lo svantaggio
e loro richiedono il time-out.
Torniamo in panchina e Taoka non pare soddisfatto.
- Vi stanno stancando, avete notato? - io e Yumi annuiamo ma le altre
tre pare non se ne siano accorte
- Dobbiamo cambiare strategia perché altrimenti saremo nei guai
-
- Farà delle sostituzioni? - chiedo io evidentemente contrariata
- Sì, tranquilla Miyawashi. Entra Seto al posto di Nomura, tutto
qui
- dice mentre Yukari si alza e prende il posto di Nomura - Tu
difendi al massimo e non farle passare per nessuna ragione, a qualche
minuto dalla fine entreranno Migumi e Nomura per un attacco veloce per
vincere la partita. Ora tornate in campo e cambiate il ritmo e lo schema!
- ci dice mentre rientriamo in campo
Chiamo Yumi e le dico di prendere la marcatura della loro guardia e dell'ala
grande, le giocatrici più deboli per essere certe che loro non
avrebbero causato nessun pericolo data la sua grande capacità di
marcatura.
Io resto prendo la marcatura di Kurosawa, Aoi su Yamaguchi e Hakari e
Yukari su Kawata.
Se fossimo riuscite a mantenere questo schema avremmo potuto vincere.
Mancano cinque minuti di gioco ma qualcosa non funziona e loro iniziano
con un gioco pressante e Kurosawa mi obbliga a fare fallo su di lei senza
che me ne renda conto.
Yumi mi dice di stare tranquilla ma io mi agito e inizio ad avere paura
di lei.
Se faccio altri falli sono fuori.
Continua
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