You were mine

 

Capitolo 5

 

Una volta su un libro,lessi che la natura umana è cattiva.
Portati al tradimento delle persone che più ci sono care.
Siamo esseri guidati dal male e che tentano solo inutilmente di tenere latente la propria natura.
E il diavolo e Dio non hanno niente a che vedere con tutto questo.
Solo patrimonio genetico e l'istinto di sopravvivenza.
Quella mattina mi svegliai di soprassalto.
Ero nel suo letto e lui era sveglio accanto a me che mi guardava con aria compiaciuta e soddisfatta.
Erano le sei e la testa mi girava ancora.
Fuori pioveva a dirotto e il cielo era nero.
Ricordai quello che avevo fatto e mi feci schifo.
Desiderai sprofondare sotto terra e morire soffocata.
- Spero tu abbia dormito bene…>>
Lo guardai piena di rabbia,come se fosse stata solo colpa sua quello che fosse successo.
- Vaffanculo,Sendoh! >> gli dissi alzandomi dal letto e portandomi a dietro il lenzuolo blu, coprendomi,vergognandomi forse più di me stessa che di lui.
- Dov'è il bagno? >> gli chiesi fredda e distaccata.
Ripensai di nuovo al sorriso di Nase e al suo affetto nei miei confronti che io avevo buttato via come la più schifosa delle cose.
Non badò alla mia domanda e mi raggiunse.
Prese il lenzuolo e me lo strappò via con forza,lasciandomi nuda di fronte a lui:
- Hai vergogna,vero? >> mi chiese mentre rimanevo lì immobile,altezzosa e sprezzante,come se fosse la cosa più naturale del mondo. E lui mi guardava da testa a piedi,scrutando ogni centimetro del mio corpo,con quello sguardo indagatore,in grado di mettere a disagio chiunque.
Restai così,ferma,decisa a non abbassare gli occhi davanti a lui e ammettere la mia colpa,non a lui…
Non a lui.
Poi,lo guardai a mia volta,osservai il suo bel viso e gli occhi blu. Il suo corpo perfetto e quel carisma che divagava tutto attorno a lui. Quel carisma che alla fine ha rapito pure me,nonostante ci avessi messo tutta me stessa per non cedere.
Abbassai gli occhi a terra,come se tutta quella tensione mi pesasse come un macigno di tre tonnellate.
Le gambe iniziarono a tremarmi e non per lui,ma per quello che avevo fatto a Nase e come lo avevo fatto.
Lui sorrideva e poi,quando non riuscii più a soffocarmi nell'odiare lui,scoppiai a piangere come una cretina.
Mi inginocchiai a terra distrutta e tra i singhiozzi lui mi ricoprì e mi abbracciò,tenero e dolce,sentendosi forse colpevole quanto me.
Piansi lacrime amare,certa che tutto quello mi sarebbe costato la più importante amicizia della mia vita e non solo.
Aveva tutto il petto bagnato dalle mie lacrime.
Quando alzai lo sguardo verso di lui,era triste,sul viso non aveva il solito sorriso innocente e mi sentii ancor più male perché anche lui aveva capito di quanto mi pentissi di quello che avevo fatto:
- Non diremo nulla a Nase,ok? >> mi disse accarezzandomi la testa come un papà comprensivo.
Accettai.
Nase non avrebbe dovuto sapere nulla,ma con che faccia l'avrei guardata una volta che sarebbe tornata?
Mi sedetti a terra,staccandomi indispettita dal suo abbraccio,lo guardai:
- Hai fatto così con tutte? >>
- In che senso? >>
- Hai fatto sesso con tutte le ragazze con le quali l'hai tradita? >>
Mi guardò stupito e poi si mise a ridere:
- Ma sei scema? Così ci rimanevano e sarei diventato l'ultra papà dell'anno! >> commentò quasi compiaciuto,irritandomi.
- Allora hai fatto sesso con me solo perché sono la migliore amica di Nase…>>
Stesso sguardo di prima:
- Tu sei tutta scema! >> concluse alzandosi,andando a prendere i suoi vestiti - Ti riaccompagno a casa e poi vediamo…>>
- Vediamo,cosa,scusa?! >> gli chiesi alzandomi allarmata.
Credevo la storia fosse conclusa.
Si voltò verso di me,adirato e turbato,mi prese le spalle con forza e mi guardo fissa negli occhi:
- Non capisci proprio? >>
- Cosa?!!? >> gli chiesi urlando e lui mi abbracciò fortissimo
- Che io sono innamorato di te!Che di Nase non mi è mai importato nulla,stavo con lei solo perché era tua amica,perché solo così mi sarei potuto avvicinare a te,e nient'altro!E ho fatto sesso con te perché lo volevo e non perché sono un bastardo come credi tu! >>
Sconvolta.
Turbata.
Agitata.
Non avevo parole per definire il sentimento che provavo in quel momento.
Con che faccia avrei guardato Nase?
Il suo ragazzo era innamorato di me.
Ma gli potevo credere?
Magari anche a lei aveva detto queste stesse parole.
Mia nonna diceva sempre che "fidarsi è bene,non fidarsi è meglio" .
Io di lui non mi sono mai fidata.
E per quanto possa essere impulsiva credo che il primo impatto è quello che conta.
No.
Io non credo alle sue parole.
Non credo a nulla di quello che esce dalle sue labbra.
Ma non gli dirò nulla,potrebbe alterarsi e decidere di parlare a Nase.
Farò la persona intelligente.
Buon viso a cattivo gioco.
Sono io a tenere le redini e lui non lo sa.
- Mi riporti a casa,per favore? >> gli chiedo.
Accetta.
I miei mi stanno aspettando.
Svegli e anche alterati.
Non bastava il mio stare male per le mie ragioni,adesso ci si metteranno pure loro con la menata.
Magari mi va bene e mi proibiscono di uscire,così non lo dovrò nemmeno vedere.
Così mi passa tutto e quando torna Nase sarà tutto come prima.
Ero ubriaca,se anche scoprisse qualcosa ho un alibi.
Prego che vada tutto per il meglio.
Sono davvero una persona orribile.

Continua…


 

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