Odio e amore, un filo sottile

Episodio 11

La nuova casa

Warning: Questo capitolo ha contenuti lemon quindi chi non vuole leggerlo è avvertito!

Una volta usciti dall'ufficio di Valerio, Camille mostro i primi segni di nervosismo…….poi andarono in un parco lì vicino per sedersi su una panchina, Camille si mise a fissare quel biglietto
Camille: "Mio padre è qui….e io…io…Aki ho paura di conoscerlo!" tremando un po', così Akira le mise un braccio dietro le spalle e la strinse forte, lei appoggiò la testa sulla spalla di Akira.
Camille: "Akira tu verrai vero? Non mi lasciare sola, ho bisogno di te!"
Akira: "Non ci penso neanche a lasciarti da sola se tu non lo vuoi….ti starò accanto, e ti sorreggerò quando avrai paura, solo non vorrei risultare di troppo"
Camille: "Tu sei il mio uomo e voglio presentarti come tale a mio padre! Non ho intenzione di nascondere mai più i miei sentimenti per te, ho avuto paura in passato a confessartelo e il risultato è stato perderti…..ora non si ripeterà. Non lo permetterò!" disse determinata e convinta
Akira: "Sono contento delle tue parole ma…..cerca di non essere troppo severa con te stessa. Il fatto che siamo stati separati per lungo tempo…primo non è colpa tua, e secondo ci ha permesso di riflettere e di capire che ci amiamo. Il nostro sentimento è più profondo di quanto credevamo…..e ora staremo sempre insieme!"
Camille: "Sempre!" mentre prese la mano di Akira, intreccio le dita con lui per poi baciarlo.
Si misero a vagare per il centro…ma ormai faceva un caldo bestiale a Roma……
Camille: "Tesoro ti va di mangiare qualcosa? Io ho caldo, ho voglia di un gelato"
Akira: "Ok! Così ti calmi…..poi però torniamo in albergo!" e così fecero.
Una volta in camera d'albergo però lei era ancora nervosa, così Akira cerco di farla rilassare, da prima la fece sedere sul letto per massaggiarle le spalle, poi vedendo che era troppo tesa la fece sdraiare sul letto, ma lei prima di seguire i suoi ordini si tolse la camicetta adagiandola di fianco a lei, sul letto, e tutto per permettere alle mani di Akira di toccarla…e così lui le fece un massaggio alle spalle e lungo tutta al schiena…..che lei naturalmente apprezzo molto.
Akira: "Ti ricordi la prima volta che ti feci un massaggio…..quel giorno avrei voluto toccarti e abbracciarti….per non parlare che mi stavi anche provocando con le tue parole" ridacchiando
Camille: "Scusa tanto se mi piaceva e se adoro le tue mani….hai delle mani fantastiche, che ci sanno fare con i massaggi e non solo con quello!" disse sorridendo maliziosamente, mentre lui si mise a ridere, alla fine Camille sapeva sempre come lasciarlo senza parole, ma anche tanto felice.
Camille: "Aki….e se mio padre decidesse che non mi vuole più dopo avermi incontrato?"
Akira: "Stai di nuovo cominciando a fare i tuoi discorsi del cavolo! Lilly io ti amo quindi figurati se tuo padre non ti amerà…..lui vuole una figlia!" mentre continuava a massaggiarle le spalle
Camille: "Si hai sicuramente ragione come sempre….però stasera vieni con me ok! Non provare a cambiare idea all'improvviso, non voglio poi ritrovarmi da sola ad affrontare l'arena con i leoni!" lui si mise a ridere, le parole di Camille erano degne di una sciocchina, del tutto impaurita e molto insicura….poi lui smise di massaggiarle le spalle.
Akira: "Ok! Lo sai che io ti resterò sempre vicino….hai già scelto che cosa indossare?" lei si alzò di scatto, intimorita poiché non ci aveva ancora pensato, quell'idea non l'aveva nemmeno sfiorata.
Camille: "No! Non ne ho la più pallida idea, il ristorante è lussuoso quindi dovrò mettere un abito da sera senza dubbio…..mi daresti un consiglio amore?" lui annui sorridendole dolcemente.
Camille si provò un sacco di abiti, ma le critiche di Akira erano spietate, per lui mai nessuno andava bene ed era perfetto per lei, a tutti trovava sempre un difetto….. Alla fine lui le scelse un abito classico ma molto sexy…lei lo indosso e le stava d'incanto era un lungo abito da sera blu, con una scollatura vertiginosa dietro e il giusto davanti, con delle spalline molto sottili che si incrociavano sulla schiena….era stupenda e molto femminile….tanto che Akira non avrebbe mai voluto distogliere lo sguardo da lei.
Camille: "Dici che sto bene? Sono elegante?" mentre si guardava nello specchio.
Akira: "Perfetta…come un sogno!" mentre l'abbracciò restandole alle sue spalle, le scosto i capelli per baciarle il collo, poi prosegui fino alle spalle, poi lei si voltò sorridendogli.
Camille: "Ora dovresti cambiarti. Io devo solo più pettinarmi e truccarmi. Ora tocca a te vestirti bradipo, guarda che il lumacone qui sei tu….muoviti perché ormai manca poco!" sorridendogli
Akira: "E così ti ricordi ancora di chiamarmi bradipo eh…..me ne ricorderò!" fingendosi offeso così si allontanò per andare verso il bagno, Camille lo fisso preoccupata, si senti in colpa per quelle parole, lei non voleva offenderlo ne farlo arrabbiare.
Ma una volta che Akira fu in bagno si mise a ridere a crepa pelle…..così nel sentirlo lei si irritò.
Camille: "Bastardo! Mi prende anche in giro! E io che mi sentivo in colpa per averlo chiamato bradipo, temendo di averlo offeso…..invece lui mi ha preso in giro!" per poi riderci sopra anche lei, alla fine Akira sapeva sempre ridere su tutto e non offendersi per le sue frasi del cavolo.
Dopo un paio di minuti entrambi furono pronti, lei si era truccata leggermente, si era messa la collana regalatagli da Andrea e si era sistemata i capelli legandoli con un fermaglio, mentre Akira si era vestito in bagno perché voleva fare una sorpresa a Lilly….lui si era messo un completo nero, la cravatta che lo facevano sembrare un vero uomo d'affari, nel vederlo Camille gli fischio e sorrise compiaciuta mentre continuava a squadrarlo.
Akira: "Devo dedurre che sono di tuo gradimento?" sorridendogli maliziosamente
Camille: "Tu sei sempre di mio gradimento Akira! Sei un vero schianto, mi piaci molto, sei molto elegante mi sembri….un uomo d'affari! Ora però andiamo amore, prima che decida di dar retta alle mie fantasie invece che alla ragione" Akira si mise a ridere a quella frase, mentre lei lo prese per mano e lo trascinò fuori dalla camera, dove incontrarono il solito cameriere che gli augurava una buona serata chiamandoli come sempre signori Sendoh…ciò fece ridere di gusto entrambi.
Quando loro due arrivarono al ristorante, un cameriere li fece accomodare ad un tavolo riservato dal padre di Camille, era in un angolo dove la privacy era assoluta, con questo ne dedussero che il loro dialogo sarebbe stato molto primato e intimo.
Nonostante loro avessero fatto tardi, Kei Rukawa lo era ancora di più……l'uomo arrivò solo dopo 30 minuti, in cui sia Camille che Akira commentarono con disapprovazione il ritardo, il tutto soprattutto perché morivano di fame.
Kei: "Scusatemi ragazzi! Ma il lavoro mi ha trattenuto, sono felice di vedervi nuovamente!" mentre si sedette con in viso disegnato un sorriso smagliante.
Akira/Camille: "Nuovamente? Ma allora…" del tutto perplessi e sorpresi
Kei: "Perché fate quelle facce….quando tu Camille mi hai detto il tuo nome e cognome, ho capito immediatamente tutto! Ma purtroppo non sapevo se tu eri informata di me, e non sapevo come l'avresti presa quindi ho preferito restare zitto" gli disse senza scomporsi, come se fosse una cosa naturale e ovvia.
Camille: "Si che lo sapevo, infatti quando lei mi ha detto il suo nome…." Kei la interruppe subito
Kei: "Aspetta! Primo non darmi del lei, io sono tuo padre e sono felice di avere una figlia come te! Quindi chiamami papà, e se proprio non ti riesce…chiamami Kei ok piccola!" a quelle parole Camille arrossi vistosamente, sorrise timidamente e strinse la mano di Akira
Poi incominciarono la cena, Camille si sentiva a suo agio con suo padre, mentre Kei sentiva la ragazza come una figlia che non vedeva da un po' di tempo, non gli sembrava nemmeno vero che era la prima volta che passava del tempo con lei……anche perché Camille era caratterialmente molto simile a lui e a Kaede….Camille era una vera Rukawa.
Una volta finita la cena rimasero tutti e 3 al tavolo e Kei volle affrontare il discorso centrale……ma vedendo che Camille e Akira per tutta la sera erano stati come due piccioncini volle chiarirsi le idee.
Kei: "A quanto vedo quel giorno avevo visto giusto! Voi due state insieme, e pensare che negavate la palese evidenza…..ditemi avere dei progetti?" loro due si fissarono poi si sorrisero
Akira: "Vorrei sposare sua figlia…tra un paio di anni, il tempo di laurearmi e affermarmi come giocatore di basket. Nel frattempo forse tra un anno o due convivremo" spiego un po' timidamente e anche un po' intristendosi, visto che per un anno di fisso non avrebbe potuto vederla. Camille sarebbe rimasta in Italia e lui doveva tornare a Kanagawa. Miglia e miglia li avrebbero nuovamente divisi e di questo ne avrebbe sofferto molto.
Kei: "Perché non potete convive già da adesso…entrambi comincerete l'università quindi potete dividere la casa e stare insieme!" disse dando la cosa per ovvia.
Camille: "Papà è pressoché impossibile, io non mi sono ancora diplomata, restando qui in Italia mi manca un anno prima di conseguire il diploma. E poi stai sottovalutando il fatto che io vivo in Italia, e lui in Giappone come te!" mentre la sua voce si faceva più triste e sconsolata, di riflesso poi strinse più forte la mano di Akira, per poi intrecciare le sue dita con quelle di Akira.
Kei: "Si capisco! Diciamo che forse uno dei vostri problemi lo posso risolvere io….figliola io voglio che diventi una Rukawa al 100% e che vieni a vivere in Giappone con me!" disse sicuro e sorridendo dolcemente a Camille, mentre lei si sentii spiazzata.
Camille: "Vivere in Giappone con te? Io veramente non….." molto perplessa
Kei: "Mettiamola così…Camille tu vivrai con Akira, voglio solo che tu stia in Giappone dove io possa vederti quando voglio. Ma soprattutto che tu sia distante da Maria, tu madre è……"
Camille: "Un arrivista e per avere soldi non si farà degli scrupoli!" disse freddamente
Kei: "Esatto! Sai ti ho cercata a lungo in Giappone dopo averti incontrata a quella partita. Poi scoprii che eri dai Sendoh….ma Maria ti aveva già portata via….. Fu Andrea il marito di Maria ad avverti che eri dai Sendoh e che dovevo proteggerti! Poi fortuitamente ti ho trovata ed eccoci! Ora Camille pensaci, ti lascio i documenti dell'adozione, leggili attentamente….basterà una mia firma e tu sarai ufficialmente mia figlia, e sarai automaticamente via di qua!"
Dopo di che si separarono, Kei voleva lasciare 5 giorni a Camille perché ci pesasse liberamente, non voleva forzarla, se lei non voleva essere una Rukawa sarebbe rimasta in Italia ma avrebbe comunque provveduto al suo mantenimento, e cercato di seguirla il più possibile. Camille è sua figlia e ora non voleva perdere i contatti con lei…voleva essere il padre che non è mai potuto essere per lei…anche se l'aveva sempre voluto.
Una volta in albergo Camille si buttò sul letto, si sentiva stanchissima, confusa, disorientata, aveva milioni di pensieri che la tormentavano, il cervello le stava andando in fumo se non avesse smesso di pensare. Akira la fisso perplesso, ma anche preoccupato della decisione di Camille.
Akira: "Lilly, cosa pensi di fare? Non voglio confonderti le idee o altro ma…..se tu accettassi, se tu diventassi una Rukawa noi saremmo vicini mentre se non accettassi…" lei si sedette per fissare Akira negli occhi e lo vide serio….e anche molto preoccupato per la sua decisione.
Camille: "Noi rimarremmo distanti! Non è questo che mi confonderà di più le idee….ma il fatto è che….rinuncerò al cognome di Andrea, e lui che per ben 17 anni è stato mio padre e ora….." mentre si intristiva, poi lei si mise le mani sulla testa, tutti quei pensieri la facevano stare male, le facevano andare in fumo il cervello…."Non lo so Akira io….non so che fare…mi sento confusa!"
Così Akira si sdraio su di lei, sorridendole dolcemente, l'abbraccio e poi la baciò.
Akira: "Ora non pensare più a nulla ok! Rilassati Lilly e lasciati amare da me!" cominciò a baciarla dolcemente poi sempre più appassionatamente, mentre le sua mani scorrevano sulla pelle vellutata di Camille, mentre lui era eccitato e sentiva dei fremiti, lei sentiva come se mille scosse di piacere le percorressero tutto il corpo… Akira con un gesto lento e dolce fece scivolare il vestito di Camille fino a sfilarglielo, per poi gettarlo a terra insieme a tutti gli altri indumenti…..alla fine si amarono dolcemente e appassionatamente per gran parte della notte, anche mentre dormivano rimasero vicini e teneramente abbracciati.
L'indomani la prima a svegliarsi fu Camille, che si mise a fissare Akira che era addormentato accanto a lei, era stupendo con il suo corpo da sballo, le sue spalle larghe, le sue braccia muscolose e forti…poi il suo dolcissimo viso d'angelo, anche se ora come ora gli sembrava più un bambino nel paese dei balocchi visto il viso sbarazzino e il sorriso che ha sulle labbra.
Lei prese il lenzuolo e se lo avvolse attorno al suo corpo per poi andare a sbirciare oltre la tenda, aveva bisogno di pensare, di decidere e magari vedendo il traffico di Roma avrebbe raggiunto una conclusione…….mentre lei pensava, più volte Akira cambiò posizione nel dormire, poi parlottava nel sonno, ma aveva sempre il sorriso sulle labbra, doveva essere felice o forse faceva solo dei bei sogni….Camille lo fissava provando tenerezza, dolcezza e sapendo che lo amava molto…..ora aveva deciso sapeva cosa fare, come agire e tutto grazie al suo Akira.
Quando Akira si stava destando dal suo profondo sonno, sorrise all'idea di sapere Lilly che dormiva accanto a lui, allungo il braccio per abbracciarla, e stringerla a sé ma non la trovò così preoccupato si alzo di scatto per vedere dov'era……aveva quasi avuto il terrore che tutti quei bei momenti, tutti quegli attimi con Camille fossero stati solo il frutto di un suo sogno.
Ma nel guardarsi attorno vide Camille con addosso solo il lenzuolo, mentre guadava la città e il mondo al di fuori di quel vetro della porta, il viso di Lilly era malinconico e accigliato, lui si alzo dal letto si rimise i boxer per poi andare da lei, l'abbracciò forte restandole alle spalle.
Akira: "Posso fare qualcosa per te? Chiarirti dei dubbio o altro?" gli sussurrò dolcemente
Camille: "No amore! Ormai mi hai già chiarito tutto, mi è bastato guardarti mentre dormivi per capire e decidere….la scelta è stata rapida e indolore!" disse dolcemente e voltandosi verso Akira, che a quelle parole ebbe paura del responso.
Camille: "Vuoi sapere cos'ho scelto?" lui annui così lei prosegui "Ho scelto te! Ho confermato la scelta di qualche giorno fa….la mia vita ora è con te, qui ho solo alcuni amici e niente più. Mentre a Kanagawa ho un fantastico fidanzato, una nuova famiglia, degli amici! Cosa posso volere di più dalla vita!" mentre sorrise dolcemente e felice, per poi stringersi ad Akira, che era contentissimo delle scelta di Camille.
Come già annunciato ad Akira, Camille 4 giorni dopo diede la stessa risposta a suo padre, che fu felice di sentire quelle parole…..alla fine Kei ripartii per tornare a Kanagawa, mentre Akira e Camille si concessero una breva vacanza in Italia prima di tornare.
Andarono in tutte le maggiori città d'Italia e quando tornarono a casa era ormai metà agosto, naturalmente ad attenderli all'aeroporto c'era Kei e Kaede Rukawa, il freddo Kaede però che nel sapere che era Camille sua sorella ne su felicissimo, era già una sua grande amica quindi…..il loro rapporto non poteva che migliorare ora che erano dei veri parenti.
Così Kei e Kaede presero Camille per portarla a casa con loro, non prima di aver accompagnato a casa Akira…..prima di lasciarlo Camille lo baciò.
Il povero Akira così tornò a casa sua con la promessa di Camille che l'avrebbe chiamato, mentre per giorni interi lui non sentii nessuno…..il telefono non squillava mai e lui era preoccupato, non sapeva cosa fare…era anche andato a casa dei Rukawa ma Kaede l'aveva cacciato dicendogli che doveva smammare per po' di tempo.
6 giorni dopo quella tentata improvvisazione a casa Rukawa per vedere Camille……
Era un pomeriggio afoso e Akira era da solo a casa, così si mise a rilassarsi sul divano, con l'aria condizionata e un bibita fresca come sua unica compagnia, quando senti il campanello suonare.
Akira: "Ma chi diavolo è? Con questo caldo, non può stare al fresco!" brontolo ad alta voce, poi quando aprii la porta si ritrovò di fronte Camille, aveva dei sandali, un vestitino viola molto corto, con tanti laccetti davanti che le tenevano chiusa il più della scollatura, le labbra color rosso ciliegia lucide che gli sorridevano dolcemente, i suoi occhi dolcissimi e i capelli legati in una coda molto alta…anche se alcune ciocche le ricadevano sulle spalle.
Camille: "Sono io che disturbo e cercavo un po' di fresco da te!" gli disse sorridendogli
Akira: -Cavolo ho urlato così lei ha sentito!- "Su coraggio entra, qui avrai tutto il fresco che vuoi"
Lei entrò con calma, poi si guardò intorno pensando di vedere Micaela e Toshio
Akira: "Non ci sono è inutile che guardi, sono in vacanza a Hokkaido! Sei molto bella oggi, anzi lo sei sempre Lilly! Vuoi qualcosa da bere?" sorridendogli mentre la fissava negli occhi.
Camille: "No grazie! Tesoro…non mi chiedi come mai non ci siamo visti ne sentiti?" gli chiese con un tono neutro e dal sapore anche un po' freddo
Akira: "Ho paura a scoprirlo, e così evitavo l'argomento!" mentre si appoggio allo stipite della porta che portava verso il salotto….lei lo fisso perplessa e alquanto stupita di quelle parole.
Camille: "Capisco! Allora facciamo altro!" si avvicinò a lui, gli mise le bracci attorno al collo e cominciò a baciarlo appassionatamente, poi lui la blocco, la fece voltare poi premendola contro il muro la fisso con in viso un espressione turbata e anche un po' irritata.
Akira: "Perché non mi hai chiamato, sono venuta a cercarti ma Kaede non mi permetteva di vederti per nessuna ragione al mondo! Mi mancavi e…non sapevo che pensare, ma volevo tanto vederti!" Camille gli sorrise, questo era l'Akira che conosceva, quello curioso, un po' ansioso e nettamente geloso di lei. Questo era l'Akira che ama far uscire dal profondo! Quello che lui si affanna a nascondere perché se ne vergogna…mentre lei ama quel suo lato…lo trova tenero e affascinante.
Camille: "Ho una cosa da darti ma…..non so se ti piacerà!" si allontano da lui per tornare nell'ingresso a cercare una cosa dal suo zainetto, che aveva appoggiato a terra quando era entrata in casa……dallo zainetto estrasse un piccolo mazzo di chiavi, composto da 3 chiavi, e un portachiavi con su scritto il nome Akira. Una volta tornato da lui gli porse le chiavi sorridendogli….
Akira: "E queste cosa sono? Le chiavi del tuo cuore?" gli disse scherzoso mentre le prese in mano
Camille: "Mi dispiace ma quelle le possiedi già! Queste sono della nostra casa" sorridendogli
Akira: "Casa nostra? Ma cosa……" lei si mise sulle punte per baciarlo ed evitare altre sue domande
Camille: "Ora possiamo convivere, e possiamo andare all'università insieme" stringendosi a lui
Akira: "Ma tu non sei diplomata e poi….dio spiegati meglio perché non ci ho capito un bel niente!" era nettamente confuso e perplesso, così lei gli sorrise dolcemente
Camille: "Papà mi ha fatto fare l'esame come privatista, così ora ho finito il liceo, e mi sono diplomata. In questi giorni in cui non ci siamo visti, io ho studiato! Mi sono impegnata molto sai! Poi ho fatto l'esame, e sono stata promossa! Kaede non voleva che mi vedessi, primo perché se no mi distraevi, e secondo perché doveva essere una sorpresa. Mentre per la casa io e te avevamo detto di convivere….e bene io ho trovato una villetta, che ora è nostra!" prendendogli le mani per poi intrecciare le dita con lui, mentre gli sorrideva timidamente.
Akira: "E brava la mia Lilly……complimenti per aver conseguito il diploma" e la bacio dolcemente sulle labbra poi la fisso negli occhi, ora dolcemente e felice "Lilly è bellissima questa sorpresa. E dimmi, possiamo andarci a vivere anche subito in questa casa?" stringendola a sé.
Camille: "Si ma….c'è un piccolo neo, vedi casa nostra è vicino alla casa di Hanamichi"
Akira: "No, non me lo dire, sono stati Kaede e Hanamichi a trovare questa casa….e così saranno sempre a casa nostra. E quindi litigherò sovente con Hanamichi!" ridacchiando
Camille: "Più o meno il succo della storia è proprio questo! Ma vedrai che con Hanamichi non ci litigherai sempre…lui e Kaede non vedono l'ora di averti a portata di mano, così ti trascineranno nelle loro assurde partite nel campo li vicino a casa" sorridendogli e cercando di convincerlo.
Akira: "C'è un campo lì vicino?" mentre spalanco i suoi occhi blu per la felicità e lo stupore.
Camille: "Si, c'è un campo, c'è la spiaggia e poco distante l'università che ho scelto di frequentare"
Akira: "La cosa si fa sempre più interessante! Allora che cosa aspetti a portarmi a vedere casa nostra, sono impaziente e al quanto nervoso" Camille gli sorrise dolcemente
Camille: "Questa sera i tuoi tornano a casa Aki?" cambiando la sua espressione, che da dolce e casta divenne molto maliziosa e allusiva.
Akira: "No! Te l'ho detto staranno via per diversi giorni, perché?" le chiese incuriosito
Camille: "No niente! Solo che stasera non tornerai sicuramente a casa, tutto qui!" ridacchiando
Akira: "Allora devo prendermi il pigiama e lo spazzolino?" gli chiese scherzoso stringendola forte a sé, mentre lei si sciolse contro il suo corpo, grazie a quel forte e caldo abbraccio
Camille: "Il pigiama non credo che ti servirà, o almeno di pende da te! Mentre per lo spazzolino, se ti va bene usare il mio…se no fai tu!" sorridendogli maliziosamente
Akira: "Allora cosa aspettiamo, andiamo Lilly?" mentre sorridente si avvio verso la porta, tenendo per mano Camille, e trascinandola al che lei ridacchio divertita dal fatto che ora Akira fosse così su di giri, mentre solo un attimo prima era preoccupato del fatto che non l'aveva ne vista, ne sentita.
Camille portò Akira in una zona molto bella, solo che era piuttosto distante dalla casa dei suoi genitori, era un quartiere nettamente abitato da famiglie benestanti…poi finalmente arrivarono nella loro neo casa….una villetta a due piani, con un piccolo cancelletto, con ancora vuota la targhetta che segnalava il nome di chi era la casa, mentre proprio di fianco a loro c'era la villa di Kaede e Hanamichi, e sulla loro targhetta c'era scritto RUKAWA - SAKURAGI, in quel momento ad Akira venne da pensare che non voleva scrivere Sendoh-Rukawa sulla sua targhetta, ma voleva solo veder scritto Sendoh, per lui Camille era già parte della sua famiglia, era la sua donna…..quindi……
Camille: "Aki vieni entra! Non restare lì fermo. Così ti faccio fare un rapido giro della casa!" lo riprese per mano trascinandolo via con sé….una volta entrati si ritrovarono nell'ingresso piuttosto piccolo: con sulla destra un portaombrelli e un armadio a muro per le giacche, mentre sulla sinistra il telefono…pochi passi più avanti c'era sulla destra un grande salotto, con il camino, un divano a L, la tele, lo stereo. Se invece dall'ingresso si andava a sinistra si accedeva alla cucina, una bella cucina ampia e spaziosa, poi sempre partendo dall'ingresso si poteva accedere a una stanza ancora vuota, poi salirono le scale per andare al secondo piano dove c'erano 5 camere: 1 bagni, 2 camere da letto e due camere vuote.
Camille mostro prima il bagno, poi le camere vuote e quelle che considerava per gli ospiti, ormai mancava solo una camera…ed era quella che Camille aveva destinato per loro due….quella che avrebbero diviso. Una volta che lei apri lentamente la porta abbassò lo sguardo arrossendo, mentre Akira diede un rapido sguardo, c'era un letto matrimoniale grande, con un copriletto lilla, tanti cuscini e i peluche che lui aveva regalato a Lilly, poi c'era un grande armadio, una cassettiera, una specchiera su cui c'era il carillon che aveva regalato a Lilly quel Natale….infine c'era una porta che dava al balcone…era una camera perfetta. Perfetta per il loro amore.
Quando lui riportò lo sguardo su Camille la vide timidamente imbarazzata……
Akira: "E' una camera molto intima, romantica e da neo sposini!" disse ridacchiando, ma lei arrossi violentemente, mantenendo sempre lo sguardo basso.
Camille: "Beh…questa…dunque è la nostra camera…cioè se tu…cioè se vuoi restare con me, o meglio se vuoi che la dividiamo…io….." lei balbettava imbarazzatissima, perché non sapeva cosa dire e come dirlo, Akira le alzò il viso per fissarla dolcemente, mentre sfoderava uno dei sorrisi più dolci e micidiali che mandarono la povera Camille in fumo….già i suoi pensieri erano incasinati ma ora…lo erano ancora di più.
Akira: "Lilly, noi stiamo per convivere! Non temere, io voglio restare con te sempre, dal giorno alla notte…..e poi, sarà bello condividere con te il lettone. Quando ho te vicino dormo molto meglio!" mentre la strinse a se ridacchiando, Camille lo abbracciò e si sciolse tra le braccia di Akira.
La sera lui rimase con Camille, passarono la loro prima notte insieme ad inaugurare la loro casa, e a inaugurare la loro nuova vita, da ora sarebbero stati come sposati, in tutto e per tutto. Ma prima lui e Camille parlarono per ore, fecero progetti…..su quale università frequentare, quali corsi seguire, ormai la loro vita come coppia a tutti gli effetti stava per cominciare, così dovevano cominciare a buttare delle basi per il loro rapporto, perché la loro doveva essere un unione solida e perfetta, dovevano cercare di andare d'accordo, di non litigare per sciocchezze come invece facevano spesso, e di continuare ad amarsi….ma forse questo era il minore dei problemi.
Ora erano nel loro neo salotto, seduti uno di fronte all'altro a parlare da ore……
Camille: "Allora Aki, che ne dici della casa, ormai sono ore che sei qui….ti piace?"
Akira: "Da morire! E' in un bel posto, un bel quartiere, abbiamo dei vicini che conosco benissimo e che quindi posso mandare al diavolo se rompono! ….Sono felici della casa, è già completamente arredata, nell'essenziale certo, ma adesso come adesso per noi ci basta eccome!"
Camille: "Sono felice che non abbia da ridire…..anche se dobbiamo decidere come utilizzare le camere vuote…..una la voglio lasciare a te, così ci potrai mettere la canna da pesca, il pallone e tutto quello che ti salta in mente!" disse ridacchiando
Akira: "Molte grazie! Mi sarà molto utile…..ma ormai non credi si sia fatto tardi Lilly?" gli sorrise maliziosamente, mentre cominciò ad accarezzarle le gambe
Camille: "Sono solo le 22.10, non mi dirai che hai sonno?" un bel po' perplessa
Akira: "Diciamo che non è che abbia sonno……" poi la prese per mano e la trascino con se fino a quella che da ora sarebbe stata camera loro, una volta che Camille vi entrò comprese tutto.
Akira lasciò la mano di Camille per andare ad accendere le abat-jour poste ai due lati del letto, spense la luce del lampadario, chiuse le persiane per poi tornare ad abbracciare Camille, che nel mentre aveva seguito tutti gli spostamenti di Akira con interesse…..
Camille: "Hai finito? Fatto tutto!" gli chiese ridacchiando
Akira: "Non proprio, questi erano i preliminari per creare l'atmosfera giusta….io e te soli, la nostra casa nuova, ci vuole un po' di romanticismo ogni tanto. Mica posso sempre sopprimere la voglia di essere dolce con te. Voglio che questa per noi sia come la prima notte….." mentre gli sorrise, le accarezzava dolcemente il viso e la fissava con tenerezza.
Camille: "Wuao! Sarà come una prima notte di nozze?" sorridendogli dolcemente
Akira: "Si, voglio proprio questo…..voglio che tu sia mia e solo mia!"
Camille: "Ma lo sono! Sono tua, ora e per sempre….comunque…..la nostra prima notte di nozze non l'avevamo trascorsa in Italia amore? Tu mi hai registrato come tua moglie!" gli disse scherzosa
Akira: "Oh ma mia cara Lilly…..ci saranno altre prime volte…..quando ci sposeremo….saremo veramente alla nostra prima notte di nozze e sarà stupenda, ma in attesa di quella…."
Camille: "Ho capito mi offri un anticipo! Per me l'importante e stare con te! Ti Amo!"
Akira: "Anch'io ti amo tanto!" poi cominciarono a baciarsi, e alla fine passarono una nottata insieme, ma al quanto diversa visto che fecero l'amore, però in seguito parlarono e risero molto, poiché Camille raccontò ad Akira tutte le sventure di Hanamichi, che nei giorni in cui lei studiava il poveraccio si era trasferito a casa Rukawa, perché non riusciva a stare senza Kaede. Così alla fine il povero Hanamichi faceva la donnina di casa, mentre Camille e Kaede lo sfruttavano…poi Kaede si faceva fare tutto da lui….lo aveva schiavizzato, ma lo premiava con dolci baci e abbracci.
L'indomani nessuno dei due aveva la forza di scendere dal letto, erano le 9.30 ma erano assonnati e poi stare insieme non dispiaceva a nessuno dei due, così decisero di restare a letto, si misero a giocherellare tra le lenzuola, si facevano i dispetti, il solletico…..e si ritrovavano bene a stare insieme, tutto sembrava perfetto.
Poi si fecero coraggio e scesero per fare colazione, andarono a fare jogging, per poi tornare a casa e ritrovarsi ad assistere a una litigata di Hanamichi e Kaede, che andò a finire come sempre con loro che si malmenavano, per poi fare pace e baciarsi dolcemente…..così Akira e Camille una volta tornati a casa loro, se la risero per un bel po' per la scenata di quei due matti, che alla fine non cambiavano mai, per poi andarsi a fare una doccia e rilassarsi……
Ma nel pomeriggio Akira portò con se Camille e si fece aiutare a portare l'essenziale nella loro nuova casa…ormai non aveva nessun motivo per non trasferirsi, aveva una camera sua e oltretutto la dolce compagnia della sua Lilly…era ora di crescere, ormai non era più un ragazzo era un uomo e poteva vivere da solo….o meglio con lei e affrontare il loro futuro.
Nei giorni a seguire, Akira e Camille andarono per lo più in giro per negozi, tutte le volte alla fine si ritrovavano a cercare qualcosa per abbellire casa loro, e così fecero, presero soprammobili, quadri e roba varia, mentre Akira continuò a portare molta della sua roba nella sua nuova casa, e ad ogni oggetto che trovava posto in casa…era come se lui stesse stabilendo le sue radici e le basi per il futuro, e per il suo rapporto con Camille.
Ma ora mancava solo un piccolo particolare….Kei il padre di Camille, nonché Kaede e tutti i loro amici sapeva che loro convivevano ma….i suoi genitori non ancora, non li aveva nemmeno avvertiti che Camille era tornata in Giappone.
Quando mancavano solo 2 giorni al ritorno dei suoi genitori, Akira si sentii nervoso….non era perché doveva dirgli di essersi fidanzato, perché doveva dirgli dei suoi progetti, ma aveva paura che loro potessero non accettare Camille…..potevano non volerla come sua futura moglie, e per lui la loro approvazione era importante…….non essenziale, ma comunque importante.
Quei pensieri se li portò dietro per tutto il giorno, Camille era andata in centro con Kyoko, mentre lui decise di andare a pescare per rilassarsi un po', ma niente era riuscito a calmargli i nervi, anche ora che era a letto con Lilly, entrambi stavano leggendo un giornale….ma Camille sentiva Akira sbuffare e sospirare in continuazione…..
Camille: "Aki….amore mio, cos'è che ti assilla?" fissandolo perplessa
Akira: "Niente. Sono solo un po' stanco. Niente di più!" facendo un sorriso forzato
Camille: "Si come no! Akira Sendoh non te l'ha mai detto nessuno che non sai mentire?" lui la fissò ad occhi spalancati, quella frase…gliela aveva già detta una volta…..gliela aveva detta quando si erano appena conosciuti e i loro rapporti erano pessimi, così si mise a ridere.
Camille: "E ora si può sapere cosa diavolo ti passa per la mente? Prima sbuffi e ora te la ridi!"
Akira: "La frase che mi hai detto prima….quella che non so mentire…me l'avevi già detta appena ci eravamo conosciuti sai! Ed è strano me ne sono ricordato subito…allora io e te ci odiavamo"
Camille: "Tu mi odiavi, perché a me interessavi, io ti ho trovato interessante da subito, solo che eri taciturno, sorridevi sempre e io non sapevo che pensare!" disse seria mentre si rimise a leggere
Akira: "Davvero ti interessavo da subito? Io credo che tu nel momento stesso che sei entrata da quella porta di casa mia, quel afoso pomeriggio d'agosto ti sei impadronita del mio cuore…..e ne sono immensamente felice!" lei posò il giornale sul comodino, per poi mettersi a cavalcioni su di lui, gli sorrise dolcemente e poi comincio a baciarlo, mentre lui le teneva una mano sul fianco e l'altra fra i suoi capelli.
Akira: "Sai un cosa…..prima sbuffavo perché avevo paura di affrontare i miei. Non tanto di dirgli che stiamo insieme e che conviviamo, ma…che non ti accettassero….mentre ora, sono sicuro che non ci saranno problemi…Camille Ti Amo!" sorridendogli convinto e sicuro
Camille: "Era questo che ti tormentava, il pensiero che loro non accettassero il nostro legame? Perché alla fine non ti apri mai veramente con me? Non mi dici apertamente quello che ti frulla in questo cervellino…..a volte potrei esserti d'aiuto e confortarti" mentre gli sorrideva sconsolata
Akira: "Perché non voglio accollarti i miei problemi e i miei pensieri, tutto qui!"
Camille: "Io invece voglio che tu lo faccia! Io ho fatto sempre molto affidamento su di te, ho usato milioni di volte la tua spalla per piangere, e mi hai sempre sostenuto, quando ero triste o altro, c'eri sempre tu con me….tesoro stare insieme è anche questo! Akira io e te dobbiamo sostenerci a vicenda…così il nostro amore sarà sempre più forte e molto più stabile!"
Akira: "Come vuoi ma….." mentre la fissava sorridendo, era sorpreso da quelle parole
Camille: "Niente ma, al prossimo dubbio o problema ne parleremo insieme ok!" lui annui.
Akira: "Sai….credo di essermi innamorato nuovamente di te Lilly!" sorridendogli e baciandola
Camille: "Buono a sapersi…ne sono veramente felice! Invece per me….il mio amore per te si rinnova ogni giorno….Ti Amo immensamente e ogni giorno sono sicura che voglio te!"
Dopo quella notte Akira non ebbe più alcun dubbio, sapeva che voleva lei, e sapeva che il loro amore era grande quindi non doveva aver paura…l'avrebbero capito anche i suoi genitori.
I due giorni passarono e Akira si fece trovare a casa con naturalmente Camille….nel vederla Micaela le venne da piangere, poi la strinse forte.
Micaela: "Oh! Piccina mia….come sei bella, mi sei mancata molto….sei tornata con noi?"
Camille: "Non esattamente! Mio padre mi ha trovato e così ora sono una Rukawa, ora sono solo Camille Rukawa e niente di più!" mentre si lascio ancora stringere da Micaela
Toshio: "Siamo felici di rivederti! Quindi ora stai con tuo padre, ne sei felice?" a quelle parole Akira e Camille si fissarono sorridendosi, poi lui le prese la mano arrossendo vistosamente
Akira: "E qui entro in scena io…perché veramente…..io e Camille stiamo insieme"
Micaela: "Lo vedo che state insieme…vi siete ritrovati e sono contenta per te tesoro, hai di nuovo la tua amica con te….lo so che ti mancava molto!" mentre era perplessa
Akira/Camille: "Veramente non intendevamo questo….."
Toshio: "Cara…loro volevano farci sapere che ora sono una coppia, sono fidanzati e credo che l'anello che porti al dito Camille….venga dalle mani di qualcuno di mia conoscenza vero?"
Camille: "Si, esatto! Ci siamo fidanzati da un pochino….veramente poco"
Micaela: "Quindi…Akira tesoro, non mi hai detto niente! Hai dato un anello a Camille e neanche avverti i tuoi genitori che sei innamorato!" rimproverandolo
Toshio: "Micaela…..Akira e Camille erano già qualcosa prima che lei partisse….poi immagino che vi siate rincontrati a Roma e la scintilla è scoppiata definitivamente"
Akira: "Mettiamola così papà!" -Mica posso dirgli la verità, mio padre tutto sommato si è avvicinato alla verità ma….per fortuna non ha pensato a una nostra relazione anche qui….meglio così, anche perché ne io, ne Camille avremmo saputo come spiegargli tutto-
Micaela: "Ok voi siete fidanzati, siamo felici per voi veramente ma…..cosa centra con il fatto di dove vive ora Camille….allora?" molto perplessa mentre fissava alternativamente Akira e Camille
Akira: "Io e Camille non solo stiamo insieme ma conviviamo…..abbiamo deciso che siamo grandi abbastanza per provare a stare insieme seriamente…come una vera coppia!" sorridendo
Micaela: "Ma siete impazziti siete ancora piccoli…" disse scandalizzata
Toshio: "No mia cara, loro ormai sono grandi…..Akira, Camilla la vostra mi sembra una buona idea, così imparerete a conoscervi meglio e a capire se potete avere un futuro insieme"
Micaela: "Ma caro…vivere insieme vuol dire condividere, imparare a fare sacrifici e cercare di risolvere i piccoli problemi quotidiani….come le bollette!"
Toshio: "Micaela…..Akira e Camille ci hanno riflettuto molto ne sono certo…poi è giusto che provino l'esperienza di vivere insieme e condividere tutto!"
Alla fine anche i genitori di Akira accettarono il rapporto tra Camille e Akira, il loro legame sentimentale stava crescendo, e niente oramai proprio niente li avrebbe fermati nel loro progetto di restare insieme per sempre…il primo passo per avere un rapporto solito era stato fatto, tutti sapevano di loro e del loro amore.

Mars: Che idea che hai avuto…io pensavo a tutt'altro sai!
Uranus: Non so neanche come mi è venuta….
Rukawa: Forse con un colpo di fortuna!
Uranus: Forse ora ti ammazzo che ne dici Kaede?
Rukawa: E se invece la risolvessimo con calma?
Mars: Calmi e sangue freddo…Kaede torna da Hanamichi, e Uranus torna da me…
Uranus: O si certo! Torno da te….ma guarda che non sono Lessi!
Mars: O scusa! Comunque concentriamoci e scriviamo…

Continua……..




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