La domenica sera,
mentre Akira e Camille cenavano serenamente, uno di fronte all'altro, parlando
ancora dall'improvvisa visita odierna di Kaede, e delle varie paure che lei aveva
nel conoscere il suo vero padre e il suo fratellastro, mentre Akira cercava di
fargli capire che non doveva avere paura, ma doveva essere solo se stessa e che
sia suo padre che Kaede l'avrebbero amata.
Poi si aprii di colpo la porta,
si sentirono delle voci chiamarli
erano tornati Micaela e Toshio.
Così
dopo cena, Micaela e Toshio fecero riunire Camille e Akira in salotto per raccontare
le loro vacanze, già perché loro gli avevano lasciati soli per andare
in vacanza alle Maldive.
Si misero a raccontare delle loro dolci, romantiche
giornate alle Maldive mentre si concedevano dei baci dolcissimi, così Akira
e Camille si sentivano a disagio e del tutto di troppo, così si fissarono
Camille:
"Akira, che ne dici se ce ne andiamo di qui?" lui le sorrise ed annui,
così si alzarono e si avviarono verso le scale con una faccia scocciata
Micaela
e Toshio seguirono gli spostamenti dei ragazzi del tutto sconcertati
Micaela:
"Ragazzi non rimanete, non volete sentire il seguito!"
Camille: "Non
arrabbiatevi ma
direi proprio di no! Io e Akira ne abbiamo già più
che abbastanza dei vostri racconti!" poi fisso Akira e così ridacchiarono
entrambi, Akira intreccio le dita dietro la testa poi sorrise ai suoi genitori
Akira:
"Siete così appiccicosi che ci date la nausea oggi!"
Micaela:
"Appiccicosi? Ma ragazzi, dai restate, io e Toshio abbiamo ancora molto da
dirvi!"
Toshio: "Poi siamo rimasti meno di quanto avevamo ipotizzato,
perché così ci torneremo tra un paio di mesi!" poi loro due
si baciarono nuovamente, così Akira e Camille si fissarono
Camille:
"Uffa! E alla fine e sempre la stessa solfa!" disse scocciata
Akira:
"Quanto siete insopportabili oggi! Io e Camille andiamo a studiare
."
anche lui scocciato
Camille: "Voi fate pure come se non ci fossimo cari
."
già perché mentre loro gli parlavano Micaela e Toshio continuavano
a baciarsi.
Così Akira e Camille corsero su per le scale ridendo, Akira
prese delicatamente il polso a Camille e la portò in camera sua, ed entrambi
si sedettero sul letto dove continuarono a ridere alla grande
Akira:
"Ma ti sei vista i miei, sembrano essere tornati dalla luna di miele"
mentre continuava a ridere, anche se era incredulo
.i suoi genitori non erano
mai stati tanto appiccicosi come oggi.
Camille: "Forse per loro era proprio
questo! Una nuova luna di miele, soprattutto senza avere te intorno! Però
cavolo, non si staccavano dalle labbra dell'altro
.che invidia! Vorrei anch'io
qualcuno con cui dividere gli anni della mia vita!" del tutto divertita
Akira
la fisso dolcemente poi si avvicino alle labbra di Camille e la bacio, lei gli
mise una mano fra i capelli per trattenerlo e così si baciarono fino a
quando non ebbero più fiato.
Dopo di che entrambi si fissarono negli
occhi dolcemente, non parlarono, non commentarono forse perché non c'erano
bisogno di parole per capirsi, per comunicare come si sentivano entrambi in quel
frangente
..poi però Camille si alzo in piedi sorrise ad Akira che
la fisso perplesso
Camille: "Credo sia meglio che vada a studiare, ci
vediamo domani buonanotte Aki!"
Akira: "Resta ancora un pochino con
me, non aver sempre fretta di andartene, prometto che non ti mangio
..anche
se avrei molta voglia della tua pelle!" lo disse scherzosamente anche se
lo pensava veramente, così che Camille non lo prese sul serio, anche se
quelle parole la fecero sussultare, ma non gli diede risposta e se ne andò
da lì per tornare nella sua camera.
Una volta entrata non si mise a
studiare, ma si sdraio sul letto a riflettere, nella giornata di oggi le erano
già successe molte cose e ora si sentiva la mente andare in fumo
.ma
dopo pochi istanti la stanchezza la avvolse e la portarono tra le braccia del
sonno più profondo.
Quando Akira vide Camille andarsene dalla sua camera
comprese che il momento magico era finito, si sdraio sul letto, e mentre guardava
il bianco soffitto rifletteva
..poiché tutte le volte che lui si avvicinava
così tanto a lei, tanto da dirle che l'amava si sentiva bloccare, sentiva
il cuore battergli forte, le mani sudargli e la paura che lo respingesse a due
passi dal suo cuore. Ma non poteva continuare così, quest'amore lo stava
tormentando e portandolo alla follia.
Ma l'indomani le cose tornarono normali,
nessun commento, nessuna parola sul bacio niente di niente
nessuno dei due
sapeva come affrontare l'argomento così entrambi decisero di sorvolarlo
e attendere il momento migliore per confessarsi all'altro il loro amore.
I
mesi passarono, Camille continuava a seguire gli allenamenti di Akira, lui continuava
ad allenarsi e a passare tutto il suo tempo libero con Camille, ormai per tutti
era chiaro che quei due erano più che amici, ma non erano neanche fidanzati
visto che non si confessavano i loro sentimenti.
I loro amici, nel vederli
e nel metterli al confronto, non sapeva sinceramente dire chi era il più
imbranato dei due, visto che ormai tutti quanti avevano capito tutto di loro e
dei loro sentimenti, già tutti tranne loro stessi!
Ora siamo in marzo,
la scuola è ripresa dopo una breve pausa dovuta alla fine dell'anno scolastico,
ormai Uozumi e Ikegami si sono diplomati, così ora Ikegami va all'università
perché ha deciso di voler diventare un ingegnere informatico, mentre Uozumi
lavora nel ristorante del padre, e sembra esserne molto felice, ma entrambi continuarono
ad avere contatti con tutti gli altri e venivano sovente a trovarli al Liceo Ryonan.
Così ora Camille e Akira si ritrovano ad affrontare l'ultimo anno nel
Liceo Ryonan
Era domenica Micaela e Toshio erano usciti sabato
per passare un romantico week-end insieme, e sia Akira che Camille avevano notato
che da quando erano tornati dalle loro vacanze quei due erano inseparabili, in
tutti i sensi
.così i due rimasti soli passarono la giornata insieme
come sempre. Akira infatti come oramai era sua abitudine aiutava Camille con lo
studio, si erano seduti sul divano e mentre lei leggeva, lui faceva i compiti
di matematica.
Ma ad un tratto Camille si bloccò nel leggere il libro,
incrocio le braccia e le gambe e si mise a riflettere, così Akira si mise
a fissarla perplesso
..non capiva cosa diavolo stava pensando lei
..
Camille: "Senti Akira ma se resto qui fino all'anno prossimo mi diplomerò?"
molto perplessa
Akira: "Certo! Ti diplomerai come me, poi andremo all'università
insieme. Non sarebbe male, no? In fondo sei una di noi
.poi se te ne andassi
mi mancheresti molto" -Non so nemmeno io come reagirei. Se tu te ne andassi
ad esempio domani, credo che non lo sopporterei, starei troppo male!- mentre pensava
a questa evenienza si era intristito.
Camille: "Beh! Anche a me Aki mancheresti,
rompiscatole che non sei altro!" disse sorridendo, al che lui si mise a ridere,
perché sapeva bene che le parole di Camille doveva prenderle con le molle,
perché dietro alla sua durezza c'era molta dolcezza, perché quando
lei dice una cosa con quella espressione sul suo viso
voleva dire che
alla fine dice una cosa e ne pensa tutt'altra.
Akira: "Credi che ti lasceranno
ancora per molto qui?" molto speranzoso e sorridendo a questo pensiero, perché
se fosse per lui, Camille dovrebbe rimanere in Giappone per sempre.
Camille:
"E chi lo sa, valli a capire i miei genitori! Però a essere sinceri
a me non dispiace stare qui, poi adoro questo paese, la tua famiglia, i nostri
amici, questa stagione con i ciliegi in fiore
mi rendono felice queste cose
."
tutta sorridente
Akira: "Allora andiamo a farci un giro
.per oggi
abbiamo studiato fin troppo, e io sono stufo di restare a casa. Potremmo andare
in piscina che ne dici?"
Camille: "La piscina cosa centra con i ciliegi?
Poi non ho il costume! Quindi scordatelo"
Akira: "Allora andiamo
a comprarne uno, che problema c'è
.dai muoviti, conosco una piscina
in centro dove di solito non c'è anima viva che ci va. Poi così
ti faccio scoprire una via dove ci sono milioni di ciliegi in fiore!" sorridendole
e prendendola per un polso e trascinandola al piano di sopra
Camille: "Come
possibile che in questa piscina non ci vada nessuno
cos'è privata?"
Akira:
"Esatto! E' quella dell'azienda dove lavora mio padre e mia madre, io ci
vado sovente, visto che i miei lavorano lì a me è permesso usufruirne!
Tutto chiaro no?" lei lo fisso molto perplessa
Nel giro di pochi minuti
Akira riuscii a convincere Camille ad andare in piscina, così presero i
borsoni con il necessario e uscirono da casa contenti, prima però Akira
decise di passare per la via dei ciliegi, visto che aveva promesso a Camille di
mostrarle dei ciliegi speciali
...
Agli occhi di Camille apparve uno
stupendo viale dove milioni di ciliegi in fiore erano in fila
il dolce venticello
primaverile faceva cadere i petali dai rami, e espandeva il dolce profumo del
ciliegio, così Camille si gustava la scena estasiata
..non poteva
credere che esistesse un posto del genere, un luogo dove sembrava regnare il silenzio
e che era nettamente paradisiaco.
Dopo un po' però Akira la trascino
in centro, per andare a cercare il costume per Camille.
Alla fine lui la porto
in un grande negozio di sport, dove lui era assiduo frequentatore
Akira:
"Qui avrai solo l'imbarazzo della scelta per i costumi, ma stai tranquilla
io ti aiuterò" le disse tutto sorridente e felice, mentre mise un
braccio dietro le spalle di lei, così Camille gli lanciò un occhiata
e lo fisso con freddezza
Camille: "Togli quella mano dalla mia spalla,
poi se non ti dispiace smettila di farmi la mano morta, Aki mi sembri uno che
non vede una ragazza da mesi" lo rimproverò lei
Akira: "Scusa,
sai com'è oggi la mia mano non risponde ai miei comandi" mentre faceva
il buffone, così lei scoppio a ridere mentre scuoteva la testa.
Camille:
"Tu sei tutto matto! Allora io vado a cercarmi un costume, tu che fai?"
incuriosita
Akira: "C'è anche da chiedermelo
.io ti aiuto!"
tutto sorridente e compiaciuto da quest'idea
Camille: "Neanche per sogno!
Scordatelo, quindi smamma!" disse imbarazzata e irritandosi
Akira: "Perché
no? Infondo tu devi venire con me in piscina, quindi mi devi piacere!" gli
disse serio e guardandola intensamente, tanto che lei arrossi vistosamente
Camille:
"Ma che discorso del cavolo è! Ma tu sei proprio fuori oggi
"
poi si allontano da lui con passi veloci, così lui sorrise mentre la fissava.
Akira si rendeva conto che era stato un modo un po' grezzo per dirle che era interessato
a lei, ma da qualche parte doveva pur cominciare, visto che lei non sembrava capire
i messaggi che le mandava.
Dopo qualche attimo Akira ritrovò Camille
mentre si aggirava alla ricerca di chissà che
..poi lui avvisto un
magnifico bikini azzurro, era forse un po' piccolo
.ma subito la sua mente
lo immaginò sul corpo di lei
e l'immagine che gli rimandava la mente
non gli dispiaceva.
Akira: "Camille vieni un attimo qui, ti voglio far
vedere una cosa
.." lei lo fisso perplessa e anche un bel po' preoccupata,
da uno come Akira si aspettava di tutto. Soprattutto che le scegliesse il costume
più scabroso e striminzito per lei
cosa inaccettabile, mai e
poi mai si sarebbe messa un costume composto da due centimetri cubi di stoffa,
nemmeno per attirare l'attenzione di Akira. Non si riteneva tanto disperata da
ricorrere a questi mezzucci.
Quando Camille raggiunse Akira infatti lui le
mostro un mini bikini, in cui lei non poteva nemmeno entrarci visto che era fatto
nettamente per una priva di forme
.al che lei scosse la testa
Camille:
"Dovevo aspettarmelo! Ci avrei giurato! E secondo te mio caro Akira, io dovrei
indossare questo?" nettamente sconcertata e anche un po' innervosita
Akira:
"Perché no! Lo ammetto è un po' piccolino ma scommetto che
ti starebbe bene!" mentre gli sorrise maliziosamente, così lei si
senti a disagio e arrossi nuovamente.
Camille: "Lascia perdere Akira,
io in quel costume non ci entro
.e in tutti i sensi. Mi hai preso per una
piatta come una tavola
..una cosa simile va per una che porta la prima di
reggiseno. Sei negato per queste cose, non hai per niente occhio! E meglio se
lasci perdere, farò da sola, ma grazie per l'interessamento!" stava
cercando di convincerlo a lasciar perdere, così si allontanò per
tornare alla ricerca di qualcosa che le piacesse, ma Akira se ne usci con una
delle sue
.
Akira: "Io non ti ho presa per una priva di forme, anzi
ne hai e anche abbondanti
direi che ad occhio e croce
..dunque
porti la terza di reggiseno, solo pensavo che potesse andarti bene lo stesso il
costume" lei si volto di scatto sorpresa, perplessa e completamente rossa
dalla vergogna.
Camille fisso negli occhi Akira, lui era molto convinto delle
sue parole, e oltretutto le sorrideva quasi beffandosi di lei, ma Camille non
riusciva a trovare le parole per rimbeccarlo.
Akira: "Ho fatto centro
allora! Vedi ho molto occhio
" ridendosela divertito, mentre la
povera Camille arrossi sempre più, e si sentiva avvampare, mentre cercava
di emettere anche solo un suono, cosa molto difficile visto che era imbarazzatissima.
Poi si riprese, e reagii alla grande cercando di minimizzare il tutto.
Camille:
"O forse hai sbirciato nel mio armadio. Maniaco!" gli disse cercando
di freddarlo, per poi affrettarsi ad allontanarsi da Akira, lui si limitò
a ridacchiare e sorridere ma decise di lasciar perdere l'idea di aiutarla, probabilmente
lei era già incavolata con lui, poi l'aveva vista troppo in imbarazzo,
per ora era meglio non peggiorare la situazione.
Dopo un paio di minuti Camille
spuntò davanti ad Akira che le sorrise.
Akira: "Trovato? Oppure
ci rinunci ad andare in piscina?" lei gli sorrise dolcemente e divertita
Camille:
"Ho trovato qualcosa. Ora andiamo in piscina maniaco
oltretutto dall'occhio
lungo!" -Ci mancava solo più scoprire che questo qui mi ha scrutato
nei dettagli, ancora un po' e poteva farmi le lastre così avrebbe saputo
tutto, ed era a posto per sempre!- mentre camminava con passo svelto.
Rimasero
in silenzio per qualche istante, in cui Akira si rese conto dell'imbarazzo di
Camille, così decise di aggiustare il tutto, a modo suo certo
Akira: "Ok! Ho capito che sei in imbarazzo per le parole di poco fa
Però se vuoi, ti posso dire che io porto la terza come boxer!" gli
disse tutto candido, come se fosse stata una cosa innocente.
Camille: "Akira
Sendoh si può sapere che ti prende?" arrossendo vistosamente
Akira:
"Così siamo pari, io so qualcosa di te che è molto intimo,
e tu sai qualcosa di me!"
Camille: "Preferivo non saperlo! Quindi
per favore ora basta
niente più confidenze al quanto intime
per oggi ok!" -Ma che gli è saltato in mente, dio che imbarazzo. Già
il fatto che lui sappia all'incirca come sono fatta, sa che porto la terza di
reggiseno, tutto ciò mi rende nervosa. Ed ora che io so qualcosa di lui
.come
farò ora a non pensare certe cose. Lo ucciderei ora come ora. Ma il cervello
glielo hanno dato come optional, oppure ama vedermi in imbarazzo! Dio Akira!-
Da
quel momento Camille non riuscii più a parlare
così Akira si
mise a canticchiare per evitare o meglio per allentare un pochino quella tensione
strana creatasi tra loro.
Una volta arrivati in piscina, ognuno dei due andò
a cambiarsi
il primo ad arrivare fu Akira, che attese intrepidamente
Camille, era curioso di sapere che costume aveva scelto
poi arrivò
e lo lascio a bocca aperta, con gli occhi spalancati.
Per riprendersi allora
fece un sospiro, mentre Camille sentendosi gli occhi di Akira scrutarla in ogni
più piccolo dettaglio
si senti al quanto nuda, imbarazzata ma anche
felice. Ora lui la stava guardando interessato, e anche piuttosto eccitato
e
tutto solo grazie al bikini scelto.
Akira indossava dei bermuda neri, che permettevano
a Camille di rimirare il corpo perfettamente scolpito di Akira, i suoi occhi lo
stavano squadrando e fissando intensamente, adorava il suo petto vigoroso, le
sue spalle larghe e quel viso da bravo ragazzo della porta accanto, con quel qualcosa
che le faceva pensare però ad un mascalzone. Mentre lo guardava però
la sua mente galoppava su fantasie, che pensava irraggiungibili su di lui.
Mentre
Akira stava praticamente spogliando con gli occhi la bella Camille, lei indossava
un bikini decisamente castigato blu scuro, di un tessuto che sembrava velluto.
Ma quel costume anche se copriva molta della pelle di lei, aveva effetti al quanto
collaterali su di lui, perché gli stimolava la fantasia, molto fervida
e molto attiva.
Akira: "Sei bellissima, e non lo dico tanto per dire
.cioè
volevo dire che sei uno schianto. Hai scelto benissimo da sola il costume, molto
meglio di quanto avrei scelto io!" arrossendo un pochino e ritrovandosi ad
essere un po' imbarazzato di fronte alla fonte delle sue fantasie più nascoste.
Camille:
"Grazie, in effetti ci ho messo un po' a scegliere, ma poi ho trovato esattamente
ciò che volevo e sono contenta che ti piaccia!" -Lo speravo davvero
tanto che ti piacesse, anche perché quando lo scelto pensavo a te, sciocco
maniaco, ma anche magnifico adone che non sei altro mio dolcissimo Akira!- sorridendogli
maliziosamente
Per il più del pomeriggio restarono a nuotare, giocarono
molto nell'acqua cercando di affogarsi, sprizzandosi l'acqua, poi gareggiavano
a chi era più veloce, o a nuotare con stili diversi, a fare dei tuffi dal
trampolino
ma soprattutto instaurarono un contatto corporeo ancora
mai esistito tra loro
ma che ad entrambi piaceva moltissimo.
Akira la
stringeva, la abbracciava e la toccava diversamente dal solito, tanto che Camille
si era dimenticata di tutto il resto, dell'imbarazzo provato solo poche ore prima
non ne rammentava assolutamente niente, era troppo eccitata e felice di restare
lì, così con Akira che il resto non le importava. La stessa cosa
valeva per Akira, lui era felice perché stava con Camille e ora le toccava
la pelle vellutata, assaporava il piacere di stare con lei, di stare fra le braccia
di lei
Poi mentre Camille stava per uscire dalla piscina, Akira
la strinse forte a sé ridendo, lei non oppose la minima resistenza, anzi
gli mise le braccia attorno al collo mentre rideva insieme a lui
.poi
si bloccarono a fissarsi negli occhi e si baciarono ripetutamente. Akira la stringeva
il più possibile contro il suo corpo, mentre Camille aveva avvolto le sue
braccia attorno al collo di Akira, poi gli aveva infilato le mani nei capelli
e lo tratteneva in quel bacio magnifico e molto travolgente.
Ma una volta separatisi,
entrambi pensarono di aver sbagliato tutto con l'altro, di esser stati troppo
precipitosi così si diressero negli spogliatoi, si cambiarono e tornarono
a casa, sereni ma non parlarono dell'accaduto, alla fine preferivano sempre evitare
i chiarimenti per lasciare le cose com'erano. Ma più il tempo passava e
più i loro sentimenti aumentavano, diventavano sempre più forti
e intensi, solo che loro continuavano a cercare di sfuggire a tutto ciò,
impauriti dalle conseguenze e del tutto incapaci di capire che entrambi si amavano
e si desideravano.
Dopo l'ultimo bacio, avvenuto nella piscina in loro però
cambio qualcosa, cambio il loro rapporto facendo si che Camille fosse più
dolce e premurosa verso Akira, mentre lui nei riguardi di Camille era sempre più
protettivo, innamorato e dipendete dalla sua presenza.
Ma i mesi continuarono
a passare e loro non si decidevano a dichiararsi, stupidamente continuavano il
loro valzer d'amore, alternando momenti di felicità immensa grazie a dei
baci e abbracci, contro a delle vere e proprie scenate di gelosia o per delle
incomprensioni varie.
Ormai era giugno e il campionato nazionale era alle porte
..
Mentre
Akira e Camille stavano tornando a casa dopo gli allenamenti di lui, Camille chiese
ulteriori spiegazioni riguardanti il campionato nazionale
.
Akira: "Presto
inizieranno le partite eliminatorie, poiché solo 2 squadra della nostra
prefettura accederanno al campionato nazionale. Camille tu per chi tiferai, per
me o per Kaede?" sorridendole
Camille: "Per te è ovvio! Akira
tu ti meriti di andare al campionato nazionale, hai faticato molto e hai lavorato
molto più di tanti altri
.farò il tifo per te ok!" sorridendogli
dolcemente
Akira: "Ne sono felice! Verrai a vedermi alle partite?"
-Sapendo che ci sarai tu a vedermi, avrò un motivo in più per dare
il massimo amore mio- Camille annui felice, non vedeva l'ora che il torneo iniziasse
e che Akira potesse far avverare il suo sogno.
Il torneo ebbe inizio, ma le
4 squadre considerate le migliori della prefettura non avrebbe ancora giocato,
con i giorni anche le partite si susseguivano senza troppe sorprese
ed alla
fine rimasero solo 4 squadre a doversi confrontare.
Di tutte quelle della prefettura
solo 4: Il Kainan, Il Ryonan, Lo Shoyo e lo Shohoku, ora sarebbe toccato a loro
darsi battaglia per raggiungere il traguardo.
Alla fine il Kainan si dimostro
molto forte anche senza Maki, la prima partita la giocò contro lo Shoyo
battendolo miseramente, la seconda contro lo Shohoku, battendolo. Lo Shohoku perse
la partita con il Kainan ma vinse contro lo Shoyo, così lo Shoyo perse
tutte le partite, anche contro il Ryonan che sembrava invincibile, Akira quest'anno
era molto determinato e incontenibile.
Pochi giorni prima dei quarti di finale
Micaela e Toshio annunciarono la loro partenza, Micaela sarebbe andata a Osaka
e Toshio a Kobe ma sarebbero stati via solo per due settimane
così
Akira e Camille ritrovatisi soli si dovettero nuovamente arrangiare, ma alla fine
era Camille che faceva tutto, perché voleva che lui si concentrasse solo
sul basket e sulle prossime partite, che sapeva benissimo essere importanti per
lui. Akira lo apprezzo molto e si ripromise di ripagare la gentilezza di Camille
vincendo anche per lei!
Ora toccava la partita Kainan- Ryonan
Camille arrivò un po' in ritardo alla partita, perché era andata
ad aspettare Kyoko, ma per loro fortuna la partita non era ancora cominciata,
ma mancavano solo pochi istanti.
Le ragazze trovarono fortuitamente dei posti
in prima fila, ma poco distanti da loro due c'erano i ragazzi dello Shohoku, cosa
che inquieto un pochino Camille che ripensò subito a Kaede. Ma poi nel
vedere Akira che era seduto sella panchina del Ryonan si dimentico di tutto, e
la sua attenzione era concentrata solo e soltanto per lui
La partita
ebbe inizio, e quel idiota di Nobunaga cercò di mettersi in mostra come
al solito, con il risultato che si rimedio un paio di figuracce
.mentre Akira
sembrava una furia, sapeva che negli spalti c'era Camille e la sera prima lui
le aveva promesso la vittoria
..quindi non poteva perdere, sia perché
c'era in gioco il suo sogno, sia perché aveva fatto una promessa.
Poi
per non si sa bene quale motivo il grande vantaggio del Ryonan comincio a diminuire
..e
i ragazzi del Ryonan sembravano perdersi d'animo, tutta la tifoseria ora tifava
Kainan, cosa che innervosii moltissimo Kyoko e Camille.
Kyoko: "Che gente
volta gabbana, prima tutti tifavano Ryonan e ora senti
povero il mio Kitcho!"
Camille:
"Ma perché non stanno più segnando? FORZA RAGAZZI! FORZA AKIRA!"
urlo con tutto il fiato in gola per incoraggiarli
Kyoko: "Si hai ragione
Camille, facciamo il tifo
.VAI AMORE!" a quelle parole Camille si volto
a guardare la amica, e molti dei presenti si voltarono verso di loro, anche i
ragazzi che giocavano avevano sentito il tifo delle due, Fukuda fu felicissimo
di sentire la sua Kyoko, mentre Akira si mise a ridacchiare per le parole di Kyoko,
e si sentiva felice nel sentirsi incitare da Camille.
Nel mentre negli spalti
sia Camille che Kyoko si fecero scivolare sulle sedie, giusto un pelo in basso,
per cercare di nascondersi, tutti le stavano ancora fissando, e loro si sentivano
un po' delle sceme vista la figuraccia appena fatta
Camille: "Che
figura! Che figura da sceme
.però di fisso Fuku_chan ti ha sentito!"
Kyoko:
"Ne sei sicura, in fondo il mio intento era quello
.."
Camille:
"Fidati di me, ti ha sentito come ti hanno sentito tutti gli altri"
Kyoko:
"Beh! In effetti
tutti qui vicino ci hanno sentito
.che figuraccia
che mi sono fatta!"
Quelli dello Shohoku si misero a fissare Kyoko e Camille,
perché le due ragazze ora come ora erano le uniche che tifavano ancora
il Ryonan che stava perdendo.
Hanamichi: "Kaede, sbaglio o quella ragazza
dai capelli lunghi è quella che era insieme a Sendoh?"
Rukawa:
"Si esatto! Credo sia la sua ragazza!" disse freddamente mentre tutti
lo fissarono perplessi
Ayako: "Quella è la fidanzata di Akira,
quel Akira Sendoh che ha la fama di essere uno dei ragazzi più contesi
di Kanagawa, quel Sendoh che ha milioni di fans, quel Sendoh che sta giocando
e che ha sempre quei capelli dritti?" era molto sconcertata e non sapeva
che dirsi.
Rukawa: "Si quel Sendoh, proprio quello che gioca ora contro
il Kainan!" le rispose seccato
Miyagi: "Non si può dire che
Akira Sendoh abbia dei cattivi gusti. E' molto carina
.." poi tutti
si rimisero a guardare la partita, ma Kaede sentiva qualcosa di strano quando
fissava quella ragazza, si sentiva come
.come
come se lui e lei fossero
stati la stessa cosa, o legati da uno strano vincolo.
La partita prosegui molto
equilibratamente, Akira ce la stava mettendo tutta per vincere, si stava facendo
in 4, tutto il peso della squadra e della partita era su di lui, ma il Kainan
sembrava avere sempre quella marcia in più
Alla fine così
persero anche se solo per 4 punti, ma il Ryonan non ce l'aveva fatta a rimontare.
Kyoko:
"Che sfortuna, non ci voleva proprio
..perdere la partita" un po'
giù di corda
Camille: "Chissà come stanno, saranno sicuramente
a terra
.però non è ancora finita, c'è la partita
contro lo Shohoku e in quella Kitcho e Akira vinceranno, ne sono sicura!"
entusiasmandosi
Kyoko: "Si hai ragione, che ne dici se andiamo da loro
gli
tiriamo un po' su il morale ok!"
Camille annui, sapendo che ora come ora
l'unica cosa che poteva fare era restare vicino ad Akira.
Kyoko e Camille corsero
verso gli spogliatoi nell'attesa che i loro innamorati uscissero, ma alla fine
uscirono tutti che le salutarono poi si allontanarono, Fukuda fu il penultimo
ad uscire così si ritrovò subito Kyoko fra le braccia che lo coccolava
e lo baciava appassionatamente. Una volta che si separarono Camille ne approfittò
per fargli delle domande riguardanti il suo amore.
Camille: "Fuku_chan
dimmi dov'è Akira?" molto preoccupata
Fukuda: "E' ancora dentro
Camille, ma è molto a terra, ci è rimasto male
.pensaci tu
ok!" lui si allontano con Kyoko, mentre Camille rimase perplessa davanti
a quella porta per qualche istante, poi decise di entrare dentro e vedere come
stava Akira.
Camille: "Akira
..Aki dove sei?" disse dolcemente
e un po' preoccupata mentre entrava.
Akira: "Sono qui a terra, nel posto
che mi è consono
." Camille si avvicino a lui, Akira era seduto
a terra appoggiato agli armadietti, lo vide con il morale molto a terra e del
tutto demotivato, così si sedette vicino a lui, in silenzio poi prese la
mano sinistra di Akira, la strinse, intreccio le dita con le sue, poi fini che
si mise a giocare con la mano di Akira sorridendo.
Akira: "Ho fatto schifo,
potevo fare di più invece
." disse sconsolato mentre anche
lui giocava con la mano di lei, intrecciavano le dita, poi le scioglievano e continuarono
così per molto.
Camille: "Per me sei stato il migliore. Forse per
te non conta il mio parere, ma tu sei stato quello che ha giocato meglio e che
si meritava di vincere. Ma c'è ancora una partita vero?"
Akira:
"Si, c'è ancora Ryonan-Shohoku, ma sarà dura. Comunque grazie
per i complimenti, fatti da te
valgono di più che mille altri!"
poi lei sciolse quella stretta di mano che aveva con lui, si alzo da terra e riprese
la mano di Akira stringendola forte.
Camille: "Su coraggio andiamo via,
andiamo a mangiare! Ti offro il pranzo ok Aki!" mentre gli sorrise dolcemente
e lo fissava intensamente, lui ricambio il sorriso e la fisso dolcemente
Akira:
"Ok, ma andiamo a mangiare una pizza, o al cinese, o entrambi?"
Camille:
"Entrambi? Scordatelo! Non sono una banca io! Andiamo a mangiare una pizza,
il miglior cibo
..peccato che non siamo in Italia, se no vedresti che meraviglia!"
ridacchiando, mentre ripensava alla pizza che mangiava in Italia, decisamente
diversa da quella che si fa in Giappone.
Akira: "Solo perché così
non ci sono le bacchette e così non fatichi!" disse sprezzante
Camille:
"Esatto!" rispose d'istinto convinta, poi sbianco perché si rese
conto che Akira sapeva tutto "E tu come diavolo lo sai che sono negata con
le bacchette?" del tutto stupita e perplessa
Akira: "Io so molte
cose di te, molte che neanche immagini!" -Io ti scruto sempre e imparo molto,
da futili dettagli sul tuo carattere, fino ai dettagli su ciò che ti piace
e cosa no
..-
Per il pomeriggio Camille aveva in programma di far svagare
Akira, domani c'era la partita contro lo Shohoku, e voleva che domani Akira entrasse
in campo sereno e non turbato. Camille porto Akira, prima a mangiare, poi in giro
con lei vicino al molo, fecero un giretto anche sulla spiaggia, cenarono a casa
e infine la sera si misero a guardare la televisione, seduti sul divano.
Akira
mise una mano dietro le spalle di Camille, sperando che non lo mandasse al diavolo,
invece lei di tutta risposta si appoggio a lui, mise la sua testa sulla spalla
ma
dopo qualche istante Camille si addormentò del tutto, cadendo a peso morto
su Akira, che sorrise divertito.
Akira: "Si è addormentata come
un ghiro! Doveva essere stanca, e sinceramente lo sono anch'io
"
Così
lui prese in braccio Camille e la portò in camera, le mise sotto le coperta,
si sedette sul letto e le bacio la fronte e le labbra, poi mentre le stava accarezzando
dolcemente il viso e i capelli
.
Camille: "
.Akira
..ti
voglio bene
.." sussurrò con proprio solo un filo di voce nel
sonno, ma nel silenzio assoluto quelle parole risuonarono come una dolce melodia
nel cuore di Akira, che sorrise contento. Poi si alzo e andò ad infilarsi
nel suo letto, nella sua camera, anche se ripensava alle parole di Camille
ora
lei era a due passi, nella camera accanto, era vicina a lui fisicamente, ma forse
anche con il suo cuore e con l'anima.
Akira: "Chissà se mi ama,
mi basterebbe che mi amasse la metà di quanto la amo io!" disse sospirando
rumorosamente, ma la stanchezza ebbe il sopravvento su di lui che si addormento
dopo pochi istanti con il sorriso sulle labbra perché pensava a Camille
e a quel ti voglio bene.
Il giorno dopo Akira si sveglio molto presto, andò
a correre, tornato si fece una doccia e poi si mise a prepara la colazione, questa
volta voleva essere lui a fare una sorpresa a Camille
mentre però
apparecchiava tavola per la colazione, senti dei passi e vide comparire Camille
dalla porta, che lo fisso perplessa e molto curiosa
..
Camille: "Buongiorno
Akira! Ti sei svegliato molto presto oggi, e hai anche preparato la colazione,
a cosa devo questo onore, di solito dormi come un orso in letargo, e ami poltrire.
Devo sempre faticare per farti scendere
.." disse sprezzante e molto
curiosa di sapere il perché di questa novità
Akira: "Ho
pensato che questo fosse
..il modo migliore per ringraziarti di quello che
fai sempre per me, di tutti i sacrifici che fai per tenere la casa pulita e per
sopportarmi"
Camille: "Capisco! Ma credi di cavartela con così
poco
.illuso!" gli disse seriamente, anche se invece lei era già
molto felice di questo gesto
..perché Akira l'aveva fatto con il cuore,
e poi finalmente aveva ammesso che era una fatica sopportarlo quando fa lo scemo.
Camille
lasciò Akira a casa per andare a scuola, mentre lui era esente dalle lezioni
vista la partita, ma per tutta la mattinata Camille non faceva che pensare alla
partita, ad Akira a quanto per lui contava la partita di oggi, lei sperava tanto
che Akira vincesse.
Nella tarda mattinata Akira si preparò per andare
alla partita
doveva incontrarsi prima con i suoi compagni alla palestra
del Ryonan poi sarebbero andati al palasport
Ormai mancava poco
Era
la partita decisiva Shohoku-Ryonan, si decideva proprio come l'altro anno chi
restava e chi partiva, ma quest'anno Akira non poteva perdere, non voleva perdere
ora
il suo sogno era anche quello di Camille, perché lei aveva riposto molte
speranze in lui, e voleva vederlo campione perciò non voleva deluderla.
Camille
come sempre andò alla partita
ma prima passo dagli spogliatoi
per salutare Akira, ma lo incontro fuori dagli spogliatoi lungo il corridoio
...
Akira:
"Camille! Non dovresti essere qui
." stupito e anche un po' irritato
da questa visita inattesa
Camille: "Vedi io
volevo vederti, tutto
qui!" lo disse a bassa voce, quasi sussurrato, ma a quelle parole Akira fu
subito felice, così si addolcii e le sorrise.
Camille: " Volevo
farti gli auguri e darti questo
è solo un prestito perché è
il mio portafortuna, ma te lo voglio cedere per la partita" mentre si tolse
dal polso il suo braccialetto brasiliano
Akira: "Come sarebbe? Non ho
capito molto bene! Quale sarebbe il tuo portafortuna?" lei ridacchio
Camille:
"Questo è il mio portafortuna, tu ora ne hai bisogno più di
me, così te lo presto
..e più tardi me lo riprenderò.
Quindi auguri Akira, fai vedere a tutti quanto vali, io lo so già quanto
vali, ma quei cretini li fuori no!" gli disse dolcemente e sorridendogli,
mentre gli prese il braccio di Akira e gli lego al polso il suo braccialetto portafortuna.
Akira:
"Sono sicuro che il braccialetto mi porterà fortuna. Grazie tesorino
mio! Fai il tifo per me"
Camille: "Contaci campione! Ora vado
..per
me sei il migliore Akira!" gli disse prima di scappare via correndo, così
lui rimase immobile stupito e felice, poi si guardo il polso dove ora aveva il
braccialetto di Camille.
Una volta che Akira fu negli spogliatoi tutti notarono
il braccialetto.
Koshino: "Quel braccialetto da dove è spuntato?
Mi sembra di averlo già visto!"
Akira: "Me l'ha prestato Camille,
è il suo portafortuna, dice che ora serve più a me che a lei"
Fukuda:
"Perché non le dici chiaramente che la ami, così lei fa altrettanto
e la finite con questa mini telenovela
vi rincorrete quando potreste stare
insieme comodamente!" quasi esasperato
Akira: "Non è così
facile come dici tu Fuku_chan!"
Fukuda: "Ma siamo sinceri sei tu
che la fai difficile
vai li e gli dici ti amo che ci vuole!"
Koshino:
"Ma dai Fuku_chan, se Akira facesse una cosa del genere, o Camille le viene
un colpo perché non se lo aspetta di fisso
..o gli risponde male.
Deve prepararla spiritualmente, ma ciò non vuol dire però procrastinare
per l'eternità! Chiaro?" mente puntava il dito contro Akira, che rideva
Akira:
"Si ho capito! Non sono mica scemo! Però è stata molto gentile
a darmi il suo portafortuna!"
Hikoichi: "Che gesto romantico, ti
ha ceduto il suo braccialetto, e come se tu ora avessi un pezzo di lei con te
che
bello, che rapporto magnifico avete"
Akira lo fisso perplesso, poi si
guardo il braccialetto -E' come se avessi un pezzo di lei? In effetti il braccialetto
è il suo, e me l'ha dato, me l'ha messo al polso lei, quindi lei sarà
con me nella partita con l'anima
..lasciamo perdere ora devo concentrarmi
sulla partita!-
Dopo pochi istanti la partita stava per iniziare, Camille
e Kyoko erano negli spalti
Le squadre entrarono e tutti gli spettatoti
erano in trepidante attesa di sapere l'ultimo finalista, ma con la scusa delle
presentazione dei giocatori la menarono ancora per le lunghe prima dell'inizio.
Camille
e Kyoko davanti a loro si ritrovarono 4 ragazzi e 3 ragazze che facevano dannatamente
il tifo per lo Shohoku
.
Kyoko: "Che sfiga proprio dei tifosi dello
Shohoku dovevamo trovare
.."
Camille: "Mi dispiace, ma col fatto
che entrambe siamo andate a scuola
.siamo arrivate un po' tardi e i posti
migliori se ne sono andati
..rimanevano solo questi o quelli molto indietro
"
Kyoko:
"Si meglio questi, speriamo solo che quando tiferò Kitcho non mi menino"
"Ehi
voi due bamboline
..per chi tifate?" disse uno dei 4 ragazzi, che era
un ciccione con gli occhiali mentre tutti e 4 più una delle ragazze si
voltarono verso Camille e Kyoko
Camille/Kyoko: "RYONAN!" dissero
decise e sorridenti
Kyoko: "Ma voi chi siete, per educazione dovreste
presentarvi non credete?"
"O si! Scusate, avete ragione, mi presento
io mi chiamo Yohei Mito, mentre loro sono Takamiya, Okusu e Noma e lei è
Haruko"
Camille: "Piacere Mito io mi chiamo Camille Laura e lei
e Kyoko, e siamo delle tifose del Ryonan, mentre voi di netto siete per lo Shohoku
vero?"
Mito: "Si, sai noi siamo amici di Hanamichi e Rukawa
.ma
li conoscete vero?"
Camille: "Si, ma di vista direi
..io invece
sono amica di Akira!"
Kyoko: "Amica
ma se praticamente è
come se stesse insieme, convivete cosa vuoi di più!" disse sprezzante,
mentre se la ridacchiava, al che Camille divenne rossa come un pomodoro
Camille:
"
Kyoko! Non c'è bisogno di dirlo a tutti! Ormai tutto il mondo
lo saprà, cavolo! Che lingua lunga! Pensa per te, tu sei la ragazza di
Kitcho Fukuda!" irritandosi
Haruko: "Co
co
convivi con
Akira Sendoh, ma lui è uno dei ragazzi più belli della prefettura,
non c'è ragazza che non pagherebbe per essere al tuo posto!" disse
rimanendo allibita
Camille: "Capisco! Quindi, questa cosa vale anche per
te Haruko? Perché ti avverto Akira è mio!" disse determinata,
mentre la guardava con freddezza da farla raggelare seduta stante.
Haruko:
"No tranquilla! Io
ero innamorata di Rukawa, ma ora
lasciamo
perdere
."
Ma quel discorso venne interrotto, dall'avviso dell'inizio
della partita
per tutto il primo tempo la partita fu dominata dal Ryonan,
Akira era scatenatissimo, Rukawa non riusciva a tenergli testa anche perché
Akira era migliorato di molto e oggi aveva una marcia in più.
Ma Kaede
pensava di giocarsi il tutto e per tutto nel secondo tempo, in modo che Akira
ormai esausto, e forse spompato del primo tempo gli avrebbe lasciato campo libero
invece
Nel secondo tempo Akira era sempre sul piede di guerra,
negli spogliatoi aveva bevuto molto ed era rimasto concentrato
.questa volta
non poteva concedersi sbagli, non voleva perdere, e ne doveva farsi fregare da
Hanamichi e Rukawa
E così fu
..Akira continuo a segnare punti su
punti, e nella difesa non concedeva niente, marcava strettamente Rukawa non permettendogli
di fare niente
.il povero Hanamichi si era trovato un Fukuda rinnovato, molto
più forte e determinato rispetto all'anno scorso. Man mano che si andava
avanti la difesa dello Shohoku diventava sempre più debole e gli attacchi
molto dispersivi, che alla fine non riuscivano a combinare un bel niente.
Alla
fine vinsero quelli del Ryonan con 9 punti di distacco
..da una parte Akira
era dispiaciuto per Kaede e per Hanamichi, ma quest'anno era per lui l'ultima
occasione per andare al campionato e non poteva lasciarsela sfuggire così.
Mentre per Hanamichi e Rukawa il discorso era diverso, loro avrebbero potuto partecipare
l'anno prossimo.
Kyoko e Camille che per tutta la partita avevano tifato urlando
e incitando i ragazzi a squarcia gola, nonostante le loro nuove conoscenze non
ne fossero molto felice, e non apprezzassero molto!
Appena si senti il suono
che decretava la fine della partita, e come vincitore il Ryonan
.Camille
e Kyoko si abbracciarono e si misero a festeggiare saltellando, urlando dalla
felicità.
Poi corsero verso gli spogliatoi volevano troppo vedere Akira
e Fukuda
Una volta arrivate, trovarono i ragazzi che festeggiavano
negli spogliatoi, saltavano, urlavano, ridevano, erano tutti troppo felici e così
anche loro si unirono alla festa. Kyoko saltò al collo di Fukuda riempiendolo
di baci, abbracci, complimenti vari, il migliore dei festeggiamenti per lui.
Mentre
da subito Akira e Camille si avvicinarono, si sorrisero poi si diedero il 5 ridendosela
Camille:
"Allora è ti è servito il mio braccialetto?"
Akira:
"Immensamente
grazie Camille io
.." -Ti Amo! Non posso
dirglielo qui, voglio che sia in un momento romantico e speciale
non tra
la folla e tra i miei amici! Sarebbe una cosa squallida e veramente schifosa
..glielo
dirò nei prossimi giorni-
Koshino: "Camille perché non dai
un bacio al vincitore" mentre le sorrideva malizioso
Camille: "Cosa?
Ma siete tutti vincitori quindi
" cercando di svincolare la proposta
Fukuda:
"No, no, vedi l'unico vincitore, non che l'unico a cui possiamo dire grazie
per la vittoria è il nostro Akira, quindi tu ora baci lui ok! Forza
."
mentre Akira e Camille si fissarono imbarazzati, completamente con il viso in
fiamme.
Tutti: "BACIO, BACIO, BACIO!" Camille divenne viola, non
poteva sfuggire a questa decisione, poi non le dispiaceva baciarlo, solo non gradiva
gli spettatori.
Entrambi si avvicinarono poi Akira si chino su di lei e la
bacio, senza lasciarle il tempo di agire e prendere l'iniziativa, si diedero un
lungo bacio, quando si lasciarono Camille era sempre rossa in viso per l'imbarazzo
che provava, il cuore le batteva fortissimo, le ginocchia che le tremavano.
Camille:
"Ora siete contenti? Senti Akira ti va qualcosa da bere?" -Che così
me la svigno per un po', e cerco di riprendermi ed evitarmi altri casini imbarazzanti-
sorridendogli dolcemente.
Akira: "Si grazie, mi prenderesti una Fanta
o un Sprite, fai tu
.." lei annui poi se la svignò a grande velocità,
seguita anche da Kyoko.
Ma Kyoko appena furono fuori dagli spogliatoi si mise
a chiacchierare con Camille
Kyoko: "Perché non dici ad Akira che
lo ami? Cavolo lo abbiamo capito tutti ormai!"
Camille: "Non so che
farci, è più forte di me
.quando sono sul punto di vuotare
il sacco con lui, mi tremano le ginocchia e non ci riesco"
Kyoko: "Akira
ti ama e si vede
dai non dirmi che non l'hai capito, è chiarissimo
a tutti. Camille devi deciderti a dirglielo, se per caso dovessi ripartire e tornare
a casa che faresti? Non potresti più dirglielo e vivresti di rimpianti!
Vivresti con il rimorso di non averglielo detto!"
Camille: "Si hai
ragione! Cercherò di dirglielo ok!" -Anche se è più
facile dirlo che a farlo!-
Kyoko poi si allontano per andare a fumarsi una
sigaretta fuori dal palasport.
Mentre Camille andò a prendere da bere
per Akira, che ora di fisso si stava facendo la doccia e si stava cambiando
..ma
mentre tornava verso gli spogliatoi le successe un incidente.
Camille stava
tranquillamente bevendo una lattina, fino a quando non si scontro con un uomo
sulla quarantina molto alto, dai capelli neri, occhi blu, carnagione chiara e
dal viso serio, un persona che dava la sensazione di essere molto freddo e controllato
sembrava indifferente a tutto
.
Nello scontro con il tizio, Camille verso
il contenuto della lattina sulla camicia dell'uomo.
Camille: "Mi dispiace
veramente!"
-Che sfiga che ho oggi!- mentre si sentiva mortificata
"Figurati, sono
solo un paio di gocce di tè
piuttosto tu non ti sei fatta male vero?"
sorridendogli
Camille: "Ma no, si figuri! Io non mi sono fatta niente
di niente. Mi dispiace per la sua camicia veramente
quella si che non ne
è uscita incolume dal nostro scontro"
Nel mentre arrivò
di corsa Akira che la stava cercando, ormai era da 15 minuti che era sparita,
così si preoccupava nel non vederla tornare
..
Akira: "Camille
.Camille!
Ah sei qui, ti cercavo
." fermandosi di fianco a lei sorridendole
Camille:
"Scusa Akira ma ho combinato un disastro, sono andata addosso a quest'uomo!"
Akira:
"Sei sempre la solita distratta! La scusi è solo che non guarda mai
dove va!" scusandosi per lei, anche se Camille non lo riteneva necessario
visto che era lei ad aver commesso la cavolata.
L'uomo fisso divertito Camille
e Akira, così si fece una risata alle loro spalle, mentre Akira e Camille
si fissarono perplessi non comprendendo cosa avevano fatto per essere comici.
"Siete
fidanzati
state molto bene insieme, veramente. Si vede che vi amate molto!"
sorridendo
Akira e Camille divennero viola, non sapevano che dirsi
.
Akira/Camille:
"Noi veramente, non è proprio così
.cioè non siamo
"
"Non
dovete essere timidi, formate una bella coppia quindi il problema non sussiste"
ridacchiando
Camille: "Grazie! Ma veramente
comunque le chiedo
ancora scusa! Poi mi perdoni, perché non mi sono nemmeno presentata, io
mi chiamo Camille Laura De Marchi!"
"De Marchi
.Camille Laura
De Marchi hai detto?" mentre la fissava con sguardo stupito e del tutto spiazzato,
tanto che Camille non comprese il motivo di tanto sgomento ma annui.
"
..Capisco!
Comunque mi presento anch'io sono Kei Rukawa, di sicuro conoscete mio figlio Kaede!"
disse con tono caldo e amichevole
Camille: "Lei è Kei
.Kei
Rukawa" -Lui è mio padre! Lui è il mio vero padre!-
Entrambi
compresero chi fossero, ma non si dissero assolutamente niente, Camille avrebbe
voluto dire a quell'uomo che sapeva che era suo padre, ma non riusciva a parlare,
si sentiva un nodo un gola e la paura attanagliarla.
Mentre l'uomo la fisso
attentamente sorridendogli ma non disse niente, perché pensava che non
fosse al corrente che lui era suo padre, ma nel vederla si rammento subito di
Maria Laura la madre di Camille, non che la sua ex amante di 19 anni fa. Anche
perché lui era legato a doppio filo con la sua ex amante, ma voleva rompere
al più presto questo legame, e consolidare quello con Camille.
Voleva
che sua figlia Camille diventasse una vera componente della famiglia Rukawa, ma
prima doveva risolvere alcune faccende essenziali, ma sapere che sua figlia Camille
era in città lo rendeva felice, come ora era felice nel vederla
l'ultima
volta che l'aveva vista aveva solo 7 anni. Mentre ora Camille era una gran bella
ragazza, anzi ormai era una donna, come aspetto fisico molto simile a sua madre,
ma aveva anche i tipici atteggiamenti dei Rukawa.
"E' stato un piacere
conoscerti Camille Laura. Sono lieto di aver conosciuto anche te Akira Sendoh,
auguri per il campionato nazionale. Vi auguro buona giornata!"
Akira/Camille:
"Il piacere è stato tutto nostro! E buona giornata a lei" sorridendogli
Kei
Rukawa salutò ancora con un cenno Camille e Akira poi si allontano da loro,
mentre Camille si sentiva già molto felice solo per averlo visto, mentre
Akira la fisso perplesso.
Akira: "Perché non gli hai detto che
sei sua figlia?"
Camille: "Perché non era il momento giusto!
Poi sono già felice nel averlo visto, ora so chi è mio padre e so
che io sono simile a lui!" disse mentre sorrideva dolcemente
Akira: "Capisco
..comunque
bel colpo, con tutte le persone esistenti al mondo, proprio tuo padre dovevi andare
ad innaffiare con il tè!" le disse sarcastico mentre ridacchiava
Camille:
"Divertente Akira, molto divertente! Prendi ti ho preso la Sprite!"
passandogli la lattina
Akira: "Grazie Lilly!" a quelle parole Camille
si voltò per fissarlo perplessa
Camille: "Hai forse battuto la
testa mentre festeggiavi? Oppure mi hai forse scambiato per una tua amichetta,
con cui ti diverti la notte?" disse sprezzante e sorpresa
Akira: "Niente
di tutto ciò, vedi Camille è un nome un po' lungo per me. Così
ho pensato di darti un soprannome che mi appartenga. Come tu mi chiami Aki ogni
tanto, io ti chiamerò Lilly!"
Camille: "A per me fai pure,
basta solo saperlo! Una volta che uno e psicologicamente preparato, tutto poi
va bene, ok Aki!" sorridendogli, mentre lui si mise a ridere
La sera Akira
per festeggiare la vittoria, offri la cena a Camille, e ordino a casa una cena
cinese, senza però dirglielo alla sua Camille, visto che lei era in camera
sua a pensare a un modo per dire ad Akira quello che provava, e che voleva essere
la sua ragazza, ma non le veniva niente in mente.
Akira: "Lilly scendi,
è arrivata la cena
muoviti o la mangio tutta io!" nel sentire
quelle parole lei scese di corsa tutta felice
Camille: "Evviva si mangia!
Avevo giusto una fame che non ti dico Aki!" tutta sorridente
Akira: "Perfetto!
Allora non credo che ti farai tanti problemi a mangiare stasera!" lei lo
fisso perplessa, poi invece che cenare in cucina Akira la porto in salotto, così
mentre mangiavano avrebbe guardato la tv
poi però Camille fece
l'amara scoperta che la cena era cinese.
Camille: "Dillo allora che ami
vedermi soffrire!" guardandolo con odio
Akira: "No sciocchina. Ora
ti spiego, tu non sei brava con le bacchette perché ti manca l'esperienza,
cosa che invece io ho! Quindi posso insegnarti ad usarle
.tutto chiaro no?"
lei annui, anche perché il discorso di Akira non faceva una grinza.
Ma
alla fine il risultato fu che Camille imparò a mangiare con le bacchette,
ma era piuttosto lenta, così Akira le rubava la cena da sotto il naso.
Camille:
"Aki smettila! Hai già mangiato la tua di cena, quindi non mangiare
anche la mia!"
Akira: "Dai Lilly tanto non ce la fai a finire, mangi
sempre pochissimo
..dai mangia!" mentre le offriva un boccone con le
sue bacchette, così lei sorrise e accetto il cibo offertole.
Camille:
"Io non sono una fogna come te Aki!" così si misero a ridere,
finirono la cena e passarono una bella serata a parlare, ed a guardare la tele.
Tra
loro era nato uno strano idillio, il fatto che non si confessassero i loro sentimenti
era sintomo di paure reciproche, ma tutto sommato per loro non era importante
sapere cosa provava l'altro, perché tra loro due il legame che esisteva
era già molto forte.
Mars: Mi che capitolo
.devo
ammettere che come capitolo è strano
Akira: Più che strano è
particolare
.continuate a torturarmi
Camille: Direi a torturare entrambi
non credete?
Uranus: L'amore sofferto è l'amore più bello
Akira:
E' chi la detto?
Uranus: Un poeta di tanti anni fa
non mi ricordo il
nome
Akira: Deve aver sofferto molto! Ma io che centro ora
.. Ma le pene
continueranno?
Mars: Non abbiamo ancora deciso, o meglio io direi di si
Uranus:
Io direi che
.potremmo anche continuare a scrivere così Akira non
si rode!
Continua