Odio e amore, un filo sottile

Episodio 6

La festa d'estate

Il giorno dopo la vittoria di Akira e della squadra del Ryonan, andare a scuola fu una vera e propria avventura, perché quando Camille e Akira arrivarono nel cortile della scuola con Koshino e Fukuda, tutte le ragazze andarono all'assalto di Akira, tutte a fargli mille moine e mille complimenti.
Di colpo Camille si ritrovò sola, Akira era circondato da fans, e i suoi amici pure, Koshino, Fukuda, ma anche Uekusa e persino Hikoichi, così lei si senti un esclusa e del tutto fuori luogo, come se in quel momento non esistesse. Allora decise di andare in classe e non aspettare nessuno, non sarebbe entrata in classe con Akira come sempre, ma non sarebbe neanche morto nessuno, anzi!
Anche perché lei odiava assistere alla scena che le si prospettava: quelle svenevoli oche che lo circondavano sempre avrebbero dato il meglio di sé, e odiava Akira, con la sua bella faccia tutta sorridente mentre quelle cretine ci provavano spudoratamente con lui.
Akira invece cercò di liberarsene, poi vide Camille entrare a scuola senza aspettarlo e ci rimase malissimo, pensava che lei lo avrebbe aspettato per entrare insieme come sempre, invece se ne stava andando lasciandolo lì come uno scemo tra quelle scalmanate.
Akira: "Camille? Camille aspettami!" -…..Lilly!……Non andartene, ti prego!-
Camille finse di non sentire Akira, non voleva fare la rompiscatole, ne la reggi moccolo…..Akira doveva godersi il suo momento di gloria, quindi lei non voleva essere lì a rimirarselo mentre si prendeva impegni con altre ragazze. Anche perché lei in quell'istante si era rammentata benissimo delle parole di Akira, in quella giornata di gennaio, lui le aveva confessato tranquillamente che gli piace una ragazza…di cui lei non sa praticamente niente.
Una volta in classe, notò di essere ancora tutta sola, così posò la cartella, poi apri la finestra per godersi il venticello e i raggi caldi del sole, il panorama non era il massimo visto che dalla sua classe si vedevano il prato e l'acero immenso che erano dietro la scuola, però fissare quell'acero con le sue immense fronde, mentre si fletteva e si muoveva in base al dolce soffio del venticello, faceva rilassare Camille, che si immerse nei suoi pensieri.
Che vennero interrotti poco dopo dall'arrivo di un Akira incavolato, che butto la cartella sul banco
Akira: "Lilly si può sapere perché non mi hai aspettato!" disse bruscamente e nettamente irritato, così Camille si volto per fissarlo negli occhi, era sconcertata dalla reazione di Akira, del tutto spropositata e di cui non capiva il motivo.
Camille: "Perché non mi andava……ogni tanto ho voglia di starmene un po' da sola!" disse senza scomporsi più di tanto, cosa che freddo Akira, non gli era più successo da tanto che le parole di Camille gli facessero quel effetto e ora…..cos'era successo, dove aveva sbagliato si chiedeva lui.
Camille: "Oggi cosa fai Aki? Ti devi allenare?" gli chiese sorridendogli dolcemente, allora Akira si rilasso e le sorrise avvicinandosi a lei, poi si mise alla finestra a fissare l'acero insieme a lei
Akira: "Dovrei, ma non ne ho voglia. E tu Lilly? Che cosa vuoi fare?" mentre le sorrideva la guardò
Camille: "Non so! Se ti alleni vengo a vederti, se no me ne vado a fare un giro, forse in centro o al molo ora vedrò! Ormai siamo in estate, fa bello e anche caldo, non mi va di poltrire a casa"
Akira: "Ho voglia di andare a pescare, vieni con me?" sorridendole
Camille: "Io a pescare….guarda che sono una frana. Mio padre….intendo Andrea ci ha provato a insegnarmi, ma non è che sia bravissima. Anche se l'ultima volta ho pescato molto di più di lui….."
Akira: "La fortuna dei principianti!" si mise a ridacchiare mentre si voltò, appoggio la schiena alla finestra e incrocio le mani dietro la testa
Camille: "O forse e solo questione di classe e abilità….del resto la classe non è acqua!"
Akira: "Oh mi perdoni sua maestà Camille, mi prostro di fronte alla sua netta superiorità!" mentre gli fece l'inchino per beffarsi di lei, così lei gli spinse la testa più in basso ridendo
Camille: "Così impari a deridermi Aki! Comunque verrò volentieri a pesca con te!" si misero a ridere entrambi come scemi, e Akira si tranquillizzò pensando che Camille non avesse problemi, e che non si era offesa o arrabbiata con lui, per qualche motivo come invece temeva.
Akira: "Allora è deciso, appena finiscono le lezioni ce ne andiamo!" dandole un colpetto con due dita sulla fronte di lei che si mise a ridere.
Le lezioni cominciarono e proseguirono molto lentamente, nella pausa pranzo Camille andò a mangiare sotto l'acero, pensando che così sarebbe stata tranquilla o almeno lo credeva lei..…invece si ritrovò coinvolta in una rissa di due suoi compagni, che facevano a botte per una ragazza.
Il risultato finale fu che i due ragazzi vennero ripresi dagli insegnanti, e Camille si prese una brutta storta alla caviglia destra per evitare di prendersi dei pugni. Così la caviglia le faceva molto male, ma cerco di far finta di niente, non voleva che Akira se ne accorgesse, anche perché sarebbe stata una storia molto lunga da spiegare sul motivo della sua distorsione.
Le lezioni finirono e Akira si andò a scusare con Camille, perché Taoka nell'ora di pranzo gli aveva ordinato di presentarsi agli allenamenti, poiché c'era una riunione, dovevano parlare del campionato nazionale, e lui in qualità di capitano non poteva assolutamente mancare.
Akira: "Mi dispiace Camille, mi puoi perdonare? Ti prometto che sarà per un'altra volta ok?"
Camille: "Ok, tu in fondo sei il capitano quindi hai delle responsabilità, lo so anch'io!" gli sorrise
Akira: "Perché non vieni a prendermi alle 17.00 ti va? Così ti porto a prendere del tè con una fetta di torta in un bar che è bellissimo, ti va Lilly?" guardandola con dolcezza, quasi supplicandola
Camille: "La smetti di farmi quegli occhi da cucciolo sperduto! Li odio, perché quando li fai io non riesco mai a dirti di no. Ok, verro qui a scuola alle 17.00!" sorridendogli dolcemente
Akira: "Guarda che ci conto, non dimenticartene…..a già ti devo restituire il braccialetto, è il tuo portafortuna, non posso tenermelo in eterno!" così si tolse il braccialetto e lo rimise al polso di Camille che ci rimase malissimo.
Camille: "Ma io non ti ho chiesto di ridarmelo! Potevi ancora tenerlo. Oh…ma forse tu non vuoi che….. va bene grazie!" -Non lo vuole ecco perché me l'ha ridato, io volevo lasciarglielo….come segno del mio amore invece……già ma lui ama un'altra, quindi è ovvio che non lo voglia! Sarebbe come ammettere che tra noi c'è qualcosa!- mentre si stava rattristando.
Il giorno che Akira le disse del suo interesse per una ragazza, non ci aveva dato peso più di tanto, ma questa mattina quando vide quelle oche…non sapeva perché ma si rammento di quelle parole, e per tutta la mattinata l'avevano tormentata e logorata fin nel profondo. Ed ora che lui le aveva ridato il braccialetto si sentiva come respinta.
Così Camille abbasso lo sguardo e se ne andò dalla classe un po' mogia, lasciando Akira un bel po' perplesso, non capiva cosa aveva Camille…..gli sembrava triste, ma era tutto il giorno che lei si comportava in modo strano.
Camille nel scendere le scale si scontro con Koshino e Fukuda che invece stavano risalendo le scale parlando, ma avevano praticamente bloccato il passaggio
Koshino: "Scusa Camille, io e Fuku_chan non volevamo colpirti…stai bene?" ma lei non disse una sola parola, alzò solo lo sguardo e i due ragazzi notarono gli occhi estremamente lucidi di Camille, e ne rimasero colpiti, perché lei sembrava sul punto di piangere.
Fukuda: "Stai bene Camille? Ti serve una mano?" lei continuò a non parlare, poi prosegui per la sua strada, ma entrambi i ragazzi rimasero perplessi, Camille era strana e poi zoppicava vistosamente, ma non volevano essere troppo invadenti con lei, visto che sembrava non voler nessuno attorno.
Koshino e Fukuda andarono in classe dove trovarono Akira, subito i due non parlarono con l'amico di Camille, non gli venne neanche in mente….poi una volta negli spogliatoi, mentre si stavano cambiando, togliendosi la divisa e mettendosi i pantaloncini e la t-shirt si misero a parlare di lei.
Fukuda: "Ehi Akira che cosa aveva Camille?" incuriosito
Akira: "Non lo so, quando se ne andata sembrava triste ma….è tutto il giorno che è strana, forse e solo perché sarà quel periodo del mese….quando le donne hanno il ciclo diventano strane!"
Koshino: "Non credo che fosse per quello! Sai io e Fukuda l'abbiamo incontrata e aveva gli occhi lucidi, sembrava sul punto di piangere…..non è che le hai fatto qualcosa?" con tono accusatore
Akira: "IO! E che cosa avrei dovuto farle….non ho tentato di violentarla se è questo che pensi!"
Koshino: "Io non stavo pensando a questo, io pensavo solo che…tu ogni tanto hai la delicatezza di un elefante e quindi ferisci le persone senza neanche accorgertene!"
Akira: "Beh oggi io avevo promesso a Camille di portarla con me a pescare, ma le ho spiegato tutta la faccenda, soprattutto che Taoka mi aveva rotto perché andassi agli allenamenti" mentre rifletteva
Fukuda: "No! Non è per questo motivo ci deve essere qualcosa di più profondo e serio"
Koshino e Fukuda si misero a fissare Akira, cercando di immaginare quale potesse essere il motivo della tristezza di Camille, mentre Akira si sentiva a disagio nel sentirsi scrutato.
Koshino: "Aspetta un attimo….Akira dov'è il tuo braccialetto, quello che ti ha dato ieri Camille?"
Akira: "Glielo restituito, lei mi aveva detto che era solo in prestito il suo braccialetto, quindi ho pensato che lo rivolesse e che si fosse dimenticata di chiedermelo" lo disse tranquillissimo
Fukuda: "Ma sei un idiota o lo fai solo!" gli urlo bruscamente, lasciando Akira di stucco
Akira: "Ehi Fuku_chan vabbè che siamo amici ma non per questo devi insultarmi!"
Koshino: "Ha ragione Fuku_chan, sei un vero idiota! Se lei non te l'ha chiesto non è perché si è dimenticata, sei davvero uno sciocco, che di psicologia femminile non ne capisce niente!"
Akira: "Ha parlato il genio…e dimmi genio dove avrei sbagliato!" disse fissandolo con aria di sfida e un sorrisetto da cui si capiva che lo stava prendendo in giro.
Koshino: "Te lo dico subito! Quel braccialetto era un simbolo, te la dato per farti capire che ti era vicino, che ti vuole bene, mentre tu demente ridandoglielo è come se le avessi detto 'Grazie di tutto ma io non sono interessato a te Camille!'. Ti sei rovinato con le tue mani"
Akira: "Ma figuriamoci, sei il solito esagerato, Camille ha capito che gli stavo solo restituendo una cosa che le apparteneva, a cui lei poi è affezionata!" disse stringendosi sulle spalle, fissandoli con sguardo deciso e sorridendo ai suoi amici come per dire 'ovvio no!'
Koshino: "E allora dimmi, quando gli hai rimesso al polso il braccialetto lei come ha reagito?"
Akira: "Beh…..si è intristita e mi ha detto che…..non me l'aveva chiesto……che idiota!" la sua risposta parti con un tono deciso, per poi finire col calare di tono e convinzione, perché comprese che aveva sbagliato tutto con Camille, come al solito.
Fukuda: "Io ti chiamerei Coglione! E poi hai anche il coraggio di dire che la ami!" lo disse con una freddezza e con una punta di cattiveria
Akira: "Fuku_chan io la amo e su questo non devono esserci dubbi, e solo che…."
Fukuda: "E solo che non riesci proprio a ragionare…dovresti usare un po' più il cervello, prima di parlare e agire…perché ogni tanto mi dai la sensazione di essere un cretino!" gli urlo incavolandosi
Akira: "Cosa hai detto? Cose che sembro?" mentre si stava alterando
Koshino: "Ora basta voi due! State esagerando, Akira ha sbagliato e ora lo sa! Piuttosto mi spieghi come cavolo fai a conquistare tutte quelle ragazzette se poi sei così superficiale?"
Akira: "Certo che anche tu Hiroaki sei gentile! Veramente io non faccio niente, sono loro che vengono dietro e me…..ed io…..sfruttavo tutto ciò. Però lo ammetto sono privo di esperienze serie, lo sapere anche voi che io vivo di cotte…..storie che durano solo un paio di giorni non di più, ma non ho mai provato quello che provo per Camille. Lei è la mia Lilly e io la amo, con tutto me stesso! E' sempre nel mio cuore e nei miei pensieri" disse con tono dolcissimo e sorridendo felice.
Koshino e Fukuda si fissarono da prima perplessi poi sorrisero felici di queste parole.
Fukuda: "Scusa Akira, e che considero Camille un amica, e non voglio che tu….la usi come fai con le altre ragazze, lei è diversa! E non si merita di essere usata e gettata via come fosse una delle tue fans oche! Quindi non è che c'era qualcosa di personale in quelle parole…" scusandosi
Koshino: "La stessa cosa vale per me, ma io so che per te Akira lei è speciale" incalzo per scusarsi
Akira: "Tranquilli! In fondo lo so che se mi dite certe cose e per il mio bene, solo che sono testardo e che voglio sempre fare le cose a modo mio, anche se sbaglio! E con Camille sbaglio sempre!"
Fukuda: "Cerca allora di rimediare a quest'errore ok! E poi sai cosa si è fatta alla caviglia, ho notato prima quando eravamo sulle scale che zoppicava vistosamente, si è fatta male?"
Akira: "Non lo so, non è ho idea. Io non l'avevo neanche notato……" rimanendo sorpreso
Koshino: "Ma allora sei proprio un TONNO! Ma si può sapere dove vivi Akira? Ma tu quando guardi Camille che cavolo vedi?" gli urlo sprezzante e del tutto sconcertato
Akira: "Beh….veramente…..quando la guardo vedo una magnifica donna….."
Koshino: "Caliamo un velo pietoso……ora asso del Ryonan prendi il tuo regale fondoschiena e vai a cercare Camille chiaro! Perché se torni e non hai risolto niente ti prendiamo a calci!" gli disse scherzoso mentre sia lui che Fukuda spingevano Akira fuori dagli spogliatoi.
Fukuda: "Per Taoka ci pensiamo noi….inventeremo un impegno importantissimo!"
Akira si mise a ridere, quei due matti lo buttarono fuori dagli spogliatoi e lo salutarono, allora lui si mise a cercare la sua Camille, per prima andò verso casa…….
Camille in effetti era tornata a casa, dove trovò Micaela, che nel vederla zoppicare si preoccupo molto, Camille tentò di rassicurarla dicendole che era una sciocchezza, ma Micaela non le credette per niente così la porto dal dottore dove portava sempre Akira.
Il medico le diagnostico solo una lieve distorsione, così le fascio la caviglia e le disse chiaramente che non avrebbe dovuto fare sforzi e roba de genere per almeno un paio di giorni, solo il tempo necessario che la caviglia potesse tornare normale.
Micaela in seguito se ne andò visto che Camille le chiese di lasciarla sola, così Micaela dopo varie esitazioni fece per tornare a casa, e non appena arrivò davanti alla porta di casa si ritrovò Akira che arrivò di corsa…..
Akira: "Mamma! Sai dov'è Camille?" un po' preoccupato e affannato per la lunga corsa
Micaela: "O tesoro! Non lo so, vedi l'ho portata dal dottore, perché ha preso una brutta distorsione"
Akira: "Ah…ok allora vado a cercarla, devo parlarle!" -Lilly, mi dispiace! Sono un vero demente neanche mi sono accorto che ti eri fatta male, se no ti avrei portato a casa senza che ti affaticassi! Prima mi sono arrabbiato, ma Fuku_chan e Koshino hanno ragione, ci sono dei giorni in cui non mi accorgo di niente, giorni in cui ti faccio del male….proprio come oggi!-
Akira si mise a cercare Camille, dopo un po' la trovò al molo, seduta sulla banchina che fissava il mare con molta malinconia negli occhi e sul suo viso c'era posto solo alla tristezza.
Akira: "Camille, che ci fai qui? E da un po' che ti cerco…cos'hai?" preoccupato
Camille: "Mi godevo il magnifico panorama…..poi perché mi cerchi?" disse con freddezza
Akira: "Perché volevo stare con te, che domande sono Lilly!" disse perplesso
Camille: "Hai sbagliato persona, non è me che devi cercare. Perché non torni dalla tipa che ti piace" disse molto sprezzante, con cattiveria, parole che le lasciavano molto amaro in bocca.
Akira: "Un'altra ragazza? Ma cosa dici Camille? Non capisco….a chi ti riferisci?" ritrovandosi ad essere molto perplesso e del tutto spiazzato
Camille: "Ma se solo a gennaio mi hai detto che c'è una persona speciale nella tua vita! Una a cui pensi sempre! Per non parlare che stai sempre a fare le smancerie insieme a quelle oche" in quel momento Akira capii che Camille era molto gelosa di lui, questa volta non avrebbe fatto l'errore di farglielo presente, e gli avrebbe chiarito una volta per tutte il punto della ragazza speciale.
Così sorrise dolcemente, poi si mise a sedere dietro di lei per poi abbracciarla.
Akira: "Ci sei solo tu nel mio cuore! La ragazza a cui mi riferivo a gennaio eri tu, pensavo che l'avessi capito ormai…..Non c'è posto per nessun altra nella mia vita, nel mio cuore se non per te! Le altre sono niente e nessuno rispetto a te!" le sussurro dolcemente mentre la stringeva contro di sé e affondava il viso nei morbidi capelli di Camille, respirando il dolce profumo di rosa che emanavano, mischiato al profumo sensuale che aveva sul collo.
Camille rimase senza parole, immobile, in silenzio, mentre il suo cuore batteva all'impazzata, il suo respiro era accelerato, il suo corpo era in fiamme nei punti dove Akira l'aveva toccata e la stava abbracciando e stringendo. Poi sentiva il caldo corpo di Akira vicino al suo, stretto al suo era tutto perfetto, fino all'inverosimile che le sembrava un sogno non poteva crederci.
Camille si volto verso di lui, voleva vedere gli occhi blu di Akira specchiarsi nei suoi.
Camille: "Akira io……io……io ti…..io ti…." -Io Ti Amo, ma perché non riesco a dirglielo, mi sento bloccare, cavolo è questo il momento di dirglielo, forza Camille è facilissimo! Camille al 3 diglielo…1….2….3- "Akira io ti….." ma le sue parole vennero interrotte da Akira.
Akira: "Camille non c'è problema non devi rispondermi ora. Io volevo che lo sapessi, che non ci fossero più malintesi tra noi…..non voglio perderti!" lei gli sorrise dolcemente e cerco di riprendere il discorso che Akira le aveva interrotto bruscamente.
Camille: "Akira senti io volevo dirti….." ma Akira blocco nuovamente le parole di Camille, mettendogli due dita sulle labbra, lui temeva che Camille gli rispondesse che non era interessata a lui, perciò voleva darle il tempo di pensarci su. Mentre Camille si senti una deficiente, perché aveva sprecato questa magica occasione, praticamente irripetibile e solo perché si era sentita le parole stringersi in gola e non uscirle dalle labbra.
Akira: "Ormai è tardi, sono già le 17.45, sarà meglio tornare a casa. Su Lilly vieni ti porto sulle spalle, non devi sforzare in alcun modo la caviglia in cui ti sei fatta la distorsione!" Camille lo fisso molto perplessa, nel vederla perplessa Akira la prese sulla sua schiena, lei rimase interdetta
Camille: "Guarda che so camminare, quindi mettimi giù!"
Akira: "Non ti sento! Mi dispiace ma oggi ho problemi di udito, stringiti se no cadi!" gli disse ridacchiando così lei si strinse e si rilasso sulla larga, calda e spaziosa schiena di Akira, anche se non riusciva ancora a credere a quello che le aveva detto lui. A quelle parole che le risuonavano nella mente e le scaldavano il cuore.
Una volta giunti a casa, Micaela fece mille raccomandazioni a Camille, riguardo alla sua caviglia, poi lei dovette spigare tutto ad Akira che si mise a ridere immaginano la scena.
Mentre dopo cena venne Koshino a casa loro, per riportare la cartella e la divisa ad Akira che le aveva lasciate a scuola, poi brevemente gli fece una riassunto del discorso di Taoka, al che Akira ringrazio il cielo di esserselo perso, anche se domani Taoka gliela avrebbe fatta pagare.
La sera Akira prima di andare a dormire fermo Camille sulla porta di camera sua, e le diede un dolce bacio sulla fronte e sulle labbra per poi augurarle buonanotte e sparire nella sua camera, una volta in camera si butto a peso morto sul letto soddisfatto di se stesso, era riuscito a dire a Camille che per lui era importante, e che la pensava sempre.
Non era certo riuscito a dirle Ti Amo, ma stava facendo passi da gigante, dopo mesi in cui non aveva mosso nemmeno un dito per farglielo capire, certo l'aveva corteggiata, l'aveva riempita di attenzioni ma non erano esattamente delle dichiarazione d'amore, infatti Camille non aveva capito niente, nemmeno che la ragazza di cui le aveva parlato era lei.
Camille invece una volta entrata in camera sua, si getto sul letto per poi prendere a pugni il cuscino, non poteva credere di essere stata tanto cogliona da non essere riuscita a dirgli Ti Amo Akira!
Ed ora le cose come cavolo sarebbero proseguite….Camille sapeva cosa provava Akira, ma lui non sapeva che provava lei, se non che gli voleva bene, una frase che gli aveva sussurrato nel sonno, ma che Camille non sapeva di avergli detto.
Nei giorni dopo Camille tento di dire più volte ad Akira quello che provava per lui, ma sembrava che tutto il mondo avesse attuato una congiura contro di lei…..o arrivava qualcuno ad interrompere il suo difficile discorso, oppure delle circostanze, se non era lo stesso Akira a rovinargli tutto. Non poteva credere che potesse essere così difficile dire quelle maledette parole…..eppure nei film tutto è sempre estremamente facile, non va mai così male come a lei. Invece nella sua vita, assolutamente reale e normale tutto è sempre complicato e irto di mille difficoltà.
Dopo un paio di giorni iniziarono le vacanze estive, Akira però continuava ad allenarsi e Camille non poteva andare a vederlo perché quel aguzzino di Taoka era sempre pronto a rompere le scatole a lei e a Kyoko, così le ragazze decisero di passare molto tempo insieme, andando in spiaggia a farsi l'abbronzatura, poi in piscina, o in centro a fare shopping per poi ritrovarsi davanti alla palestra appena gli allenamenti finivano, così andavano con Akira e Fukuda a bere qualcosa in qualche bar.
Camille vedendo Akira super impegnato con gli allenamenti, i suoi pensieri rivolti sempre per il basket, pensò che era meglio accantonare il suo progetto di dirgli che lo amava, lo avrebbe fatto una volta tornato a casa, dopo il campionato nazionale.
In un caldissimo pomeriggio di inizio luglio, in cui Akira e Camille erano sdraiati sul divano uno appoggiato all'altro, Akira aveva solo dei pantaloncini blu indosso e Camille una canottiera rosa dalle spalline sottili, un visibile reggiseno fucsia, e degli shorts bianchi, mentre fuori c'era una giornata caldissima, loro completamente accaldati e sudati si stavano godendo il piacere di bersi un bicchiere di menta fredda e di stare al fresco grazie all'aria condizionata di casa loro, ma ad un tratto Micaela si presento di fronte a loro sorridente…..
Micaela: "Avete visto cosa c'è tra 4 giorni? Oppure vi devo aggiornare io?" tutta euforica
Camille: "Tra 4 giorni le temperature diminuiscono? Perché sono 3 giorni che c'è un afa, e un calore bestiale, tutti i vestiti mi si incollano, sudo come pochi e continuo a farmi 2 volte al giorno la doccia, non è vivere! Almeno Akira ha il vantaggio di poter girare solo con i pantaloncini!"
Akira: "Per me puoi anche girare con in dosso solo il bikini, mica mi scandalizzo io!" sorridendole
Camille: "Spiritoso! Ti piacerebbe eh….invece ti attacchi!" disse scherzosa e sprezzante, così lui si mise a ridere alla grande, poi si avvicino all'orecchio di Camille e le sussurrò "Mi piacerebbe immensamente! Ma anche così vestita sei un vero schianto, ogni tua curva non è lasciata al caso!" lei sorrise compiaciuta da queste parole, però arrossi vistosamente.
Micaela: "Su voi due non fate i bambini ora. Tra 4 giorni c'è la festa d'estate, quindi ci andrete e tu Camille metterai il kimono, sarai bellissima" a quelle parole Camille si alzò di scatto rimanendo perplessa e del tutto spiazzata, non poteva credere alle sue orecchie
Camille: "Micaela stai scherzando vero? Io non ho un kimono e non intendo indossarlo!"
Micaela: "Dai, che ti costa, in fondo è solo per una sera. Dai fammi contente…ti prego Camille!"
Alla fine Micaela insistette finché Camille esasperata accetto.
Micaela: "Camille perché ora tu e Akira non uscite, e andate a comprare il kimono. Akira tu vai con lei, perché sai dove andare e poi non voglio che rimani qui a poltrire! Sei il solito sfaticato!" disse seccamente ad Akira poi se ne andò verso la cucina tutta allegra e canticchiando.
Akira: "Se ne andata le vecchia megera?" mentre ridacchiava, così Camille piego la testa per dare un occhiata e vedere dov'era la donna, poi vide Micaela che trafficava in cucina.
Camille: "Si! Ora è in cucina. Quanta felicita solo perché io devo indossare un kimono! Dai forza muoviti, vatti a cambiare perché non puoi uscire così…" incrociando le braccia al petto e sorridendo
Akira: "Trovi? Allora tu rimani così…..non fraintendere ora, non è perché stai male vestita così e solo che…" -Vestita così tutti i ragazzi ti guarderanno, e io non avrò più l'esclusiva di vederti così sensuale e graziosa con indosso dei vestiti succinti!- mentre la fissava maliziosamente
Camille: "Fuori fa caldo se non l'avessi notato! Poi non sono indecente come te che in questo momento sei praticamente seminudo…..ora però muoviti Akira, perché qui l'unico indecente sei tu…vatti a cambiare poi andiamo, prima che Micaela torni a cercarci, poi sai che barba….forza che tu sei lento come un bradipo!" gli disse sprezzante, mentre lo spinse
Akira: "Ok Lilly! Anche perché non ho voglia di sentire mia madre che si lamenta che sono pigro, ne tanto meno voglio sentirmi dire da te che sono un bradipo! Anche perché tu sei più lenta di me!"
Lui si mise a ridere e andò di corsa in camera sua, per mettersi un paio di jeans e una t-shirt azzurra, mentre malediceva quest'idea del cavolo della madre…uscire con questo caldo era veramente assurdo, soprattutto visto che solo poco prima era comodamente sdraiato con al suo fianco la sua Camille e si stava godendo il fresco.
Nel mentre invece Camille andò in camera sua per truccarsi un pochino, voleva essere più carina per Akira, da quando era in Giappone non si era truccata mai, non era sua abitudine farlo…..ma ora voleva che Akira la guardasse con altri occhi. Cerco di fare il più in fretta possibile, poi prese i suoi sandali preferiti quelli con il tacco alto, almeno così non sarebbe sembrava una nanetta di fianco ad Akira, poi scese ed aspettare quel bradipo che finisse di cambiarsi.
Quando torno di sotto Akira, vide Camille seduta sullo scalino posto davanti alla porta d'ingresso, che si stava mettendo i sandali, lui si avvicino a lei sorridendo, con molta lentezza e cercando di non fare troppo rumore, poi le fece il solletico sui fianchi…tanto che lei si mise a ridere e si dimenava, poi sovrappose le sue mani a quelle di Akira per bloccargliele sui suoi fianchi mentre continuava a ridere, lui si limito a sorridere felice di quel contatto che gli aveva dato i brividi di piacere, che però sciolse immediatamente perché era troppo tentato a proseguire quel contatto e accarezzarla tutta.
Akira: "Allora sei pronta Lilly o devo ancora aspettare?" disse sprezzante
Camille: "Aspettare? Ma se sono io che aspettavo te? Lumaca…..Aki sei un bradipo!" mentre si alzo per lasciare il posto ad Akira che si mise le scarpe da ginnastica, poi quando alzò la testa sorridendo a Camille, si ritrovò senza parole, felicemente sorpreso nel vedere il dolce viso di lei lievemente truccato, si era messa del rossetto rosa lucido, dell'ombretto viola e del rimmel, ed ora era ancora più carina…era un vero schianto di donna.
Akira: "Ti sei truccata…sei bellissima…..una vera favola!" mentre lei gli sorrise arrossendo, ma era esattamente quello che voleva sentirsi dire da Akira.
Una volta che lei prese lo zainetto usci di casa con Akira, lei e il suo aitante accompagnatore andarono in centro, dove lui doveva portarla a comprare questo maledetto kimono, anche se Camille non aveva la minima intenzione di indossarlo.
Mentre vagavano per il centro si misero a parlare…….
Akira: "Dio che caldo che fa…..poi il sole è accecante. Se penso che tra una settimana parto per giocare. Speriamo che nel palasport dove giocheremo ci sia l'aria condizionata se no io crepo!" mentre si passo un braccio sulla fronte per togliersi il sudore, per poi guardare Camille.
Lei si era messa degli occhiali da sole, si era legata i capelli, poi la pelle di Camille era lievemente abbronzata, aveva un colore che ricordava il dorato che le donava, ma come lui anche Camille era molto accaldata, così la sua canottiera le rimaneva un po' appiccicata e la rendeva peccaminosa.
Camille: "Vuoi gli occhiali da sole? Ne un altro paio nello zaino, così il sole non ti darà più così tanto fastidio" gli disse sorridente, mentre lui annui, così Camille gli diede gli occhiali e lui penso che almeno con questi lei non avrebbe notato che la fissava sovente per non dire quasi sempre!
Camille: "Mi dispiace di trascinarti in centro, ma tua madre è incredibile, perché alla fine riesce sempre a convincermi a fare cose che non vorrei" disse scuotendo la testa
Akira: "Si lo ammetto, anche con me ci riesce. Ha una tecnica di persuasione molto raffinata"
Camille: "Si l'ho notato! Ma mi ci vedi con il kimono, io mi ci vedo, si, si, certo……tra quelle che non lo sanno portare e che quindi combineranno disastri!" disse convintissima
Akira: "Non fare la disfattista, invece secondo me ti starà benissimo. Su di te sta bene ogni cosa"
Camille: "Grazie, sei troppo gentile con me!" mentre arrossi vistosamente.
Akira: "Io dico solo quello che penso….mi piaci e te lo dico! Piuttosto ti va qualcosa da bere?"
Camille: "No! Io voglio un ghiacciolo alla menta……ho una sete!" mentre si avviò verso il bar
Akira: "Io voglio invece un ghiacciolo al limone, è molto più dissetante!" tutto serio e convinto
Camille: "Di che ami il limone, ti ho visto ieri mentre ti mangiavi le fette di limone!" entrambi si misero a ridere, una volta preso il ghiacciolo, si misero a mangiarlo seduti sul bordo della strada sotto la piacevole ombra di un albero, mentre ogni tanto si scambiavano il ghiacciolo.
Ma subito dopo ricominciarono a vagare per il centro, dovevano trovare quel maledetto kimono se no poi chi la sentiva Micaela…..ma mentre entrambi guardavano una vetrina Camille si mise a fissare Akira, e lo vide bellissimo come sempre ma distante anni luce……come se in quel momento lei non ci fosse stata….Akira sembrava così distante da lei a volte, che Camille temeva di non averlo mai capito e di non essere nei suoi pensieri come le aveva detto.
Camille rimase a fissare Akira allungo, fino a quando lui non se ne accorse.
Akira: "Cosa c'è Lilly? Mi sembri strana è tutto ok?" sorridendogli, così lei si destò dai sui pensieri
Camille: "Si Aki….ma….che ne dici di 500 Yen per i tuoi pensieri?" mostrandogli i 500 Yen
Akira: "Cosa? Non ho capito cosa intendi dire" mentre si abbasso gli occhiali sulla punta del naso, per fissarla completamente perplesso e preoccupato
Camille: "Ti offro 500 Yen e tu mi dici a cosa pensavi, tutto chiaro no?" mentre gli sorrise divertita
Akira: "Così pochi, mi offri solo questo per i miei pensieri? Per te valgono così poco?"
Camille: "Per me non hanno valore, perché sono speciali, ma posso solo offrirti 500 Yen, prendere o lasciare, fai tu! Dipende se vuoi dirmeli o meno!" mentre si allontano da lui con un sorrisetto strano, così lui si mise a ridere, la raggiunse e prese i 500 Yen dalla mano di Camille
Akira: "Accettati! Pensavo al campionato, ho paura di fare una figuraccia, li ci saranno le migliori squadre del paese….e non so se……." Camille si tolse gli occhiali e lo fisso perplessa, non poteva credere che Akira fosse in crisi, lo vedeva fragile e preoccupato come non mai.
Camille: "Stai scherzando vero Aki! Tu devi andare la sereno, e fargli vedere quello che sai fare, tu sei uno dei migliori, sei uno dei 5 MVP della prefettura. Non hai niente da temere…..ti ridò il mio porta fortuna, l'altra volta ti ha portato bene, che magari funzioni ancora…." si tolse il braccialetto e lo rimise al polso di Akira, che sorrise felice di averlo nuovamente al polso, e del fatto che lei fosse così dolce e che lo sostenesse in questo momento in cui si sentiva in crisi, e non poteva parlarne con nessuno, anche perché se l'avesse confessato a Koshino l'avrebbe sicuramente deriso.
Akira: "Grazie Lilly! Sei sempre così dolce e mi sostieni sempre!" poi la bacio sulle labbra, così lei si sentii al settimo cielo, era troppo felice.
Alla fine trovarono questo maledetto kimono, anche perché fino a poco prima non erano riusciti a trovare niente di carino, a nessuno dei due piaceva mai quelli che trovavano, poi ne trovarono uno lilla con dei disegni floreali molto graziosi.
Così tornarono a casa, e nel vedere il kimono Micaela si commosse, poi si mise a fare dei progetti e Camille non ne capiva il motivo, in fondo era solo un vestito.
Arrivò il giorno della festa dell'estate e Micaela era molto emozionata…….
Poche ore prima che iniziasse la festa Micaela diede una mano a Camille per prepararsi, la aiutò ad indossare il kimono, e Camille si ritrovò a portare un vestito che la stringeva e la costringeva a restare eretta, a fare passi piccoli, un vestito veramente molto scomodo. Poi Micaela le sistemo i capelli, e la trucco tanto che la povera Camille si sentiva un po' come una Barbie nelle mani di una bambina al quanto cresciuta.
Dopo che Micaela la torturo per prepararla, scesero entrambe di sotto, dove c'era Toshio e Akira ad aspettarle, Akira sarebbe andato con Camille alla festa, ma lui aveva indossato solo un paio di jeans e una t-shirt come sempre del resto.
Una volta che videro Camille sia Toshio che Akira rimasero senza parole, era molto carina, molto femminile e sembrava una bambolina…era quasi irriconoscibile.
Micaela: "Non è graziosa la nostra piccola Camille?" tutta euforica e contenta
Camille: -Ma figuriamoci, primo non sono tanto piccola, poi mi sembra di essere una bambola. Dio com'è scomodo il kimono, io che poi non ci sono abituata! Ma perché mi sono fatta convincere a metterlo?- "Allora che ne dite? Vero che non sto bene?" -Di te di si! Vi prego, almeno tu Akira non voltarmi le spalle. Così almeno mi metterò dei jeans!-
Toshio: "Stai scherzando sei bellissima, sei un vero amore Camille!" sorridendogli
Akira: "Sei molto bella, mi piaci molto!" disse sorridendogli e facendogli l'occhiolino
Micaela: "Camille, io ho sempre sognato di avere una figlia, sai per fare le cose che ora faccio con te! Per me tu sei la figlia che non ho mai avuto!" poi le bacio dolcemente la fronte, a quelle parole Camille comprese il motivo di tanta euforia e tanta emozione per Micaela, così si sentii come se fosse stata veramente figlia di Micaela e decise che avrebbe fatto felice la donna, non avrebbe più protestato per questa sera, ma avrebbe portato il kimono per rendere felice Micaela e ripagarla dell'affetto di cui fino ad ora l'ha ricoperta.
Mentre Camille e Akira stavano andando alla festa lui volle togliersi la curiosità…..
Akira: "Perché non hai protestato, non volevi indossare il kimono, poi ti sei rassegnata come mai?"
Camille: "Tua madre….le sue parole mi hanno fatto cambiare idea!" sorridendo felice
Akira: "Capisco! Comunque sei molto carina e ti dona veramente…non sto mentendo!" mentre lo disse Camille si mise a fissarlo, così lui si sentii in imbarazzo e arrossi vistosamente. Così lei si mise a ridere, perché nonostante Akira fosse grande e grosso era un grande timidone.
Lei si mise di fianco a lui e si strinse al suo braccio sorridendogli, mentre Akira arrossi ancora di più, poi però si riprese e si sentiva felicissimo di quest'intimità creatasi tra loro, e considerava Camille come la propria ragazza, anche se tecnicamente non lo era.
Una volta giunti alla festa vagarono per po' da soli, chiacchierando e guardandosi in giro, finché incontrarono Koshino, Hikoichi, Uozumi, Fukuda e Kyoko, che vennero subito incontro ad Akira, senza però riconoscere Camille.
Koshino: "Ciao Amico! Ma…aspetta tu sei Camille? La nostra Camille?" mentre ridacchiava
Camille: "Si perché? Non ti piaccio con il kimono?" -Quando Koshino fa così lo odio- sorridendo
Uozumi: "Sei molto bella, veramente. Ti dona il kimono, ma anche il trucco e la pettinatura, sei molto bella, puoi fare concorrenza a qualsiasi altra bella ragazza giapponese!" lui gradiva molto la bellezza di Camille e non ne aveva mai fatto un vero mistero neanche in passato.
Hikoichi: "Come mai ti sei messa il kimono? Tu sei italiana!" fissandola perplesso
Camille: "E questo cosa centra Hikoichi! Poi io ho i miei buoni motivi chiaro!" fingendosi offesa
Akira: "L'ha fatto perché è stata mia madre a chiederglielo, ma ora che fate voi?" -Se ve ne andate io così posso restare con Lilly! Speriamo che non restino con noi….speriamo!- mentre sorrideva
Uozumi: "Potremmo venire con voi, anche perché da soli vi annoiereste"
Akira/Camille: "Beh…..veramente…" -Non ci annoieremmo da soli, ma tanto è inutile dirglielo!- pensarono entrambi mentre annuirono ai loro amici.
E così fu, la combriccola si aggrego a Camille e ad Akira, loro due però non smisero mai nemmeno un momento di restare vicini, si tenevano per mano, si stringevano e ciò fece capire a tutti che le cose tra loro due erano cambiate tantissimo, e che erano quasi dei veri piccioncini.
Mentre passarono davanti alla vaschetta dei pesci rossi, Camille si fermò, così avendo per mano Akira lo strattono, lui si volto perplesso per poi avvicinarsi a lei…..insieme a tutti gli altri
Akira: "Vuoi pescare dei pesci rossi Lilly?" sorridendogli mentre lei sembrava perplessa
Camille: "Non saprei…..non so come si fa e mi sembra al quanto complicato"
Kyoko: "Devi cercare di prendere il pesce con quel retino di carta, è difficile io non ci riesco mai"
Camille: "Ok! Ci provo, tentar non nuoce!" mentre diede del denaro all'addetto del baco, poi si chino per scegliere quello che sarebbe stato il suo pesce, subito di fianco a lei si chino anche Akira, che le sorrise…..e che voleva aiutarla.
Akira: "Cerca di prenderne uno piccolino, dovrebbe essere più facile…comunque prova Lilly!"
Tutti: "Lilly?" molto sorpresi mentre si fissavano pensando già male.
Uozumi: "Andiamo bene, siamo già arrivati al soprannome sdolcinato" disse a bassa voce in modo che lo sentissero solo i ragazzi e non Camille e Akira, poi tutti si misero a ridacchiare
Mentre Camille avvisto un bel pesce rosso, era un po' grosso ma era un vero amore così decise che quello sarebbe stato suo, ma una bambina vicino a lei non riuscii a prende il pesciolino e così si mise a piangere mentre la sorellina maggiore tentava di consolarla, Camille fisso entrambe le bimbe per poi prendere una decisione…..dopo un attimo prese il pesce che aveva adocchiato, ma non riuscii a ripetere l'impresa con un altro pesce.
Akira: "Cavolo come sei stata fortunata! La solita fortuna dei principianti….ora però dove lo metterai quel pesce, dovremo prendere una acquario" mentre fisso meravigliato Camille che si riprendeva il suo pesce ora nel sacchettino di plastica con l'acqua.
Camille: "Non serve Aki!" poi lascio i ragazzi per fare un paio di passi per raggiungere la bambina che era prima vicino a lei, e che piangeva ancora "Scusa bambina! Non eri tu quella che voleva il pesciolino?" chiese dolcemente Camille chinandosi per guardare negli occhi la piccola, che smise di piangere e annui, allora Camille le sorrise poi le porse il sacchettino con il pesce. La bambina con la sorella maggiore presero il pesce e la ringraziarono, per poi andarsene e salutare ancora Camille con la mano tutte sorridenti, mentre i ragazzi la fissarono perplessi.
Fukuda: "E ora perché gliela dato a quella bambina? Quella è matta, la vinto lei, doveva tenerselo!"
Kyoko: "Altruismo Kitcho, per altruismo! Camille ha visto piangere la bambina, così a pensato che avrebbe fatto più piacere averlo quella bambina"
Akira sorrise vedendo il bel gesto di Camille, così si mise alle sue spalle
Akira: "Hai fatto una bella cosa! Quella bambina si ricorderà per sempre di te e di quel pesciolino"
Camille: "L'ho fatto solo perché non sapevo che farmene di quel pesce, tutto qui!" disse sprezzante mentre sorrideva però dolcemente.
Akira: "Di quello che vuoi, ma tanto lo so benissimo che ti commuovi, che sei generosa, dolce e buona!" sorridendogli poi le bacio una guancia e il collo, così lei arrossi ma non rispose.
Vagarono ancora per un po' per la fiera…..Koshino, Fukuda e Akira fecero a gara per dimostrare chi era quello con più mira, ma alla fine vinse un ragazzino più piccolo di loro che si era messo di fianco a Koshino…..allora i 3 ragazzi rimasero interdetti.
Kyoko: "Battuti da un ragazzino di 13 anni! Bei campioni di basket che siete!" ridacchiando
Camille: "Sono dei pasticcioni ecco cosa sono!" mentre se la ridevano tutti
Koshino: "Non l'avete capito ma noi l'abbiamo fatto solo per non umiliare quel ragazzino!" disse tutto serio e convinto, mentre Fukuda e Akira annuirono.
Camille/Kyoko: "Si come no! L'importante e crederci!" mentre continuavano a ridersela
Akira/Fukuda/Koshino: "Siete tremende e perfide!" tutti si misero a ridere.
In seguito tutti insieme continuarono a vagare per la festa, Akira poi si comprò del cibo agli occhi di Camille piuttosto strano visto che lei in linea generale conosceva solo pochi piatti giapponesi.
Akira: "Vuoi assaggiare? Sono ottimi sai! Dai provali Lilly!" e gli porse un boccone, che lei accetto volentieri per curiosità, ed apprezzo molto, così quel matto di Akira le fece assaggiare milioni di cose, dalla mela candita ad altre schifezze e tutto per vedere i suoi gusti.
Akira voleva riempire di attenzioni Camille, visto che presto sarebbe partito e per un mesetto non l'avrebbe vista, voleva più ricordi possibili di lei, e voleva lasciarle molti momenti su cui lei riflettesse, vinse per Camille un peluche a forma di draghetto blu, sapendo che lei amava i peluche, in seguito le comprò anche un palloncino ad acqua che subito Camille fisso perplessa.
Akira: "Non mi dirai ora che non ne hai mai visti prima?" del tutto sconvolto
Camille: "Allora non te lo dirò! Ma comunque non so cosa sia" mentre lo fissava perplessa
Akira: "Allora aspetta, ti faccio vedere come funzionano, io ne andavo matto da piccolo" gli prese il palloncino e gli mostro come funzionava, non era altro che una sorta di yo-yo.
Come gran finale tutti insieme andarono a sedersi sul prato vicino al tempio, un punto ottimo per vedere i fuochi d'artificio che decretavano la fine della festa, una volta finiti si salutarono.
Quando finalmente Akira e Camille tornarono a casa, era tardissimo Toshio e Micaela dormivano di già, e loro avevano mangiato un sacco, si erano divertiti tantissimo, ed ora erano stanchissimi come non mai, salirono le scale lentamente, cercando di non far rumore volevano evitare che magari Micaela e Toshio gli facessero la ramanzina, poi sentirono Toshio russare così si rilassarono.
Akira: "Vuoi che ti do' una mano a sciogliere i nodi del kimono?" le sussurro, mentre lei annui sorridendogli, così Akira entro in camera di Camille che era sempre incasinata, poi la aiuto a sciogliere nodi e le legature del kimono che erano alle spalle di lei, e da sola non ce la poteva fare.
Akira: "Lilly, domani però non dire a mia madre che ti ho fatta mangiare quella roba, perché se no mi uccide, non vuole che mangi quelle schifezze! Quindi figuriamoci se sa che te le ho fatte mangiare in quantità industriali!" lei sghignazzo, perché Akira aveva il terrore di Micaela, perché lei era capace di fare il buono e il cattivo tempo nella vita di Akira.
Camille: "Posso almeno mostrarle il draghetto Umberto?" mentre ridacchiava
Akira: "Hai anche trovato un nome per quel coso…..ci avrei scommesso che ti sarebbe piaciuto! Fatto! Ho finito di slegati tutti i nastri e roba varia, sei a posto. Buonanotte Lilly!"
Appena lui fini di slegare il kimono divenne morbido e stava per aprirsi e mostrare la pelle nuda di Camille, ma lei prontamente lo richiuse evitandosi una situazione imbarazzante.
Nel darle la buonanotte Akira le bacio dolcemente la fronte, ma Camille non soddisfatta da ciò lo attiro a sé, facendolo abbassare per poi baciarlo sulle labbra.
Camille: "Buonanotte a te Aki!" gli disse dolcemente mentre gli sorrideva.
Akira torno in camera sua contentissimo della serata, del bacio, di tutto….si addormento nel giro di breve perché stremato dalla giornata, mentre Camille si mise il suo pigiama e poi si butto sul letto felice della serata, contenta di se stessa e contenta del suo rapporto con Akira.
Presto sarebbe cominciato il campionato nazionale e Camille e Akira non si sarebbero rivisti per un po' di tempo, ma questo non gli spaventava, anzi Camille non vedeva l'ora che lui tornasse così gli avrebbe detto cosa provava e quelle 3 parole magiche.

Mars: Visto che svolta?
Uranus: Del cavolo! Akira gli ha solo detto che per lui Camille è speciale ma mica che la ama
Mars: Per questo c'è tempo, c'è sempre tempo.
Uranus: O si figurati tanto c'è solo Camille che ha problemi di trasmissione
Mars: Non è colpa mia se non riesce a dirgli che lo ama!
Uranus: Speriamo che non succedano altri casini!
Camille: Questo lo spero tanto anch'io, quindi per favore non fate cavolate.
Mars: Ora vedremo….dovrò pensarci un pochino…forse potrei….
Uranus/Camille: Oh dio! Aiutooooo!

Continua…..



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