Odio e amore, un filo sottile

Episodio 7

Maledetto il mio amore per te

Presto sarebbe iniziato il campionato nazionale, mancavano esattamente solo 5 giorni alla partenza di Akira e Camille si sentiva un po' giù di morale per questo motivo, ma anche perché ormai Akira era sempre e solo in palestra ad allenarsi, passava con lei solo un oretta la sera, perché poi andava a dormire molto presto e stanco morto.
Così il loro rapporto aveva subito un forte rallentamento, per non dire una brusca frenata.
E come se non bastava quelle oche giulive erano tornate alla carica….stavano sempre a cacciare Akira come fosse una preda di una caccia pregiata. In più quelle cretine sarebbero anche andate a tifarlo, pure in trasferta andavano…..erano appiccicose peggio del miele.
Ma quella sera Micaela e Toshio annunciarono che avevano deciso di andare di nuovo in vacanza e che sarebbero partiti tra 3 giorni, cioè 2 giorni prima della partenza di Akira.
Akira: "Ma…se io parto e voi anche….Camille resterà completamente sola a casa!" preoccupato
Micaela: "OH! E' vero non ci avevo proprio pensato…..non ci voleva! Non mi ero ricordata che tu tesoro parti per il campionato, mi dispiace Camille, mi sono dimenticata di te!" sentendosi in colpa
Camille: "Ma dai non sono una bambina, per di più tra 10 giorni divento maggiorenne quindi! Non avete alcun motivo per preoccuparvi! Io baderò alla casa mentre sarete via" sfoderando un sorriso
Akira: "Cosa? Compi gli anni il 17 di luglio?" -Ma perché! Cavolo non ci voleva, lei rimane tutta sola e oltretutto compirà gli anni da sola…..io volevo esserci al suo compleanno! 18 anni si compiono solo una volta nella vita, e io…non sarò con lei!- del tutto stupito e per niente felice di questa notizia…..perché si sentii morire dentro.
Camille: "Si, sono del 17 luglio e tu? Quando compi gli anni Akira?" mentre gli sorrideva felice
Akira: "A settembre, il 3 di settembre con precisione!" mentre la fissava tristemente
Camille: "Allora lo festeggeremo insieme ok!" sorridendo mentre lui annui anche se non era per niente euforico, l'idea di lasciar sola Camille lo turbava……
Micaela: "Quando torneremo faremo una bella festa per il compleanno di Camille ok?" cercando di riaggiustare il casino che avevano combinato.
Camille: "Non è necessario, io non sono abituata a tutto ciò! Vanno benissimo solo gli auguri"
Toshio: "Figuriamoci! Se non vuoi una vera festa con amici e roba del genere, almeno festeggeremo in famiglia! Intesi Camille!"
Camille: "Ok! Piuttosto dove andate di bello voi due?" tutta sorridente e felice
Micaela: "Andremo alle Hawaii, e poi alle terme, staremo via per un po'…."
Camille: "Divertitevi ok! Mentre tu Akira dovrai mettercela tutta!" lui annui, ma da quando aveva saputo della partenza dei suoi e del compleanno di Camille, si era intristito. Perché da una parte voleva partire per andare al campionato e vincerlo e dall'altra voleva restare con Camille.
Mentre Camille aveva distribuito tutti quei gran bei sorrisi, aveva finto di essere felice e contenta per non far preoccupare nessuno, per non fargli capire che c'era rimasta male e che non voleva essere di peso a nessuno, anche se alla fine nessuno la calcolava proprio come questa volta.
I giorni si susseguirono, prima partirono Toshio e Micaela e poi venne la partenza di Akira, quella mattina lui doveva partire la mattina presto, quando usci dalla porta di camera sua fisso un attimo la porta della camera di Camille, lei stava ancora dormendo di fisso e lui la stava per lasciare.
Per diversi giorni non l'avrebbe vista, e neanche sentita, si fisso il braccialetto che aveva al polso e poi si allontanò….promettendo a se stesso di ritornare vincitore. Il tragitto in treno per arrivare alla fatidica città del campionato, ad Akira sembro eterno e angosciante.
Koshino: "Akira….a cosa pensi? Sei stato per tutto il tempo in silenzio e sembri distante miglia e miglia da noi! Pensi a lei?" disse dolcemente
Akira: "Si! Siamo partiti molto presto e così non l'ho potuta salutare. Mi manca già, ma voglio vincere e tornare da lei come il migliore!" disse determinato
Koshino: "Per il suo compleanno cosa conti di fare? Senti perché non la chiami il giorno del suo compleanno, gli fai gli auguri e poi quando torni festeggi solo con lei……una cena da soli e un bel programma per il dopo cena. Una cosa molto romantica, la riempi di attenzioni, un insieme di cose che sicuramente anche lei gradirebbe!" mentre faceva lo sdolcinato
Akira: "Per la telefonata e la cena passi, ma per il dopo cena credo che mi ucciderebbe Camille!"
Koshino: "Io intendevo che nel dopo cena tu gli dici che la ami e le chiedi di essere la tua ragazza. Dio Akira come sei malizioso, mi metti parole in bocca che non ho detto!" alterandosi
Akira: "Vedremo…..prima devo vincere e tornare da lei poi vedrò!" disse sorridendo.
Quando Camille si sveglio non c'era proprio nessuno a casa, così ora la casa era completamente deserta, silenziosa e tutta sua……passo il più della giornata a fare niente, ma proprio niente di niente, si sentiva sola, come non si era mai sentita da molto tempo, forse da quando si era trasferta.
I giorni passarono le partite di Akira cominciarono e il Ryonan stava vincendo sempre, Kyoko e Camille si vedevano sovente, facevano le solite cose da donne: shopping, prendevano il sole, parlavano…così Kyoko aggiornava Camille sugli sviluppi del campionato, o almeno le diceva quello che sapeva grazie alle telefonate di Fukuda, visto che Akira non la chiamò mai.
Poi arrivò il compleanno di Camille, quel giorno ai suoi occhi sembrava il più triste di tutti, non aveva mai passato un compleanno così….così solitario. Alla mattina arrivò un pacchetto per lei che arrivava direttamente dall'Italia ed era di Andrea suo padre…..una volta aperto si ritrovò una collana di diamanti e due zaffiri….sicuramente era un imitazione ma era bellissima lo stesso, lei la apprezzo molto, come apprezzo la lettera che suo padre le scrisse, poche righe ma le più belle, poiché Andrea gli scrisse che le voleva bene e che la considerava sempre la sua bambina, parole che in quel giorno di festa a lei suonarono perfette, avrebbe voluto telefonare e parlare con Andrea, ma sicuramente avrebbe trovato sua madre…..e Camille non voleva sentire sua madre.
Nel pomeriggio Camille usci per andare a fare spese, e Akira scelse proprio quel momento per cercarla telefonandole, la richiamò più volte senza mai riuscire a parlarci, poiché il telefono squillava fino a che non dava occupato, così non trovandola mai a casa e si preoccupo.
Per tutto il pomeriggio Camille andò in giro, vagando di qua e di là…..cercando di trovare una ragione per cui doveva essere felice di festeggiare il suo compleanno oggi. Alla fine si lascio andare nello shopping selvaggio, nel vano tentativo di risollevarsi il morale che era sotto i piedi. Ma una volta tornata a casa, si ritrovò ad aver speso un sacco di soldi ed a non essere per niente felice.
La sera lei si preparò cena, compresa una mini torta con una candelina per festeggiare
Camille: "Tanti auguri a me, tanti auguri a me, tanti auguri Camille, tanti auguri a me!" poi spense la candelina anche se si sentiva un bel po' patetica.
Poi suonò il telefono, così corse a rispondere, nella speranza che fosse per lei…..
Camille: "Famiglia Sendoh chi parla?" tutta speranzosa e sorridente
Akira: "Lilly finalmente! E' tutto il giorno che ti cerco! Auguri Lilly, volevo farti gli auguri di buon compleanno, anche se siamo distanti…….io penso sempre a te Camille, mi manchi, mi manchi tanto sai! Dimmi che ti manco anch'io, anche se non lo pensi, dimmelo ti prego!" la supplico con una voce dolcissima, aveva veramente bisogno della voce di Camille, gli mancava e non sapeva che fare, non sapeva come colmare quel vuoto che provava nel non averla accanto.
Camille nel sentire quelle parole di Akira si sedette a terra, appoggiandosi al muro che aveva proprio alle sue spalle, poi si mise a sorridere, felice di questa chiamata, felice che lui la pensasse.
Camille: "Aki……mi manchi, mi manchi tantissimo. E non te lo sto dicendo perché mi hai detto di dirtelo, ma perché lo penso e perché……Akira io ti…" ma venne interrotta da lui.
Akira: "Scusa Lilly, ma devo lasciarti, sai c'è la cena e se non arrivo in tempo non mangio più, ci sentiamo Lilly e grazie per le parole, mi hai reso felice…..Ti Amo Lilly!" e riattacco il telefono felice di essere riuscito a dirglielo, felice che lei gli avesse detto che sentiva la sua mancanza.
Mentre Camille rimase con la cornetta in mano e terminò il discorso che Akira le aveva bloccato
Camille: "Akira io ti amo! E' questo che volevo dirti!" poi si strinse le ginocchia al petto e si mise a piangere "Come una scema ora piango perché mi ha detto che mi ama. Ma perché non mi fa mai dire queste maledette parole, mi interrompe sempre! Dannazione Akira, come faccio a dirtelo se tu non chiudi mai la tua bocca!"
Una volta che si riprese andò a mangiarsi la torta, aveva tanta di quella tristezza da smaltire che le sembra che quel dolce la facesse sentire meglio, poi andò a dormire anche se il suo sonno non era per niente tranquillo anzi….era molto agitato e più volte aveva sognato Akira, mentre le diceva che l'amava, ma lui alla fine andava sempre via con un'altra.
All'ennesima volta che lo sognò lei si sveglio di soprassalto, tutta fradicia di sudore, con tutto il suo baby-doll incollato al corpo, il battito del cuore accelerato e il respiro veloce…..poi si rimise sdraiata cercando di scacciare questi pensieri……poi finalmente riuscii ad addormentarsi.
La mattina si sveglio prestissimo…non riusciva a dormire serena, continuava a sentirsi agitata.
Rimase nel letto per un po' poi decise di andare a correre, un po' di fatica gli avrebbe fatto bene per schiarirsi le idee e per smaltire i chili che sicuramente stava prendendo a non fare niente dalla mattina alla sera…si mise dei pantaloncini corti lilla, una t-shirt azzurra, si fece una coda ai capelli e andò a correre, fece una lunga corsa fino ad andare verso la spiaggia.
Una volta in spiaggia si rilasso, per riprendere fiato e cercare di riprendersi dalla fatica……ma dopo qualche minuto si rimise a correre per tornare a casa, ma quando passo davanti al campo da basket ci trovò il suo fratellastro Kaede Rukawa, così si blocco e si mise a guardarlo incuriosita.
Camille rimase a guardare Kaede giocare per molto, trovando che il suo modo di giocare era totalmente diverso da quello di Akira, era un gioco più teso e rabbioso, mentre Akira era sempre rilassato, tranquillo e felice mentre aveva la palla in mano.
Kaede: "Per quanto ancora pensi di rimanere a guardarmi?" disse bruscamente interrompendo le considerazioni e i confronti che faceva lei.
Camille: "Dici a me? Scusa ma…..trovo che giochi bene e così mi sono soffermata a guardarti!"
Kaede: "Camille è così che ti chiami vero?" mentre la fisso con i suoi occhi di ghiaccio
Camille: "Si esatto! Allora ti ricordi di me, nonostante ci siamo visti solo 2 volte!" gli disse freddamente, mentre si sedette sulle scalinate nell'ingresso del campo da basket.
Kaede: "Tu sei la ragazza di Akira Sendoh…..quel giorno in cui venni a casa di Akira, lui mi disse che non avevo interrotto niente ma…non avevo avuto la stessa impressione!"
Camille: "Io e Akira non stiamo insieme! Siamo solo amici…..sai lui non mi…." abbassando la voce e il suo sguardo si stava intristendo.
Kaede: "Non ti ha mai chiesto di essere la sua ragazza? Tipico! Quello ha un sacco di ragazza che gli ronzano attorno e lui se le tiene tutte buone, tu sarai una di quelle vero?" disse sprezzante ma a quelle parole Camille si sentii offesa e anche una vera cretina.
Camille: "Io non sto appiccicata ad Akira, anzi lo tratto sempre male, per questo lui non mi vuole" disse con un tono freddo e distaccato, così a Kaede venne da ridere, una ragazza che dava ad Akira quello che si meritava. Una ragazza che finalmente non gli cadeva ai piedi facendo la svenevole, quindi lei meritava tutte le sue attenzioni e il suo interesse.
Kaede: "Senti tu….ti va di bere qualcosa? Ora devo vedere il mio fidanzato ma ti invito!" mentre abbozzo sul viso un sorriso lieve e divertito. Camille gli piaceva, era una ragazza di carattere e la trovava molto simile a lui…le stava già simpatica nonostante fosse una ragazza.
Dopo una mezz'oretta Kaede e Camille si ritrovarono ad un tavolo all'aperto di un bar del centro, nell'attesa del ragazzo di Kaede….nell'attesa però il freddo e glaciale Kaede si era sciolto, e aveva intavolato un discorso con Camille, naturalmente riguardante Akira.
Hanamichi: "Ehi Kaede scusa il ritardo, ma ho avuto un contrattempo!" arrivò tutto sorridente, poi baciò sulla bocca Kaede che arrossi nel vedere che Camille gli guardava perplessa.
Kaede: "Hanamichi caro, lei è Camille una mia nuova amica, non che una che tratta come si merita Akira Sendoh, cioè non gli cade ai suoi piedi come tutte quelle sceme!" ridacchiando
Hanamichi: "Capisco! Una ragazza che ha un po' di cervello e che vede Sendoh per quello che è, cioè un emerito cretino dal sorriso da ebete!!!" mentre se la rideva
Kaede: "Non ridere scemo! Camille è innamorata di lui….e Akira è innamorato di lei, solo che lui, non sa come gestire la situazione. E come la gestisce fa veramente schifo! Per non dire che combina cazzate su cazzate, ferendo continuamente lei!" gli disse seriamente, mentre Camille rimase sbigottita, poiché di tutto quello che aveva detto a Kaede….lui aveva ascoltato parola per parola, anche se non sembrava interessato…invece l'aveva ascoltata, comprendendo fino in fondo tutto, anche quello che lei non gli aveva detto.
Hanamichi: "Che idiota! Akira non sa gestire le situazioni d'amore, lui che si fa storie a non finire, ora che ha per le mani una cosa seria si perde per strada!" disse seriamente, così Camille si mise a ridere, erano divertenti i suoi nuovi amici…in più stavano veramente bene insieme.
Camille: "Cambiando argomento, mi dispiace che voi non siate andati al campionato!"
Rukawa: "A me no! Quest'anno ho molti problemi che…non ho tempo per giocare come vorrei!"
Camille: "Mi dispiace! Spero che i tuoi problemi si risolvano presto!" gli disse dolcemente, sentendosi preoccupata per il suo fratellastro.
Kaede: "Sei molto gentile, e molto dolce. Uno come Sendoh non ti merita!"
I 3 ragazzi parlarono ancora per ore molto piacevolmente, Sakuragi e Kaede apprezzavano molto la compagnia di Camille, così si misero d'accordo e si incontrarono anche nei giorni seguenti, andarono al mare e parlarono per molto e molto.
Camille così stava conoscendo Kaede, e gli piaceva il carattere del suo fratellino, perché era simile al suo, poi si sentiva legato a lui come da un filo sottile e invisibile che li faceva avvicinare, li faceva comprendere e unire….gli sembrava di conoscerlo da sempre, e gli voleva già molto bene.
Mentre Kaede si sentiva unito a Camille, lei aveva il suo stesso carattere: impaziente, freddo, distaccato, ma anche tanto dolce e molto premurosa, provava affetto per lei ed era diventata una sua buona amica, e vederla lo faceva stare bene.
I giorni passarono e il campionato nazionale finii, con la vittoria del Ryonan. Akira era euforico, il suo umore era alle stelle, stava tornando da Camille e tornava vincitore, non vedeva l'ora di varcare la porta di casa e abbracciare, stringere e baciare la sua Lilly…..ma una volta arrivato a casa erano le 21 di sera, ma la porta di casa era chiusa a chiave, una volta entrato trovo tutto buio, silenzioso e deserto, così il panico lo assalii, pensò che Camille in quel periodo in cui non c'era lei se ne fosse andata per tornare a casa in Italia, così si precipito in camera di lei…ma trovo la sua camera incasinata e tutte le cose di lei al solito posto.
Akira: "Ma dove sei Lilly? Kyoko era alla stazione…..dove sei?" lui rimise tutte le sue cose a posto, butto i panni sporchi in bagno, poi scese in salotto per attendere il ritorno di Camille…..ma le ore passavano e lei tardava ad arrivare, Akira si sentiva ansioso, teso e preoccupato…ormai era 1.25 quando Akira senti un mazzo di chiavi tintinnare, e la serratura della porta scattare, qualcuno stava rientrando….lui si alzo e accese le luci dell'ingresso, ritrovandosi una Camille molto diversa, con un vestitino azzurro molto leggero e corto, aveva i capelli lisci, la pelle molto abbronzata, poi era truccata e molto curata, ciò innervosì Akira che pensò subito che lei fosse uscita con un ragazzo.
Akira: "Ben tornata Camille! Ti sembra l'ora di tornare?" gli disse freddamente e molto irritato, mentre lei lo fisso perplessa e del tutto schifata da quelle parole e dal comportamento di lui.
Camille: "Comunque ben tornato, si sto bene grazie e tu? Ora se permetti vado a dormire!" gli sorrise, mentre con le parole si era beffato di lui.
Akira. "Dove sei stata? Con chi eri, per chi ti sei vestita così? Poi ti sei fatta tutta belle per un ragazzo, vero? Io sono ritornato e tu non c'eri cosa avrei dovuto pensare?" mentre si avvicinava a lei, parlandole con un tono che ricordava un fidanzato geloso, questo da una parte piacque a Camille, ma dall'altra la fece innervosire perché lui non aveva il diritto di farle il terzo grado.
Camille: "Akira tu non sei il mio ragazzo, quindi non ti devo spiegazioni. Poi scusa ma ho sonno quindi…..Buonanotte!" e si avvio in camera sua, una volta entrata, si mise il suo baby-doll, si strucco e si mise nel suo lettino per dormire….ma non riusciva a credere che quel cretino di Akira nel rivederla dopo giorni, non gli avesse chiesto niente, se stava bene, se gli era mancato niente! Ma le prime parole che le aveva rivolto erano di accusa, come fosse stato suo padre o il suo fidanzato al quanto cornuto. Camille si addormentò sperando che l'indomani Akira fosse più lucido e meno idiota, in fondo a lei bastava che la baciasse, non pretendeva che le dicesse di nuovo che l'ama.
Akira fece come lei, ed andò in camera sua, ma si mise a riflettere disteso sul letto…..non poteva credere che mentre lui era stato via, la sua Lilly avesse conosciuto un ragazzo, che ci uscisse insieme, non poteva accettarlo. Non voleva che un altro bramasse le stesse cose che lui voleva per sé, che un altro la baciasse e magari la toccasse.
Ma la stanchezza del viaggio e tutto il resto ebbero il sopravvento su di lui, così si addormentò con mille dubbi che gli ronzavano nella mente.
L'indomani al suo risvegli Akira scese per andare in bagno, lui subito entro deciso visto che per settimane aveva diviso la camera con Hiroaki, non aveva mai avuto problemi di condivisione del bagno, ne aveva riflettuto più di tanto su quello che poteva succedere……ma una volta entrato si ritrovò una scena che non doveva vedere…..intravide Camille dal vetro del box doccia così fece marcia indietro…non poteva essere vero, aveva visto parte del corpo di lei nudo…..non poteva aver combinato un tale disastro, se Camille se ne era accorta lo avrebbe ucciso, ma lui ora come poteva guardare Camille senza che alla mente gli ritornassero quelle immagini, erano stati solo pochi attimi, pochi istanti in cui però aveva visto già molto.
Akira rimase vicino alla porta del bagno, si sentiva imbarazzato, con il cuore in gola, e molto eccitato, lui aveva già visto delle ragazze nude ma….con Camille tutto era diverso, già lei lo turbava sempre, ora però il suo corpo l'aveva letteralmente sconvolto…ora pregava solo che lei non se ne fosse accorta del suo improvviso ingresso in bagno…….
Camille dal canto suo non si accorse di niente, era completamente presa dal getto dell'acqua che la stava facendo rilassare e che la tonificava dopo la corsa che aveva fatto poche ore prima. Una volta che lei uscii dal bagno con indosso solo un asciugamano, fisso Akira sorpresa di trovarlo lì sulla porta del bagno, poi gli sorrise. Mentre Akira si sentiva morire, era dannatamente impaurito dalla reazione di lei….poi arrossi vistosamente a vederla, perché la sua mente gli rammentava gli attimi prima e alcune immagini del corpo di Camille sarebbero state difficili da dimenticare.
Camille: "Buongiorno Aki! Come stai? So che hai vinto al campionato, oggi festeggiamo ok?"
Akira: "Certo, poi abbiamo da festeggiare anche il tuo compleanno!" lei si limitò a sorridergli, poi entro in camera sua per rivestirsi, mentre Akira si butto sotto il getto tiepido dell'acqua mentre cercava di dimenticare quello che era successo e della sua eccitazione crescente.
Una volta rivestito Akira scese e si ritrovò la colazione pronta, e una Camille con un vestitino color verde acqua che le faceva risaltare l'abbronzatura e i suoi occhi chiari.
Akira si mise a mangiare mentre fissava Camille, doveva assolutamente togliersi ogni dubbio dalla mente, e perciò doveva chiedere spiegazioni a lei.
Akira: "Lilly mi diresti dove sei stata ieri? Mi sono preoccupato molto pensavo di non rivederti"
Camille: "Sono stata a cena con Hanamichi e Rukawa, in questo periodo siamo diventati piuttosto amici e poi sono loro che mi dicevano cosa combinavi al campionato"
Akira: "Davvero! Quindi sei un tutt'uno con il ghiacciolo!" disse molto sprezzante lanciandole un occhiata al quanto raggelante e perfida.
Camille: "Lui è mio fratello e sono felice di averlo, mentre Hanamichi è molto simpatico, pensa che siamo diventati amici parlando di te! Akira vuoi venire con me e loro oggi?" sorridendogli
Akira: "Non credo di essere stato invitato!" disse sprezzante e irritato
Camille: "L'ho appena fatto io, ti ho invitato a venire con noi….solo un giretto per il centro, niente di più e niente di meno…saranno felici di vederti!" mentre ridacchiava
Alla fine Akira segui Camille, e resto con lei, Kaede e Hanamichi per tutto il giorno, scoprendo nuovi lati di Kaede, Hanamichi e Camille…però si diverti un sacco con loro….effettivamente la sua Lilly aveva ragione questi due sono matti e molto divertenti. Più volte nella giornata Hanamichi e Kaede avevano litigato, si erano malmenati per poi finire a fare i piccioncini che tubano felici.
All'ennesima volta in cui Kaede e Hanamichi si misero a fare i piccioncini, Camille prese per un braccio Akira e lo portò con sé a vedere una vetrina.
Camille: "Non è che mi interessi la vetrina, ma volevo lasciar soli quei due…."
Akira: "Sono smielati! Penso che potrebbero far concorrenza ai miei genitori tu che ne dici?" mentre se la rideva, poi si soffermò a fissare Camille con molta dolcezza.
Camille: "Si direi proprio di si! Quando iniziano a baciarsi poi non la finiscono, così io mi sento al quanto di troppo. Akira….mi devo scusare con te per la reazione di ieri sera e che…"
Akira: "Scusami tu e che….mi sono sentito geloso, tu mi mancavi, e non trovarti a casa mi ha fatto pensare subito che te ne fossi andata…..poi accertato che c'eri ancora…..ho temuto che avessi per caso conosciuto un ragazzo" gli disse mentre le prese la mano e la fissava negli occhi.
Camille: "Akira! Non devi neanche pensarla una cosa del genere perché vedi io" ma come al solito le parole di Camille vennero interrotte perché Hanamichi li chiamò a gran voce.
Hanamichi: "Ragazzi che ne dite se andiamo a festeggiare la vittoria del grande Akira?"
Camille: "Io ci sto, però…..non possiamo uscire così, io sono con un vestito non adatto, poi perché non andiamo in un ristorante italiano?" sorridendo felicissima
Kaede: "Io ci sto, la pasta italiana è la migliore! Così mi abbufferò con gli spaghetti!"
Hanamichi: "Sei gentile Camille ad offrirci cena…ci vediamo alle 19.00 al solito posto ok?"
Camille: "Ma io…veramente non ho detto che offrivo….." ma sia Kaede che Hanamichi si erano già allontanati, senza aspettare che lei gli rispondesse, così Akira si mise a ridere perché il viso di Camille era troppo comico.
Akira: "Ti hanno fregato alla grande! Ma scommetto che non è la prima volta vero?"
Camille: "Esatto! Quei due sono degli scrocconi! Ma si va, pagherò io la cena, solo perché si festeggia la tua vittoria Akira se no….." mentre gli sorrise dolcemente, così Akira si chinò su di lei e la bacio sulle labbra dolcemente lasciandola di stucco….mentre lei rimase immobile, è del tutto stordita lui si allontanò a grandi passo sorridendo.
Camille: "Aspettami Aki….non mi lasciare indietro!" poi lo raggiunse e si misero a camminare fianco a fianco, nel mentre Akira le parlava del campionato.
Camille si sentiva felice, finalmente il suo Akira era tornato, ma anche oggi gli era sfumata l'occasione per dirgli che lo amava.
Una volta tornati a casa Akira decise di mettersi un po' in ghingheri, scelse i pantaloni blu, una camicia bianca e una giacca blu tanto per essere un po' elegante, ma mentre si stava mettendo la camicia entro di colpo in camera sua Camille, che si sedette sul suo letto con aria disperata. Akira nel vederla rimase perplesso, da quando lei era diventata così un tutt'uno con lui che non si vergognava più ad entrare in camera sua?
Camille nel vedere il petto nudo di Akira si senti eccitata, desiderosa di toccarlo e baciarglielo, ma si limitò a fissarlo mentre lentamente lui si abbottonava la camicia, che lo faceva sembrare più grande e molto più eccitante. Poi Akira decise di rompere quel silenzio…..
Akira: "Problemi Lilly? Mi sembri in crisi, come mai?" fissandola perplesso
Camille: "Non so cosa mettermi…mi daresti un consiglio? Ti prego Aki!" facendogli gli occhi dolci
Akira: "Ok! Allora andiamo in camera tua…vediamo cosa avevi in mente di metterti!" mentre gli sorrise felice della proposta di Camille.
Una volta entrato nella camera di lei si sedette sul letto a gambe incrociate, prendendo fra le mani il draghetto che le aveva regalato e che era sul letto, nel mentre Camille gli mostrò diversi vestiti, ma nessuno di quelli piaceva ad Akira, o meglio non li riteneva adatti per la serata…….
Camille: "E ora? Mi hai bocciato tutti i vestiti che avevo in mente!" fingendosi offesa, mentre Akira stava pensando, poi si alzò dal letto per dare un occhiata nell'armadio di lei, che non obbietto, alla fine le butto sul letto una camicetta di seta in stile cinese color azzurro e una gonna con uno spacco laterale dello stesso colore della camicia, nel vederli a lui sembrarono adatti…..
Akira: "Provateli e poi vediamo!" lui usci dalla camera, nel mentre lei si cambio velocemente, poi usci e fece un défilé per lui….da subito la fisso interessato, poi compiaciuto ed eccitato.
Akira: "Perfetta! Sei una favola….non sai che ti farei!" la frase gli usci spontanea, poi rendendosi conto che forse era inadatta arrossi e cerco di rimediare, ma Camille si mise a ridere e gli fece capire che aveva apprezzato quel complimento anche se con doppi sensi neanche tanto velati.
Quando alla fine uscirono, Akira si ritrovo Camille leggermente truccata, con i capelli lisci, con quel vestito tanto peccaminoso…tanto che non sembrava nemmeno una neo 18enne, ma una donna di cui voleva conoscere tutto anche i minimi dettagli dei suoi pensieri, ma soprattutto del suo corpo.
La cena trascorse ottimamente, si divertirono un sacco tutti e 4 poi proseguirono la serata in un bar dove Camille e Akira si limitarono a bere solo un paio di birre, mentre invece Hanamichi e Kaede si ubriacarono alla grande! Così alla fine loro due dovettero accompagnare i due ubriaconi nella casa di Hanamichi che fortunatamente era vicina, una volta mollati quei due si diressero verso casa.
Akira: "Domani quei due avranno un bel mal di testa che se lo ricorderanno per sempre!"
Camille: "Io non ci conterei. Molte di queste sere in cui sono uscita con quei due, quasi sempre si ubriacano e il giorno dopo sono già di nuovo pronti a rifarlo"
Akira: "Ragazzi dalla sbornia facile!" mentre ridacchiava, ma poi vide Camille singhiozzare e cominciare a camminare storto
Akira: "Tutto ok Lilly? Non mi dirai che anche tu, hai alzato troppo il gomito!"
Camille: "Non lo so, però di sicuro sono i fumi dell'alcol a farmi singhiozzare!" poi ridacchio
Akira: -Andiamo bene! E così ora è anche ubriaca!- poi lei singhiozzo nuovamente, solo che stava per cadere a terra, ma lui la bloccò fermandone la caduta prendendola tra le braccia, e nel fissarle il viso Akira vide Camille sbronza persa.
Una volta arrivati a casa, Akira porto Camille in camera e la mise sul letto con una coperta addosso in modo che non prendesse freddo, poi lei lo blocco facendolo sedere sul letto.
Camille: "Aki….io ti amo…ti amo tanto sai!" gli disse mentre gli accarezzava il viso
Akira: "Lilly non sai che stai dicendo, sei solo sbronza" -Figuriamoci! Ora vado a credere alle sue parole…proprio mentre è sbronza e non sa quello che dice!- pensò rattristandosi
Camille: "Guarda che so quello che dico! Io ti amo Akira Sendoh, amo tutto di te. E mi piacerebbe essere tua e solo tua! Non mi credi?" mentre gli sorrise dolcemente e singhiozzando ogni tanto
Akira: "Sinceramente no! Non ti credo, ma se ti fa piacere fingerò di crederti…….però io ti amo veramente Lilly e non te lo dico perché sono sbronzo!"
Lei lo attirò a sé e si baciarono per un paio di minuti, finché lei poi si lasciò cadere sul letto e si addormento di botto esausta.
Akira tornato in camera sua si sentiva frustrato, perché credeva che Camille lo stesse prendendo in giro, non poteva credere alle parole di una che è ubriaca persa, e che domani non si ricorderà niente di niente, nemmeno di avergli detto quelle parole.
Infatti l'indomani Camille non si ricordava niente di niente, dopo aver accompagnato Hanamichi e Kaede a casa nella sua mente c'era il buoi più totale. Ma pensava che non fosse successo niente quindi si rilasso, e non chiese delucidazioni ad Akira.
Mentre una parte di Akira avrebbe voluto chiedere a Camille se….se lo amava veramente, avrebbe voluto sapere se le sue erano solo parole di una sbronza, o una vera confessioni di una che lo amava veramente…anche perché ieri sera Camille gli aveva detto chiaramente che volava essere sua. Ma per paura che la sua Lilly gli dicesse che non pensava niente di tutto ciò, che erano solo dei vaneggiamenti dovuti all'alcol non gli chiese niente
I giorni passarono e le vacanze proseguirono felicemente, anche se Camille era sempre molto sfortunata, non riusciva mai a dire ad Akira che lo amava, però stavano passando delle magnifiche vacanze estive. Andavano al mare, in piscina, a correre la mattina, a passeggiare la sera, la loro vita insieme era intensa….anche se avevano i loro amici tra i piedi molto sovente, forse anche troppo.
Mentre l'estate stava scorrendo, e il ritorno a scuola si avvicinava Akira e Camille accumularono un sacco di ricordi, di foto e oggetti vari che gli ricordavano momenti speciali.
Era un sabato pomeriggio di fine agosto, Akira e Camille stavano da soli in un tavolo all'aperto di un bar del centro, dove loro andavano sovente……
Akira: "Mi dimenticavo! Lilly prima Hiroaki mi ha dato la copia delle foto che abbiamo fatto"
Camille: "Davvero? Posso vederle?" mentre gli sorrise, lui annui felice, così lei prese la sedia e si avvicino a lui……si sfioravano, si toccava ma mentre lei ora sembrava rilassata Akira si sentiva agitato, il fatto di averla vista sotto la doccia lo turbava ancora, soprattutto nei suo sogni. Ora poi si sentiva in imbarazzo, la pressione gli saliva, sentiva ancora più caldo di prima così sorseggio più volta la sua bibita, poi sentire la pelle morbida di Lilly toccarlo gli procurava dei brividi di piacere e gli accendevano il desiderio di lei……ormai la amava molto, e desiderava molto fare l'amore con lei, ma non solo una volta come in una avventura, ma possibilmente per sempre.
Alla fine Akira si impose la concentrazione sulle foto, e su quello che lei gli stava dicendo, anche se più volte i suoi occhi si soffermavano sul dolce viso di lei, mentre sorrideva, mentre gesticolava.
Più tardi mentre tornavano a casa, Akira si rammento improvvisamente che non avevano ancora festeggiato il compleanno di lei, non le aveva dato il suo regalo…..ma come…..poi si ricordò dei suggerimenti del suo buon vecchio amico Hiroaki.
Akira: "Camille non ho ancora festeggiato il tuo compleanno….che ne dici se stasera ti porto fuori? Ti invito a cena….un po' come se oggi fosse il 17 di luglio ok?"
Camille: "Guarda che non ti devi sentire in obbligo…..mi bastano gli auguri!" disse freddamente, mentre alla mente riapparirono le immagini di quella sera, in cui lui gli aveva detto ti amo, e quando lei aveva provato a dirglielo lui l'aveva azzittita.
Akira: "Nessun obbligo. Solo un piacere! Quindi questa sera fatti carina per me intesi!" poi le diede un lieve bacio sulle labbra per poi sparire, voleva andare a casa di Hiroaki, aveva bisogno di un paio di consigli molto preziosi che solo lui poteva dargli.
Rimasta sola e titubante Camille tornò a casa, si fece un bagno, si vesti e si fece carina come le aveva chiesto Akira…sperando che lui lo gradisse. Si mise un vestito blu dalle spalline strette e la gonna corta, si mise la collana regalatagli da Andrea, si truccò e si pettinò in modo da essere perfetta….questa volta voleva vuotare il sacco con Akira. Era decisa e determinata, questa sera niente e nessuno gli avrebbe impedito di dirglielo.
Una volta che Akira ebbe i consigli voluti torno a casa, si preparò e attese Camille sul fondo della scala, impaziente di vederla…e quando arrivò Akira si disse che gli attimi in cui lei si era fatta attendere erano valsi tutti se il risultato era vederla così……magnifica.
Akira portò Camille in un ristorante molto romantico, dove mangiarono a lume di candela, tutto sembrava perfetto, parlavano di cose sciocche ma i discorsi erano piacevolissimi, entrambi si sentivano eccitati da questa serata magica e entrambi sognavano una conclusione altrettanto speciale e romantica che si potessero ricordare per sempre.
Dopo la fantastica cena Akira portò Camille sul promontorio, nel vederla tremare leggermente per via della aria fresca lui si tolse la giacca per posarla sulle spalle di lei, qualche secondo dopo la strinse a se abbracciandola..…tutto era assolutamente perfetto, entrambi si fecero coraggio e tentarono di intavolare il discorso più importante per entrambi….
Akira/Camille: "Io dovrei…..cioè voglio….." poi si bloccarono entrambi
Camille: "Ok! Prima tu Akira. Che cos'è che vuoi dirmi?" sorridendogli
Akira: "No prima tu! Prima le donne….è l'etica cavalleresca!" accarezzandole il viso, poi si chino su di lei per baciarla dolcemente, poi passandole un braccio dietro al collo trattenne Camille per baciarla più volte e con sempre più trasporto.
Una volta che si lasciarono si fissarono sorridendosi, poi Camille si strinse a lui, si lascio accarezzare la schiena, la nuca mentre ascoltava il battito del cuore di Akira che era accelerato, gli batteva fortissimo, poi assaporava il calore del suo corpo che la avvolgeva.
Akira la bacio ancora un paio di volte cercando di prolungare il più possibile quegli attimi bellissimi e per niente paragonabili ad altro.
Poi Camille si separò da quell'abbraccio prese un paio di respiri, per darsi coraggio e cercare di dire tutto a lui, oramai non aveva scuse, doveva andare fino in fondo.
Akira: "Lilly, ora mi dici cosa avevi cercato di dirmi prima?" mentre la fissava e gli sorrideva dolcemente in attesa di dirle dolci parole, che esprimessero ciò che sentiva a stare con lei.
Camille: "Akira io volevo semplicemente dirti che io" e venne interrotta come sempre……
"Akira….ma sei proprio tu Akira, il mio dolce Akira!" disse una voce femminile, poi comparve una ragazza che saltò letteralmente tra le braccia di Akira, che non sapeva che dirsi e cosa fare.
Akira: "Ma tu sei Kaori….ciao Kaori ma cosa ci fai qui?" tutto sorridente
Kaori: "Niente di speciale, sono uscita con delle amiche, poi ti ho visto ed eccomi! Lo sai che sei sempre uno schianto, io ti amo ancora molto e per me ha significato molto quella settimana in cui siamo stati insieme….anche venire a letto con te ha significato molto!" gli disse mentre si stringeva sempre più a lui e faceva la svenevole.
Akira: "Anche per me il periodo con te è stato speciale, veramente!" a quelle parole Camille si sentii una completa deficiente, lui stava cercando di abbordare Kaori e proprio davanti a lei, di certo sia Akira che Kaori sembravano molto felici di rivedersi…..
Mentre la povera Camille ritrovatasi ad essere la terza in comodo si sentii una rabbia salirgli, il sangue le ribolliva….che Akira era un dongiovanni lo sapeva, gli avevano detto che aveva un sacco di ragazze, che era stato con tante ma…..ma questo era troppo…un attimo prima faceva il carino con lei e ora ci provava con questa…….
Camille: "Scusate il disturbo, me ne vado!" -Crepa Akira! E pensare che stavo per dirti che Ti Amo! Ma quando mai, io ti ODIO!- disse freddamente e irritata da morire, una volta che si tolse dalle spalle la giacca di lui, gliela tirò in facci ad Akira, poi alzò i tacchi e si avvio a passi veloci verso casa, dopo qualche passo però si mise a correre, non aveva la minima intenzione di sorbirsi la bella scenetta di Akira che rimorchiava quella tipa.
Akira: "No Aspetta! Scusami Kaori….è stato un piacere rivederti ma ora devo andare!" -E ora perché Lilly si è arrabbiata! Spero che non sia per colpa di Kaori….- ma Kaori lo trattenne ancora un po' per chiacchierare, mentre lui cercava di scaricarla gentilmente.
Quando finalmente lasciò Kaori, si mise a correre, nel disperato tentativo di raggiungere Camille e di aggiustare il tutto, sempre se fosse riuscito ad aggiustare tutto.
Akira non fece in tempo a raggiungerla, o meglio la ritrovò a casa, mentre era in bagno a struccarsi e a prepararsi per andare a dormire, si era già mesa la sua camicia da notte di seta, che sembrava molto una sottoveste a vederla.
Akira: "Ciao! Sono tornato, sai Kaori mi ha trattenuto e così……." mentre cercava di abbozzare una scusa, e cercava di attivare una reazione da parte di Camille, ma lei non rispose e lo ignorò completamente. Akira capii che lei era incavolata…..ma voleva sapere cos'era quello che lei aveva cercato di dirgli, era troppo curioso. Poi Camille fece per andarsene e tornare in camera sua…..ma Akira non glielo permise, non poteva lasciarlo questa notte così insoddisfatto e con mille dubbi.
Akira: "Lilly…..dimmi cos'è che prima stavi cercando di dirmi, prima che Kaori ti interrompesse" mentre la guardava preoccupato, perplesso e intimorito, poi Camille lo guardo raggelandolo
Camille: "Niente di importante! Assolutamente niente che ti interessi credo!" con tono duro
Akira: "Prova a dirmelo…forse invece mi interessa, anzi sicuramente mi interessa, visto che sei tu a dirmelo. A me interessa tutto di te!"
Camille: "Smettila di fare il tacchino! Poi ti ho detto che non è niente di importante. Buonanotte!" dopo di che entro in camera sua e richiuse la porta sbattendola, così lascio Akira interdetto e senza parole….che si incavolo a sua volta così entro in camera di Camille
Akira: "Si può sapere che ti prende? Ora mi dici cos'è che volevi dirmi?"
Camille: "Sei forse sordo? Ti ho detto che non è niente, era solo una sciocchezza! Poi a me non prende un bel niente, mi da solo fastidio essere trattata da stupida come stai facendo ora tu!"
Akira non capii cos'era successo, di punto in bianco Camille era tornata fredda e spietata, era netto che aveva combinato qualcosa ma ora…..come faceva ad aggiustare il suo rapporto con lei.
Di sicuro per stasera doveva abbandonare l'idea di chiedergli di essere la sua ragazza.
Poi Akira se ne andò perplesso, triste e molto mogio in camera sua, si svesti per poi buttarsi sul suo letto e riflettere, non poteva credere che questa magnifica serata potesse concludersi così, era stato tutto magnifico e romantico se solo Kaori non si fosse fatta viva.
Mentre Camille rimasta sola in camera comincio a prendere a pugni il cuscino, immaginando che fosse la faccia di Akira, perché la prima tentazione che aveva avuto prima era di prendere a pugni quel bel visino perfetto…..ma ci aveva rinunciato.
Camille: -Non posso credere a quello che è successo! Arriva quella troietta e lui neanche mi fila più, neanche di striscio. Almeno dire 'O scusate vi presento', almeno avrei pesato che per lui esistevo ancora, invece era lì tutto sorridente compiaciuto davanti a Kaori!!! STRONZO!- mentre diede un forte pugno al cuscino, per poi sbatterlo più volte sul letto.
Camille: -Aveva ragione Kaede! Per Akira io sono una come le altre, sono solo una con cui vuole divertirsi….una volta che mi avrà portata a letto come le altre….saluti è stato un piacere incontrarti! Ma non andrà così, perché io non ci casco, e non gli dirò che lo amo! Non glielo dirò MAI e poi MAI! Per fortuna che non sono mai riuscita a dirglielo, se no ora si gongolerebbe nel sapere che lo amo e che soffro per colpa sua. Akira è solo un DONGIOVANNI!-
E così le cose tra loro si stavano complicando ulteriormente, e come sempre grazie ad un ennesima incomprensione e ad una crisi di gelosia profonda.

Mars: Questa volta l'idea di complicare le cose è stata tua…quindi…assumitene le responsabilità
Uranus: Se tutto fila sempre liscio che gusto c'è, meglio un po' di movimento
Mars: Si come no….tanto soffrono solo entrambi
Camille: Non è certo colpa di Uranus se Akira è un dongiovanni
Akira: Non sono un dongiovanni!
Camille: Invece si! Ti dico di si!
Akira: Ti dico si no!
Mars: Mentre loro litigano…noi scriveremo il seguito….
Uranus: Speriamo solo che non ci rompano troppo le scatole Akira e Camille.
Mars: In effetti quando si mettono a litigare sono insopportabili!

Continua……..




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