Presto sarebbe iniziato il campionato nazionale,
mancavano esattamente solo 5 giorni alla partenza di Akira e Camille si sentiva
un po' giù di morale per questo motivo, ma anche perché ormai Akira
era sempre e solo in palestra ad allenarsi, passava con lei solo un oretta la
sera, perché poi andava a dormire molto presto e stanco morto.
Così
il loro rapporto aveva subito un forte rallentamento, per non dire una brusca
frenata.
E come se non bastava quelle oche giulive erano tornate alla carica
.stavano
sempre a cacciare Akira come fosse una preda di una caccia pregiata. In più
quelle cretine sarebbero anche andate a tifarlo, pure in trasferta andavano
..erano
appiccicose peggio del miele.
Ma quella sera Micaela e Toshio annunciarono
che avevano deciso di andare di nuovo in vacanza e che sarebbero partiti tra 3
giorni, cioè 2 giorni prima della partenza di Akira.
Akira: "Ma
se
io parto e voi anche
.Camille resterà completamente sola a casa!"
preoccupato
Micaela: "OH! E' vero non ci avevo proprio pensato
..non
ci voleva! Non mi ero ricordata che tu tesoro parti per il campionato, mi dispiace
Camille, mi sono dimenticata di te!" sentendosi in colpa
Camille: "Ma
dai non sono una bambina, per di più tra 10 giorni divento maggiorenne
quindi! Non avete alcun motivo per preoccuparvi! Io baderò alla casa mentre
sarete via" sfoderando un sorriso
Akira: "Cosa? Compi gli anni il
17 di luglio?" -Ma perché! Cavolo non ci voleva, lei rimane tutta
sola e oltretutto compirà gli anni da sola
..io volevo esserci al
suo compleanno! 18 anni si compiono solo una volta nella vita, e io
non sarò
con lei!- del tutto stupito e per niente felice di questa notizia
..perché
si sentii morire dentro.
Camille: "Si, sono del 17 luglio e tu? Quando
compi gli anni Akira?" mentre gli sorrideva felice
Akira: "A settembre,
il 3 di settembre con precisione!" mentre la fissava tristemente
Camille:
"Allora lo festeggeremo insieme ok!" sorridendo mentre lui annui anche
se non era per niente euforico, l'idea di lasciar sola Camille lo turbava
Micaela: "Quando torneremo faremo una bella festa per il compleanno di
Camille ok?" cercando di riaggiustare il casino che avevano combinato.
Camille:
"Non è necessario, io non sono abituata a tutto ciò! Vanno
benissimo solo gli auguri"
Toshio: "Figuriamoci! Se non vuoi una
vera festa con amici e roba del genere, almeno festeggeremo in famiglia! Intesi
Camille!"
Camille: "Ok! Piuttosto dove andate di bello voi due?"
tutta sorridente e felice
Micaela: "Andremo alle Hawaii, e poi alle terme,
staremo via per un po'
."
Camille: "Divertitevi ok! Mentre tu
Akira dovrai mettercela tutta!" lui annui, ma da quando aveva saputo della
partenza dei suoi e del compleanno di Camille, si era intristito. Perché
da una parte voleva partire per andare al campionato e vincerlo e dall'altra voleva
restare con Camille.
Mentre Camille aveva distribuito tutti quei gran bei sorrisi,
aveva finto di essere felice e contenta per non far preoccupare nessuno, per non
fargli capire che c'era rimasta male e che non voleva essere di peso a nessuno,
anche se alla fine nessuno la calcolava proprio come questa volta.
I giorni
si susseguirono, prima partirono Toshio e Micaela e poi venne la partenza di Akira,
quella mattina lui doveva partire la mattina presto, quando usci dalla porta di
camera sua fisso un attimo la porta della camera di Camille, lei stava ancora
dormendo di fisso e lui la stava per lasciare.
Per diversi giorni non l'avrebbe
vista, e neanche sentita, si fisso il braccialetto che aveva al polso e poi si
allontanò
.promettendo a se stesso di ritornare vincitore. Il tragitto
in treno per arrivare alla fatidica città del campionato, ad Akira sembro
eterno e angosciante.
Koshino: "Akira
.a cosa pensi? Sei stato per
tutto il tempo in silenzio e sembri distante miglia e miglia da noi! Pensi a lei?"
disse dolcemente
Akira: "Si! Siamo partiti molto presto e così
non l'ho potuta salutare. Mi manca già, ma voglio vincere e tornare da
lei come il migliore!" disse determinato
Koshino: "Per il suo compleanno
cosa conti di fare? Senti perché non la chiami il giorno del suo compleanno,
gli fai gli auguri e poi quando torni festeggi solo con lei
una cena
da soli e un bel programma per il dopo cena. Una cosa molto romantica, la riempi
di attenzioni, un insieme di cose che sicuramente anche lei gradirebbe!"
mentre faceva lo sdolcinato
Akira: "Per la telefonata e la cena passi,
ma per il dopo cena credo che mi ucciderebbe Camille!"
Koshino: "Io
intendevo che nel dopo cena tu gli dici che la ami e le chiedi di essere la tua
ragazza. Dio Akira come sei malizioso, mi metti parole in bocca che non ho detto!"
alterandosi
Akira: "Vedremo
..prima devo vincere e tornare da lei
poi vedrò!" disse sorridendo.
Quando Camille si sveglio non c'era
proprio nessuno a casa, così ora la casa era completamente deserta, silenziosa
e tutta sua
passo il più della giornata a fare niente, ma proprio
niente di niente, si sentiva sola, come non si era mai sentita da molto tempo,
forse da quando si era trasferta.
I giorni passarono le partite di Akira cominciarono
e il Ryonan stava vincendo sempre, Kyoko e Camille si vedevano sovente, facevano
le solite cose da donne: shopping, prendevano il sole, parlavano
così
Kyoko aggiornava Camille sugli sviluppi del campionato, o almeno le diceva quello
che sapeva grazie alle telefonate di Fukuda, visto che Akira non la chiamò
mai.
Poi arrivò il compleanno di Camille, quel giorno ai suoi occhi
sembrava il più triste di tutti, non aveva mai passato un compleanno così
.così
solitario. Alla mattina arrivò un pacchetto per lei che arrivava direttamente
dall'Italia ed era di Andrea suo padre
..una volta aperto si ritrovò
una collana di diamanti e due zaffiri
.sicuramente era un imitazione ma era
bellissima lo stesso, lei la apprezzo molto, come apprezzo la lettera che suo
padre le scrisse, poche righe ma le più belle, poiché Andrea gli
scrisse che le voleva bene e che la considerava sempre la sua bambina, parole
che in quel giorno di festa a lei suonarono perfette, avrebbe voluto telefonare
e parlare con Andrea, ma sicuramente avrebbe trovato sua madre
..e Camille
non voleva sentire sua madre.
Nel pomeriggio Camille usci per andare a fare
spese, e Akira scelse proprio quel momento per cercarla telefonandole, la richiamò
più volte senza mai riuscire a parlarci, poiché il telefono squillava
fino a che non dava occupato, così non trovandola mai a casa e si preoccupo.
Per
tutto il pomeriggio Camille andò in giro, vagando di qua e di là
..cercando
di trovare una ragione per cui doveva essere felice di festeggiare il suo compleanno
oggi. Alla fine si lascio andare nello shopping selvaggio, nel vano tentativo
di risollevarsi il morale che era sotto i piedi. Ma una volta tornata a casa,
si ritrovò ad aver speso un sacco di soldi ed a non essere per niente felice.
La
sera lei si preparò cena, compresa una mini torta con una candelina per
festeggiare
Camille: "Tanti auguri a me, tanti auguri a me, tanti auguri
Camille, tanti auguri a me!" poi spense la candelina anche se si sentiva
un bel po' patetica.
Poi suonò il telefono, così corse a rispondere,
nella speranza che fosse per lei
..
Camille: "Famiglia Sendoh chi
parla?" tutta speranzosa e sorridente
Akira: "Lilly finalmente! E'
tutto il giorno che ti cerco! Auguri Lilly, volevo farti gli auguri di buon compleanno,
anche se siamo distanti
.io penso sempre a te Camille, mi manchi, mi
manchi tanto sai! Dimmi che ti manco anch'io, anche se non lo pensi, dimmelo ti
prego!" la supplico con una voce dolcissima, aveva veramente bisogno della
voce di Camille, gli mancava e non sapeva che fare, non sapeva come colmare quel
vuoto che provava nel non averla accanto.
Camille nel sentire quelle parole
di Akira si sedette a terra, appoggiandosi al muro che aveva proprio alle sue
spalle, poi si mise a sorridere, felice di questa chiamata, felice che lui la
pensasse.
Camille: "Aki
mi manchi, mi manchi tantissimo. E
non te lo sto dicendo perché mi hai detto di dirtelo, ma perché
lo penso e perché
Akira io ti
" ma venne interrotta
da lui.
Akira: "Scusa Lilly, ma devo lasciarti, sai c'è la cena
e se non arrivo in tempo non mangio più, ci sentiamo Lilly e grazie per
le parole, mi hai reso felice
..Ti Amo Lilly!" e riattacco il telefono
felice di essere riuscito a dirglielo, felice che lei gli avesse detto che sentiva
la sua mancanza.
Mentre Camille rimase con la cornetta in mano e terminò
il discorso che Akira le aveva bloccato
Camille: "Akira io ti amo! E'
questo che volevo dirti!" poi si strinse le ginocchia al petto e si mise
a piangere "Come una scema ora piango perché mi ha detto che mi ama.
Ma perché non mi fa mai dire queste maledette parole, mi interrompe sempre!
Dannazione Akira, come faccio a dirtelo se tu non chiudi mai la tua bocca!"
Una volta che si riprese andò a mangiarsi la torta, aveva tanta di
quella tristezza da smaltire che le sembra che quel dolce la facesse sentire meglio,
poi andò a dormire anche se il suo sonno non era per niente tranquillo
anzi
.era molto agitato e più volte aveva sognato Akira, mentre le
diceva che l'amava, ma lui alla fine andava sempre via con un'altra.
All'ennesima
volta che lo sognò lei si sveglio di soprassalto, tutta fradicia di sudore,
con tutto il suo baby-doll incollato al corpo, il battito del cuore accelerato
e il respiro veloce
..poi si rimise sdraiata cercando di scacciare questi
pensieri
poi finalmente riuscii ad addormentarsi.
La mattina si
sveglio prestissimo
non riusciva a dormire serena, continuava a sentirsi
agitata.
Rimase nel letto per un po' poi decise di andare a correre, un po'
di fatica gli avrebbe fatto bene per schiarirsi le idee e per smaltire i chili
che sicuramente stava prendendo a non fare niente dalla mattina alla sera
si
mise dei pantaloncini corti lilla, una t-shirt azzurra, si fece una coda ai capelli
e andò a correre, fece una lunga corsa fino ad andare verso la spiaggia.
Una
volta in spiaggia si rilasso, per riprendere fiato e cercare di riprendersi dalla
fatica
ma dopo qualche minuto si rimise a correre per tornare a casa,
ma quando passo davanti al campo da basket ci trovò il suo fratellastro
Kaede Rukawa, così si blocco e si mise a guardarlo incuriosita.
Camille
rimase a guardare Kaede giocare per molto, trovando che il suo modo di giocare
era totalmente diverso da quello di Akira, era un gioco più teso e rabbioso,
mentre Akira era sempre rilassato, tranquillo e felice mentre aveva la palla in
mano.
Kaede: "Per quanto ancora pensi di rimanere a guardarmi?" disse
bruscamente interrompendo le considerazioni e i confronti che faceva lei.
Camille:
"Dici a me? Scusa ma
..trovo che giochi bene e così mi sono soffermata
a guardarti!"
Kaede: "Camille è così che ti chiami
vero?" mentre la fisso con i suoi occhi di ghiaccio
Camille: "Si
esatto! Allora ti ricordi di me, nonostante ci siamo visti solo 2 volte!"
gli disse freddamente, mentre si sedette sulle scalinate nell'ingresso del campo
da basket.
Kaede: "Tu sei la ragazza di Akira Sendoh
..quel giorno
in cui venni a casa di Akira, lui mi disse che non avevo interrotto niente ma
non
avevo avuto la stessa impressione!"
Camille: "Io e Akira non stiamo
insieme! Siamo solo amici
..sai lui non mi
." abbassando la voce
e il suo sguardo si stava intristendo.
Kaede: "Non ti ha mai chiesto di
essere la sua ragazza? Tipico! Quello ha un sacco di ragazza che gli ronzano attorno
e lui se le tiene tutte buone, tu sarai una di quelle vero?" disse sprezzante
ma a quelle parole Camille si sentii offesa e anche una vera cretina.
Camille:
"Io non sto appiccicata ad Akira, anzi lo tratto sempre male, per questo
lui non mi vuole" disse con un tono freddo e distaccato, così a Kaede
venne da ridere, una ragazza che dava ad Akira quello che si meritava. Una ragazza
che finalmente non gli cadeva ai piedi facendo la svenevole, quindi lei meritava
tutte le sue attenzioni e il suo interesse.
Kaede: "Senti tu
.ti
va di bere qualcosa? Ora devo vedere il mio fidanzato ma ti invito!" mentre
abbozzo sul viso un sorriso lieve e divertito. Camille gli piaceva, era una ragazza
di carattere e la trovava molto simile a lui
le stava già simpatica
nonostante fosse una ragazza.
Dopo una mezz'oretta Kaede e Camille si ritrovarono
ad un tavolo all'aperto di un bar del centro, nell'attesa del ragazzo di Kaede
.nell'attesa
però il freddo e glaciale Kaede si era sciolto, e aveva intavolato un discorso
con Camille, naturalmente riguardante Akira.
Hanamichi: "Ehi Kaede scusa
il ritardo, ma ho avuto un contrattempo!" arrivò tutto sorridente,
poi baciò sulla bocca Kaede che arrossi nel vedere che Camille gli guardava
perplessa.
Kaede: "Hanamichi caro, lei è Camille una mia nuova
amica, non che una che tratta come si merita Akira Sendoh, cioè non gli
cade ai suoi piedi come tutte quelle sceme!" ridacchiando
Hanamichi: "Capisco!
Una ragazza che ha un po' di cervello e che vede Sendoh per quello che è,
cioè un emerito cretino dal sorriso da ebete!!!" mentre se la rideva
Kaede:
"Non ridere scemo! Camille è innamorata di lui
.e Akira è
innamorato di lei, solo che lui, non sa come gestire la situazione. E come la
gestisce fa veramente schifo! Per non dire che combina cazzate su cazzate, ferendo
continuamente lei!" gli disse seriamente, mentre Camille rimase sbigottita,
poiché di tutto quello che aveva detto a Kaede
.lui aveva ascoltato
parola per parola, anche se non sembrava interessato
invece l'aveva ascoltata,
comprendendo fino in fondo tutto, anche quello che lei non gli aveva detto.
Hanamichi:
"Che idiota! Akira non sa gestire le situazioni d'amore, lui che si fa storie
a non finire, ora che ha per le mani una cosa seria si perde per strada!"
disse seriamente, così Camille si mise a ridere, erano divertenti i suoi
nuovi amici
in più stavano veramente bene insieme.
Camille: "Cambiando
argomento, mi dispiace che voi non siate andati al campionato!"
Rukawa:
"A me no! Quest'anno ho molti problemi che
non ho tempo per giocare
come vorrei!"
Camille: "Mi dispiace! Spero che i tuoi problemi si
risolvano presto!" gli disse dolcemente, sentendosi preoccupata per il suo
fratellastro.
Kaede: "Sei molto gentile, e molto dolce. Uno come Sendoh
non ti merita!"
I 3 ragazzi parlarono ancora per ore molto piacevolmente,
Sakuragi e Kaede apprezzavano molto la compagnia di Camille, così si misero
d'accordo e si incontrarono anche nei giorni seguenti, andarono al mare e parlarono
per molto e molto.
Camille così stava conoscendo Kaede, e gli piaceva
il carattere del suo fratellino, perché era simile al suo, poi si sentiva
legato a lui come da un filo sottile e invisibile che li faceva avvicinare, li
faceva comprendere e unire
.gli sembrava di conoscerlo da sempre, e gli voleva
già molto bene.
Mentre Kaede si sentiva unito a Camille, lei aveva
il suo stesso carattere: impaziente, freddo, distaccato, ma anche tanto dolce
e molto premurosa, provava affetto per lei ed era diventata una sua buona amica,
e vederla lo faceva stare bene.
I giorni passarono e il campionato nazionale
finii, con la vittoria del Ryonan. Akira era euforico, il suo umore era alle stelle,
stava tornando da Camille e tornava vincitore, non vedeva l'ora di varcare la
porta di casa e abbracciare, stringere e baciare la sua Lilly
..ma una volta
arrivato a casa erano le 21 di sera, ma la porta di casa era chiusa a chiave,
una volta entrato trovo tutto buio, silenzioso e deserto, così il panico
lo assalii, pensò che Camille in quel periodo in cui non c'era lei se ne
fosse andata per tornare a casa in Italia, così si precipito in camera
di lei
ma trovo la sua camera incasinata e tutte le cose di lei al solito
posto.
Akira: "Ma dove sei Lilly? Kyoko era alla stazione
..dove
sei?" lui rimise tutte le sue cose a posto, butto i panni sporchi in bagno,
poi scese in salotto per attendere il ritorno di Camille
..ma le ore passavano
e lei tardava ad arrivare, Akira si sentiva ansioso, teso e preoccupato
ormai
era 1.25 quando Akira senti un mazzo di chiavi tintinnare, e la serratura della
porta scattare, qualcuno stava rientrando
.lui si alzo e accese le luci dell'ingresso,
ritrovandosi una Camille molto diversa, con un vestitino azzurro molto leggero
e corto, aveva i capelli lisci, la pelle molto abbronzata, poi era truccata e
molto curata, ciò innervosì Akira che pensò subito che lei
fosse uscita con un ragazzo.
Akira: "Ben tornata Camille! Ti sembra l'ora
di tornare?" gli disse freddamente e molto irritato, mentre lei lo fisso
perplessa e del tutto schifata da quelle parole e dal comportamento di lui.
Camille:
"Comunque ben tornato, si sto bene grazie e tu? Ora se permetti vado a dormire!"
gli sorrise, mentre con le parole si era beffato di lui.
Akira. "Dove
sei stata? Con chi eri, per chi ti sei vestita così? Poi ti sei fatta tutta
belle per un ragazzo, vero? Io sono ritornato e tu non c'eri cosa avrei dovuto
pensare?" mentre si avvicinava a lei, parlandole con un tono che ricordava
un fidanzato geloso, questo da una parte piacque a Camille, ma dall'altra la fece
innervosire perché lui non aveva il diritto di farle il terzo grado.
Camille:
"Akira tu non sei il mio ragazzo, quindi non ti devo spiegazioni. Poi scusa
ma ho sonno quindi
..Buonanotte!" e si avvio in camera sua, una volta
entrata, si mise il suo baby-doll, si strucco e si mise nel suo lettino per dormire
.ma
non riusciva a credere che quel cretino di Akira nel rivederla dopo giorni, non
gli avesse chiesto niente, se stava bene, se gli era mancato niente! Ma le prime
parole che le aveva rivolto erano di accusa, come fosse stato suo padre o il suo
fidanzato al quanto cornuto. Camille si addormentò sperando che l'indomani
Akira fosse più lucido e meno idiota, in fondo a lei bastava che la baciasse,
non pretendeva che le dicesse di nuovo che l'ama.
Akira fece come lei, ed andò
in camera sua, ma si mise a riflettere disteso sul letto
..non poteva credere
che mentre lui era stato via, la sua Lilly avesse conosciuto un ragazzo, che ci
uscisse insieme, non poteva accettarlo. Non voleva che un altro bramasse le stesse
cose che lui voleva per sé, che un altro la baciasse e magari la toccasse.
Ma
la stanchezza del viaggio e tutto il resto ebbero il sopravvento su di lui, così
si addormentò con mille dubbi che gli ronzavano nella mente.
L'indomani
al suo risvegli Akira scese per andare in bagno, lui subito entro deciso visto
che per settimane aveva diviso la camera con Hiroaki, non aveva mai avuto problemi
di condivisione del bagno, ne aveva riflettuto più di tanto su quello che
poteva succedere
ma una volta entrato si ritrovò una scena che
non doveva vedere
..intravide Camille dal vetro del box doccia così
fece marcia indietro
non poteva essere vero, aveva visto parte del corpo
di lei nudo
..non poteva aver combinato un tale disastro, se Camille se ne
era accorta lo avrebbe ucciso, ma lui ora come poteva guardare Camille senza che
alla mente gli ritornassero quelle immagini, erano stati solo pochi attimi, pochi
istanti in cui però aveva visto già molto.
Akira rimase vicino
alla porta del bagno, si sentiva imbarazzato, con il cuore in gola, e molto eccitato,
lui aveva già visto delle ragazze nude ma
.con Camille tutto era diverso,
già lei lo turbava sempre, ora però il suo corpo l'aveva letteralmente
sconvolto
ora pregava solo che lei non se ne fosse accorta del suo improvviso
ingresso in bagno
.
Camille dal canto suo non si accorse di niente,
era completamente presa dal getto dell'acqua che la stava facendo rilassare e
che la tonificava dopo la corsa che aveva fatto poche ore prima. Una volta che
lei uscii dal bagno con indosso solo un asciugamano, fisso Akira sorpresa di trovarlo
lì sulla porta del bagno, poi gli sorrise. Mentre Akira si sentiva morire,
era dannatamente impaurito dalla reazione di lei
.poi arrossi vistosamente
a vederla, perché la sua mente gli rammentava gli attimi prima e alcune
immagini del corpo di Camille sarebbero state difficili da dimenticare.
Camille:
"Buongiorno Aki! Come stai? So che hai vinto al campionato, oggi festeggiamo
ok?"
Akira: "Certo, poi abbiamo da festeggiare anche il tuo compleanno!"
lei si limitò a sorridergli, poi entro in camera sua per rivestirsi, mentre
Akira si butto sotto il getto tiepido dell'acqua mentre cercava di dimenticare
quello che era successo e della sua eccitazione crescente.
Una volta rivestito
Akira scese e si ritrovò la colazione pronta, e una Camille con un vestitino
color verde acqua che le faceva risaltare l'abbronzatura e i suoi occhi chiari.
Akira
si mise a mangiare mentre fissava Camille, doveva assolutamente togliersi ogni
dubbio dalla mente, e perciò doveva chiedere spiegazioni a lei.
Akira:
"Lilly mi diresti dove sei stata ieri? Mi sono preoccupato molto pensavo
di non rivederti"
Camille: "Sono stata a cena con Hanamichi e Rukawa,
in questo periodo siamo diventati piuttosto amici e poi sono loro che mi dicevano
cosa combinavi al campionato"
Akira: "Davvero! Quindi sei un tutt'uno
con il ghiacciolo!" disse molto sprezzante lanciandole un occhiata al quanto
raggelante e perfida.
Camille: "Lui è mio fratello e sono felice
di averlo, mentre Hanamichi è molto simpatico, pensa che siamo diventati
amici parlando di te! Akira vuoi venire con me e loro oggi?" sorridendogli
Akira:
"Non credo di essere stato invitato!" disse sprezzante e irritato
Camille:
"L'ho appena fatto io, ti ho invitato a venire con noi
.solo un giretto
per il centro, niente di più e niente di meno
saranno felici di vederti!"
mentre ridacchiava
Alla fine Akira segui Camille, e resto con lei, Kaede e
Hanamichi per tutto il giorno, scoprendo nuovi lati di Kaede, Hanamichi e Camille
però
si diverti un sacco con loro
.effettivamente la sua Lilly aveva ragione questi
due sono matti e molto divertenti. Più volte nella giornata Hanamichi e
Kaede avevano litigato, si erano malmenati per poi finire a fare i piccioncini
che tubano felici.
All'ennesima volta in cui Kaede e Hanamichi si misero a
fare i piccioncini, Camille prese per un braccio Akira e lo portò con sé
a vedere una vetrina.
Camille: "Non è che mi interessi la vetrina,
ma volevo lasciar soli quei due
."
Akira: "Sono smielati! Penso
che potrebbero far concorrenza ai miei genitori tu che ne dici?" mentre se
la rideva, poi si soffermò a fissare Camille con molta dolcezza.
Camille:
"Si direi proprio di si! Quando iniziano a baciarsi poi non la finiscono,
così io mi sento al quanto di troppo. Akira
.mi devo scusare con te
per la reazione di ieri sera e che
"
Akira: "Scusami tu e che
.mi
sono sentito geloso, tu mi mancavi, e non trovarti a casa mi ha fatto pensare
subito che te ne fossi andata
..poi accertato che c'eri ancora
..ho
temuto che avessi per caso conosciuto un ragazzo" gli disse mentre le prese
la mano e la fissava negli occhi.
Camille: "Akira! Non devi neanche pensarla
una cosa del genere perché vedi io" ma come al solito le parole di
Camille vennero interrotte perché Hanamichi li chiamò a gran voce.
Hanamichi:
"Ragazzi che ne dite se andiamo a festeggiare la vittoria del grande Akira?"
Camille:
"Io ci sto, però
..non possiamo uscire così, io sono con
un vestito non adatto, poi perché non andiamo in un ristorante italiano?"
sorridendo felicissima
Kaede: "Io ci sto, la pasta italiana è
la migliore! Così mi abbufferò con gli spaghetti!"
Hanamichi:
"Sei gentile Camille ad offrirci cena
ci vediamo alle 19.00 al solito
posto ok?"
Camille: "Ma io
veramente non ho detto che offrivo
.."
ma sia Kaede che Hanamichi si erano già allontanati, senza aspettare che
lei gli rispondesse, così Akira si mise a ridere perché il viso
di Camille era troppo comico.
Akira: "Ti hanno fregato alla grande! Ma
scommetto che non è la prima volta vero?"
Camille: "Esatto!
Quei due sono degli scrocconi! Ma si va, pagherò io la cena, solo perché
si festeggia la tua vittoria Akira se no
.." mentre gli sorrise dolcemente,
così Akira si chinò su di lei e la bacio sulle labbra dolcemente
lasciandola di stucco
.mentre lei rimase immobile, è del tutto stordita
lui si allontanò a grandi passo sorridendo.
Camille: "Aspettami
Aki
.non mi lasciare indietro!" poi lo raggiunse e si misero a camminare
fianco a fianco, nel mentre Akira le parlava del campionato.
Camille si sentiva
felice, finalmente il suo Akira era tornato, ma anche oggi gli era sfumata l'occasione
per dirgli che lo amava.
Una volta tornati a casa Akira decise di mettersi
un po' in ghingheri, scelse i pantaloni blu, una camicia bianca e una giacca blu
tanto per essere un po' elegante, ma mentre si stava mettendo la camicia entro
di colpo in camera sua Camille, che si sedette sul suo letto con aria disperata.
Akira nel vederla rimase perplesso, da quando lei era diventata così un
tutt'uno con lui che non si vergognava più ad entrare in camera sua?
Camille
nel vedere il petto nudo di Akira si senti eccitata, desiderosa di toccarlo e
baciarglielo, ma si limitò a fissarlo mentre lentamente lui si abbottonava
la camicia, che lo faceva sembrare più grande e molto più eccitante.
Poi Akira decise di rompere quel silenzio
..
Akira: "Problemi Lilly?
Mi sembri in crisi, come mai?" fissandola perplesso
Camille: "Non
so cosa mettermi
mi daresti un consiglio? Ti prego Aki!" facendogli
gli occhi dolci
Akira: "Ok! Allora andiamo in camera tua
vediamo
cosa avevi in mente di metterti!" mentre gli sorrise felice della proposta
di Camille.
Una volta entrato nella camera di lei si sedette sul letto a gambe
incrociate, prendendo fra le mani il draghetto che le aveva regalato e che era
sul letto, nel mentre Camille gli mostrò diversi vestiti, ma nessuno di
quelli piaceva ad Akira, o meglio non li riteneva adatti per la serata
.
Camille:
"E ora? Mi hai bocciato tutti i vestiti che avevo in mente!" fingendosi
offesa, mentre Akira stava pensando, poi si alzò dal letto per dare un
occhiata nell'armadio di lei, che non obbietto, alla fine le butto sul letto una
camicetta di seta in stile cinese color azzurro e una gonna con uno spacco laterale
dello stesso colore della camicia, nel vederli a lui sembrarono adatti
..
Akira:
"Provateli e poi vediamo!" lui usci dalla camera, nel mentre lei si
cambio velocemente, poi usci e fece un défilé per lui
.da subito
la fisso interessato, poi compiaciuto ed eccitato.
Akira: "Perfetta! Sei
una favola
.non sai che ti farei!" la frase gli usci spontanea, poi
rendendosi conto che forse era inadatta arrossi e cerco di rimediare, ma Camille
si mise a ridere e gli fece capire che aveva apprezzato quel complimento anche
se con doppi sensi neanche tanto velati.
Quando alla fine uscirono, Akira si
ritrovo Camille leggermente truccata, con i capelli lisci, con quel vestito tanto
peccaminoso
tanto che non sembrava nemmeno una neo 18enne, ma una donna di
cui voleva conoscere tutto anche i minimi dettagli dei suoi pensieri, ma soprattutto
del suo corpo.
La cena trascorse ottimamente, si divertirono un sacco tutti
e 4 poi proseguirono la serata in un bar dove Camille e Akira si limitarono a
bere solo un paio di birre, mentre invece Hanamichi e Kaede si ubriacarono alla
grande! Così alla fine loro due dovettero accompagnare i due ubriaconi
nella casa di Hanamichi che fortunatamente era vicina, una volta mollati quei
due si diressero verso casa.
Akira: "Domani quei due avranno un bel mal
di testa che se lo ricorderanno per sempre!"
Camille: "Io non ci
conterei. Molte di queste sere in cui sono uscita con quei due, quasi sempre si
ubriacano e il giorno dopo sono già di nuovo pronti a rifarlo"
Akira:
"Ragazzi dalla sbornia facile!" mentre ridacchiava, ma poi vide Camille
singhiozzare e cominciare a camminare storto
Akira: "Tutto ok Lilly? Non
mi dirai che anche tu, hai alzato troppo il gomito!"
Camille: "Non
lo so, però di sicuro sono i fumi dell'alcol a farmi singhiozzare!"
poi ridacchio
Akira: -Andiamo bene! E così ora è anche ubriaca!-
poi lei singhiozzo nuovamente, solo che stava per cadere a terra, ma lui la bloccò
fermandone la caduta prendendola tra le braccia, e nel fissarle il viso Akira
vide Camille sbronza persa.
Una volta arrivati a casa, Akira porto Camille
in camera e la mise sul letto con una coperta addosso in modo che non prendesse
freddo, poi lei lo blocco facendolo sedere sul letto.
Camille: "Aki
.io
ti amo
ti amo tanto sai!" gli disse mentre gli accarezzava il viso
Akira:
"Lilly non sai che stai dicendo, sei solo sbronza" -Figuriamoci! Ora
vado a credere alle sue parole
proprio mentre è sbronza e non sa quello
che dice!- pensò rattristandosi
Camille: "Guarda che so quello
che dico! Io ti amo Akira Sendoh, amo tutto di te. E mi piacerebbe essere tua
e solo tua! Non mi credi?" mentre gli sorrise dolcemente e singhiozzando
ogni tanto
Akira: "Sinceramente no! Non ti credo, ma se ti fa piacere
fingerò di crederti
.però io ti amo veramente Lilly e
non te lo dico perché sono sbronzo!"
Lei lo attirò a sé
e si baciarono per un paio di minuti, finché lei poi si lasciò cadere
sul letto e si addormento di botto esausta.
Akira tornato in camera sua si
sentiva frustrato, perché credeva che Camille lo stesse prendendo in giro,
non poteva credere alle parole di una che è ubriaca persa, e che domani
non si ricorderà niente di niente, nemmeno di avergli detto quelle parole.
Infatti
l'indomani Camille non si ricordava niente di niente, dopo aver accompagnato Hanamichi
e Kaede a casa nella sua mente c'era il buoi più totale. Ma pensava che
non fosse successo niente quindi si rilasso, e non chiese delucidazioni ad Akira.
Mentre
una parte di Akira avrebbe voluto chiedere a Camille se
.se lo amava veramente,
avrebbe voluto sapere se le sue erano solo parole di una sbronza, o una vera confessioni
di una che lo amava veramente
anche perché ieri sera Camille gli aveva
detto chiaramente che volava essere sua. Ma per paura che la sua Lilly gli dicesse
che non pensava niente di tutto ciò, che erano solo dei vaneggiamenti dovuti
all'alcol non gli chiese niente
I giorni passarono e le vacanze proseguirono
felicemente, anche se Camille era sempre molto sfortunata, non riusciva mai a
dire ad Akira che lo amava, però stavano passando delle magnifiche vacanze
estive. Andavano al mare, in piscina, a correre la mattina, a passeggiare la sera,
la loro vita insieme era intensa
.anche se avevano i loro amici tra i piedi
molto sovente, forse anche troppo.
Mentre l'estate stava scorrendo, e il ritorno
a scuola si avvicinava Akira e Camille accumularono un sacco di ricordi, di foto
e oggetti vari che gli ricordavano momenti speciali.
Era un sabato pomeriggio
di fine agosto, Akira e Camille stavano da soli in un tavolo all'aperto di un
bar del centro, dove loro andavano sovente
Akira: "Mi dimenticavo!
Lilly prima Hiroaki mi ha dato la copia delle foto che abbiamo fatto"
Camille:
"Davvero? Posso vederle?" mentre gli sorrise, lui annui felice, così
lei prese la sedia e si avvicino a lui
si sfioravano, si toccava ma
mentre lei ora sembrava rilassata Akira si sentiva agitato, il fatto di averla
vista sotto la doccia lo turbava ancora, soprattutto nei suo sogni. Ora poi si
sentiva in imbarazzo, la pressione gli saliva, sentiva ancora più caldo
di prima così sorseggio più volta la sua bibita, poi sentire la
pelle morbida di Lilly toccarlo gli procurava dei brividi di piacere e gli accendevano
il desiderio di lei
ormai la amava molto, e desiderava molto fare l'amore
con lei, ma non solo una volta come in una avventura, ma possibilmente per sempre.
Alla
fine Akira si impose la concentrazione sulle foto, e su quello che lei gli stava
dicendo, anche se più volte i suoi occhi si soffermavano sul dolce viso
di lei, mentre sorrideva, mentre gesticolava.
Più tardi mentre tornavano
a casa, Akira si rammento improvvisamente che non avevano ancora festeggiato il
compleanno di lei, non le aveva dato il suo regalo
..ma come
..poi si
ricordò dei suggerimenti del suo buon vecchio amico Hiroaki.
Akira:
"Camille non ho ancora festeggiato il tuo compleanno
.che ne dici se
stasera ti porto fuori? Ti invito a cena
.un po' come se oggi fosse il 17
di luglio ok?"
Camille: "Guarda che non ti devi sentire in obbligo
..mi
bastano gli auguri!" disse freddamente, mentre alla mente riapparirono le
immagini di quella sera, in cui lui gli aveva detto ti amo, e quando lei aveva
provato a dirglielo lui l'aveva azzittita.
Akira: "Nessun obbligo. Solo
un piacere! Quindi questa sera fatti carina per me intesi!" poi le diede
un lieve bacio sulle labbra per poi sparire, voleva andare a casa di Hiroaki,
aveva bisogno di un paio di consigli molto preziosi che solo lui poteva dargli.
Rimasta
sola e titubante Camille tornò a casa, si fece un bagno, si vesti e si
fece carina come le aveva chiesto Akira
sperando che lui lo gradisse. Si
mise un vestito blu dalle spalline strette e la gonna corta, si mise la collana
regalatagli da Andrea, si truccò e si pettinò in modo da essere
perfetta
.questa volta voleva vuotare il sacco con Akira. Era decisa e determinata,
questa sera niente e nessuno gli avrebbe impedito di dirglielo.
Una volta che
Akira ebbe i consigli voluti torno a casa, si preparò e attese Camille
sul fondo della scala, impaziente di vederla
e quando arrivò Akira
si disse che gli attimi in cui lei si era fatta attendere erano valsi tutti se
il risultato era vederla così
magnifica.
Akira portò
Camille in un ristorante molto romantico, dove mangiarono a lume di candela, tutto
sembrava perfetto, parlavano di cose sciocche ma i discorsi erano piacevolissimi,
entrambi si sentivano eccitati da questa serata magica e entrambi sognavano una
conclusione altrettanto speciale e romantica che si potessero ricordare per sempre.
Dopo
la fantastica cena Akira portò Camille sul promontorio, nel vederla tremare
leggermente per via della aria fresca lui si tolse la giacca per posarla sulle
spalle di lei, qualche secondo dopo la strinse a se abbracciandola..
tutto
era assolutamente perfetto, entrambi si fecero coraggio e tentarono di intavolare
il discorso più importante per entrambi
.
Akira/Camille: "Io
dovrei
..cioè voglio
.." poi si bloccarono entrambi
Camille:
"Ok! Prima tu Akira. Che cos'è che vuoi dirmi?" sorridendogli
Akira: "No prima tu! Prima le donne
.è l'etica cavalleresca!"
accarezzandole il viso, poi si chino su di lei per baciarla dolcemente, poi passandole
un braccio dietro al collo trattenne Camille per baciarla più volte e con
sempre più trasporto.
Una volta che si lasciarono si fissarono sorridendosi,
poi Camille si strinse a lui, si lascio accarezzare la schiena, la nuca mentre
ascoltava il battito del cuore di Akira che era accelerato, gli batteva fortissimo,
poi assaporava il calore del suo corpo che la avvolgeva.
Akira la bacio ancora
un paio di volte cercando di prolungare il più possibile quegli attimi
bellissimi e per niente paragonabili ad altro.
Poi Camille si separò
da quell'abbraccio prese un paio di respiri, per darsi coraggio e cercare di dire
tutto a lui, oramai non aveva scuse, doveva andare fino in fondo.
Akira: "Lilly,
ora mi dici cosa avevi cercato di dirmi prima?" mentre la fissava e gli sorrideva
dolcemente in attesa di dirle dolci parole, che esprimessero ciò che sentiva
a stare con lei.
Camille: "Akira io volevo semplicemente dirti che io"
e venne interrotta come sempre
"Akira
.ma sei proprio
tu Akira, il mio dolce Akira!" disse una voce femminile, poi comparve una
ragazza che saltò letteralmente tra le braccia di Akira, che non sapeva
che dirsi e cosa fare.
Akira: "Ma tu sei Kaori
.ciao Kaori ma cosa
ci fai qui?" tutto sorridente
Kaori: "Niente di speciale, sono uscita
con delle amiche, poi ti ho visto ed eccomi! Lo sai che sei sempre uno schianto,
io ti amo ancora molto e per me ha significato molto quella settimana in cui siamo
stati insieme
.anche venire a letto con te ha significato molto!" gli
disse mentre si stringeva sempre più a lui e faceva la svenevole.
Akira:
"Anche per me il periodo con te è stato speciale, veramente!"
a quelle parole Camille si sentii una completa deficiente, lui stava cercando
di abbordare Kaori e proprio davanti a lei, di certo sia Akira che Kaori sembravano
molto felici di rivedersi
..
Mentre la povera Camille ritrovatasi ad
essere la terza in comodo si sentii una rabbia salirgli, il sangue le ribolliva
.che
Akira era un dongiovanni lo sapeva, gli avevano detto che aveva un sacco di ragazze,
che era stato con tante ma
..ma questo era troppo
un attimo prima faceva
il carino con lei e ora ci provava con questa
.
Camille: "Scusate
il disturbo, me ne vado!" -Crepa Akira! E pensare che stavo per dirti che
Ti Amo! Ma quando mai, io ti ODIO!- disse freddamente e irritata da morire, una
volta che si tolse dalle spalle la giacca di lui, gliela tirò in facci
ad Akira, poi alzò i tacchi e si avvio a passi veloci verso casa, dopo
qualche passo però si mise a correre, non aveva la minima intenzione di
sorbirsi la bella scenetta di Akira che rimorchiava quella tipa.
Akira: "No
Aspetta! Scusami Kaori
.è stato un piacere rivederti ma ora devo andare!"
-E ora perché Lilly si è arrabbiata! Spero che non sia per colpa
di Kaori
.- ma Kaori lo trattenne ancora un po' per chiacchierare, mentre
lui cercava di scaricarla gentilmente.
Quando finalmente lasciò Kaori,
si mise a correre, nel disperato tentativo di raggiungere Camille e di aggiustare
il tutto, sempre se fosse riuscito ad aggiustare tutto.
Akira non fece in tempo
a raggiungerla, o meglio la ritrovò a casa, mentre era in bagno a struccarsi
e a prepararsi per andare a dormire, si era già mesa la sua camicia da
notte di seta, che sembrava molto una sottoveste a vederla.
Akira: "Ciao!
Sono tornato, sai Kaori mi ha trattenuto e così
." mentre
cercava di abbozzare una scusa, e cercava di attivare una reazione da parte di
Camille, ma lei non rispose e lo ignorò completamente. Akira capii che
lei era incavolata
..ma voleva sapere cos'era quello che lei aveva cercato
di dirgli, era troppo curioso. Poi Camille fece per andarsene e tornare in camera
sua
..ma Akira non glielo permise, non poteva lasciarlo questa notte così
insoddisfatto e con mille dubbi.
Akira: "Lilly
..dimmi cos'è
che prima stavi cercando di dirmi, prima che Kaori ti interrompesse" mentre
la guardava preoccupato, perplesso e intimorito, poi Camille lo guardo raggelandolo
Camille:
"Niente di importante! Assolutamente niente che ti interessi credo!"
con tono duro
Akira: "Prova a dirmelo
forse invece mi interessa,
anzi sicuramente mi interessa, visto che sei tu a dirmelo. A me interessa tutto
di te!"
Camille: "Smettila di fare il tacchino! Poi ti ho detto che
non è niente di importante. Buonanotte!" dopo di che entro in camera
sua e richiuse la porta sbattendola, così lascio Akira interdetto e senza
parole
.che si incavolo a sua volta così entro in camera di Camille
Akira:
"Si può sapere che ti prende? Ora mi dici cos'è che volevi
dirmi?"
Camille: "Sei forse sordo? Ti ho detto che non è
niente, era solo una sciocchezza! Poi a me non prende un bel niente, mi da solo
fastidio essere trattata da stupida come stai facendo ora tu!"
Akira non
capii cos'era successo, di punto in bianco Camille era tornata fredda e spietata,
era netto che aveva combinato qualcosa ma ora
..come faceva ad aggiustare
il suo rapporto con lei.
Di sicuro per stasera doveva abbandonare l'idea di
chiedergli di essere la sua ragazza.
Poi Akira se ne andò perplesso,
triste e molto mogio in camera sua, si svesti per poi buttarsi sul suo letto e
riflettere, non poteva credere che questa magnifica serata potesse concludersi
così, era stato tutto magnifico e romantico se solo Kaori non si fosse
fatta viva.
Mentre Camille rimasta sola in camera comincio a prendere a pugni
il cuscino, immaginando che fosse la faccia di Akira, perché la prima tentazione
che aveva avuto prima era di prendere a pugni quel bel visino perfetto
..ma
ci aveva rinunciato.
Camille: -Non posso credere a quello che è successo!
Arriva quella troietta e lui neanche mi fila più, neanche di striscio.
Almeno dire 'O scusate vi presento', almeno avrei pesato che per lui esistevo
ancora, invece era lì tutto sorridente compiaciuto davanti a Kaori!!! STRONZO!-
mentre diede un forte pugno al cuscino, per poi sbatterlo più volte sul
letto.
Camille: -Aveva ragione Kaede! Per Akira io sono una come le altre,
sono solo una con cui vuole divertirsi
.una volta che mi avrà portata
a letto come le altre
.saluti è stato un piacere incontrarti! Ma non
andrà così, perché io non ci casco, e non gli dirò
che lo amo! Non glielo dirò MAI e poi MAI! Per fortuna che non sono mai
riuscita a dirglielo, se no ora si gongolerebbe nel sapere che lo amo e che soffro
per colpa sua. Akira è solo un DONGIOVANNI!-
E così le cose tra
loro si stavano complicando ulteriormente, e come sempre grazie ad un ennesima
incomprensione e ad una crisi di gelosia profonda.
Mars: Questa
volta l'idea di complicare le cose è stata tua
quindi
assumitene
le responsabilità
Uranus: Se tutto fila sempre liscio che gusto c'è,
meglio un po' di movimento
Mars: Si come no
.tanto soffrono solo entrambi
Camille:
Non è certo colpa di Uranus se Akira è un dongiovanni
Akira:
Non sono un dongiovanni!
Camille: Invece si! Ti dico di si!
Akira: Ti dico
si no!
Mars: Mentre loro litigano
noi scriveremo il seguito
.
Uranus:
Speriamo solo che non ci rompano troppo le scatole Akira e Camille.
Mars: In
effetti quando si mettono a litigare sono insopportabili!
Continua
..