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quindi chi non vuole leggerlo è avvertito!
Da quella
sera il rapporto tra Camille e Akira si era incrinato di molto, Camille si sentiva
solo una tra le tante ragazze che gli girano sempre attorno come sceme, non sapeva
che fare lo amava e questo era innegabile, ma lei non voleva essere un numero
sul suo carnet di conquiste.
Questo cambiamento lo notò soprattutto
Akira, ormai Camille non era più così premurosa e tanto dolce con
lui, quando aveva l'occasione gli tirava delle frecciatine perfide senza riserve,
e senza pensarci troppo. Ormai non gli lasciava più il tempo di interagire
con lei, di parlare come facevano prima, di avvicinassi a lei senza che lo allontanasse
bruscamente, di passare un ora insieme senza litigare o senza che Camille cercasse
di umiliarlo e denigrarlo in tutti i modi possibili e questo lo faceva stare molto
male, lo faceva sentire una nullità di fronte a lei.
Al ritorno di Micaela
e Toshio poi sia Camille che Akira non erano interessati a sapere com'era andata
la loro vacanza, questo li lascio di stucco, anche se erano molto evidenti i contrasti
tra loro ma non vollero chiedere spiegazioni, erano già grandi e vaccinati
quindi stava a loro risolvere la situazione. Akira e Camille così declinarono
subito, l'offerta dei dolci racconti dei due piccioncini appena tornati dalle
vacanze, anche perché avevano già abbastanza problemi a cui pensare,
senza dover pensare anche a loro, e a dover sopportare le loro smancerie.
Poi
ricominciò anche la scuola e questo complicò ancora di più
tutto
per Akira e Camille era inevitabile ritrovarsi negli stessi posti
insieme, ma mentre Camille sembrava tranquilla e per niente turbata, Akira mostrava
segni di nervosismo e insofferenza a questa assurda situazione.
Gli amici
organizzarono una grande festa per il compleanno di Akira nella casa di Koshino,
c'erano un sacco di ragazzi, praticamente tutta la scuola, le immancabili fans
di Akira e gli amici di sempre, naturalmente partecipò anche Camille, anche
se alla fine lei rimase rilegata in un angolino da sola, non conosceva molta gente,
poi i ragazzi si davano tutti da fare con le ragazze, anche Akira era circondato
da mille ragazze che non aveva certo bisogno di lei. E lei non voleva mettersi
in mostra come fosse stata un oggetto in vendita, ne voleva mettersi in gioco
per trovarsi un ragazzo
anche perché lei un ragazzo che ama lo possiede,
e solo che lui è un cretino ed è molto recidivo a capire come comportarsi
con lei.
Dopo circa due ore e mezza, in cui aveva sopportato dei vaneggianti
discorsi di due ragazzi, gli apprezzamenti delle ragazze ad Akira, un tentato
abbordaggio da un cretino, e si era goduta tutta la scena di Akira che si divertiva
con le oche che gli ronzavano attorno, decise che per lei la festa era finita
.era
durata anche troppo. Così andò a cercare il padrone di casa per
poi congedarsi
.trovò Koshino nella mischia della festa, mentre parlava
con Uozumi, Ikegami e Hikoichi, ma nel vederla tutti e 4 si bloccarono per fissarla
sorridenti.
Ikegami: "Ciao Camille! Come stai? Ti stai divertendo?"
sorridendogli
Camille: "Si la festa è bellissima, veramente!"
sorridendo poi lanciò un occhiata per vedere cosa faceva Akira, e vedendolo
con delle ragazze si rammento del perché era andata a cercare Koshino.
Hikoichi:
"Akira si sta divertendo molto
.Camille perché non vai da lui,
ne sarà felice!" gli disse tutto gentile e sorridente. Lui poverino
aveva detto una cosa che riteneva carina, senza sapere che con le sue parole innesco
una fitta al cuore di Camille, che si rattristo.
Camille: "Hiroaki grazie
per la festa ma
non mi sento molto bene, quindi vado a casa! Grazie per avermi
invitato!" facendo un sorriso molto tirato e nettamente di convenienza
Koshino:
"Camille
..ma Akira
.non aspetti di tornare con lui?" smise
di fissare Camille per dare un occhiata verso Akira, giusto per sapere dov'era
e cosa faceva, poi Camille gli afferrò un braccio
Camille: "No!
Lui si sta divertendo un mondo
..quindi lascialo pure
.questa è
la sua festa e io non voglio rovinargliela chiaro! Ci vediamo!" fingendo
un sorriso smagliante dovuto alla felicità, mentre invece si sentiva di
troppo e fuori luogo.
Koshino: "Ma Camille se non stai bene
.vuoi
che ti accompagno?" molto perplesso
Uozumi: "Tu non puoi sei il padrone
di casa, però se vuoi Camille ti possiamo accompagnare o io, o Ikegami
o Hikoichi! Che ne dici?" mentre gli sorrideva
Camille: "No! Tranquilli
ho solo un mal di testa allucinante, ma posso benissimo andare a casa da sola,
non preoccupatevi. Buon divertimento ragazzi!" poi li salutò con un
cenno e se ne andò dalla festa, così i 4 ragazzi si fissarono perplessi
.c'erano
dei problemi tra Camille e Akira, ma loro non potevano e non volevano entrarci,
anche perché avrebbero solo potuto peggiorare le cose.
Un attimo dopo
Hiroaki trascinò Akira in cucina dove non ci sarebbe stato nessuno a parte
loro.
Koshino: "Akira, Camille è andata a casa, mi ha detto che
non stava bene
cosa vuoi fare?"
Akira: "Niente! Ormai sono giorni
che lei è strana, poi mi tratta come se fossi un deficiente. Da dopo che
quella sera è arrivata Kaori tra di noi, Lilly ha cambiato atteggiamento
con me, non so se per gelosia o per quale motivo
.ma ora sto male,
mi fa male che il nostro rapporto stia naufragando nella tempesta dei nostri dubbi
e delle nostre paure" mentre si sedette sul tavolo chinando la testa verso
il pavimento, non sapeva che fare e dove sbattere la testa per risolvere tutto
questo casino.
Koshino: "Akira cerca di fargli capire che per te è
la sola
.forse vedendoti sempre con decine di ragazze intorno
.lei pensa
di essere solo una delle tante che ti ronzano attorno. Dai guardati anche stasera
sei sempre stato circondato da mille ragazze, mentre lei che era bellissima e
solo per te, lei è rimasta in disparte, in un angolino e non sei mai andato
da lei!" con tono accusatorio
Akira: "Si forse hai ragione, ma credevo
di essere stato chiaro con lei
.io penso solo a lei, e non riesco a levamela
dalla testa, più ci provo e più mi rendo consapevole di amarla!"
Koshino:
"Perché non cerchi di rendere le tue parole reali
dici che non
riesci a pensare ad altro se non a lei
faglielo capire, stagli sempre con
il fiato sul collo! Ad averti sempre intorno, ad avere sempre tutte le tue attenzioni,
le tue carezze, i tuoi baci
lei non potrà che capire che per te esiste
solo lei, e che per te lei è speciale
provaci non hai niente
da perdere ora come ora!" lui annui.
Alla fine Akira rimase alla festa,
visto che poi era solo per lui e per il suo compleanno
..quando cominciò
a scartare i regali si ritrovò un sacco di doppioni, poi arrivo il regalo
lasciatole da Camille, nel vederlo lui si intristii, nel pensarla a casa, nella
sua camera a dormire
.mentre lui pensava solo e sempre a lei ovunque fosse
e qualsiasi cosa facesse.
Con calma aprii il regalo e si trovò la mitica
t-shirt dei Lakers, quella che si era rimirato ad agosto in una vetrina del centro
quella
che aveva detto a Camille che gli sarebbe piaciuto averla, ma era economicamente
impossibile, quella che è praticamente introvabile perché autografata
quindi un vero pezzo da collezione
.Akira apprezzò moltissimo questo
regalo, e si ripromise di ringraziare Camille degnamente come solo lui sapeva
fare.
Mentre Camille una volta a casa andò in camera a riflettere
si
tolse il bolero e il vestitino in velluto blu che aveva indossato per rendersi
carina agli occhi di Akira, si strucco il viso, si mise la sua camicia da notte
per poi sdraiarsi sul letto coprendosi gli occhi con le braccia
poi
le scesero delle lacrime sulle gote, era triste e molto scontenta di se stessa,
perché alla fine con il suo comportamento infantile e sempre perennemente
insicuro stava facendo soffrire Akira e se stessa.
Camille si odiava perché
si ritrovava ad essere sempre insicura dei suoi sentimenti e di Akira, e ora si
ritrovava ad avere il cuore diviso a metà
.una parte amava tantissimo
Akira e soffriva tantissimo nel trattarlo così, mentre l'altra parte lo
odiava perché era simile al suo ex, che in passato l'aveva fatta andare
in mille pezzi, quindi non voleva che Akira la facesse soffrire altrettanto, se
non magari anche di più, riducendole a un mucchio di cenere il suo cuore.
Ora
si ritrovava veramente con la mente in confusione
..non sapeva che fare,
come comportarsi e dove sbattere la testa, era troppo confusa e da sola non poteva
farcela aveva bisogno di parlarne con qualcuno, aveva bisogno di un buon consiglio
Il pomeriggio seguente la festa, Camille aveva un appuntamento con il suo
fratellastro, così parlò di queste cose ma molto a grandi linee
con Hanamichi e Kaede, Camille cercò di non entrare nei dettagli con loro
..ma
entrambi capirono benissimo la situazione al quanto delicata e spinosa per lei,
e compresero anche che Akira era un vero tonto, e poi mica tanto esperto di donne.
Kaede:
"Secondo me devi seguire il tuo cuore
se il cuore ti guida verso di
lui seguilo
.se ti dice di essere dolce con lui, allora si dolce, e se invece
il tuo cuore ti suggerisce di mandarlo al diavolo fallo!" sorridendogli e
facendogli l'occhiolino
Hanamichi: "Si ha ragione! Camille potresti solo
rimpiangere di non aver detto o fatto alcune cose con Akira, quindi cerca di fare
quello che ti senti
.vedrai che andrà tutto bene!"
Kaede:
"Certo è che Akira è veramente un cretino! Come si può
fare il tacchino mentre era con te!" -A quello un giorno o l'altro lo scardino,
deve sempre ferire Camille
che Imbecille!-
Camille segui il consiglio
dei suoi amici, e cercò di comportarsi come le dettava il cuore, e cercò
di attuare questa teoria da subito. Non poteva continuare a farsi del male e a
ferire Akira, ma lei si rese conto che dopo la delusione con il suo ex. il suo
cuore era diventato più fragile, lei era tanto insicura e bisognosa di
continue conferme da parte di Akira
.ma forse questo lui non l'aveva ancora
capito.
La sera stessa Camille cerco di fare pace con Akira, cercò
di rimettere le cose più o meno a come le avevano lasciate, anche se non
gli avrebbe detto che lo amava, non si sentiva pronta e
.e se quelle parole
non le uscivano dalla bocca un motivo c'era di certo!
Akira rimase stupito
da questo nuovo cambiamento in Camille, ma lo apprezzo molto
..lei gli stava
offrendo un'altra opportunità, stava piegando la testa davanti a lui per
avere il suo perdono e per cercare di riavere il rapporto di prima. E Akira accetto,
anzi era disposto a dare molto di più che solo il suo perdono a Camille
era
ora che desse retta alle parole di Koshino e ai suoi consigli.
Da ora Camille
doveva capire quanto per lui fosse importante e quanto la amava.
Durante la
notte Camille fece un milione di volte lo stesso identico sogno, solo che ogni
volta che lo rifaceva si aggiungevano sempre ulteriori dettagli
.un
sogno particolare, un sogno decisamente molto piccante in cui lei e Akira facevano
l'amore, stavano insieme, ed erano anche dei fantastici amanti
.questo la
turbò molto, perché il desiderio fisico che provava per lui stava
avendo il sopravvento sulla ragione, non riusciva più a pensare ad Akira
come a un uomo con cui non si vuole fare niente, o che si vuole come amico o fratello.
Akira è un uomo di cui non ti puoi scordare facilmente. Camille si
rendeva conto che l'amore che prova per Akira superava ogni sua aspettativa, ormai
aveva superato le barriere che gli aveva posto, ormai quest'amore allaga i suoi
pensieri, sazia le sue fantasie e alimentava i suoi desideri, solo che continuando
così, giorno dopo giorno, lei sapeva benissimo che nel giro di poco tempo
si sarebbe offerta volontariamente alla merce di Akira, e tutto solo per saziare
la sua voglia di essere amata almeno per un ora da lui.
Camille per rilassarsi,
e per cercare di calmare i suoi bollenti spiriti decise di scendere ed andare
a bere qualcosa di fresco dal frigo
..cerco di non fare rumore, ma Akira
che era ancora sveglio sdraiato sul suo letto la sentii distintamente e decise
di seguirla, così una volta in cucina insieme e soli, Akira ne approfitto
per stare con lei
..la desiderava troppo, la sognava sempre
..e questo
era il momento buono per farglielo capire.
Akira si avvicino lentamente a Camille,
che stava guardando dentro al frigo per scegliere cosa bere, una volta alle sue
spalle le sfiorò i fianchi, per poi farla voltare verso di lui e chiudere
il frigo.
Akira le sorrise dolcemente e con quel tocco di malizia
..che
fecero rabbrividire Camille.
Akira: "Lilly io
.ti voglio
.mi
stai facendo impazzire
." a quelle parole, il corpo di Camille venne
percorso da mille scosse, si sentiva eccitata e desiderosa di lui, era cosciente
della sua voglia di lui, delle sue labbra e del suo corpo a pochi centimetri dal
suo
..ma alla fine Akira si limitò a bloccare Camille contro il frigo.
Lei nel sentire il freddo del frigo a contatto con la sua pelle calda si senti
rabbrividire nuovamente ed eccitare ancora di più, tutto quello che stava
succedendo era inverosimile e troppo assurdo
..
Mentre Akira le teneva
i polsi fra le sue mani, cominciò a baciarla, dolcemente, poi passionalmente,
poi avidamente
così le lasciò i polsi per stringerla a sé,
per sentire la pelle di lei contro la sua, mentre Camille lo baciava con altrettanto
trasporto, lo tratteneva mettendo le mani nei capelli di Akira, poi lentamente
fece scendere le sue mani lungo la schiena di lui, per poi passare a toccargli
il petto e tornare al collo e ai suoi capelli
. E mentre i loro baci diventavano
sempre più intensi e coinvolgenti, anche il loro desiderio aumentava di
pari passo.
Akira eccitato e invogliato dalle carezze di Camille a proseguire,
fece scivolare le sue mani lungo i fianchi, poi lungo tutta la schiena di lei,
il tutto molto lentamente per soffermarsi ad ogni sua curva, fino ad arrivare
a toccare il suo fondoschiena tondo e sodo, lo strinse in modo da alzarla e far
si che Camille gli cingesse i fianchi con le gambe, per poi adagiarla sul tavolo
li vicino e continuare a baciarla e a toccarla
fino a che lei non riprese
la lucidità
non poteva cedere ai suoi desideri
.non poteva
andare a letto con lui così, non la sua prima volta, perché lei
aveva da sempre deciso e sognato una prima volta speciale, e ricca d'amore. Non
di sicuro il frutto di un trasporto momentaneo, una cosa che l'indomani l'avrebbe
fatta sentire un idiota.
Così allontanò Akira dal suo corpo,
dalle sue labbra anche se il suo corpo urlava dal disgusto di questa decisione
del tutto anormale
.nessun'altra ragazza avrebbe detto di no ad Akira Sendoh
in una situazione simile come quella in cui erano
.ma lei era diversa e quindi
lo stava facendo.
Camille: "Non puoi! Io non sono una delle tue amichette!
Il giochetto è finito!" così scese dal tavolo per poi avviarsi
alla porta, mentre Akira le sorrise maliziosamente, perché sapeva benissimo
che lei aveva gradito quei baci e quegli attimi, ma questo era solo l'inizio
..
Nei
giorni dopo il loro rapporto divenne più amichevole, ma forse non è
il termine più giusto visto che esistono delle piccole differenze
.visto
che loro si stavano avvicinando tantissimo dal punto di vista fisico, ormai erano
molto intimi e la loro alchimia era strana, tanto da creare una miscela esplosiva
e incontenibile
.. forse anche troppo.
Ma Camille si imponeva l'autocontrollo,
Akira la stava torturando con le sue morbose attenzioni, la coccolava, la baciava,
la accarezzava, le stava sempre accanto e la faceva sentire speciale
ma Camille
temeva che fosse tutto un suo gran piano per portarsela a letto. Quindi si disse
che doveva tenere gli occhi aperti, lui la stava provocando in ogni maniera e
più di una volta lei era arrivata ad un passo dal cedere, ad un passo dal
concludere la serata con lui nel suo letto e fra le sue braccia.
Purtroppo
però, Akira stava continuando il suo piano di conquista che stava funzionando
molto bene, poiché Camille rispondeva ad ogni sua provocazione con molta
passionalità, ricambiava sempre i suoi baci e le sue attenzioni
ormai
Akira sapeva che era questione di tempo, poi Lilly sarebbe ceduta e avrebbe ammesso
che lo voleva e che lo amava.
A lui non interessava di portarsela a letto,
la cosa che gli premeva era di avere il suo cuore, il suo amore e tutte le sue
attenzioni
se poi avessero fatto l'amore
.era un altro discorso.
I
mesi passarono e arrivo ottobre, e con grande fortuna di Akira i suoi genitori
sarebbero stati via, anche se solo per 2 settimane ma era più che sufficiente
per continuare a corteggiare Camille
..
Mentre Camille maledisse questa
decisione, restare da sola con Akira era come essere un agnellino nelle grinfie
del lupo
.ed Akira era un lupo molto astuto, che sapeva cosa voleva e come
ottenerlo, di sicuro non si sarebbe fatto scappare nessuna occasione per restare
soli
Invece durante la settimana lui si comporto come sempre, niente
eccessi, niente allusioni sessuali, ci provava con lei baciandola, stringendola
e cose simili ma niente di più
..ora come ora loro due erano troppo
vicini, erano ad un passo dall'altro. Il passo che da amici li avrebbe fatti diventare
amanti era breve, e Camille si rendeva conto che ormai da tempo l'ago della sua
bilancia non pendeva più verso la scritta Amici, ma verso la scritta Amanti,
che stava perfino lampeggiando per fargli capire che era ora di agire. Tutto il
suo corpo era cosciente della presenza di Akira, ne percepiva il suo arrivo, anche
quando lei era in classe e lui arrivava dal corridoio, il suo corpo sapeva quando
era lui, i suoi occhi non vedevano che lui, le sue mani non volevano essere se
non sul suo corpo
..dopo quella magica notte in cui si erano baciati in cucina
.i
pensieri già piccanti di Camille erano aumentati, e per di più ora
sognava ad occhi aperti non più solo di notte.
Akira ormai si considerava
il ragazzo, l'amico e l'amante di Camille poiché stavano condividendo cose
che nemmeno si poteva immaginare di dividere con una donna
.con nessuna ragazza
gli era mai successo di arrivare a fare tanto solo per stare con lei, solo per
poterla amare come il cuore gli ordinava, ed essere felice
felice di
essere legato con le catene a Camille, felice di essere il suo schiavo d'amore,
felice di appartenere solo a lei.
Come al solito però Camille si doveva
occupare della casa mentre erano rimasti soli, per tutta la settimana fece tutto
lei
.poi il giovedì pomeriggio all'uscita da scuola Camille si ritrovò
di fronte alla neve che scendeva, e come al solito aveva dimenticato l'ombrello.
Camille:
"Fantastico
ora nevica pure" -Devo tornare a casa marciandomi
che
fortuna!- nel mentre lei era concentrata nei suoi pensieri Akira le arrivo alle
spalle.
Akira: "Torniamo a casa Lilly?" sorridendogli dolcemente,
mentre lei gli indicò la neve
Camille: "Ci marceremo, nevica alla
grande e io come sempre non ho l'ombrello"
Akira: "Ma guarda il caso
io
ne avrei uno
ma dovremo stare molto vicini, sai è piuttosto piccolo
e poi oggi ho molto freddo!" mentre la strinse contro di sé ridendo.
Camille:
"Tutte le scuse sono buone vero?" gli disse sprezzante
Akira: "Che
ci posso fare se ti amo e ti voglio tanto bene!" mentre gli bacio la fronte,
poi con due dita le alzò il viso e la bacio dolcemente.
Akira: "Amo
i tuoi occhi, la tua bocca, i tuoi capelli, amo tutto di te! Amo i tuoi dolci
baci! Continuerei per ore a baciarti, ma poi tu mi allontani allora
.."
gli disse con tono scherzoso anche se dietro quelle parole c'era una frecciata,
che però Camille non percepii o meglio finse di non aver percepito e di
ignorare.
Il venerdì e il sabato continuo a nevicare alla grande
.e
così ormai la città si stava ricoprendo di neve e Camille perdeva
la voglia di uscire di casa
.anche perché nonostante il freddo, lei
doveva mettersi quella maledetta gonna della divisa
..così si congelava
sempre.
Arrivò la domenica, e Akira aveva promesso a Camille di pensare
a tutto lui, in fondo lei aveva pensato a tutto durante la settimana, quindi era
il minimo che poteva fare per ricambiare la sua dolcezza e la sua onnipresenza
in casa. Così mentre lui faceva le pulizie, lavava e cucinava, lei comodamente
rimase nel letto a dormire per il resto della mattinata
..scese verso le
9.15 e guardo attraverso le veneziane per vedere che tempo faceva fuori
.e
stava nevicando, continuava a nevicare imperterrita così lei tornò
a dormire.
Akira restò senza di lei fino alle 10.30 poi decise che era
ora di svegliarla
andò in camera sua, tiro le veneziane per far entrare
un po' di luce, mentre fuori nevicava ancora copiosamente.
Poi si avvicinò
al letto di Camille, lei dormiva tutta beata, ed era dolcissima. Sembrava piccola
e fragile come un bambina, si sedette sul bordo del letto, poi dolcemente comincio
ad accarezzarle il viso, i capelli, nel mentre lei fece delle smorfie quindi si
stava svegliando, così Akira avvicino le sue labbra all'orecchio di Camille.
Akira:
"Lilly svegliati che è tardi, l'ora dei sogni è finita!"
le sussurrò dolcemente
Camille: "Aki 5 minuti dai
che ti
costa!" mentre si rigirò nel letto, mettendosi le coperte sopra la
testa, in modo che Akira non la potesse più stuzzicare, e sperando che
la lasciasse dormire.
A quel punto Akira comincio a togliersi i jeans e il
maglione che indossava, gli adagiò su una sedia e rimase semplicemente
con i boxer amaranto.
Akira: "Ok Lilly, se non scendi dal letto
allora
vengo io da te!" mentre prese le lenzuola e le coperte abbassandole, per
scoprire il corpo di Camille, tutto rannicchiato e coperto solo dalla sua corta
camicia da notte di raso di una tinta lilla pallido, la fisso sorridente per poi
sdraiarsi accanto a lei che lo fisso perplessa
Camille: "Si può
sapere che hai in mente? Io non ti ho invitato quindi fuori dal mio letto!"
disse seccata e spaventata, mentre tentava di buttarlo giù dal letto, ma
lui di tutta risposta si mise a ridere e la strinse forte a sé, così
Camille si dimeno per qualche istante, per poi arrendersi all'evidenza, lei non
voleva ne andarsene, ne che lui se ne andasse via così si rilassò
e appoggio la testa la petto di Akira, e lui ritirò su le coperte per non
sentire freddo.
Akira: "Perché non parliamo un po' che ne dici?"
disse dolcemente mentre accarezzò la nuca di lei
Camille: "Di cosa
vuoi parlare? Musica, cinema, spettacolo o cosa? Proponi un argomento!"
Akira:
"Lilly hai mai avuto un ragazzo prima di
" -Prima di incontrare
me!- preoccupato
Camille: "Si, ho avuto solo un ragazzo fino ad ora, è
durata molto poco
..l'ho mollato un anno prima di partire per venire qui
in Giappone" disse con amarezza e sentendo una fitta al cuore.
Akira:
"Dimmi di più
.come si chiama, quanto è durata
.e
perché l'hai mollato" incuriosito
Camille: "Si chiama Cristian,
ha 3 anni più di noi. E' la nostra storia è durata esattamente 6
mesi circa
il tempo sufficiente che mi prendesse in giro alla grande, fine
della storia" disse molto seccata, così lui la continuò a coccolare
per farla stare tranquilla.
Akira: "Lilly
.sbaglio o sento un tono
di amarezza, raccontami tutto, a me puoi dirlo!" ora lui voleva sapere tutto,
sapere se lei
era andata fino in fondo con il suo ex., se lei che sembrava
così pura e casta era già stata amata come purtroppo temeva. Ma
voleva sapere perché lei fosse così restia a parlarne
..mentre
Camille si allontano lievemente da Akira, prese le coperte e se le mise davanti
al volto, voleva nascondere la sofferenza che provava a parlarne.
Camille:
"Così mi sarà più facile dirtelo, perché mi vergogno
ed è veramente difficile per me parlarne. La storia con lui è finita
perché lui mi ha tradito, l'ho trovato a letto con un'altra, e ho scoperto
che ne aveva una sfilza
una per ogni sera
patetico vero!" -Ma forse
per te no, a sentir dire dalle ragazze, tu sei proprio come lui
per questo
non posso fidarmi, per questo ti respingo sempre nonostante io ti voglia
lo
so che tu, mio dolce Akira mi faresti molto male!-
Akira: "Quando dici
..che
l'hai trovato a letto intendi mentre
." -Ha visto il suo ex mentre faceva
l'amore con un'altra
.forse per questo con me è gelosa ed è
diffidente- mentre si ritrovava molto perplesso e preoccupato per Camille, cercava
di immaginare quanto male potesse aver provato e quanto ne poteva provare ancora
tutt'oggi da questa storia decisamente schifosa.
Camille: "Si, esatto
lui era con lei, e stavano facendo l'amore in camera di mio cugino! Durante una
festa che mio cugino stava dando, non mi ricordo neanche più per quale
motivo. Io parlavo con gli amici di sempre, quando ad un tratto non lo vidi più
così lo cercai
.ma quando lo trovai non era esattamente quello che
avrei voluto vedere. Lei era una mia amica, o almeno lei si era detta tale. Ora
capisci perché odio gli uomini! Sono tutti dei traditori!" il suo
discorso da prima fu triste, ma sul finire le sue parole furono piene d'odio e
rancore.
Akira: "Lo pensi veramente? Non tutti siamo così
.lui
era uno stronzo ecco tutto!" mentre però lui sentii singhiozzare,
così si preoccupo molto
.avrebbe voluto vedere il volto di Camille
per saper interpretare cosa provava e magari riuscire a consolarla.
Camille:
" Akira perché
. Dimmi perché non vado mai bene per nessuno?"
scoprendo il suo volto ormai in lacrime e stringendo le lenzuola con forza perché
si sentiva ancora male a ripensare a tutta quella dannata storia, che l'aveva
cambiata nel profondo, portandola ad essere insicura e a non fidarsi più
dei ragazzi, delle loro promesse e delle loro parole dolci.
Akira: "Ma
cosa dici sciocchina vieni qui
..io ti voglio bene! Io ti amo tantissimo
e per me vai benissimo così come sei" mentre con una mano asciugò
le lacrime di lei.
Camille si strinse ad Akira, che la abbracciava e la consolava,
si sentiva sempre più vicino a lei, la amava sempre di più, anche
se il dubbio che per lei non fosse la stessa cosa era tremenda.
Akira: "Io
invece ho sempre avuto le cotte facili, quelle che dopo 3 o 4 giorni passano,
così mi sono fatto tante storie ma niente di serio, perché io cercavo
quella giusta per me, ma nessuna era mai valsa veramente la mia libertà!"
-Poi ho conosciuto te e tutto è cambiato
..ora metterei in gioco la
mia libertà per te! Perché sono sicuro che sei quella giusta per
me!- sorridendogli maliziosamente
Camille: "Ma le cotte non ti portano
a niente! E poi sei sicuro che esista qualche ragazza che sia in grado di soddisfare
le tue esigenze, oppure manterrai la tua libertà per sempre?"
Akira:
"Si, sono certo che esiste. E quando la troverò il mio amore per lei
sarà eterno e non la tradirò mia, ne mai smetterò di amarla!
Ti sembra un discorso sciocco?" sorridendole dolcemente
Camille: "Niente
affatto! Solo che di solito i ragazzi non fanno discorsi del genere. A loro interessa
solo il sesso e il resto viene solo molto dopo
.vuol dire che sei molto più
maturo di altri"
Akira: "Beh anch'io penso al sesso, solo che
è
un periodo che non mi interessa, come non mi interessa avere delle avventure o
menate varie!" -Ora come ora mi interessi tu, e io voglio il tuo amore, sono
pronto ad aspettare che tu venga da me
.perché so che tu mi amerai
prima o poi- sorridendo e accarezzandole dolcemente i capelli, il volto e asciugandole
le ultime lacrime rimaste sul viso per poi baciarla sulle labbra che sapevano
di sale.
Camille: "Visto che siamo in vena di confidenze, con quante sei
stato? E non essere un banfone chiaro Aki!" -Devo saperlo, devo assolutamente
sapere se lui è quel dongiovanni che si dice, se veramente è stato
con tante ragazze prima di questa pausa riflessiva!-
Akira: "Dunque
in
totale con 8 ragazza, ma nessuna come ti ho detto ha significato niente!"
lo disse con freddezza, ma a quel numero Camille comincio a tremare, non poteva
credere che Akira fosse un ragazzo che aveva avuto molte ex.. Le sue ex
..ragazze
con cui lei, quale inesperta in campo affettivo e sessuale non sapeva e non poteva
competere in alcun modo.
Akira: "Lilly hai freddo? Stai tremando come
una foglia
.vieni, stringiti di più a me!" mentre la avvolgeva
con le sue braccia e cercava di fare il romantico e il dolce.
Camille: "Si,
stringiti a me Lilly, o perché no spogliati che facciamo l'amore Lilly!
Vero Akira Sendoh! Lasciami in pace, e stammi distante per tutto il resto della
giornata!" disse nettamente irritata e sprezzante mentre spintonò
Akira per allontanarlo dal suo corpo, per poi uscire dal letto di scatto, e con
molta fretta correre a chiudersi in bagno per piangere.
Akira: "Lilly
ma cosa
." -Cosa vai a pensare? Io non avevo la minima intenzione
di proporti del sesso, non volevo venire a letto con te
hai frainteso tutto!
Io ti Amo e volevo dimostrarti che so essere dolce e comprensivo. Che non ti desidero
solo fisicamente
volevo mostrarti il mio amore, volevo starti vicino
come un fidanzato e non come un semplice amico
perché Lilly!"
Akira
scese dal letto per avvicinarsi alla porta del bagno per parlare con lei
Akira:
"Camille? Ma cosa
..che ti prende Camille? Sei tu che mi hai fatto le
domande!" -Io non voglio venire a letto con te, se tu non lo vuoi. Io voglio
che con te sia diverso, che sia romantico, speciale come speciale e il mio amore
per te! Perché alla fine io e te non ci capiamo mai, forse siamo destinati
a non capirci? O a non amarci mai?- "Lilly io
io ti amo!"
gli disse dolcemente
Camille: "Vattene e lasciami sola! Non voglio vederti,
ne sentire la tua voce!" gli urlo con odio e cattiveria, al che Akira si
sentii male, aveva di nuovo sbagliato tutto con lei, non avrebbe mai dovuto rispondere
a quella maledetta domanda, ma pensava che non ci fosse niente di male.
Tornò
in camera di Camille e si rivesti con calma, ma per tutto il giorno lei gli rimase
distante e non gli rivolse la parola, di fronte a tutto ciò Akira si sentiva
una fitta al cuore, perché lei era tornata la fredda Camille di pochi mesi
fa, ed era di nuovo tutta colpa sua. La sera mentre era sotto la doccia si mise
a riflettere, l'acqua tiepida lo riscaldava e lo rilassava, favorendo i suoi pensieri.
Akira:
-Camille
.prima o poi so benissimo che diverremo amanti e lo sai anche tu.
Continuiamo a rincorrerci senza arrivare a una conclusione, ma lo sai anche tu
che ci desideriamo! Ormai e solo questione di definire i tempi, il momento e il
luogo sono fondamentali. E quando succederà io sarò l'uomo più
felice del mondo, e a quel punto cosa potrò ancora chiedere nella vita?
Forse di possedere il tuo tenero e ribelle cuore Camille, oltre che il tuo conturbante
corpo!- una volta finita la doccia andò in camera si vesti e andò
a dormire sereno
.pensando che doveva lasciare al tempo e alle circostanze
di aggiustare il tutto, anche perché come lui non può fare a meno
di lei, Akira era certo che anche lei non potesse fare a meno di lui.
La sera
sdraiata nel suo letto Camille si mise a riflettere, e a tirare le somme di quello
che ci aveva guadagnato a fare quella scenata patetica di questa mattina con Akira.
Lei sapeva che per un ragazzo era normale fare esperienze sessuali piuttosto presto
ma
.sapere che Akira era stato con tutte quelle la faceva stare male,
perché altre ragazze prima di lei avevano bramato, ma soprattutto ottenuto
ciò che una parte di lei voleva, e cioè il corpo di Akira. Ma l'altra
parte di lei voleva anche il suo cuore e l'anima di Akira
lei voleva
fare l'amore con lui e non solo dello stupido sesso per una sola notte, privo
dell'amore e dei tanti sentimenti che lei prova per lui. Camille odiava sapere
che le mani di Akira avevano portato alla voluttà altre ragazze, ma avrebbe
potuto accettarlo se lui le avesse detto che la amava veramente e che con lei
era tutto diverso
.ma lui non sembrava di quest'idea. Poi nella visione della
dolce fantasia di Camille, Akira avrebbe dovuto giurarle amore profondo e fedeltà,
ma Akira sembrava non appiccicarsi, quel ti amo che le diceva le sembravano parole
vane e buttate al vento.
Il giorno dopo quando Akira si sveglio si sentiva
strano, poi vide che Camille era già uscita prima di lui, gli aveva preparato
la colazione e il pranzo ma non l'aveva aspettato
quando Akira arrivò
a scuola Camille era già al suo banco, la osservo più volte, anche
durante le lezioni ma la vedeva sempre molto concentrata e triste. Ma oggi Akira
sul suo volto non aveva posto per nessun sorriso ma solo per la tristezza, per
la paura di aver rovinato tutto con Camille, di averla persa per sempre, per colpa
della sua sincerità o meglio per colpa della sua stupidità.
Nella
pausa pranzo Camille chiese a Koshino se poteva restare da sola con Akira, doveva
parlagli urgentemente e non poteva rimandare
perché non voleva
perderlo, non voleva che lui fosse arrabbiato con lei, che pensasse che lo odiava
mentre
invece lo ama alla follia, e che è proprio la sua follia che la porta sempre
a fare queste cretinate.
Akira era andato in punta alle scale che portavano
al terrazzo e si mise ad aspettare Koshino, che però tardava da arrivare,
poi si vide Camille al fondo delle scale, che si avvicinava a lui
Camille:
"Ciao Aki! Devo parlarti
..vedi io
.." fermandosi di fronte
a lui con aria seria e affranta
Akira: "Sei arrabbiata con me? Ce l'hai
con me perché sono stato a letto con 8 ragazze prima di conoscerti e di
amarti?" gli disse con durezza mentre fissava gli occhi azzurri di Camille,
che continuavano a fissarlo seriamente, per poi lasciar posto ad un dolce sorriso.
Camille: -Mi ama! Akira mi ama e questo che devo ricordarmi sempre, che lui
mi ama!- "Posso sedermi vicino a te? Mentre tu mangi il pranzo magari?"
lui annui, poi comincio a mangiare veramente il pranzo, in cui Camille aveva messo
tutte le cose che sapeva che amava di più, questo non sapeva se interpretarlo
come un suo gesto di pace o cosa. In più lei ci aveva aggiunto anche tutto
il suo amore nel prepararlo anche se lui non lo sapeva di certo!
Camille: "Aki
non sono arrabbiata con te, io sono
.io non so che pensare. Lo so benissimo
che per voi ragazzi il sesso è importante, e che lo interpretate in modo
diverso da noi ragazze e solo che io
.." -Non so cosa sia il sesso e
non so come affrontarlo!- Akira la stava fissando e la vedeva tremare, sembrava
impaurita e spaesata, da quello capii tutto
Akira: "Hai paura del sesso
Lilly?" disse sicuro, Camille si mise le mani sul viso per nasconderlo
Camille:
"Si, ho paura del sesso. Il sesso mi fa paura e io non so che farci, lo so
che è una cosa naturale che deve avvenire prima o poi ma
"
lei si mise a tremare sempre più, così Akira capii che la sua paura
era qualcosa di serio e non una sciocchezza. Così poso il pranzo a terra,
di fianco a lui e d'istinto tento di metterle un braccio dietro le spalle, per
un attimo ebbe un dubbio che però subito scomparve per lasciarlo sicuro
di sé.
Camille nel sentire il braccio di Akira su di lei si sentii
al sicuro, protetta, così si butto tra le sue braccia, lasciandolo letteralmente
di stucco per un attimo poi la strinse forte a sé.
Akira: "Camille,
il sesso fa parte della nostra vita. Se ne hai paura vuol dire che non è
ancora arrivato il momento giusto per te di farlo. Quando sarà giunto,
te ne accorgerai, tutto sarà spontaneo e non avrai paura ne dubbi. Lilly,
con tutte quelle che sono stato
..con nessuna di loro ho fatto l'amore ma
è stato solo sesso e sai che c'è una bella differenza!" -E
la differenza e che non mi sentivo coinvolto perché non le amavo
.ero
solo uno bravo a fingere! Io parlo con te come se fossi vergine, poi magari
..-
poi le bacio la fronte, e lei gli sorrise timidamente sentendosi una sciocca,
ma le parole di Akira la rassicurarono, perché ora sapeva che per lui non
erano state niente di niente quelle 8, e che lei poteva essere quella speciale!
Akira:
"Ora come ti senti un po' meglio? Ti sei tranquillizzata? Ti ho chiarito
le idee?"
Camille: "Si grazie. Scusami per tutto, per ieri per oggi
e che
.le mie paure sono enormi e a volte mi sembrano difficili da superare!"
-Il passato mi ha lasciato enormi cicatrici, che però lentamente tu amore
mio, stai ricucendo e ne stai cancellando ogni vago ricordo!-
Akira: "Ognuno
di noi ha paure, fobie e timori, l'importante e superarli! La paura non porta
mai da nessuna parte e non ti permette di avanzare per crescere e migliorare!"
mentre le sorrise e le accarezzo dolcemente il viso per poi baciarla.
Camille:
"Grazie
Akira
" mentre si alzo e lo fisso negli
occhi sorridendogli, lui la fisso
Camille: "Akira Ti voglio bene davvero!"
lo bacio sulle labbra per poi scappare via di corsa, non erano le esatte parole
che voleva dirgli, ma in quel momento le erano uscite solo quelle, mentre Akira
ci rimase di sasso, non aspettandosi niente del genere, poi sorrise felice.
Ma
la sera Akira era restato strano
..aveva il viso arrossato e gli occhi lucidi,
ma Camille non ci fece caso più di tanto
..pensò che avesse
caldo o che fosse stanco, ma dopo cena entrambi si andarono a sedere sul divano
e Akira stava respirando affannosamente.
Camille: "Akira cos'hai? Non
ti senti bene?" mentre lo fissava molto preoccupata
Akira: "No sto
benissimo ho solo un po' freddo tutto qui!"
Camille: "Freddo? Ma
non è che
" lei si mise di fronte a lui, gli tocco la fronte
che scottava, mentre lui la abbraccio, appoggiando la testa sul morbido seno di
Camille, al che lei si intenerii, il suo Akira aveva la febbre e doveva stare
male, gli mise le mani tra i capelli per accarezzarlo, poi riacquisto nuovamente
la lucidità
Camille: "Scemo hai la febbre, ora vieni
che ti metti a letto!" gli disse seccata e con tono autoritario
Akira:
"Cosa? Ma io sto benissimo!" facendo i capricci come un bambino
Camille:
"Come no! Stai tanto bene che hai la fronte che scotta! Forza niente storie
vieni!"
Nonostante Akira non volesse, Camille lo trascino in camera,
gli disse di mettersi sotto le coperte, mentre lei era andata in bagno a cercare
le medicine giuste per la febbre e il termometro.
Una volta trovato tutto
torno da Akira, gli dette il termometro mentre gli prese un bicchiere d'acqua
per la pastiglie che gli avrebbe fatto calare la febbre
Camille:
"Su bambino capriccioso prendi la medicina e fammi vedere quanta febbre hai!"
Ad Akira venne da ridere a quelle parole, Camille lo stava curando alla grande,
ma lo trattava come fosse un bambino bisognoso di attenzioni, e questo non gli
dispiaceva affatto! Si sedette per prendere la medicina, mentre guardava dolcemente
la sua Camille.
Akira: "Fatto! Ho preso la medicina, ma dimmi quanta febbre
ho mammina mia?" lei rise a quelle parole, Akira gli aveva dato una degna
risposta alla sua provocazione
Camille: "Hai la bellezza di 40 di febbre,
certo che stai male sciocchino! Ora vedi di riposarti, io ti starò accanto
nel caso avessi bisogno di qualcosa
.!" lui annui.
Dopo un paio di
minuti Akira si addormento un po' a causa della febbre, poi la stanchezza e anche
la pastiglia che finalmente cominciava a fare effetto.
Camille gli rimase accanto
per tutta la notte, gli mise una pezza bagnata sulla fronte, in maniera che la
febbre magari calasse e che si sentisse almeno un pochino meglio
poi
verso le 3 di notte cedette al sonno, non resisteva più
.anche lei
si sentiva stanca morta.
La mattina Akira si sveglio, ritrovandosi Camille
seduta su una sedia vicino a lui, china sul suo letto che dormiva dolcemente tenendogli
la mano, gli aveva anche messo una pezza per la febbre
però si sentiva
ancora male, non doveva ancora essere guarito dall'influenza.
Poi si sentii
stringere la mano, Camille si stava svegliando
..alzo la testa con calma,
sbattendo le sue lunghe ciglia, poi si sfrego gli occhi per svegliarsi del tutto,
guardò Akira e gli sorrise.
Camille: "Come ti senti oggi? Stai
almeno un pochino meglio?"
Akira: "Non so dirti
credo di avere
ancora la febbre. Ma tu ti devi preparare per la scuola, quindi vai pure a farti
una doccia e ci vediamo
." gli disse rattristandosi
Camille: "Sei
scemo o cosa! E io dovrei lasciarti qui da solo e per giunta malato! Ma scordatelo,
io resto qui e mi prendo cura di te scemo! Ora vado a prepararti la colazione,
quindi non muoverti!"
Lei usci dalla camera di Akira velocemente, mentre
a lui venne da ridere, Camille non voleva lasciarlo solo perché si preoccupava
per lui, anche se non l'avrebbe mai e poi mai ammesso.
Era stata gentile e
dolcissima, perché per tutta la notte l'aveva vegliato.
Dopo poco Camille
ritornò da lui con la colazione, non ne preparò molta perché
come immaginava Akira non aveva molta fame
poi gli misuro nuovamente
la febbre.
Akira: "Allora? E' scesa la febbre?" preoccupato
Camille:
"Si
per fortuna si
hai solo più 38.7, ma comunque non è
da sottovalutare quindi resterai a letto e non ti muoverai chiaro!" gli disse
con tono autoritario
Akira: "Si signora, agli ordini mio generale!"
sghignazzando
Camille: "Scemo, non prendermi in giro! Anche se credo che
se hai la forza di fare queste battute vuol dire che sei in via di guarigione
."
accarezzandogli il viso dolcemente, mentre gli sorrise.
Per tutta la giornata
Camille resto con Akira, gli preparò pranzo, merenda e cena, doveva mangiare
per tenersi in forze e combattere l'influenza, il più del pomeriggio Akira
dormi mentre Camille lo osservava con gioia, lo amava e per lei era un piacere
sapere di essergli utile, di potersi prendere cura di lui in tutti i sensi.
La
notte Camille rimase sempre con lui, la febbre non gli era scesa nella giornata,
così voleva essere certa che non peggiorasse, ma dopo mezzanotte lei si
addormentò esausta, la sua giornata era stata piuttosto pesante e lunga
verso
le 3 di notte Akira si sveglio e vide subito Camille, che come la mattina precedente
dormiva china su di lui, gli stringeva la mano, a lui venne da sorridere.
Prese
una coperta e gliela mise addosso, non voleva che prendesse freddo e si ammalasse
per colpa sua, poi riprese la mano di Camille si mise a giocarci un attimo, ma
alla fine si riaddormento.
Il giorno dopo per fortuna la febbre di Akira era
scomparsa, era quasi guarito dall'influenza
Akira: "Allora
posso alzarmi dal letto
.ero stufo di dormire!"
Camille: "A
me non sembrava! Anzi dormivi sempre come un angioletto. O se preferisci come
un neonato, che mangia e dorme tutto il giorno!" ridendosela alla grande
Akira:
"Davvero! Per fortuna che avevo un infermiera tanto carina e gentile, che
mi è rimasta qui accanto giorno e notte
.piuttosto posso alzarmi!"
Camille:
"Beh non saprei, non dovresti prendere freddo
ma
.." molto
perplessa
Akira: "Ti prego! Non uscirò di casa te lo prometto,
mi vesto e girovago qua per casa
..dai ti prego tesorino mio, si buona con
me
.per favore!" mentre accarezzava dolcemente il volto di Camille,
sorridendogli dolcemente, lei non seppe resistere alla dolcezza di Akira.
Camille:
"Ok! Ma vedi di non fare scemenze e di mantenere la promessa, non si esce
di casa!"
Akira: "Grazie mia dolce Lilly!" poi le bacio lievemente
le labbra, così lei arrossi vistosamente, nel vederla Akira sorrise felicissimo.
Camille lascio Akira da solo per andare a preparare colazione e pranzo, poi
doveva fare le faccende di casa che non aveva più fatto nei giorni precedenti
..anche
perché i genitori di Akira potevano tornare da un momento all'altro e tutta
la casa era un disastro.
Akira quando scese trovò Camille che faceva
le pulizie, aveva messo su il pranzo, gli aveva preparato la colazione
lui
per tutto il giorno lesse, studio, guardo la tele, ascoltò la musica, guardò
Camille che invece stava mettendo a lucido tutta la casa
.
La sera
poi finalmente Camille si stava riposando e così Akira poteva stare con
lei a parlare
.
Akira: "Lo sai Camille, ora come ora
.mi sembra
quasi che tu sia mia moglie e che noi siamo una coppia di neo sposini alle prese
con i primi periodi del matrimonio" lei divenne rossa, nel pensare a loro
due sposati
.non ci aveva mai pensato, aveva sempre fantasticato di essere
la sua ragazza, ma addirittura sua moglie
.però non le dispiaceva
quest'idea.
Camille: "Quindi vedresti così la nostra vita coniugale?"
perplessa e scettica.
Akira: "Si perché no! Tu che ti prendi cura
di me, della casa, dei nostri 3 o 4 figli
..non male no! Io che mi prendo
cura di te
tu di me!" -Questo sarebbe il mio piccolo progetto per il
nostro futuro, i miei sogni su di te
.su di me
.su di noi!- sorridendole
dolcemente
Camille: "Come idea non sarebbe malaccio! Ma io e te non so
poi tanto se ci sopporteremmo!"
Akira: "Davvero la pensi così?
Questa è la quarta volta da un anno che sei qui, che i miei genitori ci
lasciano soli io e te, abbiamo convissuto benissimo insieme, io poi
"
-Mi sento sempre bene con te, a volte vorrei che questi giorni non finissero mai!
Che tu fossi mia!- lei annui, in effetti erano stati bene insieme, ma non voleva,
ne poteva permettersi di dire ad Akira che per lei erano stati unici questi momenti,
non voleva dirgli che lo amava perché pensava che Akira l'avrebbe respinta
o ferita, poiché lei voleva da Akira un fidanzato e non un compagno di
letto
e così facendo le avrebbe spezzato il cuore e tutti i
suoi sogni e desideri su di lui.
Mars: Che capitolo che abbiamo
scritto
..
Uranus: Un po' piccante ma
a me piace!
Mars: A chi
non piace alzi la mano
.non vedo mani alzate
Uranus: Allora è approvato!
Vediamo di proseguire va
.
Mars: Io vi prometto che, nel prossimo capitolo
si andrà veramente sul piccante
Uranus: Quindi Akira e Camille
.
Mars:
Abbiamo già detto anche troppo, continuate a leggere ok!
Continua
.