Warning: Questo capitolo ha contenuti lemon
quindi chi non vuole leggerlo è avvertito!
Il giorno
dopo, quando si svegliarono trovarono la casa fredda
ma nella mattinata
Camille andò a fare la spesa e non lo notò più di tanto,
mentre Akira rimase a letto a dormire, poi quando Camille torno controllo il riscaldamento
ma, temeva che non dipendesse dall'impianto
Nel pomeriggio sia
lei che Akira controllarono, ma sembrava che tutto fosse apposto in casa
si
andarono a sedere sul divano, visto che il salotto era il luogo più caldo.
Akira:
"Chissà perché non funziona più
.e pensare che
fino a ieri qui era caldo
." sospirando
Camille: "Qualcosa mi
dice che
non abbiamo pagato il riscaldamento!" disse rassegnata
Akira:
"Non so che dirti! Di questo si occupa mia madre, però lei non mi
ha lasciato detto niente, né scritto niente
..però temo che
tu abbia ragione
.fa un freddo qui" disse mentre rabbrividiva
Camille:
"Dobbiamo trovare una soluzione se no congeliamo!" mentre tremavano
entrambi come foglie, Camille fissava Akira
.lui aveva da poco finito l'influenza
era l'ideale per lui
..si certo, soprattutto se si voleva prendere una polmonite
e andare immediatamente all'ospedale, dopo attimi di esitazione e di riflessione
profonda, Camille prese una decisione
..
Camille si avvicinò ad
Akira che era seduto sul divano con una coperta addosso, una volta di fronte a
lui lo abbraccio forte lasciando di stucco Akira
..ma in seguito lui la strinse
a sé, non voleva lasciarla allontanare, poi voleva abbracciarla con tutto
se stesso, nel stringerla e schiacciarla contro il suo corpo stava sentendo il
calore del corpo di lei, così avvolgente e piacevole.
Camille: "Non
pensare male adesso! Tu sei appena guarito e non ti fa bene restare al freddo,
così ho pensato che fosse meglio
..stare vicini e scaldarci a vicenda
visto
che non ci sono alternative" mentre lo diceva arrossi vistosamente e si strinse
ancora di più a lui.
Akira: "Sei così calda
mentre
qui fa così freddo!" sciogliendosi e rilassandosi in quel dolce e
caldo abbraccio che Camille gli stava donando, a quelle parole lei sorrise soddisfatta.
Camille si sentii il cuore battere fortissimo, che ormai era cotta di lui
lo sapeva, ma il sentirlo così vicino
.poi si sentiva sciogliere nella
stretta delle sue braccia, che ora come ora avrebbe fatto tutto per lui, cominciò
a toccare i capelli di Akira, ad accarezzargli la schiena, a dargli dei baci sulla
fronte e a parlargli in modo che non pensasse al freddo
.mentre però
lui continuava a tremare e ad essere freddo, molto freddo
Akira
la sentiva così dolce e premurosa, che non voleva per niente al mondo lasciarla,
voleva che quel momento si prolungasse all'infinito.
Con il passare dei minuti,
Camille non cambio atteggiamento verso di lui, infatti non faceva altro che coccolare
Akira amorevolmente, non smetteva di accarezzarlo, toccarlo, ma finalmente il
corpo di Akira si stava riscaldando, così Camille si sentii felice, non
voleva che lui stesse al freddo, rischiando che si sentisse male e che gli tornasse
la febbre e l'influenza.
Una volta che il corpo di Akira fu caldo, anche lui
comincio ad accarezzare Camille, dolcemente e delicatamente, infilo le mani sotto
il maglione di Camille e ora stava lentamente esplorando centimetri di pelle mai
scoperta dalle sue mani, il desiderio lo stava assalendo, si stava eccitando e
desiderava una vera intimità con Camille.
Camille godette di quelle
carezze per attimi lunghissimi e indimenticabili, ma si rendeva conto di doverlo
respingere
non poteva farsi ingannare dal desiderio momentaneo di Akira
per lei.
Camille: "Ora non hai più freddo quindi possiamo anche
separarci!" disse freddamente fingendo indifferenza assoluta, mentre dentro
di se avrebbe voluto che lui continuasse a toccarla.
Akira ci rimase malissimo,
si sentiva frustrato, la desiderava tantissimo, mentre lei sembrava del tutto
indifferente alle sue carezze e alle sue mani
..la fisso negli occhi cercando
un qualche indizio che gli facesse capire come si sentiva Camille, e quello che
provava veramente.
Camille: "Ti vado a preparare della cioccolata calda
.so
che ti piace e poi
.ti riscalderà più di quanto non riesca
a fare io!" arrossendo lievemente, in quel momento Akira comprese che le
sue carezze erano state gradite da Camille, e che molto probabilmente l'aveva
compiaciuta ed eccitata più di quanto lei non volesse dare a vedere.
Passarono
un bel pomeriggio insieme, Camille non lasciava un attimo da solo Akira quando
erano in salotto, voleva sempre accertarsi che lui stesse bene e questo lo rendeva
felice, poi quando le diceva che sentiva freddo lei lo abbracciava e lo coccolava
amorevolmente.
Ma il problema si ripropose ore dopo
.aggravandosi
però notevolmente.
Già perché la sera si congelava ancora
di più
fuori aveva ricominciato a nevicare dopo la breve pausa
pomeridiana, Camille e Akira erano rimasti per il più del tempo vicini
uno all'altro nel pomeriggio
.ma ora che potevano fare?
Akira: "Buonanotte
Camille, tenterò di andare sotto le coperte a cercare un po' di caldo
."
mentre finse un sorriso felice, però stava nuovamente tremando e Camille
notandolo si senti preoccupata, non poteva lasciare quello sciocco al freddo
.
Camille:
"Aspetta tontolo
come puoi stare al caldo da solo, dormiremo insieme,
almeno così staremo davvero al caldo se no questa notte congeleremo entrambi
.."
Akira
ci rimase secco. -Di sorpresa in sorpresa di oggi! Nel pomeriggio mi cura, mi
coccola e mi riscalda con il suo corpo e ora vuole rifarlo
..il suo corpo
poi è così ardente! Adoro sentirlo contro il mio, mi eccita e mi
riscalda veramente molto
.adoro Lilly, anzi io amo Camille, e anche molto,
ormai è già da un anno
.da quando ho capito che lei è
diversa dalle altre, diversa da come vuole apparire, poi mi sono innamorato nuovamente
di lei quando ho capito che sa essere dolce e premurosa con me, e che forse mi
ama a sua volta- mentre gli sorrise dolcemente
Camille andò in camera
sua, si mise il pigiama e prese anche la sua trapunta, e la aggiunse a quella
che aveva già sul letto Akira, che nel mentre si svesti per rimanere in
boxer e una t-shirt bianca ed entrare nel suo letto
..mentre lei era in pigiama
(dei pantaloni della Think Pink e una maglietta a maniche lunghe viola con la
scritta Toronto University 33)
Camille: "Ma tu dormi sempre così?"
gli strillo mentre era perplessa.
Akira: "Si perché? Ti da fastidio?"
con una faccia d'angelo e un sorriso malizioso
Camille: "No, non mi da
fastidio! Ma ci credo che poi ti ammali! Che sciocchino!" nel mentre però
che lo diceva, Camille arrossi vistosamente, poiché i suoi pensieri erano
andati a rispolverare vecchi pensieri già fatti su Akira e tutti molto
sullo scabroso.
Mentre Akira si stava eccitando all'idea che loro due avrebbero
dormito insieme stanotte, uno vicino all'altro come oggi, anzi adesso sarebbe
stato molto meglio di oggi
...
Quando Camille entro nel letto, Akira si
senti sfiorare una gamba e un braccio, poi lei si sistemo sopra di lui che tremava
per il freddo, faceva veramente troppo freddo in casa loro
Camille:
"Stai tremando
.hai molto freddo?" gli chiese dolcemente, essendo
preoccupata
Akira: "Non ti preoccupare
.sto bene
non temere!"
Camille non convinta sentiva il corpo di Akira più freddo che caldo
.passarono
minuti ma sembrava che le cose non cambiassero, Akira non si stava scaldando nonostante
lei fosse lì
.allora tolse la t-shirt ad Akira, poi si tolse
il pigiama pensando che il contatto pelle a pelle gli avrebbe riscaldati di più
sperava
che lui non tremasse più, ma che soprattutto si rilassasse, così
avrebbero dormito.
Akira sentii i seni di Camille schiacciarsi contro il suo
torace
era forse nuda sopra di lui?
Invece no! Camille non era nuda,
ma ora aveva addosso solo il reggiseno e le mutandine, il corpo ardente di lei
sovrapposto al suo lo stava riscaldando molto più di prima.
Solo che
ora Akira avrebbe voluto tanto toccarla, baciarla e scoprire ogni angolo del suo
corpo, ma soprattutto amarla
..il desiderio lo stava sovrastando
..e
di netto anche logorando.
Mentre Camille nel sentirsi aderire al corpo freddo
di Akira si sentii fremere, lei era calda mentre lui era praticamente gelato,
era tanto freddo però il solo contatto con lui la eccitò, avrebbe
voluto baciarlo, toccarlo e magari farci l'amore con Akira per ore, ma provarci
con lui sarebbe stata la cosa più stupida che poteva fare, di certo non
avrebbe disdegnato in quanto uomo, ma lei non voleva un avventura, lei voleva
l'amore vero da lui.
Camille però presto si accorse dell'eccitazione
crescente di Akira
.ma non poteva fare niente, non poteva certo rimproverarlo
anche perché sarebbe stato anormale se non avesse reagito
Ma
dopo svariati minuti che rimasero lì immobili, in un attimo di follia di
entrambi Camille si lasciò andare tra le braccia di Akira e cominciò
a toccarlo e a baciarlo, mentre lui aveva cominciato col toccarla, passava le
sue mani sulla sua pelle dolcemente, quasi solo a sfiorarla, tanto bastava per
eccitarla e farle provare un piacere immenso da farla ansimare e desiderare di
più da lui. Dopo attimi in cui le carezze di Akira erano state dolci, lui
le sgancio il reggiseno, poi con muoventi sempre dolci e lenti glielo tolse per
poi buttarlo a terra, ora toccava la soffice pelle pressoché nuda di Camille.
Poi la fece ruzzolare sotto di lui per poi passare col baciarla, baciare la sua
pelle vellutata che sapeva di vaniglia, la baciava sul collo, sulle spalle, sull'incavo
del seno, sul ombelico, ovunque fosse possibile e ovunque lei glielo permettesse,
fino a che rimasero a fare l'amore per ore, intervallate da piccole pause in cui
riposavano sonnecchiando
.erano eccitati, compiaciuti da tanto feeling e
dal tanto piacere che riuscivano a darsi l'un l'altro, come se si conoscessero
da anni, come se da anni fossero stati amanti.
Ormai non sentivano più
freddo ma continuavano a restare vicini, la mattina Akira si sveglio con tra le
sue braccia Camille, mentre lei lo abbracciava dolcemente ed era rannicchiata
accanto a lui, dormendo come una bambina e con il sorriso sulle labbra.
Akira
nel vederla così dolce e ora priva delle sue tante maschere la amò
ancora di più, poi il ricordo di lei e della sua notte infuocata passata
insieme a lei, era così viva nella sua mente, ora Camille lo abbracciava
felice, appagata
.mentre ieri notte facevano l'amore Lilly gli aveva
detto molte cose belle, dolci e romantiche
.tra cui che gli voleva bene e
che lo amava molto
il pensiero che lei lo amasse lo rendeva felice,
ma se fossero state solo parole dovute all'eccitazione?
Akira le accarezzava
i capelli, la fissava
sentendo il bisogno di lei, di essere amato da lei,
di stare ancora con lei, di sentirsi dentro di lei, come gli era successo ieri
notte
Camille lentamente si stava svegliando
.poi cominciò
ad accarezzare il torace di Akira, ma passandogli le dita dolcemente, solo sfiorandolo,
cosa che fece venire dei brividi di piacere a lui, poi gli baciò il petto
e lui continuò a rimanere immobile a godere del piacere che lei gli dava
Camille:
"Buongiorno amore! Ieri sera ci siamo divertiti parecchio!" gli disse
molto dolcemente
Akira: "Questo è solo stato per te?" -Un
avventura, per lei io sono solo un avventura!- disse con voce roca e irritata,
temendo di essere stato una pura e semplice avventura selvaggia di una notte per
lei, una sorta di capriccio, mentre per lui era stata importante.
Camille:
"No, non è stato questo! Ma non importa cos'è stato! Comunque
se ti do fastidio me ne vado
" gli rispose bruscamente mentre
tentò di uscire dal letto, ma lui la bloccò stringendola a sé,
comprimendo il corpo di lei al suo ancora molto eccitato.
Akira: "Perché
fraintendi sempre tutto! Io ti ho amata per tutta la notte, non capisci, io avrei
ancora voglia di te
.ora, forse più coscientemente
..capisco
che ero sempre stato attratto da te! E che ti ho sempre desiderata fin dal profondo
mi
hai sempre sconvolto fisicamente e mentalmente!"
A quelle parole Camille
si sentii dei brividi lungo la schiena, si rilasso completamente come se quelle
parole avessero acceso un nuovo fuoco in lei
..
Camille: "Quello
che penso di te
.te l'ho detto chiaramente durante la notte
Io
Ti Amo Akira! Ti amo molto e anche tu mi rendi felice e mi sconvolgi mentalmente
e fisicamente"
Akira: "Ti amo anch'io! Ma perché non riusciamo
a comunicare
.perché finisce sempre che mi tratti male e con indifferenza!
Mentre io vorrei che mi trattasi con dolcezza, con amore, come hai fatto negli
ultimi giorni, come mentre facevamo l'amore
tu eri così dolce e premurosa!
Ma anche così focosa, passionale eri una Camille diversa, che io amo ancora
di più. Eri la mia Lilly!" mentre le accarezzava il viso dolcemente
sorridendole.
Camille si sentii rapita da quelle parole, le più belle
che potesse dire in quel momento, lei ieri notte non aveva neanche avuto un dubbio,
ne paura mentre stava per fare l'amore con lui
.sentiva solo il suo desiderio
crescere, mentre ora voleva sentirsi dire che la amava e che la desiderava, e
ora che lo sapeva, non aveva più paura di dargli il suo cuore e di aprirsi
a lui.
Camille: "Perché ho paura che tu mi ferisca, che tu mi possa
fare del male
ho paura di soffrire e non riuscire a sopportare il dolore
che mi causeresti, tutto qui! Non ci sono altri motivi!" Akira le accarezzo
il viso, la bacio dolcemente mentre sentiva Camille sciogliersi contro il suo
corpo.
Akira: "Non potrei mai farti del male
..ti amo, come potrei
ferire una persona che amo!" la bacio appassionatamente poi si mise sopra
di lei e ricominciarono a fare l'amore.
Ma appena finito, Camille guardò
l'ora ed erano le 7.40 avevano poco tempo, dovevano andare a scuola e anche in
fretta
erano entrambi esausti ma si fece forza, prese il lenzuolo e
si coprii
Camille: "Muoviti Akira, dobbiamo vestirci c'è scuola
oggi!"
Akira: "Scherzi! Perché non ci andiamo oggi
restiamo
a casa! Sono giorni che non andiamo cosa cambierebbe un giorno in più un
bel niente, dai Lilly in fondo giorno più giorno meno! Poi credo che io
e te ora dobbiamo parlare, di quello che è successo tra noi nelle ultime
ore, e di come vogliamo agire
..io e te ci amiamo quindi?" si sentiva
teso e preoccupato, avrebbe voluto sentirsi dire da lei che voleva essere la sua
ragazza ma
forse non era quello che Camille voleva da lui
.mentre
Camille voleva un attimo di riflessione, non voleva fare le cose così d'impulso
rischiando di rovinare quello che c'era ora tra loro
..
Camille: "Questo
non è il momento migliore
ne riparleremo con calma questa sera a cena!
Credo che abbiamo entrambi da riflettere su quello che è successo! Ora
muoviti, se no facciamo tardi!"
Minuti dopo Camille era già pronta
per andare a scuola, mentre Akira si stava facendo una doccia con molta calma
riflettendo su gli ultimi avvenimenti
.ma l'unica cosa che gli veniva
in mente era chiedere a Camille di essere la sua ragazza, possibilmente per sempre,
ora sapeva che lo amava e sapeva che era stupendo stare con lei, sapeva quanto
era dolce e bellissima, desiderava essere suo, desiderava appartenergli per sempre,
e poter dire di essere il suo uomo.
Quando Akira stava per scendere a fare
colazione sentii delle voci
.erano i suoi genitori, erano tornati di stamattina,
proprio ora dovevano arrivare rovinando il tutto ad Akira
Akira:
-Dannazione sono mamma e papà, così ora non posso più parlare
con Camille di ciò che è successo! Devo rassegnarmi le parlerò
questa sera. Come sono sfortunato ultimamente!-
Scese e fece un paio di chiacchiere
con i suoi genitori, loro parlavano ininterrottamente mentre Akira e Camille seduti
uno di fronte all'altro non facevano altro che continuare a scambiarsi sguardi
fugaci, occhi dolci e mille sorrisi
Una volta usciti di casa, non
si rivolsero la parola per un paio di vie, poi Camille vide che Akira era rilassato,
sembrava felice, poi teneva la mano sinistra lungo il corpo
..così
si fece coraggio e gliela afferrò stringendola, tenendo lo sguardo fisso
verso il basso e arrossendo vistosamente.
Akira nel sentirsi stringere la mano
guardò subito Camille sorpreso del suo gesto improvviso e del tutto inatteso
la
vide imbarazzata e così timida, ora sapeva che quella che aveva di fronte
ora era la vera Camille, capii che quello che era successo tra loro aveva cambiato
in meglio il loro rapporto, gli aveva uniti
.le strinse a sua volta la mano,
poi intreccio le sue dita con quelle di Camille, sorridendo felice, sapeva che
per lei
..lui era importante e non uno qualsiasi, proprio come per lui, Camille
era speciale e la amava molto.
Arrivati a scuola nessuno dei due penso minimamente
a lasciarsi la mano, tutti rimasero stupiti, le ragazza non fecero che commentare
dicendo milioni di cattiverie
..mente Koshino e Fukuda nel vederli così
uniti, pensarono che tra loro fosse successo di sicuro qualcosa
e qualcosa
di molto importante e significativo per tutti e due. Forse c'era stata la svolta
definitiva!
Nella pausa pranzo, come sua abitudine Camille sparì dalla
circolazione, mentre Akira ci rimase male, avrebbe voluto pranzare
.ma soprattutto
baciare, toccare e parlare con Camille.
Ma pensò che tutto sommato la
scuola non era il luogo adatto, avrebbe atteso la sera come pattuito la mattina
..non
vedeva l'ora che giungesse la sera, ora sapeva cosa voleva e sapeva che Camille
voleva lui, e che lo amava con tutta se stessa.
Nel pomeriggio, una volta
finite le lezioni Akira bloccò Camille nel cortile, poi la prese per mano
e la porto vicino alla palestra, dove neanche gli occhi indiscreti dei più
curiosi non potessero vederli insieme
.poi Camille si appoggio al muro
fissando negli occhi Akira che le teneva le mani e le sorrideva. Non si parlarono,
poi Camille gli sorrise dolcemente e timidamente, si mise sulle punte dei piedi
e lo bacio sulle labbra, subito lui la strinse a sé e approfondii il loro
bacio, così Camille gli mise le braccia dietro al collo per stringersi
di più a lui, e Akira nel stringerla la sollevò da terra.
Una
volta che si lasciarono lei torno con le spalle al muro e lui mise le mani appoggiate
al muro poste molto vicino al viso di lei, in maniera che Lilly non fuggisse.
Camille:
"Ti Amo! Ti amo tanto Akira, con tutta me stessa! Questa sera parleremo e
ci chiariremo una volta per tutte ok! Abbiamo già aspettato troppo!"
gli disse dolcemente mentre gli sorrideva
Akira: "Ok! Non ne vedo l'ora
..ho
milioni di cose da dirti
Ti Amo mia Lilly! Sei solo mia!" lei
sorrise, si diedero ancora un lieve bacio sulle labbra, per poi separarsi.
Quando
Camille tornò a casa nel pomeriggio era felice
stasera lei e Akira
avrebbero messo in chiaro tutto e lei gli avrebbe detto che lo amava e che voleva
stare con lui, voleva andare in centro e magari comprargli qualcosa per dimostrargli
quanto teneva a lui ma
..Ma appena varcò la porta
si ritrovò sua madre Maria Laura
insieme a Micaela e Toshio,
così il suo sorriso scomparve seduta stante .
Camille: "Mamma!
Cosa ci fai qui?" del tutto spaesata, stupita e un po' impaurita.
Maria:
"Ciao Tesoro
.Camille cara sono venuta a prenderti!" mentre l'abbracciava
Camille:
"Ha prendermi? E quando dovremmo partire?" -Non posso partire, non ora
non
adesso che posso essere felice con Akira! Ti prego non ora!- sconvolta e mentre
mentalmente scongiurava
Maria: "Alle 16.15 circa di oggi
quindi spicciati
a fare i bagagli!" euforica mentre Camille si sentii praticamente crollare
tutto il suo mondo addosso, nel giro di pochi istanti sua madre aveva ucciso i
suoi sogni e le sue speranze.
Camille: "Mamma non è possibile!
Non puoi piombarmi qui di punto in bianco e pretendere che me ne vada come se
niente fosse, io non sono un tuo oggetto. Mi prendi mi sbatti di qui e di là,
io qui ora ho una vita, degli amici, delle persone a me care, quindi non farò
i bagagli!"
Maria: "Non dire stupidaggini, ora muoviti che dobbiamo
andare, non ho tempo da perdere!" mentre perse la sua felicità per
rivelarsi molto arrabbiata e seccata dalle parole di sua figlia
Camille: "Ma
io voglio salutare i miei amici, poi c'è Akira
non posso andarmene
così!" -Non posso andarmene da Kanagawa, senza aver detto ad Akira
cosa provo, non voglio lasciarlo senza salutarlo e senza sapere cosa vorrebbe
da me, senza vederlo un ultima volta per imprimermi il suo ricordo nella mente!
Senza
.senza aver vissuto con lui come la sua ragazza
-
Maria:
"Non fare storie
tu vieni via con me chiaro! Tuo padre è morto
quindi devi tornare subito con me! Ora muoviti i tuoi amici capiranno, in fondo
tu non sei giapponese ma italiana! Forza muoviti andiamo ti aiuto io a fare le
valige!" spingendola con forza e parlandole duramente
Maria e Camille
si misero a fare le valige, ma Camille si sentiva una completa idiota
..proprio
ora che le cose per lei stavano per volgere al meglio
doveva partire.
Quando
ripensò ad Akira le venne da tremare, sentiva freddo ma non era causato
dall'ambiente della casa ora caldo, ma dal freddo che sentii nel cuore, lo amava
e non aveva neanche l'occasione di dirgli che avrebbe voluto essere la sua ragazza
.
Maria:
"Muoviti Camille, io scendo con le valige, tu finisci di mettere le cose
nella borsa e nel beauty-case
.ma muoviti perché l'aereo parte tra
un oretta!" gli intimò urlandole con crudeltà
Camille: "Si
certo, vai pure mamma io ti raggiungo
.tra un pochino!" -Ma prima farò
la cosa per me più importante, scriverò qualche riga ad Akira
.cercherò
di spiegargli i miei sentimenti e di dirgli addio, anche se avrei preferito farlo
a voce! Anzi non avrei mai voluto farlo
..-
Prese carta e penna e cerco
di scrivere qualcosa, ma le venivano in mente mille cose, tanto che non sapeva
da dove incominciare, poi subentrarono le lacrime di tristezza e di nostalgia
..così
non riusciva più a scrivere, sentiva le urla di sua madre
..doveva
cercare di farsi forza, non aveva altra scelta
..non aveva più tempo
a disposizione!
Si asciugò le lacrime, scrisse qualche riga poi porto
la lettere e la appoggiò sulla scrivania di Akira, nel voltarsi vide le
foto che lui aveva appeso delle loro vacanze estive e invernali
..le sembravano
lontani quei giorni felici, in cui tutto era possibile.
Camille: "Forse
..forse
se non avessi avuto paura di soffrire, se fossi stata più furba e avessi
aperto prima il mio cuore ad Akira
.forse ora noi staremmo insieme
.avremmo
vissuto attimi bellissimi insieme come quelli di ieri notte e di questa mattina
.invece
sono stata una cretina! Perdonami Akira! Non ti meriti una sciocca come me, ti
meriti di molto meglio! Sono sicura che ti troverai una fidanzata migliore di
come sarei potuta essere io! Addio Amore Mio!" passo la mano sul volto di
Akira nella foto che lei amava di più, le venne da piangere, il pensare
al suo Akira con un'altra la feriva, ma sapeva che sarebbe andata a finire così,
era inevitabile ormai
..
Poi si impose l'autocontrollo, non poteva farsi
vedere con le lacrime, voleva essere forte e voleva affrontare le cose nel modo
migliore, così da non soffrire tanto
.si asciugo gli occhi con la
manica della maglia, poi usci dalla camera.
Scese al piano di sotto dove ad
attenderla c'era sua madre incavolata perché oramai c'era il taxi e si
faceva tardi, mentre a Camille le si spezzava il cuore nel andarsene, i Sendoh
erano stati come una famiglia per lei, nemmeno i suoi genitori l'avevano mai trattata
così bene
facendola sentire parte di un nucleo famigliare, in
cui poteva esprimere idee, opinioni e che la ascoltavano sempre, per ogni problema,
ogni perplessità per qualsiasi cosa ognuno di loro c'era sempre.
Camille
si mise davanti a Micaela e Toshio, cercava di trattenere le lacrime che continuavano
a tentare di scendere, ma alla fine pianse così li abbraccio con molta
tristezza, cercando di imprimersi nella mente i ricordi più belli dei tanti
giorni passati con loro.
Camille: "Mi mancherete tantissimo! Micaela mi
saluteresti Akira, gli dici che gli voglio bene e che il resto lo sa. Poi fai
attenzione ha appena finito l'influenza, non è proprio in formissima, e
ieri sera siamo rimasti al freddo, così abbiamo dovuto aggiustarci
Micaela
." quando aveva parlato di Akira sembrava tesa, preoccupate
e tristissima poi abbraccio di nuovo Micaela con molta enfasi.
Camille: "Grazie
Micaela
grazie di tutto! Mi mancherai, anzi mi mancherete tutti!"
Micaela:
"Anche tu piccina
..buona fortuna e ci vedremo presto vedrai! Verrò
a trovati promesso"
Toshio: "Auguri Camille, cerca di riguardarti.
E mangia di più, non fare le tue assurde diete, sei bellissima così!
Sappi che è stato un piacere averti con noi! Per noi sei come una figlia!
Quando vuoi torna, le porte di casa nostra saranno sempre aperte per te!"
Camille:
"Grazie Toshio, il piacere è stato tutto mio di restare con voi! Anche
per me siete stati come la mia famiglia, la migliore famiglia che potessi mai
avere e desiderare! Vi voglio bene!" e lo abbraccio piangendo, così
lui le sorrise dolcemente e le asciugo le lacrime.
Maria: "Ora andiamo
Camille, non possiamo più restare, presto!"
Camille salutò
ancora con un cenno Micaela e Toshio poi spari dalla porta d'ingresso, Micaela
si mise a piangere, per lei Camille era come se fosse stata sua figlia, vederla
andare via così le faceva male, le sembrava che le stessero strappando
dalle braccia la sua piccolina, la sua figlia adorata, ma sapeva che non poteva
farci niente.
Toshio: "Su Micaela, lo sapevi che Camille se ne sarebbe
andata prima o poi!" abbracciandola
Micaela: "Ma mi ero affezionata
a lei, le volevo bene e poi mi mancherà! Mi mancherà molto! Mi mancherà
non sentirla litigare con Akira per vedere la tele, il non vederla la mattina
mentre prepara colazione a tutti, il sentirla raccontare delle partite di Akira,
il sentirla mentre commenta e dice le sue idee apertamente
la mia Camille!
Io le voglio molto bene!"
Toshio: "Anche a me mancherà, anche
ad Akira vedrai che mancherà! Ormai faceva parte della nostra famiglia,
e sono certo che anche a lei mancheremo! L'hai sentita anche tu, per lei siamo
come la sua famiglia, quindi ora non piangere
..non possiamo farci niente!"
Micaela:
"Povero Akira, ci rimarrà malissimo stasera nel non trovarla
erano
uniti, erano riusciti a diventare molto amici! Passavano molto tempo insieme,
era la prima ragazza con cui Akira avesse instaurato un rapporto sincero e profondo,
poi Camille riempiva il vuoto e la solitudine che noi gli causiamo, ora resterà
di nuovo solo quando partiremo!" mentre continuava a piangere a dirotto
Toshio:
"Già! Ora andavano molto d'accordo, ormai si era abituato ad averla
insieme che sarà dura per lui ritrovarsi di nuovo solo
..ma vedrai
che ce la farà. Akira è forte! Poi lo sapeva che doveva partire,
Camille non è giapponese ma italiana!" cercando di sollevare il morale
alla moglie
Nel mentre Camille e sua madre attraversarono tutta la città
per andare all'aeroporto, Camille si mise a guardarsi attorno dal finestrino come
per salutare e imprimersi ogni cosa nella mente, non voleva dimenticare
..non
poteva dimenticare
..quest'anno passato in Giappone era stato bellissimo,
felicissimo e indimenticabile.
Quando Camille e Maria arrivarono all'aeroporto
parlarono un po', Maria voleva sapere cosa aveva fatto sua figlia in tutto questo
tempo visto che non l'aveva mai sentita
..ma era solo una la cosa a cui lei
era veramente interessata, solo che non trovava le parole per chiederglielo.
Ma
una volta sull'aereo Maria si fece coraggio e gli chiese quello che più
le interessava
.
Maria: "Camille cos'è successo tra te e Akira?"
con voce dura e accusatoria
Camille: "Niente! Siamo solo diventati amici,
molto amici tutto qui!" con tono freddo e distaccato
Maria: "Camille
non è che te ne sei innamorata? Dimmi che non te ne sei innamorata, che
non ci sei andata a letto
.perché non voglio scoprire che sei una
disgraziata! Micaela è la mia migliore amica e non voglio che mia figlia
vada con suo figlio!" con un tono duro e freddissimo
Camille: "Mamma,
anche con tutto il bene che ti voglio, stanne fuori, non voglio neanche sentirti
parlare di certe cose chiaro! Fino ad ora te ne sei fregata di me, quindi continua
a fregartene perché io non ti dirò niente!" disse freddando
la madre brutalmente, al che Maria capii che tra sua figlia e Akira era successo
qualcosa che andava ben oltre a quello che sosteneva Camille.
Maria: "Hai
ragione! Tanto non lo rivedrai più, mai più! Anche se fosse successo
qualcosa tra voi la distanza lo annienterà, inesorabilmente ogni sentimento
tra voi morirà proprio com'è nato! Akira si scorderà di te,
o se preferisci si dimenticherà per sempre di te in un batti baleno! Si
troverà un'altra a compiacerlo! Tu dovrai sposare un uomo ricco che ci
permetta di vivere dignitosamente, e tu sarai ricca e felice!" ridendosela,
mentre a Camille gli venne una fitta al cuore e provò un immenso dolore,
perché non avrebbe mai potuto dimenticare Akira, così provò
anche molto odio che la fece anche tremare, per non parlare della forte nausea
e tutto grazie alle parole di sua madre.
Poi l'argomento cadde lì e
Camille sapeva che non l'avrebbe mai più affrontato, come non avrebbe mai
più visto Akira, anche se le faceva male lo sapeva benissimo
..non
sarebbe mai più tornata in Giappone, non avrebbe mai più visto il
Fujiyama, ne il viale dei ciliegi in fiore, non avrebbe mai più sentito
il profumo dell'estate, non avrebbe mai più sentito le braccia forti di
Akira stringerla, le sue dolci e morbide labbra sfiorarla
.non avrebbe più
potuto amarlo e stare con lui ogni giorno come aveva fatto fino ad adesso.
Una
miriade di sentimenti la stavano assillando, si sentiva malissimo, così
durante il volo andò in bagno per potersi permettere di piangere da sola
.doveva
assolutamente piangere e sfogare tutta la tristezza, l'amarezza che provava
.ma
anche l'odio e il rancore per la madre
..dopo molti minuti di pianto si sentii
meglio, non poteva piangersi addosso, doveva affrontare la sua nuova vita.
Quando
la sera Akira tornò a casa si sentiva teso, mancava poco alla verità,
presto avrebbe saputo se Camille avrebbe accettato di essere solo sua
.solo
e sempre sua
Nel cuore però Akira era sicuro che avrebbe accettato
e ciò lo rendeva euforico e ad un passo dalla felicità assoluta,
era sicuro che Camille sarebbe stata la sua ragazza per molto e molto tempo e
che non si sarebbero separati mai e poi mai, la amava veramente troppo perché
la loro relazione finisse rovinosamente, che si dissolvesse come una bolla di
sapone che raggiunge il sole
almeno tutto questo se lei, la dolce Camille
di questa mattina avesse accettato!
Il povero Akira si era completamente dimenticato
di un dettaglio, che la sua Camille era Italiana e che prima o poi sarebbe dovuta
partire
forse prima che lui si immaginasse.
Una volta entrato in
casa vide i suoi genitori andargli incontro, non era normale ma non ci fece caso
Akira:
"Ciao mamma, ciao papà sono tornato! Camille dov'è? E' in camera
sua vero? Io dovrei parlarle urgentemente!" -Non posso attendere oltre!-
sorridente e felice
Micaela e Toshio si guardarono titubanti poi fissarono
Akira con amarezza.
Al che ad Akira cominciarono a venire dei sospetti che
qualcosa non andava
..
Akira: "Cosa c'è? Cos'è successo
che avete quelle facce?" preoccupandosi un pochino
Micaela: "Akira
.Camille
è con sua madre, stamani e venuta a prenderla!"
Akira: "A
prenderla? Di già e quando tornano in Italia? Spero non presto, ho molte
cose da dire a Camille che mi ci vorranno giorni!" -Cavolo quindi non c'è
qui! Non posso già perderla
.mi ero scordato che lei deve partire
..la
sto già per perdere!- tesissimo e preoccupato
Toshio: "Figliolo,
sua madre ha già portato Camille in Italia, è venuta e con molta
fretta la portata via da questa casa
..né io, né tua madre
capiamo il motivo di tanta fretta ma
ora è partita!"
Akira:
"Partita? Di già! Ma neanche mi ha salutato, non mi ha detto niente,
io
." -Io dovevo dirle quello che provo per lei, quello che volevo per
noi
.quello che speravo per il nostro futuro insieme e ora, ora mi sento
male
sento una fitta al cuore, mi sento solo! Camille perché?
Perché mi hai lasciato solo senza nemmeno salutarmi! Io ti amo e tu mi
lasci qui
.senza di te che farò!-
Micaela: "Tesoro lo capisco
che sei sconvolto, lo siamo anche noi! Camille voleva salutare te e tutti i suoi
amici, ma sua madre le ha detto che doveva sbrigarsi, pensa che le stava anche
dietro e le urlava per evitare che perdesse tempo inutile
Camille non
sapeva di dover partire, l'ha scoperto oggi, e credo che lei non volesse andarsene!
Ha pianto molto prima di uscire da questa casa!"
Akira improvvisamente
senti il gelo, la casa era calda c'era il riscaldamento stasera eppure sentiva
freddo e gli veniva da tremare
..
Micaela: "Stai bene Akira? Camille
prima di andarsene mi ha detto di fare attenzione alla tua salute, che sei appena
guarito dall'influenza e poi ieri siete stati al freddo, mi dispiace tesoro ma
non avevo pagato la bolletta
..comunque Camille mi sembrava molto preoccupata
per te! Mi ha detto di salutarti e di dirti che ti vuole bene, e che il resto
lo sai già!" sorridendogli dolcemente, mentre gli accarezzo delicatamente
il volto, ma Akira si sentiva infinitamente triste.
Akira: -Mi vuole bene
.ha
pensato a me, e alla mia salute prima di partire
..la mia dolce Camille solo
oggi mi ha detto che mi amava, ci siamo amati come amanti consumati nella notte
e ora non c'è più! Fantastico! Sono sempre il solito fortunato in
amore
.non riesco mai a trovare la persona giusta per me, e quando la trovo
la perdo, chi più di me può essere sfortunato!- "Si sto benissimo,
ormai l'influenza mi è passata, poi Camille mi ha curato in tutto e per
tutto, quindi tranquilli!" disse amareggiato e ripensando a tutti i bei momenti
passati con lei.
Al che Micaela e Toshio si fissarono
Micaela: "Caro
.perché
non gli diciamo la verità ad Akira!"
Akira: "Quale verità?
Di cosa state parlando?" sconvolto e preoccupato
Toshio: "Andrea
il padre di Camille è morto. Ma ora
.Camille non è figlia di
Andrea, il suo vero padre a quando ne so vive qui in Giappone e la stava cercando!
Quindi pensiamo che il vero padre di Camille, la stia cercando proprio qui in
Giappone, la cerca perché la vuole adottare, e penso che fosse molto vicino
dal trovarla. Così si spiegherebbe il perché di tanta fretta nel
portare via di qui Camille! Maria Laura la madre di Camille è un arrivista
e se perdesse sua figlia
..rimarrebbe senza il becco di un quattrino!"
disse seriamente e decisamente molto irritato
Akira: -Già Kaede Rukawa
mi aveva detto che suo padre cercava Camille, poi abbiamo conosciuto suo padre
al campionato nazionale
..forse Rukawa ha scoperto tutto, o forse la madre
di Lilly, ha pensato che lasciando Camille qui in Giappone sarebbe stato più
facile per Rukawa trovarla! Se penso che padre e figlia erano a pochi passi l'uno
dall'altra! E che si sono anche conosciuti-
Micaela: "Tesoro vuoi mangiare?"
mentre gli parlava molto dolcemente
Akira: "Non mi va mamma, non ho fame
ora. Vado in camera, ho voglia di dormire!"
Akira andò prima in
quella che era la camera di Camille, ora vuota spoglia, anche se si ricordava
benissimo com'era incasinata prima. Se chiudeva gli occhi poteva rivedere tutto
quello che Camille aveva in camera. Ora quella stanza era vuota, ma per lui era
piena zeppa di ricordi
..poi andò a sdraiarsi in camera sua, quando
vide un paio di mutandine nel suo letto erano quelle di Camille, questa mattina
si era rifatto lui il letto in tutta fretta ma non le aveva notate.
Di sicuro
questa mattina Camille doveva aver dimenticato di riprenderle
ora queste
mutandine erano l'unica cosa che le rimaneva di lei
le strinse
nella mano, poi se le strofinò sulla guancia, inalando il suo profumo di
vaniglia, come per ricordare la notte prima, il corpo di Camille, del piacere
che provava ieri sera a stare con lei, i suoi dolci baci, le sue carezze, mentre
ora lei non c'era più
.avrebbe potuto mettersi con lei, essere il
suo ragazzo, assaporare il loro amore e consumarlo sotto il peso della loro passione
invece
.era andato tutto in fumo.
Poi si addormento un attimo
..si
risveglio di soprassalto pensando di aver udito la voce di Camille, credendo di
vederla in camera sua
.ma era solo un sogno, fisso per attimi il soffitto
senza riuscire a mettere a fuoco un bel niente, le lacrime glielo impedivano.
Una
volta che si riprese, ma ben più tardi notò una lettera adagiata
sulla sua scrivania
era di Camille, l'aveva messa in una busta color
verde acqua
.l'apri velocemente per leggere cosa le aveva scritto
..al
suo interno trovò insieme alla lettera anche il suo braccialetto portafortuna,
ciò voleva dire che
era la fine? Che tra loro non sarebbe nato
niente e mai nascerà niente?
Caro Akira,
io devo
partire
mia madre ha molta fretta e non ne capisco il perché!
Ti
chiedo scusa per tutte le cattiverie, per tutti i momenti schifosi che ti ho fatto
passare, e per quelli belli che avremmo potuto passare insieme, se non fossi stata
un idiota!
Avrei voluto salutarti, anche solo dirti Addio e che
TI AMO!
E credimi TI AMO veramente TANTO! Mentre ora, mi ritrovo qui con mille pensieri
nella mente e mille cose da dirti, questa sera volevo dirti tante cose: tanto
per cominciare che ti amavo
che volevo essere la tua ragazza, che per me
ieri notte era la mia prima volta che stavo con un uomo, quindi come sai ha un
significato particolare, è stato magnifico! Sono stata con te, non per
un'avventura come ti eri convinto questa mattina, ma perché rappresenti
l'uomo giusto per me. Anche se ora ti perdo!
Io vorrei dirti tante, troppe
cose che non so da dove cominciare, poi non riesco a vedere cosa scrivo perché
gli occhi mi si stanno annebbiano, sarà sicuramente per la stanchezza.
Ti
Amo molto e non mi scorderò mai di te! Si felice, ti auguro tanta fortuna
e tanta felicità per il tuo futuro, e tanta felicità con la tua
futura fidanzata
con lei avrai un futuro migliore di quello che potevo offrirti
io, che sono sempre stata fredda e scostante con te. Non ho mai saputo dimostrarti
il mio amore per te, non ho mai saputo dimostrarti che ero disposta a tutto per
amarti, solo che come sempre le mie paure mi bloccavano. Ed ora eccomi qui a dirti
Addio!
Mi Mancherai, e ricordati che una parte di me
sarà sempre
con te, ovunque andrai. Come una parte di te, sarà sempre con me
per
sempre fino a quando morirò.
Addio, con affetto tua per sempre
Camille.
Akira: -Ti si annebbiava la vista eh
..forse
più che annebbiata era coperta di lacrime, visto che la tua lettera Camille
è umida e piena di sbavature dovute a gocce di quella dolce rugiada che
scende dai tuoi occhi. Camille perché!
..Ora che potevamo essere un
noi, ora che so che mi ami, che so che sei venuta a letto con me per amore
.e
che prima di me eri vergine
..come posso andare avanti! Come posso dimenticarti!
Come posso amare un'altra, quando io amo solo e soltanto te! Mi mancherai da morire
..mi
sentirò solo, no io mi sento già molto solo e con un vuoto in più
dentro il mio cuore
..che solo tu Lilly potresti colmare col tuo amore, mio
dolce e ribelle amore, il mio fiore delicato
..Camille
anch'io ti auguro
tanta fortuna e tanta felicità! E ti auguro di trovare l'uomo giusto per
te
.anche se mi fa male Lilly pensati con un altro, che non sono io!- mentre
si mise a pingere, con stretta tra le mani la lettera di Camille, non poteva credere
che fosse finito tutto così, che potesse finire con un addio scritto in
una lettera.
Si sentiva male, il cuore gli faceva malissimo, lo stomaco gli
si era chiuso come se avesse ricevuto un pugno, e gli occhi non intendevano smettere
di piangere
..si rimise il braccialetto al polso e si ripromise di non levarlo
mai
.per nessuna ragione l'avrebbe tolto.
Akira si addormento senza aver
mangiato, ma molto malinconico e con tanta amarezza e rimpianti nel cuore
..ma
purtroppo domani sarebbe stato un altro giorno, sarebbe stata l'alba di un nuovo
giorno ma senza al suo fianco la sua Camille, le sue battute pungenti, ma anche
senza il suo dolce viso e le sue calde labbra. Per mesi era stata con lui, al
suo fianco nel bene e nel male, che ormai era diventata un abitudine vederla e
parlarle, aveva completamente dimenticato che poteva non vederla mai più,
aveva dato per scontato il fatto di vederla ancora, di stare insieme a lei per
mesi e mesi mentre ora
.ora non sarebbe stato più possibile.
La
mattina dopo si svegliò molto presto, entrò in quella che fino a
ieri era la camera di Camille con nel cuore la speranza che nell'aprirla ci trovasse
lei, che fosse stato solo uno scherzo, un illusione quella di averla persa, ma
era tutta realtà
.si avvicinò al letto, dove fino all'altro
ieri dormiva la sua Lilly, gli veniva in mente tutte le volte che l'aveva vista
dormire, a quando era entrato nel letto con lei per parlare
a tutti i peluche
che gli aveva regalato che erano sempre sul letto.
Si sedette sul letto, con
il cuore in gola, mentre cercava di ricacciare le lacrime che tentavano di scendergli
..sfiorò
il cuscino immaginando di toccare il viso di Lilly
..immaginando di vedere
il suo viso sorridente e sentirla dire 'Buongiorno Aki!'
..ma lei non c'era,
non era più con lui.
In seguito scese e si mise a fare colazione insieme
ai suoi genitori, che però lo videro mogio e molto malinconico, non osarono
dire niente, anche perché nessuna parola poteva fargli riacquistare il
sorriso, e neanche la serenità se la causa era Camille.
Quando andò
a scuola aveva una faccia imbronciata e sembra che portasse il peso del mondo
sulle sue spalle, Koshino e Fukuda lo videro da distante, ma entrambi si stupirono
del fatto che era triste e oltretutto solo
..non c'era con lui Camille come
mai? Così gli corsero dietro
Koshino: "Akira
come
mai solo? Dov'è Camille, ieri mi era sembrato di capire che tra voi
."
Akira:
"Si, siamo andati a letto insieme, ed è stato bellissimo, sei contento!
Ma ora è partita, ieri sua madre è venuta a riprenderla e riportarla
a casa. Mentre io stupidamente ero ad allenarmi, lei se ne andava via lontano
da me. Suo padre è morto
..quindi Camille doveva tornare!" gli
disse tutto d'un fiato con voce dura, seccata, e con tanta freddezza alla quale
Koshino rimase pietrificato
Koshino: "La ami molto e andare a letto con
lei, non è stato come con le altre vero? Perché è stato come
coronare il tuo sogno d'amore con lei! Con la tua Lilly, non che la donna che
ami!" mentre lo fisso dolcemente e gli sorrise maliziosamente.
Akira:
"La amo molto, e pensavo ormai di avere la felicità tra le mani, invece
mi ritrovo con niente! Lei mi ha scritto
dicendomi che mi ama, che mi augura
di essere felice con un'altra
ma come posso farlo, io amo lei, quindi come
faccio ora? Ora lei è a kilometri e kilometri di distanza da me, e io
io
muoio al pensiero di non rivederla mai più, di non fissare i suoi occhi,
di non parlarle, non poterla toccare, non poterla amare più come l'altra
notte! Mi manca già da morire" era tristissimo e molto a terra, il
sorriso eterno di Akira non c'era perché in lui sembra esserci solo posto
per il dolore e per una miriade di rimpianti
Koshino: "Perché non
vai da lei!" gli suggerii con molta dolcezza dandogli una pacca
Akira:
"In Italia, ma io, non saprei
." molto perplesso
Fukuda: "Non
sai dove abita? In che città, in che paese?" molto turbato e dispiaciuto
Akira:
"Vive a Roma, ma non so dove
.credo vicino ai miei nonni!" ancora
molto perplesso
Koshino: "E allora cosa aspetti, tra breve
.solo
4 mesi dovrai attendere e poi finirà la scuola e ci saranno le vacanze!
Akira puoi dire ai tuoi genitori che vuoi andare a trovare i nonni, diciamo una
pausa prima di iniziare l'università. Mentre invece vai da lei
..e
il gioco è fatto!" sorridendogli
Akira: "Si hai ragione
.hai
veramente ragione! Sei grande Hiroaki
.non vedo l'ora che finisca la scuola
e di poter andare da lei
..e questa volta staremo insieme per sempre!"
Ormai
Camille era tornata a casa e stava affrontando il lutto per la perdita di Andrea,
mentre Akira si concentrò con lo studio e il basket per evitare di pensare
troppo a Camille e a quello che avrebbe fatto una volta giunto in Italia.
Uranus:
Che tristezza, dio mi viene da piangere
Akira/Camille: Ti facciamo compagnia.
Mars:
Che melodrammi che fate
.separarvi vi farà bene
.
Akira: Ma
certo che sei come dire
Bastarda dentro!
Uranus: E questo è
un complimento, devi dirgli di peggio.
Mars: Ora basta, qui si lavora
ma
che stiamo scherzando, chi vuole rompere le scatole se ne vada
..ehi ragazzi
ma dove andate?
Uranus: Io vado a bere qualcosa con loro
tu scrivi pure
.CIAO!
Camille:
Si continua pure a scrivere mentre noi facciamo una pausa.
Akira: Forse torniamo
tra un paio d'ore, non aspettarci
.
Mars: Ma io
.ragazzi non potete
lasciarmi qui! E poi siete voi i protagonisti! Vabbè mi hanno lasciata
sola, se voi volete sapere il seguito però continuate a leggere. Bye Bye!
Continua
.