2.
L'ORIZZONTE SI CREPA
-
Non capisco perché l'hai trattato così
-
Kaori mi dà un'occhiata veloce, poi riporta la sua attenzione
sulla strada.
-
Quel tipo mi dà fastidio. - rispondo distrattamente.
Traffico con la
radio fino a che le note lamentose di "Paranoid android" invadono l'abitacolo
della Mini.
- "Quel tipo" è un potenziale cliente. E noi stiamo
a terra, non so se te lo ricordi
. - Kaori dà un colpo
di clacson, poi prende a zigzagare con disinvoltura in mezzo all'orgia
di auto. Vederla alla guida nel traffico della città è
uno spettacolo.
- Mah
.comunque
quello è un idiota. - mi stiracchio. Il mio metro e ottantacinque si adatta
malissimo alla mini.
- Mmmh
.forse dovremmo cambiare auto
. - mormoro,
poco convinto.
- Appunto, e con che soldi?? -
-
. -
- Sbaglio
o ti sei fottuto gli ultimi in dvd porno, eh Ryo??? -
- Insomma
..i nuovi
film di Madoka Ozawa: non potevo mica
..
beh, lasciamo stare. -
Kaori
scuote la testa mentre ferma l'auto a un semaforo.
Le scappa un mezzo sorriso:
- Ryo
..cazzo, non so proprio che dire. -
- Meno male. -
Abbasso il
finestrino: un casino infernale (migliaia di clacson, i Baad in dissonanza, rumori
di antifurti e sirene) copre le note dei Radiohead. Questa è la metropoli,
versione ore 17: serpentoni congelati di auto, la sopraelevata che oscura il cielo,
vapori di ossidi d'azoto, fumo bianco che esce dai tombini, marciapiedi zeppi
di ragazzine coi capelli schiariti ad ammoniaca, battaglioni di impiegati sul
tipo cravatta, bretelle e occhiali a fondo di Becks, web cam che ronzano dai cartelli
stradali, un pusher col suo carico di coca da due soldi tagliata a suon di lassativi,
l'ultimo spot della Reebok da uno schermo al plasma appeso sopra l'entrata del
nuovo Virgin Megastore
..
Al verde Kaori parte di scatto. La mini
schizza avanti, sguscia tra un camion e una Hyundai decisamente troppo lenta,
schiva due poveri scemi che si sono avventurati tra le corsie, trova una zona
sgombra e finalmente raggiunge la velocità di crociera.
Sospiro. E'
come essere dentro GTA 3, solo che non si possono asfaltare impunemente le persone.
Kao
riporta il motore a un regime di giri accettabile, poi mi guarda con la coda dell'occhio:
- comunque il succo è questo - dice - siamo senza soldi e forse qui abbiamo
un incarico. -
- Abbiamo un folle che non distingue la finzione cinematografica
dalla realtà. Ammesso che sia davvero un attore
-
- E' un
ragazzino, ed è spaventato. -
- Ma cazzo, Kao, svegliati!!! Quello ha
la mia età, altro che ragazzino!!! E quanto all'essere spaventato
ognuno ha le sue fissazioni, concesso, ma noi siamo professionisti, dobbiamo considerare
i fatti. -
- Non so come fai a essere così distaccato. -
- E io non
so come fai tu a essere così parziale. -
- Che cosa??? -
- Mi hai
sentito. Parziale. Quando guardavi quel tizio perdevi bave peggio di un boxer.
-
- Ma che cavolo
.. - le nocche della mia patner sbiancano sul volante.
Meno male che sta guidando.
- Avanti, Kaori non è da te
.. -
Lei
si morde le labbra: - non so di che parli
..Michael mi è semplicemente
sembrato una persona che ha bisogno di aiuto. -
- Oh, questo è sicuro
..
però mi sa che senza una specializzazione in psichiatria
-
Simulo
indifferenza, ma in realtà
e che cazzo, perché negarlo:
in realtà mi fa male vedere Kaori così. Così presa da qualcuno,
intendo
..qualcuno che inoltre ha appena conosciuto.
Kao sospira, ingolla
un paio di insulti diretti alla mia persona, dopodiché si calma: - piantiamola
- dice - non serve a niente, ok?? -
Mi stringo nelle spalle.
La radio shifta
su un'altra stazione e un tipo comincia a parlare del valore dell'iconografia
taoista.
- Ma porc
. - mi fiondo sul selettore di frequenza ma non trovo
neanche una stazione decente, per cui spengo.
- Che cazzo di giornata, però
.
- mugugno.
Kaori svolta a sinistra, supera tre giovani ciclisti bandanati e
inguainati in lycra gialla e nera (gesto volgare del secondo ciclista, medio mio
e di Kaori) e si infila tra due colonne di auto che procedono a passo d'uomo.
- Senti Ryo
.. - comincia mentre frena per evitare di spianarsi contro
un'autocarro in manovra.
- Sì
.. -
- Dimmi, se sei davvero convinto
che questo caso non esista e che Michael sia solo un povero pazzo
allora
perché stiamo andando da Nogami?? Perché non ti sei opposto??? -
-
Io
.. -
Una nuvola copre il sole scemante ed è come se qualcuno
avesse spento la luce. Davanti a noi si accendono i primi neon: forme bianche
aggrovigliate come parassiti, nematodi primitivi che combattono per la vita.
-
..io ho voluto solo assecondarti
. - finisco per dire.
Non è
proprio così, ma come spiegarle il brivido che mi ha preso al CAT'S EYE,
la sensazione di qualcosa di oscuro su di noi, come un'ombra carica di significati
sinistri??
Come spiegarglielo, se io stesso la considero una stronzata???
*
* * * *
Dal
cassone del suo pickup il giovane cameraman americano si stira e si guarda intorno
: il parcheggio sotterraneo è deserto; la sua è l'unica auto rimasta.
A
eccezione di una Betamax puntata su di lui il set è vuoto e lustro.
Il
silenzio è irreale.
- Cazzo
. - mormora tremebondo mentre si schiaffeggia
leggermente per svegliarsi.
Infila in fretta e furia una maglietta dei Megadeth;
poi scuote la forma distesa accanto a lui.
- Dai Pam
cazzo, svegliati
-
- Mmmh
.non rompere Billy
.. -
Pamela: giovane giappo, ventitre
o ventiquattro anni, splendidi capelli neri, labbra da pompino sporche di rossetto
sbavato e coca-base, tette che sgusciano fuori dal reggiseno Krizia a balconcino,
belle cosce aerobicate e passera rasata a forma di cuore.
- Pam
..Diocristo,
se ne sono andati tutti!! - Billy si passa la mano tra i capelli biondi in un
gesto da schizzato.
- E chi se ne fotte
mmmh
. voglio dormire
..
-
A questo punto il ragazzo sospira. Guarda corrucciato l'obiettivo nero della
betamax. Quella telecamera sul cavalletto puntata su di lui gli piace molto poco.
Si
sporge oltre il cassone, la guarda meglio.
All'improvviso da chissà
dove parte una musica lontana. Sembrano gli Oasis, ma il suono è troppo
flebile per dire di più. Quasi subito la musica è coperta da un
rumore di pneumatici.
- Che cazzo succede??? - Billy si guarda intorno ma non
vede nulla: il parcheggio sembra sempre deserto.
Ma qualcosa dentro di lui
lo avverte di un pericolo.
Tutto a un tratto ha paura: sente un brivido freddo
lungo la schiena e la pelle d'oca sul collo.
- Pam, cazzo svegliatiii!!!! -
Mentre
continua a guardarsi intorno scuote la ragazza così forte che le sospensioni
del pickup protestano.
Poi le molla un ceffone.
- Ah merda!!! - Pamela si
tira su di colpo, le pupille ancora dilatate.
- Ce ne andiamo. Adesso!! -
-
Quale cazzo è il tuo problema??? - la ragazza si massaggia la guancia offesa.
Billy
quasi non le da retta: malfermo sulle gambe salta giù dal cassone.
*
* * * *
-
Cavolo, ragazzi, sono sepolta dal lavoro. -
Saeko è seminascosta da
svariate pile di incartamenti che ingombrano la sua scrivania.
- C'è
chi ne ha troppo e chi non ne ha affatto. - Kaori mi lancia un'occhiata di sbieco.
Abbozzo: - non mi è mai dispiaciuto cazzeggiare un po'. -
- Già,
l'unico particolare è che ora non puoi permettertelo, lo sai no?? -
-
Kaori, Ryo
. - Nogami si alza in piedi, ingolla un'aspirina senz'acqua -
.. sono davvero stanca, se si potesse arrivare subito al punto
. -
-
Oh
. bè
.. -
- Avanti, cosa vi porta qui?? -
- Noi, vedi
..
abbiamo questo cliente
.. potenziale cliente cioè
.. ebbene,
lui crede che
.. - Kaori si inceppa, in imbarazzo.
Anche questo non è
da lei
.. ma forse mi sbaglio.
- E allora?? -
- Hanno fatto saltare
l'Ishimaru Denki. - intervengo in tono neutro, senza tante moine.
Nogami solleva
un sopracciglio: per una controllata come lei è anche troppo.
- Che
ne sapete voi, di questa storia??? - domanda.
- Mah
. quasi niente
.
-
Saeko mi si avvicina: - niente palle, Ryo, sono troppo stanca. -
Mi ficco
le mani in tasca e accenno con la testa alla sua scollatura: - sarà, ma
le tue tette non sembrano risentirne
. -
- Non perdi mai l'occasione per
fare il porco??? - interviene Kaori.
- In effetti no, se posso. -
Nogami
si preme una mano sulla fronte. Cazzate alla Saeba a parte, ha davvero l'aria
sfatta.
- Sentite - mormora - perché non cercate semplicemente di dirmi
quello che sapete
.. o credete di sapere??? -
E allora Kaori vuota il
sacco. Senza tentennamenti stavolta.
Alla fine Saeko annuisce: - E' vero -
conferma - un effetto speciale. Fumo, scintille e poco più
.
la scena di un film prodotto dalla
-
Si mette a ravanare tra le
carte della sua scrivania. Estrae una cartella:
-
..ecco, dalla
..
una casa indipendente: la AR production. -
- Già, è il nome che
ci ha fatto Michael. -
- Io non l'ho mai sentita. - dico.
Nogami si stringe
nelle spalle: - neanch'io, ma non è significativo. E poi avevano tutti
i permessi e le autorizzazioni. -
- Se è tutto in regola che ci fa quel
fascicolo sulla tua scrivania?? - domando.
- Già, e perché prima
sei scattata a quel modo?? -
L'ha notato anche lei. Ecco la mia Kaori: la
professionista attenta e decisa.
- Io
.. - Nogami tentenna.
- Avanti,
Saeko, sputa il rospo
magari possiamo darti una mano
. - la incalzo.
-
Non sarebbe regolare
.. -
- E quando mai tu fai le cose in modo regolare??
-
Un sorriso sghembo e duro alla Sigourney Weawer: - Questo è vero
..vabbè,
comunque sono troppo stanca per discutere, quindi
.. -
- Brava ragazza.
Ti ho detto che oggi sei almost figa?? -
Nogami sospira, si appoggia alla scrivania:
- allora - dice - un'esplosione assolutamente fasulla come vi ho detto. Ha lasciato
tutto intatto: vetri, porte, scale
d'altra parte c'erano così
tanti curiosi che guardavano
.. però
.. -
- Però??
-
-
..però è risultato che molta gente si è sentita
male, dopo. Qualche svenimento e alcuni ricoveri. Niente di che: i medici sostengono
che è stata colpa del rumore e basta. Comunque molti hanno dichiarato di
aver sentito un odore nauseante subito dopo il botto e di essere stati male per
quello. Un odore
..
..un odore come di carne bruciata. Hanno
detto così. -
Improvvisamente sento freddo. La temperatura sembra essere
scesa di dieci gradi in questa stanza.
- Abbiamo deciso di fare un sopralluogo
- continua Saeko - giusto per essere sicuri. In effetti era tutto regolare
però i nostri uomini hanno trovato strane macchie su un muro. Come uno
schizzo. -
- E allora?? - la voce di Kaori suona tremula.
- La scientifica
ha analizzato la sostanza
..
..sangue.
Sangue umano. -
*
* * * *
Un
furgone nero coi finestrini oscurati avanza lentamente tra le colonne di cemento.
La sua sagoma si confonde con le ombre pesanti del parcheggio.
*
* * * *
Kaori
riavvia la mini.
- Non capisco perché vuoi andare ad Akihabara - dice
- hai sentito Nogami: i loro tecnici hanno controllato il posto da cima a fondo
e non hanno trovato nient'altro. E poi l'esplosione è stata due giorni
fa; dentro all'Ishimaru saranno passate migliaia di persone nel frattempo. -
-
E' vero. - rispondo - Però noi non guarderemo dentro. -
*
* * * *
Billy
prova per l'ennesima volta a mettere in moto il pickup: ancora niente da fare.
Sta sudando come un maiale.
Pam gli siede accanto e lo guarda come se fosse
un cretino totale. E' ancora mezza svestita e mezza fatta.
- Cristo!!! - impreca
il giovane cameraman.
Non sa perché ma vuole andarsene da lì.
Vuole andarsene assolutamente.
Gira ancora la chiave. Niente.
*
* * * *
L'uomo
alla guida del furgone nero è un bestione: almeno cento chili. I suoi muscoli
gonfi minacciano di strappare lo Scotland di gessato grigio. Sul volto indossa
una maschera di cuoio. Non si vede niente della sua faccia. Gli occhi sono due
fessure rozzamente intagliate.
La mano destra dell'uomo è appoggiata
davanti al cambio, dove ci sono due interruttori. Il primo è un semplice
bottone con sotto scritto REC. L'altro è una specie di leva rossa a T:
sotto non c'è scritto niente.
*
* * * *
-
Sono convinto che gli uomini della questura hanno fatto un lavoro accurato
..
- dico.
- Però
..?? - Kaori fa fischiare le gomme della mini e
si toglie dalle palle due cassoni tedeschi.
- Però hanno presupposto
di dover controllare il luogo di un'esplosione fasulla; mentre noi
.
-
- Ehi, noi controlleremo il luogo di un'esplosione vera!!! -
- Proprio
così, Kao. -
*
* * * *
A
Billy viene da piangere. L'auto non vuole saperne di partire. In più la
stronza di fianco a lui ha preso a ridacchiare come una demente. Ha voglia di
spaccare quella bocca che l'ha spompinato per buona parte della notte.
Di
fianco al pickup il led sotto l'obiettivo della betamax si accende.
*
* * * *
L'uomo
dentro al furgone avvicina la mano alla leva rossa.
In quel momento lo squillo
di una suoneria.
L'uomo soffoca un'imprecazione sotto la maschera. Si porta
il cellulare all'orecchio.
- Sì??
Sissignore, la scena 151,
come dalla tabella. -
-
. -
- Cosa?? Sospendere??
.ma
sto per
-
-
.. -
- Un cambiamento
di programma??
no, no, nessun problema
-
-
.
-
- Capisco, ma dove
-
-
-
- In Europa???
-
-
.. -
-
Sarà faticoso immagino
.. e i finanziamenti
?? -
-
. -
- Già
.. capisco
-
-
.. -
- No, è chiaro
.. -
-
. -
- Sissignore. -
L'uomo chiude il telefono. Sospira
rumorosamente.
La sua mano si posa sulla leva del cambio.
* * * * *
Ishimaru
Denki megastore: sette piani di vetro e tecnologia ad uso e consumo dei gaijin.
Usciamo dall'auto, in mezzo al casino che circonda l'edificio.
Centinaia
di persone, perlopiù occidentali, si aggirano tra insegne luminose e maxischermi
che sembrano pendere dalla volta del cielo.
In qualche modo il crepuscolo
rende tutto più stilizzato e scintillante.
Dagli altoparlanti Ice Cube
e Chemichal Brothers a tutto volume.
Sui monitor Silent Hill II, MTV con Beavis
e Butthead, Azusa Kawai nuda e arrapate, addominali flossati dagli elettrodi,
Nakata che gioca col gameboy e chi più ne ha
..
Per strada
cinquantenni teutonici carichi di pacchi, roller che sfrecciano coi lettori di
mp3 nelle orecchie, ragazzine anoressiche tutte dreadlocks e zeppe da pornostar,
sei o sette figuranti con la maschera di SuperMario, americani che provano le
nuove JVC digitali, cosplay girls a ogni angolo
..
insomma,
ci fosse bisogno di precisarlo, un vero bordello.
- E adesso??? - la voce
di Kaori risuona al di sopra della musica.
- L'idea è quella di fare
il giro dell'edificio e cercare qualche traccia dell'esplosione. -
- Ma
..
-
- Sì, lo so, non c'è stata nessuna esplosione, non nel vero
senso del termine; però se prendiamo per buone le parole di quel deficiente
.
-
- Non è un deficiente!! -
Di nuovo quell'espressione così
acritica, quasi
.. adorante. Vorrei proprio sapere che le prende.
-
Sia come sia
. - proseguo -
..Michael ha parlato di gente tagliata
in due. Questo presuppone una detonazione vera. Nei trucchi cinematografici può
esserci fuoco e fumo, ma non ci sono schegge. La forza in genere è contenuta,
e non diretta verso l'esterno: l'effetto ha dei confini precisi, che devono essere
rispettati. Qui dobbiamo cercare qualcos'altro. -
- Quindi stai dicendo che
.
-
- So che non ha molto senso, Kao, ma ho una
.chiamala una sensazione
e
insomma vado un po' a casaccio
.. -
- Cosa dobbiamo
cercare?? -
- E' semplice: le tracce di una forza che abbia scagliato frammenti
in direzione centrifuga a partire dall'Ishimaru. Sui muri, sulle auto parcheggiate,
sui cartelli
. -
- E' una buona idea!! - Kaori annuisce con
approvazione e, ma forse me lo immagino, ammirazione - Porc
..però
mi sa che ci mettiamo un casino. -
- E' vero. Comunque la cosa migliore è
dividersi - suggerisco - tu giri in senso orario, io in anti e ci troviamo dalla
parte opposta. -
- Ok, Ryo. - Kaori mi sorride in un modo che rischia di mandarmi
in pappa i neuroni.
- Occhi aperti Makimura. - mormoro.
- Anche tu, Saeba.
-
La guardo mentre si avvia in mezzo ai gaijin. Cammina come una pantera, i
Levis le aderiscono alle gambe tornite in modo spettacolare, sotto la semplice
camicetta bianca si intravede il disegno del reggiseno mosso dalle morbide sporgenze
dei dorsali.
*Cazzo, Kaori.* penso.
*
* * * *
Di
fianco al pickup il led della telecamera si spegne. Gli Oasis scompaiono dal sottofondo.
Billy, stronato com'è non si accorge di nulla, ma prova una specie
di istantaneo sollievo. La paura, quello strano terrore immotivato, scivola via
dal suo corpo come acqua.
E' come quando il Valium fa effetto: le benzodiazepine
arrivano tutto a un tratto al cervello e ricevi una specie di calcio all'indietro
..
e tutto diventa secondario, lasci uscire l'aria e non te ne frega un cazzo
.
ti rilassi e basta.
Questo prova Billy senza aver assunto neanche un milligrammo
di diazepam e il sollievo (forse immotivato come la paura) è tale che lo
sopraffà come un'ondata di marea. Sorride e con autentica gioia pianta
un ceffone in faccia alla sgrinfia giappo. La tipa comincia a piangere e lui per
tutta risposta gliene pianta un altro.
Non riesce ancora ad accendere l'auto,
ma in fondo può ingannare il tempo scopando di nuovo questa troia, no??
Il
ragazzo palleggia quest'idea, quando la suoneria del suo cellulare ("Walk
of life" dei Dire Straits) si attiva.
Billy emette un piccolo guaito
di sorpresa, dopodiché risponde.
- Sì, pronto?? -
-
..
-
- Cosa?? -
-
.. -
- Cioè
. giriamo
in Europa??? Parigi??? -
-
.. -
- Tra due giorni??? Oh,
cazzo, ma è
. -
La comunicazione viene troncata.
Billy
guarda il suo telefonino a bocca aperta, in preda allo stupore più totale.
Ha la faccia di un demente; brillanti fili di saliva gli uniscono lingua e palato.
*
* * * *
Dopo
venti minuti a districarmi tra otaku impazziti e stagiste che mi fanno gli occhi
dolci, ecco che vedo qualcosa. Lo spigolo di un muro proprio di fronte all'entrata
principale del megastore è stato stuccato in tutta fretta. Due passate
veloci come se qualcuno avesse voluto coprire gli squarci causati da qualcosa.
Tocco il muro: lo stucco è morbido e cedevole e un pezzo mi rimane
in mano. Lo palleggio meditabondo mentre sopra di me il cielo si oscura sempre
di più.
Devo sbrigarmi, cazzo.
Continuo la mia ricerca. Guardo gli
idranti, le web cam, le auto parcheggiate, le vetrine e tutto il resto senza curarmi
dei passanti che mi osservano come se fossi completamente scemo. Un pusher mi
scambia per uno strafatto e mi offre un joint. Lo guardo in modo tale che quello
guaisce qualcosa e fugge via.
Mi sto innervosendo, e non va bene.
Poi la
vedo. Una vecchia Peugeot gialla. Dallo strato di polvere che ha su sembra che
sia parcheggiata da almeno un mese. Solo che uno dei finestrini anteriori non
è affatto impolverato. Anzi è lindo come se qualcuno l'avesse pulito
da poco o
o come se fosse appena stato cambiato.
Ha senso
tutto questo??
Mi avvicino.
Il chiarore dei solenoidi al sodio e dei neon
contrasta l'arrivo della notte. Dal tetto dell'Ishimaru una plafoniera di alogene
spara il suo raggio sulla folla.
Guardo la macchina. Il vetro è diverso
dagli altri, ne sono sicuro. Anche la portiera è pulita e reca il segno
di una riverniciatura recente.
Mi abbasso e, senza farmi notare troppo comincio
ad armeggiare con la serratura dell'auto. Questo è quello che eufemisticamente
si definisce il mio campo: nessun meccanismo a scatto resiste a Ryo Saeba.
Dopo
quindici secondi la portiera si apre. Nessuno bada a me e se anche qualcuno mi
vede non gliene fotte un cazzo.
Bene.
Striscio dentro la Peugeot. Guardo
dappertutto. Niente. Anzi no: qualcosa
.qualcosa ha piegato
dall'interno l'altra portiera. La plastica presenta una lieve curvatura e un piccolo
buco al centro.
C'è qualcosa incastonato nel buco. Qualcosa che è
arrivato dalla parte opposta sfondando il finestrino.
Non riesco a vedere bene
.
avvicino la faccia
.
A questo punto una delle luci rotanti
penetra nella Peugeot.
L'oggetto incastrato nella portiera è un dito.
Un dito umano. Non c'è dubbio: riesco a vedere l'unghia sporca di sangue,
il bianco del moncone dell'osso e una treccia sfrangiata di tendini e tessuti.
-
Merda
. - mormoro.
E' una cosa talmente innaturale che fatico a
credere che ci sia davvero.
Esco dalla Peugeot. Chiudo piano la porta.
Un
vento caldo scende su di me.
Il caso esiste. Adesso ne sono sicuro.
*
* * * *
-
Sono stati richiamati tutti?? -
- Sì
.. -
- Il signor Woods??
-
- Anche. -
- Tenetelo d'occhio
.. potrebbe risultare un problema.
-
Lo scatto di una comunicazione che viene troncata.
Da qualche parte,
nel buio, qualcuno sorride.
*
* * * *
Aspetto
Kaori svaccato su una rampa di gradini davanti a una delle entrate laterali. Ho
già avvertito Nogami. Davanti a me i pedoni sono un flusso ininterrotto.
Un branco di ragazzi in bermuda a cavallo basso fa skate su un pipe di metallo.
Finalmente scorgo Kaori. Le faccio un cenno senza scompormi. Lei mi vede e
mi si fa incontro. Sta rimettendo in tasca il suo cellulare.
- Allora?? - le
chiedo, anticipando le sue parole. Voglio che mi dica quello che ha visto senza
essere influenzata dalla mia rivelazione.
- Tutto normale
.. -
-
Davvero?? -
- A parte una cosa: un cartello stradale piegato. -
- Non può
essere stata un'auto?? -
Kaori fa cenno di no con la testa: - la deformazione
è troppo in alto. E poi è come se
.beh, è
strano, ma il metallo è piegato da tutte e due le parti: come se qualcuno
avesse tentato di raddrizzarlo ma in tutta fretta e malamente capisci?? -
Annuisco.
- Altro?? -
- No. Però ha chiamato Michael
. -
- E'
chiuso nella sua stanza d'albergo con un barile di Infasil-viso e il nastro di
"Ho ucciso paranoia??" - domando. Non riesco a produrre il mio tono
tagliente: in fondo forse Michael ha davvero di che essere spaventato.
- Questa
è quella che sul tuo pianeta si definisce una battuta, eh Saeba?? Comunque
dice che tra due giorni parte per l'Europa. Devono girare alcune scene a Parigi.-
-
Mmmh
..Parigi
. -
*Cazzo!! E adesso??*
- Visto che
il nostro incarico sarebbe quello di stargli alle costole ci ha lasciato un assegno
al Cat's eye. Copre le spese di viaggio e la permanenza. Ha detto che assieme
all'assegno troveremo un foglio con le istruzioni per contattarlo di nuovo
..
-
Kaori mi guarda negli occhi; uno sguardo strano, indecifrabile: -
..
certo sempre che decidiamo di accettare. - mormora.
- Quanto a questo non ho
dubbi. - dico.
Kao mi guarda basita.
E all'improvviso provo di nuovo quello
strano brivido freddo e viscido: come la sensazione che ci siano tempi duri in
arrivo.
Sul palazzo di fronte a noi si accende un monitor ad attivazione temporale:
una foresta vietnamita viene avvolta da una palla di fuoco, poi Jim Morrison prende
a cantare "The end".
Qualcuno da qualche parte sta gridando.
Adesso
il cielo sopra la città è completamente nero.