Istinto felino

Capitolo 2

 

"Avanti, forza! Più ritmo, più ritmo! E voi sareste gli Assi del Giappone? Voi siete 'o' scuorno ro' Giappone '!"
Gabriel Gamo sapeva sempre come smuovere i suoi giocatori! Certo i suoi metodi erano un po' rudi però…

"Basta! Se continua così lo uccido!"
"Calma Bruce…"
"Calma un corno! Ma che diavolo siamo in 21 …potremmo balzargli tutti addosso e rompergli le ossa una per una!"
Philip guardò Bruce rassegnato e scosse leggermente il capo. Più distanziati Benji, Mark e Julian correvano fianco a fianco parlando di ciò che avrebbero dovuto affrontare e dell'interrogativo 'Nigeria'.
"Non so proprio che pensare su questa fortissima squadra!" esordì Julian
"Secondo me è tutto fumo…"
"Non esserne così sicuro Mark!" lo ammonì Benji "perché Schneider avrebbe dovuto raccontarmi una balla?"
"Forse per spaventarci…"
"Si però, resta comunque il fatto che hanno perso contro questa squadra!" aggiunse il campione della Mambo "un giornale parlava di questa misteriosa amichevole tra le due nazionali, ma non pubblicava il risultato!"
I tre si guardarono perplessi e continuarono il resto della corsa in silenzio, poco lontano Rob e Holly correvano spalla a spalla.
"Due metri! Non ci posso pensare ché mi vengono i brividi!" esclamò il primo in tono di semidisperazione
"Ma dai!" lo incoraggiò "chissà forse sono grossi ma lenti…e poi basta preoccuparsi di questa Nigeria, ci sono molte altre squadre da non sottovalutare!". Il campione giapponese non aveva tutti i torti, però l'interrogativo restava.

I risultati di due settimane di duri allenamenti cominciarono a farsi sentire. Sotto la ferrea guida di Gamo i 21 giocatori migliorarono molto la loro tenuta atletica…Gamo sarà anche un rompiscatole ma le cose le fa per bene!
"Ultimamente non trovo più eccessivamente stressanti gli allenamenti!" esordì all'improvviso Danny Mellow mentre si stavano allenando con i rigori.
"Già, me ne sono accorto anch'io!" lo assecondò Johnny Mason che gli stava di fianco "questo non può essere che un buon segno" e sorrise.
In porta, Benji si stava allenando nella parate dei rigori e non se ne faceva scappare nemmeno uno.
Il mister a bordo campo sorrideva soddisfatto.
"Gabriel Gamo!" chiamò una profonda voce all'improvviso. L'allenatore della nazionale fu costretto a voltarsi.
"Peter Rufyo!" esclamò sorridente "benarrivato! Ti stavo aspettando!"
"Scusa per il ritardo…c'era traffico." E cacciò una nuvola di fumo che si disperse nell'aria.
"Te l'avrò ripetuto un milione di volte…il fumo fa male!" lo rimproverò in tono scherzoso l'amico
"Risparmia le prediche per i tuoi giocatori!" e sorrise mentre i suoi occhi azzurri si spostarono verso il campo.
"Così è questa la Nazionale Nipponica" disse osservando i 21 giovani in movimento "piuttosto bassi!"
Gamo sorrise "Non fidarti troppo dell'aspetto fisico…può ingannare!"
"Si…lo so!"
"Veniamo a noi!" disse infine l'allenatore giapponese "come sono andati questi tre anni. Non mi hai fatto sapere nulla, hai mantenuto il massimo segreto!" e si voltò ad osservare il profilo del suo amico che continuava ad osservare gli allenamenti. Sembrava non essere invecchiato nemmeno di una virgola in quegli anni. I suoi capelli cortissimi erano di un biondo che rasentava il bianco e i suoi occhi erano di un azzurro quasi trasparente. Sempre con un'espressione di fredda sicurezza sul volto, proprio come quando erano giovani.
"Non volevo rovinarti la sorpresa" disse infine "vedrai…non ti sembrerà lui!"
Gamo lo osservò dubbioso poi si accorse di due giovani, fermi qualche scalone più in alto.

"Chi sono quelli?!" esclamò all'improvviso Bruce notando due sconosciuti sugli spalti. Tutti si voltarono ad osservare i nuovi venuti.
"Mamma mia quant'è alto!" sbottò Rob.
I due giovani rimasero fermi ai loro posti. Indossavano una tuta.
"Devono essere dei giocatori" propose Ted Carter
"Verde e bianco…di quale nazionale sono quei colori?" domandò Charlie Caster
"Non saprei…" rispose Danny
Benji li osservò attentamente poi esclamò "Credo siano giocatori nigeriani!"
Gli sguardi dei suoi compagni fecero la spola tra Benji e i 2 sconosciuti.
<Nigeriani…> pensò Paul <che uno di loro sia…> e cominciò a studiarli.
Erano di altezze diverse. Il primo doveva essere sui due metri o giù di lì, la sua pelle era nera come la pece e aveva le fattezze di una armadio. La sua testa era completamente rasata con una lunga treccia che scendeva sulla spalla e una treccia sottile sotto il mento a sostituzione del 'pizzetto'.
<No, questo non è di certo lui…>
l'altro era alto sì ma decisamente più basso del suo compagno…poco meno di 1 e 80, un fisico asciutto, con una muscolatura perfetta e un colore della pelle che, più che nero, somigliava ad una perfetta abbronzatura. Aveva capelli lunghissimi raccolti in migliaia di treccine e il piercing sul sopracciglio destro. I loro occhi erano nascosti dietro lenti da sole.
<No, neanche questo!> fu la conclusione che Paul trasse dopo averli esaminati <Alan non è uno di loro.>
"Non facciamoci distrarre!" esclamò Mark Landers "e continuiamo il nostro allenamento"
"Mark ha ragione…a chi tocca tirare?" domandò Benji sistemandosi i guanti
"Eccomi!" esclamò Tom Beker e con calma posizionò il suo pallone sul dischetto.

"Sono i tuoi ragazzi?" domandò Gamo
"Sì"
"E…lui…?".
Peter Rufyo sorrise ma non rispose.

Tom si preparò per la rincorsa. Il suo fu un tiro decisamente di precisione. Tom non era il tipo che sparava le 'cannonate' ma preferiva più i tiri angolati e ad effetto.
La palla, infatti, non era molto veloce ma ben mirata. Il suo obbiettivo: l'incrocio dei pali.
Benji non si lasciò sorprendere, ormai conosceva bene il suo vecchio compagno Tom e con un pugno deviò il tiro del suo amico. La palla schizzò alta in direzione dei due intrusi.
"Ooops! Forse l'hai respinta troppo!" esclamò Bruce mentre osservava la sfera levarsi sempre più in alto sopra le teste dei due nigeriani.
"PORCA TROIA!" esclamò all'improvviso Clifford non potendosi trattenere.
Il nigeriano pieno di treccine aveva spiccato un salto veramente fenomenale ed era riuscito a bloccare la sfera.
"Cazzo…" mormorò Benji restando immobile a fissare la scena, poi qualcos'altro lo sorprese di più: il giocatore nigeriano dopo aver bloccato il pallone, lo rilanciò verso Price mentre ancora si trovava a mezz'aria.
"Benji viene verso di te!" esclamò Mark. Il giovane giapponese si preparò a ricevere il colpo.
<E' dannatamente veloce!> pensò Price in posizione. Bloccò la sfera con entrambe le mani e la trattenne con tutta la forza che aveva "Porc…!" esclamò quando si rese conto di essere trascinato all'indietro dalla violenza del lancio.
"Accidenti che potenza!" osservò Ed Warner con gli occhi sbarrati poi esclamò "Benji! Guarda a terra".
il portiere seguì il consiglio del suo compagno e impallidì: aveva lasciato un solco decisamente profondo nel tentativo di contrastare la forza impressa alla sfera. Lentamente alzò il suo sguardo verso il nigeriano che era atterrato accanto al suo compagno senza fare una piega.
"Che agilità!" notò Julian
"Io direi: che forza!" lo corresse Philip
"Ragazzi…" chiamò Benji "guardatelo bene, quello deve essere di sicuro il famoso 'Istinto', portiere della Nigeria!"

"URKA-VE'!" esclamò Gamo dopo che ebbe osservato tutta la scena.
"Non male vero?" domandò Peter osservando il suo giocatore con la coda dell'occhio
"Dimmi che ciò che penso è vero!"
nuovamente Rufyo sorrise ma non rispose. Gabriel Gamo lo guardò con occhio scintillante ed euforico, si voltò verso i suoi giocatori che erano ancora lì fermi e li chiamò
"Ehi ragazzi venite qui!"
come richiamati da uno stato ipnotico i 21 giapponesi tornarono alla realtà e lesti accorsero al richiamo del loro allenatore. Dopo che si furono radunati Gamo continuò.
"Ragazzi, vi presento Peter Rufyo allenatore della squadra nigeriana" e gli poggiò una mano sulla spalla
"Finalmente conosco la famosa Nazionale Giapponese" disse sorridendo "è un vero piacere"
"Anche per noi" rispose Olyver a nome di tutti mentre Benji inarcò un sopracciglio <Perché quest'uomo mi è familiare?> pensò.
"Io e Peter" continuò Gamo "abbiamo organizzato un'amichevole fra le nostre due nazionali. La sfida avrà luogo tra una settimana"
i 21 si guardarono tra loro sorpresi mentre Holly si esaltò immediatamente all'idea di potersi scontrare con il giovane dalle treccine.
"Hei boss!" esclamò all'improvviso il nigeriano più alto facendo voltare tutti nella sua direzione "mi spiace interromperla ma si è fatto piuttosto tardi…" la sua voce era molto profonda.
"Si arrivo subito!…" rispose l'uomo dagli occhi di ghiaccio "…e complimenti Istinto…" aggiunse "…ottima respinta". Il giovane dalle numerosissime treccine annuì lievemente e insieme al suo compagno voltò le spalle al campo e cominciò ad allontanarsi.
"E' stato un piacere conoscervi ragazzi" disse Peter Rufyo " buon allenamento" e anche lui si allontanò raggiungendo i suoi giocatori.
"Io cambio sport…" disse Rob Danton "mi do all'ippica…ho l'altezza giusta per fare il fantino!"
Benji osservò ancora il giovane con le treccine allontanarsi dandogli le spalle <Avevo visto giusto> si disse <lui è Istinto!>
"Bene, bene" cominciò Gamo facendoli riprendere tutti "come avete potuto vedere la nazionale Nigeriana non è da sottovalutare…e se volete arrivare al livello di Istinto Felino non vi resta che mettervi a lavorare seriamente!"
"Istinto felino?" domandò Julian
"Si è il nomignolo che hanno dato a quel giovane, ma tra una settimana capirete perché"
"Non si sbilancia mai!" mormorò Bruce a Holly che annuì prontamente mentre i suoi occhi scintillarono felici
"Mister" domandò Mark "per caso sa come si chiama questo Istinto Felino?"
Gabriel Gamo incrociò per un attimo lo sguardo della giovane Tigre poi si girò dicendo "No"

"'Allenamento intensivo' un corno!" protestò Bruce con la faccia a terra "questo io lo chiamerei 'Tortura cinese'!"
Gabriel Gamo, a detta di tutti, era completamente impazzito! L'allenamento era minimo triplicato di intensità. Alla fine di ogni giornata che cominciava alle 5 di mattina e finiva alle 22.30 di sera con una breve pausa pranzo di 1 ora i giocatori erano talmente stanchi che non avevano nemmeno la forza di farsi la doccia!
Holly, anche se stanco, era l'unico a non lamentarsi [masochista fino all'ultimo!- ND Author] anzi, incitava i suoi compagni a non arrendersi, sapeva che tutto quello era necessario per la sfida con la Nigeria. Accidenti come non ammettere che quel tipo era un fenomeno! Non avevano visto molto ma era riuscito a saltare più di quanto potesse fare Ed Warner che era considerato il più atletico tra loro e aveva messo in difficoltà Benji! E poi…il mister Gamo ci teneva in maniera particolare a questa partita…perché? Qual'era il suo scopo?

"Ragazzi" cominciò il mister dopo che ebbe chiamato i suoi ragazzi a raccolta. Era il giorno prima del fatidico incontro e li aveva svegliati alle 9! La cosa cominciava ad insospettirli…
"ragazzi…oggi avete la giornata libera!"
per poco non venne un colpo apoplettico a tutti! Avevano sentito bene? Una giornata di puro riposo?
"Mister…" protestò Mark "ma come sarebbe? Volete lasciarci liberi proprio il giorno prima dell'incontro?"
"Si"
"Non capisco…" esclamò Holly
"E quando mai!" sbuffò Mark
"Se ho deciso così…" continuò il mister "è solo perché vi voglio ben riposati per domani! Caccerete tutta la vostra grinta!"
i ragazzi annuirono e si convennero che il mister aveva ragione. Domani avrebbero dato il meglio!
Paul osservò con la coda dell'occhio i suoi compagni. Domani il mister avrebbe scoperto le carte…aveva mentito per tre anni ai suoi compagni e se ne sentiva in colpa ma finalmente tutto sarebbe finito…Domani!

"Allora che facciamo oggi? Abbiamo la giornata tutta per noi!" esclamò Bruce in preda alla più esplosiva euforia.
"Mah…non saprei…" cominciò Bob "…non avevo nessun programma particolare"
"Io ne approfitterò per stare un po' con Jenny" disse Philip
"Anche io uscirò con Amy…che ne dici potremo andare tutti e quattro a mangiare qualcosa insieme" propose Julian, Philip annuì "Perché no?" e si avviarono a prendere le rispettive fidanzate.
"Io ne approfitterò per fare un po' di meditazione e concentrarmi bene per domani" asserì Ed "se avete bisogno di me, sono al tempio" e si allontanò anche lui.
Benji e Mark si guardarono perplessi, poi il primo disse "che ne dici di fare due passi nel parco?" il secondo annuì
"Vi dispiace se mi unisco a voi?" domandò Paul
"No figurati!" rispose il portiere giapponese.
Tom Beker, che già era in tuta, disse "io vado a farmi una bella corsetta rilassante…chi mi ama mi segua!"
"…e fu così che rimanesti solo!" scherzò Danny. Tutti sorrisero mentre Holly e Rob si accodarono al loro compagno "Ci vediamo stasera e non fate tardi ricordatevi che il mister ci vuole tutti nella sala riunioni alle 20.30 per discutere gli schemi per domani, ok?" disse Rob allontanandosi, gli altri annuirono.

"Ragazzi vorrei qualche spiegazione da voi riguardo ad una certa cosa!" disse ad un tratto Benji mentre, con Paul e Mark camminava attraverso i sentieri del parco.
"Dicci pure" disse Mark
"Ma che è successo ad Alan? Non abbiamo avuto modo di parlarne molto bene…"
Mark sospirò pesantemente, mentre Paul abbassò lo sguardo.
Stavano camminando lungo il sentiero che costeggiava il laghetto.
"Beh…" cominciò Mark appoggiandosi alla ringhiera di legno che si affacciava sullo specchio d'acqua "la situazione non è molto chiara neppure a noi a dir la verità…Alan è…scomparso!"
"Ma come? Non si può sparire di punto in bianco" Benji non riusciva proprio a capire "l'ho sempre detto quel ragazzo era troppo timido…"
"No ti sbagli!" esclamò Mark "tu manchi da troppo tempo e Alan è cambiato radicalmente in questi anni, ha avuto un sacco di problemi!"
"Problemi?"
"E' una lunga storia" disse Paul
"Sappi solo…" continuò Mark "…che Alan era diventato l'opposto di quello che era un tempo!"
"Che questo abbia avuto a che fare con la sua scomparsa?"
"Non credo…" sospirò Paul, non si era mai accorto di come sapesse recitare bene!
"Figurati non si è fatto sentire nemmeno con Paul, che è il migliore amico o con Charlize che è la fidanzata!"
"Fidanzata?" fece eco Benji "non sapevo che si fosse accasato anche lui!"
Paul sorrise "eh, si…caro il mio Benji, abbiamo perso anche lui!"
"E com'è?" domandò curioso
"E' molto carina!" precisò Mark sorridendo "ma soprattutto è una brava ragazza! Gioca a pallavolo ed è stata convocata per la nazionale se non mi sbaglio!"
Benji ci pensò un momento "Charlize…Charlize…" poi d'improvviso fu come se gli si illuminasse la lampadina nel cervello "Non è per caso Charlize Soprano?"
"Si esatto!" confermò Mark
"E bravo! Niente male la 'rossina'!"
i suoi compagni sorrisero divertiti. Poi si affiancarono a fissare il lago.
"Siete preoccupati per domani?" domandò Benji sorprendendo i suoi amici. I due si guardarono perplessi ma Benjamin non aspettò una loro risposta e continuò "Io si" disse semplicemente.
Mark sospirò profondamente "Anch'io lo sono se volete saperlo"
"Non avevo mai visto niente del genere!" esclamò Price "un'agilità veramente fuori dal comune e che forza!"
"Credo che sarà dura…" aggiunse la Tigre. Poi rimasero in silenzio quando…
"Ora che ci penso!" sbottò il portiere giapponese "sapete chi è il 22esimo giocatore che si unirà a noi?"
"A dire il vero…no!" mentì Paul
"Mi ricordo che quando Julian chiese spiegazioni, Gamo preferì non parlarne" aggiunse Mark
"Chissà che diavolo starà architettando ancora quello lì!" sorrise Benji, i suoi compagni fecero un'alzata di spalle e non dissero nulla.

La giornata stava volgendo al termine e, come aveva ordinato il mister, si ritrovarono tutti nella sala riunioni alle 20.30.
"Ok ragazzi" cominciò Gamo "vedo che ci siete tutti quindi vi farò un breve riassunto della situazione." Le luci si spensero all'improvviso mentre lo schermo delle proiezioni si illuminò. Cominciarono ad apparire una serie di immagini.
"Questo è il nostro nemico: la Nigeria" e puntò una specie di bacchetta sul muro dove era apparsa un'immagine della squadra nigeriana al completo.
"Mister!" esclamò Ted Carter "e queste dove le ha prese?"
il mister sorrise senza rispondere. Passò ad un'altra diapositiva.
"Questo è il capitano della squadra" i ragazzi vi riconobbero il bestione che si era presentato al campo insieme ad Istinto Felino "si chiama Mbasa, ha 22 anni ed è altro 2m e 12."
"Povero me!" si lamentò Rob.
"E' la colonna portante della squadra e una delle due punte. Calcia bene sia di destro che di sinistro"
Apparve un'altra diapositiva. Questo non lo conoscevano.
"Si chiama N'gana, è l'altra punta della squadra." I ragazzi lo osservarono attentamente. Di pelle nera e occhi scuri portava i capelli molto corti a forma di scodella: rasati sul collo ma lunghi sulla testa, con tanti riccioletti neri che gli scendevano sul viso.
"E' il fantasista per eccellenza; 19 anni, alto solo 1 e 70 ma ha la velocità di un fulmine. Negli scatti supera tutti."
Tutti rimasero concentrati ad osservare.
"Questo qui è Ajuala, difensore." La diapositiva mostrò un giovane con i capelli lisci e lunghi legati con una mezza coda. Anche lui aveva la pelle di ebano.
"21 anni, 1 e 98, molto intuitivo: gli basta poco per capire le intenzioni del suo avversario. Se, durante il gioco, vi viene qualche idea brillante cercate di non farvi sgamare subito."
"Ce l'hanno il libero?" domandò Julian inarcando un sopracciglio
"Si" e comparve un'altra diapositiva "si chiama Asjantij, 22 anni e 2.00 m di altezza. Lo chiamano l'Onnipresente perché è dappertutto!"
i 21 giapponesi lo guardarono senza capire. Gamo se ne accorse "Mi spiego meglio" disse osservandoli attentamente "dove serve lui c'è! Dove meno te l'aspetti lui compare: se un attimo prima è alle tue spalle un attimo dopo è a 10 m da te! Chiaro?" i 21 annuirono lentamente mentre s'impressero il viso del giocatore nigeriano nel cervello: sguardo fermo, capelli rasati e pelle nera.
"Poi, Jumbo, il centrocampista!"
"KING KONG!" esclamò Rob impallidendo
Gamo sorrise "ha 23 anni, alto 2.09 m per 120 kili!" un vero colosso. La diapositiva mostrò una montagna scura, rasato con delle basette che facevano tutt'uno con dei folti baffi ma era privo di barba
"Infine…la nostra Star…Istinto Felino" la diapositiva ritraeva il giovane seduto in mezzo al campo
"Accidenti ha gli occhiali e non riesco a vederlo bene!" esclamò Philip
"Perché disperarsi: domani ce l'avrai di fronte!" concluse Gamo poi riprese "ha 21 anni, 1.78 di altezza. E credo di non dovere aggiungere nient'altro perché avete potuto constatare direttamente quello che è in grado di fare e posso solo dirvi…che sa fare di meglio! Bene e con questo ho concluso! Andate a dormire, domani saprete la formazione. Buon riposo" le luci si riaccesero mentre il mister spegneva il proiettore. Lentamente la sala si vuotò e i giovani si diressero nei loro alloggi: l'indomani avrebbero dovuto affrontare una dura prova.

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