Istinto felino

Capitolo 4

 

Il pallone ruzzolò lentamente fuori dalla porta. Benji era rimasto immobile, ginocchia a terra.
Julian, Paul, Bruce e Bob ripresero le loro postazioni mestamente.
"Come è stato possibile!?" mormorò con un filo di voce Holly "tutto in pochi minuti e senza scampo!"
Mark non aveva parole tranne un filo di rabbia che andava crescendo "Ma bene!" si girò d'improvviso irritato "vogliono la guerra vero? Ebbene l'avranno!". Il tono di Landers fece rabbrividire i suoi compagni.

Erano passati solo dieci minuti dall'inizio della partita e l'aria si era già fatta incandescente!
Gamo scrutava i suoi giocatori seduto in panchina, dal suo viso non trapelava la benchè minima emozione.
Intanto il gioco era ripreso. Il Giappone era ritornato all'attacco, questa volta con Rob Danton.
La sua piccola statura gli conferiva notevole agilità e gli permetteva di scartare piuttosto facilmente i suoi avversari, grazie anche ad un buon gioco di scambi con Mark.
Il piccolo giapponese correva veloce verso l'area di rigore…
< Saranno pure alti > pensò <ma in agilità sono…>
"Salve!" una voce improvvisa lo fece sobbalzare: N'gana era al suo fianco "piccolo e veloce, un po' come me, ma non abbastanza!"
Rob tentò il disimpegno a favore di Mark, N'gana si gettò a terra facendo forza sulle mani agguantò la sfera tra le caviglie e la lanciò con un colpo di tacco verso Ajuala poco distante.
Il piccolo giapponese riuscì a mantenersi a stento in equilibrio a causa dello sbilanciamento ma perse di vista la sfera che si stava già allontanando da lui.
La Tigre ,invece, non perse di vista il suo bersaglio e si fiondò all'inseguimento di Ajuala.
"Dove pensi di scappare tu?" ringhiò il campione della Toho "non ti mollerò!!"
il difensore nigeriano lo osservò con la coda dell'occhio: Mark era vicinissimo. D'un tratto Ajuala inchiodò trattenendo la sfera e il giocatore giapponese si trovò spiazzato poiché era lanciatissimo.
"Cavolo….!"
"N'gana!" e con un precisissimo tiro raso erba chiuse il triangolo con il suo compagno. Come una lepre in fuga il giocatore nigeriano attraversò tutta la metà campo saltando con incredibile facilità chiunque gli si parasse davanti, fino ad arrivare nell'area di rigore.
La difesa giapponese si chiuse come un tulipano attorno al piccolo nigeriano.
"Questa volta non segnerete lo giuro!" ringhiò furioso Benji mentre il goal preso poco prima bruciava ancora dentro di lui.
Paul e Bruce non perdevano d'occhio il loro avversario: ormai era in trappola stretto lungo la linea del fallo laterale. Non poteva passare dietro o sarebbe uscita oltre la linea, poteva solo calciare davanti a sè dove i difensori giapponesi erano pronti a ricevere la sfera.
"Ormai sei in trappola!" sorrise Harper anche se Diamond era più titubante. Sarebbe successo qualcosa, se lo sentiva, quel piccolo ma astuto nigeriano sarebbe riuscito a cavarsi fuori da quella situazione impossibile…
"Davvero?" aggiunse N'gana con un sorrisetto da volpe. Con un deciso colpo laterale fece scorrere la sfera lungo la linea di bordo campo senza che il pallone la oltrepassasse.
"Ma a chi….No di nuovo!"
improvviso come un fantasma comparve l'Onnipresente a raccogliere il passaggio del suo compagno
"Dannazione ci ha fregato di nuovo!" esclamò Bruce mentre Ajantij si allontanava indisturbato palla al piede.
"Ma come diavolo faceva a sapere che lui sarebbe stato lì? Nessuno lo ha visto arrivare!"
Paul osservò l'Onnipresente allontanarsi poi sorrise "Perché si fidano! Andiamo Bruce, dobbiamo fermarlo!"e scattò all'inseguimento del nigeriano mentre Harper lo osservava incredulo.
N'gana sorrise e si allontanò anche lui.
Benji era pronto. Sapeva che presto qualcuno avrebbe tirato in porta. Forse Ajiantij o forse Mbasa, che continuava ad essere strettamente marcato da Denver, <…e se arrivasse N'gana? Chi marca N'gana?> Si guardò intorno frenetico. <Dannazione è libero!> Voltò il suo sguardo alla ricerca di qualche compagno per marcare la punta nigeriana.
<Mi sto agitando troppo!> si convinse il portiere giapponese <devo stare più calmo>
Intanto l'Onnipresente continuava la sua avanzata tranquillo.
<Non so a chi tirerà!> pensò Benji mentre osservava i tre venirgli contro <proverò a prenderlo in contro piede!> e con uno scatto rapido si fiondò incontro al suo avversario lanciandosi in scivolata sulla palla…c'era quasi…
Fu un attimo.
Ajantij non passò a nessuno. Stoppò di tacco e con la punta la lanciò verso l'alto. Colpo di reni e formidabile rovesciata dritta in porta. Goal. Nigeria 2, Giappone 0.
Neanche Julian era riuscito ad evitare che il tiro finisse in rete e rimase lì, a vedere la sfera ruzzolare, per la seconda volta, fuori dai pali.
"Che il diavolo se li prenda!!!" sbottò improvviso Mark Landers più inferocito che mai "hanno velocità, una tecnica dannata e un gioco imprevedibile!"
Olyver era affascinato. I brasiliani erano bravi si, ma questo era qualcosa di eccezionale. Sorrise mentre si preparò sul dischetto.
"Calcia tu Mark e passamela." Aggiunse in tono serio il capitano della nazionale giapponese.
"Prego?" domandò Mark incredulo "vuoi andare in porta da solo? Credi di riuscire a sbaragliare l'intera difesa da solo?"
"Alan mi farà tirare!"
"E cosa ti rende così sicuro?" aggiunse in tono leggermente seccato
"Lo ha fatto con te, lo farà anche con me. Mi lascerà la possibilità di calciare con tutta la mia forza e potenza."
Fischio dell'arbitro e il gioco riprese.
Come comandato da Hutton, Landers diede il calcio d'inizio e passò al suo capitano il quale scattò rapido verso la porta di Alan.
"Ci riprovano" aggiunse tranquillo Ajuala notando i movimenti della squadra avversaria.
"E tu lasciali fare" concluse Istinto senza battere ciglio anzi, con un leggero sorriso sulle labbra <ragazzi siete troppo prevedibili!> confermò scuotendo la testa.
Olyver avanzava scartando con qualche difficoltà gli avversari che gli si paravano davanti.
Si era accorto che il loro pressing era meno ossessivo <Avevo ragione!> si disse ormai vicino all'area di rigore <Preparati Alan, ecco il primo goal!>. Caricò il suo destro micidiale mentre l'estrema difesa si aprì come un sipario per lasciargli la più completa visuale.
E calciò…
Fu un tiro altissimo e veloce
"Troppo alto!" giudicò Asjantij
"Noo! Vedrai che scende…" lo corresse Ajuala "è un tiro parabolico!"
aveva ragione! Infatti dopo aver attraversato la maggior parte dell'area la sfera cominciò ad abbassarsi acquistando sempre maggior velocità.
"Non male!" concluse Jumanji "non male davvero!"
Alan osservò il missile scendere in picchiata e fece due passi indietro. Lo osservò scendere ancora un po'…
"Questa volta è dentro…!" mormorò Mark tra i denti, ma il portiere nigeriano non era dello stesso parere: con pugno chiuso caricò il braccio ed effettuò la sua formidabile respinta.
La potenza e la velocità del tiro di Holly si sommarono a quelle del pugno di Alan dando origine ad una bordata fenomenale che sfiorò il viso del capitano giapponese rimasto ammutolito.
"Che mi venga…" mormorò Philip mentre la sfera superava veloce i vari giocatori.
La sua corsa venne fermata dal torace di Jumbo, il Colosso, che fino a quel momento si era tenuto più in disparte lasciando che fossero i suoi compagni a creare o smontare le varie azioni della partita.
"Oh mamma la palla ce l'ha KingKong!" sibilò Rob tremante "e adesso chi lo contrasta quello!"
"Ci pensiamo noi!" esclamò Tom Beker dirigendosi verso il suo avversario poi aggiunse "andiamo Johnny" quest'ultimo lo seguì prontamente mentre Jumbo continuava a restare immobile a centro campo.
Il primo a cimentarsi fu Tom che si lanciò in scivolata fu allora che il Colosso si mosse. Osservò il suo avversario e cominciò a correre, lo superò con un agile salto lasciando Beker di stucco.
"Grosso ma incredibilmente agile!" giudicò Julian mentre veniva il turno di Mason.
Quest'ultimo optò per un contrasto diretto ma non riuscì nemmeno ad avvicinarsi al pallone che si ritrovò chiappe a terra travolto dalla furia del 'gigante nero'.
"Questo tipo è mio!" affermò Mark d'improvviso "il gioco duro è pane per i miei denti!"
corse incontro al suo avversario.
La forza del nigeriano stava per scaraventare anche lui a terra ma riuscì a resistere cercando in tutti i modi di togliergli la sfera dai piedi.
"Forza…mollala!!"
"Bravo!" si sentì dire dal gigante "sei il primo che non cade a terra durante un contrasto con me. Sei molto forte."
Mark rimase piuttosto sorpreso da quel complimento: chi l'avrebbe detto 'la montagna umana' era gentile!
E su questo ultimo pensiero l'arbitro fischiò la fine del primo tempo sul 2 a 0 per la Nigeria.

La nazionale giapponese si accasciò stancamente a terra intorno alla propria panchina.
"Che il diavolo se li prenda!" sospirò Landers contrariato "non ho mai visto niente del genere!"
e fendette l'aria con un calcio.
Rob lo osservò annuendo "Ci neutralizzano senza difficoltà qualsiasi cosa facciamo!!!"
"Adesso finitela di piangervi addosso!" rimproverò Gamo "effettuerò qualche cambio…."
Benji era seduto in disparte dagli altri compagni.
Sapeva benissimo che il mister lo avrebbe fatto uscire per far giocare Ed in modo da provare vari schemi, eppure, era incredibilmente arrabbiato. Con se stesso, con quei dannati nigeriani e…soprattutto con Alan!
Non riusciva a credere come fosse possibile che lui riuscisse a parare tutte le cannonate di campioni come Holly, e come aveva fatto a prevedere così facilmente la traiettoria del tiro di Mark?
Affondò sconsolato la testa tra le mani mentre le sue dita si facevano strada tra i capelli disordinati e sudati. Il berretto era poggiato ai suoi piedi.
"Ed, entrerai al posto di Benji!" ordinò la voce del mister.

"Il tuo amico portiere l'ha presa piuttosto maluccia!!!" esclamò Mbasa verso Alan, mentre il suo sguardo era posato su Benji.
Il portiere giapponese lo seguì con gli occhi e sospirò "Beh, non se l'aspettava che foste così forti!"
"Io credo che non si aspettasse qualcos'altro!"
Alan lo guardò senza capire
"Lascia stare…." Tagliò corto il gigante nigeriano.
"DAI RAGAZZI CONTINUIAMO COSI'!!" sbottò N'gana alzandosi in piedi
"Credi si sia dopato?" domandò il capitano al portiere
"Non credo sia da escludere!" annuì quest'ultimo.

Il fischio dell'arbitro richiamò i giocatori in campo per l'inizio del secondo tempo.

La prima palla toccò alla Nigeria.
Mbasa assestò il primo passaggio per Riger il quale cominciò a farsi largo nella zona di centrocampo ma Ralph Peterson intervenne su di lui riuscendo, per la prima volta, a frenare un'azione nigeriana!
"Bravo Ralph!" esultò Bruce mentre quest'ultimo lanciò la sfera a Tom che agganciò e cominciò la sua discesa nella metà campo avversaria.
Saltando avversari su avversari, sembrava che la squadra nipponica avesse finalmente preso il ritmo giusto per riprendere la partita.

"Ehi, guardalo come corre!" esclamò Jumanji sorpreso
"Forza ragazzi, bloccatelo!" ordinò Alan e Jumanji seguito da Ajuala, ovvero la difesa di ferro della nazionale nigeriana, si lanciarono sul loro avversario per bloccarne la corsa.
Tom saltò faticosamente il tecle in scivolata del primo ma non potè evitare anche l'attacco del secondo che calciò la palla contemporaneamente a Tom. Quest'ultima si impennò, ma Mark non si fece trovare spiazzato.
"questa volta sarà GOLLLLL" gridò caricando il tiro da fuori area "TIRO DEL DRAGONE!"
l'erba venne sollevata insieme alla sfera mentre quest'ultima si dirigeva con velocità incredibile verso la porta.
"Ci siamo!" esclamò Alan e fece qualche passo incontro al pallone.
Respirò a fondo, cercò la stabilità e si preparò a ricevere il colpo.
L'impatto fu pesante ed accompagnato da un forte rumore sordo.
L'oggetto premeva contro il torace di Alan che lo aveva bloccato saldamente con entrambe le mani.
Il giovane portiere ne contrastò la potenza con ogni singolo muscolo del suo corpo mentre la sfera vorticava impazzita. Il tutto durò meno di un minuto poi la forza del pallone cominciò a diminuire.
Alan allentò la presa piantando i suoi occhi fermi in quelli di Mark. Lentamente alzò in alto l'oggetto mostrando a tutti il trofeo ancora fumante.
Un sibilo sommesso e incredulo si levò nelle fila giapponesi. Il primo fu proprio Landers.
Gamo si alzò dalla panchina.
"Non ci posso credere…nessuno era mai riuscito a bloccare il tiro di Mark…" mormorò uno dei gemelli Derrick
"E' incredibile…ma come ha fatto!" aggiunse Paul
"C'è solo una persona che riesce a passare la porta di Istinto Felino!" sentenziò N'gana con un leggero sorriso attirandosi gli sguardi della difesa giapponese "…è Mbasa! Oltre a lui nessuno riesce a passarlo!"
Benji era rimasto immobile seduto sulla panchina. I suoi occhi osservavano increduli quello che fino a pochi anni prima era stato il terzo portiere della nazionale nipponica.
<Un miglioramento così portentoso…non è naturale!…> pensava mentre cercava di trovare una spiegazione logica.
"Oh mamma…" esclamò Bruce "…questi nigeriani hanno creato un mostro!"
tra lo stupore generale Alan effettuò indisturbato la sua rimessa in gioco.
Il tiro attraversò l'intero centro campo e venne stoppato al volo da Mbasa.
"Eccolo che ricomincia!" esclamò a voce alta Tom Becker mentre gli si fece contro per fermarlo.
La difesa si era di nuovo attivata seguendo gli ordini precisi di Ed.
<Sapevo che avresti mantenuto fede alla tua promessa!…> pensò Paul
"Forza Paul non dormire quello sta venendo proprio qui!" lo richiamò Bruce indicandogli il capitano nigeriano che correva come un fulmine verso l'area di rigore.
Becker effettuò un tecle che venne facilmente saltato dal gigante, quest'ultimo venne chiuso dagli avversari.
Mbasa, ancora a mezz'aria, effettuò un disimpegno a favore del solito Ajantij comparso dal nulla.
"Quello mi sta davvero seccando!" esclamò Harper e gli si parò davanti cercando di togliergli il pallone.
L'Onnipresente si fermò a pochi passi dal difensore e lanciò la sfera verso l'alto.
"Ah ah… se credi di fregarmi di nuovo con la storia della rovesciata ti…"
con un salto acrobatico degno dei gemelli Derrick, da dietro Ajantij, comparve il piccolo N'gana che effettuò un potente colpo di testa dritto in porta.
Ed non si fece trovare impreparato e, con una delle sue mosse da karateka, respinse il pallone che schizzò lontano verso zone più sicure.
Forse non abbastanza!
Da lontano si vide sopraggiungere il capitano Mbasa che, dopo essersi liberato dei suoi marcatori, si era portato a poca distanza dal pallone.
Caricò il tiro di sinistro e rilasciò tutta la sua potenza in un calcio che colpì la sfera giusto al centro.
Il tiro era di una precisione ossessiva: centrale proprio addosso a Ed. Il pallone colpì il portiere alla bocca dello stomaco trascinandolo dentro la porta.
Ed sentì le costole comprimersi come sardine in una scatoletta. Il respiro gli si bloccò in gola. Tentò in vano di contrastarne la potenza cercando un appoggio o appiglio. Tutto inutile.
La sua corsa venne fermata dalla rete che lo agguantò alle sue spalle.
3 a 0.
Warner scivolò lentamente a terra mentre il pallone si allontanava da lui. Si piegò dal dolore tenendosi lo stomaco.
Come se niente fosse Mbasa gli voltò le spalle e si allontanò.
"Ma che ha voluto dimostrare?" domandò a voce alta Alan "Non vorrà mettersi in competizione con Mark spero! Poi mi sente…." E sbuffò contrariato.
"Ma dai lascialo fare…si sta solo divertendo!" accordò Jumanji
"Beh non mi sembra il caso di divertirsi in questo modo! Ha esagerato."
Il difensore nigeriano non rispose ma si limitò ad alzare le spalle.
Benji osservò la scena in silenzio <E' forte…è davvero forte…io sarei riuscito a parare un tiro del genere?> lanciò uno sguardo all'allenatore Nigeriano. Il suo sguardo di ghiaccio e impassibile lo stupì: dal suo viso non trapelava la minima emozione, come se quello che avesse visto non fosse nulla di particolare.
Sospirò concentrandosi nuovamente sul campo di gioco.
Dalla porta nipponica, Ed si alzò con fatica aiutato da Julian.
"Tutto bene Ed?"
"Oouh…stavo meglio prima! Sembra che le costole, da dodici paia, si siano ridotte ad una!"
"E' un animale…!"
"Sembrano i tiri di Mark…elevati all'ennesima potenza!" lentamente riacquistò una forma primordiale di equilibrio, prese il pallone e lo passò raso erba a Bruce.
Quest'ultimo crossò al centro per Holly che agganciò il passaggio senza difficoltà.
Osservò i suoi compagni cercando quello in posizione più favorevole e optò per Rob.
Il tiro venne però intercettato da N'gana.
"E' mia ragazzi con tanti saluti!" e si allontanò saettante.
I tentativi di contrasto si rivelarono vani quando intervenne Julian. Con un finto tecle riuscì a spiazzarlo portandogli via la sfera.
"Ehi…ehi… e questo dove l'hanno imparato?" tentennò il piccolo nigeriano prima di perdere l'equilibrio e cadere chiappe a terra ai bordi dell'aerea di rigore.
Un coro sommesso di risate si levò da parte dei suoi stessi compagni di squadra.
"Ehi che c'avete da ridere!" sbraitò paonazzo in viso.
"Che tocco di classe!" esclamò Ajantij in direzione di Alan "quel libero è molto bravo e dotato di una gran tecnica!…"
"Mentre N'gana è la solita schiappa!" concluse Ajuala.
"Guardali, non sembrano per niente preoccupati di aver perso la palla!" osservò Paul
"E allora? Che ti frega adesso ci pensa Julian a rimettere in regola i conti! VAI JULIAN!!!"
lo stesso grido di incitamento piovve tonante dagli spalti dove, la tifoseria in rosa, faceva sentire la sua presenza.
Scortato da Holly e Mark, il libero nipponico continuò indisturbato la sua ascesa nella metà campo avversaria.
"E' il momento di uno dei tuoi numeri Rob! Scatta in avanti!" chiamò Julian e il piccolo astro della nazionale nipponica non se lo fece ripetere due volte!
Come un razzo si fece largo tra i colossi nigeriani portandosi nei pressi dell'area di rigore avversaria.
Ross effettuò un lungo e alto cross in direzione del suo compagno, perfetto per una delle sue rovesciate!
Danton osservò la palla avvicinarsi e si tenne pronto per il salto quando…
"Ma che significa quella posizione?" domandò Mark all'indirizzo di Holly: appena Julian aveva effettuato il tiro per Rob, Alan si era accovacciato ponendo i polpastrelli delle dita in contatto con l'erba del campo. I suoi occhi osservavano fissi la traiettoria del pallone che volava alto sopra le teste dei suoi compagni. Sembrava un gatto che aveva appena adocchiato la sua preda!
Attese il momento giusto e partì! Come un razzo, come un ghepardo che solcava la savana la sua velocità era impressionante. I suoi movimenti fluidi come quelli di un felino e appena fu abbastanza vicino caricò la spinta sugli arti inferiori e saltò. Un balzo da fare invidia anche agli atleti di salto in alto. Distese ogni muscolo del suo corpo e allungò le braccia. In un attimo la sfera fu al sicuro nelle sue mani.
Rob si accorse della sua presenza solo quando ormai già si trovava a testa in giù e il tiro era partito.
Alan approfittò della forza impressa dal suo tentativo di rovesciata come appoggio ed effettuò un movimento carpiato allontanandosi così dal suo avversario.
Danton atterrò sulla schiena con un tonfo sordo, Istinto Felino toccò il tappeto erboso del campo con la perfezione di un gatto, che cade sempre in piedi.
Questo era il motivo per cui gli avevano affibbiato quel particolare soprannome!

"Ma è impossibile!" esclamò Benji che questa volta non era riuscito a trattenersi
"Oh santa Vergine…" accordò Clifford portandosi una mano sulla fronte
Gamo sorrideva estatico. Gli altri giapponesi erano ammutoliti. Rob si massaggiava la schiena dolorante.
"Ehi Rob…" chiamò Alan tendendogli la mano "…sei tutto intero? Hai preso una bella botta!"
"He…he he…" sorrise facendosi aiutare dal suo amico-nemico.

Lentamente tutti i giocatori ripresero le proprie posizioni.
L'arbitro fece cenno che mancava un minuto al finire dell'incontro.
Mbasa si era portato al fianco di Alan e gli fece cenno di guardare la panchina.
A bordo campo Peter Rufyo faceva uno strano gesto, indicando il taglio della mano.
"Che? Ma che bisogno c'è di quella…la partita è finita ormai!"
"Non si discutono gli ordini del Boss, piccolo! Sfodera la 'Lama Bianca ' e chiudiamo l'incontro!"
l'ex portiere della New Team osservò Mbasa allontanarsi per portarsi di qualche passo avanti a lui.
"D'accordo…" accettò con riluttanza.
Con leggerezza poggiò la palla in favore del suo capitano e corse in avanti.
Il gigante nigeriano chiuse il triangolo con Alan che si trovava a pochi metri dalla linea dell'area di rigore.
Il portiere si fermò e si mise di spalle al resto del campo. Da quella posizione cominciò a caricare il tiro. La sfera arrivò con perfetto tempismo davanti al suo piede e la 'Lama Bianca ' cominciò la sua tagliente corsa!
Il missile, dal colore bianco, tagliò nettamente l'intero campo da gioco superando tutti i giocatori presenti. Passò tra Mark e Holly che ne seguirono la traiettoria senza fiatare, passò Julian e Tom, Johnny, superò Paul e Bruce; si infranse alle spalle di un Ed impietrito mentre nemmeno la rete riusciva a contenerne la potenza e si stracciò lasciando che fosse il muro degli spalti alle sue spalle a fermarla. Definitivamente.
"Impeccabile come al solito!" fu il solo commento di Mbasa.
Il fischio dell'arbitro fece il resto.
La partita terminò sul risultato finale di 4 a 0 per la Nigeria.

*piccolo post dell'autore: Ok, Ok non sbraitate tutti assieme e non saccheggiate l'orto del vicino per tirarmi le verdure appresso! ^^''
si forse ho esagerato va bene…però…ho solo preso esempio dal creatore di Holly e Benji, in fondo, è stato lui il primo…chi l'ha inventata la catapulta infernale??????????????
Bax bax ^^^^^^^^^^^^^^^
^Melanto^




Torna all'Indice capitoli