Dalla cornetta a terra si sentiva la voce
del dottore che diceva : "Mi sente, sta bene?
Signore è ancora
lì
". Rukawa dopo essersi perso in mille pensieri, sentì
la voce del
dottore, non voleva più ascoltarlo, così senza
riflettere staccò la spina del telefono
e lo scaraventò a terra.
Quella situazione sembrava irreale, però purtroppo era vera.
Per la
prima volta dopo tanto tempo Rukawa stava piangendo, i suoi profondi occhi blu
erano invasi dalle lacrime, piangere era stato quasi un riflesso involontario.
( Ruky non piangere! N.d. Mizu Snif
Vattene! Snif
N.d. Ruky Se vuoi
ti consolo io ^_^
N.d. Mizu Stonk! Ahhhhhh, ok me ne vado, non lanciarmi più
il telefono addosso!
Mi hai fatto male! Ahi! Sei cattivo! ç_ç
N.d. Mizu ).
Kaede si era accovacciato in un angolo del salone e aveva il
mento all'altezza delle
ginocchia. Piangeva silenziosamente ormai da molto
tempo.
Rukawa era così solo, i suoi genitori si interessavano così
poco al loro figlio così
introverso. In quel momento avrebbe avuto
bisogno di suo padre, ma lui come al solito era
assente.Kaede le poche volte
che vedeva i genitori di ritorno dai loro continui viaggi, non
parlava mai
a loro dei suoi problemi.Per dire la verità non riusciva più a comunicare
come
una volta con i suoi genitori, si scambiavano a malapena qualche frase.
Rukawa mentre piangeva pensava al rossino,in quell'attimo avrebbe voluto che fosse
li con
lui, anche solo per litigare, aveva bisogno di sentire la sua voce
e non se ne spiegava il
perché.Passarono due ore, a mente fredda Rukawa
decise di ignorare quello che gli aveva
detto il dottore, avrebbe fatto finta
di niente, nessuno lo avrebbe mai saputo.
Avrebbe continuato a giocare a pallacanestro,
lui non avrebbe potuto sopportare una vita
senza basket. Non gli importava
sentire dolore fisico.
Lo aveva sopportato fin ora e ci sarebbe riuscito ancora.Però
doveva stare attento al
rossino,si era accorto che la caviglia gli faceva
ancora male e Ruky si mise in testa di
poterlo convincere del contrario.Mentre
pensava ad Hanamichi a Kaede batteva forte il
cuore e pensò < Perché
mi sento così ogni volta che penso a lui?Eppure fino a pochi giorni
fa non ho mai provato queste sensazioni pensando a quell'idiota.Cosa mi sta succedendo?
>
Mentre rifletteva sul suo stato d'animo Rukawa notò il telefono
a terra, si chinò, lo
raccolse e riattaccò la spina.Per fortuna
non era ulteriormente danneggiato, era solo un
po' ammaccato, funzionava ancora.
Prendendo il telefono da terra Rukawa si era ricordato
delle parole del dottore,
che per un po' era riuscito a dimenticare pensando ad Hanamichi
e delle lacrime
riempirono di nuovo i suoi intensi occhi blu.Poi si fece forza: poteva fare
affidamento solo su se stesso e non poteva permettersi debolezze come piangere.
Il giorno dopo a scuola Rukawa non fece altro che pensare alle parole del dottore,
lui che
non riusciva mai a seguire le lezioni perché dormiva sempre,
quella mattina restò sveglio,
gli passavano troppi pensieri per la
testa per riuscire a rilassarsi e fare il suo solito
pisolino.Quando poi
andò in palestra non riuscì a combinare nulla di buono, ai suoi
pensieri si aggiunse il rossino, quel giorno non fece altro che guardarlo,
naturalmente
il moretto stava ben attento a non farsi scoprire dagli altri
mentre guardava con la coda
dell'occhio Hanamichi.Per Rukawa era stata veramente
una giornata infernale, tornato
a casa avrebbe voluto solo rilassarsi e starsene
per conto suo, come sempre del resto e
invece ebbe una sorpresa inaspettata.Vedendo
la luce accesa da fuori, pensava ci fosse
ancora la governante,però
entrato in casa capì che si era sbagliato di grosso.
Appena Ruky chiuse
la porta alle sue spalle e si voltò vide i suoi genitori di fronte a lui.
Kaede sgranò gli occhi e disse: "E voi che ci fate qui?!"
La madre disse: "Ciao Kaede,siamo tornati due ore fa, non ti abbiamo detto
niente perché
volevamo farti una sorpresa."
Rukawa disse freddamente
guardando nel vuoto: "Ci siete riusciti".
Il padre gli chiese: "Come
stai Kaede?Sai, ti abbiamo portato dei regali, ci sei mancato".
Ruky
senza proferire alcuna parola cominciò a salire le scale, dopo saliti tre
gradini,
voltato di spalle disse: "Vado in camera mia."
La madre
disse: "Kaede,non vuoi vedere i regali che ti abbiamo portato?"
Rukawa continuò a salire le scale senza rispondere mentre pensava <
Credono di potere
comprare il mio affetto con dei stupidi regali,che persone
superficiali.Ripetono sempre lo
stesso ritornello: come stai,ci sei mancato,ti
abbiamo portato dei regali
ma tanto so che
non pensano quello che dicono.A
loro non importa nulla di me, figurati se gli sono
mancato. >
I genitori
ci rimasero un po' male, il loro figlio era diventato ancora più scostante
e freddo
nei loro confronti, si sentirono un po' in colpa, loro erano sempre
via e Kaede era nella
fase più difficile della sua vita: l'adolescenza,
non potevano stargli mai vicino.
Così decisero di lasciarlo stare,
non potevano pretendere che il loro figlio diventasse
affettuoso da un giorno
all'altro,conoscevano il suo caratteraccio.
La madre disse : "Abbiamo
preso la giusta decisione", il padre di Kaede annuì.
Intanto Rukawa
era sdraiato sul suo letto e ancora non riusciva a credere che i suoi
genitori
fossero tornati in un momento così inopportuno per lui.
La madre di
Kaede lo chiamò per la cena e lui scese. Mentre mangiavano era calato un
silenzio imbarazzante, il padre di Ruky così si decise a parlare: "Kaede
io e tua madre
abbiamo riflettuto molto prima di tornare qui, volevamo dirti
che ci trasferiremo
definitivamente negli Stati Uniti".(Infatti i genitori
di Kaede lavoravano a New York presso
una filiale di un' importante società
di Tokio).
Kaede lasciò cadere la forchetta che aveva in mano per lo
stupore e disse : "Cosa hai detto
papà?!"
"Ci trasferiremo
in America e tu Kaede verrai con noi" si intromise la madre.
Kaede disse:
"Come?! Io dovrei venire con voi? Potete scordarvelo". Ruky si alzò
da
tavola e fece per andare in camera sua quando il padre disse : "Non
te lo stiamo chiedendo,
tu verrai con noi, abbiamo già deciso".
Rukawa si voltò di scatto e disse : "Voi avete
deciso!? Questa
è la mia vita, non avete il diritto di scegliere per me! Sia ben chiaro,
io
resterò a Kanagawa".La madre disse : "E' per il tuo bene,
tu adori il basket, vero? Sei così
bravo, sicuramente in futuro entreresti
a far parte dell' N.B.A."
Rukawa rispose : "Io non voglio venire
negli Stati Uniti, non voglio giocare a basket a
livello professionale".
Kaede aveva detto quelle parole solo perché sapeva che con la sua
caviglia mal ridotta non avrebbe mai potuto giocare a livello agonistico e ne
soffriva
parecchio. Il padre disse : "Ma se era il tuo sogno!?"
Kaede rispose : "Non è più così".
"Senti,
non fare storie, tu verrai con noi e la discussione è chiusa" disse
la madre.
"Io resterò qui a Kanagawa, abbiamo sempre una casa
qui! Sono abituato a vivere da solo"
affermò Kaede.
"Vedi,
a questo proposito noi abbiamo deciso di venderla" disse il padre.
"Che
cosa!? Volete venderla?!"domandò Kaede.
"Già"
si intromise la madre.
Kaede non poteva crederci, negli ultimi due giorni
la sua vita così normale si era
trasformata in un incubo.Non poteva
più giocare a basket a livello agonistico, il suo unico
sogno si era
distrutto in mille pezzi come uno specchio rotto e ora volevano farlo andare
nella patria del basket, ovvero gli U.S.A allontanandolo da tutto ciò a
cui teneva:
la sua amata squadra: lo Shohoku.
Senza riflettere Kaede
prese il suo giubotto, infilò velocemente le scarpe (era in pantofole)
e uscì di casa sbattendo la porta. Rukawa passò un'ora a girovagare
a vuoto per le vie di
Kanagawa. Erano circa le 21:30 quando si imbattè
in una banda di teppisti.
Ruky infatti non si era accorto di essere finito
in uno dei quartieri più malfamati della sua
cittadina.I delinquenti
erano in nove e notando che il ragazzo era solo, volevano
approfittarne per
spillargli un po' di soldi e divertirsi massacrandolo di botte.
Rukawa cercò
di andare via ma quattro dei nove teppisti gli si piazzarono davanti
bloccandogli
il passaggio.Kaede si voltò indietro e ne vide altri quattro.
Si era
cacciato proprio in un bel guaio.Il capo banda si avvicinò a Ruky e gli
ordinò
di dargli i suoi soldi, naturalmente il coraggioso Kaede non
si lasciò intimorire da quel
losco figuro che lo aveva preso per il
colletto del giubotto e fece un gesto avventato e
alquanto pericoloso: Ruky
sputò nell'occhio del capo banda.
Il delinquente si infuriò
e fece cenno ai suoi scagnozzi di pestarlo a sangue, subito gli otto
ragazzi
ubbidirono e si scaraventarono addosso a Rukawa.
( Nooooooooooo!!!!!Lasciatelo
bastardi!!! ç_ç Non fate del male al mio amore!!!! N.d.Mizu
Chi sarebbero i bastardi?!N.del capo dei teppisti. Ahhhhhhhhhh!!!N-n-nessuno
N.d.Mizu
che aveva un coltello puntato alla gola.
Aiuto!!!Qualcuno aiuti Kaede!!!N.d.Mizu
che sta correndo verso alcuni passanti che la
snobbano. ç_ç
Buaaaaaaaaaaa!!! Faccia e N.d.Mizu)
Gli otto teppisti cominciarono a mal menarlo.Kaede
cercava di difendersi come meglio
poteva, ma non era facile,erano otto contro
uno.
Poi dopo che il capo banda si era divertito per un po' godendosi lo spettacolo
da lontano
si buttò nella mischia e cominciò anche lui a menarlo.
Rukawa era accasciato a terra, svenuto e mal concio,i delinquenti gli avevano
fregato i
soldi e se l'erano filata.
Intanto in quel quartiere stava passando
Hanamichi,lui era abituato a scontrarsi con i
teppisti di turno e quindi
passava di li tranquillamente.
Il rossino mentre camminava, notò che
c'era un ragazzo a terra,sicuramente lo avevano
ridotto in quel modo i soliti
delinquenti che popolavano quel quartiere aveva pensato.
Si avvicinò
per aiutarlo e vide chi era.
Il cuore gli balzò in gola per lo spavento,disse
a bassa voce: "Rukawa
".Hana aveva la
paura negli occhi.
Rukawa stava veramente male,non l'aveva mai visto in quello stato
FINE
QUARTA PARTE
continua
Ciao ragazzi,anche la quarta parte è
conclusa.Come trovate questa storia?Ringrazio in
anticipo chi la leggerà
e poi vorrei ricordarvi il mio indirizzo e-mail che è :
f.aloe@cirol.it
Per chi vorrebbe darmi un suo giudizio positivo o negativo che sia.
Approfitto
di questo spazio per salutare le mie sorelline Yukari e Arimi.Ciao!!!E saluto
tutti
i fan del mitico Takehiko Inoue.Ciao a tutti!!!Alla prossima.
Mizuki