Capitolo 8
Epilogo
Purtroppo
la gioia di padre e figlio ritrovati non durò a lungo. I fantasmi neri
non tardarono a capire che Il padre di Joe non avrebbe di certo portato a
termine la sua missione, così mentre usciva insieme al figlio nel giardino
di casa, incontro agli altri cyborg lo colpirono a morte.
Le sue ultime parole prima di morire furono per il figlio, gli chiese scusa
per averlo abbandonato la prima volta tanti anni fa e ora nuovamente. Gli
disse anche che gli sarebbe stato sempre vicino e che lo avrebbe protetto.
Chiese solo una cosa: che françoise ballasse lo stesso quella sera,
che lo facesse per lui che moriva e per un amore cha andava crescendo.
"Non sprecare un amore simile, figlio mio. Non fare i miei stessi errori.
I rimorsi sono peggio di una delusione, da essi non troverai mai requie".
Per vendicare il padre 009 non volle l'aiuto di nessuno, anzì aggredì
quasi 004 e 002 che stavano andando con lui. Doveva sfogarsi e quei soldati
robot sarebbero stati perfetti, neanche il loro capo riuscì a salvarsi
dalla sua furia.
Disse agli altri solamente di aspettarlo in albergo.
Proprio
i quella stanza d'albergo erano riuniti tutti i cyborg, aspettando il ritorno
del loro compagna.
Lo sguardo di 003 correva continuamente al di là del vetro, nella speranza
di vedere di nuovo il ragazzo che amava e che non era riuscita a proteggere
dal doloro più grande per lui:l'aver perso nuovamente il padre.
002 le teneva il braccio sulla spalla cercando di confortarla ma sapeva bene
che era tutto inutile, una cosa però la ragazza doveva farla: doveva
andare in scena quella sera per esaudire l'ultimo desiderio del padre di Joe.
"003 tra quanto inizia lo spettacolo?" le chiese improvvisamente,
facendo raggelare i discorsi che gli altri stavano intrecciando.
"tra un'ora, ma non potrei mai ballare, non con 009 in pericolo"-sussurrò
lei.
Jet la scosse per le spalle:
"Françoise tu hai il dovere di esaudire l'ultimo desiderio di
quell'uomo: se non vuoi farlo per te, per Joe , per noi, fallo almeno in memoria
di un uomo morto perché non siamo riusciti ad evitarlo. Un uomo che
ha chiesto che tu ballassi e che ci mettessi tutto l'amore che provi per il
figlio."
003 arrossì leggermente, poi annuì: "Va bene, danzerò.
Però dobbiamo sbrigarci oppure non avrò il tempo di preparami".
Dopo poco erano all'Opèra incontrò subito Marie-Soleil, la coreografa:
"françoise, per fortuna sei arrivata. Iniziavo a pensare che non
saresti più venuta. Nicolaj già iniziava a dare di matto e io
con lui
dai sbrigati sei in scena tra dieci minuti.
Mentre si riscaldava e indossava il costume di scena non poteva fare a meno
di pensare a Joe, a quello che doveva stare passando.
Ripensò anche a "Petrovich", alla sua aria stranamente famigliare
se
solo fosse riuscita ad avvertire Joe prima tutto quel casino non sarebbe accaduto.
O forse ci sarebbe accaduto lo stesso, i Fantasmi Neri non avrebbero tardato
a capirlo.
Le note del primo atto iniziarono a risuonare dietro le quinte e con esse
anche il cuore di Françoise iniziò a palpitare, fece sue quella
melodia così dolce e entrò in scena.
Sul palco le luce non permettevano di vedere il pubblico ma sapeva che gli
altri cyborg erano lì e si aspettavano che danzasse come ultimo omaggio
alla memoria di un uomo morto per essere il padre di uno di loro.
Si lasciò andare e il suo corpo eseguì come fossero gesti propri
di tutti i giorni tutto quello che aveva provato e riprovato con immensa fatica
in quei giorni.
Ballare, respirare, vivere e morire, amare al ritmo di una musica che era
da sempre nel suo cuore.
Joe era riuscito ad uccidere ancora una volta uno dei generali dei fantasmi
neri, ma se questo aveva placato la sua rabbia non aveva riempito il vuoto
che sentiva dentro. Ora avrebbe avuto proprio bisogno di una bella corsa in
macchina, ma aveva deciso di andare a vedere Françoise danzare. Ne
sentiva un impellente bisogna
e doveva ancora parlarle di molte cose.
Davanti al teatro incontrò Miyuki.
"Joe, finalmente sei arrivato. Lo spettacolo è quasi finito"-gli
disse appena lo vide.
"come mai mi stai aspettando qui fuori?"
"Ti devo parlare."
Joe sorrise
era giornata di discorsi quella.
"Devi decidere, Joe, O me o la ballerina"
009 ci pensò su un po', poi strinse tra le sue le mani calde di Miyuki,
mani che conosceva bene.
"Miyuki, quando eravamo insieme ho passato dei momenti indimenticabili."
"Anch'io Joe"
"ero veramente innamorato, pensavo fossi la donna della mia vita"
"Anch'io ti amavo"
"Purtroppo però ho capito che non è così. In questo
momento il mio cuore è occupato da un'altra, un'altra che ho cercato
con tutte le mie forze di respingere"
Miyuki si stacco con violenza:
"E? la ballerina, vero?"
"Già"
sorrise:
"E allora corri a vederla,scemo!"-rise lei.
Joe l'abbracciò e la baciò dolcemente sulle labbra. Poi si fiondò
all'interno e raggiunse velocemente gli altri.
"Finalmente sei arrivato!"-gli sussurrò Jet
"A che punto siamo?"-chiese
"E' quasi finito, stanno per morire"
La scena fu così commovente che 006 e 007 piangevano rumorosamente
quando l'ultima ala del cigno cadde.
Per un attimo il cuore di Joe si fermò..e se fosse morta veramente?
Finalmente o Sfortunatamente l'esibizione finì e lei ancora non era
riuscita a capire dove e come stesse Joe. Si fece una doccia e quando uscì
dal camerino se lo ritrovò davanti con un immenso mazzo di rose bianche.
"Joe! Come stai?"- gli corse incontro
Lui sorrise dolcemente e si chino a baciarla.
Sentì di nuovo l tocco leggero delle sue labbra sulle sue, come tanto
tempo prima, ma questa volta era diverso
non c'era la paura di essere
scoperti e lui sembrava tranquillo.
Dopo un poco si stacco da lei e le cinse le spalle.
"Sai volevo regalarti delle rose rosse, ma mi sono sempre piaciute di
più le bianche."
"Joe
.perché lo stiamo rifacendo"
Lui la baciò nuovamente, ma questa volta 003 si scostò.
"Joe, se lo fai per consolarti, dimmelo"
"vuoi sapere perché ti bacio?"-chiese lui spingendole indietro
una ciocca di capelli che le cadeva sugli occhi.
"Si, e voglio sapere la verità!"-rispose decisa la ragazza.
Lui la attirò a se e le sussurrò in un orecchio:
"Perché ti amo"
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