I personaggi
di questa FF non sono miei (se fossero miei ne avrei fatto un uso migliore capito
ex sensej?) ma appartengono agli aventi diritto. Buona lettura
Questa
fanfiction e tutti i suoi diritti sono © di Kaorichan
(aka Sanychan)
PARLA
IL CUORE
" Hay cosas que
non se cuentan y mueren en los corazones "
Alejandro Sanz
Io
sono il cuore
In me il sangue entra ed esce con ritmo costante e regolare
.In
molte culture io sono la sede dell'anima e dei sentimenti di queste creature strane
che mi portano all'interno del loro petto e che si chiamano uomini
Sono un
muscolo particolare: l'unico in tutto l'organismo umano dotato di movimento proprio
ma
per quanto io sia una "macchina straordinaria" molte volte il vizio
degli uomini di reprimere i sentimenti fa sì che il mio funzionamento ne
risenta
Io sono il cuore di un uomo che conosceva solo odio, rabbia,solitudine,
guerra, morte
Un uomo cresciuto in mezzo alla guerra sin da bambino: anche
se in una piccola parte del suo passato avesse mai conosciuto il calore di una
carezza, di un abbraccio, ciò che vide e visse per il resto della sua vita
lo cancellò anche dalle mie memorie
Io sono il cuore di un uomo
che era votato all'autodistruzione
Ora non più, ora sono il cuore
di un uomo pacificato dall'aver trovato ciò che neppure sapeva di cercare
Un
altro cuore ora batte accanto a me
e i nostri battiti sono così in
sincronia da sembrare uno solo
Ma non è sempre stato così.
C'è stato un tempo in cui l'oscurità era la padrona di quest'uomo.
La morte era la sua compagna nonostante tutto
L'aveva sfuggita quando vagava
nella giungla del Sud America mentre combatteva una guerra che non gli apparteneva
ma
che era l'unica cosa che sapesse e potesse fare: un bambino di 10 anni che imbracciava
un fucile automatico quasi più alto di lui
e che non aveva ricordi
della sua vita precedente. Si è poi ritrovato a desiderarla quasi come
si desidera un'amante quando vagava nell'inferno della PCP e cercava di sfuggire
ai fantasmi di tutti quegli uomini morti per la follia di un uomo di cui lui si
fidava e che considerava come un padre
Ma nonostante tutto la morte lo risparmiò
non
lo volle con sé.
Più tardi quando si riprese era vivo, certo,ma
che uomo era diventato
Un compagno mercenario usava cantare una canzone della
legione spagnola prima di andare in battaglia: " Soy un ombre a quien la
suerte/ hiriò con zarpa fiera,/ soy el novio de la muerte/ que estrechè
con brazo fuerte y su amor fue mi bandera
"
Il Fidanzato della
Morte
certo la Morte va rispettata, come una donna
ci sono uomini nel
mondo che la sfidano ogni giorno con strafottenza quasi con superiorità:
ma non è così che la Morte va trattata
Almeno se si vuole invecchiare
ma
allora in fondo non gli interessava sapere quanto sarebbe vissuto, anzi, prima
sarebbe morto, prima avrebbe messo fine ai suoi tormenti. Ma la Morte è
strana: se la cerchi, anche disperatamente, nei meandri bui della Vita lei neanche
ti considera camminandoti a fianco come una compagna di strada
Divenne
un Killer, uno sweeper a pagamento, letteralmente uno spazzino
un po' particolare
che libera dalla feccia peggiore il mondo
Un mondo in cui per ironia della
sorte non esiste perché non possiede identità, documenti, passato
A
dire la verità non sono tutti così gli sweeper
Ci sono killer
che stanno dall'altra parte della barricata che fanno affari con la malavita
Non
so cosa abbia impedito a quest'uomo di andare dall'altra parte
in fondo ha
sempre posseduto un certo senso di giustizia come dire innato
Ci sono sempre
state cose che non gli piacevano, cose che una volta viste e conosciute non potevano
più essere ignorate e contro cui gli pareva giusto reagire per sistemare
le cose
E stavano da questa parte della barricata
Non credo si tratti
di fortuna
Nel mondo come questo la fortuna non esiste
Chi si è
affidato alla fortuna non è vissuto abbastanza per raccontarlo
E'
un uomo strano, solitario, poco avvezzo ai sentimenti, passando la vita nell'ombra
sempre in bilico su un precipizio si finisce per diventare parte di quell'ombra.
Meglio
se non si esiste, se non si possiede identità né passato, perché
il passato è un fardello troppo pesante da sopportare. Come un baule pieno
di ragnatele e di ricordi scomodi e dolorosi stipati lì dentro che una
volta che saltano fuori all'improvviso, quando meno te lo aspetti, fanno male,
molto male, troppo male. E il futuro? Neppure si chiede cosa sia, né pensa
di averne uno: appeso come una foglia al filo sottile dell'incertezza non sapere
se ci sarà un domani
Meglio essere Ombre. Ombre che passano lungo
quella linea di confine
e come ombre un giorno scomparire inghiottite dall'oblio
senza lasciare nulla dietro di sé
La sua compagna è la
pistola
con cui si può dire che vada anche a dormire
perché
uomini come lui hanno molti nemici
in un lavoro come questo prima o poi
si finisce per scontentare qualcuno che se la lega al dito ( e molti hanno la
memoria di un elefante
).
Uomini come questi non dovrebbero avere sentimenti
e quindi non dovrebbero avere un cuore
Un uomo che non ha desideri è
invincibile
questo gli ripeteva l'uomo che l' aveva salvato e allevato nella
giungla ai tempi della guerriglia
Ma non è sempre vero: avere desideri,
anche solo di vivere, di arrivare a vedere un'altra alba o un nuovo tramonto può
essere importante anche (e soprattutto ) in un mondo come questo
Si chiama
Speranza
Prima o poi la Speranza sfiora anche i cuori più recalcitranti
In
un lontano giorno di pioggia lo capì anche lui. Non subito però
come; tutte le consapevolezze nuove gli ci volle un po' di tempo perché
l'acquisisse. Fino a che punto però è importante sapere quando tutto
acquista nuovo significato, anche se inconsapevolmente? Forse in fondo sapere
"quando" non è poi così fondamentale
in fondo conta
il risultato, no? Ma voi uomini date molta importanza al tracciato, alla strada
che percorrete per arrivare più che alla meta finale. Per lui tutto cominciò
quel 31 marzo: quello fu il giorno in cui LEI entrò nella sua vita
Per
una serie di circostanze il suo arrivo coincise con la morte del suo socio e con
la data del suo compleanno
Era una ragazzina allora
Una ragazzina che
non pianse quando le comunicò la morte del fratello e che rifiutò
la valigia piena di soldi che le offrì per rifarsi una vita e che disse,
con una tale luce di determinazione negli occhi chiari da lasciarlo sconcertato,
che avrebbe cominciato a lavorare con lui al posto del fratello
Molte volte
mi sono chiesto da allora in poi perché la lasciò fare perché
non la fece desistere, perché la prese con sé
Il mondo come
quello in cui viveva non era adatto a LEI
Sugar boy
se la ricordava
molto bene
Quando la salvò dai trafficanti di donne- manichini su
richiesta del suo preoccupato fratello la riconobbe immediatamente
quella
ragazzina che non voleva che il fratello lavorasse con un assassino
come
avrebbe potuto non riconoscerla?
Cominciò allora la sua nuova
vita come se prima le lancette fossero state bloccate, ora avevano ripreso a scorrere
con la giusta scansione del tempo
LEI qualche anno più tardi quando
scoprì che non aveva ricordi del suo passato fissò la data del suo
compleanno proprio il giorno dei loro primi incontri
Dicendogli che voleva
così donargli una parte di vita
non seppe mai quanto fosse vero tutto
ciò come quella data la data, in cui LEI entrò nella sua vita, coincise
con l'inizio di una nuova vita per quest'uomo
Cosa cerca la gente mentre
cammina in questo mondo? Soldi
fama
amore
sopravvivere? Siete tutti
cercatori, uomini in cammino che tentano disperatamente di arrivare alla fine
della vita, forse un po' più tardi del giorno destinato, mentre questo
si avvicina inesorabile. C'è che cammina nel mondo senza vivere sul serio
lasciandosi trascinare dalla routine. C'è chi neppure si accorge di vivere
Cosa
cercava quest'uomo prima di incontrare LEI? Nulla solo la morte forse
e ora
so che vorrebbe guardarla dormire al suo fianco per sempre, ascoltare il suo respiro,
sentire il battito del suo cuore che batte accanto a lui
Come può
pacificare il battito di qualcun altro accanto
LEI si occupa di lui con amore
e tenerezza
lo ha fatto per anni
con dedizione nonostante la trattasse
sempre male
Il fatto era che voleva allontanarla da questo mondo di morte
e pericoli
per molto tempo il dubbio lo aveva attanagliato facendo sì
che si chiedesse quale fosse la cosa giusta da fare. Da quando suo fratello morendo
gliela aveva affidata il suo unico pensiero è stato cosa dovesse fare
La
tenne con sé
non tanto perché LEI gli disse di voler prendere
il posto del fratello ma per una sorta di "tenerezza" gli invase il
cuore.
Era strano per un uomo come lui parlare di tenerezza: era la prima
volta che questo sentimento lo sfiorava
qualcosa di tiepido e delicato era
passato accanto a questo cuore freddo
Da allora nulla fu più lo stesso
e io non fui più lo stesso cuore di uomo
Allora cominciò un
gioco perverso in cui quella che soffrì di più fu LEI
e tutto
perché era incapace di prendere una decisione: voleva allontanarla da sé
stesso da questo mondo perché LEI avesse una vita normale, ma non poteva,
non voleva rinunciare a LEI. La luce della Speranza una volta che ti sfiora difficilmente
riesci a farne a meno
Quando arrivò sua sorella per la prima volta
si trovò di fronte ai questi sentimenti: che avrebbe dovuto fare? Lasciarla
andare? Il pensiero di perderla per sempre gli era insopportabile
Quando
la sorella ripartì e LEI rimase il sollievo che provò lo spaventò
a morte
Il pensiero della vita senza di LEI era però qualcosa di più
spaventoso
Ma era un vigliacco
e continuò a lasciarle credere
che non gli importasse nulla
Continuò con la vita di sempre: belle
donne e nottate ad ubriacarsi
Ma poi tornava a casa
e LEI era lì
che lo aspettava alzata e si prendeva cura di lui portandolo a letto quando era
troppo sbronzo anche solo per connettere coerentemente su dove fosse la sua camera
Già
le altre donne
Insomma diciamolo è sempre stato un dongiovanni: non
per nulla lo chiamano " lo Stallone di Shinjuku" o "Ippatsu man"
Certo
ne ha avute di donne da quando LEI è entrata nella sua vita, ma quando
cominciò a mormorare il suo nome tra le braccia di un'altra o a intravedere
il suo viso capì veramente di aver toccato il fondo
Non c'era nulla
da fare neppure l'alcool poteva aiutarlo a cancellare il suo ricordo neppure per
poche ore
Quei giorni l'indomani quando si svegliava dalla sbronza il suo
profumo era un tormento, lo sentiva ovunque addosso a lui, quando si avvicinava
al letto
E allora scattava qualcosa nella sua testa
una sorta di difesa
dovevo
reagire in qualche modo se non voleva rischiare di trascinarla sul letto con sé
o di baciarla fino a mozzarle il fiato
Correva dietro a tutte le gonnelle,
per questo, che poteva fare altrimenti?
Raccontando a sé stesso che
lo faceva perché così LEI lo avrebbe lasciato. Un bel giorno lei
si sarebbe stancata di lui di questa vita e se ne sarebbe andata via. Decidendolo
da sola dal momento che era troppo vigliacco ed egoista per lasciarla lui
Già
un vigliacco lo avesse detto qualcuno non sarebbe sopravvissuto per raccontarlo
Raccontava a sé stesso ( perché gli altri gli avrebbero riso in
faccia
) che non prendeva una decisione sul loro rapporto perché non
voleva che LEI fosse messa in pericolo dal fatto di essere la sua donna
Ma
tutte le volte che era stata rapita proprio perché i suoi nemici la vedevano
già come la donna di City Hunter
il senso di colpa poi lo tormentava
doppiamente
LEI però continuava a restare. Non ha mai capito
perché non se ne fosse andata
Restava al suo fianco e basta. Pronta
sempre ad occuparsi di lui come se fosse l'unica cosa che volesse fare. Sempre
stato un sostenitore del libero arbitrio
ma non è mai riuscito a prendere
una decisione chiara su questa situazione
Avrebbe voluto che se ne andasse,
ma voleva anche che LEI restasse
per sempre. Ormai gli era necessaria come
l'aria che respirava
Solo ora che la può stringere a sé capisce
che pazzia sarebbe fare a meno di LEI. Dopo quella volta che la abbracciò
in quella radura lontana in mezzo al bosco, circondati dal profumo del Pan di
Cuculo che si mescolava a quello dei suoi capelli sotto le sue labbra
capì
che non sarebbe stato più lo stesso
o meglio comprese che non era
più lo stesso uomo di un tempo
Non poteva più esserlo senza
la forza di spirito di LEI
senza la sua dolcezza
la sua tenerezza
la
sua sensualità che lo strappino dalle sue paure e insicurezze come il mare
in tempesta
Il fatto è che LEI è sempre stata la più
forte tra i due
nonostante tutto
Non pianse quella volta quando le disse
che il suo amato fratello era morto
e che il giorno del suo compleanno avrebbe
avuto sempre il retrogusto amaro del dolore per la sua perdita: " Non piangi?Sei
molto forte
ricordo che le disse
Più avanti però capì
che questo aspetto era solo una maschera
Il suo essere forte tenace nascondeva
una ragazzina fragile e insicura che aveva sempre sofferto nella vita
quando
quella maschera cadeva o si incrinava poteva scorgere la vera LEI stessa
E
fu di questa donna che si innamorò
Fu una pazzia lasciare che entrasse
così nel suo cuore ma ben presto i suoi gesti i suoi sorrisi risuonavano
nella sua anima
.Quanto la fece soffrire con tutte le cattiverie che diceva
con il solo scopo di allontanarla
Quante notti passate fuori dalla porta
della sua camera a sentirla piangere e i suoi singhiozzi erano come pugnalate
a questo cuore in cui LEI, ormai, aveva un posto indiscusso
Ci sarebbe voluto
poco: aprire quella porta colmare lo spazio che li divideva che poi era un sottile
muro di ghiaccio
sarebbe stato facile ma non ne è mai stato veramente
capace
E allora restava lì in silenzio fuori dalla porta come uno
stupido a chiedere a suo fratello perché mai l'avesse affidata a uno come
lui capace solo di farla piangere
Lui il miglior sweeper di tutto il Giappone
che non temeva di affrontare qualsiasi pericolo
aveva paura di avvicinarsi
a una donna e stringerla a sé dicendole di amarla
LEI dorme placida
questa notte
le ciglia abbassate ombreggiano lievemente le guance, su cui
fino a poco prima scorrevano le lacrime. Lui le ha detto un'altra delle sua battute
cattive. Questa volta quando lei ha smesso di piangere lui ha varcato la porta
Ha
infranto quel muro di silenzio e si è avvicinato al letto guardandola dormire
per un po'. Poi spinto da un impulso si è sdraiato accanto a lei attirandola
piano contro di sé, piano per non svegliarla
Sente il suo cuore battere
contro il suo
il suo braccio sul torace e la sua testa sulla spalla
LEI
si muove piano ma si stringe a lui
sorride
Le accarezza il sopraciglio
seguendone la linea immaginaria lungo la gota per poi arrivare alle sue labbra
"Questa
è la mia donna la donna che amo più della mia stessa vita"
mormora sui suoi capelli
LEI apre gli occhi a incontrare i suoi il calore
del suo sguardo scende fino a me illuminandomi
Sorride. Non pare arrabbiata
di trovarlo lì, forse pensa un po' stupita che sia un sogno " Cosa
c'è?
" gli chiede
" Nulla
" risponde "
dormi " LEI richiude gli occhi e la luce pare affievolirsi " Kaori
"
la chiama in un sussurro
I suoi occhi sono lì a guardarlo nuovamente.
"
TI AMO " le dice quieto, senza difficoltà, né reticenze
"
" Lo so
Ryo. Anche io ti amo"
Per sempre
Spero
la mia Fic vi sia piaciuta....Scritta di getto pensando ad AH e finita solo ora
per impegni improcrastinabili...
Ciao Ciao alla prossima Kaorychan