Il Regalo di compleanno di Maki

I personaggi di questa FF non sono miei (se fossero miei ne avrei fatto un uso migliore capito ex sensej?) ma appartengono agli aventi diritto. Buona lettura

Questa fanfiction e tutti i suoi diritti sono © di Kaorichan (aka Sanychan)

 

Il Regalo di compleanno di Maki


"SO MANY PEOPLE CROSS THE PATH OF OUR DESTINY…
ONLY THE FEW OF THEM REMAIN BY OUR SIDE…"

Kaori si guardò attentamente allo specchio, per l'ennesima volta nell'ultima mezz'ora. Era il compleanno di Ryo e lei aveva cucinato una cena speciale per festeggiarlo. Da quando aveva arbitrariamente deciso che il 26 marzo sarebbe stato il compleanno del suo socio non aveva mai potuto organizzare una festa degna di questo nome per lui e mantenere la promessa che gli aveva fatto sul terrazzo della loro casa quando aveva scoperto che Ryo ignorava completamente ogni cosa del suo passato…E questa volta si era impegnata perché la sorpresa riuscisse al meglio. In più si era vestita con un abito che aveva comprato qualche giorno prima per l'occasione…Non sapeva perché lo avesse comprato. Era stata una pura follia sia per il prezzo che per la ragione che l'aveva spinto ad acquistarlo. Era un semplice tubino di velluto nero con una scollatura generosa che lasciava scoperte la pelle candida delle spalle e con un leggero spacco sulla gamba sinistra.
"Questo potrebbe attirare l'attenzione di Ryo." Era stato il commento di Eriko quando lo avevano visto sul manichino nel negozio in centro, ma ora che si rimirava da un una buona mezz'ora allo specchio le sue insicurezze si facevano strada prepotentemente. Si era truccata sapientemente come le aveva insegnato Eriko ma non era convinta del risultato. Guardò mordendosi il labbro le scarpe con il tacco vertiginoso che la commessa l'aveva convinta ad abbinarvi effettivamente facevano la loro figura e rendevano la sua camminata molto sexy ma mettevano a rischio le sue caviglie aveva già rischiato di rompersele un paio di volte da quando le aveva indossate…Nervosamente guardò l'orologio erano le otto passate e di Ryo nessuna traccia…Quel pomeriggio quando era uscito Kaori gli aveva chiesto se tornava per cena cercando di dare un tono casuale alla sua voce temeva infatti che se avesse lasciato trapelare le sue intenzioni forse Ryo non si sarebbe fatto vedere…
Scese in soggiorno per dare gli ultimi ritocchi alla tavola che aveva apparecchiato prima di salire a vestirsi…
Si appoggiò alla tavola cercando di assumere una posa sexy…ma si sentì ridicola e fatta una risatina nervosa sfiorò la tovaglia cercando di togliere delle inesistenti pieghe risistemò le posate, i fiori, forse doveva accendere le candele così per creare un po' più di atmosfera. Prese un fiammifero e lo accese con mani tremanti…Lo squillo del telefono la fece sussultare corse a rispondere mentre il cuore accelerava i battiti:
- Pronto?
- Ciao Kaori sono Miki, volevo sapere come sta andando…E fare gli auguri a Ryo. Cosa state facendo?
- Sto aspettando Ryo è uscito a comprare una bottiglia di sakè…- cercò di dare alla sua voce un tono allegro e casuale mentre sbirciava l'orologio ormai erano quasi le 21:00 dove diavolo era Ryo…
- Allora tutto bene?- domandò l'amica
- Certo…Salutami Umi e gli altri e divertitevi…
- Ci vediamo quando torno…così mi racconti il resto della serata…- le sussurrò con tono complice e malizioso Miki
Non sapeva bene neppure lei perché aveva mentito a Miki…ma non voleva rovinarle le vacanze. Erano partiti tutti e quattro: Miki e Falco assieme a Mick e Kazue per una vacanza alle Terme…A dire la verità Miki aveva proposto a lei e Ryo di unirsi a loro ma Ryo aveva borbottato che non voleva certo passare una settimana in un albergo isolato in montagna senza altra compagnia che una donna mezzo uomo…La cosa si era conclusa allo stesso identico modo di mille altre volte Ryo era stato letteralmente spiattellato come un scarafaggio contro il muro del Cat's Eye…

***

Ryo camminava barcollando reggendosi a malapena in piedi.…Aveva passato tutta la notte nei locali di Shinjuku a bere sakè birra e a filtrare con tutte le conigliette e le cameriere concludendo la nottata con uno spettacolo di strip tease che aveva riscosso un certo successo nel locale tanto che il proprietario gli aveva proposto un ingaggio fisso:
- Meglio non lo dica a Kaori quella virago con la scusa della penuria cronica di denaro sarebbe capace di costringermi ad accettare - borbottò tra sé
Si diresse verso casa dicendosi che le martellate di Kaori cominciavano a farlo sragionare… D'improvviso si ritrovò a pensare alla sua socia senza rendersene conto come gli accadeva spesso ultimamente: forse avrebbe fatto meglio ad accettare l'invito di Umi e Miki e gli altri a passare con loro il week end alle Terme…sarebbe stato perfetto…Scosse la testa guardandosi in giro:
- Cosa diavolo mi ritrovo a pensare…- però la delusione e il dolore sul viso dei Kaori quando lui aveva detto che non aveva intenzione di rinchiudersi in una baita con un mezzo uomo…era stata molto peggio di qualsiasi fulmine o della sua reazione con martelli e company.
Entrò in casa cercando di non far rumore non voleva svegliare Kaori e prendersi un kompeito perché era rientrato tardi e completamente ubriaco…camminando in punta di piedi cercò di arrivare alla sua camera ma una luce soffusa dalla cucina attirò la sua attenzione…
Kaori lo aveva aspettato alzata come tutte le notti ma ciò che Ryo vide quando entro nel soggiorno lo lasciò senza parole…Si era addormentata seduta al tavolo del soggiorno apparecchiato per due con una elegante tovaglia di pizzo e le candele sui candelabri che ormai erano dei mozziconi ormai consumati che lanciavano gli ultimi guizzi di luce. Indossava un abito elegante e si era anche truccata per l'occasione …Ryo osservò la sua socia e una stretta al cuore gli fece ricordare che quel pomeriggio lei gli aveva chiesto se sarebbe tornato per cena…ma lui per riuscire ad uscire in santa pace le aveva risposto di sì e poi non ci aveva più pensato…quindi era questo quello che aveva in mente…Una cena per il suo compleanno…e lui si era dimenticato…
Si avvicinò a lei e cercando di non svegliarla le accarezzò i capelli mormorando il suo nome poi la prese in braccio per riportarla nella sua camera ma Kaori si svegliò:
- Ryo…- mormorò incerta
- Ehi aspettavi Babbo Natale per caso? Siamo un po' in anticipo mi pare - la canzonò lui
- No aspettavo te -disse lei semplicemente
Lui la rimise giù per nascondere il proprio imbarazzo e distogliendo lo sguardo, entrambi potevano sentire il rumore del battito del cuore dell'altro…
Ryo era di fronte a lei, con le sue mani sulle spalle. Gli occhi a incontrare i suoi…Lo sguardo di lui le tolse il respiro mentre il suo cuore batteva più veloce:
- Kaori devo chiederti una cosa…
Kaori poteva sentire il suo cuore martellarle nel petto la sua mente formulava pensieri sconnessi…
Forse…Un grosso sorriso apparve sulla faccia di lui mentre diceva con voce volutamente infantile
- Dov'è il mio regalo?
Kaori si staccò da lui e fece qualcosa che non avrebbe mai creduto di fare, cercando di assumere un posa languidamente sensuale si appoggiò al tavolo :
- Questo è il regalo - disse provando a imitare il tono di voce che aveva sentito usare da Saeko migliaia di volte quando voleva convincere Ryo…
L'uomo la guardò per qualche istante poi scotendo la testa e incrociando le braccia al petto disse:
- Non scherzare
Kaori si scostò dal tavolo arrossendo lievemente:
- EH???…
Ryo piagnucolò nuovamente:
- Io voglio una regalo vero, non un'imitazione
Una inquietante aura blu si materializzò attorno a Kaori. Impugnò un Martello e schiacciò Ryo contro il muro:
- Tu razza di insensibile essere!!
Kaori tolse il martello e guardò Ryo cadere sul pavimento. Infuriata lo afferrò per il bavero dell'impermeabile e lo scosse vigorosamente
- Non riesci a essere gentile con me almeno una volta? …
Poi piangendo si allontanò dalla stanza…Il rumore della porta sbattuta al piano di sopra risuonò per tutta la casa.
Ryo fu risvegliato dalla sensazione che ci fosse qualcuno nella stanza. Guardò l'orologio sulla parete era l'una del mattino. Si tirò su a sedere e si rese conto di essere sul pavimento della cucina…Che cosa era successo? La testa gli faceva un male terribile:
- Che cosa mi ha colpito? - si chiese parlando da solo a voce alta
- Credo sia stato un Martello da 2000t… questa volta Kaori ci è andata giù pesante. Devi smetterla con questa vita…- gli disse una voce
Ryo sussultò. Quella voce! La conosceva! Era la voce di…Ma non poteva essere…Guardò nella direzione da cui era giunta e vide una figura indistinta, dinoccolata ferma nello specchio della porta. Ryo barcollò più per la sorpresa che per l'alcool che aveva in corpo quando si vide davanti il volto del suo ex socio che si riaggiustava gli occhiali sul naso con un sorriso serio e triste:
-…Ma… Maki…Makimura - balbettò incespicando e chiedendosi cosa diavolo ci aveva messo nel suo sakè il barista
Il sorriso si allargò:
- Ciao Ryo…Vedo che ti ricordi di me…
- Cosa vuoi?…
- Sono venuto a trovarti…
Ryo era rimasto fermo immobile a guardare il suo ex socio che doveva essere morto da otto anni fermo davanti a lui. Si lanciò su Makimura con l'intenzione di abbracciarlo dicendo allegramente:
- Amico mio andiamo a farci una bevuta come hai vecchi tempi…- ma si ritrovò con la faccia sul pavimento dopo aver attraversato il corpo del suo ex socio:
Makimura si volse indietro, a guardare Ryo ancora steso per terra e in faccia dipinta un'espressione idiota . Si tolse gli occhiali dal naso e cominciò a pulirli:
- Sono morto, Ryo… - sospirò
- Ah, ah, ah! L'avevo dimenticato… - Ryo gli indirizzò un sorriso vergognoso - Dimmi una cosa - farfugliò poi mentre cercava di ricomporsi - sono ubriaco marcio, pazzo o morto?
- Quale delle tre ipotesi ti farebbe stare meglio?
Ryo era convinto di essere completamente ubriaco e che quella fosse un'allucinazione quindi aveva deciso di assecondarlo. Rimase fermo mentre l'altro continuava a guardarlo.
- Non è una visita di piacere questa Ryo. Io sono venuto per una ragione, mi serve il tuo aiuto… - Makimura finì di pulirsi gli occhiali e sospirò
Ryo fece un cenno del capo al suo precedente partner.
- Makimura.
- Devo fare una cosa molto importante. Bhè perché fai quella faccia?
- Sei un'allucinazione…sicuramente dovuta alla martellata di Kaori
- No non sono un'allucinazione…Sono un fantasma… - precisò il suo ex socio
- Vado a chiamare Kaori. Sarà felice di vederti…
Uno sguardo tormentato attraversò la faccia di Makimura, ma poi si raddolcì e scosse la testa:
- Non sono venuto per vedere lei. Ancora…Ora seguimi, Ryo. Devo mostrarti molte cose stanotte. Possiamo andare…- si volse verso di lui
- Avevi detto che ti dovevo aiutare a fare qualcosa- disse Ryo
- Sì ma per aiutarmi ci sono delle cose che devi vedere
La stanza scomparve e fu sostituita da un'altra:
Un bambino sedeva in un angolo di un piccolo appartamento intento a guardare con impazienza fuori dalla finestra. Ryo lo osservò con attenzione, sembrava stesse aspettando qualcuno infatti abbastanza spesso si voltava verso l'orologio appeso all'altra parete e ogni volta che vedeva che le lancette non si erano spostate di molto la delusione si dipingeva sul suo volto.
La porta si aprì e un giovane entrò nella stanza con un pacco nascosto dietro la schiena:
- Maki chan! Sei a casa!
Ryo guardò stupito il bambino:
- Kaori…- mormorò riconoscendo solo in quel momento la sua socia in quella ragazzina con i capelli corti e con indosso una salopette
- Cosa mi hai portato?Cosa mi hai portato?- chiedeva impaziente la piccola Kaori cercando di sbirciare dietro le spalle del fratello
- E perché avrei dovuto portarti qualcosa…- disse quello facendo finta di nulla
La piccola Kaori lo guardò seria:
- Maki chan…
- Ma no sciocchina te lo avevo promesso…ecco qui…Buon compleanno Kaori chan - e le porse un pacchetto
Prima di dedicarsi a scartare il pacco la piccola Kaori si sporse verso il fratello chinato verso di lei e gli diede un bacio sulla guancia:
- Ti voglio tanto bene Maki chan…E anche se non mi portavi nulla bastavi tu…
Ryo si volse a guardare nella direzione del suo socio e vide che aveva gli occhi lucidi dietro le lenti degli occhiali:
- Era il primo compleanno che passava senza nostro padre…E io le avevo promesso che non l'avrei mai lasciata senza un regalo di compleanno
Mentre Ryo tornava ad osservare Kaori che giocava con il cane di peluche la scena piano si dissolse davanti a lui e si fece tutto nero:
- Ho sempre cercato di fare del mio meglio con lei…Di essere un buon fratello, di non farle mai mancare nulla…Kaori è sempre stata una bambina solitaria e malinconica…Forse non l'aiutò avere un fratello maggiore come me
- Finché tu provvedesti a lei era felice…Non ho mai capito perché me l'affidasti…- concluse amaramente
L'altro non rispose.
- Questo è il 31 marzo di 9 anni fa -disse piano invece Makimura - Ricordi?- e Ryo sussultò a quelle parole
La scena cambiò di nuovo. Adesso erano in un appartamento che Ryo ricordava. In una piccola cucina una Kaori adolescente era indaffarata a preparare il pranzo:
- Ciao Maki chan…- disse quando sentì aprire e chiudersi la porta si girò per sorridere a suo fratello, che gli sorrise di rimando con affetto…Guardò dietro di lui per un istante:
- Non è venuto? - il suo tono era un po' deluso
- No. Ha detto che aveva altri piani…Può darsi l'anno prossimo
- …Ma non ci fu l'anno prossimo…- mormorò Ryo - Tu fosti ucciso quella sera…
Ryo si ritrovò ad osservare come Makimura e Kaori lavorassero insieme in cucina. Kaori rideva molto e Makimura sorrideva mentre loro cucinavano insieme e parlavano. Oppure Kaori raccontava e Makimura ascoltava e annuiva. Era una scena di vita comune tra loro ma amaramente Ryo constatò che non ne aveva fatto parte…Perché non aveva accettato?
- Perché non accettasti?- il fantasma di Makimura lo guardava fisso, come se gli avesse letto nel pensiero
Ryo non rispose, ma continuava a fissare quella scena di 9 anni fa. L'altro Makimura del passato si diresse verso la porta infilandosi l'impermeabile
- Ora devo andare Kaori…- prima di uscire la guardò ancora un volta, sorridendole non si era
- Ciao Maki chan…non fare tardi Ok?
- Certo Kaori…e ti porterò anche un bel regalo
La ragazzina gli sorrise dolcemente mentre la porta si richiudeva alle spalle del giovane
Ryo rimase in silenzio non osava guardare il suo vecchio socio che fece un grosso sospiro
- Tu hai paura, non è vero? Di avvicinarti troppo a qualcuno…- la voce di Makimura lo fece sussultare era come se gli avesse letto nel pensiero.
- Quelli a cui mi avvicino alla fine muoiono- Ryo rispose quietamente. Così quietamente che quasi Makimura non poté udirlo.
- E' per questo che hai paura di avvicinarti a Kaori? Paura di lasciarle conoscere ciò che provi?
Ryo contrasse le labbra per un breve momento come per assorbire l'affermazione. Ma non rispose…perché in fondo non sapeva cosa rispondere, le scuse che raccontava a sé stesso per giustificare il suo comportamento con la sua socia non avrebbero convinto Makimura…
Si volse a fissare Kaori che stava apparecchiando la tavola, canticchiando allegramente…Si ritrovò a chiedersi se anche quel giorno mentre preparava la sorpresa per lui era stata così allegra…E come si fosse dissolta in fretta quella gioia mano a mano che realizzava che lui non sarebbe arrivato…E poi quando era arrivato si era comportato in quel modo.
- E' tempo di andare….- gli disse il suo socio riscuotendolo da quei pensieri
- No! Non possiamo stare ancora un poco…- chiese Ryo
- No, mi spiace Ryo ci sono ancora molte cose che tu devi vedere prima che termini la notte
La scena si dissolse e loro si ritrovarono in un cimitero…
- Perché siamo venuti qui?-
Makimura gli indicò un punto del cimitero…Ryo guardò e vide una figura inginocchiata davanti a una lapide. Si mosse in quella direzione mormorando:
- Kaori…
Era Kaori infatti inginocchiata sulla tomba del fratello,e stava singhiozzando. Non riusciva a interrompere il fiume di lacrime che rotolavano sulle sue guance. Era raggomitolata e il suo corpo era scosso da violenti singhiozzi
- Maki chan perché mi hai lasciato da sola…
- Questo è il 31 marzo di un anno dopo - disse Makimura dolcemente - Il primo compleanno che lei trascorse senza di me…E lo stava affrontando da sola. Tu non c'eri…
Ryo guardò per terra senza rispondere, non c'era tono di rimprovero nella voce del suo vecchio socio ma lui non riusciva a giustificarsi con sé stesso…Certo anche lui aveva sofferto per la morte di Makimura, anche per lui quello era sempre un giorno difficile e passava quelle serate nei locali a bere fino a stordirsi solo per scappare da quel dolore. Makimura era stato come il fratello che non aveva mai avuto e si sentiva in colpa per non aver potuto impedire la sua morte in più ora un nuovo senso di colpa lo stava assalendo per non aver trascorso un po' più di tempo con lui o con Kaori dopo…Avrebbe voluto dire qualcosa ma non riuscì a proferire una sola parola. Chiuse gli occhi ed emise un profondo sospiro…Quando li riaprì la scena era in apparenza la stessa: erano ancora al cimitero e Kaori era sempre inginocchiata ma non era più la ragazzina di poco prima…era la Kaori di oggi quella che lui vedeva ogni giorno… la donna che condivideva la vita con lui…Non stava più singhiozzando ma conversava con il fratello:
- Sai, Maki…Oggi è una splendida giornata…-disse Kaori mettendo dei fiori sulla tomba - Sono sicura che ti sarebbe piaciuta…- le lacrime le riempirono gli occhi e prima che lei potesse fermarle cominciarono a rotolarle sulle guance. Prese un fazzoletto dalla tasca dei jeans e si asciugò gli occhi:
- Mi dispiace Maki…Mi ero ripromessa di non piangere ma non ci riesco mi manchi tanto…- fece un profondo sospiro e sorrise di nuovo - Mi dispiace che anche quest'anno Ryo non sia qui con me. Speravo di riuscire a portarlo con me, ma come sempre aveva altri piani. Tu mi hai sempre parlato bene di lui e forse comincio a capire perché. Nonostante la maggior parte delle volte si presenti come un pervertito è una persona straordinaria. E io sono contenta di vivere con lui…
Makimura lo guardò:
- Non ho mai capito perché l'affidasti proprio a me - gli disse Ryo
- A chi avrei dovuto affidarla?
Ryo aprì la bocca per dire una delle sue solite battute ma Makimura lo interruppe:
- Stai attento a quello che dici il futuro potrebbe essere pieno di ombre…
- Che ombre…- chiese Ryo volgendosi verso di lui ma Makimura non rispose e gli fece cenno di seguirlo
Ryo prima si volse verso la tomba di Makimura ma Kaori era sparita…un brivido di freddo lo percorse…Erano davanti a due lapidi ora, la neve cadeva fitta e aveva ricoperto quasi completamente le due tombe. Il freddo gli penetrò fin nelle ossa:
- Togli la neve e leggi il nome sulla lapide…
Ryo poteva sentire il suo cuore martellargli nel petto. Era l'unico rumore che sentiva. Guardò la lapide davanti a lui il nome era completamente ricoperto dalla neve che continuava a cadere. Con un gesto levò la neve…
Il suo cuore si fermò e Ryo si lasciò cadere in ginocchio sulla neve come un uomo colpito a morte. Guardava il nome sulla lapide con tale espressione d'orrore che mai aveva provato in vita sua…Aveva perso molte persone nella sua vita: i suoi genitori che non ricordava, molti compagni e amici tra cui il suo migliore amico…Ma quel nome sulla lapide non avrebbe mai voluto vederlo…questo era più di quanto lui potesse accettare di perdere…
Il nome che aveva letto sulla lapide era: Kaori Makimura
Ryo stava davanti alla lapide in stato di shock. La sua mano toccò le lettere scolpite sulla fredda pietra e ogni lettera era come un colpo in più inferto al suo cuore
- No - alla fine mormorò- !Non Kaori! Lei è tutta la mia vita
Makimura era fermo dietro di lui in silenzio guardando la lapide:
- Perché mi fai questo Maki?
- E' tempo di andare…- disse Makimura
-No! - Ryo scosse la testa incapace di staccare gli occhi dalla lapide- Dio io l'amo…- una lacrima scivolò sul suo viso seguita da un'altra e un'altra ancora - Io l'amo più di qualsiasi altra cosa…più della mia vita…
- Ryo, io mi ero ripromesso di occuparmi sempre di lei, ma il Destino non ha voluto che lo facessi. Ricordi il giorno in cui morii?Ti chiesi di farlo al posto mio - osservò Makimura - …Quello che vedi è solo uno dei futuri possibili…Le cose possono ancora essere cambiate…Ascolta, Kaori vuole compiacerti, renderti fiero di lei…Digli quello che provi non lasciarla sola
Ryo non aveva risposta . Riusciva solo a stare inginocchiato davanti alla lapide fissando il nome che vi era inciso sopra…
- Avevi detto che ti dovevo aiutare per qualcosa
- Ricorda quello che hai visto… - gli disse quello prima di sparire assieme al cimitero e alla lapide

**********
Ryo si risvegliò di soprassalto guardandosi in giro…L'orologio segnava le nove del mattino…Sì ma che giorno era? Le visioni dei sogni erano ancora vive nella sua mente e le ultime parole del suo ex socio quando lo aveva salutato gli ritornarono alla mente:
- Ricorda quello che hai visto Ryo…
La visione della lapide con scolpito il nome di Kaori lo investì in pieno…
- No…- mormorò saltando giù dal letto e correndo verso la camera di lei
Spalancò la porta ma il letto era intatto e non c'era nessuno:
- Kaori! Kaori!- la chiamò ancora sperando che lei gli rispondesse dalla cucina
La sua socia non era in casa…La paura lo assalì come un ondata lasciandolo senza fiato…lui che aveva imparato a controllare la paura per non perdere il controllo necessario in un lavoro come il suo ora ne sentiva la morsa attanagliargli il cuore.
Si vestì a tempo di record e scese nel garage. Guidò come un pazzo verso il cimitero e solo quando vide la sua figura da lontano si calmò: lei era viva! Forse Dio o chi quella notte gli aveva dato quell'avvertimento gli avrebbe concesso un'altra possibilità. Si avvicinò piano.
Kaori era inginocchiata sulla tomba del fratello e stava parlando:
- Maki…Sono venuta da sola…Sai credo che Ryo avesse altri programmi…così non ho voluto disturbarlo. Ieri sera è tornato ubriaco…E io l' ho preso a martellate un'altra volta…Questa volta forse ho esagerato però…La verità è Maki che se lui non mi ferisse così tanto tutte le volte io non lo colpirei…- Kaori sollevò la testa verso la lapide e Ryo vide che stava piangendo - Lo so che ti avevo promesso di non piangere Maki chan ma …mi manchi…molto. Hai sempre reso il mio compleanno speciale e ora che si avvicina passarlo da sola…Sai ieri doveva essere il compleanno di Ryo…che sciocca sono stata avevo preparato tutto per bene…volevo fare qualcosa di speciale per lui e volevo che fosse tutto perfetto…Volevo che anche lui avesse un compleanno come quelli che mi hai sempre dato tu - un singhiozzo le bloccò la voce.
Ryo allora si avvicinò:
- Kaori speravo di trovarti qui…
Lei non si volse né diede segno di averlo sentito ma quando Ryo si sedette dietro di lei parlò:
- Cosa sei venuto a fare? - il tono di lei era gelido
- Mi sono svegliato e non ti ho trovato…
- La colazione era pronta sul tavolo, l' ho preparata prima di uscire…
-…Io non cercavo la colazione cercavo te…
Kaori scosse la testa:
- Voglio restare sola Ryo…
- Non dovresti restare sola in un giorno come questo…
- Che ti importa? - si strinse nelle spalle - Torna dalle tue conigliette…cosa ti importa di me.
Ryo le passò un braccio attorno alle spalle attirandola a sé:
- Sei gelata Kaori!- esclamò - da quanto sei qua?
- Da quando hanno aperto stamattina…- avrebbe voluto divincolarsi ma il tepore del suo corpo era così piacevole, si lasciò andare contro di lui trattenendo il fiato sperando che Ryo non le dicesse una delle sua cattiverie…
- Ti prenderai un malanno- la rimproverò invece con voce dolce lui
- Volevo venire a trovare Maki…mi manca così tanto ma in questo periodo…
Ryo le accarezzò una guancia sentendo sotto le sue dita l'umido delle lacrime:
- Kaori…io…mi dispiace per ieri sera…- buttò fuori tutto d'un fiato lui - ti ho rovinato la sorpresa per me…
- Non fa nulla. Avrei solo voluto ecco…- trattenne il fiato per qualche secondo ma il fatto di non guardarlo in viso le dava coraggio-…rendere il tuo compleanno qualcosa di unico e speciale…per te…che in fondo sei la mia famiglia…Dopo la morte di Maki…e dopo che anche Sayuri è andata a New York…- non terminò la frase perché Ryo la fece girare verso di sé:
- Non l'avevo capito…Mi dispiace sono stato un vero stupido…Senti però potremmo rimediare stasera che ne dici? Potremmo cucinare qualcosa insieme e magari tu potresti metterti quel bel vestito di ieri sera…
Kaori lo guardava incredula:
- Bhè non c'è bisogno di cucinare la cena di ieri sera è in frigo…
- Allora è tutto perfetto…poi magari potremmo uscire a fare quattro passi…
Kaori lo guardava stupita:
- Ma il tuo compleanno era ieri
Ryo si strinse nelle spalle:
- Dettagli…-
Poi come se non potesse più resistere a un impulso che da tempo gli urgeva nel cuore si chinò a sfiorarle le labbra con un bacio leggero. Kaori sussultò di sorpresa ma poi rispose a quel bacio inatteso stringendosi a lui
Quando dopo qualche minuto si staccarono erano entrambi senza fiato e un po' imbarazzati:
- Non so perché tu sia stata donata a me - mormorò lui a pochi centimetri dalle sue labbra
- Non lo so, - lei si sporse quel tanto che bastava per baciarlo ancora, arrossendo per la sua audacia - Ti amo…
Questa volta fu Ryo a sussultare di sorpresa la calma con cui Kaori gli aveva detto quelle parole lo lasciarono stupito:
- Ti amo anche io mia piccola Kaori chan - e scoprì quanto in fondo fosse facile dirlo
- Credi che lui sia felice, di questo, voglio dire… - mormorò piano lei mentre il suo cuore accelerava i battiti a quelle parole
- Bhè se non mi ha ancora ucciso con una maledizione dal cielo credo che possiamo dire che approva… -scherzò Ryo stringendola a sé e facendola alzare
Si volse indietro un attimo e nel riverbero del sole gli parve di vedere il suo ex socio in piedi vicino alla sua lapide che si stava sistemando gli occhiali e li osservava sorridendo:
- Grazie socio…credo di aver capito- mormorò
- Dicevi? - gli chiese Kaori incuriosita alzando lo sguardo su di lui
- Nulla… - poi allungando il passo - sarà meglio andare casa se vogliamo prepararci per partire…
- Dove andiamo? -chiese lei sorpresa
- Non dovevamo andare alle Terme da Miki e gli altri? Così potremmo festeggiare anche il tuo compleanno

 

31 marzo

La camera del piccolo alberghetto alle terme era illuminata dalla luce della luna che entrava dalla finestra ad accarezzare le due figure che dormivamo allacciati sotto il futon nel centro della stanza. Tutto era pervaso da un senso di pace profonda che aleggiava tutt'intorno. Una delle due persone che dormivano si mosse piano e si alzò cercando di non svegliare chi dormiva accanto a lei. Si avvicinò alla finestra lasciando vagare lo sguardo sul cielo stellato. Una lacrima si formò all'angolo dell'occhio per poi scivolare sulla sua guancia. Due braccia forti la circondarono da dietro stringendola a sé:
- Cosa fai?
- Stavo dicendo a Maki quanto io sia felice...
Ryo sorrise baciando i capelli di Kaori:
- Credo lo sappia...Dai torna a dormire, domattina dobbiamo partire presto
- E' stato tutto un sogno...questi giorni...- mormorò Kaori felice che nell'oscurità Ryo non loa vedesse arrossire - ho paura che finisca...
- Non finirà...mai - gli disse lui facendola voltare verso di sé e chinandosi a baciarla dolcemente.
Piano la condusse verso il futon e assieme tornarono a dormire. L'orologio a pendolo nel corridoio suonò i dodici tocchi della mezzanotte con lentezza un'ombra cominciò a materializzarsi sulla porta. L'immagine di un uomo con gli occhiali e l'impermeabile stazzonato un sorriso si dipinse sul volto magro.
Sfiorò il viso della giovane addormentata:
- Buon compleanno Kaori...questo era il mio ultimo regalo...
E svanì assieme all'eco dell'ultimo rintocco...

FINE

Commento
E' nata così di getto, scritta senza pensarci molto. Mi mancano molto...tutti quanti e a volte non basta riprendere in mano i volumetti di City Hunter...Non trovate anche voi?
A presto
Arigato Gozomashita
Kaorichan