Glow

Glow / 01

 

È quello che io chiamo 'mentalismo', tra me e Yukari è stato sempre così: mi basta fissare quei suoi grandi occhi scuri, brillanti più di tutte le stelle del cielo, per farle capire cosa penso e viceversa.
Lei è come una piacevole brezza primaverile, dal profumo leggero e raffinato, ti possiede immediatamente e tu non puoi resistere, anche se ci provi in tutti i modi possibili, ma è una battaglia persa, perché una come Yukari 'ti entra dentro' e basta; non puoi fare a meno di lei una volta che l'hai 'assaggiata'; proprio come una di queste meringhe, che m'ostino a mangiare, nonostante conosca, perfettamente, quanta bicicletta mi costerà per smaltirle!Ah vizi!!
"Che dici, lo elaboriamo questo piano?"annuisco ricambiando il suo indescrivibile sorriso, infatti, nessuna parola, può rendere giustizia al sorriso di Yukari, quando esplode, all'improvviso, sul suo viso.
"Credo sia questa la parte difficile!"le confesso, d'altronde mica posso fare tutto io?L'idea, come il solito, l'ho lanciata, poi sta sempre alla mia amica 'plasmarla', dopotutto è lei quella più brillante delle due!Forse è per questo che è così indispensabile per me: è la mia 'parte mancante', senza YuYu mi sentirei menomata.
"Suppongo ci voglia un po' di privacy prima!"esclama chiudendo la porta, impedendo, in questo modo, al povero, e aggiungerei 'prezioso' per i suoi consigli, Keisuke, di impicciarsi dei fatti nostri "Allora, ci mettiamo al lavoro?"domanda, tirando su i capelli castani, lunghi fino alle spalle e lisci come fili di seta, arrotolandoli in un morbido chignon, tenuto fermo da una matita, scovata sulla scrivania perennemente in disordine.
"Avvicinare il senpai, non sarà difficile"sussurro "per fortuna è amico di Kei; il problema, semmai è per quell'indolente di Sendoh, come accidenti facciamo per farci notare da lui?"chiedo spostandomi alla finestra ed ammirando il giardino, in preda ad un'esplosione di colori.
"Chiamami pazza, Arashi, ma forse ho la soluzione!"ridacchia e io mi convinco sempre di più che dovrei lasciar stare queste mie idee folli!
"Di che si tratta?"l'incalzo divorato dalla curiosità.
"Ho sempre desiderato una fidanzata cheerleader!"confessa candidamente, lasciandomi senza fiato per la sua interpretazione; è sorprendete la naturalezza con cui si è già calata nella parte!
"CHE COSA?"strillo impressionata "Vuoi che mi metta uno stupido vestito e saltelli per tutta la palestra schiamazzando stupidi slogan?"abbasso spontaneamente il tono della voce, mentre dentro di me, prego gli déi che cambi idea e la cambi al più presto.

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"AVANTI RIPETIAMO DALL'INIZIO!"starnazza il capo delle ragazze pon pon del mio liceo, euforica al punto da ricordare una baccante "INCITARE LA SQUADRA È UN COMPITO MOLTO IMPORTANTE, MOSTRANDO TUTTO IL NOSTRO BUONUMORE, AIUTEREMO I RAGAZZI A CONQUISTARE LA VITTORIA!" a stento trattengo una risata, stiamo esibendo tutto fuorché la vitalità, a mio parere.
Mi accorgo subito della sua presenza in palestra, è difficile non notarla, soprattutto con la divisa scolastica indosso, sembra sia stata confezionata su di lei: la gonna celeste a balze ricade armoniosamente sui suoi fianchi, senza rivelare il minimo difetto; la giacca blu avvolge il suo corpo sinuoso in maniera perfetta; basta vederla, per capire il motivo per cui attira su di sé l'attenzione delle persone: Yukari non è solo bella da togliere il fiato, ma è come circondata da un'aura carismatica e credo di non essere l'unica ad essermene accorta, non è vero Sendoh?
Al congedo della senpai che annuncia la fine dei 'saltellamenti & starnazzamenti', la osservo venirmi incontro, con espressione soddisfatta dipinta sul volto.
"Hai esaudito la mia fantasia, a quanto vedo!"esclama strappandomi un fugace risata.
"Cosa non si fa per le fidanzate!"le sussurro all'orecchio "Allora ti è piaciuta la mia esibizione da majorette?"le domando asciugando una goccia di sudore che sento scorrere sul viso a partire dalla fronte; fa dannatamente caldo dentro questo mini abitino sintetico.
"Strepitosa!"si complimenta aprendo, per me, una bottiglietta d'acqua "Ti guardavano tutti!"ammette porgendomi quel 'nettare' delizioso.
"Merito di questa!"rispondo indicando il gonnellino che copre poco o nulla, prima di dissetarmi.
"Indovina chi è il mio referente?" ho capito già cosa ha ottenuto in questo primo giorno di scuola la mia amica; non ho bisogno di sentire il suo nome pronunciato, quel nome che appartiene all'unico ragazzo che occupa i miei sogni e cui sono rivolti la maggior parte dei miei pensieri durante il giorno: il senpai Mitsui!
"Sei diabolica!"affermo, nello stesso istante in cui, sposto lo sguardo verso il parquet "Mmh…figaccione in avvicinamento ore sei…non ti girare!"le ordino "continuiamo a parlottare tra noi!"si mordicchia il labbro, fremendo dall'impazienza.
"Da quando sei una ragazza pon pon?"s'informa, afferrando un asciugamano asciutto, disteso su una sedia accanto a noi, ma guarda, la casualità, con tanti tessuti di spugna da usare, ha scelto proprio quello di fianco a Yukari.
"Sai Sendoh, tengo molto alla vittoria della squadra!"gli rispondo per le rime coniando il precedente discorso della leader delle sostenitrici del club di basket.
"Ne sono certo!"ribatte lui, spostando le sue attenzioni da me a Yukari, che nonostante la vicinanza con il suo 'amato' non dimostra il minimo cedimento: questa ragazza ha una forza di volontà invidiabile! "Ciao!"la saluta rivolgendole uno dei suoi sorrisi da manuale, quante ragazze, ho visto sciogliersi di fronte a quell'atto tanto naturale, ma non pensare, Akira Sendoh di essere l'unico a possedere un tal dono, aspetta e capirai.
"Ciao!"sibila Yukari accennando, dapprima, appena un movimento della bocca per abbandonarsi senza indugio a quel gesto e affascinandolo non poco.
"Io vado a fare la doccia!"l'avverto, rompendo l'idillio che si sta istaurando tra loro "A dopo!"sussurro lascivamente in direzione della mia amica; sfiorando, con fare peccaminoso, le sue rosee e morbide labbra con il mio indice, su cui prima avevo abbandonato un leggero bacio.
M'allontano osservando compiaciuta l'espressione sbigottita del volto di Sendoh: mai provocare due donne innamorate.

Continua.


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