Tempo fa lessi da qualche parte che lo yoga aiuta a
mantenere lucidità mentale in ogni situazione, ed adesso che
mi appresto ad essere investita da un ciclone mi pento di non essermi
lasciata affascinare da quella teoria.
Scendo le scale con calma, lasciando che i miei occhi si posino prima
sul senpai Mitsui, poi sul viso del caro Kei che porta anche troppo
visibili i segni di un'arrabbiatura, sui begli occhi scuri d'Arashi
e su quelli limpidi del campione del Ryonan che non accenna neppure
ad allentare la morsa nella quale ha stretto la mia amica.
"Possibile che io mi perda sempre tutto il divertimento?"esordisco
appoggiando una mano sulla spalla del sangue del mio sangue che mi
rivolge a malapena uno sguardo, concentrato com' a tentare di capire
in che rapporti stiano il porcospino e la sua bella.
"YuYu!" mi sorride una radiosa Arashi trattenuta dal suo
compagno di classe per un braccio, scatenando una risatina da parte
mia, risatina che viene subito messa a tacere dalle parole di Hisashi
che cerca di mettere il tutto su un piano amichevole.
"Perché non ce n'andiamo a parlare da qualche altra parte?"
c'invita prendendo la via del cancello trascinandosi dietro Kei e
di conseguenza la sottoscritta. Camminiamo fino alla fontana del parco
prima che quel bastardo di un porcospino smetta di intrufolare le
sua manacce in qualunque parte del corpo della mia amica, scatenando
puntualmente le minacce di mio fratello che ben presto si secca a
tal punto da mettersi a sedere fra i due invitando Sendoh a palpare
lui se proprio non può fare a meno di muovere le mani,
proposta che scatena le risate del numero 7 del Ryonan e mi fa guadagnare
la possibilità di parlare un po' con la mia amica che a dire
il vero sembra pi colpita dal mio bel senpai che dalle mie parole.
"Dobbiamo liberarci di tutti questi uomini!" annuisce lei
convinta prima di stamparsi un sorriso dolce in volto quando il suo
eroe le domanda il motivo di quella visita.
"Arashi aveva tanta di quella voglia di rivedere la sua amica
del cuore che non ho saputo dire di no alla sua richiesta anche perché
visto quel che mi spetta stasera sarebbe stato veramente scortese
rifiutarle un favore!" interviene quel cafone del Ryonan guardandomi
con l'aria di chi ti sta sfidando a duello, ed io gli rispondo con
la risata di chi ha appena sentito una cretinata talmente grossa che
ha paura di non riuscire più a tirar fiato.
"E tu.. Tu.. Con questo qua poi?!" riesce a malapena a blaterare
mio fratello gettando gli occhi in quelli d'Arashi che con una rapida
occhiata fulmina il suo compagno di classe.
"Beh, almeno lui ci ha provato!" interviene un provvidenziale
Hisashi, rimanendo in piedi di fronte a noi ragazze.
"E' tutto quello che può fare, poverino!" gli rispondo
io alzando le spalle e rivolgendo un sorriso alla mia amica che rivolge
la sua risposta al mio senpai in una sorta di chiusura del cerchio
simbolica, mentre anche l'orologio del parco segna le 5 in punto con
un tintinnare metallico che fa trasalire Kei, perché lui alle
5 e 10 doveva essere a colloquio con il preside per chiedere il rinnovo
della borsa di studio. "In bocca al lupo!" lo incoraggia
teneramente Arashi, e dall'espressione che il suo volto prende capisco
che riuscirà nel suo intento.
Adesso siamo solo noi 4, arriva il bello.
Guardo Hisa-kun che, con una strana quanto improvvisa timidezza si
rimira le scarpe rivolgendo di tanto in tanto un'occhiata di controllo
alla mia amica come se avesse paura che lei possa sparire da un momento
all'altro, Arashi che se non fosse per il mio senpai a quest'ora sarebbe
livida di rabbia e quell'idiota di Sendoh che appena si rende conto
di essere nel mio campo visivo si spreca a farmi una smorfia.
"Cosa hai, un unico neurone che deve fare tutto il giro o sei
cretino di tuo?" gli domando acida suscitando lo sguardo stupito
di Hisashi che non ha mai visto il mio lato cattivo.
"Oh, il fratellone ancora non sa?" mi risponde lui alzandosi
e facendo qualche passo verso la fontana "Strano davvero per
due che mi sono stati descritti come due corpi ed un'anima" conclude
stringendosi nelle spalle prima di spruzzare Arashi.
"Perché non glielo dici tu visto che sei la quintessenza
della virtù, genio dai capelli assurdi?" ribatto alzandomi
in piedi e raggiungendolo perché il fatto che lui annaffi la
mia amica non mi sta affatto bene "E già che ci
sei piantala di prenderti certe confidenze con Arashi, intesi?!"
gli dico in tono risoluto. Lui scoppia a ridere, io gli lascio il
polso e poi riattacca con le accuse "Ma come siamo gelosi oggi!
" mi dice prendendomi il viso tra pollice ed indice e se non
fosse per l'intervento della mia amica e del senpai gli avrei già
tirato un ceffone.
"Cerchiamo di calmarci e di fare le persone civili!" m'incoraggia
Hisashi che, totalmente frastornato dalla situazione vuole solo evitare
il peggio.
"Hisashi ha ragione (e te pareva? ndchiara), vedi di calmarti
sopratutto tu Akira, che ti sembra questo il modo di trattare una
ragazza?" gli fa eco la voce d'Arashi che mi passa una mano sul
braccio.
"Povera piccola ed indifesa la tua YuYu!" ridacchia Akira
stringendosi nelle spalle."Poverina, innamorata della ragazza
più bella della mia scuola che guarda caso l'altro pomeriggio
è venuta a farmi un .. Massaggio nello spogliatoio quando tutti
se n'erano già andati." continua lui appoggiandomi una
mano sulla spalla in segno di vivo dispiacere "Sempre che tu
sappia cosa intendo con la parola 'massaggio'" conclude puntandomi
un paio di occhi curiosi in faccia a cui io rispondo con un sorriso
ed una scrollata di spalle, sotto lo sguardo attonito di Hisashi.
"Lei ti ha solo appoggiato una mano sulla coscia per alzarsi,
se poi tu fai tutto da solo.."spiego cercando gli occhi d'Arashi
che in preda ad un attacco isterico annuisce, conscia di avere lo
sguardo del mio senpai addosso.
"Allora perché non mi fai vedere tu come si fa a fare
un massaggio in due?" mi domanda facendomi arrossire fino alle
orecchie.
"Adesso basta, lei non ti deve proprio un bel niente!" interviene
Arashi passandomi una mano sulla vita con un moto di protezione che
il bel porcospino interpreta come gelosia a regola del sorrisetto
che scambia con Mitsui.
"Non ti azzardare mai più a parlarle in questo tono, intesi?"
la appoggia Hisashi nonostante sia seriamente preoccupato.
"Fate tanto le persone moderne e poi vi scandalizzate non appena
uno vi chiede un casto massaggino..Qui c' qualcosa che tocca!"continua
nelle sue provocazioni Akira ed alla sottoscritta spunta nella testa
una delle sue idee balorde.
"Beh, se tu non ti vergogni si può anche fare, ci sto!"
gli rispondo portando una mano dietro la schiena per fare un segno
ad Arashi prima che pensi che mi sono persa il cervello.
"Io non ho mai avuto pudore del mio corpo!" mi ribecca Akira
sottovoce quando le punte delle mie scarpe toccano quelle delle sue,
mentre Arashi si becca una bella abbracciata dal senpai che senza
farsi scorgere le incornicia le spalle portandola più vicina
a se.
Apro entrambe le mani all'altezza del suo stomaco, solletico un attimo
quella pelle soda e compatta e poi con un sorrisetto mi fermo. "Sono
un po' timida; scusa!" gli faccio con tanto di sguardo da cerbiatta
lasciando che lui faccia un passo indietro verso la fontana, credendo
così di togliermi dalla visuale dei due abbracciati a pochi
passi da noi che stanno parlottando fitto fitto.
"Sei proprio carina, sai?" mi dice affondando le mani nei
miei capelli mentre io con un sorrisetto faccio un passo avanti non
per abbracciarlo, ma per dargli la spinta che 10 secondi dopo lo fa
atterrare nella fontana schizzandoci tutti quanti e riducendolo ad
un pulcino bagnato.
"Adesso ce ne possiamo tornare a casa!" dico rivolgendomi
ai miei due amici che mi omaggiano con un applauso.
E' buffo come oggi sia riuscita a scaricare tutta la tensione accumulata
durante questi giorni passati a pensare a tutte le cose che Akira
ed Arashi hanno in comune, davvero buffo, sopratutto perché
da quando ho lasciato il mio bello a mollo che questi due camminano
abbracciati senza neanche accorgersene.
Sarà pure un caso, ma io non credo nel destino.
Continua.