Arashi è un fenomeno.
Non solo l'ho costretta ad arruolarsi
in una banda di starnazzanti oche dagli ormoni labili e dai vestiti microscopici,
ma le ho pure chiesto di essere credibile nel ruolo di pon-pon girl che si addice
al suo carattere indipendente come un reggicalze ad una suora. Certo che in questa
scuola in quanto a pelle scoperta stanno messi bene: le divise delle cheerleader
sono un inno alla lussuria e a pensarci bene i ragazzi della squadra più
che guardare la palla pensavano a metterla in fuorigioco per osservare da vicino
il fisico mozzafiato della bella Arashi che come dice mio fratello 'è pure
meglio di un cardiotonico'... E come dargli torto, penso tra me e me sbirciando
il fustacchione dagli occhi di ghiaccio che è ancora al mio fianco, tutto
intento a passarsi la salvietta sul suo bel viso.
"Allora, che ti sembra
del basket?" mi domanda girando per un attimo il capo nella mia direzione.
"Io
per la verità sono venuta a vedere le cheerleaders!" gli dico indifferente
prendendo un sorso dalla stessa bottiglietta da cui prima ha bevuto Arashi.
Akira
scoppia in una grossa risata, svita il tappo del suo integratore color blu elettrico
e ne deglutisce una buona dose prima di rivolgermi ancora la parola.
"Molto
divertente!!" dice accomodandosi sulla panca "Peccato che io non creda
che una bella ragazza attraversi mezza città solo per vedere la sua amica
sgambettare" mi informa con un sorrisetto.
"E cosa sarei venuta a
fare allora?" gli domando ricambiando il sorrisetto malizioso.
"Beh,
magari l'intenzione era fare da supporto morale ad Arashi, ma conosco molte ragazze
che assistono ai nostri allenamenti solo per vedere questo o quel giocatore!"
mi spiega con tono canzonatorio.
"Non ci posso credere!" mi fingo
sorpresa io "Chissà che fastidio per voi poveri basketmen dovervi
allenare mentre dozzine di ragazze cattive vi guardano lussuriose dalle gradinate
lanciando commenti osceni sui vostri muscoloni! Cavolo, questi sì che son
problemi!" annuisco chiudendo la bottiglietta trasparente e suscitando l'ennesima
risata del mio compare.
"Tu sei davvero terribile!!" mi dice scotendo
la testa "comunque.. Io conosco tutti i ragazzi..Se ti interessa qualcuno
in particolare, basta chiedere!"conclude appoggiando la bottiglia di fianco
a se.
"Non ti disturbare, conosco già la mia preda!" gli dico
incrociando le braccia dietro la schiena.
"Interessante.. E' qualcuno
che anche io conosco?" ribatte in tono sornione.
" A-ha, da tanto
tempo " sillabo io guardando con impazienza il corridoio che conduce agli
spogliatoi pregando perché la mia amica si faccia viva.
"E scommetto
che il suo nome inizia per A" dice lui alzandosi e portandosi a pochi centimetri
da me.
Annuisco mordendomi il labbro inferiore come una matricola sperduta
prima di gettare i miei occhi nei suoi e dirgli, innocente come un bambino "Prometti
che non dirai nulla ad Arashi, non rovinarmi la sorpresa, ti prego!".
Akira
sbianca e batte le palpebre per lo shock, io abbasso la testa portandomi una ciocca
di capelli dietro all'orecchio con fare nervoso,fermandomi solo quando sento la
sua voce
"Tu sei.." mi chiede frastornato.
"Bi.." dico
alzando le spalle con il sollievo di chi si è tolto un peso dal cuore.
Il
nostro angolo della confessione viene interrotto dal passo leggero della mia amica
che io accolgo con un sorriso al limite delle mie capacità dentarie, schioccandole
un bacio fuggente sulla tempia.
"Non avrai fatto il lumacone come al solito,
eh, Kira-kun?" domanda Arashi assestando al bel giocatore una pacca sul fondoschiena
tonico e beccandosi una occhiataccia da parte mia.
"N-no, vero?"
mi domanda occhi azzurri confuso.
"Assolutamente no!" ribatto io
calma e serena.
"Scusatemi, ma adesso è meglio che io mi vada a
fare la doccia o chi lo sente Kosh? Ciao Arashi!!" corre via lui dopo aver
ripagato la mia amica con la stessa moneta.
Lasciamo che sparisca nel corridoio,
e poi scoppiamo a ridere fino alle lacrime.
"Che botta, ma che gli hai
fatto?!!" sghignazza Arashi prendendo un manico della sua borsa da ginnastica.
"Niente
di che, gli ho solo confessato quanto stragnocca fossi tu ai miei occhi e lui
si è irrigidito un attimo!"dico afferrando l'altro manico.
"Quello
era in rigor mortis, altro che irrigidito!!" ironizza la mia amica.
"Rigor
mortis o no tu gli hai palpato il culo!" faccio l'acida io.
"E che
gran bel culo che ha, né troppo grande né troppo piccolo, né
troppo alto né troppo basso.."inizia lei.
"Hai finito?!"
le dico con tono risoluto mentre varchiamo il cancello.
"Aspetta, devo
ancora arrivare al livello di sodezza..!!" mi dice facendomi la linguaccia,
ed io scoppio a ridere come una scema.
Di una cosa sono sicura: comunque vada
a finire questa storia, dovunque ci porterà questo piano demenziale,
nessuno
potrà mai convincermi che è stato tutto un errore, perché
io non mi sono mai divertita così tanto in vita mia.