Oggi è proprio una bella giornata: tiepida e soleggiata,
l'ideale per andarsene a passeggio per il centro in cerca di novità con
la tua migliore amica.Peccato solo che Arashi sia impegnata nel ruolo della studentessa
modello e che se ne stia al Ryonan fino a tardi, cercando si allestire il banchetto
delle cheerleader per il club.
Devo ammettere che ieri sera ci siamo proprio
divertite a rider dietro al senpai Mitsui
Voglio solo vedere cosa mi dirà
domani a scuola
Cavolo, ma possibile che gli uomini siano così ingenui?
"Stai
andando in centro o a battere?" la voce di Sherlock-Kei mi fa saltare sul
posto.
"Ma se arriva fino al ginocchio!!" protesto vivacemente all'idea
di dover cambiare anche questo vestito per le manie ossessive di mio fratello
"E poi Arashi ne ha un'uguale, e la mette persino per andare a scuola, durante
le giornate del festival!!" concludo la mia difesa che per un momento lancia
Kei nei suoi paradisi sessuali e mi consente di prendere al volo il walkman con
le mie inseparabili cuffie gialle.
Dopotutto, se una gonna di seta nera a pieghe
ed una maglietta senza maniche in tinta sono già da annoverare sotto la
dicitura 'provocante', figuratevi voi che razza di mentalità può
avere mio fratello.
"Vado in biblioteca a riportare questi libri"
gli dico sventolandogli sotto il naso la tessera del servizio pubblico "E
poi forse faccio un salto a salvare la povera Arashi dalle grinfie delle sue colleghe
pon pon!" concludo beccandomi un'occhiata confusa da parte del genio di casa
che blaterando "Arashi, pon pon" se ne va in cucina a mangiare un pacco
di biscotti.
Finita la discussione, esco di casa nei miei stivali 'made in
Arashi' e mi affretto per la stradina stretta, mentre Michel Stipe canta nelle
mie orecchie 'Man on the moon'. Forse la canzone sarebbe più adatta a Kei,
che non ha preso molto sportivamente l'incontro che ho organizzato tra Hisa-kun
e la sua adorata Arashi,e che dalla luna c'è cascato del tutto quando li
ha visti allo stesso tavolo. Mah, io ho provato a tranquillizzarlo ma mio fratello
è paranoico oltre ogni misura e già medita vendetta tremenda vendetta
contro il suo amico. Speriamo solo che Hisashi non gli cambi i connotati, secondo
me mio fratello è carino così com'è!
Devo avere finito
il lato A della cassetta quando raggiungo la biblioteca comunale che mi accoglie
in tutto il suo marmoreo splendore: adoro studiare nelle ampie e silenziose sale
di questo edificio che trasuda sapienza da tutti i pori, anche se la bibliotecaria
è una grandissima rompiballe: nonostante abbia il walkman spento lei mi
impone di lasciarglielo in consegna "almeno fino alla sua permanenza in questo
edificio".
E sia.
Mollo i libri da restituire sulla cattedra della
mia aguzzina con il mio adorato compagno giallo e mi tuffo nel mare della sapienza:
tra due settimane devo consegnare una relazione su "Cime Tempestose"
ed ancora non ho trovato una impostazione che mi renda fiera di quello che scriverò.
Mentre sbircio un imponente volume stampato nel '45 mi accorgo che qualcuno mi
fissa con curiosità, per poi chinare gli occhi quando ricambio lo sguardo.
Sorrido
appena, non mi era mai capitato prima di attirare l'attenzione di un ragazzo da
sola.
Arashi sarebbe fiera di me, ne sono sicura!
"Scusa se mi permetto
ma.." mi giro di scatto e me lo trovo davanti questo ragazzone dagli occhi
scuri
"Ecco, se devi fare una relazione sulla Bronte, questo testo è
il migliore in assoluto!" mi dice allungandomi un piccolo quaderno di note
critiche. "Grazie mille!" gli sorrido prima che se ne vada, lasciandomi
molto più allegra di quando ero uscita di casa.
"Sei una rimorchiona!!"
mi prende in giro la voce di Arashi subito dopo che le ho esposto la novità
via telefono, salvandola per un momento dalla squadra 'Starnazzi e saltelli'.
"Non
sono una rimorchiona, ma una ragazza assetata di cultura!!" esclamo suscitando
un'occhiata perplessa dal mananger in giacca e cravatta che mi stà a fianco
sulle scale mobili della metro.
"Ninfomane!!" continua la mia amica
via telefono.
"IO?! E tu allora che vai a raccontare a destra e a manca
le nostre seratine a mollo nell'idromassaggio?" rido io suscitando la reazione
scandalizzata di una signora che tappa le orecchie alla sua bambina, ed io mi
rendo conto che ho pubblico.
"Ti vengo a prendere?" domando ad Arashi
che accetta di buon grado.
"Vediamoci dalla Peg, tra un'oretta e mezzo
così ci prendiamo una fettona di torta!!" mi suggerisce lei prima
di venir costretta a ritornare all'addobbo della palestra, io accetto e mi dirigo
di buon grado al luogo del nostro appuntamento.
Peg è la proprietaria
del Glow, al secolo nostro café preferito, nonché la zia premurosa
che dovrebbe vegliare sul benessere mio e di Kei mentre mamma e papà sono
impegnati nei loro congressi in giro per il mondo, ma in verità più
che una zia è una aguzzina: dopo avermi riempito di baci mi allunga l'elegante
e minuto grembiule verde scuro e mi mette a farle da schiava. "Quando tu
ed Arashi mi date una mano guadagno il doppio!!" gongola tutta felice sparendo
nella piccola cucina sul retro. Sbuffo guardando il soffitto, prima di accorgermi
che forse quel poveraccio che mi guarda con aria affamata vorrebbe ordinare.
"Avete
del.." non finisce neanche la frase dallo stupore di rincontrare la stessa
persona due volte di fila nell'arco di un'ora ed anche io sono un po' a corto
di inventiva "Beh, tanto vale che mi presenti!" ride suscitando l'occhiata
incuriosita dell'assistente di mia zia che sparisce in cucina rapido come una
saetta "Mi chiamo Satoru Nakayama e sto facendo praticantato allo studio
legale qui vicino!" mi dice gentile e diretto.
"Piacere, io sono.."
sto per rispondere quando la dolce zia Peg interviene.
"Lei è mia
nipote ed è pure minorenne, visto che ti vanti tanto di intenderti di legge,
mettila in pratica e lasciala in pace o ti denuncio per pedofilia,ciccio!!"
gli dice secca secca spingendo il mio ammiratore segreto a rivolgersi al suo assistente
per avere the e torta.
Io le rivolgo uno sguardo seccato beccandomi una bella
lavata di testa in cambio. Ecco zia Peg che prende le sembianze di mio fratello
Kei ed inizia a sciorinarmi storie allucinanti sui trentenni cattivi che molestano
le ragazzine del liceo, in particolare quelle brune dai capelli lisci che si chiamano
Yukari.
"Va bene, va bene" le sorrido dopo un quarto d'ora di questo
teatrino dell'assurdo che ha scatenato la risata sommessa di un ragazzo con l'uniforme
scolastica, che chino sul menù fa di tutto per non farsi notare dalla proprietaria."Bel
tipo tua zia Peg!!" esclama mentre gli sistemo il sottobicchiere davanti.
"Già,
se vuoi rimanertene zitella a vita è l'ideale!!" sbuffo io lanciando
un'occhiata sul retro per assicurarmi che mia zia non venga a minacciare anche
questo cliente "Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a questa scenetta
ma
tra lei e mio fratello mi è impossibile avvicinare un essere umano
di sesso maschile decente!!" dico bussando sul menù plastificato che
fa da muro ai nostri visi.
"Allora è per questo che ti sei messa
a far la corte ad Arashi, perché non puoi incontrare i maschietti ed allora
fai finta di interessarti alle femminucce?" dice lui eliminando la barriera
e facendomi morire di vergogna quando i suoi specchi azzurri incrociano i miei
"Sorpresa!!" trilla nella mia testa mentre riconosco nel proprietario
di quella voce Akira Sendoh che si esibisce in uno dei suoi famosi sorrisi sciogliginocchia.
"Forse
mi piacciono di più le femminucce perché hanno più stile
e polso di alcuni dei maschietti che conosco io!!" gli rispondo piano fissando
il suo bel viso sul quale spunta un'espressione giocosa.
"Oh, Yukari andrai
all'inferno se continuerai a raccontare tutte queste bugie!!"mi dice con
uno sguardo da chierichetto malizioso che mi farebbe venir voglia di fargli qualcosa
che manderebbe lui all'inferno, ma lì per lì sollevo le braccia
incrociandole sul petto.
"Tu cosa fai nel tuo tempo libero oltre che predicare
il catechismo nei bar?"gli chiedo stringendo le labbra in un sorrisetto che
suscita una risatina nel ragazzo dei miei sogni.
"Perché ti metti
così sulla difensiva, non è mica un dramma se ti piace davvero Arashi..
Dopotutto.. Wow!!"esclama stringendosi nelle spalle.
"Wow..Cosa?"
gli chiedo io stizzita che un verso da camionista possa riassumere la mia amica
del cuore.
"Dio, Arashi è così..Femmina!"esclama estasiato,
mente io sento un dolore acuto che si fa largo nel mio stomaco "Uno spettacolo
su tutta la linea: corpo da favola, bellissima, e poi.. " e poi mi guarda
cercando un qualsiasi segno di rivincita, ma sul mio viso trova solo fastidio
"Ho tralasciato qualcosa?" domanda lui ingenuo ed io devo usare tutta
la mia educazione per non tirargli una sberla su quella bella faccina bianca e
rosa.
"Direi di no, visto che l'intelligenza non te l'hanno mai data!"
gli rispondo acida io buttando un bicchiere nell'acquaio senza neanche preoccuparmi
di lasciarlo integro, mentre dalla bocca di Akira sbuca una risata argentina.
"Si può sapere cosa ti diverte tanto?" gli domando in tono stizzito.
"Mi
fa ridere il fatto che ti offenda di più il mio sciocco frasario da camerata
che le mi intenzioni sulla tua presunta amata..Le ragazze carine come te non dovrebbero
dire le bugie, lo sai?"mi dice appoggiando la gota sul palmo della mano con
un'espressione talmente dolce sul viso che per poco non mi fa svenire.
"Questo
me lo hai già detto, adesso se vuoi ordinare.."cerco di cambiare discorso
assumendo un tono professionale.
Lui mi fissa per qualche tempo appoggiando
le nocche sulla sua splendida bocca, sciogliendo in un secondo tempo il pugno
con un gesto fluido.
"No, grazie per oggi ho già avuto quello che
volevo!" mi lascia un piccolo sorriso prima di uscire dal locale salutandomi
con una mano.
"Che gran bel tipo!" mi dice una felicissima Peg con
una gomitatina d'intesa.
"Che grandissimo bastardo, vorrai dire!!"
ribatte la sottoscritta versandosi una grossa tazza di caffè.
Questa
me la paghi, quanto è vero Dio!