Glow

Glow / 06

 

Oggi è proprio una bella giornata: tiepida e soleggiata, l'ideale per andarsene a passeggio per il centro in cerca di novità con la tua migliore amica.Peccato solo che Arashi sia impegnata nel ruolo della studentessa modello e che se ne stia al Ryonan fino a tardi, cercando si allestire il banchetto delle cheerleader per il club.
Devo ammettere che ieri sera ci siamo proprio divertite a rider dietro al senpai Mitsui… Voglio solo vedere cosa mi dirà domani a scuola… Cavolo, ma possibile che gli uomini siano così ingenui?
"Stai andando in centro o a battere?" la voce di Sherlock-Kei mi fa saltare sul posto.
"Ma se arriva fino al ginocchio!!" protesto vivacemente all'idea di dover cambiare anche questo vestito per le manie ossessive di mio fratello "E poi Arashi ne ha un'uguale, e la mette persino per andare a scuola, durante le giornate del festival!!" concludo la mia difesa che per un momento lancia Kei nei suoi paradisi sessuali e mi consente di prendere al volo il walkman con le mie inseparabili cuffie gialle.
Dopotutto, se una gonna di seta nera a pieghe ed una maglietta senza maniche in tinta sono già da annoverare sotto la dicitura 'provocante', figuratevi voi che razza di mentalità può avere mio fratello.
"Vado in biblioteca a riportare questi libri" gli dico sventolandogli sotto il naso la tessera del servizio pubblico "E poi forse faccio un salto a salvare la povera Arashi dalle grinfie delle sue colleghe pon pon!" concludo beccandomi un'occhiata confusa da parte del genio di casa che blaterando "Arashi, pon pon" se ne va in cucina a mangiare un pacco di biscotti.
Finita la discussione, esco di casa nei miei stivali 'made in Arashi' e mi affretto per la stradina stretta, mentre Michel Stipe canta nelle mie orecchie 'Man on the moon'. Forse la canzone sarebbe più adatta a Kei, che non ha preso molto sportivamente l'incontro che ho organizzato tra Hisa-kun e la sua adorata Arashi,e che dalla luna c'è cascato del tutto quando li ha visti allo stesso tavolo. Mah, io ho provato a tranquillizzarlo ma mio fratello è paranoico oltre ogni misura e già medita vendetta tremenda vendetta contro il suo amico. Speriamo solo che Hisashi non gli cambi i connotati, secondo me mio fratello è carino così com'è!
Devo avere finito il lato A della cassetta quando raggiungo la biblioteca comunale che mi accoglie in tutto il suo marmoreo splendore: adoro studiare nelle ampie e silenziose sale di questo edificio che trasuda sapienza da tutti i pori, anche se la bibliotecaria è una grandissima rompiballe: nonostante abbia il walkman spento lei mi impone di lasciarglielo in consegna "almeno fino alla sua permanenza in questo edificio".
E sia.
Mollo i libri da restituire sulla cattedra della mia aguzzina con il mio adorato compagno giallo e mi tuffo nel mare della sapienza: tra due settimane devo consegnare una relazione su "Cime Tempestose" ed ancora non ho trovato una impostazione che mi renda fiera di quello che scriverò. Mentre sbircio un imponente volume stampato nel '45 mi accorgo che qualcuno mi fissa con curiosità, per poi chinare gli occhi quando ricambio lo sguardo.
Sorrido appena, non mi era mai capitato prima di attirare l'attenzione di un ragazzo da sola.
Arashi sarebbe fiera di me, ne sono sicura!
"Scusa se mi permetto ma.." mi giro di scatto e me lo trovo davanti questo ragazzone dagli occhi scuri
"Ecco, se devi fare una relazione sulla Bronte, questo testo è il migliore in assoluto!" mi dice allungandomi un piccolo quaderno di note critiche. "Grazie mille!" gli sorrido prima che se ne vada, lasciandomi molto più allegra di quando ero uscita di casa.
"Sei una rimorchiona!!" mi prende in giro la voce di Arashi subito dopo che le ho esposto la novità via telefono, salvandola per un momento dalla squadra 'Starnazzi e saltelli'.
"Non sono una rimorchiona, ma una ragazza assetata di cultura!!" esclamo suscitando un'occhiata perplessa dal mananger in giacca e cravatta che mi stà a fianco sulle scale mobili della metro.
"Ninfomane!!" continua la mia amica via telefono.
"IO?! E tu allora che vai a raccontare a destra e a manca le nostre seratine a mollo nell'idromassaggio?" rido io suscitando la reazione scandalizzata di una signora che tappa le orecchie alla sua bambina, ed io mi rendo conto che ho pubblico.
"Ti vengo a prendere?" domando ad Arashi che accetta di buon grado.
"Vediamoci dalla Peg, tra un'oretta e mezzo così ci prendiamo una fettona di torta!!" mi suggerisce lei prima di venir costretta a ritornare all'addobbo della palestra, io accetto e mi dirigo di buon grado al luogo del nostro appuntamento.
Peg è la proprietaria del Glow, al secolo nostro café preferito, nonché la zia premurosa che dovrebbe vegliare sul benessere mio e di Kei mentre mamma e papà sono impegnati nei loro congressi in giro per il mondo, ma in verità più che una zia è una aguzzina: dopo avermi riempito di baci mi allunga l'elegante e minuto grembiule verde scuro e mi mette a farle da schiava. "Quando tu ed Arashi mi date una mano guadagno il doppio!!" gongola tutta felice sparendo nella piccola cucina sul retro. Sbuffo guardando il soffitto, prima di accorgermi che forse quel poveraccio che mi guarda con aria affamata vorrebbe ordinare.
"Avete del.." non finisce neanche la frase dallo stupore di rincontrare la stessa persona due volte di fila nell'arco di un'ora ed anche io sono un po' a corto di inventiva "Beh, tanto vale che mi presenti!" ride suscitando l'occhiata incuriosita dell'assistente di mia zia che sparisce in cucina rapido come una saetta "Mi chiamo Satoru Nakayama e sto facendo praticantato allo studio legale qui vicino!" mi dice gentile e diretto.
"Piacere, io sono.." sto per rispondere quando la dolce zia Peg interviene.
"Lei è mia nipote ed è pure minorenne, visto che ti vanti tanto di intenderti di legge, mettila in pratica e lasciala in pace o ti denuncio per pedofilia,ciccio!!" gli dice secca secca spingendo il mio ammiratore segreto a rivolgersi al suo assistente per avere the e torta.
Io le rivolgo uno sguardo seccato beccandomi una bella lavata di testa in cambio. Ecco zia Peg che prende le sembianze di mio fratello Kei ed inizia a sciorinarmi storie allucinanti sui trentenni cattivi che molestano le ragazzine del liceo, in particolare quelle brune dai capelli lisci che si chiamano Yukari.
"Va bene, va bene" le sorrido dopo un quarto d'ora di questo teatrino dell'assurdo che ha scatenato la risata sommessa di un ragazzo con l'uniforme scolastica, che chino sul menù fa di tutto per non farsi notare dalla proprietaria."Bel tipo tua zia Peg!!" esclama mentre gli sistemo il sottobicchiere davanti.
"Già, se vuoi rimanertene zitella a vita è l'ideale!!" sbuffo io lanciando un'occhiata sul retro per assicurarmi che mia zia non venga a minacciare anche questo cliente "Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a questa scenetta ma… tra lei e mio fratello mi è impossibile avvicinare un essere umano di sesso maschile decente!!" dico bussando sul menù plastificato che fa da muro ai nostri visi.
"Allora è per questo che ti sei messa a far la corte ad Arashi, perché non puoi incontrare i maschietti ed allora fai finta di interessarti alle femminucce?" dice lui eliminando la barriera e facendomi morire di vergogna quando i suoi specchi azzurri incrociano i miei "Sorpresa!!" trilla nella mia testa mentre riconosco nel proprietario di quella voce Akira Sendoh che si esibisce in uno dei suoi famosi sorrisi sciogliginocchia.
"Forse mi piacciono di più le femminucce perché hanno più stile e polso di alcuni dei maschietti che conosco io!!" gli rispondo piano fissando il suo bel viso sul quale spunta un'espressione giocosa.
"Oh, Yukari andrai all'inferno se continuerai a raccontare tutte queste bugie!!"mi dice con uno sguardo da chierichetto malizioso che mi farebbe venir voglia di fargli qualcosa che manderebbe lui all'inferno, ma lì per lì sollevo le braccia incrociandole sul petto.
"Tu cosa fai nel tuo tempo libero oltre che predicare il catechismo nei bar?"gli chiedo stringendo le labbra in un sorrisetto che suscita una risatina nel ragazzo dei miei sogni.
"Perché ti metti così sulla difensiva, non è mica un dramma se ti piace davvero Arashi.. Dopotutto.. Wow!!"esclama stringendosi nelle spalle.
"Wow..Cosa?" gli chiedo io stizzita che un verso da camionista possa riassumere la mia amica del cuore.
"Dio, Arashi è così..Femmina!"esclama estasiato, mente io sento un dolore acuto che si fa largo nel mio stomaco "Uno spettacolo su tutta la linea: corpo da favola, bellissima, e poi.. " e poi mi guarda cercando un qualsiasi segno di rivincita, ma sul mio viso trova solo fastidio "Ho tralasciato qualcosa?" domanda lui ingenuo ed io devo usare tutta la mia educazione per non tirargli una sberla su quella bella faccina bianca e rosa.
"Direi di no, visto che l'intelligenza non te l'hanno mai data!" gli rispondo acida io buttando un bicchiere nell'acquaio senza neanche preoccuparmi di lasciarlo integro, mentre dalla bocca di Akira sbuca una risata argentina. "Si può sapere cosa ti diverte tanto?" gli domando in tono stizzito.
"Mi fa ridere il fatto che ti offenda di più il mio sciocco frasario da camerata che le mi intenzioni sulla tua presunta amata..Le ragazze carine come te non dovrebbero dire le bugie, lo sai?"mi dice appoggiando la gota sul palmo della mano con un'espressione talmente dolce sul viso che per poco non mi fa svenire.
"Questo me lo hai già detto, adesso se vuoi ordinare.."cerco di cambiare discorso assumendo un tono professionale.
Lui mi fissa per qualche tempo appoggiando le nocche sulla sua splendida bocca, sciogliendo in un secondo tempo il pugno con un gesto fluido.
"No, grazie per oggi ho già avuto quello che volevo!" mi lascia un piccolo sorriso prima di uscire dal locale salutandomi con una mano.
"Che gran bel tipo!" mi dice una felicissima Peg con una gomitatina d'intesa.
"Che grandissimo bastardo, vorrai dire!!" ribatte la sottoscritta versandosi una grossa tazza di caffè.
Questa me la paghi, quanto è vero Dio!

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