BEHIND
-lettera nel buio-
noo...io non scivo mica roba yaoi molto triste, psicologica e violenta....che vogliamo scherzare??^^
Leggi le divagazioni dell'autrice
Questa fanfiction e tutti i suoi diritti sono © di Eva00-Rei
BEHIND
-Lettera al buio-
/Nel buio di una camera, un ragazzo siede alla scrivania.
A terra, le macerie di un letto.
Davanti, un foglio bianco.
Un foglio vergine ed innocente. Vuoto.
Pronto a riempirsi.
Per parlare, chiarire- anche a se stessi- cosa cè dietro un rapporto./
Quando ti sveglierai, io non ci sarò, non sarò a dormire accanto
a te.
Come sempre, no?
Come se non sopportassi di starti vicino per altro tempo
Come se il dolore di vederti così dolce, innocente- fosse troppo
forte.
E scappo dal tuo sorriso beato, da quelle ciglia che fanno ombra ai tuoi zigomi
lisci, dalle lacrime argentate-piccole sfere di luce, passione e dolore- che
ancora le imperlano.
Scappo dalle chiare prove di un peccato veniale- il sesso.
Dico veniale perché piace anche a te.Dico veniale per come urli il mio nome venendo.
Dico veniale per ciò che ora sto provando, il misto di odio, rabbia e solitudine- ma che è anche amore.
Ma dico anche peccato.
Dico peccato per ciò che mi fa essere così duro con te scusa,
se puoi, il gioco di parole, e non dire subito baka Kitsune perché
non sono affatto baka, adesso. Sono lessere più lucido del pianeta.-
ciò che mi impone a farti soffrire.
So cosa provi, Hana-kun.
È successo anche a me, è lunica forma di sesso che ho conosciuto
prima di te- labuso.
A volte credi che mi piaccia essere bello.
Non nego il piacere sottile che provo a guardarmi negli occhi, allo specchio,
non nego lorgoglio di quelle sfumature perlacee sulla mia pelle perfetta,
non nego che mi sento bello.
Mi piace guardarmi, narciso moderno e imbronciato.
Ma, come Narciso, anchio sto lentamente affogato, prigioniero, attirato
verso un abisso senza ritorno.
Ma non è questo freddo specchio ad affogarmi.
No.
Non la consapevolezza di essere bello.
E nemmeno tutte quelle ragazze, compresa la mia eterna rivale.
Come vorrei che trovasse il coraggio odi confessarmi il suo amore infantile
ed insulso, come vorrei vederla balbettante davanti a me
vedere i suoi
occhioni che tanto ti hanno fatto (o ti fanno?) sospirare riempirsi di lacrime
di dolore e vergogna sarebbe impagabile
mi darebbe quel sadico senso di
appagamento, quel cinico gusto salato in bocca, il ricordo dolce-amaro del tuo
sapore, il sapere che tu sei mio
e che, sotto sotto (ma non dirlo in giro
)
anchio sono tuo.
No, non sono tutte quelle bamboline ad affogarmi. Sono i tuoi occhi.
I tuoi occhi che mi vedono nudo ogni volta che mi guardano, che esprimono amore cieco e strano, quasi drogato e assuefatto da quel dolore- quando chiunque avrebbe paura.
Come puoi amarmi, fidarti di me?
Come puoi godere delle mie violenze, dei piccoli stupri quotidiani?
Come puoi eccitarti?
Non capisci che ho bisogno di tutto ciò per andare avanti?
Che uso la forza con te perché ho paura che non possa essere altrimenti?
E non può essere altrimenti, non più.
Non dopo aver visto il tuo cuore batter ancora per quella ragazzina.
Non da quando hai pianto in silenzio al vedere quei due fidanzatini abbracciati
sotto il lampione davanti a casa tua.
Lo ricordo come se fosse ieri.
Ricordo quella voglia bruciante, le raccomandazioni febbrili della mia fragile
coscienza (sta calmo
sta calmo
) andate miseramente in
pezzi quando hai aperto la porta.
- oh no
è stato ciò che hai detto a decretare la tua fine.
MA tu non sai quanto ho provato a capirla, quella frase maledetta
Non sai quanto mi sono chiesto cosa di vero ci fosse
Perché poi ci sei stato, vero?
Poi mi hai cercato, gemendo come un gattino in calore.
Cieco, brancolante, in cerca di un letto, qualcosa su cui farti sbattere e scopare.
Qualcosa dove venire e vedermi mentre vengo.
Eri pazzo, imprigionato
le catene del tuo corpo, quelle dannate catene
che partono dalle mie mani e arrivano al tuo corpo rovente, quelle catene fatte
di passione ed erotismo, stringevano troppo.
Ma mi istigavi alla violenza, alla fretta.
Ricordo il tuo sguardo che scrutava fuori, mentre nudo e inerme.- quasi
impazzivi di desiderio.
Ho cercato di riportarti accanto a me
Ma il tuo cuore era là fuori, a guardare con invidia quella coppia trasudante
romanticismo.
E forse vorresti che la nostra diventasse una storia importante.
Da soap.
Che tutti sapessero
Potermi baciare sotto un lampione
Avere magari solo la paura di essere visti.
Lo sai che, adesso, nella realtà, se provassi a darmi un tenero bacio
sotto ad un lampione, ti prenderei a pugni.
Perché noi non possiamo essere felici.
La felicità non esiste, è solo uninvenzione di un bambino
solo.
Un sogno, unutopia.
Poi il bambino cresce, e capisce.
Capisce che non deve fidarsi dei sorrisi.
Capisce che non è sempre vero che i tuoi genitori ti vogliono bene.
Capisce che la vita è tutta una presa in giro, che si è certi
solo di sé stessi.
Invidio la tua vita di certezze, hana-chan.
Più di quanto tu non creda.
Invidio la tua fiducia nel prossimo.
Glielo diresti tranquillamente? Senza una preoccupazione?
Cosa scatenerebbe?
Chiasso
Sai anche tu che non è una soluzione!
Come credi che la prenderebbero gli altri?
- sto con un ragazzo. Me lo scopo.
Scandalo!
Ma lo so che tutto sommato quanto ti masturbi pensi a me e te abbracciati sotto
un lampione, a baciarci e dirci ti amo.
Ti dico ti amo almeno dieci volte al giorno, con i miei baci, le mie carezze
e tutto il resto, ma a te non basta, vero? Tu lo vuoi sentire dalla mia bocca!
E la mia bocca non sa parlare. Non più.
Non dopo averti conosciuto.
Non dopo tutto quello che cè e cè stato.
Del resto, non sono mai stato un gran parlatore, ma ora la cosa è peggiorata.
Non so definire bene il perché e il percome. Ti è mai capitato
di sapere una cosa?
E basta?
Sapere che tutto il tempo che non passo a scoparti, ad adorarti, a pensarti
sapere
che quella miserrima parte del mio tempo è tempo perso? Tempo trascorso
nella brancolante ricerca di una delle opzioni che mi portano a te: dormire
per sognarti, giocare per esserti vicino, o più semplicemente, sesso.
Il resto?
Quale resto?
Non cè nientaltro che sogni, sesso e gioco.
E sangue.
Quel sangue invisibile di unanonima canzone che ho sentito una volta:
il sangue che non vedi
che macchia il cuore
di chi ama
quel sangue dolce
come succo di ciliegia
e nella vita
quel sangue lo perdi
e muori
ne muori
e chi ha affondato
chi ti ha aperto
non lo sa
no, non lo sa
nella grettezza della chiacchiera
nella vita senza sogni
e tu ne muori.
E io ne sto morendo.
Perché il mio cuore ama, di un amore che è complesso e semplice
come un caleidoscopio.
Ogni volta che mi sfiori, ne perdo limmagine.
E cambia.
Cambia sempre.
Certezza di un sentimento?
Esiste?
Amare o desiderare, questo è il problema!
Siamo tutti Amleti? Tutti pazzi partoriti dalla confusione?
Dal caos primordiale che avvolge lanima umana?
A volte la mia testa scoppia.
A volte perdo la cognizione della realtà, raggiungo lastrazione in tutto ciò che mi sembra un minimo solido e fisso.
E ne muoio.
Perché i pazzi hanno la loro realtà
E a me non è concesso.
Il mio corpo, ogni mia fibra mi dice che sto impazzendo, che la vita è
solo automatismi relativamente semplici: mangiare, bere, respirare, dormire,
studiare in alcuni casi, giocare, sudare, masturbarsi ogni tanto senza pensare
a niente in particolare per soddisfare un po del vuoto che sentivo.
E ora no: pazzesco caleidoscopio di emozioni.
E tu vivi indisturbato, senza che tutto ciò incrini i tuoi rapporti con gli altri.
Tu puoi aggiungere un affetto alla sfera di quelli che già hai- amici,
tua madre
Io posso solo sostituirlo.
Amo te.
E basta.
Solo te.
Se io mi ammalassi e fossi rinchiuso in casa per un mese, tu piangeresti davvero?
O andresti fuori con Yohei e gli altri?
A svagarti
senza pensieri, sapendomi vivo e vegeto. Autosufficiente.
Se succedesse a te credo che mi siederei davanti alla tua porta aguzzando le
orecchie per sentirti respirare.
Chi mi verrebbe a cercare, del resto?
Nessuno ha mai voluto la mia amicizia.
E nessuno la vuole ora.
E io non ho bisogno di nessuno a parte te.
E sto impazzendo, affogando nelle preoccupazioni.
Come certe madri, che hanno un solo figlio e sono terrorizzate di perderlo.
E passano la vita ad accertarsi che il loro tesoro più grande sia vivo
e stia bene, e si torcono le mani ad un colpo di tosse, cadono in prostrazione
per uninfluenza.
E i bambini, invariabilmente, diventati uomini schiacciati da tanto possessivo,
egoistico amore, scappano.
Per questo non ti dico che ti amo, non ti dico quanto.
Perché la sola idea che tu possa scappare mi fa mancare un battito al cuore.
Dici che per me questa storia non è importante.
Ma cosa cè di più importante di te nella mia vita?
Questo è amore- caos, rabbia, sangue, sudore e lacrime.
Non voglio illudermi che sia altro.
Ma voglio che tu sia felice.
Perciò lo scrivo, se non posso dirlo, sperando di portarti per una volta
un sorriso.
Un sorriso vero.
Un sorriso dolce, ebete.
Un sorriso da innamorato.
Ti amo.
/ un foglio ripiegato sotto il cuscino. Una storia pronta
a cambiare.
Sono questi gli attimi importanti nella vita, gli attimi in cui tutto cambia.
Lattesa di una risposta.
Sono questi i momenti in cui ti senti davvero vivo.
Anche se non potrà vedere il sorriso sul volto del suo amante, il ragazzo
ha imparato ad imitarlo.
Prima ancora di vederlo.
Qualunque sia la risposta,
Comunque vada,
Che duri per un minuto o per sempre,
Questo pezzo di presente
Lo ha fatto sentire realmente vivo.
Perché questo è lamore: sentirsi vivi nel presente./
owari
La-chan: finita unaltra!!!
Ru-chan: Stai diventando prolifica! Ma mi vuoi spiegare xchè io devo
sempre avere dei problemi?
La-chan: ce lo vedi Hanamichi a scrivere una cosa del genere?
Ru-chan: hmmmm
La-chan: ecco appunto.
Hana-chan: Unaltra? Ancora?!
La-chan: ecco appunto
si parla del diavolo
Hana-chan: e allora? Ce lhai messo un po di sesso qui?
La-chan: niente di ciò che mi hai chiesto laltra volta.
Hana-chan: di nuovo un mattone psicologico????!!!!! NOOOOO!!!!!!!!
La-chan:*brandendo la tastiera* COME OSI STUPIDO PERSONAGGIO TU SEI NELLE MIE
MANI POSSO FARE DI TE CIò CHE VOGLIO!!!!!
Ru-chan: smettila hana sennò poi magari ci fa travestire da ballerine
brasiliane
La-chan:*ghigno satanico* AHAHAHAHA
BUONA IDEA
Hana-chan: No! No, ti prego!!!!
Titti-Nico-Marti: ED ECCOCI QUI! A NOI NON CI RINGRAZI????
La-chan: scusate ragazze
.mi ero dimenticata
Allora, volevo ringraziare
le mie amiche Valeria, Nicoletta e Marta che assieme a me compongono il favoloso,
MERAVIGLIOSO gruppo musicale delle
T-N-M-L-chan: JENSING!!!!!!!!!!
Ru-chan: DI NUOVO LORO!
Hana-chan: Kaede! Dove sono i tappi???? PRESTO!!!!
La-chan:*brandendo la tastiera* FERMI Lì! NOI SIAMO BRAVISSIME!!!!!
Ru-chan: limportante è che ci creda lei
La-chan: insomma, grazie ragazze x la canzone Behind
Hana-chan: che centra il titolo col testo???
La-chan: Mica potevo scriverla tutta! Si capisce nel ritornello.
Ru-chan: Ehi La
Ma xchè canti in italiano se ti chiami Lacey ?
La-chan: biiiiiip miei! Insomma, grazie anche al Sensei Inoue e spero che vi
sia piaciuta la fic. Un bacione particolare ad Andromeda e alla sua grande penna.
SU, RAGAZZI INCHINATEVI