HEAVEN IS A PLACE NEARBY
-Irrational number-

noo...io non scivo mica roba yaoi molto triste, psicologica e violenta....che vogliamo scherzare??^^

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Questa fanfiction e tutti i suoi diritti sono © di Eva00-Rei

 

HEAVEN IS A PLACE NEARBY

-Irrational number-

 

 

/ I entered the room
Sat by your bed
All trough the night
I watched your daily fight /

- Non trovi che Rukawa sia così strano in questo periodo?
- Non mi pare…ma perché te ne preoccupi?
- Nooo…e chi si preoccupa! Mi passa la voglia di lottare contro un ritardato simile!
Bugie.
Su bugie.
Su altre bugie.
Così tante cazzate che andavo spargendo in giro.
- Dovrò starci attento o smetterò di capire qual è davvero la realtà…
Pensai.
Non ascoltavo Yohei. Non me ne importava niente di lui.
Né di nessun altro.
A parte lui, è chiaro.
Ogni giorno che passava, ogni ora, ogni minuto…
Sempre più curvo sotto il peso delle preoccupazioni.
Ma quali?
Le domande muoiono in gola quando ami davvero.
Le mie erano stecchite da secoli.

È il mio amore ad ucciderti, Rukawa?
Non posso pensarlo.
Tanto più che tu, amore mio, non lo saprai mai.

Io sono un ragazzo, mi vanto di esserlo.
Ma so cosa vuol dire amare.
Non sono nemmeno un debole, un romantico
Ma sono mesi che penso di portarti fuori, in un locale, io e te…

E guardo la tua lotta giornaliera, contro la vita.
E vorrei chiederti cosa pensi, cosa provi, cosa ti sta consumando.
Ma è così: le domande muoiono quando ami davvero.

/ I hardly Knew the pain
was almost more
than I could hear /

- Oi, Do’aho!
Il cuore mi balza in petto.
La tua voce è così dolce…
È la mia mente, la mia immaginazione
A renderti così attento?
Così cauto?
- Teme kitsune! Come osi???
Ma anche la mia voce tradisce emozioni.
Emozioni che vorrei nascondere.
Ho paura di te.
Muore anche il coraggio, quando ami davvero.
I tuoi occhi mi guardano. Sembra che tu mi veda per la prima volta!
- Cosa fissi, Kitsune???
Resti in silenzio.
Mi incateni.
Se potessi, ora mi butterei in ginocchio,
giurandoti amore eterno…
ma non posso, non voglio.
Non voglio spaventarti. Non lo sopporterei.
Se tu scappassi???
Ma tutto questo non importa, ora.
Stai per parlare.
Oya! E cosa devo fare?
Scherzare? Parlare? Ascoltare?
- Volevo farti i complimenti. Non giochi poi così male. Ricordatelo, tu hai un grande talento.
NANI???!!!
Un lungo brivido gelido mi attraversa.
Cosa ti sta succedendo Kaede???
Che cosa?!
Perché mi sconvolgi?
Non ti capisco, odio non capire le cose!
È come se, mentre risolvi un problema di algebra, una mano divina ti dicesse che due più due non fa quattro.
Perché???
Un numero irrazionale di incognite si stende davanti a me, senza fine, senza significato. Solo un’approssimazione della realtà, perché l’infinito trascende la mente umana, nonostante tutte le belle parole.
- NANI???!!!- grido. La mia voce è roca, sono stravolto.
Un meccanismo confortante, lo scherzo che continua, un copione da seguire nei momenti di caos.
- Eheheh…Ti sei arreso, alla fine! Non hai più niente da fare, vero? Sono io il numero uno!
- Sì, è vero. A breve sarai il numero uno.
Ti volti, e te ne vai. Più velocemente di quanto fai di solito.
Questo è troppo! È semplicemente troppo!!!
Mi siedo sulla panca degli spogliatoi e resto una buona mezz’ora a digerire lo schock, ma non ci riesco.
L’inconscio lavora sempre.
A volte è un bene.

/ and I still hear
your last words
to me…/

Perchè? Perchè? PERCHè!
A tutto c’è una spiegazione!
È come la matematica: credi che non si possa fare 1-2, poi ti arriva la professoressa e ti dà la risposta: -1.
Credi sia impossibile dividere un numero per zero, ma poi ti rivelano, come se fosse un segreto, che un numero diviso zero dà infinito.
Pensi che sia follia, ma ti spiegano, ti convincono che è così.
Credi che la radice quadrata di due sia una cosa inesistente. Un buco nel programma.
No.
A tutto c’è risposta, anche se a volte queste risposte vanno al di là della mente umana.
Una lunga serie di numeri mi attraversa la mente.
- Oh no!- grido. Mi alzo, ed esco. Inizio a correre, correre con le ali ai piedi.

“a breve sarai il numero uno…”

/ heaven is a place nearby
so I won’t be so far away
and if you try
and look for me
maybe you’ll find me someday /

La porta è aperta. Dio…dio, fa che non sia così!
Il coraggio manca. È morto da molti mesi, ormai.
Ma è nata la disperazione
- No, no, no, no, no…- continuo a farfugliare senza senso. Nel mio cuore, cala un freddo intenso.
- RUKAWA!
Nessuno in soggiorno.
- RUKAWA!
Nessuno in cucina.
- RUKAWA!
Nessuno in camera da letto.
Plick! Sento il suono amplificato di una goccia.
Un sospiro.
La porta del bagno sbatte contro il muro, cadono delle tazze dalla mensola della specchiera.
Rukawa mi guarda, e nei suoi occhi, vedo tutto ciò che ho immaginato venendo qui.

/ heaven is a place nearby
so there’s non need to say goodbye
I wanna ask you not to cry... /

Non ho bisogno di guardarti I polsi.
Non ho bisogno di guardare il rosso che si mescola con il colore impalpabile dell’acqua, sul pavimento.
Non ho bisogno di chiedere nulla.
Lo leggo nei tuoi occhi, che stai per morire.
E mi sembra di morire anch’io.

- Hana-kun.- mormori.
E capisco tutto.
Sul tuo viso c’è quell’amore puro che vedo nel mio quando sono solo, al riparo dagli occhi della gente, e penso a te.
- Perché…- singhiozzo.- perché, Kaede, perché?!?!
- A volte.- sussurri.- Non puoi accettare di essere qualcosa di inspiegabile. Di non riuscire a piegare te stesso a seconda di cosa gli altri si aspettano da te.
- No…no…c’è ancora tempo! Chiamerò un’ambulanza…
Ti accasci sul pavimento, supino.
- Hana-kun…-chiami.
Le mie alcrime bagnano il tuo viso.
- Perché non mi hai mai parlato, Hana…?
La tua voce è intrisa di morte.
Non trovo niente, il coraggio mi ha abbandonato del tutto, è volato via.
Ho solo freddo e paura.
E sono disperato.
- Ti amo, KAede, io ti amo! Ti prego…io ti amo!
Grido, i polmoni che si gonfiano a fatica, la gola che fa male per l’angoscia.
- Sarò sempre accanto a te, Hana…solo che non mi vedrai.
Non posso sentirti parlare di morte.
- No…noi dobbiamo ancora fare tante cose…dobbiamo parlare, devo insegnarti a ridere, a chiacchierare, ad avere amici…dobbiamo fare una super-vacanza ai tropici…e giocare a basket! Dobbiamo amarci, dobbiamo piangere insieme, dobbiamo divertirci insieme…e dobbiamo crescere insieme…
Sono impazzito di dolore, e la cosa peggiore di cui mi rendo conto è la tua condiscendenza.
- Già…il basket…credi che ci saranno dei campi…- mormori, con un sorriso.
- No! Nemmeno uno! Devi vivere se vuoi giocare! La squadra ha bisogno di te! IO HO BISOGNO DI TE!!!
Ti stringo a me, sento il tuo sangue bagnarmi la pelle.
Non morire…non devi morire…
TU NON PUOI MORIRE!
- Ti amo Kaede, io ti amo…
Avvicino il viso al tuo, per sentire quello che sussurri.

- Troppo tardi, amore mio, troppo tardi.

/…I’ll always be by your side…/

è passato del tempo.
Loro si sono ripresi, mi guardano con tenerezza.
Haruko mi ha addirittura chiesto di uscire. Ma io non posso.
Alla lavagna, il gesso stride, la voce di yohei stride, TUTTO QUESTO STRIDE CON QUELLO CHE STO PROVANDO.
Un altro infinito numero razionale sta per uscire da quel gesso.
Yohei scrive le prime cifre, ma poi si ferma.
Hanno fatto così anche con te, vero Kaede?
Ti hanno approssimato.
Hanno approssimato tutti noi.
Ma noi siamo solo numeri irrazionali.
Come possiamo pretendere di capirci a vicenda nella nostra interezza?
Siamo umani.
E l’infinito, purtroppo, non lo potremo mai capire.
Io continuo a vivere, e a volte vorrei aver avuto il tuo coraggio.
Hai preferito la morte all’approssimazione.
Io ti ammiro, Kaede.

“il bello dell’amore è dire ‘voglio morire’ e sentirsi rispondere ‘vengo con te’.” attraverso le lacrime leggo il messaggio sulla porta del bagno.
Tu mi hai messo davanti a questa scelta, senza chiedere.
Tu non hai preteso.
Io non ho dato.
Non sarebbe stato giusto.
Ma ora mi manchi così tanto…
Mi hai lasciato solo, solo in questa montagna di gene periodica, sempre uguale.
Mi hai abbandonato.
Io ti odio, Kaede!

Cosa ho fatto io per te?
Ti ho amato, e tu non hai ricevuto niente del mio amore.
A cosa è servito?
A niente.
Ma ora che non ci sei so a cosa è servito: a far sopravvivere me. E ancora mi tiene in piedi.
Questo stupido gioco,
questa amara presa per il culo che è l’amore.
Io ti amo, KAede.

/…And even
when I go to sleep
I still can hear your voice
And those words
I never will forget…
heaven is a place nearby
so I won’t be so far away
and if you try
and look for me
maybe you’ll find me someday
heaven is a place nearby
so there’s non need to say goodbye
I wanna ask you not to cry
I’ll always be by your side. /


 

Divagazioni dell'autrice

La-chan: Alloooora…piaciuta? State ancora singhiozzando disperati? Su su…ecco dei kleenex…
Ru-chan: non ho cpaito xchè mi devo suicidare io…
Hana-pucci: Beh, a me è piaciuta. Molto triste.
La-chan: qualcuno che apprezza la mia arte….vorrei far notare che questa fic è stata scritta in una ventina di minuti….
Ru-chan: tutto si spiega.
La-shan: (tira fuori un martellone) CHE COOOOSA????!!!!
Ru-chan: niente, niente...
La-chan: ah, rcco...
Hana-pucci: la canzone, Lace, la canzone....
La-chan: Ah, sì…allora, questa tristissima canzone è “heaven is a place nearby” di lene Marlin. Una delle mie preferite…all rights reserved ecc.ecc. (parlo anche dei xsonaggi)
Hana-pucci: Comunque si vede che aiuti tua sorella nei compiti…*
Ru-chan: e che guardavi Sailor Moon…**
La-chan: tutti hanno i loro talloni d’achille…su, ragazzi, un bell’inchino finale….
Clap clap clap clap (folla in delirio, rose ecc.ecc.)

* mia sorella fa la prima scientifico e si avvale delle mie conoscenze per studiare matematica, in questo caso, oggi mi ha mezza ammazzata con degli esercizi sui numeri irrazionali, le radici di due e altir quadrati non perfetti e insomma tutto ciò sconvolge i primini del mio liceo…

**il discorsetto di Hana-pucci a Ru-chan sul “dobbiamo divertirci insieme” l’ho sgraffignato inconsciamente dal monologo di Bunny a Chibiusa durante la caduta libera delle sopracitate marinarette nella serie del cavallo alato, quando la vecchiaccia le scaraventa giù dalla torre….ve lo ricordate? A me mi ha fatto una tale tristezza che me lo ricorco ancora….mi xdonate, vero?????

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