Il resto è silenzio

Capitolo 4

 

Wow!!! 'Sta storia invece di semplificarsi si infittisce sempre di più...che accadrà? E io che ne so! Qualcosa inventerò...spero^^;
Portate pazienza, prima o poi finirà....un giorno.......di non so quale anno............di non so quale secolo.........^_________^
Chiedo umilmente perdono per il pauroso ritardo. Ho avuto un po' di casini da gestire in questo periodo.Spero vi piaccia.E' un po' corto, ma comunque.
A big kiss
Sanada


- Quel maledetto! Bastardo! Figlio di....no, povera nonna! Lei non c'entra. Non è colpa sua se il suo secondo figlio è uscito così male! Stronzo!!!!!-
Hanamichi era fuori di se.
Camminava avanti e indietro fra quelle quattro mura, come un animale in gabbia.
- prima o poi esplodo! Lo pesto a sangue e glie le faccio pagare tutte!!!!- pensava tra se, rosso in viso per l'incredibile sforzo di trattenersi dallo spaccare tutto, defenestrare tutto e tutti....e il primo sulla lista era naturalmente...quello li.
- Calma Hanamichi! Sta calmo e ragiona! Sei o non sei il grande Tensai?! La vendetta va gustata fredda....Aaaaaargggghhh! Che rabbia!!!.........Ok....inspira....espira....bene!
E ora pensiamo al da farsi!
Mi serve una strategia.
Ne parlerò con Rukawa-
E fu in questo modo che i suoi pensieri si polarizzarono su tutt'altro argomento: l'affare Kitsune.
Emise un profondo respiro e si buttò a peso morto sul letto.
-Chissa che ci è preso a tutti e due, oggi? Da lui proprio non me lo aspettavo....prima l'invito a casa sua...l'invito...oddio...era più un ordine, ma comunque....e poi io non mi faccio comandare da nessuno, e quindi era un invito! Hehehe.......dicevo: prima l'invito, e poi quel bacio!!! La fredda kitsune non è poi così fredda! Se solo ci penso sento come un nodo che mi stringe il petto...non ho mai provato qualcosa di simile...neppure con Haruko....
Haruko....da quanto tempo non penso più a lei? Da tanto. Dalla morte di mio padre non ho pensato più a nulla.
Facevo finta di andarle diero....era un modo come un altro per camuffare il mio dolore.
Sono un tensai e mi sono accorto benissimo di quanto in realtà sia immatura e anche un po' sciocca [un po'? vabbè...-__-;;; NdS]. E poi dopo il comportamento della mamma non mi fido più dell'amore delle donne...*che scifo! E' un giardino in cui invece dei fiori cresce la gramigna!*, sono tutte sospiri e parole dolci, ti giurano amore eterno e poi...come se niente fosse, ti dimenticano.
Senza contare il caos che ha creato in me quel volpino!!!Lo amo? Non so se sia amore...certo è che quando l'ho baciato mi sentivo andare a fuoco..quelle labbra!!! Ah!-
Si portò un dito alle labbra tracciandone il contorno, quasi a voler richiamare quel contatto.....un desiderio folle di averlo di nuovo tra le braccia si impossessò di lui...si stava eccitando...
- Basta Hanamichi! Se no qui va a finire male!-
Si alzò di scatto dal letto fiondandosi in bagno. Si spogliò velocemente cercando di ignorare l'erezione pulsante che chiedeva soddisfazione e si gettò sotto la doccia, aprendo al massimo il rubinetto dell'acqua fredda.
In qualche modo riuscì a calmarsi, anche se non si sentiva affatto bene...
- Ma che diavolo mi succede?! Ora basta che pensi a lui per...oh mamma! [stile Sam Beckett nel telefilm "In viaggio nel tempo". L'avete visto? Che bello che era!!! Me vuole rivederlo....ok, scusate....dove eravamo? Ah si^^ NdS] Devo calmarmi! Non è il momento di pensare a certe cose! Ho problemi ben più gravi da risolvere...-
Eppure l'immagine di Rukawa tra le sue braccia non voleva lasciargli tregua.
Passò la notte ad agitarsi nel letto...mille pensieri vorticavano nella sua povera testa dolorante.
Continuava a pensare a suo padre, a Keiji, a sua madre...e poi a Rukawa, e a Rukawa, e poi ancora a Rukawa....le sue labbra, il suo corpo...splendido.
Più volte fu sul punto di masturbarsi per dare un po' di sollievo alla frustrazione che ormai lo attanagliava, cercava in tutti i modi di resistere, di non cedere, eppure non riusciva a non pensare a Rukawa sotto di lui che ansimava e gemeva, ad immaginare le sensazioni che avrebbe provato nel possederlo...e senza accorgersene si ritrovò con una mano nei pantaloni a mormorare un nome, il suo nome...
-Kaede-

Ansimava paurosamente, cercando di calmare il suo respiro e i suoi battiti cardiaci.
Il senso di frustrazione era passato, lasciando però dietro di se un ben più triste e doloroso senso di vuoto, di solitudine e di confusione.
Non riusciva a capire se stesso.
Eppure quel nome, mentre il suo respiro tornava alla normalità, non aveva smesso di invadere la sua mente, non aveva smesso di uscire, incontrollato, sottoforma di flebili mormorii dalle sue labbra.
Forse lo amava.
O forse no.
Ma come poteva capirlo?
In un lampo si rese conto che in tutta la sua vita, nonostante le innumerevoli dichiarazioni d'amore, in realtà il suo cuore non aveva mai, veramente, amato qualcuno.

Alle sei del mattino era già fuori di casa, deciso ad allenarsi un po' prima delle lezioni, tanto di dormire non se ne parlava proprio.
Aveva lasciato un biglietto sul tavolo della cucina per quando quei due si fossero svegliati. Meglio evitare altre liti...per il momento.


Quella notte era passata insonne anche per qualcun'altro.
Kaede Rukawa, il ragazzo che riusciva ad addormentarsi persino su una bicicletta, forse anche in piedi, le aveva provate tutte per riscire ad addormentarsi...ma il ricordo di quel pomeriggio e di quei baci mozzafiato non voleva abbandonarlo.
Era profondamente turbato.
Era amore, lo sapeva.
Non poteva essere altrimenti, anche perchè non era la prima volta che si ritrovava a pensare a Sakuragi, inoltre non avrebbe avuto altre motivazioni per interessarsi talmente tanto alla sua vicenda, se non una profonda preoccupazione e...amore.
Per anni aveva pensato che probabilmente il suo cuore non si sarebbe mai aperto a nessuno, e poi senza dare preavviso, aveva deciso di iniziare a battere per la persona più improbabile, il suo eterno rivale.
-*ci sono più cose in cielo e in terra* di quante possiamo immaginarne! Chi lo avrebbe mai detto! Proprio quella testa rossa! Povero me!-
Eppure in cuor suo sapeva che era l'unico a poterlo coinvolgere in quel modo.
Lo aveva capito subito.
Altrimenti come spiegare le sue reazioni in presenza di quel do'hao? Lui che era indifferente a tutto, non riusciva ad esserlo di fronte a Lui!
Quando finalmente riuscì a prendere sonno, era già ora di alzarsi per andare a scuola.
Si alzò più addormetato che mai [come se fosse possibile...vabbè...NdS], si vestì alla bene e meglio e si avviò, dopotutto non poteva saltare gli allenamenti.

-Accidenti a quella stramaledettissima volpe!!!!! Non sono riuscito a chiudere occhio stanotte, e la maggior parte di essa l'ho passata pensando a lui!!! Per fortuna che voleva aiutarmi!!!!-
Un Hanamichi più irascibile e scontroso del solito si avvicinava minaccioso all'entrata del liceo Shohoku.
-Se lo prendo lo...lo...pesto, gli do una testata, gli cambio i connotati...anzi....meglio...hihihi...lo bacio di nuovo!!! Che genio che sono-
Ritrovando così il suo buon umore e il suo sorriso, si apprestò a "seguire" le lezioni.

Le ore di lezione passarono piuttosto in fretta per entrambi i ragazzi, i quali non appena misero piede in aula, o meglio, non appena posarono la testa sul banco, si addormentarono irrimediabilmente, recuperando così un po' del sonno perduto durante la notte.
Gli allenamenti furono davvero infuocati.
Ogni scontro, ogni faccia a faccia era appositamente sfruttato per squadrarsi a vicenda, studiarsi, cercare di capire.
Una cosa alla fine fu chiara ad entrambi, i loro corpi, se non i loro cuori, si cercavano e si desideravano.
Per entrambi questo non era del tutto soddisfacente, ma entrambi decisero che per il momento potesse bastare.
Ad allenamento concoluso, come per tacito accordo, i due si fermarono in palestra per un allenamento supplementare.
Uno ad un estremo della palestra, uno all'altro, attesero pazientemente che i loro compagni si fossero allontanati, allenandosi nel frattempo con indifferenza ai tiri liberi.
-Maledizione!!!- pensava Hanamichi -possibile che non me ne riesca uno??!!! Sono agitato, ecco perchè non centro il canestro, altrimenti sarebbero andati tutti a segno!....Certo! Dopotutto sono un genio! Accidenti a quella dannata volpe! Quante volte l'ho detto oggi? Beh! Non è ancora abbastanza! Devo parlargli, ma che cavolo gli dico?! Da dove comincio? Dobbiamo discutere sul mio caso, nient'altro...capito tu? Li sotto? Aaaarrrgghhh!!! Ma come faccio se solo il pensare a lui mi fa diventare matto?!-
"Sei nervoso do'hao?" la voce improvvisa e a distanza ravvicinata del rossino lo fece saltare all'aria.
"Dannata volpe! Vuoi farmi prendere un colpo? Certo che sono nervoso, con la situazione del cavolo che mi ritrovo ad affrontare, dovrei restare calmo secondo te?"
"Nh. Scoperto qualcosa?"
"Temo proprio che tu abbia ragione sai? Ormai ne sono certo, è stato lui" disse amareggiato e rabbioso il rossino.
"Da cosa?"
"L'ho letto nei suoi occhi"
"Non basta"
"Lo so che non basta, che credi? Ma basta a me, e con il tuo aiuto troverò le prove che mi servono. Perchè mi aiuterai, vero?" chiese titubante.
"nh"
"Era un si?"
"Nh"
"Era un si. Ok mettiamoci al lavoro! Che dobbiamo fare?"
"Per il momento contiuna a comportarti come se niente fosse"
"E? Ma dico! Sei impazzito?"
"Fai il bravo figlio, non far destare sospetti. Domani pomeriggio vieni a casa mia, poi vedremo"
"A...casa...tua?" il rossino deglutì rumorosamente, memore di come fosse finita l'ultima volta. Anche Rukawa ebbe un attimo di esitazione, ma riacquistò subito il controllo e l'impassibilità.
"Si, ciao".
Detto questo gli girò le spalle e si diresse negli spogliatoi.

CONTINUA...

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