Il resto è silenzio
Capitolo 5
Titolo: Il resto è silenzio
Autrice:
Sanada
Serie: Slam Dunk
Pairing: HanaXRu
Rating: NC17.....forse....
Note:
Scusate per l'attesa.
Spero che vi ricordiate e che riusciate a capirci qualcosa,
perchè mi sembra di stare facendo un grosso casino!!! NdS Anche noi lo
pensiamo NdHana&Ru Anche noi NdTutti Andiamo bene -_-' NdS
PS: io ce l'ho
messa tutta a scrivere una lemon come si deve....con pessimi risultati.... T_T
Chiedo perdono....spero di migliorare presto!
Baciotti tenerosi
Sanada
Hanamichi
non riusciva a capire cosa stesse effettivamente accadendo.
Aveva detto delle
cose talmente importanti che per un attimo si chiese se non avesse fatto un errore.
Ma
durò poco.
Le sensazioni che provava stringendolo tra le braccia, l'euforia
nel non vedersi rifiutato, il corpo di Rukawa che pian piano si rilassava nel
suo abbraccio...tutte queste e tante altre sensazioni si andavano mescolando creando
un'unica grande certezza: lo amava...e profondamente anche.
Come era potuto
succedere non lo sapeva, o più semplicemente, sembrava che fosse così
da sempre, e che non se ne era ancora reso conto.
E Rukawa ricambiava i suoi
sentimenti, anche se non glie lo aveva detto ne era certo.
Si attardò
ancora per qualche istante nel confortevole calore di quell'abbraccio...avrebbe
voluto di più, ed era certo che non avrebbe incontrato resistenza...ma
sapevva che non era il momento, era ancora troppo presto.
Si sollevò
dello spazio necessario per guardare Rukawa negli occhi, e restò senza
fiato, perchè a dispetto dell'espressione generale del viso, gli occhi
della volpe tradivano gioia ed emozione.
Come avrebbe potuto ancora avere dubbi?
La
volpe era sua, e quell'abbraccio era solo il primo di una lunga serie...e di baci...e
di carezze.
Si sentiva felice e vivo come ormai da tempo aveva smesso di essere.
Se
non fosse stato poco consono al suo status e alla situazione delicata che si trovava
ad affrontare, probabilmente Keiji Sakuragi non avrebbe atteso oltre per mandare
i suoi scagnozzi a far fuori quel ragazzino.
Sapeva tutto, e ora ne aveva avuto
la conferma.
Il suo sicario aveva fatto proprio un ottimo lavoro appiccicandogli
addossi quella minuscola cimice.
E quell'idiota non si era accorto di niente!
Un
pasante lo aveva urtato accidentalmente, tutto li.
Dunque il figlio di Rukawa
era amico di suo nipote, e lo aveva aiutato a scoprire la verità su di
lui.
Suo nipote era troppo stupido per arrivarci da solo, o meglio, troppo
accecato dal dolore e dalla rabbia...già, meglio non sottovalutare quel
moccioso.
Keiji stava gia riflettendo su quale esemplare punizione potesse
infliggere al suo caro figliastro, quando il nastro subì un'improvviso
cambio di registro...il pianto improvviso di suo nipote...i sospiri...i gemiti
soffocati....suoni inconfondibili che lo lasciarono allibito...in quella camera
c'erano solo Hanamichi e Rukawa...e loro stavano....e loro erano....due ragazzi!
E
così il suo adorato nipote era anche un pervertito! [quanto lo odio!!!!!!!!
Scusate, ma non ho saputo resistere, dovevo dirlo! >_____< NdA]
La sua
punizione sarebbe stata ancora più esemplare, e avrebbe provato ancora
più piacere nel pianificarla e nell'attuarla! Un sorriso malefico si designò
sulle sue labbra, prendendo il posto del disgusto che fino ad allora vi aveva
albergato.
"Un buon lavoro..." disse rivolto al suo sicario, poi
gettando una busta da lettere rigonfia sulla scrivania "ecco il tuo copenso,
ora lasciami solo, devo riflettere"
Con un inchino la spia si allontanò.
"lieto
di poterle essere stato utile"
Da quel giorno in poi, dopo la scuola
Hanamichi si recava sempre a casa di Rukawa.
Non parlavano mai di quello che
era successo e delle tenerezze che continuavano a scambiarsi, quasi avessero paura
che le parole potessero porre fine a quella specie di incantesimo che li aveva
coinvolti.
Ormai non parlavano neppure più di Keiji, stavano semplicemente
insieme, scoprendosi l'un l'altro, litigando a volte, chiacchierando, anche se
in realtà per lo più era Sakuragi che parlava.
Kaede era felice
che Hanamichi avesse riacquistato parte della sua serenità e della sua
allegria, sperava solo che tutto questo durasse, che avrebbe potuto dimenticare
quanto gli era accaduto, anche se ne dubitava, e sapeva che anche se non ne parlavano
più, Hanamichi pensava ancora ad un possibile metodo per farla pagare a
suo zio.
Ed effettivamente era così.
Nonostante la serenità
riacquistata in parte grazie all'aiuto di Rukawa, non poteva certo porre una pietra
sopra tutto quello che era accaduto.
Quando tornava a casa, evento che cercava
di ritardare il più possibile, la sua rabbia era difficilmente contenibile.
Raramente
lui e suo zio si incontravano, e quando ciò avveniva si ignoravano a vicenda,
e questo a lui bastava, per il momento.
La notte era il momento più
brutto, aveva visioni di suo padre, della sua vita con lui, dei momenti felici
passati assieme, con sua madre, quando ancora la stimava e la rispettava, lo tormentavano
e lo perseguitavano, facendogli provare dei lancinanti sensi di colpa per la crescente
serenità che la vicinanza di Rukawa, seppur con i suoi silenzi e il suo
carattere non proprio facile, gli stava donando.
Tuttavia non ne faceva parola
con quello che ormai considerava il suo ragazzo, teneva tutto per se, ed era così
logorante a volte
Hanamichi sbuffo con soddisfazione lanciando la penna
sulla scrivania.
"Hey Kit! Io ho fin....KITSUNEEEEE!!!!!!"
-maledetto
volpino! Dopo tutta la fatica che ho fatto per terminare in fretta i compiti,
lui che fa? Si è addormentato....- sbirciò sul suo quaderno -...senza
neppure firnirli!!!-
Ribolliva dalla rabbia.
"Mmmmma io ti...."
Stava
per svegliarlo malamente, poi si fermo di colpo, si inginocchio ad osservarlo.
"sublime"
sussurrò sfiorandogli il viso.
Nessun altro aggettivo sembrava altrettanto
adeguato.
Il suo sguardo si addolcì.
"Che mi hai fatto?"
sussurrò sorridendo.
Poi lo prese tra le braccia cercando di non svegliarlo,
e lo depose sul letto.
"'Mazza quanto pesi!"
Sorrise mentre lo
osservava dormire imperterrito.
Poi si adagiò al suo fianco stringendolo
a se.
Era così bello stringerlo tra le braccia.
Desiderava tanto
fare l'amore con lui, eppure fino ad allora non era riuscito a superare quell'insopportabile
imbarazzo che ogni volta lo ostacolava.
Eppure quella sera era diverso, sentiva
che lo voleva più di ogni altra cosa, sperava solo di non essere fermato
da Rukawa, anche se a dire la verità fino ad allora non aveva mai mostrato
nessuna resistenza.
Prese a baciarlo dolcemente sulla fronte, sugli occhi,
sulle guance, sugli angoli della bocca.
Lentamente Rukawa prese a districarsi
dal sonno, e lentamente il desiderio cominciava a crescere nel rossino.
"Kaede..."
"mmmh.."
"Svegliati..."
"Hana..."
Hanamichi
smise di baciargli l'incavo del collo per poterlo guardare negli occhi.
"Resta
qui....stanotte"
"Penso che se non me lo avessi chiesto tu, te lo
avrei chiesto io"
"Era un si?"
"Certo, stupida kistune,
forse non lo sai, ma esistono anche altri modi di rispondere oltre al si e al
no!"
"Uhm....ad esempmmm..."
Il rossino pensò bene
di zittirlo con un bacio mozzafiato, profondo, sensuale.
"Ti è
piaciuta di più questa risposta?"
"Mh...spiegati meglio"
E
nel dirlo lo attirò a se, facendo aderire ancora di più i loro corpi.
Rukawa
cominciò ad accarezzargli le spalle, scendendo sempre di più, cominciando
a sfilargli la maglietta.
Si spogliarono a vicenda, iniziando ad esplorarsi,
con le mani, con la bocca, assaporandosi.Hanamichi scivolò lentamente con
la bocca lungo il corpo di Kaede, che non riusciva a trattenere soffocati gemiti
di piacere, fino ad urlare, quando sentì il calore della bocca del rossino
cingere la sua virilità, leccare piano, fin poi cominciare a succhiare,
lentamente. Inancò la schiena a chiedere di più, gemendo sempre
tanto più forte quanto più veloci e vigorosi erano i movimenti del
rossino su di lui, finchè finalmente, con un grido a stento soffocato si
sciolse nella sua bocca.
Il rossino risalì lentamente lungo il suo corpo,
lasciando una scia di umidi baci, per poi poggiare il capo sul suo petto, ad ascoltare
il suo cuore rimbalzare furiosamente nel suo petto, per poi via via placarsi.
Dargli
tutto quel piacere era stato esaltante, ma non poteva certo ignorare la sua insoddisfazione,
eppure era ancora incerto sul da farsi....poteva Kaede Rukawa accettare che lui....
"Hana..."
"Kaede"
"Che
diavolo stai aspettando? L'ispirazione?"
"STUPIDA KISUNE INGRATA!!!!"
"E
non gridare"
Hanamichi sfiorò dolcemente le labbra della sua volpe.
"Che
altra ispirazione potrei desiderare con te fra le braccia?"
Per poi baciarlo
appassionatamente, accarezzandogli i fianchi, le cosce...
"Dove l'hai
lettaaaahhh....questa"
"Frutto del genio" alzò leggermente
il viso per guardarlo negli occhi "da dove ti viene tutta questa voglia di
parlare?Proprio ora?Non è che vuoi tirarti indietro?"
"Kaede
Rukawa non si tira mai indietro"
Così dicendo afferrò la
sua mano, la portò alla bocca, iniziando a succhiare lentamente,ad una
ad una, tutte le dita, un gesto inequivocabile che per un attimo mandò
in black out la già scombussolata mente del povero Hanamichi.
Non appena
si fu ripreso dallo stupore, reiniziò il suo viaggio lungo il suo corpo,
perdendosi nei sospiri del ragazzo moro, e nella propria eccitazione.
Si posizionò
in modo da far aderire completamente i propri corpi, mentre istintivamente Kaede
allacciava le sue gambe ai fianchi di lui.
Mentre lo baciava appassionatamente,
Hanamichi iniziò a prepararlo, penetrandolo lentamente, con un dito...
-accidenti
quant'è stretto! Vado a fuoco! Eppure non posso fare a meno di pensare
che gli farà mooolto male-
Kaede, probabilmente per la prima volta in
vita sua, cominciava a cedere al panico...se già un solo dito provocava
in lui tutto quel fastidio e quel senso di intrusione, non osava immaginare cosa
sarebbe successo di li a poco.Si impose di mantenere la calma e di avere fiducia,
dopotutto era stato lui a volerlo, e lo voleva ancora, nonostante tutto.
Stava
appena comunciando ad abituarsi all'intrusione e a trarne un nonsochè di
piacevole, che le dita aumentarono, due....tre....sentiva un po' di dolore, ma
anche piacere, cominciò a muoversi sotto Hanamichi, cercando di più,
intensificando ancora di più la pressione tra i due corpi e la passionalità
del bacio.
Quando le dita lo abbandonarono provò un senso di insoddisfazione
che non tardò a maniferstarsi non un gemito di disappunto, le loro bocche
si separarono.
Hanamichi lo guardava negli occhi, intensamente, trasmettendogli
tutta la passione e l'ardore che sentiva, facendogli desiderare ancora di più
la loro unione.
Finche avvenne...
Sentì premere alla sua entrata...
Hanamichi
cercava di essere il più delicato e premuroso possibile, ma ciò
non riuscì ad evitare il dolore....
Ed era tanto....
Quando entrò
in lui si sentì spaccare, lacerare...cercò di trattenere un grido,
ma non riuscì a non lasciarsi scappare un gemito di dolore...
Hanamichi
si bloccò confuso...
Non appena aveva iniziato ad entrare in lui aveva
perso ogni contatto con la realtà, perso in quel calore intossicante, che
dal suo membro si diramava sottoforma di violente scariche per tutto il suo corpo,
quando quel gemito a stento soffocato non lo riportò in parte alla realtà.
Gli
stava facendo male, e tanto anche, a giudicare dalla smorfia di dolore che gli
si era dipinta sul volto.
Il suo corpo cercava di respingerlo, non accettando
l'intrusione.
Kaede respirava affannosamente, riuscendo a malapena a trattenersi
dall'allontanarlo malamente.
Anche Hanamichi respirava affannosamente, per
trattenersi dall'affondare completamente in lui, e gli spasmi di dolore di Kaede
non facevano altro che acutire in lui il piacere.
Gli sfiorò il volto
con una mano, mentre l'altra si posizionava tra i loro corpi, massaggiando ritmicamente
il membro di Rukawa, cercando di rassicurarlo e di alleviare il dolore.
"Kae...de....calma...ti...rilassati"
Rukawa
cercò di fare come gli era stato detto, aiutato in questo anche dal piacere
che gli procurava la mano di Hanamichi.
Si rilassò, imponendosi di stare
calmo e di accoglierlo.
Respirò a fondo
"Continua" Disse
infine.
Hanamichi riprese ad affondare dentro di lui.
Il dolore era ancora
forte, finchè qualcosa cambiò...in piacere intenso lo travolse,
facendogli dimenticare il dolore.
Il rossino prese a muoversi fuori e dentro
di lui, e ad ogni affondo il piacere aumentava...ormai gemeva dal piacere, e ai
sui gemiti si univano quelli di Hanamichi.
E i gemiti si trasformarono in vere
e proprie grida man mano che Sakuragi aumentava intensità e velocità,
finchè entrambi giunsero al limite, sciogliendosi l'uno nell'altro, l'uno
sull'altro, invocandosi a vicenda.
Hanamichi si lasciò cadere pesantemente
al fianco di Rukawa, mentre entrambi cercavano di riprendere fiato, di calmare
i battiti dei loro cuori, che battevano all'impazzata.
"Kaede..."
"Hn?"
"Tutto
ok?"
"Mai stato meglio...tu"
"Mai stato meglio"
Hanamichi
si volto verso di lui, sfiorandogli le labbra, prima di abbracciarlo e sentirlo
scivolare nel sonno.
Il sonno lo colse mentre, ancora incredulo per quanto
era successo tra loro, accarezzava lentamente la sua schiena.
CONTINUA...
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