Roma, 18:45,
Via Condotti
- Shinichi?
All'udire questa voce poco famigliare Ran si voltò, abbandonando
l'immagine che la vetrina della preziosa gioielleria le aveva riflesso,
per vedere l'originale
il suo imbarazzo fu forse pari alla sua
delusione quando si accorse che il ragazzo che era dietro di lei non
era il suo Shinichi, ma uno che semplicemente gli somigliava nella
sagoma! Si asciugò in fretta gli occhi, e completamente rossa
in volto tentò di scusarsi
- Oh
oh scusami! Scusami tanto davvero, ma ti avevo scambiato
per qualcun altro!
- Figurati anzi
scusami tu
e poi, sembra che la persona
per la quale tu mi hai scambiato sia una persona alla quale tieni
molto, visto come eri emozionata! - rispose il ragazzo sorridendo
a Ran;
- Ehm
sì
è una persona a cui tengo, ma
ma
non fa niente! Scusami ancora adesso ti lascio in pace! ^^;;;
- Beh
non ti chiedi nemmeno perché ti abbia poggiato una
mano sulla spalla?
- Ah, è vero
oh scusami, forse ti impedivo di vedere la
vetrina?
Il ragazzo rise in maniera contenuta, nonostante ciò poi si
premurò subito di scusarsi con Ran, rassicurandola che non
stava ridendo di lei, ma che proprio non ci si vedeva, lui che era
un "comune" cittadino, a guardare vetrine di certi negozi
così in!
- No, non è così! ^^ In realtà
sai, adesso
mi imbarazzo un po' a dirlo ma
, vedi io subisco incredibilmente
il fascino delle ragazze orientali!
- Il fascino delle ragazze orientali?
- Sì ecco
lo so che adesso mi prenderai per uno stupido
ma
qui a Roma ci sono tante ragazze giapponesi che vengono per
vedere la mia città, ma non sono per nulla carine
almeno
la maggior parte
- Ah no
?
- No
però
però in questa che mi sembrava una
giornata come le altre, svoltando all'angolo di via del Corso ho visto
il profilo di una stupenda ragazza orientale! Sono rimasto a guardarla
quasi non credendo ai miei occhi, ma questa ragazza era così
bella, con i suoi lunghi capelli castano scuro e i lineamenti così
dolci e così orientali
ecco
non sapevo bene cosa
fare, ma
ma quella ragazza rimaneva impalata davanti a una vetrina,
così ho avuto il tempo per trovare il coraggio e farmi avanti
ecco
Tieni, questa è per te.
Il ragazzo, che fino ad allora aveva tenuto una mano dietro la schiena,
la tirò fuori porgendo a Ran, che si sentiva imbarazzata, ma
anche contenta delle parole del ragazzo, una bellissima rosa rossa,
i cui petali erano bagnati da minuscole goccioline d'acqua come se
fosse coperta di rugiada
- Oh
oh
grazie
! Grazie, ma
- No, non dire nulla ho capito
scusami se ti ho imbarazzato,
evidentemente c'è qualcun altro nel tuo cuore
posso almeno
sapere come ti chiami?
- Certamente
mi chiamo Ran, piacere;
- Ciao Ran, io sono Valentino e sono di Roma
allora, ti piace
la mia città?
- Oh sì, è bellissima!
Valentino si avvicino alla vetrina della gioielleria, incuriosito
da cosa stesse osservando Ran con tanta attenzione
- Ah, stavi guardando quel girocollo vero?
- Eh sì
- rispose Ranchan sospirando
- Cavolo, è veramente un gioiello sofisticato! Una cosa del
genere potrebbe stare solamente sul collo di una principessa o di
una regina! O su quello dell'imperatrice Masako! - concluse sorridendole;
- Già
era proprio quello che pensavo anche io
- Ma secondo me, - continuò lui guardandola negli occhi con
uno sguardo non di seduzione o di provocazione, semplicemente uno
sguardo dolce, innocente e cristallino - secondo me starebbe meglio
su di te che su Masako
Ran arrossì di nuovo
Valentino era probabilmente uno
che ci sapeva fare con le ragazze, ma a lei appariva così puro
e trasparente! I suoi occhi erano veramente sinceri e lasciavano un
senso di speranza, forse perché verdi, il colore attribuito
a questo sentimento
; ed ora che lo guardava bene, non assomigliava
nemmeno un pochino a Shinichi, nemmeno la sagoma! Era alto uguale,
ma i capelli biondo cenere erano un po' più lunghi e pettinati
diversamente; le labbra, che tante belle parole erano riuscite a dire
al cuore di Ran, erano lucide e morbide; e poi il carattere
aaah,
tutto il contrario di quel fissato di gialli che era Shinichi!
Nonostante fino a quel momento il suo cuore non aveva voluto saperne
di altri fuori che il suo amico-detective, la gentilezza e i modi
di fare di Valentino la rapirono
era ormai un sacco di tempo
che Shinichi era scomparso e, tranne in rarissime occasioni nelle
quali tra l'altro era sempre molto vago e frettoloso, non si era mai
degnato di una telefonata! Era forse così poco importante per
lui? Magari in tutto questo tempo lei l'ha tenuto nel suo cuore come
il bene più prezioso, tutte le sere passate a piangere stringendo
tra le braccia il cuscino della sua cameretta, mentre guardava quella
foto di quando erano ancora insieme
magari invece lui aveva
trovato un'altra ragazza, qualcuna più bella di lei, qualcuna
a cui dedicare tutte le sue attenzioni, a scapito di quella che per
Shinichi doveva essere solo una vecchia amica di infanzia, una semplice
compagna di scuola
Era da tempo che qualcuno non la faceva sentire così importante,
che nessuno riempiva il suo cuore con una simile gioia. Poteva essere
questo quello che la gente chiama "colpo di fulmine"? Non
lo sapeva Ran, ma sentì che il suo corpo e le vibrazioni dei
suoi sentimenti la spingevano ad accertarsene in prima persona, la
invitavano a dimenticare Shinichi, e forse a mettere alla prova il
suo stesso cuore con un ragazzo che, alla fin fine, avrebbe potuto
vedere solo per un'altra decina di giorni
- Valentino
- sussurrò Ran col capo chinato, tenendo
stretto il ragazzo per la maglietta, come se avesse paura che potesse
sfuggirle da sotto il naso; - è il secondo giorno che sono
qui
ti
ti andrebbe di farmi visitare un po' Roma
?
Lui, sorpreso dalle parole della ragazza, le sistemò indietro
una ciocca di capelli che le nascondeva gli occhi, poi le sorrise
- Certo. È un onore per me
; allora, dove la posso portare
Imperatrice Ran? ^_^
******
La sera era finalmente scesa anche sui sette colli, e le prime luci
artificiali si adoperavano per restituire il colore alle mura della
città. Alcune poi, facevano risplendere quella enorme fontana,
chiusa in una piazzetta non molto ampia, davanti alla quale erano
seduti Ran e Valentino;
lui, come promesso, l'aveva portata in molte parti della città,
gli aveva fatto vedere il Colosseo, gli aveva spiegato il significato
della barca di P.zza di Spagna, P.zza Colonna e P.zza del Popolo
insomma,
una vera e propria gita culturale; ed ora, sul calare del sole, erano
entrambi qui, davanti fontana di Trevi, assieme a pochi altri turisti
Ran si era trovata benissimo con Valentino, che da par suo è
stato un vero gentleman, offrendo più volte il tea alla ragazza,
pagandole sempre i biglietti per i mezzi di trasporto e facendole
soprattutto da perfetto cicerone, difatti ogni luogo visitato era
accompagnato da alcuni cenni storici che lo riguardavano e che Valentino
sembrava conoscere perfettamente!
E dopotutto, era anche molto simpatico
e molto carino.
Lo pensava Ran, adesso che era seduta accanto a lui mentre gli raccontava
dell'attività di suo padre e lui, che ne pareva affascinato,
chiedeva sempre di farsi narrare qualche altra investigazione epica
di quello che già aveva raffigurato mentalmente come una sorta
di Sherlock Holmes nipponico!
Non aveva nemmeno accennato a Shinichi, e anche adesso non lo aveva
in mente
si sentiva davvero bene con quel ragazzo italiano.
Alcuni istanti di silenzio, lui la fissò negli occhi e ciò
la fece arrossire; le prese la mano e porgendosela alle labbra la
baciò, mentre l'altra mano le cingeva le spalle; la tirò
un pochino a sé e si protese in avanti per baciarle le labbra
;
il rumoroso rincorrersi dei guizzi trasparenti, che saltavano per
andarsi a tuffare nell'ampio bacino acquatico della fontana, riempivano
quella mancanza di parole, parole che Ran cercava nella sua testa,
ma non trovava, parole che come le gocce d'acqua i cui suoni accompagnavano
quel momento, si rincorrevano veloci e indistinguibili
pochi
istanti, pochi attimi per pensare, per dare una risposta a quell'atteggiamento
di Valentino, senza però essere troppo sciocche da farsi comandare
solamente dall'istinto! Doveva trovare un punto fermo, un ancora alla
quale aggrapparsi nel vortice di pensieri e sensazioni che la stava
risucchiando
pochi istanti, per accorgersi che quest'ancora
era il suo Shinichi.
Scusami Valentino
scusami veramente
- rispose così
Ran tirandosi un po' indietro
Valentino arrossì un poco dall'imbarazzo, mentre i suoi occhi,
nonostante volesse mascherare con un falso sorriso il suo stato d'animo,
trasparivano chiaramente la delusione che stava provando
Scusami tu Ran
- fece il ragazzo a voce bassa, lo sguardo fisso
sulla statua di Oceano posta al centro della fontana, evitando di
guardare Ran, e accennò ad un sorriso
- mpf
di solito
non cerco mai di baciare le ragazze che mi piacciono subito la prima
vola che ci esco
ma con te
con te mi sono sentito davvero
bene, davvero in sintonia
sentivo un'atmosfera magica attorno
a noi, una forte, fortissima attrazione! Mi sono sempre chiesto se,
quando si hanno sensazioni di questo tipo, anche la ragazza che mi
è di fronte le senta come le sento io, se quella sorta di "tensione
elettrica" positiva e piacevole sia solo uno stato mentale immaginario
personale e che poi si trasmette in tutto il corpo, o sia invece come
una grande bolla nella quale sono immersi solamente due persone, solamente
due eletti; solo e solamente loro all'interno di questa bolla possono
sentire le stesse emozioni, le stesse sensazioni
beh dopo adesso
posso proprio dire che la risposta giusta sia la prima
Ran: Senti Vale
voglio essere sincera con te
quelle sensazioni
le sentivo anche io, credo di aver provato ciò che provavi
tu
è l'istinto che c'è negli uomini, almeno credo,
quella parte irrazionale che c'è in ognuno di noi e che, se
non fosse controllata dalla razionalità, ci spingerebbe a comportarci
come gli animali, facendoci agire sotto l'effetto di emozioni temporanee
e questo potrebbe portarci a compiere gravi errori
Il mio istinto ti avrebbe restituito quel bacio, una, dieci, cento
volte!! Sei stato dolcissimo oggi, gentile e premuroso, e sei un ragazzo
davvero carino
ma come ti ho detto il mio cuore è occupato
da qualcuno, qualcuno che è molto tempo che non vedo e che
mi ero illusa di aver smesso di amare
ma non ci sono riuscita,
forse perché non volevo!
Questo qualcuno non me la sento di "rinnegarlo" dopo una
sera
mi capisci? Scusami se ti sono sembrata egoista
io
capisco te, posso immaginare cosa provi
ma
Non preoccuparti Ran, ho capito
- la interruppe lui guardandola
di nuovo, dopo che era stato tutto il tempo a fissare la solita statua,
e sorridendole amichevolmente, un sorriso vero stavolta, continuò
- e avrei anche dovuto essere più prudente sapendo del ragazzo
che è nel tuo cuore
ma sono sicuro che tu abbia il cuore
così grande che ci potrà essere spazio per un giovane
cicerone
almeno per la tua permanenza qui
non trovi?
Ran sorrise e si guardò le punte delle scarpe, diede un'occhiata
all'orologio e poi, spingendosi verso Valentino gli diede un bacio
sulla guancia
;
Ran: Mi piacerebbe molto incontrarti anche domani
Valentino: Allora
facciamo domani pomeriggio
alle 17:30
davanti la Barcaccia a P.zza di Spagna; va bene?
Ran: Sì, facciamo così
Valentino: Dai, ti riaccompagno all'Hotel
Ran: Grazie, sei davvero dolce
^_^
Valentino: ^_^
E mentre l'acqua proseguiva incessante il suo scorrere, anche gli
ultimi due visitatori se ne andarono mano per mano, lasciando la Fontana
alla luce della luna.
******
Roma, 20:45 - Camera 111 hotel Plaza
Sdraiato supino sul letto della camera graziosa e raffinata nella
quale alloggiava, Conan cercava di intrattenere il tempo che lo separava
dall'andare a mangiare, leggendo alcune riviste di calcio italiane,
sport del quale era veramente appassionato! Beh, in realtà
più che a leggere guardava le figure
ma gli piaceva lo
stesso!
Era così impaziente ed aveva una tale fame! Tutta colpa di
Ran! Fosse tornata prima sarebbero in sala da pranzo già da
un bel po'!
Conan: Ma insomma Ran, quanto ti ci vuole per finire questo bagno!!
Ran: Dai Conan, non disperare! Faccio subito!
Conan: Ma si può sapere dove sei stata tutt'oggi? E perché
sei arrivata così in ritardo?
Ran: Mmm
segreto! ^_^
Conan: Tsk
ci mancava anche questa
-__-
Ran: Senti Conan
perché non vieni a lavarmi la schiena?
Conan: Eh??? La
lavarti la... la schiena? O_o!
Ran: Sì dai, così facciamo subito e andiamo a mangiare!
Ho fame anche io sa!
^/////^ Ehm
meglio di no Ran, e poi sto
ecco sì,
stavo guardando la partita in TV!! ^^;;;; - rispose un Conan super
imbarazzato accendendo in fretta e furia il televisore per far sentire
a Ran i rumori dello stadio!
Ran: Ma va la
se l'hai accesa appena adesso! Dai, se vieni ti
dico dove e con chi sono stata tutto il giorno!
Conan: °°° Con chi? Come sarebbe a dire "con chi"!
°°° A
allora vengo eccomi! °°° non volevo
entrare in bagno approfittando della sua innocenza nei confronti di
un bambino, ma devo sapere con chi è stata oggi! °°°
Conan aprì la porta del bagno, e fu investito da un'ondata
di vapore caldo che gli appannò gli occhiali, impedendogli
di vedere qualsiasi cosa! Chiuse la porta e lentamente la patina di
vapore cominciò ad abbandonare le lenti, finché di fronte
al piccolo detective non si presentò la figura nuda di Ran
dentro la vasca da bagno, nella quale le poche bolle di sapone non
impedivano una visuale piuttosto
"chiara" della situazione
!
Conan: . . . @_@!!!!
Ran: Conan cos'hai, perdi del sangue dal naso!
Conan: Ho
ho sba
sbattuto contro la porta
per
per
il vapore! ^^;;;;;;;;;;;;;;;;;; °°° caspita ragazzi! O_O
°°°
La ragazza si inginocchiò e si voltò dando le spalle
a Conan, passandogli poi la spugna ed il sapone, così il piccolo
cominciò a lavarle la schiena
Conan: Ehm
allora
che cosa avresti fatto oggi?
FINE CAPITOLO 4