Eleven Days

GIORNO 5

DISCLAIMER: Mi sono sempre dimenticato di dire che tutti i personaggi di questa fic sono di Gosho Aoyama… ma voi forse pensavate fossero miei? ^^ Di mio ci sono Valentino, i due professori sinora conosciuti, e tutti gli altri personaggi che ancora non sono comparsi! ^_^
Dediche: Dedico questo capitolo a Estel, Lixi, Hoshii, Ran84 e Aenea che leggono questa storia e mi dicono che gli piace… grazie con tutto il mio cuore!
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GIORNO 5
Roma, 08:45, Sala da pranzo Hotel Plaza
Ancora una giornata splendente si affacciava ai finestroni dell'ampia sala da pranzo; il canto degli uccelli e il lento mettersi in moto della città erano coperti dai rumori di posate, dalle chiacchiere della gente in tutte lingue che occupavano le stanze dell'albergo e che, come Conan, Ran, Agasa e Kogoro, cercavano di godersi una buona colazione discorrendo sui progetti di visita e divertimento che avevano per il giorno appena nato…
Anche al loro tavolo, riccamente imbandito con ogni pietanza e ogni genere di succhi di frutta, finalmente tutti e quattro riuniti assieme facevano progetti sulla propria giornata…
Agasa: Finalmente la mia mattinata è libera, e penso proprio di farmi un bel giro per la città… penso che me ne starò tutto il giorno in giro per Roma! Ran e Conan, volete seguirmi?
Conan: Con piacere professore! Anche se… beh ecco, dopo dovrei parlarle un attimo…
Ran: Io professore… ecco, il pomeriggio non so se posso essere dei vostri…!
Kogoro: E cosa devi fare Ran?
Ran: Ehm…oh, nulla di speciale ecco…vorrei fare un po' di spese…anche ieri non ho comprato nulla! ^^;;;
Kogoro: Dai, se vuoi ti accompagno io! Il tuo paparino è anche disposto a comprarti qualche cosa…ho visto i negozi e tutte le cose costano così poco qui!!! Beati gli italiani! ^__^
Conan: °°° Che idiota… -_____- non capisce che costa poco solo per noi… °°°
Ran: Oh no papà, preferisco andare da sola…^^;;;;;;;;;
Kogoro: Ok, fa come ti pare…ma…aspetta un momento! Non ti dovrai mica incontrare con un ragazzo???
Conan: …
Ran: Eh…? N…no papà, no!! Cosa ti salta in mente??! ^/////^
Ran non riuscì a nascondere l'imbarazzo, e il professor Agasa scambiò un'occhiata con Conan…anche lui sembrava aver capito…
Beh, io ho finito! - chiuse il discorso Ran col sorriso sulle labbra, alzandosi dal tavolo; - questa mattina mi sa che me ne resto nella piscina dell'hotel, vado a cambiarmi! ^_^
Kogoro: Eheheh…ora che non c'è Ran possiamo parlare a ruota libera! Io pensavo di andarmi a fare un bel giretto qui intorno a caccia di belle donne! ^__^ Vuole venire anche lei professore?
Conan: Kogoro… -____-
Agasa: Oh no, mi dispiace…meglio di no! Non ho più l'età!
Kogoro: Eh già… ahahahah! Ma io sono ancora in forma per queste cose, e poi chi sa resistere al fascino di un detective di fama nazionale!!!
Conan: Appunto Agasa…qui non siamo nella nostra nazione…non ti conosce nessuno! -.-
Kogoro: È vero…non ci avevo pensato…! Vorrà dire che racconterò personalmente le mie gesta alle fortunata donzelle!
Conan e Agasa: °°° povere loro… °°°
Kogoro: Allora salgo in camera anche io, buona giornata! Ahahah! ^___^
Conan e Agasa così rimasero finalmente da soli, faccia a faccia, mentre continuavano a gustare la loro colazione…
Agasa: Allora Shinichi, cosa volevi dirmi?
Conan: Ecco professore…anche lei se ne sarà accorto… ha visto lo sguardo di Ran?
Agasa: Già…me ne sono accorto quando Kogoro le ha chiesto se avesse conosciuto qualcuno…
Conan: Era il suo tipico sguardo sognante…-.-
Agasa: Ma dai, forse è solo una nostra impressione…!
Conan: No, professore, è la verità! Lei stessa ieri me lo ha detto, mentre le lav…ehm…le asciugavo i capelli! ^^;;;;;
Agasa: E cosa ti avrebbe detto?
Conan: Oggi ha un appuntamento con un certo Valentino, un italiano che ha conosciuto ieri…la cosa che più mi ha ferito è il come mi parlava di lui! Sospirava, aveva le orecchie rosse, segno che era arrossita, e non finiva mai di dirmi della sua dolcezza, della sua bellezza, delle rose, il tea, la fontana e…e il bacio…
Agasa: IL BACIO???
Conan: Sì, ma per fortuna non c'è stato…lui ci ha provato, ma lei, anche se ieri non sapeva bene il perché, lo aveva rifiutato…
Agasa: Non so cosa pensare…magari ti stai solo sbagliando…forse le orecchie ti sono sembrate arrossate per il caldo del phon…
Conan: Ehm…lo escluderei…^^;;;;
Agasa: E magari questo Valentino qui non è altri che uno sciupafemmine! Ran è intelligente e saprà accorgersi che la sta solo prendendo in giro!
Conan: Non ne sono così sicuro… continuava a ripetermi che lo guardava a lungo negli occhi quando parlavano, e da loro non traspariva alcuna falsità! E poi, la cosa che più mi ha fatto stare male, mi ha fatto ingelosire…era che non parlasse mai di me! Nemmeno un accenno ecco!
Agasa: Capisco…e cosa pensavi di fare...?
Conan: Vede… devo cercare di non perdere Ran, assolutamente. Non tanto per questo Valentino, lui vive in Italia, lo può vedere giusto per questi giorni…ma ho paura che possa essere una sorta di apripista ai tanti corteggiatori che una ragazza come Ran ha! Shinichi deve incontrare Ran il prima possibile!
Agasa: E come??
Conan: Il prof. Rooney ha detto che per adesso l'effetto del suo farmaco dura solo 20 ore no? Beh, saranno più che sufficienti per passare una giornata intera con Ranchan! Ma dobbiamo sbrigarci prima che sia troppo tardi! Oggi mi presenterò anche io sul luogo dell'appuntamento, Ran mi ha detto che è per le 17:30 a P.zza di Spagna!
Agasa: Ho capito… per fortuna Rooney m'ha lasciato il suo numero di cellulare, lo chiamo subito e gli spiego la faccenda!
Conan: La ringrazio molto professore!
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Roma, 09:35 - Via Principe Amedeo
Si incontrarono nei pressi di P.zza Vittorio, dietro la stazione, in modo che non dessero troppo nell'occhio; lì infatti ci bazzicava gente di ogni tipo e nazionalità tanto che non sembrava nemmeno di stare a Roma.
Trovarono il professore ad attenderli di fronte un negozio di tessuti cinese o coreano, non si capiva bene; era lì già da qualche minuto, con la sua ventiquattrore nella mano destra. Lo avevano messo al corrente quasi di tutto, fuorché la motivazione per la quale Conan avesse così bisogno di tornare grande.
Scambiati i primi convenevoli, il professore li condusse dentro un viottolo piuttosto nascosto e poco frequentato. Aprì la valigetta e ne estrasse un grande block notes;
Rooney: Guarda Agasa…e guarda anche tu Conan! Questo è il mio block notes del 2003, quello su cui appunto tutti i progressi delle mie ricerche! Ne ho uno per ogni anno! Vedete qui… - continuò mostrando ai due alcune pagine del blocchetto, soffermandosi poi su una in particolare - …ci sono le prime modifiche apportate al farmaco! Credo che mi ci vorrà un bel po' di tempo, ma sono sulla strada buona per ottenere una crescita duratura Conan!
Agasa: Credi di riuscire a farcela per il concorso?
Rooney: Oh, lo spero…lo spero veramente! Continuerò a sperimentarlo sui topi, speriamo di fare in tempo…
Conan: Comunque è apprezzabile che lei non usi cani e gatti…
Rooney: Beh…a dire il vero sono allergico ^^;; Ma non so se lo farei comunque…!
Conan: Va bene professore…mi fido ciecamente di lei… sono pronto, mi dia il farmaco!
Rooney: Va bene piccolo, è meglio sbrigarsi…
Il professore estrasse una piccola fiala nella quale galleggiava un liquido azzurrognolo, gli diede due colpetti alla base con le dita, dopodiché la aprì e la porse a Conan; il piccolo detective la fissò un attimo, facendola roteare come un sommelier fa col suo bicchiere di vino, infine cercò per un momento gli occhi di Agasa, ed al suo cenno di approvazione la buttò giù tutta d'un sorso!
Si asciugò la bocca, lo sguardo fisso in attesa che il farmaco cominciasse a fare effetto, restituì la fiala ormai vuota al professore e si sedette in terra;
Rooney: Allora…? Come ti senti?
Conan cominciò a sudare freddo, e si sentì girare la testa; fece per alzarsi ma sbandò un pochino andando a finire contro il muro! Il professore Agasa corse in suo aiuto tenendolo sotto le ascelle, mentre il professor Rooney gli sentiva la testa e il battito cardiaco con la mano…
Rooney: E' un po' più caldo e il battito è leggermente alterato, ma…dovrebbe essere tutto normale…
Conan piegato in due si liberò della presa di Agasa, corse per un po', poi sbilanciato cadde tra i sacchi di immondizia della viottola parallela… nemmeno il tempo per Agasa e Rooney, ormai vecchi, di raggiungerlo, che da quella stessa via si parò di fronte a loro un amico che il professor Agasa non vedeva ormai da tantissimo tempo…
Agasa: Shinichi…! Anche se me l'aspettavo…non posso fare a meno di commuovermi…!
Lasciando cadere un paio di lacrime il professore si gettò addosso ad uno Shinichi sorridente abbracciandolo fortissimo!
Rooney: Allora è questo il tuo vero aspetto…come ti senti?
Shinichi: Sto benissimo…non mi ricordavo più come si vedeva il mondo da questa altezza! Solo una cosa…
Rooney e Agasa: Che cosa??
Shinichi: Ehm…i vestiti! Non vorrete mica farmi andare in giro coperto solo di un cartone dell'immondizia!
Agasa: Per adesso mettiti il mio camice…ora andiamo a comprarti qualcosa da metterti addosso…
Rooney: La doccia se vuoi puoi farla al mio hotel…è qui vicino…
Shinichi: La ringrazio moltissimo professore!
Rooney: Come ti ho detto questo farmaco è stato sperimentato su di me…perciò ci potrebbero essere dei disturbi…se qualcosa non dovesse andare bene chiamami in albergo all'ora di pranzo, non sul cellulare per favore… ti lascio il mio numero…
Il professor Rooney cercò frettolosamente un pezzo di carta nella sua ventiquattrore, ma non trovandolo fu costretto a strappare un foglio bianco dal suo block notes, che porse poi immediatamente a Shinichi, il quale vi appuntò il numero di telefono!
Agasa: Mille grazie davvero Waylon…
Rooney: Oh, figurati…è stato un piacere, spero solo vada tutto bene. E adesso facciamo in fretta per questa doccia Shinichi, così posso continuare a lavorare per farti rimanere così per sempre!
Nonostante vestisse solo di un lungo camicie bianco, Shinichi era così felice dal non sentirsi affatto imbarazzato, mentre assieme ai due professori, si recava nella camera del professor Rooney.
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Roma, 17:20 - P.zza di Spagna
Ran era seduta sul marmo che circondava la fontana di P.zza di Spagna, quella che per tutti i romani era meglio nota come "Barcaccia", per la sua forma che ritraeva appunto una piccola barca; la leggenda vuole che Papa Urbano VIII sarebbe rimasto così impressionato da una barca arenatasi nella piazza in seguito ad una piena del Tevere, che volle farne restare memoria con la foggia della fontana.
Il leggero e fresco vento che stranamente si era alzato, faceva danzare sul suo corpo il leggero vestitino di seta color vaniglia che aveva messo per l'occasione, e rendeva più gradevole l'attesa della ragazza, che così poteva stare tranquillamente sotto il sole…
D'un tratto, la mano di un ragazzo da dietro gli coprì gli occhi.
Ran: Valentino… sei già arrivato! ^^ Io ero così emozionata che sono venuta un po' in anticipo…
Non parlare… - rispose il ragazzo con un tono di voce piuttosto basso…
Ran: Dai, tanto lo so che sei tu! ^_^
Adesso io ti scopro gli occhi…ma tu non girarti…
Va…va bene… - fece Ran; pochi istanti dopo vide ritornare davanti a sé la mano del ragazzo, che gli porgeva una rosa bianca…
- Una rosa bianca… simboleggia l'amore puro; Te la regalo perché il mio amore per te è sempre stato così, anche se forse non sono mai riuscito a dimostrartelo…
Ran sembrava non capire… sentiva che la voce che le parlava, anche se bassa e profonda, quasi sussurrata, non era la voce di Valentino…e poi questa persona stava parlando come se la conoscesse e amasse da tantissimo tempo…; prese il fiore tra le dita, quando pochi secondi dopo si vide porgere un'altra rosa, dai petali rosati…
- Una rosa di color rosa… simboleggia l'amicizia, la disponibilità; Te la regalo perché io e te fin da bambini siamo stati amici, dei veri amici… ma crescendo abbiamo capito che il fiore che c'era tra di noi non era di questo colore, ma aveva i petali candidi e puri come la neve…
La rosa cadde dalle mani di Ran, sparpagliando alcuni dei suoi petali ed una lacrima vi ci si posò sopra…
- Puoi girarti ora…
Ma Ran non si girò…era immobile, il capo chinato sul petto… Shinichi rimase sorpreso da questa reazione… forse è stato troppo shockante per lei, forse aveva sbagliato tutto, forse Valentino era riuscito veramente ad essere così importante per lei, forse…oh, ma oramai era inutile stare a pensare. La cosa era fatta, poteva solamente chiederle scusa.
Fece un passo verso di lei, si chinò per poterle parlare e scusarsi, avvicinò la testa alla spalla di Ran…
Shinichi: Ran, ti…ti prego… Ran, scu…
Ran: Shi…Shinichiiiiiiii!!!!!!!!
Con uno scatto di reni Ran si girò completamente e si gettò tra le braccia del suo adorato Shinichi, che cadde indietro per il contraccolpo!!! Una scia di lacrime aveva accompagnato quel veloce movimento, le stesse lacrime che ora non esitavano a bagnare la spalla di Shinichi, mentre tra i singhiozzi lei non faceva che ripetere il suo nome, chiedendogli dove fosse stato tutto questo tempo.
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Finalmente, dopo tutto questo tempo passato senza avere alcuna notizia di lui, senza sapere dove fosse, con chi fosse, se stesse bene o avesse bisogno di aiuto… finalmente Ran e Shinichi erano di nuovo insieme, gli occhi dell'una in quelli dell'altro, la mano di lei che stringeva forte quella del ragazzo, come se volesse evitare che scappasse via, come se avesse paura di perderlo un'altra volta…
Ran: Shinichi…Sono così felice che…ho persino paura di chiudere gli occhi anche solo per un istante…; ho paura che questo sia un bellissimo sogno, ma che riaprendo gli occhi possa non trovarti più davanti a me!
Shinichi: Tranquilla Ran… non me ne vado di certo…
Ran: Sì ma… avevi detto così anche quella volta, e poi sei sparito per tutto questo tempo!
Shinichi: Mi spiace Ran… sai…sai quanto io ami l'investigazione, ogni volta mi si presentavano casi sempre più articolati e complessi, e per me era sempre una nuova sfida alle mie abilità, che non potevo davvero rifiutare! E' per questo che adesso sono qui a Roma…
Ran: Però… non ti sei quasi mai fatto sentire… pensavo ti fossi dimenticato di noi… pensavo avessi dimenticato me… - rispose Ran chinando il capo sul petto, la voce bassa e malinconica. Shinichi prese un pochino tempo, non trovava le parole per giustificarsi, non poteva ancora raccontarle della verità di Conan…
Shinichi: Hai ragione, ti chiedo perdono… - gli replicò serio il ragazzo, dopodiché cinse col braccio le spalle di Ran e con un dito le accarezzò la guancia, finché Ran non si girò per guardarlo; a quel punto lui le sorrise… - però, finalmente abbiamo il tempo per recuperare no?
Ran: Sì! - e il volto di Ran tornò allegro e sorridente come sempre;
Fecero per alzarsi, quando qualcosa dietro di loro cadde a terra, e incuriositi si voltarono per vedere cosa fosse; sui sampietrini scuri come la pece, il rosso coperchio a forma di cuore della scatola di cioccolatini risaltava enormemente… tutt'intorno erano sparse delizie di cacao di ogni forma… il proprietario con un calcio fece volare via la scatola e furente in volto, quasi con le lacrime agli occhi, osservava Ran, che per il dispiacere si sentiva il cuore stretto in una morsa…
Ran: Valentino, mi…mi dispiace…
Shinichi aveva immaginato che quella persona potesse essere il famoso Valentino, naturalmente si aspettava che questa situazione si sarebbe presentata, anzi non aveva fatto assolutamente nulla per evitarla… si alzò ed aiutò Ran a fare lo stesso, dopodiché le strinse la mano;
Valentino: Cosa? Cosa ti dispiace?? - le sue parole diventavano sempre meno tristi e sempre più colme di rabbia… - Ti dispiace forse che io sia uno stupido sentimentalista? Che abbia sprecato i miei soldi e il mio tempo per comprarti questi fottutissimi cioccolatini!??? - ed accomagnò queste ultime parole sfogando la sua rabbia con un calcio alle ultime cioccolate rimaste in terra…
Ran si sciolse dalla mano di Shinichi. Non voleva che vedendoli spudoratamente così uniti la rabbia di Valentino potesse aumentare… e non voleva neppure ferirlo ulteriormente.
Ran: Sul serio…mi dispiace… - riprese con la voce quasi rotta dal pianto - ma c'è una ragione te lo posso assicurare! Tu…non c'entri nulla, tu sei un ragazzo dolcissimo…
Valentino: No, io sono solo uno stupido, un misero stupido!! Credevo fossi una ragazza a modo Ran, ma evidentemente fingevi! Ieri… ieri non mi hai nemmeno voluto baciare…e oggi al nostro appuntamento ti fai trovare con un altro?????
Ran: … scusami…
Valentino: NO! Non voglio sentire le tue scuse! Non voglio sentire le scuse di una puttana!!!
Basta. Oramai aveva sentito abbastanza. Anzi, con quest'ultima uscita il limite era stato ampiamente superato. Shinichi non poteva permettere che si offendesse in questo modo la sua dolce Ran-chan, soprattutto adesso che lei, invece che reagire energicamente come suo solito, si era seduta di nuovo con la faccia coperta dalle mani, mentre rivoli di lacrime scendevano giù dalle sue guance.
Shinichi: Adesso finiscila Valentino!
Valentino: Cosa vuoi tu eh?
La Piazza intanto piano piano si riempiva di gente, ed erano molti i curiosi che, a distanza di "sicurezza" osservavano e commentavano la scena..
Shinichi: Rimangiati subito quello che hai detto a Ran e chiedile scusa!
Valentino: Tsk… altrimenti?
Shinichi: Altrimenti te la farò pagare con le cattive…
Valentino: Ah sì eh? Vediamo COME!!!
Valentino portò il braccio destro poco dietro le spalle per caricare il colpo, ma fortunatamente Shinichi se ne avvide in tempo e quando il pugno lo raggiunse riuscì a piegarsi col busto all'indietro di quel tanto che bastava per non prendere il colpo in pieno!
Ran aveva smesso di piangere e assisteva quasi impaurita al "duello", mentre invano implorava i due litiganti di smetterla… poi guardò meglio Shinichi in volto e sgranò gli occhi…
Ran: Shinichi…noo! Stai…stai sanguinando!!!
Il ragazzo avvertì un leggero bruciore poco sopra lo zigomo… vi passò sopra con il pollice, che raccolse gran parte del sangue che era sgorgato dal lungo ma leggero taglio che aveva…
Shinichi: Non preoccuparti Ran… è solo un taglietto… sebbene mi sono spostato in tempo il suo colpo era veloce, e deve avermi ferito con l'anello che indossa.
Valentino: Smettila di blaterare!!
Si apprestò ad assestare un altro colpo, ma stavolta Shinichi fu più veloce di lui, si piegò sulle ginocchia e lo colpì con non troppa forza sulla bocca dello stomaco! Il ragazz cadde indietro e per qualche secondo rimase senza respiro…
La folla intorno a loro si andava facendo sempre più numerosa, e cerano anche persone che minacciavano di chiamare la polizia se non la avessero finita immediatamente!
Valentino era ancora in terra, i jeans chiari tutti sporchi, che cercava di riprendere il regolare respiro e guardava Shinichi, al quale si era avvicinato Ran, che gli consigliava di andarsene subito, perché sennò la gente avrebbe chiamato la polizia.
L'italiano fece una smorfia, quasi un sorriso, poi si tolse un po' di polvere dai pantaloni e si sedette sugli scalini della lunga scalinata...
Valentino: Ran… è lui il ragazzo di cui mi parlavi ieri vero?
Ran: Sì… è lui…mi disp…
Valentino: No, non dispiacerti tu… è colpa mia che sono il solito sfortunato in amore. - sorrise di nuovo.. - A quanto pare Shinichi, non posso proprio competere con te…né in amore, né in "duello"… andatevene pure tranquilli…e siate felici anche un po' per me!
Il volto sorridente e gli occhi brillanti di Valentino sancivano la sua resa.
Valentino: E adesso voi altri impiccioni basta guardare…lo spettacolo è finito!
Shinichi e Ran si allontanarono… mano nella mano.
Note: E' chiaro che nella storia sia sottinteso che tutti parlino la stessa lingua… sennò non ci vorrebbe niente a riconoscere Valentino da Shinichi e sarebbe anche difficile che tutti quanti in Italia conoscano l'inglese, per non parlare del Giapponese… è anche per questo che Conan e gli altri nel capitolo 2 capivano le parole della canzone Roma Capoccia…^^
Postfazione: Nel prossimo capitolo sapremo come finirà tra Shinichi e Ran, inoltre finalmente ci sarà un piccolo accenno di quello che poi diventerà "il caso" su cui indagherà il nostro investigatore! Ma sarà un caso "presunto" o "reale" ? Eheheh ^^ A proposito… vi piace come si è comportato Valentino in questo capitolo? Fatemi sapere e a presto, bye! ^__^




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