E se un giorno

Part One

 

Quando Mara spense il computer erano già le undici passate. Aveva trascorso la serata a leggere le fanfic sul suo sito internet preferito. Alcune erano veramente belle e inoltre anche lei da un po' di tempo si divertiva a scriverne sui suoi manga preferiti. In quel momento era tutta presa da Slam Dunk. Si alzò stiracchiandosi e sbadigliando. Era veramente stanchissima. Ormai passava le giornate a studiare, c'erano un mucchio di esami da preparare!! "Uffa! Non reggo più!".
"Va beh.."si disse. L'indomani si sarebbe ributtata tra libri, appunti e scartoffie varie a sprecare il prezioso tempo della sua vita, ma per il momento desiderava unicamente buttarsi sul letto a dormire.
Aveva spalancato tutte le finestre della sua camera per il gran caldo, quindi decise di non accendere la luce per mettersi il pigiama, evitando così di finire in pasto a plotoni di zanzare inferocite.
A tentoni trovò il letto, si abbassò per prendere il pigiama e ..SBONK!!!!!!…sentì un gran colpo alla testa!!
-Maledizione!..-imprecò; su cosa diavolo aveva picchiato??!! Gli armadi non erano di certo lì!! Non riusciva a capire, ma la testa le faceva molto male, allora si sdraiò sul letto, in attesa che il dolore svanisse.
***
Quando riaprì gli occhi il dolore era ormai scomparso,lasciando il posto solo ad un fastidioso ronzio nelle orecchie.In più senza accorgersene doveva essersi anche addormentata, perché era ormai già giorno inoltrato, a giudicare dalla luce del sole che entrava dalla finestra della stanza…solo che quella non era la sua stanza!! Si guardò attorno e le venne quasi un colpo. Quello non era decisamente il suo letto, sembrava più che altro quello di un ospedale e anche le tende bianche attorno a lei sembravano confermare quell'ipotesi…
"Vuoi vedere che la botta in testa è stata più grave di quello che pensavo? Sì, però…cosa cavolo mi è arrivato in testa??!!Mah…misteri della vita…"
Improvvisamente una voce interruppe i suoi pensieri:
-Oh, ti sei ripresa Keyko, finalmente! Cominciavo a preoccuparmi!..
Mara si voltò verso la ragazza che aveva parlato e la guardò attentamente.
-Scusa, ma chi è questa Keyko?…E tu chi sei?- chiese leggermente stupita.
-Come chi sono? Keyko, non scherzare…- ridacchiò, ma si bloccò immediatamente vedendo che la ragazza sul letto era serissima.
-Ke-Keyko, veramente n-non sai chi sono? Credo che sia meglio chiamare il dottore..! Tu non muoverti!!- e corse via, lasciando Mara ancora troppo sbalordita per parlare.
Primo: non aveva idea di chi fosse quella ragazzina, secondo: il fatto che indossasse una di quelle divise scolastiche da cartone animato giapponese non la tranquillizzava minimamente.
Mara portò una mano alla testa e si accorse di essere stata fasciata, quindi la botta in testa c'era stata sul serio…
"Ho capito, quella ragazza ha sbagliato persona…sì, deve essere proprio cos… Ma che cavolo…?". Abbassando gli occhi si rese conto che anche lei indossava una di quelle divise scolastiche.
-Oh, mio Dio. Cerchiamo di mantenere la calma…ci sarà di certo una spiegazione plausibile…
Ma certo!Una candid camera!!!
Nel frattempo la ragazza di prima era tornata seguita da un codazzo di persone che avevano ogni tipo di espressione tranne quella da scherzo ben riuscito.
Quello col camice bianco, evidentemente un dottore, le si avvicinò.
-Allora, signorina Takeshi, mi vuole dire come si sente?
-Scusi…ma… come mi ha chiamato?
Quello guardò le persone alle sue spalle e fece loro cenno di allontanarsi.
-Signorina, davvero lei non si ricorda il suo nome?
-Io..-Mara esitò. "Deve per forza essere uno scherzo…!Certo che mi ricordo, ma se te lo dico, mi fai internare!! Va bene, ho preso una botta in testa e potrei essere affetta da amnesia…in effetti, io di questa Ke-come si chiama, io non so nulla…! E questi sono convinti che sia io! Oh porca miseria!!"
-Allora, signorina?-continò l'uomo col camice.
-Io..ecco, io non me lo ricordo-balbettò Mara.
-Sa dirmi perché è qui?
-Signore, mi scusi se glielo dico, ma io non so nemmeno dove sia questo "qui".
-Allora, provi a fare uno sforzo.Lei si chiama Keyko Takeshi e frequenta il primo anno delle superiori. In questo momento si trova nell'infermeria della scuola perché, mentre camminava per il cortile, è stata colpita in testa da una pallonata dei ragazzi che stavano giocando a calcio….
"Primo anno delle superiori???!!!! Questo è pazzo!Io vado all'università!!!" pensò Mara sbiancando.
Il dottore cominciò ad allarmarsi seriamente. Fece rientrare le persone e gliele indicò una a una, ma evidentemente Mara non poteva conoscerle. La ragazzina di prima era angosciatissima e la donna accanto a lei sembrava sul punto di una crisi di pianto.
-Lei è Akane Kimito, frequenta con lei la classe 1 C di questo liceo e la signora, beh, la signora..
-Oh, tesoro! Non mi riconosci? Sono io, la mamma!- disse abbracciandola.
"MAMMA??!!No, no, no, qui non ci siamo proprio, se è uno scherzo deve finire immediatamente!!"…solo che non sembrava che le persone attorno a lei stessero scherzando.
-Signora, si calmi, su, su, venga con me che le spiego cosa fare…-disse il dottore accompagnando la donna fuori dalla stanza.
-Nel frattempo, signorina Kimito, è meglio che lei torni in aula e avverta il professore di ciò che è successo,..e non si allarmi troppo. Deve essere una cosa passeggera. Forza, vada…
Mara rimase sola ancora una volta e cominciò seriamente a preoccuparsi. Quella situazione era assurda e si stava prolungando troppo per essere uno scherzo…in più non stava sognando…
La donna che diceva essere sua madre la accompagnò all'ospedale per degli accertamenti. Mentre usciva dall'istituto, Mara si voltò a leggere dei cartelloni pubblicitari e…questo la angosciò parecchio, perché quei cartelloni erano scritti in giapponese!!! E cosa ancor più grave, lei riusciva a leggerli!!!!!! " Oh, cavolo…".
All'ospedale le fecero fare degli esami che, ovviamente, confermarono solo che lei era sana come un pesce. I medici dissero che la botta in testa doveva averle causato una leggera amnesia e che la cosa migliore da fare era continuare normalmente la sua vita, per facilitare il recupero della sua memoria.
Mara tentò una o due volte di spiegare a quella donna come stavano realmente le cose, ma si accorse che in quel modo complicava ulteriormente la situazione.
"Credo che mi convenga aspettare e vedere come si mettono le cose…non vorrei essere rinchiusa in qualche manicomio!!! E devo ricordarmi che mi chiamo Keyko ora…." Pensava Mara, anzi, Keyko, rinchiusa in camera in cerca di qualche indizio che potesse renderle la vita più facile.
Il giorno dopo, alzarsi fu ancora più dura, e dovette affrontare ancora qualche shock, visto che il sonno le aveva fatto credere di aver solo sognato.
" Accidenti!" pensava entrando nella scuola "Sono quasi certa che tra poco da qualche parte spunteranno fuori Fox Mulder e Dana scully… FBI…". Si sentiva addosso gli sguardi di un mucchio di gente, la notizia doveva essersi sparsa in fretta…!
L'impotenza alla quale era costretta cominciava ad innervosirla…senza contare che tornare a sedersi sui banchi di scuola non era proprio il massimo della vita...
-Scusa…ehm…Akane…- il nome se l'era scritto su una mano per non fare figure…-cosa abbiamo alla prima ora?- chiese una volta in aula.
-Abbiamo la verifica di matematica…
"COOOOSAAAAA????????!!!!!!!!!!! MATEMATICA??? NOOOOOO!!!"pensò disperata Keyko.
Non riusciva a crederci, la sua carriera scolastica anormale si riapriva con un maledetto compito di mate…. "Beh, vediamo se mi ricordo qualcosa…."sperò.Forse le ripetizioni che aveva dato alla sua vicina di casa potevano tornarle utili…
Quelle cinque ore di scuola furono una tortura.Non vedeva l'ora di alzarsi da quel maledetto banco.Quando alla fine suonò la campanella, Keyko tirò un sospiro di sollievo.
-Bene, Key…ora tu devi andare in palestra-le disse Akane.
-Palestra?! Come palestra?! La scuola non è finita?!-si lamentò Key.
-Sì, ma tu di solito, ti fermi dopo la scuola.Sei la seconda manager della squadra di pallacanestro! Non dirmi che non ricordi nemmeno questo!! Tutte le ragazze della scuola ti invidiano!!
-Oh, d'accordo-si arrese Keyko-… dov'è la palestra?- disse. Per il momento aveva deciso di stare al gioco, era la cosa migliore da fare.
Dopo essersi cambiata, entrò nella palestra della scuola, che, stranamente, le ricordava qualcosa…
Non ebbe però il tempo per pensarci, perché i ragazzi della squadra uscirono dagli spogliatoi e
-…che mi venisse un colpo…- sussurrò Keyko, prima di perdere i sensi per la seconda volta in due giorni.Un record!
Qualcuno la stava scuotendo e sentiva delle voci concitate attorno a lei.
Voci che conosceva…perché le aveva sentite in televisione….in un cartone animato di MTV….SLAM DUNK!!!!!!!
"OH MIO DIO. SONO IMPAZZITA.Non c'è altra spiegazione…!"
-Keyko, mi senti?
Aprendo gli occhi si trovò di fronte il volto preoccupato di una ragazza dai capelli ricci. Ayako.
"Nulla di male, se Ayako non fosse un personaggio irreale…" pensò. Stranamente le scappava da ridere.Che situazione assurda.
E mettendosi a sedere vide intorno a lei anche altre persone…Kogure le stava porgendo un bicchiere d'acqua, per esempio. Cosa poteva esserci di più logico?
-Devo essere impazzita- disse sconsolata.
-Guarda che normale non lo sei mai stata- le rispose una voce tagliente.
Seppe chi aveva parlato ancor prima di girarsi: Rukawa.
Dal vivo era ancora più bello e Keyko si sentì svenire, se non che, una volta messe a fuoco le sue parole, le venne istintivo ripondere con lo stesso tono:
-Sarai normale tu, allora!
-Beh..-le disse Hanamichi- almeno non hai dimenticato come si insulta quel maledetto!!
Questo servì a far sciogliere un po' la preoccupazione, solo che Keyko non seppe trattenersi dal dire:
-Ma come? Io di solito lo insulto?! Come mai?
Al che tutti decisero che era il caso di farla stendere ancora sulla panca.
"Mi trovo in questa situazione assurda, a quanto pare in un manga, e cosa scopro? Che non faccio altro che insultare il mio personaggio preferito! Non ci credo!"
-Ma… Keyko…tu ed io ci siamo alleati contro il volpino, non …ricordi?- chiese il rossino esitante.
-Il volpino?- chiese lei. Non poteva di certo dire che in mezzo a quella strana realtà sconosciuta l'unica cosa che ricordava erano loro…anche perché avrebbe dovuto spiegare che li aveva, guarda un po', visti su un manga…Ah-ah che ridere. L'avrebbero sbattuta fuori a calci, molto probabilmente.

I ragazzi si stavano allenando da un po' e Keyko non poteva fare a meno di arrossire e abbassare lo sguardo ogni volta che incontrava gli occhi di Rukawa.E lui continuava a lanciarle delle strane occhiate inquisitorie.
-Ehi, sei strana-le disse questo ad un certo punto.
-CEERTO che è strana IDIOTA! Ha perso la memoria, ricordi???- disse Hanamichi tentando di colpirlo.
-Voi due, smettetela! Non vedete che così la confondete di più?-s'intromise Hisashi Mitsui.
In realtà Keyko si stava divertendo un mondo a vedere quelle scene per lei così familiari…
-Non preoccuparti Mitsui, va tutto bene - disse al ragazzo, che durante la pausa le si era seduto di fianco.
-Guarda che tu mi chiami Hisashi di solito…
-Oh, davvero?-arrossì lei. "Chissà cos'altro faccio di solito in qusta realtà" si domandò curiosa.
-Già, già…
-Mits…ehm, Hisashi…
-Dimmi.
-Posso chiederti in che rapporti sono io con voi della squadra? Voglio dire…
-Sì, ho capito cosa vuoi dire…vediamo….facciamo così: tu nominali uno per uno e io ti dico in che rapporti state, ok?-le disse sorridendo.
-Beh, già che ci siamo, cominciamo con te…
-Con me?- disse lui ridacchiando-… allora, la prima volta che ci siamo visti, io ti ho offeso un po' pesantemente…(sai , ero un po' un ribelle…^.^) e tu mi hai schiaffeggiato davanti a tutta la scuola.
-Oh-oh- "Ma che bel tipetto questa Keyko…anche se probabilmente l'avrei fatto anch'io…".
-Sì, ma poi, quando sono tornato in squadra, siamo diventati amici. Non devi preoccuparti: non ho più propositi di vendetta…- disse ridendo alla faccia preoccupata della ragazza.
-Poi..- disse guardandosi attorno-…vediamo, Miyagi?
-Mah, siete amici…ogni tanto lui ti implora di rivelargli tutti i segreti di Ayako( per cui ha una cotta tremenda), con cui hai un bel rapporto.
-Mmh…Kogure?
-Amici.
-Akagi?
-Idem.
-Hanamichi?
Hisashi scoppiò a ridere.
-Ti accorgi che è l'unico che chiami per nome senza problemi anche se non ricordi nulla? Tu e lui, non chiedermi come, siete grandi amici. Per lui fai un grande tifo e insieme vi divertite a insultare Rukawa.
-Ecco,a proposito …io non ho mica capito perché lo insulto.
-Ah!Ah! Vedi, sinceramente non lo sappiamo nemmeno noi! Che lui non abbia un bel rapporto con Sakuragi posso capirlo, ma con te…è diverso. Tutte le ragazze di solito gli corrono dietro e lui le ignora. Tu sei l'unica che non fa altro che litigare con lui e lui non fa altro che rispondere alle tue provocazioni…ultimamente i vostri rapporti hanno raggiunto temperature da Polo Nord. Decisamente vi odiate, e neanche tanto cordialmente.
-Oh, quindi gli sto antipatica…ç__ç- mugolò tristemente Keyko.
-Ti dispiace?- le chiese maliziosamente lui, facendola arrossire.
-Non lo so…visto che non mi ricordo cosa penso di lui.ç_ç-mentì.
"Che idiota!!! Per chissà quale motivo mi trovo davanti Rukawa in carne ed ossa e cosa scopro? Che ci odiamo a vicenda!! Che sfiga!" pensava la ragazza sconsolata.
Nel frattempo erano andati tutti a cambiarsi. L'unico rimasto in palestra era proprio l'oggetto dei suoi pensieri.
-E tu? Non vai a cambiarti?-gli chiese prendendo coraggio.
-No.-rispose secco lui.
-Ah.
"Ma che bella situazione…"
-Beh..sarà meglio che io vada…-disse, ma Rukawa la fermò.
-Guarda che Ayako se n'è già andata e le uniche che possono chiudere qui siete voi due.
-E allora?
-Allora, visto che mi devo allenare ancora, tu devi stare qui.
-Devo?
-Sì.
-Mmh…comincio a capire perché non facciamo altro che litigare…!-non potè trattenersi dal dire Keyko. Si sedette pesantemente sulla panchina senza nemmeno guardarlo.
-Ma davvero?- chiese Rukawa con una sfumatura ironica che non sfuggì alla ragazza.
-Già. Perché sei insopportabile, presuntuoso, maleducato...
-E poi?
-Lasciamo perdere.
-Ecco brava. Io mi devo allenare, quindi stai zitta e non infastidirmi.
"Fastidio. Ecco cos'è: un fastidio. Mi viene una gran voglia di chiuderlo dentro e di andarmene".


-Di' un po':mi dici cosa ti passa per la testa?
Keyko sussultò e alzando il viso si trovò a pochi centimetri da quello di Rukawa.Gli occhi azzurri del ragazzo erano puntati direttamente nei suoi. Immersa com'era nei suoi propositi omicidi non si era accorta che si era fatta ora di tornare a casa.
Rimase imbambolata a guardarlo e sentì le guance andare in fiamme.
-C-c-come?
-Andiamo.
-Sì, certo-disse lei scattando in piedi e allontanandosi da lui il più in fretta possibile.
"A casa mi aspetta una gran bella doccia gelata. Sissignore."
-Hey!A-aspetta un secondo! Io non so nemmeno come arrivarci, a casa!
-Che noia. Forza, ti accompagno io. Accidenti, oggi non ho neanche la bici.
-Guarda che se per te è un problema, ci vado anche da sola!!- esclamò Keyko accalorandosi e avviandosi decisa lungo la strada.
-Keyko.
-Che vuoi?- rispose lei offesa senza nemmeno voltarsi.
-Stai andando dalla parte sbagliata.
-Oh, maledizione!!- imprecò lei voltandosi e affiancandosi malvolentieri al ragazzo.


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